Jean-Paul Sartre sfiorò la conversione durante la prigionia: «lì ero felice»
Sartre, La Nausea, il pensiero e l’esistenzialismo francese. Ma anche un’inedita apertura alla speranza, nel 1940. Nel campo di concentramento di Treviri divenne amico di preti cattolici e si appassionò a Paul Claudel, ne emerse un’opera sulla Natività.