Se Antonio Socci usa il martirio dei cristiani per attaccare Papa Francesco…

Cristiani decapitatiNuova aggressione mediatica del giornalista Antonio Socci a Papa Francesco, l’occasione è arrivata dalla tragica morte dei 21 cristiani martirizzati in Libia dall’Isis.

Per Socci, infatti, il loro martirio sarebbe stata una lezione «alla chiesa di Bergoglio» che «definisce “una solenne sciocchezza” l’annuncio cristiano e il proselitismo». Chiariamo le cose: Francesco non ha mai definito “sciocchezza” l’annuncio cristiano, anzi la “Chiesa in uscita” ad annunciare il cristianesimo è proprio la priorità del suo pontificato. Il Papa ha invece giustamente definito una sciocchezza il proselitismo, ovvero l’ideologia (-ismo, è sempre ideologia) dell’ingrossare le file a tutti i costi. Come ha affermato il vaticanista di riferimento dei tradizionalisti, Sandro Magister, «ciò non significa per Francesco che la Chiesa debba chiudersi in se stessa e rinunciare a convertire. Tutt’altro. Fin da quando è stato eletto alla sede di Pietro, papa Bergoglio non ha fatto che incitare la Chiesa ad “aprirsi”, a raggiungere gli uomini fin nelle loro più remote “periferie esistenziali”». Il teologo Gianni Gennari ha criticato chi «spesso distorce apposta le parole e i gesti di Francesco», fingendo di non capire che «la differenza tra missione e proselitismo è grande, e decisiva».

L’articolo del giornalista è ancora una volta strutturato ad “elenco della spesa”, ovvero una serie di fatti sparati a raffica sconnessi gli uni dagli altri e decontestualizzati dalla loro complessità, per creare un fuoco di fila contro il Papa. Si parte con la vecchia accusa dell’«atto di adorazione alla Moschea» (Francesco non ha evidentemente adorato la Moschea, ma semmai ha pregato Dio in una Moschea), mentre evita di parlare dell’adorazione di Dio nella Moschea Blu da parte di Benedetto XVI nel 2006. Viene resuscitata anche l’accusa al Papa di evitare di pronunciare «la parola “Islam” se non in termini laudatori»: ma evitare di incolpare l’Islam in generale è una scelta corretta da parte di Francesco (tanto che lo fece anche Benedetto XVI, come abbiamo mostrato), è fondamentale non confondere la fede di tanti musulmani con il fondamentalismo di alcuni. Tuttavia, il Santo Padre ha più volte invitato «i leader religiosi, politici e intellettuali specialmente musulmani» a condannare «qualsiasi interpretazione fondamentalista ed estremista della religione, volta a giustificare tali atti di violenza».

Il giornalista di “Libero” ha anche ripescato -effettivamente non lo faceva da qualche puntata, tornerà a farlo tra due o tre articoli- il presunto attacco a Benedetto XVI da parte del portavoce di Bergoglio a Buenos Aires per il discorso di Ratisbona sull’Islam. Come è stato già ampiamente chiarito, il portavoce dell’arcidiocesi argentina specificò di esprimersi a titolo personale e venne in seguito rimosso dall’incarico proprio grazie all’intervento di Bergoglio che, evidentemente, non condivideva tale opinione.

Secondo il giornalista, Francesco avrebbe anche detto che «la grande emergenza attuale della Chiesa non è la fede, ma è l’ambiente e poi l’accoglienza alle nuove coppie e la comunione ai divorziati risposati. Tanto che presto avremo l’enciclica bergogliana sull’ecologia e i pregi della spazzatura differenziata invece di un grido di amore a Dio in questo mondo senza fede e senza speranza». Francesco non ha mai affermato nulla di simile: nell’enciclica Evangelii Gaudium, al contrario, ha più volte ricordato l’emergenza dell’evangelizzazione cristiana: «Il ritorno al sacro e la ricerca spirituale che caratterizzano la nostra epoca sono fenomeni ambigui. Ma più dell’ateismo, oggi abbiamo di fronte la sfida di rispondere adeguatamente alla sete di Dio di molta gente, perché non cerchino di spegnerla con proposte alienanti o con un Gesù Cristo senza carne e senza impegno con l’altro. Se non trovano nella Chiesa una spiritualità che li sani, li liberi, li ricolmi di vita e di pace e che nel medesimo tempo li chiami alla comunione solidale e alla fecondità missionaria, finiranno ingannati da proposte che non umanizzano né danno gloria a Dio». Ovviamente Francesco non vuol nemmeno accogliere le «nuove coppie», ovvero legittimare le forme di unione alternative al matrimonio (subdolamente Socci intende questo), più volte infatti ha criticato i tentativi di ridefinire il matrimonio. Tanto meno ha mai parlato di un’urgenza di dare la comunione ai divorziati risposati, semmai ha aperto un confronto tra cardinali per verificare la possibilità di accogliere maggiormente queste persone senza violare il sacramento del matrimonio. Lo sguardo di Francesco è rivolto alle persone e l’emergenza è quella di una Chiesa che non cacci via nessuno, ma sia il luogo dove ricominciare, dove chi si è perso può ritrovarsi, riconoscere il peccato e ripartire.

