La rinascita dell’omosessuale Ruben Garcia

La storia di Ruben Garcia, omosessuale che è riuscito a liberarsi dalla dipendenza del sesso -come racconta-, che ha scelto una vita piena, nella castità, partendo dalle ferite infantili, arrivando alla transessualità e all’omosessualità, passando per la prostituzione e poi fino alla conversione, scatenerà certamente le ire di chi coglie sempre occasione per ricordarci che la vita da omosessuale è sempre la più dolce. Ha condiviso senza tabù il suo percorso complesso in un’intervista rilasciata a “Mission”,  la rivista familiare più diffusa in Spagna senza tabù.

Dice di aver sofferto molto a causa della sua omosessualità, ma ora è un altro uomo: «dietro una persona con inclinazioni omosessuali», afferma, «si nasconde spesso una storia di profondo dolore, una biografia di ferite emotive che a poco a poco portano a rifugiarsi nelle persone dello stesso sesso». Secondo Garcia, che guarda la sua esperienza e la sua storia, «l’omosessualità non è genetica, non viene scelta dalla volontà, ma è un disturbo che nasce da una deprivazione emotiva durante l’infanzia o giovinezza, e da altri fattori comportamentali». Egli spera che le persone imparano ad accettare incondizionatamente i gay e le lesbiche, offrendo loro l’amore e l’affetto di cui hanno bisogno per guarire le loro ferite e magari integrare la loro sessualità in una vita di castità.

Racconta la sua storia, parla di quando a causa della mancanza di affetto dal patrigno ha cominciato a cercare l’affetto che mancava negli altri uomini, arrivando fino al sesso, poi alla prostituzione e alla transessualità. E’ un processo graduale, dice, causato da un’insoddisfazione permanente che si cerca di placare. Ma eri felice? «Allora avrei risposto di sì, perché nell’ambiente gay è vietato dire il contrario», ma la verità è che si sentiva solo, con un vuoto enorme. «La Chiesa cattolica», dice, non lo ha mai discriminato ma anzi, «apre le sue porte a tutte le persone senza eccezione». Dopo la conversione è riuscito a liberarsi dalla dipendenza dell’istinto sessuale. «E’ un falso luogo comune», dice, «affermare che la promiscuità sessuale ti rende libero e la castità ti rende represso. E ‘esattamente l’opposto». Attualmente appartiene al gruppo “Courage Latino”, dove molti gay e lesbiche condividono le loro esperienze di una vita rinata.

Antonio Tedesco

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62 commenti a La rinascita dell’omosessuale Ruben Garcia

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  1. Positrone ha detto

    Se da un lato c’è chi ci ricorda continuamente come l’omosessualità sia una condizione di tutta l’umanità, in molti soppressa, ma onnipresente si rischia anche di far arrivare a credere che invece dietro ogni storia di omosessualità ci sia solo un trauma e che la “guarigione” sia sempre possibile.
    Ogni percorso è giusto se porta ad essere autenticamente felici (cosa che non riesce senza Dio nel nostro cuore) e và rispettato. Sono felice che il signor Ruben Garcia abbia trovato nella conversione ed in un percorso di castità la sua gioia. Vale oggi per Ruben come domani per il signor Y che domani scoprirà che il suo fidanzamento con la signorina X è una maschera e coerentemente la concluderà. Dietro ogni Luca che era gay potrebbe esserci anche un alberto che era etero.
    La Bibbia ed anche la Chiesa Cattolica parlano di mistero della condizione omosessuale quindi come è giusto sostenere che la famiglia naturale sia una cosa e le convivenze sentimentali siano altre, così si eviti di fare l’errore opposto, sempre che ci si tenga ad essere cristiani cattolici razionali IMHO :- ).

    • Gab ha detto in risposta a Positrone

      Non si capisce bene cosa vuoi intendere. Me lo spieghi meglio? Secondo te l’omossessualità è un discorso relativo?

    • Gab ha detto in risposta a Positrone

      Dove sta il “mistero” nella Bibbia di condizione omosessuale?

      Si parla di sodomia che viene condannata da Dio. A quale “mistero” ti riferisci?

      • Michele Silvi ha detto in risposta a Gab

        Beh, almeno nel CCC l’omosessualità non è solo sodomia. (che ne sarebbe il frutto degenerato, mi pare)

    • lorenzo ha detto in risposta a Positrone

      Io sono rimasto al Catechismo che afferma: “La sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile.”, ed alla Bibbia che sostiene tutt’altro rispetto all’omosessualità come mistero.
      Mi puoi indicare qualche passo biblico per favore

    • Sophie ha detto in risposta a Positrone

      Bene, allora parliamo del “mistero della condizione omosessuale”, cita i versi della Bibbia così se ne discute insieme.

      • Sophie ha detto in risposta a Sophie

        Sorry non m’ero accorta che la richiesta era stata già fatta. E ovviamente Positrone non essendo credente nè cattolico(anche se fa finta di esserlo per far confondere gli altri)non ha risposto.

  2. Positrone ha detto

    Lorenzo se è psichicamente inspiegabile (e il passo si riferisce specificatamente all’omosessualità) allora vuol dire che non può essere trattata sempre come malattia ne come trauma (come ipotizza lo stesso Garcia) nè si può parlare di guarigione.
    Non si confonda inoltre la sodomia con l’omosessualità se si confonda l’omosessualità con l’omoaffettività. Una donna che faccia pratica orale con un uomo non è diversa nel peccato dall’uomo che faccia altrettanto. Troverei piuttosto irrazionale un Dio che nell’indicarci la via della Salvezza la negasse non in base alla contrizione o alla comprensione del Messaggio o la capacità di mettere a frutto i suoi Talenti ma piuttosto se il peccato sia stato eseguito da maschio o da femmina : – ).

    Detto questo mi piacerebbe che la Chiesa si concentrasse più sui peccati piuttosto che solo su alcune specifiche categorie di peccatori. Ricordo che in ambito sessuale niente c’è di più grave che l’adulterio (massima espressione di quei famosi atti impuri).

    Intendiamoci qui non si tratta di giustificare l’atto omosessuale. Tuttavia razionalmente nemmeno è giustificabile far passare qualcosa di psichicamente misterioso per malattia sempre che il Catechismo voglia essere vista fonte scientifica.

    • lorenzo ha detto in risposta a Positrone

      Se nessuno nella Chiesa mette in dubbio che l’adultero è contrario alla volontà del Creatore, perché si dovrebbe fare un’eccezione per le pratiche omosessuali.
      E’ già stato fatto giustamente notare da altri interventi, che non è la Chiesa particolarmente fissata con l’omosessualità, ma che è attualmente in atto una campagna tesa a “normalizzare” dette pratiche ed i cattolici ribadiscono solamente il parere del Magistero (la misericordia per le sofferenze è un’altra cosa).
      Riguardo alla gravità, io sono rimasto ai peccati impuri contro natura che “gridano vendetta al cospetto di Dio”: sai darmi qualche chiarimento in merito?
      Ribadisco inoltre il desiderio di conoscere i passi biblici in cui si parla “di mistero della condizione omosessuale”?

