La cultura LGBT discrimina gli altri, ecco perché

genitore1Secondo molti, dare un’approvazione ufficiale alle unioni omosessuali e dunque valorizzare l’abolizione della differenza sessuale, non comporterebbe alcuno svantaggio a chi è contrario.

Un esempio recente mostra perché questa tesi è sbagliata: allo storico liceo classico romano Mamiani, riferimento della borghesia sessantottina di sinistra, sono stati aboliti i termini “padre” e “madre” dal libretto delle giustificazioni degli studenti, sostituiti dall’asettica, omologata e misogina definizione di “Genitore 1” e “Genitore 2”. Tutto al maschile, (niente “genitrice”) dunque, con l’approvazione contraddittoria delle sempre più in crisi femministe italiane. Anche le famiglie contrarie all’omologazione e non prive di paura verso la diversità sessuale, si sono trovate costrette ad essere identificate dalla scuola del loro figlio attraverso i numeri “1” e “2”, in nome di un ipotetico rispetto. Discriminare 99 per rispettare 1, ma se i termini “madre” e “padre” sono una mancanza di rispetto bisognerebbe avere il coraggio di bandirli da tutta l’area pubblica, non soltanto nell’ambito scolastico. Perché una coppia omosessuale, infatti, dovrebbe essere “rispettata” solo a scuola e non in tutti i luoghi pubblici?

Se esulta Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center, la preside del liceo Tiziana Sallusti scarica la responsabilità sugli studenti dicendo che sarebbe stata una loro richiesta. Peccato che il rappresentante degli studenti del liceo romano (proveniente dai collettivi di sinistra), Lorenzo R., ha affermato al “Messaggero”: «mi sembra molto impersonale, trasmette un’idea burocratica e asettica che in questo liceo purtroppo va molto di moda negli ultimi anni. E’ un cambiamento di cui francamente nessuno sentiva la necessità». Perfino il “Corriere della Sera”, abituato alle marchette all’omo-logazione, si è trovato perplesso in questa iniziativa utile a nascondere la scomoda (per alcuni) realtà con dei numeri.

Qualcuno ha pensato alla doppia umiliazione del genitore che si troverà a firmare nella casella del “genitore 2”? Una gerarchia familiare che dal libretto delle giustificazioni si imporrà in ogni ambito scolastico, creando oltretutto ambiguità e confusione nei casi in cui i due genitori (1 e 2) convivono con altrettanti partner/genitori (3 e 4?). Conseguentemente e per coerenza anche i nonni, se sono chiamati a fare le veci dei genitori, dovranno identificarsi come genitori 1 e 2 del genitore 1…e così via.

«Ogni ragazzo nasce da un padre e da una madre», afferma Antonio Affinita, direttore generale del Moige (Movimento Italiano Genitori), «suscita perplessità la scelta di cancellare la parola madre e padre sui libretti di giustificazioni, peraltro senza coinvolgere, in una scelta democratica e condivisa tutti i genitori nella scuola. Sono temi che toccano le identità delle persone, con questa scelta si discriminano i genitori che ancora si sentono padri o madri e non genitore 1 e genitore 2».

Evidentemente la paura per la diversità e la discriminazione sono concepiti come progresso nelle nostre società omo-secolarizzate.

La redazione

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67 commenti a La cultura LGBT discrimina gli altri, ecco perché

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  1. Engy ha detto

    Da qualsiasi punto di vista questa cosa – peraltro non nuovissima purtroppo – è aberrante.
    Ma la nostra esistenza è l’eterna triste rappresentazione del re nudo e questo tra l’altro ci rende sempre più insicuri e infelici. Ma pare proprio che non sappiamo (vogliamo) sottrarci…

  2. Panthom ha detto

    Un altro esempio di discriminazione? Offendere Papa Ratzinger truccandolo da Drag Queen: http://www.ilgiornale.it/news/milano/papa-drag-queen-i-soldi-statale-967716.html

    Non sono omosessuali isolati, ma le checche isteriche di GayStatale che hanno pensato a questa immagine per combattere l’omofobia.

