Omosessualità: «uscirne si può, io l’ho fatto!»

Dopo averne verificato la veridicità biografica, pubblichiamo la testimonianza di Adamo Creato (il nome è a protezione della privacy). Seppur citate, non si avvallano “terapie” o “guarigioni”, ma si racconta un’omosessualità indesiderata dalla quale il protagonista è “uscito”, trovando/ritrovando il suo potenziale eterosessuale. La stessa esistenza degli ex-gay è “politicamente scorretta”, crea scomodità, è ignorata dai media e sono persone spesso vessate dall’associazionismo Lgbt. E’ dunque ancora più importante ascoltare quel che di così “fastidioso” hanno da dire.

 
di Adamo Creato*
*ex omosessuale
 

Sono un ragazzo romano di 28 anni che non si è fatto mancare nulla. Vivendo in perenne atteggiamento di ricerca, non riesco a farmi bastare un “è così… punto”. Cerco continuamente i motivi delle cose della mia vita. Ho iniziato a sentire il SSA (same sex attraction) quando ero impegnato già da tempo ad esplorare la sessualità con le ragazze. Presto ho capito che il mio aspetto fisico risultava molto attraente agli occhi delle ragazze e di questo mi sentivo fiero. Ho iniziato ad accorgermi, però, che quell’ascendente lo avevo anche sui ragazzi omosessuali e… ho provato. Da quel momento qualcosa è successo nel profondo di me stesso, tanto da crearmi una dipendenza, finché quasi non distinguevo più se il partner sessuale col quale mi intrattenevo era un uomo o una donna.

Sono entrato con tutti e due i piedi nel “mondo gay”, in quello delle amicizie, del “sesso creativo”, delle sostanze, dei locali, del linguaggio “da gay”, dell’attivismo. Ho abbracciato ipso facto il “gay pensiero” secondo il quale “gay è meglio” attraverso un indottrinamento sistematico indirizzato al raggiungimento dello status di “gay risolto” ovvero del gay, orgoglioso d’esserlo, che ha terminato il processo di accettazione di se stesso quale esponente di un genere sessuale perfettamente autentico e naturale. Ero (e sono) cattolico ma preferivo stordirmi piuttosto che pensare, e abbandonai la fede.

Però non si scappa: puoi nascondere anche l’evidenza ma quel nodo che hai dentro, se non cerchi di scioglierlo, continua a stringere finché si palesa dolorosamente. E fu così che mi accorsi che quel mondo che stavo vivendo come una sorta di terra promessa non dava nessuna risposta alle mie questioni vitali. Ho iniziato allora ad approfondire. Ho voluto capire me stesso, capire perché, nonostante avessi tutto, in realtà rimaneva solo un vuoto interiore, un’insoddisfazione che gridava vendetta. Ingaggiai la ricerca spasmodica di tutto ciò che poteva darmi delle risposte. Ho studiato approfonditamente tutto ciò che c’era da approfondire: dalla storia del movimento di liberazione omosessuale, al magistero della Chiesa cattolica, dalla GAT (Gay Affirmative Therapy) alla Terapia Riparativa di Joseph Nicolosi. Ho studiato, partecipato a convegni, approfondito, discusso, contestato. Sono passato e ripassato attraverso molti stadi: andavo e venivo da diverse convinzioni. Passavo dal sentirmi con tutte le mie forze un “orgoglioso finocchio” alla convinzione di essere totalmente schiavo delle mie passioni. E continuavo a cercare, studiare, approfondire, discutere, litigare… perché nulla mi dava mai una risposta che stimolasse il mio primo passo verso una direzione (“sono e voglio essere gay“) o l’altra (“provo attrazione verso persone del mio stesso sesso ma questo non mi rende felice e non lo desidero più“).

Oggi ho capito molte cose di me stesso. Ho capito soprattutto che tutte le volte che, all’attrazione omosessuale ho fatto seguire i fatti concreti, sono entrato in contrasto con la mia serenità. “Non sei mai stato omosessuale”, mi viene detto, “ma forse hai solo voluto esplorare un ambito che ti incuriosiva. Oppure sei bisessuale con prevalenza eterosessuale e le tue convinzioni catto-bigotte ti impediscono di vivere serenamente queste esperienze”. La mia storia personale, invece, mi portava ad altri ragionamenti e conclusioni diverse. Ho iniziato a capire che quelle attrazioni non erano spontanee né volute. Cosa cercavo assecondando quelle pulsioni? Cosa le provocavano e quali effetti avevano nella vita di tutti i giorni? Come avevano modificato il mio punto di vista e le relazioni sociali? Ne stavo avendo un vantaggio? Le desideravo? Domande che rimanevano senza risposta finché mi accorsi che erano proprio le domande che avevo imparato ad evitare. L’unica teoria accettata dagli attivisti gay è: “divertiti e fai quello che ti piace, momento per momento; non esiste nulla di giusto o sbagliato, esiste solo quello che ti piace.” E con questa filosofia di vita impari a non porti domande: quello che conta è combattere tutto ciò che impedisce il tuo edonistico stile di vita.

E’ stato doloroso ammettere a me stesso di essere una persona debole, incline alle dipendenze, ma questo mi ha aperto la strada alla possibilità di conoscere i meccanismi profondi che gestivano la mia vita e che mi avevano portato ad una depressione profonda. Nonostante fosse rimasta dentro di me l’idea di un Dio misericordioso, sentivo che se Dio esisteva, certamente mi rifiutava e mi giudicava. Questo sentimento era in netto contrasto con quel Dio amoroso che la Chiesa mi aveva sempre predicato, ma era quello che avevo imparato dalla “predicazione gay”. Incontrai un vecchio amico, un fratello nella fede, anch’egli caduto nella trappola dell’omosessualità. Quel giorno, senza dilungarmi sugli avvenimenti “casuali” che portarono a quell’incontro, è stato per me la risposta a tutte le domande e alla situazione di prostrazione psicologica e spirituale in cui mi trovavo.

Se c’è un luogo in cui sei sempre accolto ed amato, dove non vieni giudicato ne tantomeno condannato è la Chiesa. E’ il luogo della misericordia e delle risposte concrete alle tue sofferenze. La Chiesa cattolica mi ha accolto con una tenerezza ed una competenza impressionanti, senza chiedermi nulla: è questo il suo modo d’agire. E’ l’unico luogo dove chiunque trova ristoro per la propria anima. E’ un utero dove vieni rigenerato ad una vita nuova, senza sforzo. Non è questione di “impegno” personale, di aderire a dei comandamenti, obbedire ad una morale. Ma è rinascere come una nuova creatura, una gestazione. Dio non ti toglie i peccati, non ti fa vivere come un alieno fuori dal mondo e staccato dai tuoi simili. Per questo il cristiano non giudica nessuno perché conosce se stesso, conosce le sue debolezze e le sue miserie: ha imparato che se dipendesse da lui sarebbe molto peggiore di colui che pretende di giudicare. E se qualche meraviglia accade nella sua vita è grazie alla misericordia di Dio.

Oggi, grazie ad un cammino di fede mi sento liberato dai lacci dell’omosessualità, dalla dipendenza del sesso e della pornografia. Ma soprattutto ho imparato che non sono un monolite inattaccabile perché le cadute sono sempre dietro l’angolo. Ma quello che mi rende sereno è che se cado mi rialzo. Non è più questione di omosessualità o di superbia o di adulterio: tutti siamo deficienti in una cosa o in un’altra. Ma l’importante è non disperare, avere pazienza con se stessi e rialzarsi dopo ogni caduta. E’ tutta un’altra cosa. Oggi posso dire di essere, rispetto all’omosessualità, una nuova creatura, una persona salvata da quello che mi rendeva la vita impossibile. Oggi la mia metà non potrebbe che essere una ragazza. Sebbene non abbia mai provato disinteresse nei confronti delle ragazze, oggi provo -con gratitudine verso Dio-, disinteresse sessuale nei confronti dei ragazzi. Qualcuno potrebbe dire (e lo fa) che ho trovato un escamotage per azzittire i miei sensi di colpa, ma uscire dall’omosessualità non è un cammino esclusivamente religioso. Moltissime persone percorrono con successo cammini o esperienze diverse e tutte sono degne di rispetto.

 
Aggiornamento 23/10/11: in seguito al discutibile assalto mediatico contro questa testimonianza da parte della giornalista Eleonora Bianchini, su “Il Fatto Quotidiano”, abbiamo pubblicato una risposta chiarificatrice

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323 commenti a Omosessualità: «uscirne si può, io l’ho fatto!»

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  1. Panthom ha detto

    commovente….che belle parole! grazie

  2. Paolo Viti ha detto

    Avrei mille domande da farti Adamo…ma ci sarà tempo a quanto pare…benvenuto e grazie!

  3. Lucy ha detto

    E noi avremo l’onore di ascoltarti!

  4. Remigio ha detto

    Da come scrive sembra che l’omosessualità sia paragonabile una droga…roba da disintossicarsi…sarà mai stato veramente omosessuale?

    • Vauro ha detto in risposta a Remigio

      Ecco…questo è il tipo di discriminazione a cui queste persone sono soggette….

    • Lorenzo ha detto in risposta a Remigio

      E tu lo sei mai stato?

    • J.B. ha detto in risposta a Remigio

      Chissà perchè quando uno ti dice di essere stato ga ed adesso non lo è più… si dice subito che non era affatto gay! ma scusate, ma saprà Adamo quello che è stato, e mi pare che lo abbia descritto molto bene. Cosa servirà polemizzare sulla sua ex-natura omosessuale? x mantenere una posizione difensiva sbagliata e assurda?

      Personalmente ho ritenuto sempre più toccanti e veritiere le testimonianze degli ex gay che alle fregnacce dei gay di Arci-Gay o dei testimonial di Cecchi Paone. Discriminati sia dai gay stessi (ma ricordiamo che devono essere sempre santi 🙂 ) e discriminati anche da quelli che appoggiano la causa gay (x carità legittima ma si stà esagerando).
      La testimonianza di Adamo è sincera e meritevole della massima attenzione… se l’omosessualità è davvero naturale o genetica’ come è che alcuni ne escono? questo quesito verrà mai risolto serenamente?

      Inviterei anche tutti quelli che pensano che la Chiesa e i cristiani discriminino i gay a farsi un giretto nelle scuole professionali e tecniche, oltre che nei licei italiani dove troveranno la vera discriminazione perpetrata più da studenti atei o senza una cultura cristiana che da quelli che vanno a messa… su internet tutti bravi e buoni, nel mondo reale delle m*. 🙁 purtroppo.

  5. Daniele ha detto

    Del resto nei testi universitari di Medicina Legale (ad esempio: C. Puccini – Istituzioni di Medicina Legale, 6° Edizione – CEA – Milano – 2003) si trova scritto che l’omosessualità, così come il travestitismo ed il transessualismo, fa parte delle devianze sessuali (in particolare delle inversioni). Cioè si tratta di una condizione patologica. Anzi: nel testo che ho citato si dice che, nonostante oggi la società tenda a ritenere l’omosessualità una condizione parafisiologica, l’inversione dell’orientamento sessuale va sempre considerata come un disturbo.
    Anche la psicologia e la psichiatria (almeno nei testi) ritengono l’omosessualità un disturbo della personalità. Ho detto “almeno nei testi” perché ben pochi psicologi/psichiatri al giorno d’oggi affrontano coi loro pazienti omosessuali il problema dell’orientamento sessuale (perché hanno paura di finire etichettati come “omofobi” su giornali, radio e tv: quanto pesa purtroppo il condizionamento della società radical chic in cui viviamo!).
    E pensare che Spagna, Olanda, New York innalzano una patologia al rango di diritto (parlo dei matrimoni omosessuali): quando si fa un’operazione del genere si capisce in che baratro sta finendo la nostra società postmoderna.
    Evidentemente i legislatori di quei Paesi non si sono nemmeno posti il problema di come la scienza (non la Chiesa, la scienza: perché alla Chiesa si è liberi di credere o non credere… invece alla scienza, cioè alle dimostrazioni, non si può non credere) consideri l’omosessualità: se si fossero posti il problema, forse i matrimoni gay non esisterebbero.
    Le lobby dei gay attaccano la Chiesa poiché sostengono che quest’ultima consideri l’omosessualità come un problema, come una malattia. Forse queste lobby non immaginano che anche la scienza considera l’omosessualità un problema.
    Problema però risolvibile, come vari casi dimostrano. Cioè “Luca era gay… adesso sta con lei” non è solo una canzone, ma è una realtà possibile.

    • Nofex ha detto in risposta a Daniele

      Daniele io mi fido di quel che scrivi…ma mi sembra che l’APA abbia dato un parere chiaro sull’omosessualità…tant’è che torna fuori praticamente ogni volta che si affronta il problema…quindi dici che la questione non è affatto chiusa e non c’è affatto unanimità di parere? Giusto?

      • marémma carrettèra ha detto in risposta a Nofex

        L’APA, sì, già, proprio quella che sta cercando di normalizzare anche la pedofilia, bravo, complimenti.

        Uno esce dall’esecrabile “vizio contro natura” e mentre ancora sta ringraziando il Signore per esserne uscito tu discetti finemente dei pareri espressi nell’infallibile DSM…

    • Remigio ha detto in risposta a Daniele

      Ah si? E mi puoi citare letteralmente cosa dice questo testo universitario?

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Daniele

      Interessante Daniele…da come se ne parla sembra che la scienza abbia dato un verdetto unanime…ovviamente non mi piace parlare di patologia, però sono curioso di sentire un’opinione scientifica non politicamente corretta

      • Leptis Magna ha detto in risposta a Paolo Viti

        quindi fammi capì bene…

        se l’APA dice che l’omosessualità è una variante naturale della sessualità umana, è perché è schierata e politicamente corretta.

        se un testo universitario milanese invece dice che l’omosessualità è una patologia, tutto OK, tutto obiettivo e tutto neutrale…

        viva i salti acrobatici 😀

        • Rego ha detto in risposta a Leptis Magna

          Sappiamo bene come andò quella votazione….molti se ne andarono, molti non votarono….è stata la solita buffonata. L’APA è schierata politicamente, come lo sono tante altre strutture. Lo si fa tranquillamente con l’aborto. Funziona così.

          L’APA ha ricevuto pressioni anche per dire che la pedofilia è una variante della sessualità umana.

          • Leptis Magna ha detto in risposta a Rego

            ed invece quale sarebbe il metodo di valutazione scientifica usato dalla casa editrice milanese CEA per dire che l’omosessualità è una patologia?

            • Rego ha detto in risposta a Leptis Magna

              Bisognerebbe approfondire….non è nata da me qurest’informazione.

              • Leptis Magna ha detto in risposta a Rego

                allora se bisogna approfondire i metodi scientifici con cui la CEA ed il signor Puccini ha scritto quel che ha scritto, perché prendere per oro colato quello che dicono?

                perché parteggiano per le tue posizioni?

                • Leptis Magna ha detto in risposta a Leptis Magna

                  *hanno scritto

                  • Luke ha detto in risposta a Leptis Magna

                    Almeno finalmente ora sappiamo che Leptis, a giudicare da questi suoi commenti a riguardo e dalla pervicacia con cui si batte per difendere le decisioni dell’APA, è favorevole anche alla normalizzazione della Pedofilia .
                    Con quale coraggio e faccia ti presenti da queste parti pretendendo di poter dare lezioni morali e non a noi Credenti, al Papa e alla Chiesa Cattolica ?

                • Renato Valsecchi ha detto in risposta a Leptis Magna

                  Perché ce ne sono molti altri…e sopratutto non sono dichiarazioni politiche come quelle dell’APA. Avete diffuso l’idea di essere sotto attacco per l’omofobia e quindi vi difendono in questo modo. Ovviamente sono contro l’omofobia laddove è veramente presente.

  6. Daniele ha detto

    A tutti gli omosessuali che stanno intraprendendo un percorso di “uscita” e a tutti quelli che questo percorso lo hanno già compiuto, non posso non fare le mie più vive congratulazioni e i migliori auguri per il loro avvenire.