E’ puerile anche voler ridicolizzare la prossima enciclica di Francesco riducendola ai consigli per la spazzatura differenziata. Ciò di cui vuole occuparsi Francesco è la decentralizzazione dell’uomo dalla società, focalizzata invece su una disumana frenesia del profitto. E’ un’altra grave emergenza di oggi e sappiamo quante volte Benedetto XVI ha indicato nel consumismo il grande male dei nostri tempi! L’ecologia umana e l’uso migliore dell’ambiente per «utilizzarlo per il bene. Penso soprattutto al settore agricolo, chiamato a dare sostegno e nutrimento all’uomo. Non si può tollerare che milioni di persone nel mondo muoiano di fame, mentre tonnellate di derrate alimentari vengono scartate ogni giorno dalle nostre tavole. Inoltre, rispettare la natura, ci ricorda che l’uomo stesso è parte fondamentale di essa. Accanto ad un’ecologia ambientale, serve perciò quell’ecologia umana, fatta del rispetto della persona», ha affermato coraggiosamente davanti al Parlamento Europeo. «La persona umana è in pericolo», ha ricordato in un’altra occasione. «Ecco l’urgenza dell’ecologia umana! La Chiesa lo ha sottolineato più volte; e molti dicono: sì, è giusto, è vero, ma il sistema continua come prima, perché ciò che domina sono le dinamiche di un’economia e di una finanza carenti di etica. Quello che comanda oggi non è l’uomo, è il denaro […]. Uomini e donne vengono sacrificati agli idoli del profitto e del consumo: è la “cultura dello scarto”. Se si rompe un computer è una tragedia, ma la povertà, i bisogni, i drammi di tante persone finiscono per entrare nella normalità. Questa “cultura dello scarto” tende a diventare mentalità comune, che contagia tutti. La vita umana, la persona non sono più sentite come valore primario da rispettare e tutelare, specie se è povera o disabile, se non serve ancora – come il nascituro –, o non serve più – come l’anziano». Un’enciclica indispensabile per riflettere sul grande male della società occidentale.

Dall’elenco della spesa Socci ha tirato fuori un’altra accusa un po’ datata (mischiando il vecchio con il nuovo): «E’ il papa Bergoglio che riceve e arringa i centri sociali tipo Leoncavallo, non i cristiani che eroicamente e pacificamente si battono per testimoniare la salvezza, subendo il disprezzo e le accuse del mondo». Francesco ha partecipato ad un bell’incontro con i movimenti popolari (tra cui era stato invitato anche il Leoncavallo), mostrando che parte delle loro esigenze e interessi sociali sono gli stessi della Chiesa: «terra, casa e lavoro. È strano, ma se parlo di questo per alcuni il Papa è comunista. Non si comprende che l’amore per i poveri è al centro del Vangelo. Terra, casa e lavoro, quello per cui voi lottate, sono diritti sacri. Esigere ciò non è affatto strano, è la dottrina sociale della Chiesa», ha detto prima di invitare i movimenti popolari a far rientrare nella loro critica al sistema economico attuale, quando questo mette i benefici al di sopra dell’uomo, anche i temi dell’aborto, dell’eutanasia e delle altre forme di “scarto” della persona umana. Ovviamente è falso anche che Francesco si disinteressi dei cristiani perseguitati, ne parla continuamente e proprio due giorni fa ha ricordato i cristiani copti «sgozzati per il solo motivo di essere cristiani», e pochi giorni prima ha parlato dei «nostri martiri, dei martiri dei nostri giorni, quegli uomini, donne, bambini che sono perseguitati, odiati, cacciati via dalle case, torturati, massacrati. E questa non è una cosa del passato: oggi succede questo. I nostri martiri, che finiscono la loro vita sotto l’autorità corrotta di gente che odia Gesù Cristo. Ci farà bene pensare ai nostri martiri».

L’elenco dei “peccati” del successore di Pietro, elencati su “Libero”, è quasi concluso: Socci critica la scelta di «nuovi cardinali in base alla sua ideologia, invece di dare la porpora» ai vescovi del medioriente. A parte che non si capisce cosa sia “l’ideologia” di Francesco, non risulta che Giovanni Paolo II o Benedetto XVI abbiano nominato cardinali che non stimavano o che erano lontani dal loro pensiero. Anche loro, dunque, hanno scelto in base alla loro “ideologia”? Per quanto riguarda le scelte, come sappiamo ci sono sempre importanti valutazioni geopolitiche dietro ad ognuna di esse, ed evidentemente i criteri utilizzati in Vaticano sono un pochino più complessi di quanto si possa teorizzare sulla pagina Facebook di un giornalista.

L’articolo si conclude parlando di un «clima da caccia alle streghe e da epurazioni che da qualche giorno circola nell’establishment vaticano». E’ la classica bufala catastrofista, Socci lo aveva già scritto nell’ottobre scorso e non è accaduto nulla. Ha anche fatto una proposta al Papa: «Un’operazione lampo di salvataggio di questi cristiani rimasti lì, con il loro vescovo. Sono solo trecento e rischiano tutti la vita per la loro fede. Il Vaticano potrebbe ospitarli […] E’ questa la mia preghiera a papa Bergoglio per salvare dal massacro un’intera comunità cristiana e il suo pastore. Perché non farlo?». Gli ha risposto lo stesso vescovo di Tripoli, padre Martinelli, dimostrando di avere un senso della Chiesa e della missione cristiana diverso dal suo: «Questo è il culmine della mia testimonianza. Tutti mi chiedono di tornare. Ma io non devo tornare da nessuna parte, perché il mio posto è qui. Come faccio a mollare? Sarebbe un tradimento. Io da qui non mi muovo. E non ho paura». Una bellissima testimonianza, dalla quale si nota -esattamente come fa Papa Francesco- l’assenza di un attacco all’Islam (o all’islamismo, come vorrebbe Socci), anzi un’importante distinzione: «Io spero che qualcuno voglia spendersi per questa gente. Penso che sia l’unica strada mica solo per i cristiani, ma anche per quei libici che con gli estremismi e i jiadihisti non hanno nulla a che fare».