    Uso appositamente il termine “checche isteriche” (inizio ad usarlo da oggi insegnando ad usarlo anche a chi mi è vicino) perché sono queste iniziative che portano ad usare tale termine offensivo. Il problema dei gay militanti sono loro stessi, loro che creano l’omofobia nella società.

    • Li ha detto in risposta a Panthom

      Ahimè non solo isteriche, alcune anche impazzite. Genitore 1 e 2? Ma chi fa queste leggi frequenta troppo Molly!

      E non scordiamo la povera bambina di Bologna:

      http://www.tempi.it/alla-bambina-di-bologna-non-serve-un-finto-genitore-1-accoppiato-con-un-finto-genitore-2-ma-una-mamma#.Uoenu9KmH_c

      Sono così felice di non essere ancora a scuola…chissà che campagna pressante di gayzzazione devono subire i ragazzi.

      comunque i veri omofobi sono i gay stessi, che generano violenza con le provocazioni date dai loro amici con i grembiulini. Che squallore!

      Trovatemi qualche sito con delle notizie allegre, per pietà, che ovunque guardo trovo che il mondo sta cambiando rotazione.

      Inculcare la paura della diversità! Ma lo vadano a raccontare ai genitori della povera bambina che si è suicidata perchè le davano della cicciona!
      Le persone obese sono molto più discriminate dei gay. Quanto si è parlato di lei? Relativamente poco rispetto agli altri presunti gay. Se era lesbica aveva tutti i tg per lei per giorni e giorni.

      Basta con questo omofascismo!

    • Eustachio ha detto in risposta a Panthom

      usa,usa. hai visto come e’ finita con stormfront,pezzo di cretino ? Non vediamo l’ora di far partire le querele giuste.Io da par mio salvo le pagine in modo da recuperarle in fretta,e da spedirle a chi di dovere non appena partira’ la legge anitomofobia. Considerato che razza di vigliacchi conigli siete (sempre dietro pseudonimo per le vostre porcate) vedremo quanto andra’ avanti questa situazione di uccr.Arrivederci,coglione.

      • Sophie ha detto in risposta a Eustachio

        Ma vi siete mai chiesti se vi lasciate amare?….o meglio più che altro se vi fate amare dagli altri. Vi fate rendere amabili, oltre a pretendere e minacciare a momenti pure Gesù Cristo con tutta Madre Natura? Ve lo siete mai fatto un esame di coscienza?

      • Zagredeb ha detto in risposta a Eustachio

        La legge non dovrebbe essere retroattiva e gli insulti che vengono fatti su Internet sono già perseguibili penalmente.
        Quindi, se vai da chi di dovere, se la prendono con te. Il cane che si morde la coda da solo.

      • Licia Corengia ha detto in risposta a Eustachio

        Eustachio, leggo che non hai neppure educazione, solo insulti e minacce. Bè, come cattolica, difendo il diritto naturale della famiglia eterosessuale e, se dovessi essere incriminata per questo, non mi spavento: sono cattolica ed accetto la croce.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Licia Corengia

          Eustachio rappresenta perfettamente la maturità e la tolleranza degli esponenti della militanza gay.

          E’ ora che i tantissimi omosessuali moderati si facciano avanti, non è possibile che siano messi ancora più in angolo da esagitati che non fanno altro che diffondere i pregiudizi contro di loro.

        • Fabrizia ha detto in risposta a Licia Corengia

          Cara Licia, ci faremo compagnia in prigione.

        • Sophie ha detto in risposta a Licia Corengia

          Disposta anch’io ad andare in prigione per difendere la verità e la famiglia vera.

