Le classiche obiezioni contro Dio? Ecco 10 risposte veloci

Dawkins e LennoxArgomenti contro Dio. Il matematico di Oxford, John Lennox, si è confrontato con il biologo Richard Dawkins sull’esistenza di Dio e dal loro dialogo abbiamo preso spunto per formulare dieci brevi risposte alle più classiche obiezioni ateiste.

 

Dibattiti su Dio come quello avvenuto tra il matematico John Lennox, docente presso la Oxford University, ed il biologo ateo Richard Dawkins, non avvengono in Italia. Sono, con buone ragioni, ritenuti superficiali e non produttivi. Tuttavia abbiamo scelto di valorizzare ciò che è emerso, le obiezioni un po’ prevedibili di Dawkins e le risposte veloci di Lennox, un paradigma di quanto avviene spesso nei dibattiti sui forum tra atei e credenti.

Ognuna delle 10 obiezioni che abbiamo scritto, ispirandoci a quanto emerso nel dibattito, meriterebbe ovviamente un approfondimento a parte, ma la formula sintetica può aiutare i credenti in una prima e istantanea replica in caso di confronti su blog e social network con persone anti-teiste o anti-religiose, con la speranza che nasca un confronto più serio. O, perché no, un’amicizia.

 

1) “Tu non credi in Zeus, Thor e tutti gli altri dei. Io respingo il Dio cristiano, semplicemente non credo in un dio più di te”.
Il problema di questa obiezione è che gli “dei”, come Zeus e Thor, non sono comparabili con la comprensione biblica di Dio. C’è una grande differenza tra tutte le antiche divinità orientali e il Dio della Bibbia, esse sono prodotti della massa primordiale e dell’energia dell’universo. Il Dio della Bibbia ha invece creato i cieli e la terra. E’ la Causa prima (possiamo chiamarlo “X” se ci dà fastidio il nome “Dio”) mentre gli dei erano parte dell’universo. Il Dio cristiano non è dunque assimilabile né paragonabile agli dei, a Babbo Natale e alla teiera di Russell. Si può non credere in Lui, ma non è accettabile in quanto illogica questo tipo di obiezione.

2) “La scienza ha spiegato tutto e non comprende Dio”.
La scienza non può rispondere a certi tipi di domande, ad esempio “che cosa è etico?” e “cosa è bello?”. Anche quando si tratta di domande sul mondo naturale, la scienza è limitata e talvolta può rispondere attraverso diversi tipi di spiegazioni (anche contraddittorie tra loro) per le stesse cose. Dio non è più in competizione con la scienza come spiegazione dell’universo di quanto Henry Ford compete con la legge di combustione interna come spiegazione del funzionamento di un’automobile.

3) “La scienza si oppone a Dio”
Ci sono alcune concezioni di “dio” che potrebbero essere opposte alla scienza, ma non il Dio cristiano. Ci potrebbero essere alcuni tipi di “divinità” che sono inventate per spiegare le cose che non capiamo, ma non sono il Dio cristiano. Se ci viene offerta una scelta tra la scienza e dio questo non è il concetto biblico di Dio, il cristianesimo non è un’alternativa alla scienza nella spiegazione del mondo. Il Dio della Bibbia non è un dio delle lacune, ma un Dio di tutto lo spettacolo, è la miglior spiegazione del perché la scienza sia così efficace. Se definite il vostro dio come un dio delle lacune (cioè che serve a spiegare quel che la scienza ancora non sa), allora state facendo una scelta tra scienza e Dio. Ma il vostro non è il Dio cristiano.

4) “Non si può dimostrare che Dio esiste”
Questo tipo di affermazione ignora che esistono diversi tipi di “prova”. In nessun senso matematico si può dimostrare l’esistenza di Dio, ma è molto difficile voler dimostrare tutto tramite la scienza. E non è dimostrabile scientificamente che può esistere soltanto ciò che è dimostrato scientificamente. La parola “prova” ha due significati: c’è il significato rigoroso in matematica, che è molto raro e difficile utilizzare e poi c’è l’altro significato, quello dell’oltre ogni ragionevole dubbio. Questo è il tipo di “prova” che possiamo presentare: argomenti per portare qualcuno al di là di ogni ragionevole dubbio, certezze morali sulle quali basiamo la nostra vita. Rispetto a Dio, inoltre, esistono anche argomenti razionali, come quelli realizzati dai filosofi Alvin Plantinga e William Lane Craig, ci sono gli argomenti di Tommaso d’Aquino, esiste l’esperienza personale dei cristiani e la testimonianza affidabile dei racconti evangelici nella Bibbia.

5) “La fede è credere senza alcuna prova”.
La fede cristiana non è mai stata priva di prova: i Vangeli sono stati scritti per fornire la prova, come attesta Luca all’inizio del suo Vangelo. La fine del Vangelo di Giovanni dice: «Queste cose sono state scritte, affinché voi crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome» (Gv 20, 30-31). Credere senza prove è purtroppo una nozione comune di “fede”, è presente nel dizionario. Allora, quando parliamo di fede in Cristo, si pensa che parliamo di “fede” perché non ci sono prove. Eppure il Vangelo di Giovanni ci ricorda che il cristianesimo è una fede basata su ragioni valide, su motivazioni solide e ognuno è chiamato a dare le ragioni della propria fede, ogni giorno.

6) “La religione è una fiaba per persone che hanno paura del buio”.
Queste idee sono state rese famose da persone come il prof. Richard Dawkins, ma l’unica cosa per cui sono buone è per prendersi gioco di chi ha fede in Dio. Le dichiarazioni degli scienziati non sono sempre dichiarazioni di scienza. Io replico dicendo che l’ateismo è una favola per le persone che hanno paura della luce. Nessuna di queste affermazioni dimostra nulla e sono tutte reversibili. Dietro ad esse si nasconde l’idea freudiana di appagamento del desiderio (cioè che noi crediamo quel che speriamo di essere vero). Questo funziona brillantemente se non c’è Dio, ma se Dio c’è allora l’ateismo è appagamento del desiderio. Come si evince sono affermazioni reversibili.

7) “Il cristianesimo afferma di essere vero, ma ci sono un sacco di denominazioni in disaccordo le une dalle altre: quindi devono essere false”.
Perché l’esistenza di denominazioni diverse implica che il cristianesimo è falso? Potrebbe forse implicare che i cristiani hanno personalità e culture molto diverse, o anche che i cristiani non sono bravi a restare uniti, ma non che il cristianesimo non è vero. Ci sono tanti tipi diversi di squadre di calcio, ma tutte giocano a calcio e lo sport esiste. Anche gli atei sono in contraddizione gli uni con gli altri, ma questo non basta per dire che l’ateismo è falso.

