Crescono i medici obiettori: in Italia si arriva all’85%

La pillola del giorno dopo, detta anche “pillola abortiva”, è osteggiata dalla maggioranza dei medici italiani.

I medici obiettori che rifiutano di prescrivere la pillola contro la vita di un altro essere umano arrivano infatti all’85% (cfr. Il Reporter.it). Ricordiamo che il meccanismo d’azione di questo farmaco non è semplicemente “contraccettivo”, bensì “abortivo”, poiché impedisce che l’eventuale ovulo fecondato (che è un embrione umano), ormai giunto nel suo sviluppo allo stadio di blastocisti, si impianti nella parete uterina.Il risultato finale è l’espulsione e la perdita di questo embrione.

Come ricorda la Pontificia Accademia della Vita in un preciso comunicato, l’individuo umano non può avere maggiore o minor valore (con conseguente fluttuazione del dovere alla sua tutela) a seconda dello stadio di sviluppo in cui si trova. Evidentemente la maggioranza dei medici è consapevole di questo e non vuole rendersi complice di un aborto chimico.

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24 commenti a Crescono i medici obiettori: in Italia si arriva all’85%

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  1. Davide 1 ha detto

    Solita dimostrazione che chi studia da medico lo fa per salvaguardare la vita umana, non per distruggerla.
    Se chi e’ un professionista non la vuole, vuol dire che c’e’ qualche cosa che non va.
    Anche per l’aborto chirurgico ci sono sempre piu’ obiettori.
    So di qualche regione che fa fatica a garantire il “servizio pubblico”.

    • InterLove ha detto in risposta a Davide 1

      No ma figurati. Le femministe hanno acquistato macchine scientifiche che vedono che non c’è alcuna forma di vita umana nel feto…loro sanno già tutto!

      • Davide 1 ha detto in risposta a InterLove

        Il problema e’ che recentemente, su un sito di cui non ho intenzione di citare il nome, ho letto di una tipa che diceva ad un altra che l’aborto non aveva niente a che vedere con l’uccisione di un bambino.
        Mi sono sentito ancora negli anni ’70.
        Capisco che quando arrivera’ internet cambiera’ tutto, saranno piu’ informate, non piu’ in ostaggio dell’ideologia.

    • Angelo ha detto in risposta a Davide 1

      Nessuno sembra domandarsi perché la maggioranza dei medici sia contro la contraccezione chimica e contro l’aborto…quando c’è da essere scientifici veramente scappano tutti.

  2. Marina ha detto

    Bellissimo il comunicato sul sito del Vaticano…non sapevo ci fosse una zona dedicata a questi argomenti!

  3. Panthom ha detto

    E l’obiezione è un diritto sacrosanto!!!!!!

    • Sabbia ha detto in risposta a Panthom

      Tra l’altro accettato dall’UE recentemente durante un’audizione chiesta dai radicali proprio per vietarla. Una figuraccia peggio di quella dell’UAAR sui crocifissi.

  4. Samba ha detto

    La scienza dice che….ah no, in questo caso non vale.

    • RockandRoll ha detto in risposta a Samba

      Appunto…l’altra alternativa è che l’85% dei medici italiani non sa fare il suo mestiere…

  5. Mandi ha detto

    ma i medici non sanno nulla di medicina. Sono i radicali che hanno le conoscenze adeguate…

  6. Pino ha detto

    C’è un errore nell’articolo. La pillola abortiva è la Ru486 e non la pillola del giorno dopo. Quest’ultima è un farmaco classificato dall’Oms come contraccettivo di emergenza. Suggerirei all’autore di fornire un’informazione scientifica più accurata quando si tratta di farmaci, altrimenti è come ascoltare le chiacchiere della portiera dal parrucchiere.

    • Elvira ha detto in risposta a Pino

      Pino ma che stai a ddììì? L’articolista ha fornito un link di confronto? Andare a verificare quanto si crede è una cattiva abitudine vero?

    • Raffa ha detto in risposta a Pino

      L’errore è che non ci si informa prima di lasciare commenti…ti suggerirei di andare a chiedere alla tua parrucchiera se almeno lei verifica i pettegolezzi prima di sparlare…

    • Nicola ha detto in risposta a Pino

      Pino non c’è traccia della RU486 nell’articolo di riferimento. Sei fuori strada, mi spiace.