          • Li ha detto in risposta a Sophie

            Eccomi anch’io per andare in prigione. Ma non prima di aver addosso una maglietta prolife o una della manif tours, oppure mi portino via dalle sentinelle in piedi (ci andrei se non avessi noia alle gambe: 20 gg di ospedale e poco moto e ancora ho fastidio).

            Comunque non tutti usiamo uno pseudonimo e il mio è parte del nome.

      • Ottavio ha detto in risposta a Eustachio

        Leggo su “Il Fatto Quotidiano”: “I nemici più pericolosi dei gay italiani, spesso, sono i gay stessi. Non è la prima volta che si conferma questo assioma. Cari gay, è il momento di crescere”.
        http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/27/caso-barilla-cari-gay-e-il-momento-di-crescere/725091/

        E’ ora che chiuda anche “Il Fatto”, forza Eustachio..sei tutti noi!! Ora però è arrivato il momento di crescere anche per te 😉

      • Emanuele ha detto in risposta a Eustachio

        …ecco, ha parlato quello che si firma con nome e cognome…

    • Licia Corengia ha detto in risposta a Panthom

      Sono d’accordo con te: ho sempre pensato che gli omosessuali volessero un riconoscimento pubblico perché, non accettando sé stessi, avessero bisogno di ricevere, proiettandola, questa accettazione dall’esterno, dalla società. Prima di queste loro sciocche battaglie, mi erano anche simpatici….ora li detesto !

      • Emanuele ha detto in risposta a Licia Corengia

        …credo che siano sfruttati pure loro. La maggior parte degli omosessuali forma la massa silenziosa, poi ci sono quelli che gridano per cento… non è però scontato che rappresentino i pensieri di tutti.

  3. controinformato ha detto

    “fatti mandare dal genitore 1…”

  4. gladio ha detto

    Dove e quando si fermerà mai la valanga?

  5. Kosmo ha detto

    @Gladio
    nel punto più basso

  6. Vincenzo Farina ha detto

    Come giustamente evidenziato nell’articolo si tratta del liceo “Mamiani”,noto ai tempi del “68” per contestazioni particolarmente dure e utopistiche, per non dire fuori dalla realtà. Dal “vietato vietare”,dal “se vedi un punto nero spara a vista o è un carabiniere o un fascista” siamo ora arrivati al ridicolo del “genitore 1 e 2”. Sono comunque sempre cose frutto della mente di certe persone che non possono vivere senza cercare di essere “avanti ” in politica, nei diritti civili etc. Sono tipi umani che definirei come “i sessantottini” , persone sempre insoddisfatte, alla ricerca delle parole per stupire il borghese, da loro definito con scherno “il benpensante”.

    • Licia Corengia ha detto in risposta a Vincenzo Farina

      Sì Vincenzo, hai ragione: io ero sessantottina e vivevo nella rabbia contro tutti e contro tutto…ma ero giovane e con una famiglia autoritaria ed anaffettiva alle spalle. Dopo molte tribolazioni Gesù mi ha aiutata ed ora, non rinnegando il mio passato (ma pentendomene molte volte) perché cmq era frutto di sofferenza che creava solo altra sofferenza, sono serena come mai sono stata nella mia vita, ora che so che Dio mi ama ! Quindi, preghiamo per queste poveri giovani, perché sicuramente stanno andando incontro all’inferno sulla terra Ma non stanchiamoci di esprimere le ragioni della nostra bella fede: la Persona di Gesù ! Questa povera società scientista e razionalista, è in realtà ora ideologizizzata come non mai ! L’ideologia è lo strumento del demonio, che entra nella ragione umana per schiavizzarla: usa abilmente l’orgoglio dell’uomo, che crede di pensare “liberamente”, ed invece diventa un burattino nelle sue mani, nelle mani del mentitore per eccellenza !