E’ sorprendente comunque che il giornalista abbia espresso questa proposta al Papa, guardando a lui evidentemente come il pastore della Chiesa. Eppure, aveva appena finito di scrivere che «siamo come pecore senza pastore». Pecore senza pastore? Una posizione che è in antitesi con il cristianesimo, come ha spiegato Benedetto XVI: «noi non andiamo a tastoni nel buio, non andiamo vagando invano alla ricerca di ciò che potrebbe essere retto, non siamo come pecore senza pastore, che non sanno dove sia la via giusta. Dio si è manifestato. Egli stesso ci indica la strada». Non vedere più la strada è un problema personale con la fede cristiana e non si può scaricare la colpa sugli altri per questo, dato che per tanti Papa Francesco è invece l’occasione per una conversione nuova, un ritrovamento della strada perduta. Magdi Cristiano Allam è uscito dalla Chiesa cattolica criticando Francesco, Benedetto XVI e Giovanni Paolo II. Per lo meno è stato coerente con se stesso.

La redazione

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61 commenti a Se Antonio Socci usa il martirio dei cristiani per attaccare Papa Francesco…

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  1. Gennaro ha detto

    Un’altra figuraccia per Socci, ho notato oltretutto che i suoi articoli non vengono ripresi nemmeno dalle rassegne stampa ufficiali (tipo quelle del governo e dei ministeri) oltre che da quelle dei movimenti e delle associazioni cattoliche. Penso che a parte i quattro gatti che lo seguono e che leggono Libero ben pochi sono a conoscenza di quello che scrive…

  2. Antony ha detto

    Meno male che almeno UCCR, sta dando una mano.

  3. Dario* ha detto

    Che tristezza leggere le parole di Magdi Allam, forse aveva confuso il cristianesimo per anti-islamismo (mentre il cristianesimo è e basta, non è un anti-qualcosa) o forse ha fatto solo i propri conti (visto che il risultato di diventare europarlamentare l’ha ottenuto) ed ora sputa sulla mano che l’ha nutrito. Forse invece è solo confuso o altro, non lo sapremo mai, comunque è proprio triste leggere queste cose

    • Vauro ha detto in risposta a Dario*

      Gli va dato atto di essere stato coerente, probabilmente non si è mai convertito davvero e voleva soltanto lanciare la sfida pubblicamente all’islam. Credo che quest’approccio alle altre religioni sia davvero deleterio e anche molto diffuso, sopratutto politicamente a destra.

      • Dario* ha detto in risposta a Vauro

        Nel leggere le sue dichiarazioni ho avuto anche io l’impressione che la sua conversione fosse in qualche modo un rafforzativo per il suo essere contro alla sua cultura di origine. D’altra parte, non avendo la capacità di leggere nei cuori altrui, so benissimo che questa è solo un’ipotesi e che in realtà non so proprio niente al riguardo se non i fatti manifesti, la mia è una semplice interpretazione senza valore.
        Per il resto, la sua coerenza è vera solo da un certo punto di vista nel senso che, se davvero ciò che gli stava a cuore era esclusivamente battersi con ogni mezzo contro l’islam, non avrebbe dovuto convertirsi al cristianesimo, dato che questi, da che esiste, insegna la fratellanza tra gli uomini. Magari farsi indù sarebbe stato più coerente, ma non sono certo neanche di questo visto che non mi reputo un esperto di induismo 😉

        • gladio ha detto in risposta a Dario*

          Dario*

          In merito a Magdi Allam, ti inviterei ad una riflessione:

          Magdi Allam è egiziano e colà è nato e cresciuto; pertano gli orrori dell’ Islam e del suo “Profeta” ( che l’ inferno se lo tenga bene al caldo )non solo li conosce, ma ne è anche stato diretto testimone:

          Conosce gli umilianti atti discriminatori cui sono sottoposti milioni di suoi concittadini cristiani ( bada bene , dico concittadini, gente che è li da millenni, non nuovi arrivati o originari di altre Nazioni), e molti di questi atti discriminatori sono addirittura sanciti da leggi dello Stato.

          Ha visto le chiese ed i villaggi cristiani bruciati e devastati, ha visto le ragazze cristiane rapite e convertite a forza,ha visto i morti nei vari progrom anti-cristiani e ha visto le loro famiglie piangerli senza speranza alcuna di ottenere giustizia, anzi, con la complice inerzia dell’ Autoità.

          Questa realtà lui l’ ha vista e vissuta dall’ interno e ne è quindi un testimone di prima fila; e conoscere una realtà per esperienza diretta è diverso che conoscere la stessa realtà da lontano.

          Pertanto mi associo a te nella valutazioni negativa di certi suoi atteggiamenti ma riguardo alla sua persona adotterei un metro di giudizio alquanto differente, non trovi?

          • Dario* ha detto in risposta a gladio

            Difatti io non voglio certo mettermi a giudicarlo, soltanto mi pare un po’ presuntuoso l’atteggiamento di chi aderisce ad una fede per poi pretendere che quella stessa fede si modifichi per aderire a lui. D’altra parte non credo sia questo il caso, in fin dei conti ho dei vaghi ricordi di sue dichiarazioni in cui si sperticava in lodi per Benedetto XVI e per il cattolicesimo salvo poi, ora, rimangiarsi tutto e criticare proprio ciò che aveva lodato fino a poco prima. Ognuno è libero di credere in ciò che vuole, ma non imputi agli altri il fatto che poi abbia cambiato idea.
            Umanamente comunque credo che sia comprensibile che uno che abbia subito dei torti abbia difficoltà ad affrontarli ma non è che il perdono sia un concetto introdotto nel cristianesimo solo di recente, se è stato catecumeno presumo che gli sia anche stato spiegato. Se non riesce a perdonare il limite è suo, non del cristianesimo

            • Marco S. ha detto in risposta a Dario*

              Secondo il mio modestissimo parere, Magdi Cristiano Allam ha fatto anche un “pessimo servizio” a Papa Benedetto XVI, che pure aveva voluto onorarlo, battezzandolo personalmente.
              Un’altra freccia infissa ingiustamente nell’animo di questo papa, che ormai puo’ essere ben rappresentato, spiritualmente, dall’iconografia di San Sebastiano…