  7. Damiano ha detto

    Sono molto contento per te!
    Hai ricevuto aiuto anche da un percorso di fede in particolare?
    Che so, Rinnovamento dello spirito, Carismatici, Neocatecumenali…

  8. Giulia ha detto

    Ciao Adamo, innanzitutto complimenti per la tua accalorata e sentita descrizione che ci hai fatto. Leggendo le tue parole non posso però fare a meno di osservare che le esperienze con le “sostanze” non necessariamente implicano un percorso gay, anche se è vero che le droghe disinibiscono e quindi possono facilitare certi approcci, ma poco hanno a che vedere con l’identità sessuale.
    Mi sembra poi che identifichi il “mondo gay” con l’edonismo o una certa maniera di mostrarsi. Tutti conosciamo gay discreti (e non sono pochi) a cui non piace apparire ne passare i fine settimana a fare shopping o andare in giro con le piume in testa. Tu forse frequentavi un ambiente un po’ “su di giri”.
    Ti volevo infine dire che la sessualità è una cosa che da un giro di 360°, non è solo A o B, ma è ABCDEFGH… neanche tutte le lettere dell’alfabeto basterebbero a classificarne le diverse tipologie… Tu stesso hai detto che avevi un ascendente forte sulle ragazze ma anche sui ragazzi omosessuali e… hai provato la seconda strada. Beh, in fondo sei tu che hai scelto, perchè spero che nessuno ti abbia plagiato… Dici che poi questa cosa ha cominciato a crearti dipendenza. Ma la dipendenza, sai, può crearsi da tutto: da una certa attività fisica o intellettuale, dai legami verso un gruppo (forse il tuo caso?), dall’appartenenza a una fede… persino le abitudini possono creare dipendenza, si può essere dipendenti praticamente da tutto.
    E’ chiaro che ciò che eri prima nemmeno tu non sai bene cosa fosse: forse un ragazzo un po’ perso, magari un po’ influenzabile o magari con gli ormoni un po’ ribelli, forse troppo curioso con un genere e forse troppo timido con un altro… chi lo sa… l’importante è che tu ora stia bene.
    Ti faccio i miei auguri per il futuro.

    • Piero ha detto in risposta a Giulia

      Ah gia’ la personalita’ di Giulia dal nome di Leptis Magna si r’ occupata due anni di lesbiche… E’ un’autorita’ del campo…
      Venendo a noi, gran cazzara del secolo, non tiho potuto rispondere a questo post perche’ e’ scaduto il tempo per commentare:
      https://www.uccronline.it/2011/09/21/texas-lente-abortista-planned-parenthood-costretto-a-chiudere-quattro-cliniche/#comment-21828

      1) e infatti, visto che adesso ti firmi CON UN NOME SOLO, non c’e’ ragione che venga bloccato. E’ normale che dopo un po’ cambi l’IP. e ti diro di piu’. Dipende dal provider, ma se per esempio stai molte ore col PC acceso, e’probabile che l’IP (dipende dagli utenti collegati, dalla politica del provider, ma insomma PUO’ succedere) ti si cambi sotto al naso… Si chiama DHCP.
      2) e allora? hai pubblicato i tuoi primi 2 post, li hanno verificati e da li’ in poi li hanno fatti passare di default, per poi passare con calma per vedere se c’e’ qualcosa che non va. Questo non ti giustifica affatto.
      3) peccato che abbia un pochino d’esperienza in piu’ di te in campo informatico. E’ piu’ probabile che tu, da gran cazzara quale sei, ti sei inventato l’invio…
      4) ti sfido a farlo.

    • Franz ha detto in risposta a Giulia

      Ah quindi Giulia ora saprebbe della vita Gay, come sapeva del Multiverso, come sapeva degli anelli mancanti dell’evoluzione e dell’Inquisizione.

      Certo che in pensione si trova il tempo di diventare esperti di tutto…

    • Carmine ha detto in risposta a Giulia

      Si può essere perfino dipendenti dalla militanza anticlericale…e si può anche finire male…Nietzsche docet.

    • Laura ha detto in risposta a Giulia

      Gay discreti…ah tipo Aldo Busi, Nichi Vendola, Cecchi Paone, quello del grande fratello…insomma tutte persone educate e discrete…si,si

    • alèudin ha detto in risposta a Giulia

      @Giulia

      ovviamente l’augurio che non si tratti di plagio va esteso per ambo le parti, pro-gay e pro-etero.

      a me sembra che lui ad un certo punto abbia voluto smetter di essere pro o contro ma semplicemente se stesso.

      • Raffa ha detto in risposta a alèudin

        L’omosessualità è una scelta….stop. Il punto è questo.

        • Leptis Magna ha detto in risposta a Raffa

          e l’eterosessualità cos’è, invece?

          e la bisessualità cos’è, invece?

          e l’onanismo cos’è, invece?

          (risposta facile facile: in base al tuo assunto, sono scelte pure quelle: e quindi?)

          • Raffa ha detto in risposta a Leptis Magna

            Benissimo…dunque non parliamo più di genetica. Chi è omosessuale non è affatto costretto a esserlo e può benissimo scegliere di liberarsi. A me interessa che si arrivi a capire questo.

            • Leptis Magna ha detto in risposta a Raffa

              così come chi è eterosessuale non è affatto costretto ad esserlo e può benissimo scegliere di “liberarsi” dalla sua eterosessualità.

              però sono abbastanza sicura che un etero diventato omo non avrà mai una rubrica sul forum dell’UCCR 😉

              • Adamo Creato ha detto in risposta a Leptis Magna

                ed io cosa sarei se non “un etero diventato omo”?

                • Leptis Magna ha detto in risposta a Adamo Creato

                  Se lei è così fermamente convinto della sua eterosessualità, non si preoccupi, non è mai diventato omo.

                  Al massimo avrà fatto esperienze omo: che è una cosa ben diversa dall’essere diventato omo.

                  • Vauro ha detto in risposta a Leptis Magna

                    Notare che ora si passa a negare l’esperienza degli altri…..patetica!!!

                  • Adamo Creato ha detto in risposta a Leptis Magna

                    Per lei sono tutte “cose ben diverse”. A me sembrano ridicole le sue affermazioni e le sue certezze. Spero si renderà conto, prima o poi, che le sue opinioni rimangono tali – peraltro imprecise e antiscientifiche – e che dovrebbe aggiornarsi anche sui termini: “stereotipi sui gay” non si può sentire… roba da anni ’70.

                  • Lucy ha detto in risposta a Leptis Magna

                    Eccola qui….visto che è stato deciso che l’uomo non può tornare ad essere eterosessuale allora chi dice di averlo fatto non è mai stato omosessuale. 🙂

                    Abbiamo capito che hai già finito gli argomenti Leptis…ora fai tornare Giulia.

                    • Leptis Magna ha detto in risposta a Lucy

                      guarda che vale lo stesso principio per gli omosessuali, eh.

                      se un omosessuale ha avuto esperienze etero e poi è tornato ad avere rapporti omosessuali, de facto non è mai stato etero.

                      si chiama reciprocità, cara Lucy…

                      PS: cmq curiosa sta cosa di Giulia-Leptis… lei dice che non sono io, io dico che non sono lei, abbiamo due ID diversi però continuate a confonderci… bella la razionalità, eh? 😀

                    • Lucy ha detto in risposta a Leptis Magna

                      La razionalità? E cosa c’entra ora la razionalità? Secondo te posso vedere che IP utilizzi? Eterosessuali si nasce, omosessuali si diventa se lo si vuole. Il resto è una tua opinione non dimostrata.

                    • Maffo ha detto in risposta a Leptis Magna

                      Si…ora si nasce omosessuali e si diventa etero. Questa mancava….

                    • Piero ha detto in risposta a Lucy

                      E infatti E’ IMPOSSIBILE postare con due ID diversi, vero?
                      Siccome non conosciamo la vostra capacita’ di IMBROGLIARE, vero Leptis/Giulietta?
                      O vogliamo andare a riguardare VECCHIE QUESTIONI, eh?

                    • Nofex ha detto in risposta a Piero

                      Noooo….ti prego…basta con questa storia 🙂

                  • Gloria ha detto in risposta a Leptis Magna

                    @Leptis Magna: respingo totalmente questo modo di pubblicare le proprie espressione. Non si può mettere in dubbio l’esperienza di una persona solo perché infastidisce. E’ una grave offesa da parte sua.

                    • Leptis Magna ha detto in risposta a Gloria

                      la divinità estiqaatsi cosa dice a proposito?

                    • Franz ha detto in risposta a Leptis Magna

                      🙂 sei così infastidita che sbagli anche tasti sulla tastiera?

                    • Franz ha detto in risposta a Leptis Magna

                      P.S. non si è capito una mazza

                    • Gloria ha detto in risposta a Leptis Magna

                      Mi scusi…ma cosa c’entra?

                    • Gloria ha detto in risposta a Leptis Magna

                      Apprezzo il suo modo combattivo di difendere le sue idee…però non si possono offendere gli altri in questo modo. Le ricordo che è ben oltre che una sfida dialettale online, qui si parla di vite ed esperienze umane.

                    • Piero ha detto in risposta a Gloria

                      e invece io ho capito…
                      si vede che e’ lesbica… parla come uno scaricatore di porto…

                    • Gennaro ha detto in risposta a Piero

                      Sinceramente non credo proprio che il parlare male sia legato all’essere omosessuale. Non cadiamo nella trappola di rispondere male a chi ci risponde male.

                    • Piero ha detto in risposta a Gloria

                      quando non si sa come rispondere si scade nel trivio…

                    • GiuliaM ha detto in risposta a Gloria

                      Leptis parla di un personaggio comico, il Grande Capo Estiqaatsi:
                      Grande Capo Estiqaatsi: pellerossa capo sciamano della tribù dei Cherokee ed opinionista del programma, viene chiamato quotidianamente ad esprimere il suo parere su “importantissime” notizie di cronaca rosa. È solito iniziare ogni sua frase dicendo “Estiqaatsi… Pensa che…”. Durante una sua vacanza è stato sostituito dal nonno, Estigranqaatsi, che ha commentato una notizia a febbraio 2008 causa assenza del nipote (avrebbe avuto un impegno urgente). Il nome è ispirato per assonanza al film Koyaanisqatsi.

                      http://it.wikipedia.org/wiki/610_(sei_uno_zero)
                      fate CTRL+F e cercate estiqaatsi…

                • Piero ha detto in risposta a Adamo Creato

                  tu sei uno che non dovrebbe esistere per loro, caro Adamo.
                  Sei la loro spina nel c***.
                  La loro e di tutte le loro fandonie come “gay ci si nasce” “non dovete forzare la natura” “i pinguini dello zoo di San Francisco”….
                  Quanti minuti scommetti che passeranno prima che ti dicano “in fondo non era un gay vero!” ?

                  • Piero ha detto in risposta a Piero

                    vedi?

                    • Leptis Magna ha detto in risposta a Piero

                      se io prendo 9 volte il gelato al caffé e la decima volta il gelato al pistacchio, non significa che sono diventata una fan del gelato al pistacchio, ma semplicemente che per una volta ho provato qualcosa di diverso dal gelato al caffé.

                      così difficile da capire?

                    • Nofex ha detto in risposta a Leptis Magna

                      La banalizzazione non è adatta a questo tipo di discussione. Ti invito a rimanere (o provare ad essere) una persona seria e razionale.

                    • Piero ha detto in risposta a Piero

                      Quindi se io pago sempre le tasse e l’ultima volta non le pago, non vuol dire che io sia diventato evasore, solo che per una volta ho pagato diversamente le tasse…
                      chiaro no?

                    • GiuliaM ha detto in risposta a Piero

                      Il problema è che Adamo, se ho ben capito, una volta provato il gelato al caffè ha abbandonato totalmente il pistacchio (almeno per un certo periodo)…

                    • GiuliaM ha detto in risposta a Piero

                      Ops, il contrario 😀

                  • Adamo Creato ha detto in risposta a Piero

                    Caro Piero… come dire… conosco i miei polli. Ma la signorina in questione è rimasta ad obiezioni obsolete e stantie. Vorrei dirti che la mia esperienza nel “mondo gay” non si è limitata a qualche stupida esperienza di tipo omosessuale ma che ho fatto parte integrante dell’arci gay. Anche io ripetevo a manetta tutte le cacchiate (sempre le stesse… è c’è una ragione per questo) che noiosamente escono da quelle bocche. Si può dare una risposta ma poi è perfettamente inutile continuare a rispondere. Mi limito a dire che per alcune persone la “cultura gay” è una vera e propria religione. Ne parlerò in un articolo prima o poi.

              • Raffa ha detto in risposta a Leptis Magna

                L’eterosessualità è la normalità della natura….chi arriva da una infanzia traumatica è probabile che abbia una perdita d’indentità e scelga strade alternative, promosse oggi dalla società. Così nasce l’omosessuale.

                • Leptis Magna ha detto in risposta a Raffa

                  immagino che Ricky Martin o Gianni Versace abbiano avuto tante esperienze traumatiche nella loro infanzie… e s’è anche visto in seguito, direi 😀

    • Piero ha detto in risposta a Giulia

      Adesso e’ impegnata a fare la pro-lesbica Leptis Magna e non puo’ rispondere…

  9. Leptis Magna ha detto

    cmq che dire, le equazioni gay=dipendente da droghe e gay=sesso creativo fanno alquanto sorridere. Gay=dipendente da droghe a malapena lo pensavano negli anni’50 del secolo scorso, gay=sesso creativo semplicemente non vuol dire nulla (basta vedere i milioni di video porno etero-creativi sparsi sul Web).

    ci mancava solo gay=AIDS assicurata e poi il trittico di stereotipi era completo.

    ed infine, anche che il sesso gay solo in quanto gay darebbe dipendenza è una bellissima teoria… quindi Berlusconi sarebbe dipendente da sesso etero in quanto etero, suppongo 😀

    • Tano ha detto in risposta a Leptis Magna

      Non vedo scritto nulla di tutto questo…capisco che ti fa stare male ma cerca di leggere l’articolo. Ok?

    • DSaeba ha detto in risposta a Leptis Magna

      Allora non si capisce da dove provenga il dato che l’AIDS è presente in maniera 44 volte maggiore negli omosessuali rispetto agli eterosessuali. Io qualche domandina me la farei.

    • Hagen ha detto in risposta a Leptis Magna

      Nessuno ha detto che non si possano raggiungere alti gradi di perversione anche nell’eterosessualità, ma appunto di perversione si tratta, e non mi sembra che ci siamo messi a tessere le lodi del bondage. Né mi sembra che il Papa abbia mai detto: “Andate sui siti porno, ma solo quelli etero!” A volte,cara Lepts, mi sembra che tu non abbia ben chiara la visione cattolica sulla sessualità.

  10. Adamo Creato ha detto

    Potete postare tutte le domande che volete e cercherò, tempo a disposizione permettendo, di dare delle risposte. Sull’omosessualità ognuno dice la sua e questo potrebbe essere interpretato positivamente quale espressione di libertà. Purtroppo però alcuni confondono opinioni con dati oggettivi. Nella descrizione della mia esperienza ho parlato di “dipendenza”: la dipendenza è un comportamento o un’abitudine incontrollabile spesso indesiderata. La mia esperienza personale è stata proprio questa. Il sesso o la birra o il gioco delle carte sono delle cose buone fintantoché non creano un dipendenza indesiderata.

    • Leptis Magna ha detto in risposta a Adamo Creato

      suvvia, signor Creato, non rigiriamo le frittate come ci fa più comodo.

      una cosa diventa dipendenza quando è QUANTITATIVAMENTE TROPPA/COMPULSIVA. non quando è di un tipo invece che un altro.

      La dipendenza da birra c’è se beve 3 litri di birra al giorno. Non se cambia una da 30 cl. bionda in una 30 cl. rossa

      La dipendenza da gioco delle carte c’è se ci gioca 20 ore al giorno. Non se cambia la briscola col rubamazzo.

      La dipendenza da sesso c’è se scopi 15 ore al giorno e ci pensi 23 ore al giorno. Non se passi da un rapporto omo ad uno etero.

      • Adamo Creato ha detto in risposta a Leptis Magna

        Infatti ha proprio ragione: la dipendenza da sesso c’è se il pensiero è continuativo e persistente.

        • Leptis Magna ha detto in risposta a Adamo Creato

          quindi il suo ragionamento di partenza è totalmente fallace.

          – io Adamo Creato ho avuto una fase della vita in cui ero dipendente dal sesso
          – io Adamo Creato in quel periodo avevo rapporti omosessuali

          = l’omosessualità comporta (spinge) consciamente o incosciamente (ad) una dipendenza dal sesso.

          sappi che i sillogismi non funzionano così, eh 😉

          • Piero ha detto in risposta a Leptis Magna

            veramente era il contrario…
            – io Adamo Creato in quel periodo avevo rapporti omosessuali
            – io Adamo Creato ho avuto una fase della vita in cui ero dipendente dal sesso

            Ma non ci stupiamo affatto che tu imbrogli vero?

            • Leptis Magna ha detto in risposta a Piero

              esattamente come voi vi stupite che gli omosessuali attacchino così tanto il papa al Pride, Pierino caro 😀

              • Norberto ha detto in risposta a Leptis Magna

                Signorina Leptis…io non vedo alcun attacco agli omosessuali.

                O forse raccontare la propria esperienza viene preso come un attacco?

                • Piero ha detto in risposta a Norberto

                  eh gia’… fa crollare quei falsi miti che si sono autocostruiti in testa.
                  Basta vedere quanto casino hanno fatto per una banalissima canzone a Sanremo… Addirittura il “diritto di replica”…
                  pero’ per quelli a favore della vita non gliel’hanno dato il diritto di replica…

                  • Carlo ha detto in risposta a Piero

                    Volevano la censura, il bavaglio a Povia, minacce di morte..i Longobardi erano più civili e democratici!