    • Gab ha detto in risposta a Positrone

      Che mucchio di sciocchezze. Rileggiti la prima enciclica di Benedetto XVI a proposito.

      Stai relativizzando in modo gravissimo l’atto sessuale.

      Garcia sta palesemente parlando di un “disturbo”. Non c’è quindi alcun mistero per lui. E neanche per la Chiesa quando parla di inspiegabilità parla dell’oggetto in modo palese, sfera psichica. L’ambito è evidente.

      “Detto questo mi piacerebbe che.. ” A me piacerebbe che tu ti ripassassi un pò di sana dottrina e non interpretare a modo tuo e come piace a te.

  3. Bichara ha detto

    Non capisco da dove deriva questa convinzione per cui “ogni” percorso è giusto se porta a una autentica felicità!!! Edonismo?
    Non devo, come essere umano dotato di intelletto,governare le mie pulsioni e vagliare tutti i miei comportamenti (anche i pensieri; lett.Filipesi 4:8)?

  4. Positrone ha detto

    Parto da Bichara perchè entro il suo, immagino involontario Debunking, ha trascurato una mia frase “…(cosa che non riesce senza Dio nel nostro cuore)…”. Frase che in toto ovviamente và riportato al contesto generale della discussione, senza quindi voler assolutizzare una frase che invece ha un ambito ben specifico. Da ciò si evince che l’edonismo è escluso se Dio è presente nel nostro cuore.

    Per lorenzo. Tu stesso hai indicato il passo in cui la Chiesa parla di mistero del mistero genesi psichica dell’omosessualità. Stai mettendo in dubbio il Magistero?
    Di fronte ad una campagna tesa a normalizzare i rapporti omosessuali vorrei che la Chiesa ricordasse che il peccato consiste nell’atto impuro da chiunque sia commesso, omosessuali compresi naturalmente ma non solo.
    Tra gli atti impuri che gridano vendetta al cospetto di Dio non c’è solo l’omosessualità mi piacerebbe che venisse ricordato. Si parla di “Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento”. Siccome il peccato lo stesso mi piacerebbe che sia condannato il peccato e non il tipo di peccatore.

    Per Gab io non ho messo ne metto in discussione quello che Garcia dice per sè ma in un passo egli dalla sua esperienza da un giudizio invece universale. Quello lo contesto. E permettimi, chi relativizza l’atto sessuale, trovo sia tu come sia tu colui/colei che deve ripassare la dottrina evitando interpretaziuoni personali.
    Io ho letto non solo l’enciclica ma molto altro e trovo difficile conciliare che un cristiano non debba discriminare quando poi invece che condannare il peccato punti il dito solo su una particolare categoria di peccatori all’interno di un ambito che conserva la stessa gravità ma in ambito più largo.

    Inoltre trovo strano che tra voi che siete tutti stimati e profondi conoscitori degli argomenti ecclesiastici, non parliate del peccato sociale ed individuale ne della passione così come delle regole del peccato. Voi più di altri dovreste sapere che l’intenzione, la volontà, la conoscenza, la passione variano attenuando o aggravando l’entità del peccato. Che il progresso spirituale a cui l’uomo è chiamato è progressivo non istantaneo.

    Veniamo al concreto, chiedo a voi, la domanda può sembrare provocatoria ma vi assicuro che in verità non lo è ne vuole esserlo, Cristo quale speranza da ad un omosessuale?

    • Luca ha detto in risposta a Positrone

      il Paradiso

    • Laura ha detto in risposta a Positrone

      Non mi piace chi vuole insegnare alla chiesa cosa deve dire.

    • Bichara ha detto in risposta a Positrone

      Positrone , ti chiedo scusa , non era mia intenzione essere spigoloso, mi piace comunicare con le persone intelligenti
      Riguardo la domanda , Cristo da speranza uguale a tutti a prescindere da qualsiasi peculiarità, secondo me : Certo la persona omosessuale un po si trova come il mancino e poi ci sono delle esperienze e delle situazioni difficili da comprendere “dall’esterno”.Fidiamoci dell’assoluta precisione del giudizio di Dio e della Sua Provvidenza , anche se le sue vie non sono le nostre e appaiano incomprensibili a volte.

    • lorenzo ha detto in risposta a Positrone

      Il Catechismo, dopo aver affermato: “La sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile.”, prosegue:” Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che “gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati”. Sono contrari alla legge naturale. Precludono all’atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati.”

      Gli atti impuri, senza contare i semplici pensieri, vanno dalla masturbazione all’adulterio, dalla pornografia alla prostituzione, dallo stupro all’incesto, dall’omosessualità (maschile e femminile) alla pedofilia, tanto per citare i più noti. Inoltre,come tu fai rilevare, ad aggravare od attenuare il peccato, concorrono anche la “piena avvertenza” ed il “deliberato consenso”: ogni persona è un caso a se stante.

      Il brano di S. Paolo che hai indicato, per essere ben compreso, andrebbe in realtà postato in un modo un po’ più ampio:
      ” Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti e hanno cambiato la gloria dell’incorruttibile Dio con l’immagine e la figura dell’uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
      Perciò Dio li ha abbandonati all’impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi, poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.
      Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento. E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d’una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno, colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa.” (Rm 1.22-32)

      Venendo al concreto, la speranza che Cristo dà ad un omosessuale è la stessa che diede all’adultera: “Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».” (Gv 8.10-11)

  5. Positrone ha detto

    Gentile Laura personalmente non ritengo da avere nulla da insegnare piuttosto preferisco ricordare a me stesso cosa la Chiesa cosa insegna ed auspicare che il messaggio sia ricordato anche dai tutti i suoi adepti. Non vorrei che il formalismo superi la sostanza e la speranza di comprendere certi fenomeni sempre meglio è più che lecito… Fortunatamente tali speranze giuste o sbagliate sono nelle mani di Dio e non degli uomini.

    Caro Luca, immagino sia lo stesso Paradiso che offre a ogni essere umano. Spero che qualcuno mi risponda in maniera più profonda alla domanda comprendendone il senso ma soprattutto lo spirito più profondo….

    • Laura ha detto in risposta a Positrone

      “Detto questo mi piacerebbe che la Chiesa si concentrasse più sui peccati piuttosto che solo su alcune specifiche categorie di peccatori.”.

      Questa frase non è mia, Positrone. La tua posizione non mi piace, anche per altro.

      • Sophie ha detto in risposta a Laura

        Neanche a me piace e neanche un pò. Un bel minestrone composto di un pò di verità, un pò di menzogna e un pò di depistaggio per confondere ma soprattutto una bella dose di ambiguità. Questo atteggiamento mi ricorda qualcuno in particolare….