              Purtroppo le strade di Dio differiscono dalle nostre, anche se magari puntano ai medesimi, esatti, identici risultati.
              Chiamarsi fuori dalla Chiesa Cattolica, ci priva soltanto della possibilita’ di influire sulle sue scelte.
              E magari Dio faceva affidamento proprio su di noi, come soldati pero’, non come generali.
              E noi, magari per orgoglio, finiamo invece di disertarlo…

              Impariamo dai modernisti, i quali, anche se scomunicati cento volte, si dichiarano sempre “cattolici” e si guardano bene da commettere l’errore di chiamarsi fuori dalla Chiesa (magari lo facessero ! Tireremmo tutti un sospiro di sollievo ! 🙂
              Sotto questo aspetto, mi pare quindi molto piu’ stimabile la posizione di M.C. Allam, che almeno chiarisce, anche nella forma, il suo dissenso dalla Chiesa o, almeno, dalla Sua Guida.

              Comunque Magdi Cristiano Allam e’ battezzato, fa parte della Chiesa ed e’ quindi atteso con pazienza un suo auspicabile ritorno alla piena comunione con essa.
              E questo vale ovviamente per tutte le persone che si sono poste in analoga condizione, comprese anche quelle che invece non hanno valuto fare la scelta di uscirne, al solo scopo di fare piu’ danni “da dentro”.

              • Dario* ha detto in risposta a Marco S.

                Difatti trovo rimarchevole la sua onestà intellettuale, soltanto che per essere piena onestà avrebbe dovuto evitare di dare la colpa alla Chiesa del fatto che lui ne prende le distanze. Cosa che, condivisibile o meno che sia, resta solo ed esclusivamente una sua scelta

                • Marco S. ha detto in risposta a Dario*

                  D’accordo.
                  D’altra parte e’ umano, in tutti gli ambiti, attribuire alla controparte la responsabilita’ di una scelta di rottura.
                  Chi non lo fa ?

      • Livio ha detto in risposta a Vauro

        Ho l’impressione che Allam si comporti da cristiano, nello stesso modo in cui si sarebbe comportato da musulmano. Cioè l’utilizzo della religione come clava da utilizzare con gli infedeli.
        E avrebbe pure ragione su moltissimi punti, ammiro le sue osservazioni a proposito della mancata identità cristiana nella sedicente Europa Unita, sull’auto annichilimento dell’Italia e il masochismo. Poi parte con certe filippiche sulla necessità di impugnare qualsiasi arma disponibile per difendersi dal diverso, una difesa a oltranza che suona come autoesclusione da tutto.
        Mi manca la correttezza e lucidità di Messori di questi tempi..

  4. Alessandro M. ha detto

    Continuare a dire che questi terroristi non hanno “niente a che vedere con l’Islam” non è – a mio parere – per niente razionale. Posso capire le ragioni che spingono il Papa a non parlare di Islam, ma resta il fatto che questi si ispirano al Corano o ai detti di Maometto.

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Alessandro M.

      Anche i fondamentalisti cristiani dicono di ispirarsi alla Bibbia e a Gesù Cristo, lo stesso fanno i Testimoni di Geova. La razionalità è evitare di accusare quasi un miliardo di musulmani per le azioni di un gruppo di fanatici terroristi, esattamente come Benedetto XVI non ha mai accusato l’Islam ma ha sempre parlato di terrorismo religioso. Ecco qualche esempio dei suoi comunicati per gli attentati terroristici, trovami una sola parola sull’Islam:

      http://www.agensir.it/pls/sir/v4_s2doc_b.stampa_quotidiani_cons?id_oggetto=104621 (parla di “orribile attentato”)
      http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/audiences/2006/documents/hf_ben-xvi_aud_20060419.html (parla di “atto terroristico”)
      http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/speeches/2009/may/documents/hf_ben-xvi_spe_20090509_pietra-madaba.html (parla di “perversione della religione”)
      http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/speeches/2009/may/documents/hf_ben-xvi_spe_20090515_farewell-tel-aviv.html (parla di “terrorismo”); http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/it/speeches/2013/january/documents/hf_ben-xvi_spe_20130107_corpo-diplomatico.html (parla di “pernicioso fanatismo di matrice religiosa”).

      Dunque anche Benedetto XVI non è razionale?
      https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2010/11/11/0695/01593.html

      • Klaus ha detto in risposta a Paolo Viti

        La differenza è una soltanto: per le Scritture Sacre del Cattolicesimo esiste un’autorità la cui interpretazione è indiscutibile, quella del Papa quale rappresentante in terra di Cristo e capo della Chiesa. Quindi chi dà interpretazioni “a capoccia”, letteraliste o meno, è fuori dalla Chiesa e dalla fede cattolica.
        Per l’Islam non esiste nulla del genere, il Corano non è soggetto a interpretazione, né esiste un’autorità somma. Quindi ci sono imam che danno letture concilianti privilegiando certi versetti, altri che danno letture estremiste privilegiandone altri, e nessuno ha l’autorità per smentirli.
        Naturalmente, la conseguenza è che prima ancora di attaccare i seguaci delle altre religioni si fanno guerra tra loro.
        E’ chiaro che conviene certamente appoggiare i moderati cercando di mantenerli separati dagli altri, perché attaccano l’Islam frontalmente si otterrebbe solo l’effetto di compattarne i seguaci. Il problema è che di norma i fondamentalisti si nascono tra gli altri fino al momento dell’azione.