8) “La Bibbia è immorale”.
Se si vuole mettere in discussione la moralità della Bibbia, su quale base morale si parte? C’è una grave contraddizione all’interno di questa critica. Il prof. Dawkins ha scritto per esempio: «In un universo di elettroni e di geni egoisti, di cieche forze fisiche e di replicazione genetica, alcune persone subiscono del male, altre hanno fortuna, e non troverete alcun capo né coda in esso, né alcuna giustizia. L’universo che osserviamo ha precisamente le proprietà che dovremmo aspettarci se non ci fosse nessun disegno, nessuno scopo, nessun male ma solo l’indifferenza spietata» (River out of Eden, 1995). Se questo è vero, allora perché mettiamo in discussione la moralità di qualcosa? Dawkins dice che la fede è male, ma allo stesso tempo egli abolisce le categorie del bene e del male. Questo non ha senso. Prima ancora di approfondire la presunta immoralità della Bibbia occorre dunque chiarire il termine moralità, se è un concetto assoluto o relativo e su quale base razionale si fondi una morale assoluta in un paradigma ateo.

9) “Perché non prendi la Bibbia alla lettera?
Alcuni atei (e qualche cristiano) hanno una idea molto schematica (bianco e nero) di come interpretare la Bibbia. O si deve prenderla “letteralmente” o bisogna buttarla via. Così ignorano la realtà del linguaggio e come si riflette la verità. Gesù disse: “Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo” (Gv 10,9). Gesù è davvero una porta, come quella laggiù? No, non è una porta letterale, ma è una vera e propria porta in una vera esperienza di Dio. La metafora sta per la realtà. Il termine “letterale” è inutile.

10) “Qual è la prova di Dio?”
Si può discutere l’esistenza di Dio fino all’eternità, può essere molto interessante, soprattutto quando si esplora l’argomento in profondità. Ma per l’ateo che pone questa domanda potrebbe mancare il punto vero del problema. Per arrivare al cuore della questione, senza discussioni inutili, si potrebbe rispondere così: “Supponiamo che io ti potessi dare la prova di Dio, tu saresti disposto in questo momento, a pentirti e a fidarti di Cristo?”. Il cristianesimo non si è diffuso dimostrando le “prove” ma tramite un coinvolgimento personale: è solo così che si può non essere distaccati dal problema e fare esperienza oggettiva della Sua presenza. “Venite e vedrete” (Gv 1,38-39), con queste parole di Gesù rivolte ai primi due discepoli è nato il cristianesimo.

La redazione

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60 commenti a Le classiche obiezioni contro Dio? Ecco 10 risposte veloci

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  1. Piero ha detto

    1) Non è dimostrabile che un dio unico è necessariamente più vero di più divinità.
    2) Il concetto di etica e di bellezza vengono trattate perfettamente anche dalla filosofia senza la necessità di scomodare la religione.
    3) Il Dio cristiano (o chi ne ha fatto le sue veci) ha preso delle grosse cantonate quando ha voluto dare delle spiegazioni cosmologiche o biologiche.
    4) Affirmanti incumbit probatio
    5) Nei Vangeli di storicamente documentato c’è veramente poco.
    6) Le religioni sono sorte per vari motivi: uno di questi è la paura dell’ignoto.
    7) Corretto: non è detto che tutte le religioni siano false, ma se ce n’è una sola vera è cosa impossibile da dimnostrare.
    8) Quella di Dawkins è un’opinione personale, non quella di tutti i non credenti.
    9) Tantissimi racconti biblici erano considerati “letterali” nell’antichità e “metaforici” oggigiorno.
    10) Nessuno lo mette in dubbio, ma vale anche il contrario: sarebbe disposto un credente a prendere in conisderazione che la sua religione potrebbe essere tutta un’invenzione umana?

    • simone ha detto in risposta a Piero

      Tutto qui?? Ammazza…e meno di questo non ti veniva nulla? Questo balbettante elenco sarebbe un tentativo di risposta?? Robe un po’ più innovative? Siamo rimasti al “dimostrami Dio!”?? Speravo in qualcosa di intellettualmente più stimolante sinceramente…

      • Roberto Dara ha detto in risposta a simone

        Sono risposte assolutamente comparabili con le vaghe affermazioni riportate nei 10 punti del matematico.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Roberto Dara

          Chi si rivede! Ciao Roberto!

          Essendo tu un noto frequentatori di blog e siti web sai più di me che i 10 punti sintetizzati nell’articolo sono esattamente le obiezioni più comuni dei militanti ateisti. Le risposte di Lennon sono trattati filosofici in confronto 😉

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Paolo Viti

            ciao bentrovati a tutti, mi siete mancati :-).
            Di quello che dicono i militanti ateisti non so, non sono uno di loro, sono un agnostico, al quale le controbiezioni elencate in questo articolo non spostano i ragionamenti.
            Le mie osservazioni sono le seguenti:
            1) pensare che il proprio “dio” sia migliore degli altri è una caratteristica di molte religioni, il che non garantisce che sia anche l’unico;
            2) cosa è etico e cosa è bello non è mai stato un concetto assoluto, anche per le religioni: uccidere qualcuno, ad esempio, andava molto bene nel cristianesimo del passato mentre oggi è diventato un male assoluto ad eccezione di casi limite di autodifesa;
            3) il fatto che il Dio cristiano sia più “aperto” alla scienza non lo rende più credibile di altri, è sempre una costruzione immaginaria come un qualsiasi personaggio letterario “illuminato”
            4) la dimostrazione dell’esistenza di Dio resta pari alla dimostrazione della non esistenza, non può essere fornita con certezza.
            5) Prove determinanti del fatto che Cristo sia risorto (la base del cristianesimo) non ci sono. Ci sono racconti, anche testimoniali, storicamente validi come tanti altri relativi a miti pre e post cristiani.
            6) concordo con Lennox, essendo affermazioni reversibili la sua risposta non sposta nulla per chi crede e per chi non crede.
            7) sulle diatribe interne alle singole chiese cristiane non entro, non dimostra nulla se alla base c’è una verità di cui non esiste certezza
            8) molte parti della Bibbia risultano immorali in base alla morale corrente odierna, in passato erano più accettabili. Un’altra dimostrazione della non assolutezza dei concetti etici.
            9) adattare le Scritture alle convenienze del tempo e del luogo è una caratteristica di tutte le religioni quando si scontrano con la realtà, differente dall’ideale profetizzato.
            10) Se ricevessi la prova inconfutabile dell’esistenza di Dio, che è proprio quello cristiano, sicuramente modificherei in modo radicale la mia vita, come immagino farebbero anche molti che già si sentono cristiani, anche se con più che ragionevoli dubbi…