  7. Giacomot ha detto

    Mi sembra ovvio : dalla secolarizzazione all’omo-secolarizzazione…cosa ci dobbiamo aspettare tra un secolo (o forse a questo punto anche meno) ?
    Provo un certo ribrezzo quando leggo articoli del genere … ma è un rischio che devo correre per essere al corrente di certi pensieri messi in atto di queste <> [cit.Panthom] ,che sarebbero poi tutta la categoria di idolatri omosessualisti lgbtq che non hanno neanche lontanamente capito cos’è una democrazia e ,a questo punto,anche una dittatura…ma va bè…anzi va mà !

  8. Klaus ha detto

    Il Liceo Mamiani però è anche noto per aver avuto il Venerabile Mariano da Torino quale docente di Latino e Greco prima, come prof. Roasenda, e poi, da frate cappuccino, quale insegnante di Religione. Chissà cosa ne direbbe …

  9. Andrea. ha detto

    Già mi immagino le ore di Diritto, “i genitori-1 costituenti“…

    Beh, arrivati al fondo e scavatolo cosa pensiamo di fare?

  10. saretta ha detto

    perche’ rompete i coglioni con quello che fa il Mamiani? andate nelle vostre scuole di merda.

    • Laura ha detto in risposta a saretta

      Esisterà un sostenitore gay-friendly capace di esprimersi tollerando il dissenso di chi commenta un fatto pubblico che stanno commentando tutti? Possibile che la violenza sia il vostro unico linguaggio?

    • Sophie ha detto in risposta a saretta

      Che principessa…

    • Chris ha detto in risposta a saretta

      Ma se siamo così Rompi#%&* perchè visita il sito e legge gli articoli di cui intuisce i contenuti?Il tuo atteggiamento fascista e repressivo sono il male di questa società che ha perso il lume della ragione.Se non sa argomentare ciò che sostiene è pregata a stare civilmente e saggiamente zitta! 🙂

    • Igloo ha detto in risposta a saretta

      Omofascismo allo stato puro.

      Davvero pensate di combattere la presunta omofobia in questo modo?

    • Annalisa ha detto in risposta a saretta

      Complimenti per la solida argomentazione, Milady.

    • Emanuele ha detto in risposta a saretta

      …ha mai sentito parlare della costituzione? Sa, quella cosa che secondo la sua libera interpretazione permetterebbe i matrimoni gay, dichiara senza ombra di dubbio la libertà di parola di stampa e di insegnamento… si vede che nella sua scuola d’oro, educazione civica non era contemplata…

    • lorenzo ha detto in risposta a saretta

      Intendo quella cosa giallina di cui “profumano” i rapporti anali?

    • Azaria ha detto in risposta a saretta

      Ti piacerebbe che facessimo gli ignavi, che ci girassimo dall’altra parte, che facessero come quelli che giá si sono inginocchiati davanti a voi.
      Ma Cristo ci ha dato il mandato di combattere sempre comunque e dovunque ogni forma di ingiustizia grande o relativamente piccola (come effettivamente sarebbe questa in confronto alle tante che si vedono in giro).
      D’altra parte quello che auspichi tu é ció che ogni schiavista, ogni sciacallo, ogni opportunista, ogni ipocrita ed ogni sfruttatore vorrebbe: che la Chiesa stesse zitta.

      Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all’azione.
      Ogni volta che stiamo zitti diventiamo vostri complici.
      No grazie!

  11. beppina ha detto

    Del resto é anche poco azzeccata, dal punto di vista meramente operativo, la suddivisione 1 – 2, per il semplice fatto che potrebbe sottintendere velatamente una preminenza di una parte rispetto all’altra. E poi, visto come in questa mitica scuola di travoltini cercano di essere “avanti” con l’antropologia (sic!), come la mettiamo con le famiglie arcobaleno? Dai, un piccolo sforzo: genitore 1, genitore 2, genitore 3, genitore 4, … genitore N. Attenzione al valore da affibiare ad N, potrebbero nascere delle discriminazioni…

    • Engy ha detto in risposta a beppina

      brava beppina, pensavo la stessa cosa!