        • Alessandro M. ha detto in risposta a Klaus

          Se avessi letto il messaggio avresti capito che io non accuso il Papa per quello fa. Ci sono ottime ragioni per cui il Santo Padre non cita i mussulmani: in particolare non deve sembrare che il Papa attacchi l’Islam in toto.
          Per il resto condivido la risposta di Klaus. All’Islam (come aveva richiamato Benedetto a Ratisbona) manca una profonda riflessione sul Corano e sul rapporto tra ragione e religione.
          Io non dico di accusare l’Islam, ma che il terrorismo è un problema dell’Islam. Non tutti i comunisti erano terroristi, ma alcuni terroristi vennero da quell’ambiente ed approdarono a quel genere di lotta proprio sulla base di un’ideologia ispirata da quell’ambiente.

      • Fabrizia ha detto in risposta a Paolo Viti

        I fondamentalisti cristiani, però, non seguono la Bibbia là dove questa prevede di lapidare gli adulteri o uccidere gli omosessuali…

        • Licurgo ha detto in risposta a Fabrizia

          Klaus, non è proprio così.
          L’Islam sunnita segue una tra quattro scuole giuridiche, che condividono tutte i capisaldi teologici dell’islam, ma un po’ come per il Talmud con la Tanakh, interpretano il Corano e la Sunna, e il vero musulmano sunnita alla giurisprudenza della sua scuola deve riferirsi, non mai fare un islam fai da te.
          I gruppi takfiri (deviati) come l’IS e tutta la galassia salafita rifiutano proprio le scuole giuridiche riferendosi al solo Corano e alla sola Sunna, un po’ come molte sette deviate del cristianesimo evangelicals che leggono la Bibbia come si leggesse un romanzo, per cui l’autorità di qualche predicatore pazzo del momento conta più di secoli di interpretazioni fatta da persone che comunque il metodo di lettura interpretativa lo hanno studiato.
          Gli sciiti, viceversa, hanno un clero e a quello si rifanno.

        • Marco S. ha detto in risposta a Fabrizia

          Gia’…..
          Chi riesce a mettere in parallelo i pur fanatici fondamentalisti cristiani (che si trovano soprattutto negli USA)con i fondamentalisti islamici, secondo il mio modesto parere, o ha un pregiudizio favorevole verso l’islam, se non proprio verso questi ultimi, oppure vive in un mondo tutto suo.

          Le due categorie non si possono nemmeno confrontare, ne’ come numero, ne’ come natura delle azioni, ne’ come minaccia per l’intera umanita’.
          Chi nelle chiese cristiane non sostiene i pochi fondamentalisti ivi presenti, ed e’ la maggioranza, li condanna apertamente, anzi li odia, come forse non odia nemmeno i fondamentalisti islamici, per i quali c’e’ sempre pronto qualche alibi metastorico.

          Con l’islam mi pare sia diverso: mi pare che nel mondo islamico sia ampia quella zona grigia di indecisi, in merito al fatto se il loro fondamentalismo sia la riscossa dell’islam, ovvero sia la sua rovina.
          Basti vedere la reazione generalizzata nei quartieri dell’immigrazione islamica parigina agli attentati del 7 gennaio…
          Qualche voce chiara si e’ levata anche dal mondo islamico, come quella del gen. Al Sisi ad inizio d’anno, ma percepisco ancora molta incertezza in merito.

          • Dario* ha detto in risposta a Marco S.

            Mi permetto di correggere un passaggio del tuo post: un cristiano potrà anche avere odio per il comportamento di altri ma se odia loro, a prescindere da quanto siano in errore, sicuramente non è un buon cristiano

            • Marco S. ha detto in risposta a Dario*

              Infatti io non parlavo di buoni cristiani…
              Quelli mi pare scarseggino, a cominciare ovviamente dallo scrivente…

        • Dario* ha detto in risposta a Fabrizia

          Semplicemente perché il Vangelo non parla affatto di lapidare gli adulteri (anzi dice esplicitamente che nessun uomo ha il diritto di farlo) né di uccidere chi pratica qualsivoglia tipo di perversione sessuale. A ben vedere dice di non uccidere (né odiare) in assoluto alcun essere umano. Se ci fai caso un vero estremista cristiano sarebbe uno che porge l’altra guancia o vive la povertà fino al limite più assurdo (presente gli amish?). Infatti “estremista” indica chi porta all’estremo un concetto, un cristiano che predica la violenza o il terrorismo (es. i terroristi irlandesi nel secolo scorso) sta spacciando per cristiani concetti che col cristianesimo non hanno niente a che vedere.

  5. Livio ha detto

    dapprincipio difendevo le tesi di Socci su alcuni argomenti, ma quando diventa una consuetudine la polemica allora qualcosa non va. Non è possibile fare le pulci su ogni parola espressa dal Papa e continuare a definirsi cattolici, dato che Francesco è e resta la guida spirituale della Chiesa. Dovrebbe fare un profondo esame di coscienza e capire dove finisce il suo dichiararsi cattolico osservante e incomincia invece il suo ruolo di giornalista polemista.

    • David ha detto in risposta a Livio

      Renderà conto a Dio, in ogni caso si è distrutto in un attimo l’autorevolezza costruita in decenni di lavoro.

    • FREEZER75 ha detto in risposta a Livio

      Caro Livio,

      Quelle di Antonio S. contro Papa Francesco non sono solo polemiche ma vera e propria ossessione

      In questo modo non riuscirà ad essere obbiettivo nell’operato di Bergoglio

  6. Sophie ha detto

    Ieri sera sono andata al primo incontro con “l’Azione cattolica”. Appena ho sentito che siccome siamo tutti fratelli noi cristiani dobbiamo costruire le moschee agli islamici ero lì lì per acchiappare ed andarmene. (Sì non sono una vera cristiana).