            • simone ha detto in risposta a Roberto Dara

              Una risposta meno istintiva di quella di Piero, che ha il merito di confermare che le obiezioni ateiste si basano sempre sugli stessi preconcetti che ha ben sottolineato Lennox: 1) Dio sarebbe un prodotto della mente 2) i Vangeli non sarebbero una fonte storica attendibile. la prima obiezione ateista evidenzia lacune filosofiche e priva di motivazioni razionali ed è incapace di mostrare che non sia invece la propria posizione quella immaginaria (il cielo privo di Dio). La seconda obiezioni ateista evidenzia lacune storiche in quanto è incapace di andare al di là di affermazioni generali, citare fonti ha proprio supporto e riconoscere che nessuno studioso serio la pensa in questo modo. Per due pregiudizi a volte si sbaglia la vita…

              • Francesco ha detto in risposta a simone

                Buongiorno, sostanzialmente trovo le risposte non molto diverse nel contenuto: Dio è un’entità dimostrabile solo attraverso la fede, ma per definizione (da dizionario) la fede si basa su convinzioni più che su prove positive, quindi non ha senso chiedere di percorrere il percorso della fede a chi invece richiede prove positive.
                L’obiezione atea e agnostica ha quindi senso quando afferma che anche qualora esistesse Dio è impossibile stabilire quale Dio e quale religione sia quella vera, perchè non si può determinare un grado di maggiore certezza di una convinzione rispetto ad un’altra. E’ forse più pluasibile credere che dopo la morte l’anima va in cielo oppure che si reincarna in una nuova forma di vita sulla terra? Impossibile da dimostrare, ognuno si tenga quindi la propria fede e l’agnostico e l’ateo che siano liberi di ritenere entrambe le affermazioni valide oppure non valide.

                • Paolo Viti ha detto in risposta a Francesco

                  Ciao Francesco, noto che anche tu fin da subito utilizzi il termine “dimostrazione”. Poi parli di “prove positive”. Deduco dunque che (anche!) per te la dimostrazione sia quella scientifica.

                  Tuttavia difendi l’obiezione atea e agnostica, la quale “avrebbe senso”, anche se tale obiezione per dimostrare di essere vera non si fonda su alcuna “dimostrazione scientifica”. E anche tu affermi la tua posizione senza alcuna “dimostrazione scientifica”, così come basi tutte le tue convinzioni etiche, morali e sentimentali su asserzioni prive di “dimostrazione scientifica”.

                  Sarebbe bastato leggere le risposte di Lennox per capire che lui vuol proprio evidenziare la limitatezza dell’obiezione laicista allorquando strumentalizza la scienza (“dimostrazione scientifica”) per controbattere alle verità morali o alla vita dei credenti. Ma né Piero, né Roberto né tu avete letto quanto ha detto Lennox e siete semplicemente corsi in posizioni di auto-difesa, sbagliando completamente il contesto dei vostri interventi.

            • Paolo Viti ha detto in risposta a Roberto Dara

              Concordo con le osservazioni di simone e ringrazio Roberto per aver per l’appunto evidenziato che le cosiddette “classiche obiezioni a Dio” sono esattamente quelle che il matematico inglese ha sintetizzato nei dieci punti: Roberto non fa altro che riprenderle usando parole differenti.

              1) Anche Roberto, come Piero, non capisce la risposta di Lennox. Il matematico sta spiegando che paragonare il Dio cristiano con gli dei è sbagliato concettualmente: sono imparagonabili. Basterebbe avere un minimo di conoscenza della storia delle religioni.

              2) Anche in questa risposta Roberto, esattamente come Piero, non afferra il contesto e risponde cercando di aggredire la religione piuttosto che preoccuparsi di capire la risposta di Lennox. Il matematico spiega che la scienza ha dei limiti, ad esempio non sa spiegare nulla dell’etica o della bellezza. A nulla c’entra il fatto se siano concetti assoluti o meno…ma probabilmente a Roberto interessava scrivere semplicemente che il cristianesimo ha promosso l’omicidio tra gli uomini. E’ certamente un’affermazione più stuzzicante e soddisfacente: si chiama “appagamento del desiderio”.

              3) Anche la terza riflessione di Roberto manca il bersaglio (per ora Piero ci aveva preso di più!) Lennox non vuole affermare che il Dio cristiano sia “più “aperto” alla scienza”, ma che il Dio cristiano non intende spiegare ciò che la scienza non sa spiegare, i cristiani non mettono in competizione la risposta teologica alla risposta scientifica. Capisco però che sia un ragionamento troppo fino per i militanti del web a cui interessa solo affermare che Dio è “una costruzione immaginaria” e che invece loro sono emancipati dalle favole. Ancora una volta: “appagamento del desiderio”, in questo caso desiderio di supremazia.

              4) Forse la risposta più sensata, per lo meno è aderente al contesto. Lennox vuole semplicemente affermare che la parola “dimostrazione” usata dai militanti ateisti è un termine errato e ne spiega i diversi significati. Roberto però non capisce ed è interessato solo a smentire velocemente che non c’è nessuna dimostrazione certa di Dio. Avrà capito almeno questa volta? Dubitiamo fortemente.

              5) Anche sul 5 punto ci sono grosse lacune di comprensione: Lennox spiega che il “credo” cristiano non è creduloneria, ci sono argomenti e ragioni fondate sulla ragione. Una di queste è appunto basata sull’autorità dei Vangeli. Ma Roberto, a digiuno (come Piero) di qualunque studio sulla storicità del cristianesimo, importa solo tornare ad usare la scienza come giudice ultimo di tutto: se non si dimostra in laboratorio il miracolo allora non ci sono prove certe. Roberto Dara è sposato eppure non ci sono prove certe che sua moglie lo ami davvero…la sua vita è basata sull’immaginazione. Come può essere una voce autorevole quando obietta agli altri di mostrare “prove determinanti”? Sarei anche curioso di conoscere miti pre e post cristiani storicamente validi come la vita di Gesù Cristo.

              6) Per la prima volta Roberto ha letto la risposta di Lennox e l’ha capita. Purtroppo è solo interessato a “confutare”, “smentire”, “stendere” Lennox giocando a specchio-riflesso (come Piero). L’interesse è vincere la sfida dialettica, non confrontarsi. Peccato non si sia accorto che lui stesso ha usato l’argomento “Dio è pura immaginazione per l’appagamento del desiderio” non capendo che Lennox gli ha mostrato che la sua posizione è reversibile: “L’ateismo è pura immaginazione per l’appagamento del desiderio (per chi ha paura della luce)”.

              7) Ancora una volta Roberto usa il termine “dimostrazione”, evidenziando tutto il limite e il piccolo mondo in cui vive. Se qualcosa vuol essere vera dev’essere dimostrata: eppure Roberto non sa “dimostrare” nulla delle sue convinzioni (lo avrebbe potuto fare e invece si è limitato a frasi superficiali). Questo “dimostra” che non ha detto nulla di vero? Secondo lui si.