              • Piero ha detto in risposta a Leptis Magna

                Oh, ma io non mi stupisco affatto… cara giulietta…
                E’ tutto molto prevedibile…
                E quegli striscioni sono proprio da voi…
                E quegli epiteti, e quegli insulti…
                Tutta roba che si puo’ aspettare solo da voi…

                • Karma ha detto in risposta a Piero

                  Qualcuno ha mai visto uno striscione contro gli omosessuali? Io no.

                  • Leptis Magna ha detto in risposta a Karma

                    @Karma: in compenso gli epiteti più volgari (frocio, ricchione, checca, orecchietta volante e via dicendo) per indicare gli omosessuali in ItaGlia abbondano… e mentre lo striscione si espone una tantum, gli epiteti possono volare quotidianamente.

                    • Piero ha detto in risposta a Leptis Magna

                      e quindi adesso ci vuole la “neo-lingua”?

                    • Karma ha detto in risposta a Leptis Magna

                      Questo è vero…d’altraparte è come la bestemmia, no? Tu non sei mica favorevole alla bestemmia?

                    • Adamo Creato ha detto in risposta a Leptis Magna

                      Se nessuno si scandalizza potrei riportare gli epiteti coi quali rivolgono i gay tra di loro e contro gli altri. Vivere in un ambiente “gay” significa anche imparare un certo linguaggio. Lei parla di volgarità? Beh quelli che ha enumerato lei fanno sorridere.

                    • GiuliaM ha detto in risposta a Leptis Magna

                      Posso solo immaginare, Adamo… io conosco un gay, splendida persona e moooolto moderato, ma certi suoi amici fanno davvero rizzare i capelli come linguaggio.

                • Leptis Magna ha detto in risposta a Piero

                  eggià, provi ad andare in un paesino del sud e dichiarare la sua omosessualità, invece… vedrà quanti complimenti si becca, Pierino 😀

                  • GiuliaM ha detto in risposta a Leptis Magna

                    Quindi la gente del Sud sarebbe TUTTA omofoba? Bel colpo, Leptis!

                  • Piero ha detto in risposta a Leptis Magna

                    e perche’ la dovrei dichiarare se sono eterosessuale?
                    Vuoi dire che TUTTI sono omo?

                  • Raffa ha detto in risposta a Leptis Magna

                    Io credo che il sentimento popolare vada sempre ascoltato…c’è un motivo per cui vi è questa forte opposizione. Sicuramente il vostro tentativo di imporre le vostre libere scelte nella società attraverso corsi di educazione, fiabe per bambini ecc..vi rende le cose molto difficili.

                  • Carlo Mes ha detto in risposta a Leptis Magna

                    Guarda, forse e’ anche il contrario (e sono calabrese di origine). Conosco un sacco di omosessuali che vivono la loro vita nei paesini meridionali senza nessun problema. Gianni Versace era di Reggio Calabria: gay dichiarato ed ha costruito un impero. Forse invece il paesino protegge ed accoglie….poi parliamo chiaramente. Siam figli della Magna Graecia (come Calabresi dico…) in cui sull’omosessualita’ c’era grande apertura….in pratica al sud discendiamo da un branco di omosessuali impenitenti…

              • GiuliaM ha detto in risposta a Leptis Magna

                A me i gay pride sembrano una cosa abbastanza imbarazzante, e anzi fanno circolare lo stereotipo del gay come persona frivola.

              • francesco ha detto in risposta a Leptis Magna

                Leptis ma ci sei o ci fai?

          • Lucy ha detto in risposta a Leptis Magna

            ? a me non pare proprio che Adamo abbia detto queste cose…ma sei sicura di leggere lo stesso nostro articolo?

      • Floros ha detto in risposta a Leptis Magna

        Oh la Leptis di turno è scatenata eh? ah ah ah ah ah!!

      • Luke ha detto in risposta a Leptis Magna

        Leptis, bava alla bocca, in uno scatto di delirante follia, si è letteralmente scatenata appena ha visto un caposaldo della sua Fede Atea-Omosessualista crollare dinanzi ad una semplice esperienza contraria al suo settarismo, una verità taciuta dalle lobby che venera … eh beh, di lesbicone e omaccioni ne conoscerà duplicemente parecchie/i, magari incontrate in qualche Pride o meglio, in qualche rivoltante appuntamento tramite cruising … come può rassegnarsi all’evidenza e accettare che la condizione in cui vive è chiaramente patologica ? Aivoglia di tentare, con l’apporto del bombardamento mediatico delle Lobby omosessualiste, di convincere sè stessa che vi sia qualcosa di vero e normale nelle turpitudini che dice e fa.

    • DSaeba ha detto in risposta a Adamo Creato

      Grazie per il tuo contributo, è veramente importante.

  11. Matteo ha detto

    È divertente leggere questo e pensare che i primi pionieri che tentavano di “curare gli omosessuali” erano proprio quegli atei pseudoscientisti che, notando che le lobby cambiano, ora sono saltati sull’altro carro e accusano i cattolici di essere omofobi…
    E dire che non sono neppure passati dieci anni da quando quelle stesse persone scrivevano sui giornali che i preti “sono tutti omosessuali e quindi malati e pedofili”! Non che abbiano cambiato idea, sia chiaro, evitano solo di dirlo.

    • Carlo Mes ha detto in risposta a Matteo

      Non dimentichiamo che Pier Paolo Pasolini fu espulso negli anni ’70 dal Pci con l’accusa di essere omosessuale. Soprattutto il Pci (che forse aveva la pretesa di avere a che fare con “duri e puri”) mal sopportava gli omosessuali. E’ simpatico un film del 1979 di Steno (il padre dei Vanzin) “La patata bollente” con Massimo Ranieri, Bruno Pozzetto ed Edwige Fenech sugli atteggiamenti verso gli omosessuali del Pci.

      • Leptis Magna ha detto in risposta a Carlo Mes

        siamo quasi nel 2012, cmq.

        • Riflex ha detto in risposta a Leptis Magna

          Esatto….eppure l’Arcigay e l’Arcilesbica continua a discriminare gli ex omosessuali…complimenti.

        • Carlo Mes ha detto in risposta a Leptis Magna

          Si vero ma credo che un po’ di storia non faccia mai male per inquadrare la situazione….
          Poi nell’ambito dell’omosessualita’ le posizioni dei partiti siano abbastanza frastagliate…..di recente anche il Ministro Brambillo ha concesso il patrocinio del suo Ministero all’Expo Turismo Gay e credo comunque che anche a sinistra la materia omosessuale crei un po’ di fastidio….
          Comunque l’articolo parte da un approccio personale e non e’ giusto snaturarlo con altre considerazioni

          • Mandi ha detto in risposta a Carlo Mes

            Guardate come si è scatenata la Concia contro D’Alema, colpevole di aver dato un’opinione personale. Questa è la lobby.

            • Carlo Mes ha detto in risposta a Mandi

              Si ma non condivido molto l’idea di “lobby”. La lobby e’ un gruppo di pressione organizzato e legato tra di loro. La militanza politica della Concia e’ cominciata negli anni ’80 e nel Pci: e’ insomma molto legata al partito cui appartiene. E credo che sia piu’ legata al Pd che ad altre organizzazioni omosessuali. Credo – come detto – che su questo tema le posizioni dei partiti siano molto frastagliate. Ieri ho visto addirittura la Mussolini (da cui non me l’aspettavo) avere un atteggiamento di apertura e di dialogo. Questo a riprova che gli schieramenti destra/sinistra siano fallaci a riguardo.

          • StefanoPed ha detto in risposta a Carlo Mes

            Ehilà, ciao Carlo!

            Vabbè che abbiamo nominato il gay pride, ma mi hai cambiato il sesso del ministro Brambilla!

            🙂

      • Gabry ha detto in risposta a Carlo Mes

        Io sapevo che Pasolini venne espulso perché era omosessuale e pedofilo.

      • Carlo Mes ha detto in risposta a Carlo Mes

        E senza dimenticare l’attuale atteggiamento del regime castrista verso gli omosessuali

  12. Valeria Maggioni ha detto

    Ringrazio molto questo ragazzo per aver voluto raccontare questa esperienza. Mi ha aiutato molto a capire certe cose e ho già inviato l’articolo ad un mio amico che anche lui sta passando un momento di forte crisi identitaria in seguito a comportamenti omosessuali. Spero possa aiutarlo. Saluti e grazie.

  13. Daniele ha detto

    In risposta a vari post sul rapporto “psicologia-omosessualità”: allora come spiegare il fatto che anche nei Paesi più “gay-friendly” del mondo (Spagna, Olanda, stati Uniti, ecc…) tra gli omosessuali e i transessuali si registrano percentualmente più casi (ma davvero molti di più) di depressione, ansia, perenne nervosismo, turbe psichiche, facile irritabilità, instabilità emozionale e comportamentale, suicidi, ecc… che nel resto della popolazione eterosessuale?
    Nei mass-media “politically correct” (cioè ipocriti) passa l’idea (quasi fosse una pubblicità) che gay è bello, che gay è libertà… Ma per favore! La verità, purtroppo taciuta, è che gli omosessuali vivono una vita piena di problemi e profondamente insoddisfacente. Il loro apparire colorati o vivaci o estroversi, ecc… è solo un modo per coprire un disagio che si portano dentro.
    I Radicali nostrani (M. Pannella, E. Bonino, ecc…) dicono che ciò accade perché la Chiesa o le altre religioni (Islam), con la loro cappa di oscurantismo, impediscono ai gay la libera espressione: e questo bloccare la loro libera espressione sarebbe la causa del loro disagio psichico.
    Ma questo non è vero: se fosse vero ciò che i Radicali dicono, i gay dovrebbero star male soltanto in quei Paesi a forte tradizione religiosa (cristiana o musulmana che sia), in cui i gay non hanno certi diritti. Invece come mi spiegano il fatto che i gay stanno male anche nei Paesi più propensi a concedere ai gay i diritti (matrimonio, adozioni), cioè Paesi più favorevoli alla cultura gay? Evidentemente l’oscurantismo (che poi è tutto da dimostrare) della Chiesa e dell’Islam non hanno nulla a che vedere col malessere dei gay. Non rimane che concludere che il malessere dei gay è insito nell’omosessualità stessa. E se una condizione porta quasi sempre dei disagi spiacevoli a coloro che la vivono, ebbene tale condizione tanto fisiologica non lo è.
    Ma del resto Adamo Creato non è il primo (e non sarà l’ultimo) “gay guarito” a cui sento dire: “ora ho un equilibrio che prima, cioè quando ero gay, non avevo”.
    Vi bastano queste considerazioni per capire che l’omosessualità, checché ne dica l’APA, non è una condizione fisiologica?

    • Carlo Mes ha detto in risposta a Daniele

      Scusa ma quali dati confermerebbero che questi disagi psichici (depressione, ansia, etc.) sarebbero piu’ tra gli omosessuali che negli eterosessuali?

      • Daniele ha detto in risposta a Carlo Mes

        Io conosco uno studio dell’UCLA School of Public Health (UCLA: Università della California, Sede di Los Angeles) che dice non solo quello che ho detto sulla salute psichica degli omosessuali, ma dice pure che questa minore salute psichica si riflette anche sul fisico: tra i gay vi sono maggiori tassi di ipertensione, diabete, ecc… che nella popolazione eterosessuale.
        Poi, per quel che può contare l’esperienza personale: dove lavoro e in uno degli ambienti che frequento ci sono alcuni gay – dichiarati (quindi non vi sono dubbi di sorta sulla loro omosessualità) – e ti posso confermare il fatto che non li ho mai visti del tutto calmi, rilassati… insomma li vedo sempre sù di giri, sempre con qualcosa che non va, sempre fragili, sempre al limite… Io non sono uno psicologo, però i comportamenti delle persone, anche quelli che la gente vuole maldestramente tenere nascosti, li so leggere. Soprattutto se certi comportamenti sono frequenti. O forse l’avere questi comportamenti è, da parte dei gay, una (inconsapevole) richiesta d’aiuto?

        • Carlo Mes ha detto in risposta a Daniele

          L’unico studio trovato (ma sono ignorantissimo in materia) e’ al seguente link.
          http://bjp.rcpsych.org/content/198/2/143.abstract
          La conclusione dello studio e’ “che la discriminazione percepita può agire come un fattore di stress sociale nella genesi dei problemi di salute mentale in questa popolazione.”.
          Poi ovviamente uno stress psicologico facilmente porta ad una ipertensione. Sul diabete non credo.

          • Tano ha detto in risposta a Carlo Mes

            Però Daniele dice una cosa chiara: anche laddove non c’è alcun tipo di discriminazione, ma anzi c’è un favoritismo verso l’omosessualità, i gay stanno peggio degli etero.

            • Carlo Mes ha detto in risposta a Tano

              Non so in quali ambienti sociali vi sia favoritismo verso l’omosessualita’. Bisognerebbe vedere caso per caso.

              • Tano ha detto in risposta a Carlo Mes

                L’omosessualità è favorita ovunque….a meno che tu ci scriva dall’Iran…

                • Piero ha detto in risposta a Tano

                  Hollywood

                  • Piero ha detto in risposta a Piero

                    Per esempio, in questo film:
                    http://it.wikipedia.org/wiki/Brokeback_Mountain

                    se ne e’ fatto un caso all’epoca…
                    Poi, per metterci il carico da 10, tanto per NON INDOTTRINARE i giovani che seguono MTV gli hanno assegnato anche il premio per il “miglior bacio”…
                    http://it.wikipedia.org/wiki/Brokeback_Mountain#Riconoscimenti

                    Ovviamente e’ “solo” il MTV Movie Award, ma si comincia dalle piccole cose…

                    • Carlo Mes ha detto in risposta a Piero

                      Si, ma potremmo anche dire che in alcuni ambienti (musica, moda, arte…) gli omosessuali abbiano posti di rilievo….Non credo che i gay siano discriminati nel mondo della musica (per fortuna considerando i geni che ci sono….) ed in quello della moda.
                      Nel cinema ho dei dubbi. Rupert Everett ha dichiarato di essere stato discriminato da quando ha dichiarato di essere gay ed anche Ramin Setoodeh, giornalista di Newsweek, conferma cio’.
                      Quel film non so cosa c’entri….e’ un film su due omosessuali che ha creato molto scalpore….

        • Carlo Mes ha detto in risposta a Daniele

          Vero ma i ricercatori della UCLA affermano anche che “The researchers considered several factors that may explain these findings. Discrimination, violence and other stressful life events may be greater among sexual and gender minorities” (I ricercatori hanno considerato diversi fattori che possono spiegare questi risultati. Discriminazione, la violenza ed altri stressanti eventi della vita possono essere maggiori tra le minoranze sessuali).

          http://newsroom.ucla.edu/portal/ucla/sexual-minorities-are-more-likely-98582.aspx

          • Laura ha detto in risposta a Carlo Mes

            Ma crediamo veramente che gli omosessuali siano discriminati? Non vi redente conto che sono gli etero a subire l’imposizione dell’omosessualità?

            • Carlo Mes ha detto in risposta a Laura

              Sono etero e francamente non mi sembra di aver subito mai nessuna imposizione. Magari leggiamo assieme l’articolo della UCLA e poi vediamo.

              • Laura ha detto in risposta a Carlo Mes

                Va bene: http://www.sciencedaily.com/releases/2011/03/110329134252.htm

                Nessuno ne parla. Avevi torto, strano.

                • Carlo Mes ha detto in risposta a Laura

                  Bellissimo articolo. Mi piace soprattutto la parte in cui si riporta che: “A lack of immediate family support may impact aging LGB adults’ ability to confront statistically higher rates of diabetes, hypertension, poor mental health, physical disability and self-assessed fair or poor health, compared with demographically similar aging heterosexual adults.”
                  Molto belle anche le conclusioni quando si afferma che: “Attitudes are changing, but we still have to continue to push to eliminate discrimination and increase understanding of the rich and diverse life experiences of these individuals to improve the quality of the care they receive.”
                  Grazie per averlo condiviso

                  • Laura ha detto in risposta a Carlo Mes

                    Figurati…peccato che non ti sei accorto che contraddice quel che ti stai sforzando di sostenere….si parla di problemi famigliari e poi una raccomandazione finale. La discriminazione non è affatto fra le cause.

                    Ora mi raccomando passa la notte a cercare qualcosa che ti dia ragione…:)

                    • Carlo Mes ha detto in risposta a Laura

                      La mancanza di supporto familiare e’ anche una forme di “discriminazione”: forse la peggiore perche’ viene dall’interno della famiglia.
                      Anche alla fine si parla come rimedio di “eliminare la discriminazione ed incrementare la comprensione delle diverse e ricche esperienze di vita di tali individui per migliorare la qualita’ dell’assistenza che ricevono”.
                      Basta leggere per capire che la causa della loro sofferenza non e’ insita alla loro situazione ma fa parte di problemi di ordine sociale (la discriminazione puo’ essere un aspetto dei tanti derivati dalla mia societa’).
                      Ma mica e’ un mio articolo: me lo hai offerto tu e ti ringrazio di avermelo fatto leggere.

