A.R. Wallace e l’evoluzione guidata dall’Intelligenza

A.R. WallaceIn pochi sanno che Alfred Russel Wallace ha scoperto in modo indipendente da Charles Darwin la selezione naturale. Ma perché il suo nome è sempre stato in secondo piano e sopratutto sconosciuto nella divulgazione popolare e storica dell’evoluzione biologica?

Probabilmente ha inciso il fatto che i più energici divulgatori del darwinismo sono stati da sempre ateologi e scientisti, convinti che Darwin avrebbe messo una pietra definitiva sopra alla fede religiosa negando la presenza di un Creatore. Eppure sappiamo che Darwin stesso non arrivò mai a negare Dio (divenne agnostico in seguito alla morte della figlia), e i primi darwinisti furono noti teisti e cristiani come Asa Gray, Lyell, Herschel, Henslow, Mivart, De Filippi, Chambers, Rosa, De Nouy, Sinnott, Marcozzi…ed inoltre lo stesso Wallace, come abbiamo detto co-scopritore della selezione naturale.

E’ un piacere sapere che anche il suo ruolo sta lentamente venendo sempre più riconosciuto. Fu lui il primo a scrivere un articolo sulla teoria. George Beccaloni, curatore della mostra al Natural History Museum ha spiegato: «Wallace era quello che aveva la carta pronta per la pubblicazione, e se l’avesse inviata direttamente ad una rivista per farla pubblicata, la selezione naturale sarebbe stata la scoperta di Wallace». Lo studioso ha invece scelto di inviare il suo lavoro a Darwin, inconsapevole che anch’egli stava lavorando in modo parallelo sulla stessa intuizione. Seguirono operazioni poco oneste nei confronti di Wallace da parte del noto naturalista e di due suoi amici scienziati, Sir Charles Lyell e il dottor Joseph Hooker, tanto che il dott. Beccaloni ha parlato di azioni «moralmente piuttosto riprovevoli».

La storia lo ha messo da parte in ogni caso, e siamo d’accordo con il fisico Gerald L. Schroeder quando proprio a UCCR ha detto che sarebbe giusto celebrare anche un Wallace Day, magari ricordando che non volle mai concedersi al riduzionismo e allo scientismo, e sostenne sempre la superiorità dello spirito sulla materia. Credeva in un Dio trascendente e nel finalismo della natura e diceva: «Un esame onesto e inflessibile delle forze della natura ci dice che ad un certo periodo della storia della terra ci fu un atto di creazione, un dono alla terra di qualcosa che prima non aveva posseduto, e da quel dono, il dono della vita, è giunta la popolazione infinita e meravigliosa delle forme viventi. Poi, come sapete, io ritengo che vi fu un successivo atto di creazione, un dono per l’uomo, quando uscì dalla sua ascendenza scimmiesca , uno spirito o un’anima. Niente nell’evoluzione può spiegare l’anima dell’uomo. La differenza tra l’uomo e gli altri animali è incolmabile e dimostra che l’uomo possiede una facoltà inesistente in altre creature. Poi ci sono la musica e la facoltà artistica. Ma l’anima è stata una creazione a parte».

E ancora: «come uomo che studia ciò che lo circonda per vedere dove si trova, la conclusione raggiunta è questa: in tutto il mondo, non qui e là, ma ovunque, e nelle operazioni molto più piccole della natura in cui l’osservazione umana è penetrata, c’è uno scopo e un orientamento continuo e di controllo […]. Potrebbe non essere possibile per noi dire come questa guida viene esercitata, ed esattamente con quali poteri, ma per coloro che hanno occhi per vedere e la mente abituata a riflettere,  c’è una direzione intelligente e consapevole, in una parola, vi è una Mente».

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2 commenti a A.R. Wallace e l’evoluzione guidata dall’Intelligenza

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  1. sto'co'frati e zappo l'orto ha detto

    Un grande ringraziamento a Voi,per questa ricerca encomiabile su un fin troppo trascurato grandissimo scienziato.E mai in chiave anti Darwin,altro grandissimo scienziato.Grazie nuovamente.

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