              8) Nell’8° punto parla di “morale” e “immorale” non dimostrando (un controsenso per lui che chiede dimostrazioni per tutto) come può sussistere una forma morale di chi ha come fede il relativismo. Questa è la provocazione di Lennon a cui Roberto è incapace di rispondere, non a caso si avventura a definire “dimostrazione” una sua frase, come se le frasi potessero essere “dimostrazioni”.

              9) Non sapendo più cosa scrivere Roberto parla di presunti adattamenti delle Scritture alle convenienze del tempo. Lo ha dimostrato? No, non ne è stato capace…eppure fino a poco prima scriveva che una cosa è vera solo se viene dimostrata.

              10) Nell’ultima risposta prende alla lettera la provocazione di Lennox (l’unica volta che non avrebbe dovuto farlo…) e fa emergere la debole posizione ateista, di colui che si converte solo “se riceve una prova inconfutabile”. E’ una forma di difesa di coloro che hanno paura della luce, sapendo che non sarà mai possibile costringerli a Dio tramite una “prova inconfutabile” della Sua presenza. Sono escamotage retorici utili per illudersi di giustificare la propria posizione esistenziale, ma in realtà è semplice e puro “appagamento del desiderio”.

              • Francesco ha detto in risposta a Paolo Viti

                Credo tu sbagli perchè ripeti sempre le stesse cose, non si capisce poi perchè le tue (o quelle di Lennox) non debbano essere convinzioni ed invece quelle di chi obietta lo siano. Ad esempio ti è stato fatto notare che se escludiamo la religione, non è la scienza che si occupa di bellezza o di etica, perchè può occuparsene anche la poesia e la filosofia. Non mi sembra che tu sia riuscito a contraddirre questo punto.
                Altra questione che ti è sfuggita è che nessuno ha scritto che i Vangeli non contengano diversi riferimenti storici corretti, ma che non si possono considerare per intero libri di storia, non pare insomma tu capisca che la questione non è considerarli “tutti veri” o “tutti falsi” ma poter arrivare a definire cosa c’è di storicamente vero e cosa c’è di storicamente non vero, quindi di leggendario, mitologico o simbolico.

                • Paolo Viti ha detto in risposta a Francesco

                  Caro Francesco, evidentemente non sei riuscito a seguire il confronto fin dall’origine. La questione posta da Lennox non è se bellezza ed etica siano categorie esclusivamente teologiche o meno (non lo sono, ovviamente) ma che la scienza sia limitata tant’è che non sappia affrontare la tematica dell’etica e della bellezza. Sia Piero che Roberto non hanno capito la risposta andando di corsa a proteggere i poeti e i filosofi atei, in realtà Lennox fa un discorso differente, che nemmeno tu dimostri di aver capito.

                  Rispetto alla storicità dei Vangeli sono d’accordo con te, ma tu intendi difendere due persone (Piero e Roberto) che non la pensano affatto come te e ritengono, pregiudizialmente, che i Vangeli non siano fonti storiche sufficientemente attendibili. Su questo hai la giustificazione di non aver letto confronti precedenti a questo.

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Piero

      Beh, se Piero è l’unico coraggioso che ha provato a tentare una contro-obiezione avrei preferito non lo facesse. Risposte di pancia, istintive, contraddittorie (come dimostrerò) e prive di argomentazione…spero che qualcuno possa fare di meglio.

      1) La tua sintetica risposta tratta un’altra questione, sbagliando dunque il contesto. Occorre inoltre che parlando di “più vero” confermi l’esistenza della verità (almeno come metro di paragone), dovendo dunque giustificarne prima di tutto l’esistenza: più vero rispetto a che cosa? Come si giunge alla verità?

      2) La tua sintetica risposta conferma la risposta data nell’articolo ma cercando di non ammetterlo platealmente, questo dimostra un atteggiamento infantilmente rancoroso: anche la filosofia tratta l’etica e la bellezza, certamente, questo dimostra i limiti dell’approccio scientifico che invece non può trattare di questo. Se si approfondisce il discorso filosofico privo di metafisica, tuttavia, non riesce a giustificare l’esistenza dell’etica e della bellezza (ma questo è un discorso a parte).

      3) La tua sintetica risposta tratta, ancora una volta, una seconda questione, sbagliando nuovamente il contesto. Il gioco “specchio-riflesso” è una perdita di tempo ed inoltre rileva che per te la scienza è la tua forma di religione tant’è che la paragoni alla religione cristiana, senza accettarne i limiti e reagendo istintivamente con lo “specchio-riflesso”. Entrando nel merito della tua contro-obiezione: la religione cristiana non ha mai preteso fornire alcuna spiegazione scientifica del mondo ma ha proposto la sua verità morale. La visione cristiana è oggi molto simile alla attuale visione scientifica, quella più accreditata, dell’inizio dell’universo e dell’apparizione dell’uomo sulla terra. Non si rilevano “cantonate”…

      4) La tua sintetica risposta non solo non obietta nulla ma si limita a trattare il concetto di “prova” esattamente nel modo adolescenziale criticato nell’articolo. Questo dimostra l’incapacità di confrontarsi, preferendo soltanto uno sterile scontro retorico.

      5) La storicità dei Vangeli è una scienza a parte e sarebbe ingiustificata se avessi ragione tu, bisognerebbe prima avere delle competenze per poter permettersi di replicare.

      6) L’articolo spiega apposta che l’affermazione è reversibile. Esattamente come se si dicesse che l’ateismo nasce perché si ha paura della luce. La tua affermazione è reversibile, priva di sostegno razionale, è contraddittoria perché poco sopra parlavi dell’”onere della prova” ed è assolutamente sterile.

      7) Ancora una volta utilizzi il termine “dimostrare” privo di un suo contesto, non avendo ancora “dimostrato” la tua posizione. La risposta alla tua posizione infantile è contenuta nella risposta 4)

      8) Ti rispondo a tuo modo: non hai dimostrato che Dawkins ha torto e non hai dimostrato come possa esistere una capacità morale nell’uomo, giustificandone l’esistenza. Ancora una volta predichi bene e razzoli male.

      9) Ancora una volta non “dimostri”, secondo il tuo gioco, che molti racconti biblici erano considerati “letterali” e che vi sia stato un cambiamento in corso. L’onere della prova lo hai già dimenticato o lo usi solo quando fa comodo?

      10) L’ultima domanda avrebbe dovuto aprirti dei dubbi sul tuo modo infantile di gestire la tua religione in opposizione a quella degli altri, eppure hai ancora una volta reagito con lo specchio-riflesso dimostrando il tuo disinteresse per qualunque tipo di confronto anche perché, probabilmente, non avresti alcun argomento razionale su cui basarti.