    • Franca ha detto in risposta a Pino

      Pino, permettimi un’osservazione. RU486 e “piccola del giorno dopo” sono due farmaci diversi, ma raggiungono lo stesso obiettivo: impedire che un bimbo nasca. ecco perchè la piccola del giorno dopo è abortiva. Può essere “solo” contraccettiva se presa prima dell’ovulazione perchè gli ormoni di cui è composta bloccano la maturazione dell’ovulo. Ti/Vi siete mai chiesti che cosa possa provocare in una donna questo “bombardamento” ormonale? e poi, per giustificare l’aborto riusciamo ad escogitare un sacco ti termini: blastocisti, pre-embrione, feto.. Una donna quando scopre di essere incinta dice “aspetto un bambino!”. Avete mai sentito dire: Aspetto una blastociti?

  7. Pino ha detto

    Gentile Pina, si può credere in ciò che si vuole, al Padre Eterno o Budda o l’ayatollah, ma questi non possono e non debbono, a mio modo di vedere (e sono un credente) interferire con la scienza. Faccio il medico ginecologo e i due farmaci, al di là del comunicato della pontificia Accademia (che fa solo il suo lavoro molto orientato alla fede), sono due molecole completamente diverse con diversi meccanismi d’azione. Non è corretto, sotto il punto di vista scientifico, definire la pillola del giorno dopo come “pillola abortiva” pechè non lo è. L’Organizzazione Mondiale della Sanità classifica la pillola del giorno dopo, il progestinico Levonorgestrel, come farmaco di categoria 1, che sta a significare che può essere assunto da chiunque senza rischi. Questa è la scienza.

    L’autore, forse senza saperlo, ha parlato dei dati presentati dall’associazione Vita di Donna proprio qualche giorno fa. Questa associazione svolge un servizio nazionale di prescrizione della pillola del giorno dopo ed ha illustrato i dati di due anni di lavoro. Ebbene il dato più interessante, a mio avviso, è quello dell’84% di persone che chiedono il farmaco dichiarano di essere cattolici (questo non lo dice l’autore).

    Perdonatemi, e lo dico da cattolico, sta tutta qui l’ipocrisia e forse è su questo che occorre riflettere. Sono certo, e lo dico da ginecologo 60 enne con 33 anni di esperienza, che chi posta in questo sito (come nel resto della società civile) fa sesso fuori dai dettami della Chiesa Cattolica. Usa il profilattico o prende la pillola o utilizza altri metodi anticoncezionali, tutti vietati. Forse qualcuno usa i “metodi naturali” ma, per esperienza, chi lo fa si avvia ad una probabile gravidanza indesiderata e ricorre alla 194 (aborto).

    Nel mio lavoro, troppo spesso, anzi prevalentemente, mi trovo davanti cattolici che fanno sesso prima del matrimonio, usano la contraccezione o ricorrono all’aborto. Sapete cosa mi dicono le coppie quando mi chiedono la certificazione per l’interruzione di gravidanza? “Siamo cattolici e contrari all’aborto”, esattamente così, e non pensiate che stia esagerando. Cosa dovrebbe rispondere un medico del servizio pubblico di uno stato laico? Di tornare con la dispensa papale perchè essendo cattolici è vietato?

    Gentile Franca, fosse per me darei agli italiani la possibilità di sceliere due diversi attestati di cittadinanza, due carte d’identità diverse, una laica e l’altra religiosa. Una assicura ai cittadini tutti i servizi di una stato laico, l’altra no. Non sarebbe male per il Santo Padre contare finalmente i suoi figli.

    E’ necessario uscire dall’ipocrisia e dalla falsa informazione.
    Cordialità

    • Franca ha detto in risposta a Pino

      Gentile Pino non è necessaria nessuna dispensa, ma ascoltare la proria coscienza! Hai scritto: “Cosa dovrebbe rispondere un medico…….? Tu come medico cosa rispondi? (non vuol essere una domanda polemica, ma capire come può agire o pensare un medico di fronte a tali situazioni. Grazie

    • Davide 1 ha detto in risposta a Pino

      Sui metodi naturali (che utilizzo da circa 10 anni) ho forti dubbi che non funzionino. Quando lo fai nel periodo di infertilita’ non c’e’ possibilita’ di concepimento (i vescovi, tempo fa, hanno infatti criticato gli stessi, come metodo anticoncezionale).
      Ho due figli, entrambi fatti prima di conoscere questi metodi.

