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La conversione della filosofa Jordan Monge: «ho trovato la fede all’università di Harvard»

JordanMongeLa spiritualità e l’agiografia cristiana sono ricche di esempi di conversioni o di radicalizzazioni di una fede tiepida, a volte per diretto intervento soprannaturale (p.es. san Paolo), per l'incontro con sofferenze e ingiustizie sociali (come sembra esser stato per san Francesco), altre volte grazie alla maturazione di un’intelligenza inquieta (p.es. sant'Agostino, e in epoca contemporanea Anthony Flew), oppure dall'aver sperimentato l'effimera vanità dei piaceri della vita (p.es. sant'Ignazio).

Negli Stati Uniti da qualche anno ha una certa visibilità il caso della filosofa e divulgatrice Jordan Monge che, come racconta lei stessa, da un passato di ateismo si è convertita alla fede cristiana divenendo molto attiva tramite pubblicazioni cartacee e online. Dopo un'adolescenza da militante dell'ateismo, le cose cambiarono in età universitaria, ad

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Caro Boncinelli, l’affidarsi al sacro è una scelta di salutare realismo

 

di Maria Beatrice Toro *docente di Psicoterapia e Psicologia presso l’Università "La Sapienza" e l’Università "LUMSA" di Roma

 

Come abbiamo avuto occasione di scrivere, la persistenza della religiosità e della spiritualità, sopravvissute al processo di secolarizzazione caratteristico dell’epoca moderna, costituisce una delle sfide a quella corrente di pensiero che identifica tout court il senso del sacro come una forma di residuale irrazionalità sul cammino della mente positiva.

Con grande meraviglia rispetto alla inesauribile persistenza del senso del sacro nella mente umana, che è presente in tanti diversi contesti, di semplicità, ma anche raffinatezza culturale (mi ri

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Jerry Coyne ci riprova, ma non reggono i suoi argomenti contro Dio

Jerry CoyneVe li ricordati i cosiddetti "cavalieri dell'ateismo"? Quel gruppetto di simpaticoni (Dawkins, Harris, Dennett e Hitchens) che ha tenuto banco fino al 2010, inondando le librerie con volumi nei quali descrivevano le prove scientifiche dell'inesistenza di Dio e dibattevano su quanto andrebbero odiati e rinchiusi nei manicomi tutti coloro che hanno fede in Lui?

Tanto fumo, poi spariti nel nulla. Dopo la morte del compianto Christopher Hitchens, gli altri hanno avuto un piccolo sbandamento: Richard Dawkins, da "ateo più famoso del mondo" è passato a definirsi "agnostico" e, infine, "cristiano culturale" (tanto che recentemente

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La fede è la “stampella” contro le avversità? Un falso mito smontato in sei punti

Tutti conosciamo la sfida comune fatta alle persone credenti da parte dei convinti atei, secondo i quali Dio sarebbe nient'altro che un'idea proiettata della mente per aiutare la persona attraverso le difficoltà e le crudeltà della vita. Feuerbach, ad esempio, sosteneva che la religione è «il sogno della mente umana», Marx la definì «oppio dei popoli», Freud affermava che l'impulso religioso derivava dai desideri inconsci per «mitigare le paure dei pericoli della vita».

Si chiama "argomento della stampella" e ne ha parlato Paul Copan, professore di Filosofia ed Etica presso la Palm Beach Atlantic University, in Florida. Analizzando questo argomento ha voluto criticare la tendenza a "psicologizzare" le persone credenti in Dio e ha confutato l'accusa del mondo laicista.

 

1) Innanzitutto lo s

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Crediamo ancora di essere grossi scimpanzé per il 98% dei geni in comune?

ScimpanzèE' vero, condividiamo il 98% dei nostri geni con le scimmie antropomorfe. Peccato che questa informazione non venga usata strettamente nell'ambito evolutivo, come si dovrebbe invece fare, ma per anni è stata strumentalizzata per fini riduzionistici, ovvero filosofici: l'uomo non è nient'altro che -celebre formula lessicale del riduzionismo- una scimmia poco più evoluta, perciò la creatura non ha nulla di speciale e quindi non esiste alcun Creatore.