    • Emanuele ha detto in risposta a beppina

      è ovvio che una numerazione cardinale prevede un seguito…

      In Inghilterra sono arrivati legalmente a 3. Infatti, alcuni giudici hanno stabilito che i donatori di sperma/ovuli hanno diritto a conoscere e frequentare i figli biologici.

  12. edmon ha detto

    del resto gia’ da ora chi non rispetta e accetta le regole deve essere sbattuto fuori,come in quel passo meraviglioso del libro Cuore in cui Franti viene preso per l’orecchio e accompagnato all’uscita a calci nel culo….
    e per avere tutto questo livore chissa’ quanti ne prendete,ogni giorno….

    • Emanuele ha detto in risposta a edmon

      …pensa che in nostro capo l’hanno pure fustigato e crocifisso… Ma alla fine le regole le ha cambiate lo stesso…

    • Paolo Viti ha detto in risposta a edmon

      Scusami, caro Edmon, ma a me sembra che l’unico colmo di livore qui sei tu (oltre a saretta e eustachio, guarda caso la pensate tutti e tre allo stesso modo).

      Non vedo alcuna critica alla capacità di insegnamento della scuola Mamiani, nessuno ha mai detto che le scuole cattoliche siano migliori. Si sta criticando semplicemente una decisione della preside…è ancora possibile senza ricevere insulti?

    • lorenzo ha detto in risposta a edmon

      Io preferisco piglire i calci che qualcos’altro… e tu?

  13. Emanuele ha detto

    Tra tutti i termini possibili per indicare chi si occupa di un minore, hanno scelto quello più discriminatorio.

    Non tanto perché declinato solo al maschile, ma soprattutto per l’etimologia. Infatti, genitore deriva dal verbo generare e in una coppia omosessuale al massimo solo uno può aver generato quel figlio.

    Dunque si rimarca involontariamente la sostanza della famiglia: il luogo dove si generano ed educano figli. Mi pare discriminatorio per chi nella coppia omo non ha potuto partecipare alla generazione di quel figlio.

    Quindi, ad essere pignoli, quel modulo dovrebbero firmarlo padre e madre biologici, veri genitori, non il compagno che si prende cura del figlio, che appunto non ha generato un bel nulla…

    Se questo è il frutto della prestigiosa scuola pubblica, da contrapporre ai “diplomifici” cattolici, non c’è male, almeno stando all’italiano….

    P.S.

    Inviterei i genitori di buon senso a fare un bel frego sul libretto, sostituendo le definizioni assurde con “la madre” e “‘il padre”

    • Sebastiano ha detto in risposta a Emanuele

      Giusto.
      A voler essere espliciti fino in fondo dovrebbero scrivere “padrone 1” e “padrone 2”. Altro non vogliono essere, visto che il figlio è considerato “oggetto” e non “soggetto” nella loro visione delirante del diritto.

      Per di più, mister edmon parla di “regole che la maggioranza degli italiani si sta dando”, dando per scontato due cosette:
      1) che la maggioranza (quella vera, non quella mediatica) sia d’accordo;
      2) che questa opinione (quand’anche diventasse legge) sia da accettarsi senza contraddittorio, della serie: chi non è d’accordo può emigrare o tornare nelle catacombe.
      Non c’è che dire, un gran concetto delle regole del diritto.
      Mah, avrà studiato al mamiani…

    • edoardo ha detto in risposta a Emanuele

      Non sono diplomifici gli istituti cattolici, per lo meno non più di quello che sono alcuni istituti statali.
      In 10 anni di precariato scolastico, ne ho girati molti di istituti tecnici e professionali statali.
      Alcuni buoni, altri fanno schifo, sia per quel che concerne l’utenza studentesca, che per il corpo docente.
      I diplomi che rilasciano, infatti, non hanno lo stesso valore per le aziende locali, anche se per lo Stato sarebbero uguali. All’atto pratico, cioè per il datore di lavoro locale, non lo sono.