      • Piero ha detto in risposta a Paolo Viti

        1) Parlare di “più vero” è corretto, infatti gli stessi cristiani affermano che altre religioni non sono del tutto false, in quanto interepretazioni erronee dello stesso dio.
        2) Etica e e bellezza possono vivere perfettamente senza metafisica. I poeti e i filosofi non credenti sono prova di ciò.
        3) Anche il dio cristiano è stato inventato dall’uomo, oltre che per dare regole morali, per dare spiegazioni di cose che non si capiva.
        4) Le convinzioni personali non sono prove.
        5) La storicità dei Vangeli riguarda solo pochi e circostanziati eventi, diversi luoghi geografici ed alcuni personaggi dell’epoca.
        6) L’ateismo o l’agnosticismo non possono essere “appagamento del desiderio” in quanto non promettono nulla ma sono solo la presa di coscienza che le religioni sono frutto della necessità umana di alcuni uomini .
        7) Argomento irrilevante: se i cattolici affermano che i protestanti sbagliano (oppure viceversa) devono poter dimostrare di essere loro i veri interpreti della volontà divina.
        8) Non ho affermato la ragione o il torto di Dawkins, ho semplicemente fatto notare che la sua posizione non è quella di tutti gli atei.
        9) Basta un solo esempio: che in tempi passati la creazione di Adamo ed Eva fosse considerata verità fattuale è un dato di fatto che nessuno nega.
        10) Vedo che mi dai ragione: non sei disposto a prendere in considearazione il punto di vista di chi la pensa diversamente da te.

        Aggiungo un piccolo appunto: dici che non sono aperto al confronto e intanto scrivi che uso argomenti “infantili”, che non ho “argomenti razionali su cui basarmi”, che uso “risposte di pancia, istintive, contraddittorie e prive di argomentazione” e un “atteggiamento infantilmente rancoroso…” senza però entrare nel merito delle tue accuse. Insomma, chiunque legga i nostri due interventi può constatare che se tra i due c’è una persona che ha rispettato, pur non condividendola, la posizione dell’altro, questo sono io e se c’è qualcuno che ha usato termini gratuitamente denigratori questo sei tu, quindi lasciami dire in tutta sincerità: impara a confrontarti, caro ragazzo e solo dopo, ma solo dopo, potrai tentare d’impartire lezioni di vita al prossimo.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Piero

          Andiamo avanti Piero? Vediamo chi vince la sfida retorica? Ha senso secondo te? Bene…andiamo avanti.

          1) Parlare di “più vero” è corretto solo per chi riesce a giustificare l’esistenza della verità, ma in un mondo relativista come il tuo è contraddittorio parlare di “verità”. Se esiste la verità allora urge una sua giustificazione che può solo essere metafisica (chi è il giudice della verità?)

          2) Etica e bellezza possono vivere perfettamente senza metafisica, certo, ma non essere giustificate. Come la filosofia giustifica l’etica? O l’esistenza della bellezza? In ogni caso questo era un esempio dei limiti della scienza, vedo che ancora non te ne sei accorto. Salutami i filosofi e poeti non credenti 😉

          3) Se affermi che il dio cristiano è stato inventato dall’uomo dovresti essere in grado di dimostrarlo aderendo tu soltanto a ciò che si può dimostrare. O sbaglio? Altrimenti è ipocrisia: predichi bene e razzoli male.

          4) Proprio per questo le tue convinzioni personali necessitano di una giustificazione razionale che non sei in grado di dare.

          5) Anche questa è una tua convinzione personale e tu mi insegni che non può essere una prova. In particolare dovresti dimostrare che “la storicità dei Vangeli riguarda solo pochi e circostanziati eventi, diversi luoghi geografici ed alcuni personaggi dell’epoca”. Sappiamo bene entrambi che non hai alcuna competenza in merito.

          6) Ancora una volta una tua convinzione personale senza prova, dunque falsa secondo il tuo ragionamento. L’ateismo o l’agnosticismo promettono un mondo in cui si può fare ciò che si vuole perché non c’è alcun Legislatore ultimo a cui rendere conto: si chiama “appagamento del desiderio” ed è frutto della necessità umana di pochi uomini. Come vedi ogni cosa che affermi è reversibile.

          7) Utilizzi ancora il verbo “dimostrare ” senza averlo capito e, soprattutto, senza mai aver dimostrato nessuna tua convinzione personale: su cosa si fonda l’odio che provi per i credenti? E’ un comportamento razionale?

          8) Hai fatto notare che la posizione di Dawkins non è quella di tutti gli atei, eppure non hai voluto dimostrarlo. Tu mi insegni che ogni convinzione personale va dimostrata altrimenti è falsa…come mai sei il primo a fare affermazioni personali senza “dimostrazione”? Ora recati in laboratorio e dimostramelo, grazie.

          9) La creazione di Adamo ed Eva è ritenuta ancora oggi un evento fattuale e una verità morale svoltasi al di fuori del mondo. E’ un evento storico ritenuto letterale ma non circostanziato nel nostro luogo ma appunto nell’Eden. Il suo intento è fornire una verità morale, non scientifica. La tua pseudo-dimostrazione è completamente fallace.

          10) Reagisci nuovamente con lo specchio-riflesso, puntando il dito contro colui che consideri tuo nemico.

          Ribadisco che i tuoi tentativi sono puramente provocatori e infantili e questa è una chiusura anticipata di qualunque dialogo o confronto. I tuoi elenchi sono posizioni reazionarie e istintive che nulla hanno a che vedere con il confronto serio e ragionato su tematiche tanto importanti.

          Ho seguito il tuo invito ad un confronto retorico e nessuno dei due ci ha guadagnato nulla. Ecco dove portano i tuoi elenchini…questo dovrebbe aprirti gli occhi.

        • Katy ha detto in risposta a Piero

          “chiunque legga i nostri due interventi può constatare che se tra i due c’è una persona che ha rispettato, pur non condividendola, la posizione dell’altro, questo sono io”
          Io ho letto i due interventi e vedo da una parte (la tua) un adolescente che non ha interesse ad alcun confronto ma vive la sua fede (l’ateismo è una fede) in modo bellicoso e rancoroso pensando di “confutare” la fede dell’altro con argomenti ridicoli e per puro spirito combattivo. Dall’altra (paolo) vedo qualcuno che ha cercato di aprirti gli occhi invitandoti ad un dialogo più costruttivo e meno basato sul rancore. Quando crescerai capirai anche tu.

    • Klaud ha detto in risposta a Piero

      Mi sono fermato al primo punto… imbarazzante!
      Se questo è quanto riesce a elaborare un docente di Oxford…

      • Paolo Viti ha detto in risposta a Klaud

        Bisognerebbe anche capire quel che si legge, non è da tutti effettivamente. In realtà la prima risposta è decisamente pertinente in quanto evidenzia il limite della frequente obiezione ateista.