    • EquesFidus ha detto in risposta a Sophie

      Tra l’altro, questa proposizione è pure erronea: si è fratelli in Cristo, tramite il Battesimo; di suo, tutti gli esseri umani sono creature di Dio, non fratelli. Non è mancanza di carità o l’essere dei falsi cristiani dire ciò, è un’evidenza dottrinale di sempre; purtroppo, molti non solo confondono i due piani ma, spesso, sfruttano la confusione che si crea per giustificare iniziative politicamente corrette che di cristiano hanno ben poco se non nulla.

    • Alessandro M. ha detto in risposta a Sophie

      Giusto, i Mussulmani devono potersi costruire (con i loro soldi) le loro Moschee, in base alla libertà religiosa. Il cristianesimo non c’entra.

    • Dario* ha detto in risposta a Sophie

      Guarda che essere buoni cristiani non implica certo il costruire luoghi di culto per le altre religioni. Posso anche capire che ci sia un dibattito sul permettere o meno loro di costruirsele con mezzi propri ma di certo sarebbe enormemente sbagliato sotto tutti i punti di vista costruirgliele noi. In fin dei conti, a ragion veduta, chi doveva realmente interrogarsi sulla propria reale cristianità non eri tu ma gli altri

    • Sophie ha detto in risposta a Sophie

      Siete davvero sicuri che ho ragione io? No perchè eravamo una decina ed io ero l’unica a pensarla in maniera diversa, mi sono incavolata talmente tanto che ho detto che erano dei calabraghisti.
      Prima ed ultima volta che ci vado.

      • EquesFidus ha detto in risposta a Sophie

        Direi proprio di sì; queste giustificazioni dell’errore in nome di presunte (ed ipocrite) “fratellanza” e “libertà religiosa” non hanno niente di cattolico, anzi l’unico atto relaemnte cristiano e nella verità sarebbe pensare anzitutto ad accrescere la propria fede, piuttosto che a confermare gli altri nei propri sbagli. Poi, che anche l’islamico sia un prossimo da amare (e amare significa restare saldi nella carità della Verità, non certo inchinarsi supinamente) è un altro discorso; insisto, molti confondono (anche a livello politico, soprattutto a livello politico) i due piani per i propri intrallazzi politicamente corretti, ma basta prendere in mano il Catechismo per rendersi conto che non è così.

      • Riccardo ha detto in risposta a Sophie

        Sei sicura che fosse un incontro di “Azione Cattolica”? 😉

        • Sophie ha detto in risposta a Riccardo

          🙂

        • gladio ha detto in risposta a Riccardo

          Io ho stracciato la tessera dell’ Azione Cattolica nel lontano 1996 quando dalle pagine del loro giornalino locale invitavano palesemente a votare la sinistra abortista dell’ Ulivo ( un decennio prima, in occasione del referendum sull’ aborto mi ero presa a cuore la questione sopportando insulti e derisioni).

          Pertanto quanto accaduto a Sophie non mi stupisco affatto , ciò conferma che le cose non non sono cambiate per nulla da allora: utili idioti erano e rimangono.

          • gladio ha detto in risposta a gladio

            Aggiungo : sono più rispettabili i veri comunisti

            P.S: Chiedo scusa per la durezza, sarà solo una mia questione personale ma io con l’ Azione cattolica ho il dente avvelenato

            • Riccardo ha detto in risposta a gladio

              Tranquillo, io la tessera non ce l’ho più da fine anni ’70!

            • Sophie ha detto in risposta a gladio

              Perlomeno secondo me questi movimenti tipo: Azione cattolica, Opus Dei, Comunione e liberazione, focolarini, ecc sono delle sette. Non metto in dubbio la buona fede dei fondatori però due di questi movimenti ho avuto modo di conoscere, e sono scappata alla velocità della luce.

            • EquesFidus ha detto in risposta a gladio

              Pensare che fu voluta da san Pio X contro l’eresia modernista… 🙁

              • Dario* ha detto in risposta a EquesFidus

                Ironia della sorte 😉

                • Marco S. ha detto in risposta a Dario*

                  Chissa’ perché, parlando di queste cose, mi viene in mente una scacchiera, con due giocatori, uno di fronte all’altro…
                  Il primo fa la sua mossa, l’altro risponde con una contromossa, il primo si regola di conseguenza con la sua terza mossa (oppure gioca a caso, perché si e’ gia’ stancato della partita…)….e magari, dopo un po’ di tempo, uno dei due giocatori ha assunto il controllo della maggior parte della case sulla scacchiera…

                  Non vi e’ spazio per l'”ironia della sorte” in tutto questo: c’e’ una scacchiera, ci sono dei pezzi, tutti visibili, e c’e’ l’intelletto e la volonta’ dei giocatori…
                  ..
                  Ovviamente questa mia metafora, potrebbe non avere alcuna attinenza con la discussione, ma mi e’ venuta lo stesso…che ce posso fa’ ? 😉

  7. danieles ha detto

    Ringrazio il sito per questo nuovo articolo corretto approfondito e di risposta all’enennesima assurdità del povero Socci. Un misto di scemenze e cose completamente inventate seguite oramai da un gruppetto di invasati che non hanno nulla di cattolico. Certe volte mi fa anche tenerezza continua a chiamarlo Bergoglio perché ci ha detto che non è Francesco, si impunta come i bimbi. Resta il fatto che anche il suo ennesimo articolo non sia stato richiamato da nessun media nazionale. Chissa domani qualche altra critica si inventerà :sta diventando una barzelletta

    • danieles ha detto in risposta a danieles

      Avevo scritto ieri chissà quale cosa si inventerà per attaccare il S. Padre… eccola : ” Papa Francesco vuole la Chiesa Povera ? Cominci con la Chiesa Tedesca dei suoi amici Kasper ecc… ” Dopo insinua che Papa Francesco non faccia nulla per non colpire chi lo ha eletto a Pontefice. Dai ridiamoci un pò, sta diventando divertente, sembrano tipo le barzellette di Pierino. Domani ce ne sarà un’altra….

