Gianni Vattimo indipendente da ogni verità? E il comunismo?

Gianni VattimoGianni Vattimo è un filosofo ex cattolico, cresciuto negli ambienti intellettuali cattolici, oggi è un paladino del postmodernismo con approccio debole alla verità. Respinge la teologia in quanto pensiero forte, autoritario.

E’ uscito dal cattolicesimo a causa della sua omosessualità ed è fidanzato con un ventenne cubista (almeno fino al 2007). Preferisce autodefinirsi “frocio” che omosessuale, forse non avrebbe approvato allora la censura da parte di Facebook del recente editoriale de Il Foglio scritto da Giuliano Ferrara.

L’europdeputato dell’Italia dei Valori nel 2009 si dichiarava “cattolico praticante”, pochi giorni fa ha scritto: «Io ritengo che Gesù venga da Dio perché le cose che dice sono davvero di origine divina. Io credo nella divinità di Gesù Cristo soprattutto per ciò che lui mi ha detto; anzi, posso persino ammettere che egli sia resuscitato sulla base del fatto che tutte le altre cose che mi dice sono così attraenti che non posso non credergli». Il 23 giugno 2013 ha affermato in un’intervista: «Sarebbe un’affermazione azzardata dire di credere nell’aldilà. Credo di più nella speranza di una giustizia divina senza la quale non muoveremmo neanche un dito nella storia. Le confesso però che la sera, prima di dormire, recito delle parti del breviario. La religione è un’abitudine infantile che ti porti dietro». Il 18 ottobre 2011 ha scritto invece: «Grazie a Dio sono incerto, o anche ateo -non idolatra, non verità-dipendente…e poi, una esistenza tutta certezza, sai che barba».

La sua posizione esistenziale è dunque assai enigmatica, complessa e certamente messa in confusione da un’altra forma religiosa che alberga in lui: il comunismo. Il suo pensiero filosofico è certamente contraddistinto dalla respinta di ogni verità in nome del relativismo (anche questa però è una forma di verità!), eppure dovrebbe spiegarci come può conciliare questa posizione con la “fede” marxista. “Addio alla verità”, è titolato un suo libro di successo, perché la verità è prodotto del potere e dunque non è la verità, secondo il suo pensiero.

Il 22 aprile 2011 ha definito papa Wojtyla un grande reazionario perché ha «distrutto la teologia della Liberazione», ovvero il mischione tra teologia e analisi marxista, legittimando la lotta di classe, armata e quindi inevitabilmente violenta. Pochi giorni fa ha ricordato un giorno mentre viaggiava in auto e ascoltando una canzone in cui si citava Fidel Castro si è messo a piangere. Il 3 luglio 2013 quando i deputati dell’europarlamento hanno consegnato all’attivista cubano Guillermo Fariñas il Premio Sakharov, per la libertà di pensiero (protagonista di 23 scioperi della fame in nome dei diritti fondamentali contro il regime castrista), Vattimo è uscito dall’aula gridando «viva Castro!» e salutando con il pugno chiuso in segno di protesta, perché Cuba non sarebbe uno stato dittatoriale. “Dal pensiero debole alla mente indebolita” è stato il commento sul Secolo d’Italia. Giovanni Sallusti ne ha chiesto le dimissioni «per i torinesi, i piemontesi, gli italiani e i cubani. In alternativa, “L’Intraprendente” è pronto a pagargli un biglietto di sola andata per Cuba».

L’amore verso la “revolución” e Che Guevara vince sempre, la dipendenza dalla “verità” del comunismo, come mostra la sua storia, confuta ogni pretesa relativista del nostro Vattimo. Il celebre filosofo francesce René Girard, nel libro scritto assieme a lui, ha scritto: «Personalmente, concordo con Vattimo quando dice che il Cristianesimo è una rivelazione dell’amore, ma non escludo che sia anche una rivelazione di verità. Perché nel Cristianesimo, verità e amore coincidono, sono la stessa cosa» (R. Girard – G. Vattimo, “Verità o fede debole? Dialogo su cristianesimo e relativismo”. Transeuropa 2006, p. 27)

La redazione

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21 commenti a Gianni Vattimo indipendente da ogni verità? E il comunismo?

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  1. Controinformato ha detto

    che pena…

  2. Andrea. ha detto

    Beh, posso rispettarne la coerenza col postmodernismo: non si capisce da che parte stia…

    • manuzzo ha detto in risposta a Andrea.

      È un politico: sta dalla parte di dove piglia più voti.

      Classico ragionamento che spesso politici imminenti hanno fatto (tra cui Silvietto…): faccio un affermazione, poi ci butto una cosa sulla democrazia, poi dico in un secondo convegno una cosa d’ispirazione marxista e faccio una battuta antisemita strizzando l’occhiolino a qualche filo-nazista, il popolo mi odierà, farà scalpore, poi dopo dico una cosa di emissione Cheguevariana però affermando che i gay hanno questi (fantomaatici) diritti e twitterò dei complimenti al papa al prossimo Angelus. BENVENUTI NELLA POLITICA ITALIOTA!!!

      • Andrea. ha detto in risposta a manuzzo

        Non so quanti voti possa prendere, secondo me porta solo avanti le sue idee che però mi sanno molto confuse.

        Tra l’altro se marxismo e relativismo sono inconciliabili, non più conciliabile con le idee di Vattimo mi pare il da lui tanto decantato Nietzsche, che era notoriamente razzista ed anticomunista…

  3. Pino ha detto

    Vattimo deve avere un tale casino in testa che neppure lui riesce a raccapezzarsi. Un personaggio ridicolo che non vale neppure la pena di commentare.

