Alfred Russel Wallace arrivò prima di Darwin

wallace e darwinAlfred Wallace e Charles Darwin. La teoria di Wallace sull’evoluzione anticipò quella di Darwin, il quale lesse il suo saggio “Legge di Ternate” e soffiò a Wallace il merito della scoperta. Lo rivela lo storico Richard Newbury.

 

Fu Alfred Russel Wallace, e non Charles Dawrin, ad arrivare per primo alle conclusioni sulla selezione naturale e «se l’avesse inviata direttamente ad una rivista per farla pubblicata, la selezione naturale sarebbe stata la scoperta di Wallace», ha spiegato George Beccaloni del Natural History Museum. Invece volle inviare a Darwin il suo saggio intitolato «Ternate essay» in cui enunciava la sua teoria dell’evoluzione e, in seguito ad operazioni poco oneste, gli venne soffiata l’opera e il merito, anche se oggi sempre più si sta facendo giustizia riconoscendolo come co-autore della scoperta che ha rivoluzionato il mondo della biologica.

 

Wallace anticipò Darwin, lo svela lo storico Richard Newbury.

Sul “Telegraph” di qualche mese fa, ad esempio, un articolo è stato intitolato così: «Alfred Russel Wallace, l’uomo che anticipò Darwin». Su TuttoScienze di qualche giorno fa, invece, un titolo ancora più intraprendente: «È ora di celebrare Wallace il genio che Darwin schiacciò». L’autore è lo storico Richard Newbury il quale a sua volta ribadisce: «Wallace non aveva idea che Darwin avrebbe reso pubblica la sua “Legge di Ternate” sulla tendenza degli organismi a progredire senza limiti temporali rispetto al prototipo: in altre parole era il nocciolo della futura “Origine delle specie”. Ma se Wallace avesse mandato il suo saggio direttamente alla rivista “Annals and Magazine of Natural History”, si sarebbe imposta – come Darwin, Lyell e Hooker temevano – la Teoria dell’Evoluzione di Wallace e il Wallaismo». Il saggio di Wallace è infatti datato agosto 1858, mentre «L’origine delle specie» uscì nel dicembre 1859.

 

Senza Darwin ci saremmo risparmiati il darwinismo sociale.

Su Panorama invece è comparsa una recensione del libro “Darwin deleted” di Peter J. Bowler, storico della biologia, il quale ha spiegato come, anche senza Darwin, la scienza sarebbe comunque arrivata alle sue (e di Wallace!) stesse conclusioni. Tuttavia, senza Darwin e con un’altra legge evolutiva, l’autore si è chiesto se l’umanità si sarebbe almeno risparmiata la nascita del materialismo, del “darwinismo sociale” e dell’ateismo. La risposta è stata “no”, perché nonostante sia indubbia l’influenza del darwinismo e il seguente “darwinismo sociale”, sull’esplosione di un’ondata di razzismo durante gli anni ’30 e ’40 del 900, «io credo che un mondo nel quale Darwin non avesse scritto “L’origine delle specie” avrebbe provato più o meno le stesse esperienze di storia sociale e culturale. Il razzismo e le varie ideologie individualistiche, e i violenti conflitti nazionali che ne sono seguiti, sarebbero “fioriti” nello stesso modo e avrebbero trovato altre giustificazioni scientifiche in teorie rivali, ovvero le idee dell’evoluzione non darwiniana», scrive Bowler.

 

Le citazioni e le frasi di Alfred Wallace.

La scienza, secondo lo studioso, «è separata dalla matrice sociale nella quale si sviluppa» e in un modo o nell’altro le idee scientifiche sarebbero state comunque estrapolate dal loro contesto per legittimare la causa ateista e riduzionista. «Tutta la mia argomentazione tende nella direzione di un Creatore, anche se lo scopo dei miei studi sul posto dell’uomo nell’universo è stato puramente scientifico, non religioso»,  così diceva Alfred Russel Wallace. Forse però, se lui avesse inviato il suo lavoro ad una rivista scientifica al posto che a Charles Darwin, oggi forse molti sarebbero più restii ad usare la teoria dell’evoluzione come clava contro le persone di fede religiosa.

La redazione

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11 commenti a Alfred Russel Wallace arrivò prima di Darwin

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  1. Giacomot ha detto

    Quindi il mio libro dice cazzate ._.”…

  2. Commander ha detto

    A dire la verita’ fecero un accordo tra gentiluomini: Darwin si accorse solo dopo della somiglianza delle conclusioni, e chiese il permesso di pubblicare a Wallace se non sbaglio.
    Wallace divenne un bel co-pilota per Darwin, difendendo la teoria dell’evoluzione a spada tratta dai detrattori. Siamo noi sciocchi che ricordiamo solo Darwin.

  3. sto'co'frati e zappo l'orto ha detto

    Bellissimi i Vostri articoli in materia scientifica(anche gli altri ovviamente).
    Bisognerebbe come minimo che si riconosca a Wallace(e ufficialmente)il merito della scoperta(assieme a Darwin).E i loro nomi sempre chiaramente abbinati:Wallace-Darwin.
    Mentre il 7 novembre 2013 ricorre l’anniversario della morte(deceduto nel 1913).

  4. Cino ha detto

    Bellissimo articolo! L’evoluzione va contro la religione cristiana se questa è sorretta dal caso, infatti nulla è casuale se Dio esiste. Ma se è guidata da Dio non va contro il cristianesimo. D’altra parte l’evoluzione ci pone allo stesso livello degli animali, noi invece siamo superiori. O dico cavolate? Ciao a tutti!

    • Gab ha detto in risposta a Cino

      Un tentativo maldestro di salvare una teoria materialista. Dio quindi andrebbe contro se stesso producendo un atto creativo “imperfetto”.. sul piano teologico è impossibile. Considerando anche le prove inesistenti a sostegno della teoria preferisco fidarmi della somma delle scienze che delle fantasie naturaliste.

      • Cino ha detto in risposta a Gab

        penso di non essermi spiegato bene… io sono cristiano, quindi non sono affatto materialista.Comunque non vedo nulla di imperfetto nell’evoluzione guidata da Dio…non posso essere tuttavia certo che sia vera, è una supposizione.

        • Gab ha detto in risposta a Cino

          Non mi sto certo riferendo a te ma alla teoria.

          Si di imperfetto c’è semplicemente che Dio limiterebbe in sé la sua onnipotenza creatrice per dar “vita” (?) a che cosa e secondo quale principio di “eguaglianza” dell’essere?

          Se Dio voleva l’uomo al di sopra degli animali non poteva certo crearlo “animale”. Se ne deduce anche logicamente che la creazione dell’uomo così come quella degli animali è semplicemente parallela. Neanche il dato storico ci può confortare dato che l’homo sapiens viene datato già di 2 milioni di anni.

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