        Chi paragona Dio con Zeus e altri dei con scopi ateistici, come ben formulato nell’articolo, commette un errore in partenza paragonando due realtà differenti. La risposta di Lennox è molto interessante perché rileva come il dio respinto dalla maggioranza degli atei è un dio che non esiste e a cui non crede nessuno (in filosofia si chiama anche fallacia del mulino a vento).

        • Klaud ha detto in risposta a Paolo Viti

          Non stiamo parlando di ‘due realtà’ differenti: sono lo stesso unico errore di presupporre un fatto senza nessun fondamento.

          • Paolo Viti ha detto in risposta a Klaud

            Eppure ti è stato spiegato che Zeus era concepito in modo differente da come è concepito il Dio cristiano. Ad esempio i Greci non consideravano Zeus come il Creatore dell’universo (dunque necessariamente esterno ad esso), la Causa prima della realtà.

            Paragonarlo al Dio cristiano significa non sapere nulla di mitologia greca e di cristianesimo e questo è un clamoroso autogol per chi vuole imbarcarsi in discussioni simili.

            Parli di “fatto senza nessun fondamento”. A quale fatto” ti riferisci? Forse l’esistenza di una Causa prima è priva di fondamento, ovvero di motivazione razionale? O forse è la sua negazione ad essere “priva di fondamento” anche solamente in quanto ogni cosa necessita esperenzialmente di una causa?

            • Max ha detto in risposta a Paolo Viti

              “Paragonarlo al Dio cristiano significa non sapere nulla di mitologia greca e di cristianesimo e questo è un clamoroso autogol per chi vuole imbarcarsi in discussioni simili.”

              Vero. Eppure molti continuano a fare questo errore. E’ come dire, mutatis mutandis, che Gesu’ e’ l’equivalente di Ercole…

              • Paolo Viti ha detto in risposta a Max

                Concordo…tuttavia da uno che pone un’obiezione simile non ci si può certo aspettare un livello culturale tale. Dammi l’obiezione che farai e ti dirò chi sei 😉

          • minstrel ha detto in risposta a Klaud

            E’ per lo stesso motivo che ritenere (come Piero) che il politeismo (dove ogni Dio non è mai semplicissimo pena contraddizione con l’essere Dio degli altri Dei) sia alla stessa stregua del monoteismo (dove Dio DEVE essere semplicissimo) è un errore madornale di grammatica teologica.
            Contare fino a settanta volte sette prima di scrivere.

      • Jack ha detto in risposta a Klaud

        Guarda che Piero non è un docente di Oxford 😉

        • Klaud ha detto in risposta a Jack

          Magari lo fosse! Spiegherebbe qualcosa a Lennox…

          • Paolo Viti ha detto in risposta a Klaud

            Vedo che si è passati al “picchiare” Lennox perché ha osato porre delle risposte a fantomatiche obiezioni. Se non sbaglio si chiama fallacia ad hominem…

            Mi spieghi cosa c’è da spiegare al terribile/ignorante/irrazionale/stupido/paurosodelnulla/antiscientifico Lennox?

            • Klaud ha detto in risposta a Paolo Viti

              Sbaglio o qua sotto hai ammesso che le domande di Lennox sono delle stupidaggini?

              • Paolo Viti ha detto in risposta a Klaud

                Klaud quando cercherai di entrare nel merito al posto di giochicchiare?

                Io avrei affermato che Lennox dice stupidaggini? E’ un altro dei tuoi trucchi per continuare a giocare invece che confrontarti seriamente?

                Piero tira la bomba e poi scappa, tu rimani e giochicchi…c’è qualcuno interessato e competente che ha voglia di confrontarsi?

                • Klaud ha detto in risposta a Paolo Viti

                  Io ho scritto:

                  tu rispondi:

                  il tuo post delle 18.58 rispondendo a Giovanni dice:

                  Leggi bene, io non giochicchio.

                  • Klaud ha detto in risposta a Klaud

                    Ops, è sparito il testo tra virgolette.

                    Io ho scritto:
                    — hai ammesso che le domande di Lennox sono delle stupidaggini —
                    tu rispondi:
                    — avrei affermato che Lennox dice stupidaggini? —
                    il tuo post delle 18.58 rispondendo a Giovanni dice:
                    — Concordo con te che le domande siano idiote —

                    Leggi bene, io non giochicchio.

                    • Paolo Viti ha detto in risposta a Klaud

                      Le domande sono idiote, le domande caro Klaud!! Non le risposte di Lennox! Le domande sono idiote, ovvero quelle dei militanti ateisti a cui Lennox risponde. Ci siamo? Siamo connessi? Finito di giocare?

                    • Gabriele ha detto in risposta a Klaud

                      Ehm, Klaud, guardi che solo le risposte sono di Lennox. Le domande ‘idiote’ invece non le ha formulate lui, ma sono tra gli argomenti tipici degli atei per negare l’esistenza di Dio.
                      Consiglio di rileggere con maggiore attenzione. 😀

                    • viaNegativa ha detto in risposta a Klaud

                      Eh, Klaud, quelle domande mica se le è inventate Lennox: sono piuttosto il parto di quelle “beautiful minds” che spesso e volentieri vanno autoproclamandosi “bright”…

                    • Eli Vance ha detto in risposta a Klaud

                      Come si vede bene che nemmeno hai letto l’articolo e ti limiti a replicare per partito preso! Il che avviene spesso.

    • Jack ha detto in risposta a Piero

      Piero questa volta non sparire però, stiamo ancora aspettando le fonti (dunque la “dimostrazione”) delle tue affermazioni dell’altro giorno: http://www.uccronline.it/2014/10/20/storicita-del-cristianesimo-andare-oltre-bultmann/#comment-148870

      Non vorrai mica chiedere agli altri “l’onere della prova” ed essere poi il primo a cercare di darsela a gambe eh??

    • Danilo ha detto in risposta a Piero

      1) Non è dimostrabile che un dio unico è necessariamente più vero di più divinità.
      Un’affermazione Vera non necessariamente è ontologicamente dimostrabile.
      2)E come dire che Marco ha le scarpe e Luca non ha le scarpe quindi Marco non ha le scarpe perchè Luca le ha.
      3)E come dire che se Marco si sbglia su x tutta l’umanità ha sbagliato su x
      4)Dimostrami l’esistenza di un triangolo:affirmanti incubit probatio.
      5)Se è poco metti la statistica.
      6)Se tutte le religioni sorgono per paura di cio che non si conosce,allora l’ateismo indubbiamente non ha paura di cio che non conosce.Non ho paura di cadere da un gratacielo:Non ti credo nemmeno uno pò.
      7)Amettiamo che tutte le religioni siano F,è cosa impossibile da dimostrare.
      8)Meno male:amettiamo la meme è cosa scientificamente impossibile da dimostrare.
      9)Siccome prima esisteva il cavallo poi la macchina,allora torniamo al cavallo perchè prima c’era la macchina.
      10)E il contrario del contrario fa nulla.