    • GiuliaM ha detto in risposta a Positrone

      Adepti?

  6. Positrone ha detto

    Sophie, chi ti ricordi non ne ho idea e di complottismo non è fatta la razionalità. Detto questo il fatto che non piaccia un pensiero non mi scandalizza anche a me non piace quello espresso da taluni fatto verità negate, menzogne velate e confusione depistatoria, non importa. Io aspetto qualcuno che razionalmente riesca a rispondermi coerentemente alal definizione :- ).

    Certo Laura, a me piacerebbe che si ricordasse maggiormente che il peccato di sodomia non è esclusivo degli uomini omosessuali. Quale è il problema? Dove è il mio insegnamento alla Chiesa?
    Queste sono verità che la Chiesa già enuncia nel suo catechismo. Augurarsi che i nostri pastori lo insegnino integralmente è un problema Laura?
    Lo dico perchè in base alla mia esperienza, in molte prediche ho sentito condanne rispetto all’esperienza omosessuale in alcune addirittura sono consigliate esperienze di esorcismo in funzione antiomosessuale ma in nessuna ho sentito ricordare che anche in una coppia eterosessuale e cristiana certe pratiche sono abiminio per il Signore.

    • Laura ha detto in risposta a Positrone

      Piuttosto che augurare agli altri quello che dovrebbero fare cercherei di dire qualcosa di interessante. Per ora leggo tantissimi giri a vuoto con parole ricercate senza entrare mai nel merito.

      La posizione della chiesa sull’omosessualità è una ed è ben precisa. Ovviamente si condanna il peccato e non il peccatore. Ti sta bene meglio per te, non ti sta bene peggio per te. Non vedo dove tu voglia arrivare…scusami ma non ti si capisce per nulla.

  7. Sophie ha detto

    Quel “qualcuno” di cui parlo i cristiani lo conoscono tutti, specialmente gli esorcisti… Non mi piace per niente la tua ambiguità e il tuo modo di esporti ambiguo, a me piacciono le persone trasparenti. Pensi che l’omosessualità sia nella norma e si possa tranquillamente mettere sullo stesso piano dell’eterosessualità? Bene, dillo apertamente! No che prima parli di Chiesa, poi però gli fai critiche velate, parli di Dio nel “nostro” cuore, poi dei cristiani come se tu facessi parte di un’altra categoria (perchè secondo me non sei manco credente),dici le cose in maniera tale che devi anche leggere fra le righe, ti si chiede qualche citazione della Bibbia e fai finta di niente. Non mi sono mai piaciute le persone ambigue e nella vita di tutti i giorni in genere le tengo a debita distanza. Tra l’altro alla tua domanda qualcuno ha risposto, quindi non ho capito cosa cerchi.

  8. Positrone ha detto

    Sophie immagino che tu sia deputata al giudicarmi invece di rispondere a delle domande precise. Io sono credente e anche praticante. Mai in nessun mio intervento ho scritto che l’omosessualità possa essere giustificata, che la Chiesa sia in errore.
    Parlo giustamente di Dio nel nostro cuore e parlo di cristianità (che cmq non coincide con il solo cattolicesimo). Quindi?
    Io ho risposto alle richieste di citazione. Ho ricitato, dopo Lorenzo, il CCC che fino a prova contraria esprime il Magistero della Chiesa. I passi sui sodomiti sono facilmente ritrovabili sulla Bibbia ma in essi si esprimono peccati e ambiti più ampi che vanno oltre l’omosessualità. Piuttosto sembri pensare tu che la pratica orale o sodomita sia diversa se commessa da uomini o donne, da omosessuali o da etero. Beh cara Sophia, non posso dirti altro se non che ti sbagli….

    Quello che voglio, in un sito certo di orientamento religioso ma che parla giustamente di razionalità che non si diventi un’altra uaar al contrario cioè razionalisti. Che non si confondano i piani. Che su questo argomento non la Chiesa ma alcuni suoi adepti sembrano essere più intransigenti e persino contrari allo spirito di accoglienza e al DOVERE di non discriminazione. Che si ricordi che il problema è il peccato e non il peccatore. Questo è il Magistero della Chiesa. E per inciso nessuno ha ancora risposto alla mia domanda.
    Ognuno sceglie lo spirito che preferisce. C’è chi cerca di evitare il peccato come me e chi invece il peccatore ad ognuno la sua scelta e per ognuno ci sarà il Giudizio. Non sono affatto ambiguo ho espresso più che chiaramente il mio pensiero ma se tu in esso ci vuoi vedere il complotto, il male o l’ambiguità, in verità ti dico che li vedrai pur non essendoci.
    Quel Qualcuno di cui tu hai inteso e che secondo te i cristiani, come dici tu, parlano ha detto attraverso la Sua Chiesa che l’origine psichica dell’omosessualità è misteriosa non diabolica.

    • lorenzo ha detto in risposta a Positrone

      Alla tua domanda ho dato una risposta che può piacerti oppure no: fammelo sapere.

    • Sophie ha detto in risposta a Positrone

      “Sophie immagino che tu sia deputata al giudicarmi invece di rispondere a delle domande precise.” Alla tua domanda t’è stato risposto.
      “Che su questo argomento non la Chiesa ma alcuni suoi adepti sembrano essere più intransigenti e persino contrari allo spirito di accoglienza e al DOVERE di non discriminazione.” Adepti? Ma se allora sei cattolico di quale setta fai parte visto che per te non esistono i fedeli ma gli adepti?
      “Che si ricordi che il problema è il peccato e non il peccatore. Questo è il Magistero della Chiesa.” Il Magistero della Chiesa è: misericordia verso il peccatore, non condividerne il peccato.
      “I passi sui sodomiti sono facilmente ritrovabili sulla Bibbia” Sì ma voglio i passi dove si parla del “mistero dell’omosessualità” visto che la Bibbia a quanto mi risulta è abbastanza chiara e non nasconde mai niente.
      “in verità ti dico” In verità ti dico sono le parole che usava Gesù e tu non sei Gesù. Tra l’altro spacci le tue opinioni personali chiamandole verità. Comincia a chiamarle col loro vero nome.
      “Quel Qualcuno di cui tu hai inteso e che secondo te i cristiani, come dici tu, parlano ha detto attraverso la Sua Chiesa che l’origine psichica dell’omosessualità è misteriosa non diabolica.” Portami dov’è scritto. E portami pure dov’è scritto che l’omosessualità, essendo di origine misteriosa (pertanto non di origine diabolica) per conseguenza non può essere definita peccato. Grazie.

    • Laura ha detto in risposta a Positrone

      @Positrone
      I tuoi commenti fanno solo confusione, forse perché tu stesso avverti una confusione nella tua fede. E’ normale, basta non essere arroganti e non voler pensare di insegnare la vita a qualcuno, sopratutto alla chiesa.

      P.S.
      Cerca anche di sintetizzare.