                    • Laura ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Non è affatto specificato che la mancanza famigliare sia dovuta alla scelta di sessualità del figlio, potrebbe benissimo essere gli omosessuali non sono capaci a mantenere rapporti famigliari stabili (ovviamente è un’ipotesi per far vedere che ci sono tante spiegazioni). .

                      Alla fine c’è una raccomandazione dato che si parla di un tema sensibile. L’articolo dimostra che la discriminazione non è fra le cause della peggiore stabilità psichica ed emotiva degli omosessuali e le cause vanno cercate altrove. Grazie a te per aver accettato la faccenda senza troppi strappi di vesti.

                    • Marco ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Oltre ad essere una libera scelta dei genitori non vedo alcun legame con la sessualità del figlio, o almeno non è affatto esplicitata. La mancanza di supporto famigliare c’è anche per gli etero (i cosiddetti “bamboccioni”). Tuttavia pare che solo per i gay questo generi scompensi psichici. Ovviamente non ho nulla contro i gay, ma è giusto leggere con verità le ricerche.

                    • Carlo Mes ha detto in risposta a Laura

                      Vero Laura, non e’ specificato che la mancanza della famiglia sia dovuta alla scelta del figlio.
                      Discriminazione o meno e’ palesato che le cause della peggiore saluta dei LGBT siano esogene e non endogene.
                      La stessa autrice della ricerca, Susan Cochran afferma che l’accesso alle strutture sanitarie dovrebbe essere uguale mentre e’ noto che la qualita’ delle cure per LGBT non lo e’.
                      Percio’ – discriminazione o meno – viene esplicitato che le cause canno cercate altrove come affermi anche tu.

                    • Laura ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Tu sei partito dicendo che non ne sai nulla. Poi hai sostenuto che gli omosessuali stanno male perché sono discriminati. Poi ti sei adattato a dire che gli omosessuali stanno male perché la famiglia li rifiuta. Poi ti sei ancora modellato dicendo che è vero che non c’entra nulla con l’omosessualità. Ora dici che la causa del disagio è altrove ma è sempre qualcosa di esterno. E saresti credibile? E su quali basi? La dottoressa dice solo che l’accesso alla cure è diverso. Quindi tu sostieni che gli omosessuali si suicidano in massa, abusano di droghe, disturbi alimentari, alcool ecc solo perché hanno accessi diversi alle cure? Faresti bene a ripetere quello che hai detto saggiamente all’inizio prima di incaponirti come un ossesso su questa questione: non ne sai nulla. Essere orgogliosi non è sempre una bella cosa Carlo, ti porta a fare misere figure come questa facendoti perdere anche del gran tempo. Alla prossima!

                    • Carlo Mes ha detto in risposta a Laura

                      Laura, proprio perche’ non sono medico non posso avere delle idée preconfezionate. Posso solo leggere delle ricerche e farmi una opinione.
                      Ho riportato che la discriminazione e’ una causa per il malessere fisico dei gay riportando un articolo della UCLA a questo link (http://newsroom.ucla.edu/portal/ucla/sexual-minorities-are-more-likely-98582.aspx) in cui si faceva esplicito riferimento alla discriminazione ed alla violenza.
                      Avendomi tu offerto un’altra ricerca della UCLA (non so se la stessa di quella che avevo io) a questo link (http://www.sciencedaily.com/releases/2011/03/110329134252.htm), ho letto (e sottolineo “letto”) della mancanza del supporto familiare ad influenzare tassi di diabete, etc.
                      Ovviamente in questa ricerca – come mi avete fatto notare – non e’ esplicitato che i problemi familiari sono dovuti alle scelte sessuali dei figli e ne ho preso atto.
                      Se l’autrice della ricerca afferma che “la qualita’ dell’assistenza per LGBT e’ diverso” deduco che i motivi siano esterni.
                      L’autrice non scrive – come affermi – che l’accesso alla cure è diverso anzi afferma esattamente che l’accesso alle cure puo’ essere lo stesso (Access may be equal) ma la qualita’ per lgbt e’ diverso (we know that quality of care for LGBs often isn’t).
                      Ripeto: leggo e riporto. That’s all. See ya!

                    • Laura ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Non ci siamo….l’orgoglio ti inganna ancora:

                      In questa ricerca: http://newsroom.ucla.edu/portal/ucla/sexual-minorities-are-more-likely-98582.aspx di dice: “Discrimination, violence and other stressful life events may be greater among sexual and gender minorities, they said, and homosexuality and issues associated with it may be construed as mental health problems — particularly among racial and ethnic minorities — which may encourage people to seek treatment”. Dunque è una possibilità, non c’è alcuna chiarezza.

                      In questa ricerca: http://www.sciencedaily.com/releases/2011/03/110329134252.htm si parla di mancanza di supporto familiare, problemi che ci sono per chiunque come hai ammesso.
                      L’autrice parla di qualità ma la cura viene dopo che l’omosessuale avverte un disagio psicologico dunque non può essere il motivo del disagio psicologico. Che va cercato altrove, all’interno del soggetto come ti è stato fatto notare da quasi tutti.

                      Spero che ora smettarai di soprarvvalutarti.

          • Noelia ha detto in risposta a Carlo Mes

            Addossare le problematiche dei gay al comportamento degli etero è un tentativo meschino di eludere il problema. Affrontiamo il fatto che gli omosessuali hanno problemi d’identità senza cercare scappatoie o cause differenti, a meno che si voglia rimanere in ambito razionale e serio.

            • Norberto ha detto in risposta a Noelia

              Serio?? Ma stai parlando con uno che ogni tre giorni cambia nome per far credere che sono in tanti a pensarla come lui….Due settimane fa era Marco di Pietro…poi ha fatto finta di essere il padre di un bimbo abortito che si è sentito offeso da certe notizie…ora fa l’omosessualista….come fai a chiedere a certe persone di essere serie? Sono militanti, fanno i loro giochini infantili, poi finiscono gli argomenti e tornano con un nome diverso per ricominciare….suvvia!

            • Carlo Mes ha detto in risposta a Noelia

              Dillo ai ricercatori della UCLA. Daniele mi ha parlato di uno studio a riguardo e mi ha incuriosito. Percio’ l’ho trovato (l’abstract) ed ho pubblicato il link. Puoi leggerlo da sola.

              • Noelia ha detto in risposta a Carlo Mes

                Ti è stato fatto notare che esistono tante altre ricerche che non ne parlano affatto…la tua insistenza su questo argomento comincia ad essere molto sospettosa.

                • Carlo Mes ha detto in risposta a Noelia

                  Quali altre ricerche? Io sono partito da una ricerca della UCLA su consiglio di Daniele che mi aveva suggerito una simile ricerche.
                  Altre ricerche pubblicate da altri lettori confermano che vi sono cause di ordine sociale. Non e’ mica una mia opinione. Non sono ne’ un medico, ne’ uno psicologo, ne’ un sociologo. Leggo cio’ che trovo e cio’ che mi viene linkato in questo blog e lo riporto: tutto qui.

                  • Ingrid ha detto in risposta a Carlo Mes

                    Cause di ordine sociale? CI sono anche per gli etero..eppure i gay reagiscono peggio.

                    Inoltre esiste tutta una serie di studi dall’abuso di alcool alla droga…perfino disturbi alimentari: http://www.sciencedaily.com/releases/2007/04/070413160923.htm
                    Ovviamente la discriminazione non c’entra nulla.

                    • Carlo Mes ha detto in risposta a Ingrid

                      Bell’articolo pero’ anche nell’articolo si esplicita che non e’ chiaro perche’ gli omosessuali abbiano una percentuale cosi elevata di problemi di disordine alimentare. Una causa sembrebbe (condizionale d’obbligo) il culto del corpo nella comunita’ gay.

                    • Ingrid ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Ci sono o no questi disturbi? Il culto del corpo rientra nella mentalità gay.

                    • Carlo Mes ha detto in risposta a Ingrid

                      I disturbi ci sono: e’ chiaro. Ma e’ esplicitato che non si conoscono le cause. Culto del corpo parte della cultura gay? Forse: non lo so. Di sicuro non solo della cultura gay.

                    • Ingrid ha detto in risposta a Carlo Mes

                      I disturbi ci sono. Bravo Carlo, è già un passo avanti per te. Le cause non si conoscono, dunque non è la discriminazione altrimenti si conoscerebbe. Bravo, un altro colpo a segno. Il culto del corpo è dominante nella cultura gay, come racconta anche Adamo. E’ una causa del disagio degli omosessuali e non degli eterosessuali. E’ un disagio che arriva dall’interno. Forza, continua così che l’ideologia la superiamo assieme.

                    • Laura ha detto in risposta a Ingrid

                      Forse prendendolo in giro si accorge di essere leggermente ossessionato dall’ultima parola…:)

                    • Carlo Mes ha detto in risposta a Ingrid

                      Ingrid, e’ ovvio che i disturbi ci siano: l’articolo e’ cosi chiaro. Chi lo ha mai negato?
                      Non capisco come tu possa escludere tout court che la causa sia la discriminazione. Nell’articolo c’e’ solo scritto che le cause non sono chiare (“It is not clear why gay men have high rates of eating disorders,”). Percio’ tutte le cause sono possibili. Il culto del corpo e’ solo una teoria (sottolineo teoria) come riportato (“One theory is that the values and norms…..”). Non dimentichiamo che il culto del corpo ci viene da lontano. Anche nel fascismo c’era il culto del corpo.

                    • Vauro ha detto in risposta a Carlo Mes

                      Ti informo che sei stato beccato da Franz: https://www.uccronline.it/2011/09/23/omosessualita-%C2%ABuscirne-si-puo-io-lho-fatto%C2%BB/#comment-22119

                      Vuoi continuare senza prenderti la responsabilità delle tue azioni sleali e scorrette? E’ un comportamento molto incivile in un blog e se non sei capace di chiedere scusa chiederò alla redazione di bannare il tuo indirizzo IP. E’ ora di crescere Marco/Luciano/Carlo. E lascia in pace gli omosessuali.

      • gabriele ha detto in risposta a Carlo Mes

        – Pratiche sessuali
        Un secondo punto che non può essere evitato in una discussione sugli aspetti igienici dell’omosessualità è quello delle pratiche sessuali dei gay. Sono salutari? L’enorme preponderanza dell’evidenza medica è ancora una volta clamorosamente negativa. Numerose fonti mediche documentano l’aberrazione fisica delle pratiche sessuali dei gay. Le seguenti informazioni provengono da un articolo intitolato «Medical Perspective of the Homosexual Issue» («Prospettiva medica del problema omosessuale»). Esso è stato scritto dal Dr. Bernard J. Klamecki, proctologo (uno specialista dei problemi al retto) da oltre trent’anni. In questo articolo, il Dr. Klamecki afferma che quando iniziò la sua pratica medica nel 1960, solamente l’1% dei suoi pazienti era omosessuale. Nel 1988, il numero dei pazienti omosessuali era aumentato fino al 25%, la maggior parte dei quali proveniva da una clinica gay gratuita locale. Le informazioni che seguono provengono da questo specialista, una persona conosciuta e rispettata dalla comunità omosessuale, un medico molto professionale che ha cura e compassione per tutti i suoi pazienti e che consacra gran parte del suo tempo al loro servizio: «Conosco molto bene la patologia medica e chirurgica collegata direttamente alle pratiche sessuali tipiche degli omosessuali attivi, e in particolar modo ai rapporti anali (la sodomia) e ai rapporti orali (la fellatio) […]. Le pratiche sessuali specifiche degli omosessuali possono colpire il cavo orale, i polmoni, il pene, la prostata, la vescica, la zona perianale (al di fuori dello sfintere anale), il retto, il colon, la vagina, l’utero, l’area pelvica, il cervello, la pelle, il sangue, il sistema immunitario e gli altri sistemi del corpo […]. Se nessuna delle suindicate pratiche è unicamente omosessuale, nondimeno esse sono tipiche di questa tendenza […]. La più comune è il rapporto anale […]. Oggetti estranei vengono spesso utilizzati per produrre una sensazione erotica diversa o istigare un’attività sessuale più violenta (il sadomasochismo). Gli oggetti che ho rimosso dal retto o dalla parte finale dell’intestino includevano pannocchie di mais, lampadine, vibratori, bottiglie di soda, e vari bastoni di legno. Il “fisting” consiste nell’inserire il pugno chiuso nel retto, talvolta fino al gomito, e produce varie sensazioni sessualmente eccitanti, collegando fortemente l’erotismo al dolore […]. Il rapporto orale praticato nella zona perianale serve per eccitare, per stimolare o come preliminare sessuale. Inutile dire che diversi tipi di batteri possono contaminare e infettare la bocca. Un’altra pratica sessuale è il “water sport”, che consiste nell’urinare nella bocca o nel retto per eccitarsi sessualmente. Un danno materiale al retto può verificarsi a causa di alcune di queste pratiche […]. Quando il retto è il destinatario di un pene o di un oggetto estraneo, siamo in presenza di un’attività contro-natura. A causa di questa attività, certe lesioni del tessuto (lacerazioni), la creazione di piaghe (le ulcere), l’insorgere di vescichette (gli ascessi), e di altre infezioni possono interessare la pelle dei tessuti circostanti […]. La persistente attività sessuale anale-rettale può condurre a varie lesioni pre-cancerose, come il morbo di Bowen o il sarcoma di Kaposi. Ogni qualvolta i tessuti subiscono un grave trauma, o vengono lacerati o irritati, diventano vulnerabili alle infezioni batteriche» 50. Il Dott. Klamecki continua trattando le varie malattie batteriche e virali che incontra regolarmente con i suoi pazienti omosessuali, la più importante delle quali è l’AIDS 51. Per di più, egli asserisce, che oltre l’86% dei maschi omosessuali usa vari farmaci per migliorare e aumentare la propria stimolazione sessuale 52. Dunque, lo stile di vita omosessuale è sano? Le informazioni che abbiamo presentato scalfiscono appena la superficie che mostra la natura patologica di queste pratiche sessuali. In realtà, si potrebbero aggiungere altri «effetti collaterali». Ad esempio, l’omosessuale è tre volte più suicida dell’eterosessuale; studi recenti hanno inoltre dimostrato che la durata presunta della vita del gay, maschio o femmina, non infettato da AIDS, è approssimativamente di trentatre anni più corta di quella dell’eterosessuale, e così via 53. Credo che qualsiasi lettore imparziale ammetterà che l’omosessualità non è uno stile di vita né sano, né naturale.

        da http://www.centrosangiorgio.com/

      • Raffa ha detto in risposta a Carlo Mes

        Ti basti solo questo. A San Francisco, che è il Paese dei gay, dove c’è la massima apertura a loro, si suicidano in massa: http://www.facebook.com/notes/ex-gay/san-francisco-e-il-paradiso-gay-ma-si-suicidano-in-massa/115132301919042

      • StefanoPed ha detto in risposta a Carlo Mes

        Caro Carlo, se metti le parole chiave giuste e cerchi in PubMed, la più grande e seria biblioteca scientifica medica online (raccoglie centinaia di migliaia di articoli scientifici pubblicati sulle principali riviste mediche e biologiche del mondo) troverai diverse migliaia (proprio migliaia) di lavori scientifici sul tema dell’omosessualità e delle patologie (ivi incluse quelle psichiatriche) correlate a questa situazione.

        Così come troverai pubblicati dati statistici sulla frequente associazione (più frequente che rispetto alla popolazione eterosessuale) tra omosessualità e abuso di sostanze stupefacenti o alcool, prostituzione (maschile e femminile), malattie sessualmente trasmesse (ivi inclusa l’AIDS).

        Il tutto con buona pace di Leptis che, se non ricordo male, ha partecipato ad un’altra discussione sul tema qualche discussione fa sempre su questo sito.

        Con ciò non ho alcun intento “persecutorio” nè tantomeno denigratorio nei confronti della popolazione degli omosessuali. Cito solo, in risposta al tuo quesito (così como ho fatto in altra sede in risposta ai quesiti di altri) articoli scientifici.

        Volendo potrei riportare il link ad alcuni di questi lavori. Il problema è che, oltre ad essere articoli in Inglese e decisamente specialistici, esistono feroci regole di copyright per cui spesso si riescono ad ottenere gratuitamente solo gli abstract di questi articoli.

        • Fabio Moraldi ha detto in risposta a StefanoPed

          Condivido, non c’è nessun intento persecutorio da parte di nessuno. Però non si può negare la realtà per chissà quali paure, a quel punto girano anche le scatole. Persone serie come vogliono risultare Giulia,Leptis e Carlo dovrebbero prenderne atto e buonanotte.