      11)Affirmanti in cubit probatio è giuridico:

      si afferma A;
      non vi sono prove per negare A;
      quindi A è vero.

      Che cambia da questo:

      si afferma A;
      non vi sono prove per dimostre A;
      quindi A è falso.

      ———

      Bene Dio non esiste perchè non vi sono prove per dimostrare a.

      Puo esistere come non esistere…ma mai nel medesimo tempo o è vero che esiste o vero che non esiste.

      Non è logicamente compatibile l’agnosticismo e l’ateismo.

      • Danilo ha detto in risposta a Danilo

        Dimostrami che la teire ontologicamente esiste è impossibile:è come dire pensa a una fanatasia quindi non esiste e contemporaneamente e irrazionale,amettiamo che la teire esiste la matematica è interamente irrazionale.Non è necessaria l’esistenza per stabilire se una prova è anche razionale o non razionale.

        La logica si adegua a cio che conosci,ma amaettiamo pure che il fattore sia convinto di trovare il tacchino,e se poi non c’è?

        • Piero ha detto in risposta a Danilo

          1) Se un’affermazione “vera” non necessariamente è ontologicamente dimostrabile, allora possiamo affermare che tutte le dimostrazioni ontologiche potrebbero essere “vere” oppure “false”, ma questo contraddice il principio che ogni religone pensa di sè di essere l’unica “vera”.
          2) Veramente io dicevo diversamente: se Marco ha le scarpe e Luca ha le scarpe, non si può affermare che solo uno dei due sa camminare.
          3) Mai affermato questo, ho invece puntualizzato che su questioni cosmologiche o biologiche si sono prese grosse cantonate, a parer mio perchè si trattava di conclusioni tratte dall’uomo dell’epoca per l’uomo dell’epoca.
          4) Una questione è affermare che un triangolo è una figura geometrica avente tre lati e un’altra questione è affermare che il triangolo è un essere supremo e che noi gli dobbiamo riconoscenza e devozione. In questo secondo caso dovrei apportare le prove, nel primo caso invece no perchè il fatto che il triangolo sia una figura geometrica è un’asserzione esclusivamente convenzionale e accettata dal 100% della popolazione.
          5) Non è una questione di statistica, la storia non si scrive con la statistica ma con gli eventi documentalmente provati e nel nostro caso il problema di fondo è che nessun evento miracoloso è stato dimostrato storicamente.
          6) Non ho affermato che le religioni nascono solo per paura. Poi la paura razionale di rompersi le ossa è di natura diversa dalla paura dell’ignoto, quindi anche le risposte per ovviare tali paure sono diverse.
          7) Non ho affermato che tutte le religioni sono necessariamente false, ma che se necessariamente ce n’è una sola vera, è oggi cosa impossibile da dimostrare.
          9) No, sarebbe come dire che se oggi usiamo la macchina non possiamo dimenticarci che ieri andavamo a cavallo.
          10) La questione è non pretendere dagli altri quello che noi non siamo disposti a fare e la risposta che mi ha dato Paolo Viti è dimostrazione di ciò.

          Il tuo punto 11) è l’ennesima argomentazione fallace: anche in un tribunale l’onere della prova spetta chi afferma, in quel caso dalle tesi dall’accusa.

          • Danilo ha detto in risposta a Piero

            1)Goedel e contradice anche che almeno una religione possa non esserlo.
            2)Quindi?Se la prima è vera e latra e pure vera si perchè se qualcuno lo ha affermato non tutti lo hanno ovviamente affermato.
            3)Che si possano prendere grosse cantonate non implica infatti poi che tutti abbiano preso delle cantonate.
            4)Una questione e affermare che qualunque cosa razionale necessita predicato di esistenza reale un’altra e poi dimostrare che la geometria è irrazionale.Che sia accettoto da molte o poche persone,non ha rilevanza scomettiamo che se anche tutti dicono cosi non è necessario che sia cosi 10000 a 1?
            5)”Poco” o “molto” non fa “quanto?”
            6)Ma va? nulla a rigore puo essere nemmeno dimostrato scientificamente,figurati storicamente.
            7)Ma se ti contraffermno not A è la stessa cosa.
            9)Ma anche se ieri andavamo a cavallo non vuol dire che poi usiamo sempre il cavallo.
            10)Dubito che per discutere sia necessario reccarsi in tribunale.Perchè non sto stabilendo se x è “colpevole” o “innocente”,quindi è altra questione.

            • Danilo ha detto in risposta a Danilo

              11)Cadere da un gratacielo ha certamente la possibilità di rompersi le ossa con la propabilita pari a 1 di morire,dunque se cadi dal gratacielo,teoricamente hai paura di morire romperti le ossa è l’ultimo dei problemi.Ma non ti chiedo di dimostrarmi il contrario ontologicamente.

  2. beppino ha detto

    “La scienza ha spiegato tutto e non comprende Dio”.

    Con gli amici salta spesso fuori questa argomentazione che di fatto porta alla constatazione del “dobbiamo fidarci di quello che abbiamo…”.

    Notoriamente i “portatori” di questa “sicurezza” alla fine si salvano sempre in corner svicolando il discorso con la solita affermazione: “per adesso é così… domani magari la conoscenza é maggiore, la scienza ci spiegherà, ecc…”. In altri termini “la risposta alle grandi domande dell’uomo che guarda entro se stesso prima e dopo arriveranno…”.

    In realtà anche questa “visione” si risolve in un buco nell’acqua in quanto:

    1) se la scienza arriverà un domani a spiegare il tutto rimane comunque un dubbio irrisolvibile a priori: che senso ha che l’umanità, partendo da uno stato biologico privo di intelligenza e/o autocoscienza, arrivi a capire il tutto e quindi a coincidere di fatto con ciò che giustifica il tutto?

    2) se d’altro canto ammettiamo che il “percorso” della scienza non potrà mai avere una fine ma sarà piuttosto un continuo “spostare in avanti” il livello di conoscenza, e quindi di acquisizione del senso della nostra esistenza, che senso ha ad utilizzare /sfruttare la scienza come “spiegatrice” del tutto se per sua stessa ammissione non potrà mai portare ad “acquisisire” il tutto?

  3. Luciano ha detto

    Risposte molto sensate, ma la 8 non credo che sia molto “onesta”, perchè rigira la frittata.

    La domanda del non credente infatti è questa: “Se il Dio cristiano in cui credi è Amore&Ragione, come giustifichi la visione antitetica nell’Antico Testamento di un Dio vendicativo, mutevole e crudele (non sempre presente ma innegabile)?”