  9. Positrone ha detto

    Lorenzo ed anche Bichara chiedo scusa, non so come mai, ma prima i vostri interventi non li avevo trovati pubblicati. Li leggo ora per la prima volta. Certo specie la tua risposta Lorenzo è più che esaustiva. E’ esattamente quello il punto. Preferisco vivere e lasciar comprendere che la Chiesa non sia solo una summa di divieti ma come insegna anche il nostro Papa attuale una scelta positiva. Il rischio è non lasciar trasparire la speranza. Il rischio è confondere peccato e peccatore che sono cose molto diverse.
    L’estensione del passo Di San Paolo ai romani è ancora più interessanti laddove essa esprima una concezione del peccato più ampia ancora. Laddove la sessualità viene condannata in rapporto ad una condizione di peccato più grave e generica.
    Il rischio è parlare (nella generalità) di malattia o di influenza satanica in chi vive già una condizione (di cui è la psicologia ad accuparsene) davvero estremamente difficile in cui si rischia di far sentire “maledetto” chi vive una condizione non voluta ne scelta.
    Ricordo peraltro che la posizione dei Gesuiti sull’argomento sia un po’ diversa in virtù del fatto che il Magistero in proposito all’oggetto della discussione ancora esprime la sua infallibilità e sarebbe davvero interessante parlarne.

    • lorenzo ha detto in risposta a Positrone

      Hai detto una grandissima verità: “Il rischio è non lasciar trasparire la speranza. Il rischio è confondere peccato e peccatore”

    • lorenzo ha detto in risposta a Positrone

      Hai detto una grandissima verità: “Il rischio è non lasciar trasparire la speranza. Il rischio è confondere peccato e peccatore”
      Matteo, citando Isaia scrive di Gesù: “ Non contenderà, né griderà,né si udrà sulle piazze la sua voce. La canna infranta non spezzerà, non spegnerà il lucignolo fumigante, finché abbia fatto trionfare la giustizia; nel suo nome spereranno le genti.” (Mt 12.19-21)
      Si può tradire il messaggio evangelico anche spegnendo il lucignolo fumigante: la divina misericordia ci accompagna fino all’ultimo istante della nostra vita terrena.
      Gesù però, non dice all’adultera: vai tranquilla che quello che hai fatto da oggi in poi non è più peccato, ma le dice: non peccare più.

      Non conosco la posizione dei Gesuiti cui accenni (se vuoi puoi accennarla), però quella che fa testo è quella del Magistero.

    • mariasole ha detto in risposta a Positrone

      La preghiera di liberazione differisce dalla preghiera di esorcismo, che viene usata dalla Chiesa quando tutta la persona è interamente sotto il dominio di satana, come il caso dell’indemoniato di Gerasa che gridava e si percuoteva con pietre e che nessuno riusciva a domare dice Marco 5, 1-9.

      La preghiera di liberazione viene usata soltanto quando una parte della nostra personalità si trova sotto l’influsso di qualche spirito maligno: per esempio in qualche caso di ira incontrollata, di deviazioni sessuali e perfino di malattie fisiche.

      Io ho una bella testimonianza di una ragazza che aveva avuto due relazioni omosessuali di cui una in corso e che invitata a scrivere su un foglio di carta, mentre noi pregavamo dentro di noi e quindi nessuno sapeva niente, “Gesù liberami”, si accorse che non poteva scriverlo.
      Invitata a scriverlo davanti a Gesù mentre noi preghiamo sempre in silenzio e le facevamo coraggio ad andare avanti, provò otto volte a scriverlo non riuscendo mai. Finalmente la nona volta riuscì a scriverlo piangendo e con un grido quasi di invocazione estrema a Gesù: “Gesù aiutami”. Subito dopo non solo fu liberata, ma non ebbe più nessuna tendenza omosessuale. Sono passati diversi anni, si è sposata e non ha avuto più nemmeno una tentazione nel campo della deviazione sessuale.

      Mi sembra molto evidente che ci sono situazioni dove una parte della persona non era capace di liberarsi da questa schiavitù.
      In qualche caso la preghiera di liberazione serve perfino ad allontanare alcune malattie fisiche.
      Conosco il caso di una donna che faceva la maga, si è convertita, è entrata a far parte di una comunità dopo un lungo periodo di preghiere; aveva sette ulcere allo stomaco da dieci anni. Appena lei è stata liberata, le ulcere se ne sono andate.
      D’altra parte tale è il caso della donna nel vangelo di Luca che aveva uno spirito che da 18 anni la teneva inferma, tanto da impedirle di tenersi eretta (Lc 13, 10-13).
      http://www.gesuemaria.it/preghiera-di-liberazione.html

  10. Ma qual è la cosa sconvolgente in questa notizia? L’esperienza di questo signore ha valore in quanto tale. Ovviamente è da stupidi ritenere che la via per la felicità sia una soltanto: se un omosessuale si sente meglio dopo una conversione di atteggiamento/orientamento, buon per lui. Non con tutti funziona, e dunque è sbagliato pretendere di trovare una “terapia riparativa” buona per chiunque.

  11. Positrone ha detto

    “Sophie immagino che tu sia deputata al giudicarmi invece di rispondere a delle domande precise.”
    -Alla tua domanda t’è stato risposto.-
    “Non avevo letto tuttavia ho replicato”.
    ……………………………………………………………………….
    “Che su questo argomento non la Chiesa ma alcuni suoi adepti sembrano essere più intransigenti e persino contrari allo spirito di accoglienza e al DOVERE di non discriminazione.”
    -Adepti? Ma se allora sei cattolico di quale setta fai parte visto che per te non esistono i fedeli ma gli adepti?-
    “Adepti e fedeli sono sinonimi. Sei tu ad interpretarla in maniera evidentemente spregiativa. Sono adepto del Cattolicesimo romano ed in esso non vedo il problema, tu si?”
    ……………………………………………………………………….
    “Che si ricordi che il problema è il peccato e non il peccatore. Questo è il Magistero della Chiesa.”-
    Il Magistero della Chiesa è: misericordia verso il peccatore, non condividerne il peccato.
    “Trovami il testo in cui affermerei che bisogna condividere il peccato. Al il pregiudizio quanto fa male”.
    ……………………………………………………………………….
    “I passi sui sodomiti sono facilmente ritrovabili sulla Bibbia”
    -Sì ma voglio i passi dove si parla del “mistero dell’omosessualità” visto che la Bibbia a quanto mi risulta è abbastanza chiara e non nasconde mai niente.-
    E aridaje, ho già risposto portandoti il passo del CCC
    ……………………………………………………………………….
    “in verità ti dico”
    -In verità ti dico sono le parole che usava Gesù e tu non sei Gesù. Tra l’altro spacci le tue opinioni personali chiamandole verità. Comincia a chiamarle col loro vero nome.-
    “anche il termine adultera è usato da gesù e così molte altre espressioni di uso comune. Sono diventate vietate? Al solito vuoi vedere il male dove non c’è ed infatti lo trovi. Ci sono alcune parole di Gesù che potrebbero tornarti utili”
    ……………………………………………………………………….
    “Quel Qualcuno di cui tu hai inteso e che secondo te i cristiani, come dici tu, parlano ha detto attraverso la Sua Chiesa che l’origine psichica dell’omosessualità è misteriosa non diabolica.”
    -Portami dov’è scritto. E portami pure dov’è scritto che l’omosessualità, essendo di origine misteriosa (pertanto non di origine diabolica) per conseguenza non può essere definita peccato. Grazie.-
    “Alla prima richiesta: Catechismo della Chiesa Cattolica, 2357. Alla seconda mai detto che l’omosessualità non sia un peccato al contrario ho detto che la sodomia ed il peccato contro natura è un peccato ben più ampio”
    ……………………………………………………………………….