  8. Pino ha detto

    Cara Franca, sono un medico, non un santone, o stregone, e come tale rispondo che ognuno è libero di scegliere senza sentirsi in colpa. Che l’importante è non imporre le proprie convinzioni ad altri. Che si tratta di una vera violenza intellettuale quando si proclama una fede per poi sotto le lenzuola venirne meno, ma questo è il male minore. Ciò che più mi indigna è l’integralismo religioso, quello che impedisce a chi interpreta l’esistenza in modo diverso dal nostro di godere di diritti che in altri paesi sono da decenni acclarati.

    Nella cattolicissima Irlanda la pillola del giorno dopo è un prodotto da banco, come l’aspirina. Sa perchè? Perchè l’aborto non è consentito, quindi le autorità irlandesi fanno di tutto perchè la donna non debba ricorrere ad una interruzione di gravidanza. Questa è coerenza.

    In Italia è necessaria la ricetta anche per la normale pillola anticoncezionale, mentre il Vaticano condanna ogni tipo di contraccezione sicura. Ci vuole coerenza ed onestà intellettuale per riconoscere quella che è la vita concreta delle persone, se queste mancano è solo cattiva coscienza, ipocrisia, fare in privato quello che si nega in pubblico per poi colpevolizzare gli altri. No, così non va bene, si produce solo ignoranza (nel senso di colui che ignora). Le faccio un esempio, lei ha sostenuto che la pillola del giorno dopo è un “bombardamento ormonale”. Non è vero affatto. Se ha tempo si faccia un giro sul web, ma nei siti scientifici, non quelli ispirati dal catechismo.

    Altro esempio, l’autore dell’articolo titola che in Italia l’85% dei medici è obiettore. Mi perdoni, ma è una castroneria. L’indagine a cui l’autore si riferisce (Vita di Donna) dice che il 50% delle persone che si sono rivolte all’associazione per la prescrizione hanno avuto un rifiuto. Di questo 50%, l’85% dei medici ha motivato il rifiuto con la cosiddetta “clausola di coscienza”.
    Quindi come vede, non è l’85% dei medici italiani, come il titolo lascia intendere.

    La saluto cordialmente

    • Norberto ha detto in risposta a Pino

      Pino, è evidente che lei non è cattolico e sta facendo gioco sporco in casa di altri. Questo è piuttosto scorretto. Lei è cattolico tanto quanto le ragazzine di 18 che vengono da lei a chiederle l’aborto. In Italia il 90% delle persone si dichiara “cattolico”, ma lo è veramente? Le ragazzine che abortiscono sono praticanti oppure devono ancora diventarlo con la maturazione dell’età? Lei sostiene: «Ciò che più mi indigna è l’integralismo religioso, quello che impedisce a chi interpreta l’esistenza in modo diverso dal nostro di godere di diritti che in altri paesi sono da decenni acclarati»: è un pensiero laicista, e seguendo il suo ragionamento qualche anno fa, quando l’eugenetica era insegnata in quasi 1000 università al mondo e “da decenni acclarata” anche in Italia avrebbe dovuto essere introdotta. Ma in Italia c’è il Vaticano, e ciò non avvenne. Irlanda: chiama coerenza ciò che incorenza non è. La pillola del giorno dopo non è ufficialmente abortiva ma in fondo arriva allo stesso obiettivo delle pillole abortive. La vita nasce dal concepimento e tuttto ciò che interviene per sdradicare quell’essere è un aborto. Il Vaticano preferisce puntare su astinenza e fedeltà di coppia, il condom come eccezione e in particolare sui metodi naturali. Pochi lo fanno, è vero, perché implica prendere sul serio anche il momento sessuale e non vederlo come uno sfogo animalesco. La Chiesa chiede sempre all’uomo di vivere da uomo. Poi ognuno arriva dove può. L’aticolo infine si appoggia ad un altro articolo online che riporta le stesse identiche cose. Ma nell’errore, che lei giustamente sottolinea- ci azzecca cmq. Qualche mese fa infatti Repubblica ha confermato che i medici obiettori in Italia sono quasi l’80%: http://www.uccronline.it/2010/09/02/crolla-il-numero-di-aborti-e-sale-quello-dei-medici-obiettori-80/ e qui l’originale: http://www.repubblica.it/salute/benessere-donna/contraccezione/2010/08/10/news/aborto_boom_obiettori_negli_ospedali-6204298/

      • Davide 1 ha detto in risposta a Norberto

        Se non sbaglio il problema in Puglia e’ cosi’ grave che le strutture pubbliche devono delegare a ospedali privati questo genere di interventi.
        Perche’ ci sono molti medici obiettori.