        • Flavio ha detto in risposta a StefanoPed

          In realtà caro Stefano si trova tutto….ma…non sempre è legale, quindi non posso parlarne 🙂

          • StefanoPed ha detto in risposta a Flavio

            Caro Flavio, non so a cosa tu ti riferisca.

            Io so che alcuni articoli sono disponibili per chiunque in versione gratuita e in pdf. Altri lavori non sono disponibili se non come abstract a meno che uno che sia interessato non decida di acquistarli. In questo caso però dovrebbe acquistarli, in base alla normativa sul copyright, per esclusivo uso personale.

            Se poi tu sei capace di scaricare anche ciò che apparentemente non potrebbe essere scaricabile questo è un altro discorso. Ma consiglierei di evitarlo.

            🙂

        • Carlo Mes ha detto in risposta a StefanoPed

          Caro Stefano,
          se non sbaglio sei medico. Ti vorrei fare una domanda (ma non mandarmi la parcella a casa ti prego…).
          Essendo ignorante in materia medica, in varie ricerche mi sembra di aver letto che la comunita’ LGBT soffrano piu’ degli eterosessuali di malattie psicologiche (depressione, ansia, propensione ai suicidi, etc.) e fisiche (ipertensione, etc.).
          Questo malessere e’ dovuto a cause endogene o esogene?
          Nel senso – se io fossi gay – sarei piu’ vulnerabile solo per il fatto del mio orientamento sessuale secondo quindi un nesso di causa (gay) – effetto (vulnerabile)? Oppure la mia vulnerabilita’ e’ dovuta’ a motivi esterni di natura sociale (discriminazione, paura di non essere accettati, problemi familiari, bullismo, etc.)?
          Non so se sono stato abbastanza chiaro.

          Grazie

          • Renato Valsecchi ha detto in risposta a Carlo Mes

            Comincio a rispondere io. In realtà la domanda è molto astratta e ipotizza che l’essere umano sia riducibile ad una macchina. Se schiaccio un bottone ho una certa conseguenza ecc… Non ci sarà mai una chiarezza tale sull’uomo e sulla sua psiche da poter rispondere chiaramente. Ci sono parecchi indizi che portano a sostenere che l’omosessualità è spesso accompagnata da una perdita di identità o una confusione di genere (come ha descritto il nostro amico nell’articolo), un disagio con il sè, e con gli altri proprio per l’ambiguità della propria posizione. Sicuramente si crea anche l’idea che la società non accetti questa “anormalità”, così come accade nei soggetti obesi o anoressici. La colpa di questo non è attribuibile in toto alla società stessa, ma alle costruzioni irrealistiche che si creano nella mente dell’individuo. Inoltre c’è anche il fattore “discriminazione” e “bullismo”, ma non avviene in ogni luogo ed è sempre più limitato (per fortuna). Ma tutto concorre….non si può individuare una causa unica, l’uomo è assai complesso.

          • StefanoPed ha detto in risposta a Carlo Mes

            Caro Carlo, indubbiamente sei una persona intelligente e furba, te ne do atto.

            La medicina è una bellissima disciplina (da qualcuno altrove in questo blog definita “scienza di infima categoria” ma ognuno è libero di esprimere la propria opinione :-)).

            Da medico e ricercatore conosco bene il rischio di un utilizzo non corretto delle statistiche e so altresì che uno può scrivere tutto e il contrario di tutto e utilizzare i dati in proprio possesso piegandoli e distorcendoli per dare forza alle proprie idee. Peccato perchè questo è disonesto e non è un bene per nessuno ma tant’è: l’uomo (e dunque anche il ricercatore) si lascia spesso tentare da certi giochini.

            Voglio partire con un esempio. Se dici che il cancro del polmone è correlato in maniera statisticamente significativa al fumo di sigaretta, dici una cosa corretta. Le evidenze in tal senso sono ormai numerosissime e inconfutabili (almeno fino a prova contraria).

            Anche se affermi che c’è un’associazione statisticamente significativa tra la diffusione della lavastoviglie nelle famiglie italiane e l’obesità dici una cosa vera. Infatti sia la diffusione degli elettrodomestici nelle case che l’obesità sono due fenomeni che vanno a braccetto del miglioramento delle condizioni socioeconomiche di una società, in altre parole del benessere. Ma se usi questa informazione vera per dimostrare una relazione di causa effetto tra la diffusione della lavatrice e l’obesità fai un’operazione scorretta perché a differenza dell’assunto precedente relativo al nesso di causalità tra fumo di sigaretta e tumore del polmone, non è dimostrabile che la lavatrice sia una causa di obesità.

            Per essere vera, in altre parole, un’affermazione dev’essere dimostrata inequivocabilmente e i dati che si portano a sostegno di quella dimostrazione per essere inequivocabili devono essere ripetibili.

            Ora, nella popolazione gay è abbastanza frequente trovare una particolare vulnerabilità verso patologie psichiche e infettive. Certo puoi mettere le patologie psichiche in relazione con l’esposizione a problemi di relazione con le altre persone, che questi si siano realizzati in un contesto familiare o sociale.

            Per dire che l’associazione tra questi due fatti è forte, specifica ed esclusiva, bisognerebbe che fosse vera l’equazione: tutti i gay sono discriminati e subiscono angherie dalla società e dunque in quanto tali sono depressi e più propensi all’abuso di sostanze stupefacenti = tutte le persone che sono discriminate come i gay (ivi inclusi, a titolo meramente esemplificativo, i cristiani in alcune parti del mondo, ma puoi trovare molti altri esempi di persone discriminate) in quanto discriminati sono depressi e più propensi all’abuso di sostanze stupefacenti.

            Peccato che l’equazione non sia vera perché i cristiani perseguitati nel mondo sono tutto tranne che depressi o drogati.

            Io credo (in accordo con molti autori molto più preparati di me sull’argomento) che il problema della maggior frequenza di patologie psichiatriche nella popolazione gay, come la maggior prevalenza di talune problematiche fisiche incluse quelle di origine infettiva in questi uomini e in queste donne, siano parte di un quadro molto più complesso di cause e solo in piccola parte possano essere attribuite all’influenza della società sulla vita di queste persone. Si tratta di una serie di comportamenti, di interazioni con l’ambiente esterno e di conflitti non risolti e probabilmente anche di cause organiche, non tutte ancora chiarite.

            • Massimo Ponzoni ha detto in risposta a StefanoPed

              Commento maestoso e superlativo….finalmente qualcuno che ha qualcosa da dire.

              • StefanoPed ha detto in risposta a Massimo Ponzoni

                Vabbè, dai, adesso non esageriamo! altrimenti arrossisco e quando mi coloro di rosso faccio una certa impressione!

                Comunque grazie: è un piacere dialogare in questo blog, è un piacere far parte di questa comunità virtuale (ma che poi tanto virtuale non è visto che è fatta di persone vere, anche se qualcuna con molte identità :-)) ed è un piace anche essere apprezzati per ciò che si dice.

                🙂

            • Carlo Mes ha detto in risposta a StefanoPed

              Bellissimo commento. Non posso dire di essere d’accordo perche’ per essere d’accordo bisogna poter essere in grado di giudicare. Ed io – nella mia infinita ignoranza – non sono in grado di giudicare quanto da te scritto ed avendo tu una preparazione ed una intelligenza di gran lunga superiore alla mia. Percio’ posso solo “inchinarmi” e tacere (nessuna ironia nelle mie parole: lo sai….).
              Non credo di essere stato io a dire che la medicina sia una “scienza di infima categoria”. Qualora avessi detto una simile stupidaggine mi scuso.
              Nel tuo post fai solo un errore affermando che io sia una persona intelligente e furba: mi sopravvaluti.

        • Carlo Mes ha detto in risposta a StefanoPed

          @Stefano: se puoi linkare anche solo l’abstract andrebbe bene (spero non ci siano problemi di copyright a linkarlo). L’inglese non e’ un problema per me.

    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Daniele

      Guarigione? Non mi esprimerei così.

      Resta vero tutto il resto, gli omosessuali stanno statisticamente peggio, abuso di droga e alcool alle stelle ecc…basta una breve ricerche su google.

      • Carlo Mes ha detto in risposta a Fabio Moraldi

        Vero ma spesso dipende dalla pressione sociale (bullismo, discriminazione, etc.).
        Ti riporto un articolo interessante: http://www.teen-drug-abuse.org/gayteens_alcoholdrugs.php

        • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Carlo Mes

          Tante altre volte no: http://www.sciencedaily.com/releases/2011/03/110329134252.htm

          Continui ad insistere su questa cosa: dare la colpa agli eterosessuali se gli omosessuali stanno male. Evidentemente hai degli scopi secondari. E’ bene che gli dichiari subito perché leggendo chi ti conosce si capisce che sei uno poco raccomandabile.

          • Carlo Mes ha detto in risposta a Fabio Moraldi

            Bellissimo articolo. Mi piace soprattutto la parte in cui si riporta che: “A lack of immediate family support may impact aging LGB adults’ ability to confront statistically higher rates of diabetes, hypertension, poor mental health, physical disability and self-assessed fair or poor health, compared with demographically similar aging heterosexual adults.”
            Molto belle anche le conclusioni quando si afferma che: “Attitudes are changing, but we still have to continue to push to eliminate discrimination and increase understanding of the rich and diverse life experiences of these individuals to improve the quality of the care they receive.”
            Grazie per averlo condiviso

            • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Carlo Mes

              Rispondere allo stesso modo quando non si hanno più argomenti si chiama “spam”. Attento perché la redazione sa benissimo che ti piace cambiare nome continuamente e non vorrei che ti sbattesse fuori. Come ti ha fatto notare Laura, non c’è alcun accenno alla discriminazione subita se non una raccomandazione finale. Come io potrei raccomandare a te di impiegare meglio il tuo tempo dato che più passano le ore e più la tua posizione diventa sempre più ridicola.

              Grazie a te.

              • Carlo Mes ha detto in risposta a Fabio Moraldi

                Preferisco rispondere con le stesse parole per evitare di cambiare il senso del discorso (anche con la traduzione)
                Nell’articolo viene riportato che la “mancanza di supporto familiare” puo’ avere impatto su tali problemi di salute (diabete, ipertensione, etc.)
                Anche alla fine gli autori della ricerca si raccomandano di aumentare la sensibilita’ tra gli operatori socio-sanitari nel gestire la comunita’ LGBT.
                La stessa autrice della ricerca, Susan Cochran, professore di epidemiologia alla Scuola di Salute Pubblica della UCLA afferma che l’accesso alle strutture sanitarie dovrebbe essere uguale mentre e’ noto che la qualita’ delle cure per LGBT non lo e’.
                Tutto cio’ dimostra che (discriminazione o meno) i fattori dei problemi di salute non sono endogeni ma esogeni. Non ho letto sino ad ora una riga in cui si riporta che la causa delle peggiori condizioni di salute per LGBT sono dovute a fattori esterni.
                Ma ripeto: non e’ mica una mia opinione personale. Mi e’ bastato leggere, tradurre e riportare.

                • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Carlo Mes

                  La mancanza di supporto famigliare capita a tutti, anche agli eterosessuali. Se gli omosessuali reagiscono peggio occorre spiegarlo. Proprio per questa reazione peggiore occorre maggiore attenzione da parte del personale sanitario, anch’io avrei concluso in questo modo.

                  Ma le cause di questa reazione non sono affatto fattori esterni. Cerca di leggere bene.

                • Laura ha detto in risposta a Carlo Mes

                  E’ una tua deduzione perché tenti di snaturare l’articolo che è chiarissimo. Tra le cause non c’è alcun tipo di discriminazione: gli omosessuali stanno male per altri motivi e reagiscono peggio (come dice Fabio) alle stesse cose che capitano agli etero, per altri motivi. E’ ovvio che si tratta di motivazioni interne, non è ipotizzabile nient’altro. Fattene una ragione.

                  • Carlo Mes ha detto in risposta a Laura

                    Lo ripeto. L’autrice scrive: “L’accesso può essere uguale, ma sappiamo che la qualità delle cure per LGBT spesso non è” (“Access may be equal, but we know that quality of care for LGBT often isn’t”
                    Cosa c’e’ da leggere meglio? Infatti la ricercatrice invita continuando ad eliminare la discriminazione (“we still have to continue to push to eliminate discrimination and increase understanding of the rich and diverse life experiences of these individuals to improve the quality of the care they receive.”)
                    Piu’ chiaro di cosi….

                    • Laura ha detto in risposta a Carlo Mes

                      mmmm, devi essere un uomo molto noioso. Ma sei riuscito a sposarti?

                      Come ti ho già detto: l’autrice parla di qualità ma la cura viene dopo che l’omosessuale avverte un disagio psicologico dunque non può essere il motivo del disagio psicologico. Che va cercato altrove, all’interno del soggetto come ti è stato fatto notare da quasi tutti.

  14. Daniele ha detto

    Visto che si parla di omosessualità, dovete sapere che il sito di una delle organizzazioni di laicisti italiani (non ne faccio il nome, per non far loro pubblicità) ha pubblicato una lista, presa da un sito di un’organizzazione gay (anche di questo sito non farò il nome: perché queste organizzazioni con queste trovate sperano di avere pubblicità… ma io questa soddisfazione non gliela voglio dare), in cui vi sono 10 nomi di politici italiani famosi, alcuni di destra, altri di centro. A detta dei compilatori della lista, si tratta di 10 politici gay, ma non dichiarati (cioè che non hanno fatto outing), che hanno votato contro la legge sull’omofobia (cioè “gay omofobi”, come il tale sito li definisce). Il problema è che tutti sono capaci di scrivere dei nomi su una lista. Un po’ meno facile fornire le prove di ciò che si sostiene, cioè che effettivamente quei 10 sono omosessuali. Infatti sul sito non sono riportate (perché nemmeno esistono?) le prove dell’omosessualità dei famosi 10.
    Conclusione: quello del sito dei gay e, quindi, del sito dei laicisti che ne ha riportato “trionfalmente” la notizia, mi pare un modo poco serio e poco ragionevole di fare le cose. E forse ci sono anche gli elementi affinché, se il sito dei gay non dimostrerà la loro omosessualità, i 10 politici denuncino i compilatori della lista per aver diffuso notizie false.

    • Carlo Mes ha detto in risposta a Daniele

      Non serve dimostrare la verita’ della notizia. Anche se fosse dimostrato che quei politici sono effettivamente omosessuali, le persone che hanno pubblicato tale lista possono essere denunciate. L’orientamento sessuale e’ protetto dalla legge sulla privacy. Percio’ anche se ci fossero le prove che tali persone sono gay, ci potrebbe essere denuncia perche’ e’ un “dato sensibile”. Alcune notizie – anche se vere – non possono essere pubblicate.

      • Daniele ha detto in risposta a Carlo Mes

        Quindi la denuncia se le beccano comunque, sia che i 10 siano o meno omosessuali… direi che quelli del sito gay son stati parecchio incauti…

        • Carlo Mes ha detto in risposta a Daniele

          Esatto. Infatti mi sembra di aver letto che il server non e’ in Italia. Molti giornali non riportano i nomi in questione proprio per evitare problemi legali ma rimandano ad un “fantomatico blog”.
          L’unica eccezione potrebbe essere costituita dal “principio di rilevanza”. Mi spiego. Se scrivo che il Sig. Rossi (impiegato al catasto) ha sei mesi di vita posso essere denunciato perche’ sono affari suoi. Ma se scrivo che il Presidente dello Stato X ha sei mesi di vita e’ una notizia importante in quanto la salute di un leader politico e’ ovviamente rilevante.
          Nel caso specifico potrebbero obiettare che la “rilevanza” sta nel fatto che alcune di quelle persone non hanno votato leggi a favore dei gay. Ma allo stesso tempo c’e’ una persona (mi guardo bene da fare nomi come vedi…) che non e’ deputato al parlamento e quindi non ha avuto nessuna parte attiva nella votazioni di leggi nazionali.
          Aldila’ della evidente gogna mediatica da sciacalli, sono stati a dir poco incauti.

        • Carlo Mes ha detto in risposta a Daniele

          Come si voleva dimostrare:

          ROMA – La Procura di Roma ha aperto un fascicolo processuale, per il momento contro ignoti, sulla vicenda della lista di dieci politici indicati da un blog come presunti gay, e allo stesso tempo integerrimi difensore del rigore dei costumi. L’inchiesta è affidata al Procuratore aggiunto Nello Rossi, e al sostituto Eugenio Albamonte, entrambi del pool reati informatici – violazione della privacy.

          Gli inquirenti hanno incaricato la polizia postale di risalire ai responsabili della divulgazione dei dati anche se è già noto che l’immissione dei nominativi nel sito “Lista outing” è avvenuta in California. Ciò comporta una serie di problemi in quanto, per procedere, sono necessarie le rogatorie internazionali.
          Il fascicolo processuale è stato aperto d’ufficio, ma non è escluso che nei prossimi giorni possano arrivare sul tavolo dei magistrati denunce per diffamazione da parte dei politici chiamati in causa.