    Risposto a Sophia veniamo a te Lorenzo. In nessun passo da me scritto io accenno ad un’accettazione dell’omosessualità come pratica. Ho solo detto che bisogna distinguere l’omosessualità dall’omoaffettività giacchè i gay per usare un espressione corrente (e forse sbagliata) non sono privi di sentimenti ed inoltre ho ricordato come il peccato che grida vendetta al cospetto di Dio è più ampio che la solo sessualità tra uomini o donne. Ho ricordato come la sessualità in toto contro natura è peccato ed ho auspicato che passi questo messaggio che è quello corretto secondo Magistero.
    Puoi trovare la posizione gesuita nella loro rivista “Aggiornamento Sociale” del Giugno 2008.
    Si ricordi inoltre che non è la Chiesa a dover stabilire in cosa origina l’omosessualità (genetica o psiche) e si ricordi che seppure esiste un Magistero a proposito della tematica sessuale essa ancora ha, come anche qualche altra parte della Dottrina, il vincolo dell’infallibilità. Sono argomenti dunque che la Chiesa può discutere ancora al proprio interno.
    Ciò non significa che l’insegnamento finora avuto non ha efficacia o che si possa giustificare la pratica della sessualità contro natura ma significa che l’uomo, il figlio di Dio e la sua Salvezza tramite Gesù è su un piano diverso.

    Mariasole prendo positivamente la tua testimonianza ma io parlavo di generalità non di casi specifici.

    • Sophie ha detto in risposta a Positrone

      “Adepti e fedeli sono sinonimi. Sei tu ad interpretarla in maniera evidentemente spregiativa. Sono adepto del Cattolicesimo romano ed in esso non vedo il problema, tu si?” Adepti è dispregiativo, tant’è che lo usano gli anticlericali per offendere i cattolici.
      “Catechismo della Chiesa Cattolica, 2357” Dice che gli atti omosessuali sono atti disordinati e la Chiesa chiede la castità. Nessuna relativizzazione. Quello che hai detto prima quindi, non ho capito dove lo hai preso.
      Positrone non sono pressante perchè la pensi in maniera diversa ma perchè i cattolici hanno una grande responsabilità verso loro stessi e verso gli altri. Molti atei spesso sono confusi per causa nostra e per il nostro relativizzare.

    • Gennaro ha detto in risposta a Positrone

      A parte il fatto che:

      1) Non esiste il “cattolicesimo romano”
      2) e gli “adepti” sono riferiti alle sette

      Se il tuo discorso è quello che hai scritto sono d’accordo con te su tutto. Non vedo però cosa c’entri dato che nessuno ha mai detto qualcosa in contrario. Cosa c’entra con l’articolo?

    • Gab ha detto in risposta a Positrone

      “e si ricordi che seppure esiste un Magistero a proposito della tematica sessuale essa ancora ha, come anche qualche altra parte della Dottrina, il vincolo dell’infallibilità”

      Che cosa significa??? Mamma mia metti insieme cose che non c’entrano nulla fra di loro e perfino contraddittorie.

      Se il Magistero è infallibile che significa che “Sono argomenti dunque che la Chiesa può discutere ancora al proprio interno” ???

      Se è infallibile non c’è nessuna discussione su di esso. Il Magistero si esprime da 2000 anni. Evidentemente non te ne sei accorto. Punto di vista questo estremamente relativo, confusionario e pericoloso.

      Poi tanto per avere un ripasso l’infallibità del Magistero non è applicato ad ogni documento, ma solo ed esclusivamente a pronunciamenti dichiaratamente “ex cathedra”. Sull’omosessualità in particolare non c’è bisogno neanche di pronunciamenti “ex cathedra” dato che è la Rivelazione che ne parla in maniera diretta. Ma in ogni caso pronunciamenti ce ne sono già stati e non solo attraverso il Catechismo.

      Le riviste “gesuite” che tu citi non sono magistero infallibile quindi non facciamo confusione su opinioni personali che solo questo valore hanno. Di opinione, quindi fallibile.

      E sarebbe gradito che la si smettesse di discutere con “secondo me” , “io credo” , “a mio avviso” … dell’opinione del singolo quando si tratta di questioni oggettive ed insegnate da sempre l’importanza è pari allo 0. Sei in errore per non dire nella eresia ed evidentemente lo fai in maniera consapevole, che è ancora più grave.

      L’ennesimo seguace di Don Gallo?

  12. Fedele Razio ha detto

    Caro Positrone, so che da solo non faccio statistica, eppure:
    – non conosco una sola persona che vive l’esperienza dell’omofilia e che sia felice;
    – conosco persone che vivevano l’esperienza dell’omofilia e che hanno superato le loro pulsioni omofile individuandone le cause nelle ferite emotive subite in particolare durante l’infanzia;
    – conosco persone infelici che vivono l’esperienza dell’omofilia e che difendono con le unghe e con i denti la loro infelicità pretendendo di essere felici e invece spargendo a larghi mani rabbia e dolore: buon pro gli faccia, la via della ricerca e della guarigione spirituale non è sempre veloce.

    La verità è che per essere felici bisogna essere integri, e fra i requisiti per essere integri c’è quello della coerenza fra identità sessuale psichica e identità sessuale biologica.

  13. Fedele Razio ha detto

    Caro Positrone, riprendo da dove sei partito: “si rischia anche di far arrivare a credere che invece dietro ogni storia di omosessualità ci sia solo un trauma e che la “guarigione” sia sempre possibile.”

    Non so se dietro ogni storia di omosessualità ci sia solo un trauma.
    Giusto anche, come fai tu, considerare che anche nelle relazioni fra persone dello stesso sesso ci può essere affetto e amicizia.

    Sono tuttavia dell’opinione che quando ci sono atti sessuali fra persone dello stesso sesso ci sia in quegli atti una ferita, un dolore. E che quella ferita e da quel dolore possano sì essere sempre superati.