  9. Pino ha detto

    Gentile Norberto, forse non ha tutti i torti. E’ probabile che io non sia un cattolico anche se prego sia in privato che in pubblico durante le funzioni, partecipo alle attività della mia parrocchia e intrattengo una buona relazione con il mio parroco. Forse sono semplicemente un cristiano e questa è sicuramente una “casa d’altri”.

    Ma prima “di uscire” mi lasci rispondere alle sue argomentazioni. La cito: “Le ragazzine di 18 che vengono da lei a chiederle l’aborto”, io non ho mai parlato di ragazzine, ma di coppie.

    Il fenomeno dell’aborto riguarda soprattutto donne adulte, con già due o tre figli, sempre più spesso extracomunitarie, insomma donne che non saprebbero come allevare un altro figlio. Le ragazzine ci sono, ma sono un fenomeno numericamente marginale. Queste sono affermazioni che nascono non solo dalla mia esperienza diretta, ma dai dati diffusi dal ministero della salute. Quindi perché porta in ballo le ragazzine? Ignora la realtà o, peggio, le usa come strumento per avere ragione e fare disinformazione?

    Mi permetta di citarla ancora: “La vita nasce dal concepimento e tutto ciò che interviene per sradicare quell’essere è un aborto”. Abbia pazienza, il meccanismo d’azione del Levonorgestrel (pillola del giorno dopo) è quello di impedire l’ovulazione. L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha chiarito presso il proprio sito che la pillola del giorno dopo non è in grado di impedire né l’ingresso dello spermatozoo nell’ovulo, né l’annidamento dell’ovulo fecondato nell’utero, per tale motivo, tale pillola è stata catalogata come anti-ovulatorio (impedisce il rilascio dell’ovulo dalle ovaie).

    Non è necessario essere medici per sapere che senza ovulo non c’è fecondazione e senza questa non c’è, ovviamente, l’embrione. Quindi cosa viene “sradicato”? (tanto per utilizzare il suo termine). Che io sappia, c’è solo un caso di fecondazione avvenuta senza l’ovulo, quella della Madonna.

    Ora seguo comunque il suo ragionamento, se è aborto anche lo “sradicamento” di quello che non c’è, anche l’astinenza è aborto (motivo per cui la Sacra Rota annulla i matrimoni religiosi non consumati, cosiddetti “bianchi), l’uso della pillola è aborto, come lo è quello del preservativo. E mi permetta, in merito a quest’ultimo, la tolleranza della Chiesa si limita solo ad alcuni casi. Se è informato si ricorderà della crociata di Benedetto XVI contro l’uso del profilattico tra le popolazioni afflitte dalla piaga dell’Aids. Si ricorderà dello sdegno suscitato in tutti gli organismi internazionali, associazioni di volontariato anche cattoliche, (ma probabilmente di “un’altra casa”). Si ricorderà dell’inquietudine degli stessi missionari impegnati in quelle regioni del mondo. Non lo sa? Faccia un giro sul Web, potrebbe esserle utile per argomentare in futuro in modo più preparato.

    La cito ancora: “L’articolo infine si appoggia ad un altro articolo online che riporta le stesse identiche cose. Ma nell’errore, che lei giustamente sottolinea- ci azzecca cmq. Qualche mese fa infatti Repubblica ha confermato che i medici obiettori in Italia sono quasi l’80%”. Anche qui, perdoni la franchezza, se la fonte è errata, come in effetti lo è, l’autore fa disinformazione, forse le fonti vanno verificate, o no?

    E poi, l’80% dei medici obiettori che lei cita con i link si riferiscono all’interruzione di gravidanza e non alla prescrizione della pillola del giorno dopo. Riesce a fare la distinzione tra ciò che viene “sradicato” dall’utero (perchè c’è) e quello che non lo può essere perchè non c’è?

    La cito ancora: “La Chiesa chiede sempre all’uomo di vivere da uomo. Poi ognuno arriva dove può”. Perdoni, ma è fin troppo facile cavarsela in questo modo. La questione non sta nel riconoscere gli umani limiti, ma nel far si che chi vive nel peccato non scagli la prima pietra.