      • Nofex ha detto in risposta a Carlo Mes

        Potete dire quello che volete di Carlo/Luciano/Marco di Pietro…ma è uno che conosce l’ordinamento legislativo italiano. Dico sul serio.

        • Carlo Mes ha detto in risposta a Nofex

          Sono stato accusato di vari reati (per fortuna patteggiati….). Volenti o nolenti qualcosa la si impara….Poi in carcere se non si studia il tempo non passa mai…

          • Nofex ha detto in risposta a Carlo Mes

            Sei stato in carcere? Come mai? Ovviamente sentiti libero di rispondere…

            • Carlo Mes ha detto in risposta a Nofex

              No, no….scherzo…. un po’ di autoironia non fa’ mai male…per lavoro ho avuto a che fare con leggi (anche lavorando nella parte dell’attivita’ legislativa regionale) ed un po’ di curiosita’ mi e’ rimasta.

    • Franz ha detto in risposta a Daniele

      Tra l’altro tantissimi omosessuali sono contro la legge sull’omofobia…non vogliono certo diventare una categoria protetta in estinzione.

  15. Giulia ha detto

    Proprio oggi stavo segnalando questi due articoli a chi definiva l’omosessualità “un qualcosa che non va”, che credo sia il tipico luogo comune legato alle (nulle) conoscenze che si poteva avere di questo tema nei secoli scorsi.
    Ci sono studi, quelli che cito sono basati su modelli matematici e quindi vanno presi con le dovute precauzioni, che dimostrerebbero esattamente il contrario. L’omosessualità si conformerebbe come una proprietà evolutiva tesa a migliorare la specie umana (e suppongo anche quella animale, nelle specie ove si presenti). Questi modelli smonterebbero in toto quanto creduto fino ad ora, in quanto arrivano a conclusioni come quella che afferma che l’omosessualità maschile favorirebbe addirittura la… fertilità femminile! Forte, no?

    Qui si può trovare un riassunto del primo:
    http://www.corriere.it/Rubriche/Salute/Medicina/2007/01_Gennaio/17/remuzzi_omosessualita.shtml

    L’altro, dell’Università di Padova, arriva a una conclusione simile. Anche qui in breve estratto: http://www.unipd.it/unipdWAR/page/unipd/comunicazioni1/it_Book23_Page970

    • Lucy ha detto in risposta a Giulia

      Cara Giulia….di questi studi ne esistono migliaia…ognuno dice una cosa diversa dall’altro. Te ne posso portare altri 7 che dicono l’opposto.

      • Giulia ha detto in risposta a Lucy

        Se ce ne sono a migliaia come dici tu, citamene uno che dica il contrario, cioè che l’omosessualità configurerebbe un freno per la fertilità femminile o comunque per il miglioramento della specie.

        • Eleonora ha detto in risposta a Giulia

          Interrompere il proseguimento della specie è sicuramente un freno per la prosecuzione dell’essere umano sulla terra. E’ un dato ovvio e dev’essere accettato da chiunque, qualunque posizione abbia. Ovviamente la razionalità dell’uomo va ben oltre questo tipo di argomentazione per stabilire cosa sia opportuno o meno, tuttavia mi pare fuori luogo il tuo tentativo di difendere l’omosessualità. Se questi sono gli argomenti allora capisco coloro che criticano questo tipo di comportamento sessuale.

    • Lucy ha detto in risposta a Giulia

      Anche perché, lo dice l’articolo stesso del Corriere, non esiste alcuna traccia di genetica nell’omosessualità. Se l’assunto è infondato tutto il resto è solo una previsione astratta.

      • Giulia ha detto in risposta a Lucy

        Beh, sono comunque parecchi indizi che portano, guarda caso, tutti nella stessa direzione. La teoria che vedrebbe invece l’omosessualità come uno “scherzo della natura” non è sopportata da nessuna evidenza scientifica. Anche teologicamente credo non sia facile spiegare perchè il buon Dio avrebbe creato una sessualità con così tante identità diverse. Che bisogno c’era?

        • Lucy ha detto in risposta a Giulia

          Rimane tutto troppo aleatorio e sappiamo bene a quale pressione mediatica pro-omosessualità siamo sottoposti. Finché non c’è nulla di concreto inutile citare studi a caso. Il buon Dio ci ha creato liberi…, liberi di scegliere e di rifiutare. Parti sempre da questo quando vuoi domandarti “perché”.

          • Carlo Mes ha detto in risposta a Lucy

            Cosa c’entra la sorte ed il caso? Non l’ho capito: scusami

            • Lucy ha detto in risposta a Carlo Mes

              Intendo dire che occorre selezionare gli articoli che riescono ad individuare le cause concrete ed effettive….altrimenti è tutta una deduzione che lascia il tempo che trova.

          • Giulia ha detto in risposta a Lucy

            Ottimo: liberi di scegliere di rifiutare…. la nostra sessualità!
            Ahahah, con questo hai già detto tutto, non c’è bisogno tu aggiunga altro.

            • Lucy ha detto in risposta a Giulia

              Esattamente. Sei libera di scegliere o rifiutare la tua sessualità, come sei libera di uccidere o no un’altra persona, sei libera di drogarti o meno. La tua risata dimostra che non stai capendo nulla di quanto ci diciamo.

    • StefanoPed ha detto in risposta a Giulia

      Lo sai che l’anemia falciforme (che in qualunqe testo scientifico è definita una patologia) è stata considerata una mutazione che si è selezionata nell’evoluzione dell’uomo perchè benchè svantaggiosa per l’essere umano in generale (il che l’avrebbe portata all’estinzione) in alcune zone di endemia della malaria proteggeva dall’infezione da plasmodio falciparum?

      Lungi da me dire che l’omosessualità è una malattia genetica sic et simpliciter. Ma nel suo caso, a differenza che nell’anemia falciforme (che resta comunque una malattia) non vedo poi questo grande vantaggio in termini evoluzionistici!

    • StefanoPed ha detto in risposta a Giulia

      Ah, ho letto il lavoro ed anche altri lavori correlati. A prescindere dal fatto che stiamo parlando di un modello matematico(!!!), la tesi dei ricercatori sarebbe la seguente:

      1. l’omosessualità maschile è sempre presente in tutte le popolazioni della terra: bella scoperta scientifica;

      2. nessuna popolazione è totalmente composta da gay: c’è di che gioirne, non vi pare?!

      3. i gay hanno da parte materna femmine (nonne, zie, cugine etc) che fanno più figli rispetto alla media: questa sì che è la cosa interessante: la natura si difende dalla possibilità di estinguersi bilanciando la nascita di una persona omosessuale (destinata di per se stessa a non procreare e dunque a non continuare la specie) con femmine che sono più fertili, cioè in grado di mettere al mondo più figli per far sopravvivere la specie.

      In che modo questa scoperta per l’autore dello studio “rovescia gli stereotipi comuni per i quali gli omosessuali sono discriminati perché contro-natura” proprio non riesco a capirlo.

      L’autore dello studio sostiene che “Il nostro studio sembra invece spiegare che fanno parte di un disegno evoluzionistico assolutamente naturale, che punta ad aumentare la fecondità.” Già, ma come si evince dal lavoro, non è aumentata la fecondità della persona omosessuale maschio ma quella delle sue parenti di sesso femminile. Quindi? Se un vantaggio evoluzionistico c’è si tratta, a leggere il lavoro, di un vantaggio indiretto.

      In sintesi, non voglio sembrare arrogante ma lo studio non mi pare giunga a conclusioni particolarmente rilevanti.

      • Piero B. ha detto in risposta a StefanoPed

        Come sempre Giulia riporta documenti che le si ritorciano contro come boomerang.
        Come i video dei “cattivi cattolici” alla GMG di Madrid.

  16. Walter ha detto

    Suvvia amici cattolici fatevene una ragione, l’omosessualità è un normale e natuarle orientamento sessuale. Chi parla della favoletta del rapporto con il padre (solito Nicolosi immagino) utilizza solo una teoria, ampiamente smentita, per sostenere la propria ideologia.
    P.s. Sig.ra Lucy lei per caso a dati sull’origine genetica dell’eterosessualità? Conosce studi che abbiano individuato il gene eterosessuale?
    P.s.s. Prima di rispondere si ricorda che sesso biologico ed orientamento sessuale sono due cose distinte. E ciò per la scienza.

    Cordialità

    • Lucy ha detto in risposta a Walter

      Caro amico non credente….normale? naturale? Due cose che spesso sono opposte…e chi lo dice poi?

      Sarà anche una tesi di Nicolosi, che tra l’altro ha tolto dall’omosessualità centinaia di gay, ma è una tesi molto valida e provata da tanti psichiatri e psicologi. Non esiste il gene eterosessuale, così come non esiste il gene della felicità. Semplicemente l’eterosessualità è la normalità per la continuazione della specie…tutto il resto è solo un ostacolo alla natura, un difetto.

      La scienza…..chi è sua sorella lascienza?

  17. Walter ha detto

    Lo dice la scienza cara amica a partire dall’OMS…così come dice che il sig. nicolosi non ha tolto un centinaio di niente dall’omosessualità.
    La stessa scienza che ha ampiamente smentito le tesi che lei propone come provata da “tanti” psicologi o psichiatri(una riflessione su come mai i pochi che la promuovono sono tutti sottoposti alla stessa ideologia religiosa un pensierino dovrebbe farlo venire no?).
    Tutto il resto è solo un ostacolo a cosa? Direi che il suo discorso si sposa bene con chi sceglie una innaturale castità (non so se le può star bene questo però). Se voleva intendere questo mi trova perfettamente d’accordo: esso è un enorme difetto.

    Stia bene

    • Lucy ha detto in risposta a Walter

      Strano perché Nicolosi, che è membro dell’APA, fa nomi e cognomi. Ha scritto decine di libri, ci sono video con decine e decine di pazienti che testimoniano. La scienza dice così caro amico non credente.

      La scienza smentisce la scienza? Questa mi giunge nuova…capisco che sei infuriato perché un ex omosessuale ha avuto la parola, ma comincia a capire che se vuoi essere credibile devi smetterla di parlare di “scienza” come se fosse un’unica persona. Il tuo attacco ai sacerdoti è abbastanza ridicolo, essi rimangono casti per preoccuparsi maggiormente delle coppie, aiutano le famiglie, fanno corsi per fidanzati perché creino un rapporto stabile, aiutano le coppie in difficoltà…non remano contro come fanno gli omosessuali. Non sono un ostacolo, anzi, sono a servizio.

      Tutto qui? Bene, è stato facile. Quando vuoi!

      • Walter ha detto in risposta a Lucy

        Mmmmmmm che siano un servizio è opinabile (vedi gli assurdi corsi per fidanzati). Che Nicolosi abbia scritto decine di libri pure. Semmai ci sono video dei tanti che si sono salvati da queste aberranti pratiche.
        Cara amica, vuoi ancora una volta, l’elenco di tutte le indiscusse autorità del mondo scientifico/medico che hanno sbugiardato nicolosi (a partire daal’APA).
        La scienza ha da anni dimostrato la totale normalità dell’omosessualità…ripeto amici cattolici fatevene una ragione (ve la siete fatta sulla forma della terra e quasi sull’origine dell’uomo…ahhh no lì forse ancora no ma ci arriverete ne sono certo):

        • Lucy ha detto in risposta a Walter

          In realtà sulla forma della terra e sull’origine dell’uomo sono sempre stati personaggi credenti e cristiani a rivoluzionare la scienza. E anche sull’origine dell’universo. Gli scienziati atei al massimo sono i precursori dell’eugenetica.

          Chiunque sa che i sacerdoti sostengono le coppie e le famiglie, e non è certo un’opinione ma un dato di fatto. Chiunque sa che Nicolosi è un membro dell’APA e i suoi libri sono acquistabili ovunque, come d’ovunque c’è la testimonianza di usciti dall’omosessualità.

          La scienza non ha dimostrato nulla perché non è fra i suoi obiettivi e criteri stabilire i canoni di “normalità” o “anormalità”. La scienza non è una persona.

          Cari amici atei fatevene una ragione: se volete veramente cominciare a contare qualcosa nella società dovete studiare e tentare di usare la razionalità nei vostri discorsi e nelle vostre opinioni. Altrimenti sarete solo citati per le vostre disavventure. Un saluto!

        • Carlo ha detto in risposta a Walter

          Ma questo ce l’ha mandato l’uaar?

        • DSaeba ha detto in risposta a Walter

          Il paradigma scienza = ateismo idiozia = religione l’ha inventato un voltaire de voatri oppure è stato partorito da una mente acuta come Pierpippa?

    • Piero ha detto in risposta a Walter

      e il tutto portando tonnellate di link e studi eh?
      ma chi lo frega a questo eh…

      • Walter ha detto in risposta a Piero

        Mmmmmmmm che studi ha portato lei?

      • InvasAteo ha detto in risposta a Piero

        http://www.apa.org/pi/lgbt/resources/therapeutic-response.pdf

        Questo è un report del 2009, in cui vengono revisionate 83 ricerche fatte in merito:

        “The results of scientifically valid
        research indicate that it is
        unlikely that individuals will be
        able to reduce same-sex sexual
        attractions or increase other-sex
        sexual attractions through SOCE”
        (p.83)

        Scusate l’estrema semplificazione ma sono circa 150 pagine…

        • Lorenz ha detto in risposta a InvasAteo

          Sempre l’APA a parlare..dichiaratamente schierata….ma cmq, mi sembra assurdo dichiarare che non sia possibile (o improbabile) in teoria cambiare orientamento sessuale quando in pratica avviene continuamente.

  18. Incredible ha detto

    Sono esterrefatto: siamo nel 2011 e ancora si crede che l’omosessualità sia una malattia, una piaga da cui, non solo si può, ma è molto meglio liberarsi
    Cito:
    “caduto nella trappola dell’omosessualità”: TRAPPOLA?!?!?!? Ma ci rendiamo conto????

    • Norberto ha detto in risposta a Incredible

      E’ vero….non ci si può più liberare….è una trappola mortale 🙂

      Incredibile….

    • Tano ha detto in risposta a Incredible

      E sei venuto per dire sta cosa? Mah…e pensare che siamo nel 2011!

    • Hugo ha detto in risposta a Incredible

      E’ incredibile: stai forse sostenendo che ne sai più di chi ha sperimentato con la sua stessa vita???

    • Ivano ha detto in risposta a Incredible

      Incredibile, vorrei lanciarti una sfida: se mi troverai due uomini o due donne che tramite natura procreino un feto umano, sedutastante finirò anch’io di definirla malattia. Ci stai? Ah, e sia chiaro: non è che se una persona sia malata, per come la cultura laicista vuole far passare, non sia da aiutare.

      • Walter ha detto in risposta a Ivano

        Ahhh in ragione del fatto che non c’è procreazione sarebbe “malattia”?? In virtù di che? Ridurre l’affettività e la sessualità umana alla mera riproduzione questo mi pare un atteggiamento malato.
        Basta poi utilizzare questo termine “laicista” per tutto ciò che è banalmente o laico o civile….suvvia.
        Suvvia signori fossi in voi non mi sentirei nella posizione di “aiutare” qualcuno….

        • Ivano ha detto in risposta a Walter

          > Ahhh in ragione del fatto che non c’è procreazione sarebbe “malattia”?
          Uhm vediamo, se vedi l’estinzione della razza umana una cosa normale, si, lo è decisamente.

          > Ridurre l’affettività e la sessualità umana alla mera riproduzione questo mi pare un atteggiamento malato.

          Sai questo atteggiamento a cosa si può comparare? Ad una persona che mangia per il solo gusto di mangiare che non per nutrirsi. Anche quella è una malattia.

          > Basta poi utilizzare questo termine “laicista” per tutto ciò che è banalmente o laico o civile….suvvia

          Oh ma dai, non sai che laico e laicista sono due termini differenti?

          > Suvvia signori fossi in voi non mi sentirei nella posizione di “aiutare” qualcuno…
          Peccato che A) non sei in noi B) Noi aiutiamo gli omosessuali a guarire o a farli vivere la loro vita senza cozzaglie sessuali finalizzate a niente

          • Walter ha detto in risposta a Ivano

            La stolita manfrina dell’estinzione della razza umana. Cosa assurda, mai verificata, inesatta. Ragionando come lei potrei dire che se tutti fossimo eterosessuali dediti alla riproduzione il mondo sarebbe sovrapopolato in poco tempo senza più risorse (uno scenario un più più reale del suo direi). Ma non ragiono così.
            La riproduzione è solo un aspetto, e neanche il principale, dell’affettività e della sessualità umana. Ridurre a questo è tipico di un’infondata ideologia sessuofoba (vedi contraccezione, masturbazione, ecc).
            Laicista è un termione senza senso, usato per definire in modo spergievole ciò che è banalmente laico e con cui vi riempite la bocca da un pò di tempo a questa parte.
            Direi di cozzaglie sessuali finalizzate a nulla ne sapete più voi.