  14. Positrone ha detto

    “Adepti e fedeli sono sinonimi. Sei tu ad interpretarla in maniera evidentemente spregiativa. Sono adepto del Cattolicesimo romano ed in esso non vedo il problema, tu si?”
    -Adepti è dispregiativo, tant’è che lo usano gli anticlericali per offendere i cattolici.-
    Evidentemente invece appunto tu lo vedi dispregiativamente. A me poco interessa di come le parole vengano usate da ALTRI a me interessa il significato che ha in italiano e cmq l’accezione che io gli ho dato e che applico come ricordato anche a me stesso senza alcun problema. Di nuovo vuoi vedere un problema dove non c’è e di nuovo ti metti in cattedra…
    ……………………………………………………………………….
    “Catechismo della Chiesa Cattolica, 2357″
    -Dice che gli atti omosessuali sono atti disordinati e la Chiesa chiede la castità. Nessuna relativizzazione. Quello che hai detto prima quindi, non ho capito dove lo hai preso.-
    “Dice anche che la genesi psichica dell’omosessualità è inspiegabile”
    ……………………………………………………………………….
    -Positrone non sono pressante perchè la pensi in maniera diversa ma perchè i cattolici hanno una grande responsabilità verso loro stessi e verso gli altri. Molti atei spesso sono confusi per causa nostra e per il nostro relativizzare.-
    “Io non relativizzo proprio nulla anche perchè non ho mai scritto (ma opramai sono almeno 5 gli interventi in cui lo ribadisco) che l’omosessualità non sia un peccato, ho piuttosto e sono anche a questo punto svariate volte che lo rispiego che quel disordine si applica a categorie più vaste. Sei tu che a queswto punto mi pare relativizzi il peccato relativo.”

    Per Gennaro esistono tante chiese a definizione cattolica, per romana si intende la Chiesa Cattolica di Roma. Prendi un qualsiasi testo di definizione mentre per adepti leggi quanto su. Trovo tuttavia questo vostro attaccarvi al formalismo delle parole poco razionale e francamente un po’ pretestuoso. Il problema o i punti di vista che si dibattono sono altri e di ben altra caratura risposto all’uso della parola romano o adepto.
    Infine io ho spiegato più che chiaramente cosa contesto dell’articolo. Anzitutto la generalizzazione che fa Garcia rispetto alla sua invece più che rispettabile
    esperienza. Ed infine il fatto che il peccato che si rileva, ovvero quello contro natura non è esclusivo dei “gay” secondo l’accezione generale ma questo non viene mai troppo spesso ricordato.

    Gab, forse hai mal compreso il mio testo o forse ho usato un italiano poco comprensibile e me ne scuso. Sulla morale sessuale NON c’è il marchio dell’infallibilità del Magistero ma solo delle indicazioni. Ricordo che i passi relativi alla condanna dell’omosessualità riguardano quella parte di Legge che attiene ai costumi degli israeliti (la stessa dei crostacei o della circoncisione o della sacralità dell’ospitalità) e vengano trattati in un contesto di condanna al politeismo. Vengano insomma condannati gli atti sessuali in funzione sacrale non in funzione di una relazione stabile ma attualmente l’interpretazione costante è estensiva. La Chiesa ha l’autorità di rivedere se così lo Spirito Santo vorrà che tu sia d’accordo o meno caro Gab.
    Tant’ è vero che la posizione dei gesuiti rimane in Comunione con la Chiesa di Roma. Che questo piaccia oppure no.
    E’ giusto perchè tu lo sappia per quanto io mi trovi anni luce lontano dalle posizioni di Don Gallo esso mi risulta essere ancora un ordinato.

    A Fedele Razio invece rispondo che al contrario io conosco molte coppie e persone omosessuali che vivono secondo la loro filosofia e il loro credo chi in modo casto e cattolico chi invece in modo laico e distante dal cattolicesimo ma cmq felicemente. Molti di quelli che conosco hanno perseguito un cammino ivi compreso quelle delel comunità di preghiera e ivi compreso le preghiere di liberazione. La loro unica sofferenza risiede nel fatto che i genitori/società non li accettino ne possano esprimere il loro sentimento in pubblico perchè fonte cmq di imbarazzo.
    Certo ho conosciuto anche “omosessuali” (e di per sè la stessa definizione mi pare discriminatoria come se il loro vivere fosse legato soltanto ad un concetto sessuale) che a causa di una ferita, di un abuso, di un rifiuto ha provato l’esperienza dell’omosessualità ma ho anche conosciuto persone che pur sposate e con figli e con una vita assolutamente serena prima e dopo hanno sentito la loro vita come una condanna scoprendosi invece innamorate di una persona dello stesso sesso. I percorsi sono biunivoci o cmq personali. Invece molti cattolici rifiutano questa verità umana volendo vedere dietro ogni “omosessuale” un traumatizzato.

    Razionalmente chiedo a tutti credete che sia così, cioè che ogni omosessuale sia un malato?

    Strano che in un sito di persone razionali di fronte alla semplice affermazione che il caso di una persona non descriva una condizione generale e al ricordo che lo stesso peccato può e viene commesso anche in ambito eterosessuale si scateni questa ridda di voci più o meno accusatorie. Non è fatto divieto ad un cristiano di discriminare? E cosa significa discriminare se non creare discrimine in un comportamento e/o posizione e/o situazione generale?

    • Gab ha detto in risposta a Positrone

      “La Chiesa ha l’autorità di rivedere se così lo Spirito Santo vorrà che tu sia d’accordo o meno caro Gab.”

      Ah eccoti scoperto. Altro che cattolico. Tu sei il classico protestante “chiesa fai da te” dell’ultima ora.

      Ti fai auto dottrina, auto magistero e auto interpretazione. Complimenti vivissimi. L’eresia per te evidentemente è una virtù.

    • Gab ha detto in risposta a Positrone

      E quindi lo Spirito Santo si contraddirebbe visto che la Rivelazione condanna senza esitazioni l’omosessualità. Mi hai fatto diventare relativista perfino la Terza Persona della SS. Trinità. Forse neanche Lutero ci sarebbe riuscito come hai fatto tu.

  15. Sophie ha detto

    “Dice anche che la genesi psichica dell’omosessualità è inspiegabile” Dove?
    “Sei tu che a questo punto mi pare relativizzi il peccato relativo.” Non ho mai sentito parlare di peccato relativo in tutta la mia vita, questa è la prima volta che lo sento.
    “Non è fatto divieto ad un cristiano di discriminare? E cosa significa discriminare se non creare discrimine in un comportamento e/o posizione e/o situazione generale?” Ah non sapevo che dire che una cosa è peccato significasse discriminare. Ma dove hai studiato sul libro di Herry Potter?