      • Marco S. ha detto in risposta a danieles

        Mah, la questione dei finanziamenti alla Chiesa Tedesca era gia’ stata affrontata da Socci nel suo libro “Non e’ Francesco” e mi pare una delle poche questioni pertinenti ed interessanti che ha posto nel suo “pamphlet”, per il resto discutibilissimo.
        Quindi non e’ proprio una “trovata” di questi giorni, anzi non mi pare nemmeno una “trovata”.

        Le chiese tedesche sono alimentate da vere e proprie tasse a carico dei cittadini (Tassa sul culto), riscosse per esse dallo stato.
        Vi e’ un anagrafe degli appartenenti ai vari culti, sulla bse dei quali lo stato riscuote la tassa e l gira alla chiese.
        E chi non paga la tassa , subisce l’esecuzione forzosa, come per tutte la tesse.
        Oppure, se si cancella dall’anagrafe (magari perché non ce la fa a pagare), non e’ ammesso nemmeno alle funzioni religiose ed ai sacramenti.

        Un inesperto come me sospetterebbe il reato apostolico di “simonia” in tutto questo, tanto piu’ eclatante, quanto questa verrebbe addirittura istituzionalizzata, con l’aiuto dello stato e, se non erro, l’approvazione del Vaticano…

        Se la situazione e’ davvero questa, credo non ci sia nulla di male ad augurarsi che Papa Francesco possa mettere mano alla cosa, che mi parrebbe scandalosa ed urgente.
        Si tratterebbe infatti di una chiesa non viva ed aperta a tutti, ma di una chiesa plutocratica, con una larga percentuale di persone non praticanti, trattenute dalla sola remora a rompere definitivamente i ponti con la tradizione religiosa della loro famiglia (“Chissa’ come ci rimarrebbe male “mamma” se sapesse che mi sono cancellato dall’anagrafe cattolica ! Aspettiamo ancora un po’ che ho problemi piu’ urgenti. E poi se mi figlia si volesse sposare in chiesa..”).

        Una chiesa dove forse la mancanza del continuo confronto con la vita reale del proprio gregge, lascerebbe anche spazio ad errori e deviazioni gravi.

        E sarebbe inaccettabile che una chiesa siffatta “pesasse” nella chiesa universale, non tanto in ragione del numero e dell’intensita’ della fede dei suoi membri, ma solo in ragione del suo patrimonio.

        • Katy ha detto in risposta a Marco S.

          Le tasse della Chiesa tedesca esistono già sotto il pontificato di Ratzinger…non mi sembra che Socci allora fosse il grillino della Chiesa cattolica. E’ ipocrisia: Bergoglio mi sta antipatico, dunque non è lui il Papa e quindi gli addebito tutti i mali del mondo.

          E’ un giornalista da quattro soldi, conosco anticlericali che sono dieci volte più svegli di lui…dovrebbe prendere lezioni da loro se vuole davvero combattere la Chiesa.

          • Marco S. ha detto in risposta a Katy

            La tassa sul culto esiste in Germania da quasi un secolo. Nemmeno Socci ha potuto spingersi a dire che e’ stata voluta da Papa Francesco. Vediamo quindi di non alzare subito gli scudi e ragionare.
            Socci insinua che per effetto di questa tassa la Chiesa Cattolica tedesca, dalle chiese semi vuote, con posizioni teologiche spesso ai limiti della eresia, abbia un peso notevole nella chiesa Cattolica solo per effetto della sua solidita’ patrimoniale.
            Io, più’ semplicemente, volevo fermarmi prima di Socci, facendo notare che tale forma di finanziamento, pur essendo legata al reddito del fedele, mi pare inaccettabile nella misura in cui subordina l’amministrazione dei sacramenti al pagamento della tassa.
            La chiesa italiana darebbe la comunione anche a Lapo Elkann, a prescindere che destinasse o no il suo otto per mille ad essa.

  8. Marco S. ha detto

    Per quanto riguarda la nomina dei cardinali, io mi auguro che il Papa scelga solo in base all’opportunita’ ed alla convenienza della chiesa, ovviamente valutata dal suo punto di vista, ma con retta coscienza e, soprattutto, stimando comunque tutti i suoi confratelli.
    Basti dire che fu Papa Giovanni Paolo II a nominare arcivescovo di Milano il Mons. Martini che, per questo, ascese anche al collegio cardinalizio, come di prassi.

    In quanto a Antonio Socci, mi pare stia ormai diventando il piu’ grande alleato del partito cosiddetto “arcipapista”.
    Mi sembra che ormai, nel criticare il papa, lavori a ciclo continuo, su quattro turni, come un laminatoio, forse nella speranza di supplire a quelli veri, che purtroppo stanno chiudendo a Taranto.
    Ormai il nervo che Socci sta scoprendo e’ talmente esposto che, se ti azzardi episodicamente ad esprimere una qualche perplessita’ su qualche parola non particolarmente felice del papa, ti trovi letteralmente davanti una vera “testudo” di scudi : )

  9. Marco S. ha detto

    Osservo comunque che il commento di Mons. Martinelli e’ stato citato dallo stesso Socci nell’articolo dell’altro ieri, monsignore che, non a caso, parla in prima persona.
    Socci alludeva a 300 cristiani filippini presenti a Tripoli che secondo il giornalista (e gli credo) sarebbero “terrorizzati”.
    Quindi questa proposta di Socci a mio giudizio resta valida, se non vogliamo fare i martiri con il sangue degli altri.
    Certo parlare di “ponte aereo” per trasferire 300 persone, pare un po’ un’esagerazione…basta un volo…

  10. discepolo ha detto

    Anche Sandro Magister è molto critico con la “diplomazia ” di papa Francesco che pare sacrificare sull’altare dell’ecumenismo, oltre che la lotta al fondamentalismo islamico anche la giusta e coraggiosa difesa dei cattolici in Ucraina.
    http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350996
    Ma siccore Magister non è un “poveraccio” e non è seguito da “un gruppetto di invasati” come Socci ,e si esprime in maniera pacata e documentata vaticanista spero che i “razionalissimi “cristiani razionali non lo aggrediscano come fanno con Socci.