            Saluti

            • Piero ha detto in risposta a Walter

              La stolita manfrina dell’estinzione della razza umana. Cosa assurda, mai verificata, inesatta.

              Beh… ci vuol poco…
              mai verificata
              se fosse verificata non saremmo qui a parlarne…

            • Jack ha detto in risposta a Walter

              Le risorse non si esauriscono, è l’uomo che crea ciò che per lui è una risorsa, come il petrolio. Più uomini e più idee, più uomini e più risorse. La laicità è un’invenzione cristiana, dare a Cesare quel che di Cesare e a Dio ciò che è di Dio, puntare all’imposizione dell’ateismo nella società è il laicismo.

              I tuoi commenti non dicono nulla di sensato se non accuse generalizzate…non capisco con quale obiettivo intervieni? Vuoi forse confermare l’incapacità della cultura laicista di sostenere ragioni in modo pacato e razionale? Allora ci sei riuscito.

              • Giulia ha detto in risposta a Jack

                Ma chi ti ha insegnato che “puntare all’imposizione dell’ateismo nella società è il laicismo”? Non sta ne in cielo ne in terra. Il laicismo (dello Stato, ad esempio) è il non avvantaggiare una confessione religiosa (ma anche un’ideologia) rispetto ad altre, significa metterle tutte sullo stesso piano, lasciandole come espressione e libera scelta di ogni individuo. Lo prendi come lo prendi, il laicismo, non potrà mai essere un’imposizione dell’ateismo, se qualcuno ti ha insegnato questo lo ha fatto in mala fede.

                • Jack ha detto in risposta a Giulia

                  Il lacismo è un’ideologia atea che non fa parte della nostra Costituzione. La laicità è la separazione tra lo Stato e la Chiesa, questo ovviamente non esclude che lo Stato preferisca una religione per il suo alto valore cultura, sociale ed educativo. Il laicismo vuole negare la religione nello spazio pubblico, proponendo l’ateismo come comportamento. Studia la Costituzione, poi ne riparliamo.

        • Marco ha detto in risposta a Walter

          Se si guarda la natura ha ragione Ivano….la prosecuzione della specie. Ovviamente la moralità dell’uomo non ragiona secondo questi canoni.

    • DSaeba ha detto in risposta a Incredible

      Già, infatti. E’ incredibile come si smetta di sponsorizzare un tipo di comportamento promiscuo e pericoloso per la salute psicofisica! Su, ragazzi, che i becchini devono lavorare.

  19. Incredible ha detto

    cito: ” B) Noi aiutiamo gli omosessuali a guarire o a farli vivere la loro vita senza cozzaglie sessuali finalizzate a niente”

    Ti lancio una sfida io invece: trovami un omosessuale dichiarato e convinto di esserlo che vuole essere “aiutato”

    Cozzaglie sessuali? Solo perchè non possono procreare? quindi sono cozzaglie sessuali anche il sesso tra uomo e donna se si usa qualche contraccettivo? Per non parlare della masturbazione…per carità!

    • Marco ha detto in risposta a Incredible

      E’ pieno di omosessuali che vogliono essere aiutati…ma ti sei informato un po’ sull’argomento o no? Tutti quelli che ne sono usciti volevano uscirne.

    • Ivano ha detto in risposta a Incredible

      > trovami un omosessuale dichiarato e convinto di esserlo che vuole essere “aiutato”

      Mai sentito Luca di Tolve? http://www.lucaditolve.it/ Tutti gli omosessuali convinti che si accorgono, poi, di avere questa condizione innaturale vogliono essere aiutati. C’è chi ci riesce con la psicologia ( terapia di conversione ) o con l’aiuto della fede. Non a caso chi ritorna etero dice “sono guarito dall’omosessualità”. Fino ad oggi, apparte vedere due dello stesso sesso formare la vita, non ho mai sentito “sono guarito dall’eterosessualità”.

      > Cozzaglie sessuali? Solo perchè non possono procreare? quindi sono cozzaglie sessuali anche il sesso tra uomo e donna se si usa qualche contraccettivo? Per non parlare della masturbazione…per carità!

      Esattamente. La finalità dell’atto sessuale è la vita, non il solo piacere.

      • Walter ha detto in risposta a Ivano

        No infatti, perchè i tantissimi che da una vita da eterosessuale scoprono la loro vera natura omosessuale non vanno a dire che l’eterosessualità è una malattia. Ma non è questo il caso, qua non parliamo di gente che ha cambiato il proprio orientamento, ma di persone che lo castrano semplicemente perchè vittime di se stessi e di ideologia religiosa cercando di far passare il tutto per “scienza”.

        • Jack ha detto in risposta a Walter

          L’uomo nasce eterosessuale, poi per alcune cause sceglie di sperimentare l’omosessualità. Gli altri tuoi deliri non si capisce che senso abbiano.

  20. Incredible ha detto

    Guarda onestamente proprio luca di tolve ignoro chi sia…

    Fatti un giro al cassero di bologna inneggiando “siete tutti malati, io vi aiuto a guarire” e vediamo quanti ne riesci a guarire e quante scarpate invece ti arrivano.
    Il fatto che qualcuno abbia cambiato orientamento sessuale capendo (e sottolineo capendo) di essere eterosessuale, non vuole dire che tutti lo vogliano…anzi

    • Ivano ha detto in risposta a Incredible

      > Guarda onestamente proprio luca di tolve ignoro chi sia…
      Ti ho postato il suo sito apposta. Comunque è quel luca nella canzone di Povia “Luca era Gay”

      > Fatti un giro al cassero di bologna inneggiando “siete tutti malati, io vi aiuto a guarire” e vediamo quanti ne riesci a guarire e quante scarpate invece ti arrivano.
      Prima di tutto io non vado in giro a gridare ai quattro venti queste cose. Secondo, se loro mi picchiano, non fanno altro che confermare la mia tesi.

      > Il fatto che qualcuno abbia cambiato orientamento sessuale capendo (e sottolineo capendo) di essere eterosessuale, non vuole dire che tutti lo vogliano…anzi
      Sottolinea pure, ancora non mi hai portato la prova scientifica della presunta naturalità dell’omosessualità. Ecco perché gli ex-gay guariscono: non era naturale ciò che facevano, come lo facevano, con chi lo facevano.

      • Walter ha detto in risposta a Ivano

        Naturalissimo caro Sig. Ivano, non si vede in virtù di cosa non lo debba essere , la scienza glielo ha evidenziato, lo accetti.
        Un pò di superbia nel definire cosa è normale…però confesso anch’io non trovo normali certe pratiche, non sessuali che certa gente fa. Quelli si che di normale, naturale non hanno niente.

        Cordialità

    • Marco ha detto in risposta a Incredible

      Nessuno parla di malattia…stai costruendo una critica sul nulla.

      • Incredible ha detto in risposta a Marco

        “Ecco perché gli ex-gay guariscono: non era naturale ciò che facevano, come lo facevano, con chi lo facevano.”
        Guarire di solito si intende da una malattia…no?

        • Marco ha detto in risposta a Incredible

          Può essere un modo di dire…”uscire” è il termine migliore. Per quanto mi riguarda l’omosessualità non è una malattia ma semplicemente un disordine affettivo e sessuale. E’ una mia opinione ovviamente, confermata da alcuni scienziati, smentita da altri.

  21. Incredible ha detto

    “Prima di tutto io non vado in giro a gridare ai quattro venti queste cose. Secondo, se loro mi picchiano, non fanno altro che confermare la mia tesi.”
    che tesi scusa? se ti picchiano, dimostri che l’omosessualità è una malattia? E poi, perchè non vai a gridarlo? Se credi davvero che debbano essere aiutati, è giusto che li spinga versa la retta via

    Credo che tu confonda naturalità con normalità: il fatto semplicemente che esistano, vuol dire che sono naturali. Normalità: credo che tu mi abbia frainteso: non sto dicendo che l’omosessualità sia normale, semplicemente che non sia una condizione da curare. Qui invece sembra proprio che sia un qualcosa da eliminare. Tu non condividi la loro situazione, benissimo, non voglio certo convincerti del contrario; a me fa molto strano come ancora oggi il discostamento dalla naturale via, sia considerato sbagliato. ti assicuro, che molti gay sono contenti di esserlo e ne conosco davvero tanti…

    • Raffa ha detto in risposta a Incredible

      Ma con chi ce l’hai scusa?

    • Ivano ha detto in risposta a Incredible

      > che tesi scusa? se ti picchiano, dimostri che l’omosessualità è una malattia? E poi, perchè non vai a gridarlo? Se credi davvero che debbano essere aiutati, è giusto che li spinga versa la retta via
      Se a me danno del malato perché sono credente ( e credimi me l’hanno detto e me lo dicono tutt’ora ) io non muovo dito. La differenza tra me e loro e che io mi tengo per me questa considerazione e non la sbandiero ai quattro venti come se fosse un vessillo di battaglia. E cmq deve essere sempre uno stimolo della persona a comprendere che sta facendo qualcosa di innaturale. Non posso costringere con la forza. Ma rimane sempre una mia opinione, certo non condivisibile.

      > Qui invece sembra proprio che sia un qualcosa da eliminare.
      Converrai con me che se il mondo fosse totalmente omosessuale, l’uomo sarebbe già estinto. E cmq no, io non posso eliminare una “patologia” come l’omosessualità. E’ la persona stessa che deve eliminarla.

      > ti assicuro, che molti gay sono contenti di esserlo e ne conosco davvero tanti…
      Sai, ogni volta che leggo su un sito gay un articolo su un ex-gay leggo sempre le solite risposte, ovvero “è un omosessuale represso”, “lo fa solo per farsi pubblicità” ecc. Potrei anche dire che queste persone felici lo siano solo in apparenza… ma non lo dico, al contrario di loro. Ognuno si tenga le proprie idee alla fine. La mia idea cambierà e lo ripeto quando saprò che due uomini o due donne possano creare la vita

      • Incredible ha detto in risposta a Ivano

        “Converrai con me che se il mondo fosse totalmente omosessuale, l’uomo sarebbe già estinto. E cmq no, io non posso eliminare una “patologia” come l’omosessualità. E’ la persona stessa che deve eliminarla.”
        Come posso contraddirti? 🙂 Ovvio che non esisterebbe più. Ma è proprio questa distinzione netta che non condivido. la procreazione ovvio che sia alla base di tutto, ma se una qualche azione o comportamento non sono finalizzati alla procreazione non vuol dire che debbano essere eliminati.

        • Maffo ha detto in risposta a Incredible

          Personalmente ritengo l’omosessualità nociva per la persona stessa, perché è una perdita completa della propria identità e disagio verso il proprio io. Ma una persona è libera di farsi del male e ritengo profondamente sbagliato imporre a queste persone un comportamento diverso. Tuttavia sono contrario al favoreggiamento dell’omosessualità nella società, al mettere sullo stesso piano l’unione omosessuale con quella eterosessuale e l’adozione, quindi il coinvolgimento di terzi. Non c’è alcuna avversione preconcetta.

  22. Tommaso ha detto

    Non negatelo, in molti casi l’omosessualità è una patologia. se non in tutti. Di certo quando la si paragona ad una dipendenza si ha ragione: il sentirsi apprezzati è ciò che spinge la gente. Le teorie scientifiche, tuttavia, sono anche STORICHE, ovvero la patologia dipende dalla società e dal suo sviluppo. Nella grecia non era una patologia, nei paesi arabi molto spesos si tratta di una “protezione sessuale”. Il problema è quanto la gente omosessuale si senta sana e pura con se stessa quando non è in contatto con chi le da attenzione. La persona per così dire ha un rimando infantile nel sesso, un po’ come le persone che hanno le prime esperienze nella minore età: questo le riporta agli stadi infantili ( c’è sempre una voglia di tornare bambini): il sesso è divertimento, e non più “lo faccio per stare bene con te, perchè ti amo, e ti dono tutto me stesso”. Quando una cosa è iniziata non significa che non si possa superare: Gesù stesso dice della prostituta peccatrice: Ella ha tanto amato – la tua fede ti ha salvato: VA E NON PECCARE PIù-. La domanda è. Quanto è vero l’amore gay? Quanta fede hanno nel chiedersi se è giusto, o se è una patologia? e quanta ne hanno nel vedersi dentro, e nello sperare di stare meglio? e quanto ne hanno di non farlo più?

    Cari fratelli omosessuali, guardatevi dentro, non è che volete solo delle attenzioni? o desiderate possedere qualcuno solo per invidia, perfidia? Non è solo lussuria? Non è solo narcisismo, in fondo? pensateci, rifletteteci. Io ho fatto cose brutte, e forse in qualche modo simili, solo per sentirmi osservato. La stessa cosa può diventare “per osservare” perchè qualcuno ve l’ha proibito.

    VOi stessi nella vostra memoria incontrerete fatti indelebili della vostra infanzia che vi fanno tuttora pensare che avete inclinazioni “from the other side of the river”; la maggior parte è esperienza e interpretazione.

    ps.
    Non penso che nessuno creda che la specie crei individui non disponibili a creare solo perchè siamo in troppi nel mondo xD neppure io.

  23. Luca ha detto

    Grazie davvero per la testimonianza.
    Su una cosa in particolare sono d’accordo con te: il cristiano non è quello che non cade mai, ma è quello che quando cade si rialza. E lo fa grazie a Dio che gli porge la mano e lo aiuta a tirarsi su

  24. a-ateo ha detto

    Come al solito gli atei focalizzano un puntino e vi costruiscono i loro ragionamenti.
    Allarghiamo un pò il campo di visione….
    L’omosessualità porta alla NON generazione di vita…
    L’aborto porta alla SOPPRESSIONE di vita…
    L’eutanasia porta alla SOPPRESSIONE di vita….
    Il divorzio porta alla NON generazione di vita….
    Il matrimonio omosessuale porta alla NON generazione della vita….
    @leptis&Co., ma vi trovate schierati sempre dalla parte della NON vita “casualmente”, o “causalmente”??
    Mi raccomando, la solita fuga dalla risposta…come sempre…

    • Walter ha detto in risposta a a-ateo

      Le posso rispondere?
      1) La riproduzione non è ciò che definisce se un rapporto tra due persone è normale, valido o rispettabile. La riproduzione è solo la giustificazione che dovete trovare all’atto sessuale in ragione di una visione castrata e sessuofoba;
      2)L’aborto, nei limiti della legge, è un libera scelta di una donna di ciò che potrebbe essere una vita ma ancora non lo è;
      3) Il testamento biologico (diverso da eutanasia ma va bene cmq) è una libera scelta di ciò che molti non considerano vita. Liberi di non subire tacitamente per le nevrosi altrui;
      4) I divorziati generano quanto prima (questa è nuova);
      5)Il matrimonio è (o dovrebbe) essere un diritto di chiunche di unirsi con una persona adulta e consenziente…slegato da “giustificazioni” si riproduzione o meno.

      Salve

      • Hagen ha detto in risposta a Walter

        Forse siete voi che non avete ancora capito che non è la nostra visione che è sessuofoba, ma la vostra che è sessuomane…

      • GiuliaM ha detto in risposta a Walter

        1)La giustificazione che dobbiamo trovare all’atto sessuale?? Scusa, ma qualcuno ti ha spiegato come nascono i bambini?
        2)E’ una vita eccome: fin dal concepimento l’embrione è un essere umano con il proprio corredo genetico, anche se piccolissimo e incapace di difendersi quando altri dispongono della sua vita;
        3)Liberi di non subire tacitamente per le nevrosi altrui scusa ma questa non l’ho capita… sarebbe colpa delle nevrosi altrui se uno considera da buttare la propria vita?
        4)Due persone che divorziano non credo vogliano più fare figli insieme.
        5)Di solito ci si sposa per formare una famiglia.

        • Walter ha detto in risposta a GiuliaM

          1) Ripeto il concepire è aspetto secondario dell’affettività e della sessualità umana. per voi la sessualità fuori dal concepimento è peccato n’est-ce pas?
          2) Su questo punto la tua opinione vale come la mia, per voi tra un pò è vita anche lo spermatozoo???;
          3) Liberi di non essere obbligati ad una non-vita obbligata a causa delle nevrosi religiose altrui, più chiaro?
          4) Se vorranno li faranno con altri, dentro o non dentro un altro matrimonio;
          5) Esatto ci si sposa per formare una famiglia, due persone dello stesso sesso che si sposano o stanno inssieme sono famiglia 🙂

          Ciao ciao

          • GiuliaM ha detto in risposta a Walter

            1)Riproduzione e affettività sono aspetti uguali e complementari. Le tue sono le solite cose che uno impara per sentito dire.
            2)Spermatozoo e ovulo non sono ancora essere umano, l’embrione sì. Mi sembra lineare come ragionamento.
            3)Quali sarebbero, secondo te, le cose che rendono una vita degna di essere vissuta? Conosco disabili che grazie all’amore delle persone che hanno intorno vivono una vita piena d’amore.
            4)Purtroppo è un dato di fatto che i figli di divorziati gestiscono male la propria situazione. Ne conosco diversi che non sono affatto felici di quel che hanno.
            5)Non sono famiglia, purtroppo, perchè un bambino ha il diritto di crescere con entrambe le figure genitoriali (mamma e papà): non si può privare un bambino nato da eterologa il diritto di sapere delle proprie origini. crudeltà.