Questa è l'estrema sintesi dell'ateismo scientifico (anche se platealmente non esiste più) che abusa dell'evoluzione biologica per cercare di sostenere conclusioni teologiche. Nessuno nega che vi sia una parentela evolutiva con i primati, ma è indubbio che l'uomo abbia misteriosamente ed improvvisamente effettuato un salto ontologico (non soltanto quantitativo, dunque) rispetto ai suoi antecedenti, che lo rende unico, irriducibile, un sistema complesso dove i componenti sono tutti connessi e interdipendenti e il sistema non è dato dalla somma delle parti. Altrimen

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I contraddittori argomenti di Massimo Pigliucci contro la metafisica

TomismoIl prof. Massimo Pigliucci è probabilmente il più importante filosofo ateo vivente, può vantare un'ottima e vasta preparazione (filosofica e scientifica), collaborazioni e premi importanti nella sua carriera. E' molto attivo nel confronto tra ragione, scienza e fede e rifiuta di sostenere che un approccio scientifico debba essere per forza alternativo alla fede in Dio, distinguendo giustamente tra naturalismo filosofico e naturalismo metodologico.

Proprio per questo Pigliucci è stato uno dei critici più attivi del movimento dei New Atheist capitanato da Richard Dawkins, fenomeno attivo fino a qualche anno fa e oggi sempre più progressivamente irrilevante. L'accusa principale che ha loro rivolto è di aver abbracciato lo scientismo per negare Dio, compiendo parallelamente anche un'opera di svalutazione della filosofia e di tutti gli approcci non strettamente scientif

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A guidare l’evoluzione non è il caso ma «precisi percorsi interni»

CasualitàIl prof. Stuart A. Newman, docente di Biologia presso il New York Medical College, ha spiegato che il «gradualismo adattazionista, anche se ancora popolare in alcuni ambienti scientifici, è sempre più messo in discussione e trovato difettoso dai biologi evoluzionisti che lavorano in un set esteso di discipline». Questo perché, ha scritto ancora, «lo scenario fisico-genetico per l’origine delle forme multicellulari complesse non è affatto aperto e senza limiti», ma risponde a vincoli interni pre-esistenti.

Diversi altri evoluzionisti, da diverso tempo, stanno riconoscendo una direzionalità interna all'evoluzione biologica, mettendo da parte quella casualità estrema assunta a divinità da certi

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Il neuroscienziato Rizzolatti: «la filosofia? E’ molto più precisa della scienza»

Giacomo RizzolattiSecondo Papa Francesco, «lo scientismo e il positivismo si rifiutano di ammettere come valide forme di conoscenza diverse da quelle proprie delle scienze positive. La Chiesa propone un altro cammino, che esige una sintesi tra un uso responsabile delle metodologie proprie delle scienze empiriche e gli altri saperi come la filosofia, la teologia, e la stessa fede, che eleva l’essere umano fino al mistero che trascende la natura e l’intelligenza umana».

Tuttavia, ha proseguito, «alcuni scienziati vanno oltre l’oggetto formale della loro disciplina e si sbilanciano con affermazioni o conclusioni che eccedono il campo propriamente scientifico. In tal caso, non è la ragione ciò che si propone, ma una determinata ideologia, che chiude la strada ad un dialogo autentico, pacifi

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Il matematico Aczel: «l’attacco dei Neoatei è scientificamente sbagliato»

Amir AczelQualche mese fa abbiamo pubblicato una breve recensione dell'ultimo libro del celebre matematico Amir D. Aczel. La casa editrice Raffaello Cortina ci ha comunicato che lo ha appena tradotto in italiano ed è disponibile per l'acquisto con il titolo: "Perché la scienza non nega Dio" (Raffaele Cortina 2015).     di Amir D. Aczel* *divulgatore scientifico e docente di Matematica presso la Bentley University

da "Avvenire", 11/02/15    

Eulero, il prolifico matematico svizzero del XVIII secolo, e uno dei più grandi di ogni tempo, era anche un uomo profondamente religioso. Era pure membro dell’Accademia Reale delle Scienze a San Pietroburgo, in

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Anche in Italia c’è bisogno di scienziati credenti coraggiosi

Bibbia e scienzaL'appello ad un'armonia tra scienza e fede lanciato recentemente da Papa Francesco ha immediatamente fatto scattare in Italia, scandalizzato, il laicismo bigotto e conservatore. Come abbiamo rilevato, il quotidiano "Repubblica" ha storpiato le parole del Pontefice facendolo passare il Pontefice per un creazionista protestante, il fisico Carlo Rovelli si è precipitato a ricordare che tutti gli scienziati sono atei e l'immancabile e ormai imbarazzante Piergiorgio Odifreddi ha scritto che la scienza dimostra che Dio non esiste.

Tutto già visto, solite reazioni standardizzate e e meccaniche come avviene da anni in Italia. All'estero le cose sono differenti, anche perché a p

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