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Luciano

      Credo che in realtà Lennox voglia non tanto rispondere alla domanda (effettivamente lo hai notato anche tu) ma mostrare come chi formuli questa domanda si contraddica in quanto ipotizzi un riferimento morale (“bene” e “male”) che lui stesso nega o, per lo meno, è incapace di giustificare.

    • lorenzo ha detto in risposta a Luciano

      Dio è “Amore&Ragione”.
      L’uomo capisce ed applica a suo modo “Amore&Ragione”.
      Dio si incarna per indicare all’uomo cosa sia veramente “Amore&Ragione”.

      • Luciano ha detto in risposta a lorenzo

        Grazie per la risposta, cerco semplicemente di capire la questione dato che anche per me da credente è un problema.

        In certi episodi biblici quello che tu stesso scrivi non credo sia soddisfacente, penso al diluvio universale, a Sodoma e Gomorra o alle piaghe d’Egitto. Perché dal mio punto di vista: se sono un fedele racconto dei fatti, l’Ira di Dio è un fatto da dover tenere in considerazione anche se stride col Dio Amore&Ragione presentato da Gesù; se sono dei racconti semi-mitologici, ne vien meno la storia stessa del popolo d’Israele.

        • Max ha detto in risposta a Luciano

          Caro Luciano,

          io la vedo cosi’. Per prima cosa, non esiste un episodio dell’AT in cui il Padreterno si arrabbia irrazionalmente: l’ira di Dio e’ sempre una conseguenza di un comportamento sbagliato (o peggio) dell’uomo.

          Per secondo, il metro di misura dell’intera Bibbia e’ Gesu’ Cristo.

          Terzo, gli episodi dell’AT, specie quelli piu’ antichi, si interpretano in maniera non letterale. Anche la riconquista apparentemente violenta della Terra Promessa da parte degli Israeliti si interpreta come una lotta senza quartiere contro il Male ed il Peccato.

  4. Noemi ha detto

    Quello che non capisco è perché la maggioranza di chi ha letto l’articolo e non crede, si prenda la briga di negare l’opinione del prof. Lennox invece di starsene in pace con le sue idee e rispettare quelle dell’altro. Paura di qualcosa?

  5. Giovanni ha detto

    Scusa se mi permetto ma questo è l’articolo più idiota che abbia mai letto. In pratica si pongono delle domande idiote per dar credito alle risposte di parte. Zeus e thor…mi viene da ridere… perchè non hanno chiesto di Maometto o Shiva? bha… questo articolo dimostra proprio i limiti cristiani…sono tutte domande prive di senso e criterio… ed è la conferma che noi cristiani (purtroppo lo sono anche io e ci credo ancora nonostante tutto) abbiamo perso completamente la nostra fede… non facciamo altro che rintanarci in stupide e ottuse credenze senza nemmeno approfondire seriamente la nostra fede!

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Giovanni

      Commento alquanto curioso…sopratutto questa parte: “ed è la conferma che noi cristiani (purtroppo lo sono anche io)”…un “purtroppo sono cristiano” non l’avevo ancora sentito…sopratutto una frase che precede il riconoscimento di aver perso la fede 😉

      Concordo con te che le domande siano idiote, eppure come dimostra la risposta di Piero sono proprio le obiezioni più avanzate da chi non sopporta l’idea che esista qualcuno che crede in Dio.

      Ci aiuteresti, caro Giovanni, ad “approfondire” seriamente la nostra fede? Potresti partire dallo spiegare perché “purtroppo sei cristiano”? Grazie.

  6. Max ha detto

    Chiaramente queste sono risposte sintetiche; sono utili per una rapida risposta, ma non si deve pretendere che trattino gli argomenti in dettaglio o che forniscano risposte profonde. E’ bene tenerlo in conto, prima di giudicare.

    • Klaud ha detto in risposta a Max

      Ti pare che a simili argomenti si possa rispondere in maniera poco profonda? Allora è meglio tacere.

      • Hugo ha detto in risposta a Klaud

        In realtà innanzitutto non bisognerebbe porre quelle domande, cosa che invece tu fai puntualmente. Le risposte sono al livello delle domande e una domanda scema non può pretendere una risposta sopraffina.

        Siete rimasti al “dimostrami Dio e cambierò idea”…cosa vuoi che ti si risponda? Diamo atto a Lennox di aver tentato una replica un po’ più approfondita della classica risata. 😉

      • viaNegativa ha detto in risposta a Klaud

        Concordo, argomenti così profondi meritano d’esser trattati in maniera profonda e approfondita. Quindi sì, tantomeglio sarebbe tacere… ma a partire da chi fa le domande però, dato che -come qualcuno già ha osservato- definirle idiote è un eufemismo, cominciando proprio dalla prima, giacchè chi obietta una cretinata simile è evidente che non abbia alba di ciò di cui sta parlando e allora che parla a fare?

        • viaNegativa ha detto in risposta a viaNegativa

          Ecco che Hugo m’ha preceduto, però vorrei dire che a mio avviso le risposte di Lennox (per quanto stringate e semplici, ma non semplicistiche) non sono “al livello delle domande”, anzi… magari le domande fossero al livello delle risposte!

      • Danilo ha detto in risposta a Klaud

        Che domanda profonda,talmente tanto,da non sentire l’esigenza di una risposta profonda.

  7. Noemi ha detto

    Se io dovessi fidarmi della scienza che si tiene in piedi sui trampoli del metodo sperimentale, che in qualsiasi momento può toglierti in un colpo solo tutte le certezze acquisite, ne farei volentieri a meno. Fortunatamente c’è la rivelazione cristiana che si radica nella Legge e nei Profeti e che ha il suo logico compimento in Gesu’ risorto e vivo oggi nella Chiesa. Compiendo con onestà personale un cammino attraverso la storia si può davvero arrivare razionalmente a delle certezze. Naturalmente il cammino non è facile, si devono scartare i luoghi comuni e le “leggende nere” sul cristianesimo, si devono approfondire ricerche basate su fonti autorevoli e soprattutto bisogna avere apertura mentale: in fondo, come ricorda Pascal, si deve per forza scommettere. Preferisco scommettere avendo dalla mia il maggior numero di indizi. E certo non me li da’ la scienza.

  8. Giovannino ha detto

    Purtroppo i quesiti ai quali io non riesco a rispondere quando mi vengono fatti, riguardano sempre Dio dell’AT che uccide, provoca stragi e quant’altro, cioè opere inconcepibili per un Dio d’Amore.

    Capisco che Dio è padrone della Vita e comunque agisce in una maniera inconcepibile per la mente umana; sta di fatto che sono proprio queste Sue azioni che generano la lontananza dalla fede, e il proliferarsi di fumetti ( a loro dire ) satirici.

    È sempre il problema del dolore che viene maggiormente usato per giustificare la non-fede o comunque la fede in un’altra religione

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