      • Emanuele ha detto in risposta a edoardo

        …sì, infatti avevo virgolettato “diplomificio”. Hai fatto bene a precisare.

        Io poi lavoro all’università, dunque vedo il punto di arrivo dell’istruzione… purtroppo il quadro è abbastanza disarmante… non ho mai fatto statistiche, ma quasi quasi provo a chiedere ai miei studenti che scuole hanno fatto.

  14. Alberto ha detto

    Ehi Edmon, guarda cosa ho trovato sul liceo Mamiani (fonte Wikipedia):
    Il liceo fu istituito con R.D. del 26 luglio 1885 e intitolato a Terenzio Mamiani, intellettuale e politico, già ministro della Pubblica Istruzione. Per i primi quattro anni scolastici fu ospitato dal Collegio Romano, istituto di proprietà della Compagnia di Gesù[2], in coabitazione con il Liceo classico Ennio Quirino Visconti.
    (…)
    Il carattere laico e anticlericale del liceo si accentuò con il citato trasferimento nella sua sede definitiva di viale delle Milizie, abitato in prevalenza da funzionari dello Stato liberale, e costruito dopo la presa di Roma in modo che nessuna strada avesse come sfondo prospettico la cupola di San Pietro, pur essendo situato nelle immediate adiacenze del Vaticano.

    Da ciò si deduce che:
    1) il liceo Mamiani ha potuto iniziare la sua attività grazie ai Gesuiti
    2) il liceo Mamiani ha cambiato sede per non vedere la cupola di S.Pietro
    La cosa si commenta da sola..!

    • Klaus ha detto in risposta a Alberto

      L’intero quartiere Prati, per volontà del sindaco massone Ernesto Nathan, fu costruito in modo tale che da nessuna strada fosse possibile vedere la cupola di S. Pietro, vicinissima, in quanto “Prati” è l’abbreviazione di “Prati di Castello, cioè di Castel S. Angelo, appunto vicinissimo al Vaticano. Chi intendesse trasferirsi nel nuovo quartiere, dunque, non aveva alcuna possibilità di scegliere un punto da cui S. Pietro fosse visibile, perché non esisteva. Questo valeva ovviamente anche per le scuole, compreso il Liceo Mamiani. Per cui il tuo punto 2) è completamente errato: il liceo Mamiani ha cambiato sede installandosi in Prati perché era un nuovo quartiere nel quale non c’era un liceo e di conseguenza si è trovato in un punto dal quale S. Pietro non era visibile. Tra insegnanti, alunni e familiari ce ne saranno stati di quelli cui faceva piacere e di quelli cui dispiaceva, ma comunque nessuno di loro poteva farci nulla. Perché in nessun modo dipendeva da loro.
      Resta però il fatto che questo supposto covo di anticlericali ha avuto per due volte e in due vesti diverse, come ho scritto, sopra, tra i suoi docenti una punta di diamante della cultura cattolica, venerabile e certamente futuro Santo.
      E’ anche verissimo che il Mamiani è stato uno dei più agguerriti covi di sessantottini. Ma questo vale per la maggioranza dei Licei classici romani, me ne viene in mente solo uno, forse, che era in gran parte sul fronte opposto.

      • Alberto ha detto in risposta a Klaus

        Sul punto 2, obiezione accolta. Fanno cmq sorridere queste piccolezze di un sindaco (massone) anticlericale a tal punto da far costruire un itero quartiere con il criterio edilizio della “non-vista” sul cupolone.
        Il punto 1 anche da solo la dice lunga sulla tradizione pluralista e tollerante , a volte fino al masochismo, della chiesa cattolica.