    La mia visione è semplice, se lei non rispetta la regola, lei non ha alcun diritto d’imporla ad altri! Legga l’Enciclica “Evangelium Vitae”, vada al paragrafo 90 (la trova qui: http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/encyclicals/documents/hf_jp-ii_enc_25031995_evangelium-vitae_it.html) e si faccia un’idea di come il Vaticano impone regole che poi nessuno rispetta.

    La cito per l’ultima volta: “sta facendo gioco sporco in casa di altri”. Questa mi addolora e mi sorprende, la sua è una chiara manifestazione di aggressività nei confronti di “un diverso”, la stessa emozione che in passato accendeva i roghi su cui bruciare le streghe.

    Concludo e faccio ammenda del mio errore, ma vede, quella “R” nel vostro acronimo pensavo che stesse per Razionali.
    La saluto ed “esco”

    PS
    Per Il/la gentile Davide 1
    Sa cos’è l’indice di Pearl? Indica per convenzione scientifica il numero di gravidanze indesiderate su 100 donne a seconda del sistema contraccettivo usato. Le passo qualche dato:
    Per la pillola del giorno dopo è pari a 1,1 (quindi, ogni 100 donne, 1,1 rimane incinta)
    Per la normale pillola anticoncezionale è pari allo 0,15
    Per la spirale va da 1 a 2
    PER I METODI NATURALI: SI VA DA 14 A 40
    Ne vogliamo parlare, oppure pensa che la sua singola esperienza possa essere una casistica scientificamente ammissibile?
    Un saluto anche a lei.

    • Norberto ha detto in risposta a Pino

      Caro Pino, un cattolico decisamente secolarizzato quindi. O forse un catto-comunista? Uno alla Prodi e alla Marino, per intenderci. Probabilmente si. Non ho mai sentito nessun cattolico ragionare in questo modo, attaccare il Papa, il Vaticano, la Pontificia Accademia, usare la leggenda dei roghi e delle crociate e usare questo tono saccente come ha fatto lei. Evidentemente aveva ragione il Santo Padre quando in una recente intervista diceva che in realtà molti che sono “dentro” la chiesa sono invece “fuori”, e tanti che sono “fuori” sono invece “dentro”. Lei dice: «Il fenomeno dell’aborto riguarda soprattutto donne adulte, con già due o tre figli, sempre più spesso extracomunitarie, insomma donne che non saprebbero come allevare un altro figlio». Eppure si ragionava sul fatto che sono le donne cattoliche in maggioranza a chiedere l’aborto. Ora tutto d’un tratto sono diventate “extracomunitarie”? Idee confuse? Poi mi descrive cose già risapute, portando effettivamente il parere dell’OMS (per alcuni voce attendibile, per altri voce politica piegata all’impero economico che sta dietro l’aborto e la bioetica). Peccato però che medici cattolici come la dott.sa Isimbaldi e Ferdinando Bombelli, ginecologo responsabile dell'”area parto” del San Raffaele di Milano dicano cose diverse da lei. E questo non stupisce dato che lei è un cattolico “adulto” o “secolarizzato”. In un editoriale di Medicina e Persona, associazione di medici cattolici, viene fatto un approfondimento proprio sul Levonorgestrel e si raggiunge proprio la conclusione che ho portato io, che medico non sono (questo dovrebbe preoccuparla parecchio). Inutile citarlo per intero, riporto soltanto il link: http://archivio.medicinaepersona.org/__C1256C23002924DE.nsf/wAll/IDCW-78NPQ4/$file/levonorgestrel%2004052007.pdf Avendo sbagliato l’assunto, tutto quello che dice dopo non ha peso (come la critica all’articolo di Repubblica). La “r” di razionalità è ovviamente una provocazione, è spiegato nel sito. E’ l’uomo in quanto creatura ad immagine e somiglianza di Dio ad essere razionale e non lo diventa certo chi crede in Dio o chi non vi crede. Spiace proprio che nonostante l’importante ruolo che ha abbia rinchiuso e delimitato la sua fede nell’ambito privato e nelle funzioni religiose della domenica mattina.

    • Alfa&Beta ha detto in risposta a Pino

      Pino , il tono usato da te fin dal primo commento è abbastanza deplorevole. Indipendentemente dall’interessante discussioe, non si può pretendere di prentarsi in un certo modo e poi offendersi se le risposte sono altrettanto sgarbate. Noto anch’io comunque che hai un punto di vista molto laicista.

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