  16. Positrone ha detto

    “Dice anche che la genesi psichica dell’omosessualità è inspiegabile”
    -Dove?-
    “Lorenzo glielo dici tu? Oppure per l’ennesima volta lo ririririposto? Da notare che solo tu Sophie non l’hai trovato il riferimento :- ). Lo trovi come al verso 2357 sul sito http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p3s2c2a6_it.htm tra la terza e la quarta riga”

    “Sei tu che a questo punto mi pare relativizzi il peccato relativo.”
    -Non ho mai sentito parlare di peccato relativo in tutta la mia vita, questa è la prima volta che lo sento.-
    “Non ne hai mai sentito parlare anche io sebbene tu dovresti sapere che c’è un livello oggettivo ma anche uno soggettivo ma il bello cmq è che ne stai parlando solo tu.”

    “Non è fatto divieto ad un cristiano di discriminare? E cosa significa discriminare se non creare discrimine in un comportamento e/o posizione e/o situazione generale?”
    -Ah non sapevo che dire che una cosa è peccato significasse discriminare. Ma dove hai studiato sul libro di Herry Potter?-
    “Però immagino tu sappia che se dici che solo gli italiani rubano o solo i napoletani questa è discriminazione. Ebbene, forse non sai che gli omosessuali non sono gli unici a commettere l’atto impuro contro natura e quindi se lo si imputa solo a loro è discriminazione. Compris? Bien.
    Un lettore di Harry Potter o Il Signore degli Anelli ma anche Cuore o i Promessi Sposi o Pinocchio simili differenze è in grado di capirle più che bene. Lascio cadere invece la polemichetta personale.”

    • Sophie ha detto in risposta a Positrone

      “Lo trovi come al verso 2357”
      Positrone l’ho riletto 3000 volte e per 3000 volte ho dedotto che t’inventi le cose di sana pianta.
      “dovresti sapere che c’è un livello oggettivo ma anche uno soggettivo ma il bello cmq è che ne stai parlando solo tu.”
      Ah quindi adesso c’è un peccato soggettivo e uno oggettivo!? Aspetto il momento in cui mi dirai che il peccato non viene nè dall’uomo nè dal diavolo.
      “Ebbene, forse non sai che gli omosessuali non sono gli unici a commettere l’atto impuro contro natura e quindi se lo si imputa solo a loro è discriminazione.”
      Non hai mai letto la Bibbia, ma almeno il titolo dell’argomento lo hai letto?
      “Compris?”
      No niente compris perchè stai dicendo una boiata dietro l’altra.
      “Lascio cadere invece la polemichetta personale.”
      Chi è venuto qui con l’intento di polemizzare sei solo tu.

      • Positrone ha detto in risposta a Sophie

        “Lo trovi come al verso 2357″
        -Positrone l’ho riletto 3000 volte e per 3000 volte ho dedotto che t’inventi le cose di sana pianta.-
        “Io invece ho compreso che non sai leggere :- ). Per quanto riguarda i tuoi giudizi personali lasciano il tempo che trovano quindi non li commento”
        …………………………………………………………………..
        -Ah quindi adesso c’è un peccato soggettivo e uno oggettivo!? Aspetto il momento in cui mi dirai che il peccato non viene nè dall’uomo nè dal diavolo.-
        -Esatto ed è la stessa Chiesa che ce lo spiega laddove ci insegna (ma tu hai bisogno di un ripasso 😀 ) che oggettivamente c’è moralmente un disordine contro natura mentre nel giudizio soggettivo si consiglia prudenza nel giudizio. Per quello che attiene le tue aspettative oltre che deluderti purtroppo sorvolo perchè non hanno senso-
        …………………………………………………………………….
        “Ebbene, forse non sai che gli omosessuali non sono gli unici a commettere l’atto impuro contro natura e quindi se lo si imputa solo a loro è discriminazione.”
        -Non hai mai letto la Bibbia, ma almeno il titolo dell’argomento lo hai letto?-
        “La Bibbia l’ho letta in più di un occasione forse però a differenza tua conosco anche la Patristica ed inoltre conosco e ricordo bene anche l’articolazione di insieme. Il Contesto, l’esperienza, il fine del Messaggio non và mai dimenticato ed io al contrario di altri non lo dimentico. Infine l’articolo è più che ben chiaro nella mia mente ma la chiarezza dalle tue argomentazioni non ti è propria. Rimane il fatto che sono sempre qui per rispondere al tuo pensiero”
        …………………………………………………………………….
        “Compris?”
        -No niente compris perchè stai dicendo una boiata dietro l’altra.-
        “Bene prendo atto della tua opinione ma io al contrario penso che essa sia assolutamente destituita di qualsivoglia fondamento, in primis logico”
        …………………………………………………………………….
        “Lascio cadere invece la polemichetta personale.”
        -Chi è venuto qui con l’intento di polemizzare sei solo tu.-
        In effetti non mi risulta e anzi al contrario mi pare sia tu a polemizzare scioccamente su evidenze chiari e semplici.

        • Sophie ha detto in risposta a Positrone

          Guarda non dire in giro che sei cattolico perchè fai solo danni fidati.

          • Positrone ha detto in risposta a Sophie

            Non posso farne più di quanti non ne abbia già fatti tu e non c’è bisogno di fidarsi perchè è certamente un dato reale :- ).

            • Sophie ha detto in risposta a Positrone

              Strano perchè a quanto pare i tuoi interventi non li ha capiti nessuno. 🙂

              • Positrone ha detto in risposta a Sophie

                A me risulta che invece qualcuno li ha capiti anche se tra questi non ci sei tu e cmq la tua consecutio logica lascia davvero molto a desiderare 😀

  17. Positrone ha detto

    Ps Replico ora a Gab perchè non avevo letto la sua replica ed evidentemente perchè egli non legge o peggio ancora vuole leggere ciò che non c’è scritto. La Chiesa, non io tu o sempronio ha l’Autorità di definire sempre meglio la legge morale guidata dallo Spirito Santo, non da me e certamente, per fortuna, nemmeno da te. Piuttosto sembra che sia tu a temere un diverso approccio. Approcci peraltro estensivi o riduttivi la Chiesa nel corso della sua storia e Tradizione ne ha avuti.
    I gesuiti ad esempio hanno formulato una diversa chiave di lettura senza che in esse abbiano trovato scomunica o allontanamenti. Questo è un sito di discussione (o almeno io forse scioccamento lo scambiato per tale) dove si dovrebbe essere razionali e per tali ci si comporta. Ci sono poi alcune frasi tipo “eccoti scoperto” o “hai fatto diventare relativista la Terza Persona…” che sfociano letteralmente nel (auto)delirio.
    Continuate pure a ribadire che solo gli omosessuali commettono atti impuri perchè questo si che fai di voi dei veri cristiani cattolici….

    Che la Trinità scenda su tutti noi e illumini le nostri menti….

    • Gab ha detto in risposta a Positrone

      Per illuminare la tua ce ne vuole parecchio….