        • Klaus ha detto in risposta a Alberto

          Effettivamente la storia di Prati da cui non si deve vedere San Pietro fa ridere da un secolo tutti i romani, tranne forse qualche anticlericale trinariciuto. Io ricordo di averla sentita raccontare come una ridicolaggine fin da bambino, me lo diceva anche mio padre che era tutto meno che clericale. Nathan del resto non era un massone qualsiasi, era un altissimo grado e per di più mazziniano e di famiglia ebraica (ma non della comunità degli ebrei romani, che con il Papa sono sempre stati in buoni rapporti, checché se ne dica, a parte qualche saltuario periodo).

  15. Li ha detto

    Ecco come vedono la nostra cultura i bambini dell’Amazzonia:

    http://www.tempi.it/padre-piero-gheddo-uomo-donna-occidente-amazzonia-nozze-gay-gender-omofobia#.Uoi319KmH_c

    E’ proprio triste. Tutto per confondere le giovani menti. Prima genitore 1 e 2 per togliere l’identità e l’autorità di chi ci ha dato la vita, poi la porno TV con videoclip, film e altro sempre più spesso su quell’onda. Poi? chissà…

    OT: Una notizia buona (che ce n’è bisogno!):

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-mario-joseph-lunico-imam-convertito-al-cattolicesimo-7752.htm /OT

  16. Li ha detto

    http://www.tempi.it/sayeeda-warsi-il-ministro-inglese-che-da-musulmana-difende-i-cristiani-in-medio-oriente-rischiano-l-estinzione#.UokXd9KmH_c

    La lobby lgbtq è composta da persone che un tempo si definivano cristiane e oggi hanno paura. Perché la ministra Sayeeda Warsi invece difende chi ha una religione differente? Perché è molto più tollerante di quanto lo saranno mai le lobby gay.

  17. edoardo ha detto

    Che la lobby ecc..ecc.. un tempo si definivano cristiane e oggi hanno paura, ma ne sei sicura?
    Io non ne sono affatto sicuro, anzi, metto in dubbio la tua affermazione.
    Per me ieri se ne strafregavano della religione, oggi la odiano con tutte le forze, andrebbero più d’accordo con un Hitler che col Papa. E per un domani, ne auspicano la completa sparizione, possibilmente con tutti i credenti, per avere campo libero.
    E scommetti anche che quando sui giornali si sentono notizie di persecuzioni contro i cristiani in Africa e Asia, nell’intimo loro gioiscono, e la prendono per una notizia positiva? Io sono convinto di sì.
    Di tanta gente ho davvero una pessima opinione.
    E non te lo dicono davanti solo perché non gli conviene.

    • Li ha detto in risposta a edoardo

      Beh, quand’erano bambini non penso che andassero già in giro a contestare la religione come fanno adesso che sono adulti. Ecco che intendo per paura. E poi lo vedi, certe persone quando hanno paura reagiscono violentemente in modo fisico o verbale. Proprio come fanno loro.
      Basta cercare le notizie dove abortisti o gay hanno fatto irruzione in libere espressioni di pensiero cristiano o durante le funzioni (dovrebbe esserci qualche articolo qui su uccr).
      Se una dittatura non si sente minacciata non ti considera nemmeno, ma se ci si sente allora ricorre alla violenza per mettere a tacere.
      La cultura lgbtq è cristianofoba.

  18. Max ha detto

    “Vittorio Emanuele II, genitore 1 della Patria”

    • Annalisa ha detto in risposta a Max

      E quella bella poesia di Ungaretti? “La Genitore 1”.

      • Emanuele ha detto in risposta a Annalisa

        Già, e “lettera alla genitore 1(2)” di Quasimodo, dove la metti? O vogliamo parlare di “a mia genitore 1(2)” di Montale?

        Poi, come dimenticare poi “viva la genitore 1” di Bennato …o era la 2?
        oppure “sei forte genitore 1 (o 2)!” di Morandi…

        E per i cinofili, consiglio “Nel nome del genitore 1 (o 2, fa lo stesso)” di Sheridan, grande film… Ah, e stavo per dimenticare “tutto su mia genitore 1” di Almodovar…

        Sì, ridiamoci un po’ su che è meglio… 🙂

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