  4. Dany ha detto

    A proposito delle censure di Facebook: è vietato scrivere “frocio” ma si può insultare Gesù Cristo: http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/paginablasfemaFacebook.aspx

  5. Phi ha detto

    > “Gianni Vattimo è un filosofo ex cattolico”

    Perché ex cattolico?

    • Kosmo ha detto in risposta a Phi

      O sei comunista o sei cattolico.

    • Li ha detto in risposta a Phi

      Così come i cosiddetti cattocomunisti. Non si può essere l’uno e l’altro.

      Vattimo. Non sapevo che fosse gay. Non ho nulla contro di lui se non che mi fa pena il gran casino delle sue idee.

    • Andrea. ha detto in risposta a Phi

      Perché adesso si professerebbe ateo, anche se sembra non lo sappia manco lui.

      • Francesco B. ha detto in risposta a Andrea.

        Io sapevo addirittura che avesse forti simpatie per la Chiesa Valdese, non si fa mancare nulla 😀

    • Pino ha detto in risposta a Phi

      perchè Gianni Vattimo, Furio Colombo e Umberto Eco, le punte di diamante della sottocultura italiana antireligiosa, antiteista ed anticlericale erano, negli anni ’50, tre attivisti dell’Azione Cattolica. I tre furono scelti da Filiberto Guala, Amministratore Delegato della RAI dal 1954 al 1956, poi divenuto frate trappista, per scrivere i primi programmi della neonata TV italiana. Per avere informazioni su Padre Guala leggere qui

      http://www.santiebeati.it/dettaglio/93615

  6. francesco ha detto

    Poveraccio…deve avere un sacco di problemi povero..

  7. Livio ha detto

    ci sarà un motivo se lo chiamano “pensiero debole”

  8. ClaudioLXXXI ha detto

    Che culo essere relativista: puoi contraddirti come ti pare, un giorno sei a e il giorno dopo z, non devi neppure sforzarti di essere un minimo coerente… e nessuno mai che ti mandi a quel paese per flagrante secrezione di sterco intellettuale… tanto siamo indipendenti dalla verità, eh!

  9. edoardo ha detto

    Leggete qua:

    http://www.corriere.it/esteri/13_luglio_06/nigeria-attacco-islamici-scuola_43fbf2cc-e627-11e2-ad19-4496ac8ff7bf.shtml

    e poi su: notizie correlate e multimedia, ai link sulla stessa pagina.
    Che dire?
    Il pensiero debbole che è, robba che se magna? O se beve? O ci si paga il conto del supermercato? O le bollette di acqua-luce-gas? O il bollo della macchina? O il gasolio?
    Vattimo, tu che sei colto da fare senso, la sai la differenza tra una vanga ed un badile? E tra un aratro e un erpice?
    Va là, va là, caro…
    E leggi anche te la notizia a quel link sul Corriere della Sera.
    Almeno impari qualcosa.
    ….pensiero debole….!!!

    • Roberto Dara ha detto in risposta a edoardo

      Cosa ci sarebbe di fondamentale per Vattimo in quella notizia?

      • edoardo ha detto in risposta a Roberto Dara

        Che sulla Terra convivono due mondi, due pianeti, due universi: chi si gingilla a filosofeggiare al pensiero debole, a quello strong e quello extra strong, e chi è costretto a difendersi per non essere ucciso.
        I commenti agli articoli hanno il valore della carta igienica, comunque possono anche essere istruttivi in quanto riflesso di una carta tipologia umana.
        Mi hanno colpito tre commenti a quella notizia:
        individuo numero 1: le religioni fanno tutte schifo, se non ci fossero le religioni non ci sarebbe violenza e sangue versato e tutti vivremmo felici e contenti (i miei complimenti, premio Nobel del baùcco: sei riuscito a togliere un po’ di colpa agli aguzzini e appiccicarla alle vittime)
        individuo numero 2: la colpa è anche dei cristiani, anzi, non si sa chi è più aggressivo e violento
        individuo numero 3: e poi dicono che ci sono anche i musulmani moderati (ecco, questo è l’immancabile contribuente alle paghette del Trota).
        Non so se servono altre parole.
        Comunque fai il paragone, mutatis mutandis, tra la bio del pensator debole Vattimo con quella di quest’Uomo, un vero “pensatore FORTE”:

        http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Brotzu

        ….poi dicono che gli uomini sono uguali !!!!!!!!!
        Prendeteveli five minutes per leggere quella bio.
        Magari non tutti sanno cosa sono le cefalosporine.
        Brotzu l’ha imparato per primo.
        E’ molto interessante.
        Altro che i nobili signorini del pensiero debole.

        • Roberto Dara ha detto in risposta a edoardo

          Continuo a non vedere il nesso… Vattimo è un filosofo che può piacere e non piacere come tutti i filosofi che sono esistiti, ma non si può negare l’utilità dei filosofi in assoluto, come quella di tutti gli intellettuali, compreso l’esimio Brotzu, che hanno tutti con il loro piccolo o grande contributo realizzato il pensiero e i traguardi dell’umanità. Poi esiste la vita quotidiana, delle persone, in tutto il pianeta, e ce ne sono di fortunate (noi) che vivono in paesi in pace, e altre di sfortunate (ad esempio i poveri nigeriani) che vivono in paesi in guerra. Ma non è certo colpa né di Vattimo né degli intellettuali in genere.

  10. Mattia ha detto

    Si potrebbe fare un interessante articolo su personaggi come Vattimo che attacano la Chiesa per la sua “intolleranza” verso gli omosessuali, ma poi difendono figure come Fidel e Che Guevara che perseguitavano i “maricones”…

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