    • lorenzo ha detto in risposta a Positrone

      Se parli dell’articolo del gruppo di studio sulla bioetica dal titolo: “Riconoscere le unioni omosessuali? – Un contributo alla discussione”, ti ringrazio per avermelo indicato perché mi ha chiarito molte cose.
      Non riuscivo infatti a capire attraverso quale percorso alcuni cattolici fossero arrivati a considerare quasi normali le relazioni omosessuali, mi trovavo come di fronte al risultato che ritenevo errato di un problema, senza riuscire a capire dove potesse essere esattamente lo sbaglio: quell’articolo mi ha chiarito attraverso quali passaggi si arriva a quelle conclusioni e dove, purtroppo si arriverà convinti di andare da tutt’altra parte.

      Vorrei inoltre aggiungere, visto che da come ne parli dai l’impressione che gli atti impuri contestati agli omosessuali siano solo una questione di buchi dove infilarlo, che quando si parla di atti contro natura, perversioni a parte, ci si riferisce a rapporti con persone dello stesso sesso: mi sembra che la tua morale cattolica risulti piuttosto elastica.

      • Positrone ha detto in risposta a lorenzo

        Prima di risponderti lorenzo un paio di precisazioni.
        Io non sono arrivato a considerare le relazioni omosessuali “quasi” normali sono piuttosto arrivato a capire che i peccati sono peccati indipendentemente da chi li compie con il discrimine del solo giudizio soggettivo specie se è all’interno della stessa categoria di peccato.

        Puoi aggiungere tutto ciò che ritieni ma in realtà il ragionamento fatto dal Magistero è esattamente opposto. Quando si parla di atti contro natura ogni perversione è uguale ad un’altra e la (omo)sessualità è citata ed è trattata sempre come una delle tante. La mia morale cattolica quindi è lungi dall’essere elastica e lo è certamente meno della tua visto che tu al contrario di me ne fai una questione non solo di buchi ma persino via a seconda del genere sessuale del portatore a cui il buco appartiene.

        Detto questo non ti sfugga il fatto che quelle riflessioni sono parte del Corpo Mistico della Chiesa, tuttora. Sono lieto di averti dato uno spunto di riflessione :- ).

  18. "Lorenzo" ha detto

    Vorrei condividere un ragionamento, del tutto personale e dunque opinabile in merito al concetto più volte espresso di non confondere il peccato con il peccatore.
    Accettare “toucurt” di dividere il peccato dal peccatore è in un certo senso corretto ma rischia di essere fuorviante. Prendiamo come esempio un ladro che viene colto in flagrante mentre ruba un motorino. Dunque, questo ladro verrà convocato da un giudice il quale lo condannerà supponiamo a 2 mesi di prigione. In questo caso “il peccato” o reato che sia ossia l’ atto in se ha avuto come conseguenza anche il coinvolgimento della persona che ha dovuto farsi i 2 mesi di carcere. Il giudice ha quindi si condannato l’ atto affermando il principio che rubare è sbagliato ma condannando a due mesi di carcere il ladro. Dunque su questa terra, visto che non ci è dato di conoscere cosa c’è realmente nel cuore delle persone per un principio di precauzione applichiamo delle “pene” che dimostrino che quel comportamento è pericoloso per la società, è pericoloso in potenza perchè è chiaro che un solo ladro non è di per sè sufficiente a mettere in pericolo il sistema. Ma se passasse che rubare è giusto cosa accadrebbe ? Ora, come è stato autorevolmete riportato tante volte da questo sito l’ omosessualità, che volente o nolente è sotto i riflettori in quanto cerca a tutti i costi la sua legittimazione sociale, porta in moltissimi casi ad una umiliazione della persona e porta con sè molti comportamenti antisociali. Cosi come devono essere condannate anche l’ adulterio o la droga ecc. che portano al disfacimento di moltissime famiglie. A questo punto mi viene da chiedermi: Ma il mero fatto di avere pensieri, desideri o pulsioni omosessuali significa essere condannabili? Mi rifaccio ad un passo del vangelo in cui Gesù afferma che chiunque desidera un’ altra donna commette adulterio ? )”Avete inteso che fu detto: Non commettere adulterio; ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha gia commesso adulterio con lei nel suo cuore.” (Mt 5,27. Dunque Gesù afferma che il solo desiderio è in potenza sufficiente a condannare qualcuno. Per il solo pensiero. Fino a quando non esisteranno PM che ci leggano nel cuore questo rimane materia esclusiva di Dio. Ma da un punto di vista più terreno ? Nessuno dichiarerà di essere un ladro solo per aver avuto il desiderio di rubare, magari è stato un pensiero velocissimo e neanche intenzionale. E l’ aver desiderato un’ altra donna ? Chi è quel furbo che andrà a dire alla propria moglie di averla tradita o di essere un adultero ? In entrambi i casi però Dio legge anche i nostri cuori a differenza del GIP.
    Nel caso dell’ omosessuale ? Se vale lo stesso ragionamento per chi desidera un’ altra donna la risposta è SI, anche il solo pensiero è tale da poterlo condannare.
    Dunque non è la sola astinenza all’ atto omosessuale che salva una persona ma anche la cancellazione del desiderio in sè, che è solo visibile e giudicabile da Dio. Ma se manca il desiderio o l’ attrazione omosessuale e manca l’ atto come fà uno a dichiararsi come tale? Non può. Il tutto si derubricherà ad un ammirazione per un uomo magari dotato di intelligenza, di qualità sportive o musicali. Dunque chi si dichiara omosessuale o ha il solo desiderio ma pratica la continenza, o ha sia il desiderio che la pratica o mente affermando ciò che non è. In tutti i casi se applicabile Mt 5, 27 non cè distinzione tra desiderio e atto e dunque rischia grosso.
    Da un punto di vista cattolico distinguere il peccato dal peccatore e non condannare pregiudizialmente una persona che abbia sbagliato ma al contrario cercare la sua redenzione spiegandogli quello che rischia se persevera nel suo comportamento è dovuto al fatto che solo Dio è in grado di conoscere il nostro cuore fino in fondo. Vedi il ladrone sulla croce. Ma Dio è stato molto chiaro, dovrà esserci da parte nostra un chiaro pentimento di quello che abbiamo fatto e non commetterlo più.

  19. Positrone ha detto

    Ragionando così Lorenzo e ciò ha una forma anche tuttosommato corretta sebbene mancante di un riferimento generale rispetto al peccato, alla sua origine e alle sue attenuanti senza contare l’omosessuale deve vivere rinnegando se stesso, deve pentirsi di avere le pulsioni che nascono dall’amore per un’altro. Un Dio che è Amore può condannare un’Amore seppure vissuto senza pulsione sessuale? E l’uomo è un unicum tra corpo e spirito oppure la sua mente è slegato dal corpo? Su alcune questioni ci sono molte cose da capire, comprendere meglio checchè starnazzino taluni.
    Il Cardinale Hume per esempio sostenne come l’Amore sia asessuato e come tale va sempre rispettato.
    Forse MT 5,27 non è sufficiente a descrivere pienamente il piano di giudizio morale…

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