            • Walter ha detto in risposta a GiuliaM

              1) Non è assolutamente vero. Le tue sono le solite affermazioni con cui ti hanno indottrinato per bene;
              2) L’ovulo fecondato non è embrione
              3) Come al solito andate fuori dal seminato. Non si parla di disabili, si parla di casi di non vita (stato vegetativo) e della libera scelta. Se sono ridotto come un vegetale devo essere libero di andarmene. La vita è unicamente e solo mia e ne dispongo io. Chiaro il concettino?
              4) Ci sono cmq figli, quindi generano. Così come conosco figli di coppie sposate che vivono malissimo la situazione di genitori che non si separano;
              5) Due persone sono già famiglia. La crudeltà è quello di vietare a due genitori dello stesso sesso le stesse possibilità date a genitori di sesso opposto quando tutte le ricerche hanno ben evidenziato che le famigli omogenitoriale sono adatte quanto quello eterogenitoriali a crescere i bambini. questa è vera crudeltà, ma per fortuna nel mondo le cose stanno cambiando!!!
              E’ un bel sollievo no?

              • GiuliaM ha detto in risposta a Walter

                Il padre e la madre sono diversi e complementari, un bambino per crescere bene ha bisogno di entrambi. Leggiti qualche articolino (con fonti corredate) di questo sito e vedrai che non si cresce poi tanto bene in una famiglia omosessuale.
                L’ovulo fecondato è essere umano, con il proprio corredo genetico, che ti piaccia o meno. O vogliamo farne una questione di essere cosciente o meno? Allora potremmo tranquillamente sopprimere le persone che dormono!
                La vita non è unicamente e solo tua. E’ un dono e in quanto tale va custodito. Così come non hai scelto di nascere, non scegli di morire.
                A me non ha indottrinato proprio nessuno, le posizioni che sostengo mi sembrano perfettamente logiche.

              • Nofex ha detto in risposta a Walter

                Vedo che ti stai agitando…capisco che sei senza argomenti e devi ripetere le stesse cose ma ti invito a rimanere sereno e tranquillo.

                1) L’indottrinamento laicista provoca gravi danni, le poche volte che non finisce male il soggetto si converte: https://www.uccronline.it/2011/09/07/alain-de-botton-forzato-allateismo-da-piccolo-oggi-e-un-cristiano-non-credente/
                2) Una vita nuova nasce al momento del concepimento. E’ inutile insistere se si ignora cosa dica la medicina, a meno che si voglia continuare a essere presi per beoti militanti da quattro soldi.
                3) La libera scelta non è libera perché il soggetto deve scegliere per il futuro e allora è probabile che cambiando la situazione cambierà anche idea. Volete solo mettere in gabbia le persone.
                5) La famiglia non è l’unione. Altrimenti non ci sarebbero due termini. Le unioni diverse non sono paragonabile proprio per le differenze intrinseche al rapporto, vedi omosessuali e eterosessuali. Una famiglia eterosessuale è la cellula della società.

                Le cose stanno cambiando? Lo dicevano anche gli eugenisti all’inizio del ‘900 quando videro che tutte le università aprivano ai corsi di eugenetica.

            • Gabriele ha detto in risposta a GiuliaM

              termino il punto 4 che mi era sfuggito a metà.
              4) La separazione è, come dice la parola stessa, separazione e comporta sempre un allontanamento fisico e morale. Si può discutere fin che si vuole, ma finchè lo stato di separazione permane, quelle due persone, fra di loro, non sono più feconde.

          • Gabriele ha detto in risposta a Walter

            1) Stai confodendo due cose. Concepire è l’aspetto primario della sessualità (umana e non), non l’aspetto primario dell’affettività. L’amore dovrebbere essere l’aspetto primario dell’affettività. La sessualità fuori dal concepimento, piaccia o non piaccia, ha poco senso. Tanto è vero che per separare sesso e concepimento è sempre necessario ricorrere ad artifizio (preservativo o altro).
            2) No, è vita (ovvero è uomo) qualsiasi entità unica che in potenza e senza soluzione di continuità (ovvero senza intervento esterno) diventa persona. Uno spermatozoo lasciato da solo non diventerà mai un uomo, anche se lo fai vivere cento anni. Un ovulo fecondato, anche in provetta, inizia a formare l’uomo, se si trovasse l’ambiente ideale potrebbe persino diventarlo (presto ci si arriverà a far terminare anche grevidanze premature prima della 22 settimana).
            3) La faccenda del fine vita credo non possa essere sintetizzata in poche righe. Quello che mi preme e credo debba essere il principio fondamentale è sempre quello di fare il possibile nel caso esista una speranza per il paziente.
            4) La separazione è, come dice la parola stessa, separazione e comporta sempre un allontanamento fisica e morale. Si può discutere fin che si vuole, ma finchè lo stato di separazione permane,
            5) Il significato del matrimonio cristiano è quello di avere alla base 3 promesse: totalità, indissolubilità e fecondità. Questo è il motvio per quale i cristiani celebrano il matrimonio. Puoi chiamare come vuoi l’unione di persone dello stesso sesso, ma come vedi non rientra nel significato della parola.

          • Nofex ha detto in risposta a Walter

            1) Assolutamente no, fa parte della relazione stabile e affettiva.
            2) La scienza lo dice chiaramente: l’embrione è un nuovo essere umano fin dal momento del concepimento e come tale ha gli stessi diritti degli esseri umani. Studi qui: https://www.uccronline.it/2010/04/22/la-scienza-dimostra-che-embrione-e-feto-sono-persone-umane/
            3) Il suicidio è sempre possibile (tant’è che i nevrotici atei si suicidano il doppio dei credenti). Il testamento biologico è pericoloso: è una dichiarazione che vale per il futuro, e in futuro tantissimi hanno cambiato idea. Alcuni hanno potuto esplicitare qsto cambiamento e si sono salvati. Altri no.
            5) Non tutto è famiglia. Per la Costituzione è solo l’unione tra un uomo e una donna. Tutte le altre unioni: uomo con uomo, donna con donna, uomo con bambina, donna con madre, uomo con animale, donna con animale ecc… sono unioni ma non sono famiglia.

            Saluti.

      • Nofex ha detto in risposta a Walter

        @Walter: ovviamente è una sua opinione, molto banale e superficiale. Le hanno inculcato un’idea di libertà che è molto ridicola. Quello che le manca è proprio la base da cui partire per ripetere questi ragionamenti nel 2011. Ma sappiamo che è il problema dei razionalisti. Per rimediare cominci un po’ a studiare l’embriologia e la Costituzione.

        A presto!

  25. a-ateo ha detto

    la domanda è sempre, tristemente, inevasa…
    ” ma vi trovate schierati sempre dalla parte della NON vita “casualmente”, o “causalmente”??

    • Walter ha detto in risposta a a-ateo

      Ci troviamo causalmente dalla parte della vera vita, e sempre causalmente contro assurde imposizioni o ideologie.

      • GiuliaM ha detto in risposta a Walter

        Evidentemente la vita per te è fare come ci pare, senza pensare a qual che è giusto per i propri figli.

        • Gunners ha detto in risposta a GiuliaM

          massi GiuliaM la vita vera è quella che punta alla felicità personale sopra a ogni cosa, la soddisfazione di ogni stimolo, anche il più basso . . . Uno bambino ha un piccolo handicap, lo si abbatte prima che nasca perché non è vita vera, gli anziani, i malati gravi blablabla tutte vite non vere. Gli omosessuali (liberi di fare quello che vogliono come lo siamo io e te) che per uno spirito di “normalizzazione” vogliono adottare per forza un bambino perché altrimenti non è una vita vera la loro . . . bah

      • Maffo ha detto in risposta a Walter

        In realtà sei un ottimo esponente di quella che è definita la “cultura della morte”. Sostenere che la morte sia vera vita fa parte del vostro progetto ideologico di ribaltare la verità per poter creare spazio per i vostri capricci.

  26. a-ateo ha detto

    Sono soddisfatto dalla risposta…alla “vita” voi atei contrapponete la “vita vera” cioè la “vera botta di vita” per voi, e la non vita degli altri vostri malcapitati vicini, feti, embrioni, soggetti deboli….
    Povero Walter, sei da commiserare…
    Ma vedo che ti hanno risposto a tono anche altri…

    • Walter ha detto in risposta a a-ateo

      Dai ultima risposta per tutti.
      Gli unici da commiserare siete voi, anche perchè, e questo spero vi sia chiaro non vi lasceremo mai imporre le vostre assurde visioni, su questo potete starne certi. Gli omosessuali sono normali, ripeto, vi piaccia o no.
      Non siete voi ad avere il diritto di dire ciò che è bene e ciò che non lo è, la religione non è un’autorità per tutti da tenere in considerazione, mi spiace per voi. Vede Sig. Gunners non sta a lei definire ciò che è istinto basso o no…
      Ripeto, mai parlato di persone handicappate, di anziani, eccc…ed è chiaro da quello che ho scritto.

      • GiuliaM ha detto in risposta a Walter

        Nemmeno a te sta definire ciò che è bene e ciò che lo è.
        Le tue concezioni della vita hanno basi sballate in partenza, ripeti a pappagallo quello che hai sentito dire in televisione o che hai letto su siti schierati. Non c’è ragionamento dietro.

        • GiuliaM ha detto in risposta a GiuliaM

          E con questo chiudo, perchè se le fondamenta del ragionamento sono diverse non è possibile trovare un punto d’accordo. Saluti

        • Walter ha detto in risposta a GiuliaM

          Vengo meno a quello scritto. Direi che è dietro a ciò che scrive lei che non c’è ragionamento. Credenze prese così e accettate perche DEVONO essere vere, sennò crolla il teatrino.
          In quanto a basi sballate di certe idee direi che il nostro Stato ne sta pagando ancora le conseguenze…ahhhh ad aver avuto anche noi una rivoluzione come quella francese…

          • Gunners ha detto in risposta a Walter

            Credenza di GiuliaM:
            Tutti gli uomini sono uguali, ama il prossimo tuo come te stesso, non uccidere. . . giulia sei una brutta persona 😀

            Il fatto che l’omosessualità sia normale non vuol dire che sia naturale, che poi l’omofilia sia una malattia o meno, poco me ne cala ognuno è libero di fare quello che crede della PROPRIA vita, quelli che “guariscono” dall’omofilia sono quelli che sono ritenuti “malati” dalla psichiatria moderna e non sono meno omosessuali degli altri.

            e poi 11:38 ultima risposta per tutti e alle 11:49 continui :p

          • Nofex ha detto in risposta a Walter

            Durante la rivoluzione francese morirono decine e decine di uomini innocenti solo per il fatto di essere credenti. Per la storia francese è giudicato il momento di maggiore crudeltà della storia. Non è un caso che sia nato su ambizioni anticlericali. Per fortuna sono poche le persone che rimpiangono il comunismo ateo di Stalin, di Lenin, di Tito, di Hoxa, di Ceaocescu. E sono anche poche le persone come lei che rimpiangono la rivoluzione francese, l’illuminismo e la ghigliottina.

          • Maffo ha detto in risposta a Walter

            Ma non era l’ultimo messaggio per tutti quello di 10 minuti fa?

            Cos’è non riesci a staccarti dall’odio che provi? Prova una testata contro il muro..magari passa 🙂

      • Alessandra ha detto in risposta a Walter

        Walter, io studio medicina e l’ho vista vista io l’autopsia di un bambino (chiamiamolo con il suo nome) abortito perchè down. L’ho vista io l’ecografia pre aborto di un bambino SOLO perchè aveva un dito in più.

        Le ho viste io persone che molti “fautori della vera vita” considererebbero poco più che vegetali insegnarmi della vita e della morte molto più che persone con il pieno delle loro facoltà fisiche e intellettive.

        Questo è un paese libero, tanto è vero che il divorzio e l’aborto sono legali. Dì quello che vuoi, ma non pretendere che io ti dica:”sì è vero hai ragione” perchè PER LA MIA ESPERIENZA questo E’ FALSO.

        Allo stesso modo radicali, UAAR e “liberi pensatori” in tutte le salse propagandino la loro visione di vita quando e come vogliano. Ma non pretendano che ci stiamo zitti. Parliamo e scriviamo perchè siamo coerenti con noi stessi e con la nostra esperienza di vita e di fede (che sono la stessa cosa)

        • GiuliaM ha detto in risposta a Alessandra

          Il problema è che, appunto, UAAR e liberi pensatori ragionano sul nulla, cioè propongono la loro visione di cose di cui non hanno esperienza diretta. Quante volte in questo sito le opinioni di Giulia/Leptis sono state smentite da medici, neurobiologi ecc.?

          • Walter ha detto in risposta a GiuliaM

            Ma non siete un pò ossessionati dall’Uaar?
            Loro non vi considerano così tanto!

            • GiuliaM ha detto in risposta a Walter

              Non direi caro, non direi… Leggiti un po’ di interventi delle scorse ultimissime 😉

            • Marco ha detto in risposta a Walter

              Tu sei dell’uaar? Non credo che si debba parlare di persone solo se essi parlano di noi, non ti pare? L’ossessione? Io vedo semplice critica, d’altraparte sono un’area molto estrema e pericolosa della società. Si parla di terrorismo e di fondamentalismo senza esserne ossessionati.

        • Walter ha detto in risposta a Alessandra

          Almeno scrivere in italiano…….è questo un altro grosso problema. Persone che antepongono le proprie convinzioni religiose al mestiere serio che svolgono (vedi l’assurdità degli obiettori).
          Ripeto per l’ennesima volta non ho parlato di handicappati o vecchi…ma di libera scelta (cosa per voi strana capisco).
          Libera lei di disporre del suo corpo come preferisce, in talune tremende circostanze ovviamente, e liberi gli altri di fare diversamente. In questo al massimo rientra la sua fede.

          • Gunners ha detto in risposta a Walter

            >Persone che antepongono le proprie convinzioni religiose al mestiere serio che svolgono (vedi l’assurdità degli obiettori).

            tu te ne sei accorto che questa è una cosa sciocca vero ?

          • GiuliaM ha detto in risposta a Walter

            Scusami ma riprendo…
            Vedi che continui a ripetere a pappagallo le stesse cose?
            “Libera di disporre del suo corpo”…
            Purtroppo c’è una parte ancora più debole della donna, ed è il nascituro, a lui sì che non è concesso diritto di replica.

          • Maffo ha detto in risposta a Walter

            E’ simpatico che tu prima fanatizzi la libertà di scelta e poi dopo vorresti sterminare gli obiettori di coscienza perché si appellano alla libera scelta di non praticare certo tipo di operazioni. E’ una posizione molto estremista e radicale, non credo tu possa più essere considerato un moderato.

            La libertà è per tutti, anche per gli obiettori. L’autodeterminazione non esiste, è una questione che vi hanno costretto ad apprendere per non far cadere il teatrino laicista. Se tu fossi veramente autodeterminato potresti andare in motorino senza casco o senza cinture. E invece non puoi. Basta un piccolo ragionamento per mandare all’aria il teatrino, vero?

      • Nofex ha detto in risposta a Walter

        Non credo che ci sia alcuna imposizione dato che non è una questione religiosa. E’ pieno di persone di altre religioni, ateismo compreso, che sostengono un certo tipo di visione. E’ sempre e solo una proposta. La politica non è mai un’imposizione ma si basa sul concetto di maggioranza e minoranza. Occorre accettarlo democraticamente e tu non ne sei capace. Non credo che gli omosessuali siano anormali, non l’ho mai sostenuto.

  27. a-ateo ha detto

    Mi raccomando, Walter, sempre schierato “pro morte”, mi raccomando…o casualmente oppure causalmente, non fa differenza…
    Credo che ti troverai sempre dei Cristiani contro sul fronte vita-morte, perchè essi sono comandati dal Vangelo a schierarsi sempre dalla parte del più debole…
    A proposito e cambiando apparentemente argomento, avrei una domanda ulteriore:
    quale caratteristica in comune hanno i seguenti elementi: sudore, lacrime, muco, corallo, feci, perle? e quali sottoinsiemi si possono ottenere?

  28. a-ateo ha detto

    @walter, se la domanda suona strana e non ottiene risposta, chiarirò opportunamente.
    Da gente che fa il tifo per la ragione (razionalisti….)per la scienza e la matematica, però una risposta a un semplice problemino di insiemistica l’aspetterei….

  29. Volevo segnalarvi questo interessante riferimento sui movimenti gay americani, come sono nati.

    http://famigliacattolica.blogspot.com/2011/01/le-origini-del-movimento-gay-nato-ad.html

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