    • Dario* ha detto in risposta a discepolo

      Andiamo, la situazione in Ucraina è molto più complessa che non come la considera l’autore dell’articolo che, di conseguenza, appare estremamente politicizzato per non dire addirittura farneticante in alcune accuse

    • Katy ha detto in risposta a discepolo

      Aggiungo che perlomeno Magister pone delle riflessioni più serie e meno idiote di Socci, le critiche sono ben accette ma quella di Socci è una malattia ormai, un’ossessione nervosa che non ha nulla di costruttivo ma semplicemente di distruttivo. Magister è su un’altro piano, non a caso ha smontato la cretinata del conclave nullo.

  11. daniela ha detto

    Ma la vergogna non la conoscete ? Sepolcri imbiancati siete

  12. Pier ha detto

    Ormai quasi ogni giorno leggo il facebook di Socci per il quale ormai molti anni fa provavo ammirazione e stima. Ma purtroppo e mi dispiace davvero, ha perso la ragione e non solo il buon senso ma anche il buon gusto e un minimo di attenzione a quello che di getto scrive. Perchè a me quello che colpisce non è solo cosa dice ma come. Usa sempre caratteri in MAIUSCOLO e frasi e immagini forti, urla tutto. Libero di farlo ma liberi noi tutti di pregare per lui e la sua salute, non sto scherzando. Se le cose rimangono così penso che solo Dio può fargli cambiare idea e testa. Che accada come per San Paolo cadendo da cavallo o perchè il Papa faccia un’azione talmente clamorosa (nessuno glielo chiede) da lasciarlo basito. Temo però che se venisse anche Gesù Cristo in persona avrebbe da dire…

    • andrea g ha detto in risposta a Pier

      Sì, triste vicenda, l’ossessività di Antonio Socci.
      Padre Amorth spiega bene come il maligno si nutra
      proprio di essa (l’ossessività) onde impedire,
      progressivamente, la capacità della creatura di
      riconoscersi peccatrice, e poter così accedere al
      perdono del Signore.

      “Gesù disse loro: Se voi foste ciechi, non avreste alcun peccato;
      ma ora voi dite: Noi vediamo; perciò il vostro peccato rimane”.
      Gv IX,41

      • Hugo ha detto in risposta a andrea g

        Concordo pienamente, l’ossessività è sintomo di malattia spirituale sopratutto. Mi ha sconvolto sapere che la Madonna di Medjugorje ha chiesto di pregare per il Papa pochi giorni prima che Socci pubblicasse il suo libro diffamatore.

        • Luisa ha detto in risposta a Hugo

          Scusate, mi permettete, senza saltarmi in testa, di precisare una cosa? Guardate che quel famoso messaggio della Madonna non era proprio come è stato divulgato. Innanzitutto non avrebbe detto “il mio amatissimo” ma “il mio amato”, il superlativo lo ha aggiunto di suo Krizan, il traduttore, così come traduce tutte le frasi di Ivan infiorandole con parole sue. Se conoscete il croato verificate voi stessi dal video dell’apparizione del 17 agosto scorso a Vicenza che trovate sul sito Guarda con me.

          Secondo, purtroppo si ha il forte sospetto che anche Ivan abbia lavorato un pochino di suo su quel messaggio, anche perché in tutti i messaggi che la Madonna ha dato in oltre trenta anni lei non ha mai specificato il motivo per cui pregare. Mi spiego meglio: ad esempio di pregare per la pace lo ha ripetuto per i primi dieci anni, ma mai ha detto “Perché qui sta per scoppiare una guerra terribile” e così i ragazzi, e noi con loro, il perché lo abbiamo sempre capito dopo.

          A Medjugorje ultimamente ci sono dei fatti molto poco comprensibili, e fra l’altro Lei aveva chiesto subito ai veggenti di pregare lo Spirito Santo per non cambiare le sue parole e avrà avuto delle buone ragioni per dirlo.

          Su tale argomento vi consiglio la lettura di questo buon articolo http://www.papalepapale.com/develop/la-guerriglia-tra-rivelazioni-private-e-rivelazioni-personalistiche-medjugorje-e-dintorni/

          Questo non è per dare addosso al Papa, assolutamente, ma per amore di verità.

          • ornella ha detto in risposta a Luisa

            Cara Luisa , hanno dato ampiamente dimostrazione , che questo è un sito pieno di odio verso Socci . Non c’è altro da aggiungere . Rimarremo in pochi . Pochi ma buoni . La pace del Signore Gesù è la nostra pace .

  13. ornella ha detto

    I commenti che vi sbugiardano li cancellate , pagliacci ?

    • gladio ha detto in risposta a ornella

      Si

    • Hugo ha detto in risposta a ornella

      Quali commenti? Ci aiuteresti a sbugiardarci per favore? Con quali argomenti?

      Immagino che tu sia una delle più devote di Antonio Socci, mi sembra significativo che il tuo comportamento sia l’antitesi del buon cristiano.

  14. danieles ha detto

    Guarda che l’unico che nn permette di avere un dibattito normale è il povero Antonio: sono stato bannato e nn posso scrivere nulla sulle idiozie che dice. Quindi cara educata Ornella sarebbe il caso che tu dica pagliaccio direttamente al tuo povero giornalista.

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