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Ratline: nessun aiuto ai nazisti, false accuse alla Curia genovese

rat line vaticanoLa città di Genova ha avuto un ruolo non indifferente dopo la dissoluzione del regime nazista, da lì si imbarcarono infatti decine di ebrei e di profughi in fuga, in cerca di una vita nuova. Si parla anche di ratline.

Come ogni episodio storico, non può mancare un'accusa alla Chiesa di aver sfruttato l'occasione per aiutare la fuga anche dei criminali nazisti, la cosiddetta ratline ("la via del topo"), che collegava l'Europa con il Sud America.

Polemica tornata sui media recentemente da parte dello scrittore Carlo Martigli, che ha retoricamente domandato al prelato genovese Tarcisio Bertone di far luce sui «rapporti tra la Curia genovese e i nazisti in fuga all'indomani della fine della II Guerra Mondiale». In particolare sotto accusa è stato messo il card. Giuseppe S

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La Chiesa e i vescovi bergogliani parlano chiaro su vita e famiglia

paglia eutanasia«Non alziamo certo bandiera bianca. Significa semplicemente tenere presente il Vangelo e quanto ci insegna, soprattutto nel rapporto con le persone e con le loro storie. L'eutanasia non è segno di civiltà evoluta». Le parole di mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, chiariscono la scelta della diocesi di Milano sulla veglia di preghiera per Fabiano Antoniani (Dj Fabo), morto per eutanasia in Svizzera.

Un gesto che è stato messo in contrapposizione con la negazione dei funerali a Piergiorgio Welby. Un errore per mons. Galantino, che ha detto: «certi accostamenti sono impropri. Il clima culturale e anche politico del caso Welby era particolarmente acceso e conflittuale». L'eutanasia rappresenta «una risposta troppo sbrigativa ai bisogni autentici di chi s

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Il film Silence e l’abiura della fede: sotto minaccia, è lecito rinnegare Dio?

film scorsese fede in dioL'ultimo film di Martin Scorsese, intitolato Silence, è da vedere. Il messaggio che trasmette è discutibile nel suo relativismo, tuttavia appaiono nascosti spunti davvero validi ed ha il merito di generare riflessioni ben più profonde rispetto alle abituali proposte cinematografiche.

Senza svelare la trama, è la storia di due padri gesuiti che nel 1638 partono per il Giappone in ricerca del loro maestro spirituale, padre Ferreira, rifiutandosi di credere che abbia davvero abiurato alla sua fede a causa della persecuzione subita. Arrivati a destinazione incontrano la nascosta comunità cristiana che da anni vive priva di sacerdoti, morti come martiri. Loro stessi subiscono persecuzioni che lo shogun, il dittatore giapponese, applica ai danni dei cristiani e dei convertiti, venendo sfidati ripetutamente a rinnegare la fede.

Il ricatto che subiscono dalle autorità giapponesi è <>

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Una risposta al libretto antibergogliano di Aldo Maria Valli

antipapismo aldo maria valliPubblichiamo la lettera che il vaticanista del Corriere della Sera, Luigi Accattoli, ha scritto al collega Aldo Maria Valli, uno dei giornalisti antibergogliani. Non concordiamo con diverse affermazioni di Accattoli, né con i convincimenti di Valli, ma ci sembra un bel dialogo e, dopo aver dato spazio alle tesi del secondo, proponiamo la risposta del primo.

  di Luigi Accattoli da Il blog di Luigi Accattoli, 02/2017  

Aldo Maria Valli scrivo a te per il conflitto su Francesco: è da un anno che ti tengo d’occhio zitto zitto perché diffido – come sai – dei dibattiti sulle opinioni. Ma seguendo il tuo blog Duc in altum e leggendo il tuo libretto 266. Jorge Mario Bergoglio Franciscus P.P. (Liberilibri 2016) sono arrivato alla conclusione che le tue forzature documentali e interpretative non potevo più

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Il card. Müller sgrida i giornalisti anti-Bergoglio: «sono fazioni ideologiche»

prefetto contro bergoglioUna grande condivisione di vedute, un'unità con il Papa. Questo emerge dall'intervista di ieri al prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Gerhard Ludwig Müller.

Abbiamo atteso che il gruppetto di giornalisti dal cattolicesimo dissidente ne citasse qualche parola, magari strumentalizzandola, invece ancora niente. Forse troppo presi dalla foga di colpire Francesco e i suoi collaboratori.

Müller non ci sta ad essere dipinto come "guardiano" del Papa ed esprime una visione della Chiesa attuale priva di "disastrismo", del "dove andremo a finire?", tipica sconsolazione degli ambienti tradizionalisti. «Tutti i cardinali hanno studiato teologia, conoscono la dottrina del papato e dell'episcopato», ha commentato il cardinale tedesco, smentendo l'esistenza di prelati "nem"

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Lutero e la Riforma: Bergoglio in continuità con Wojtyla e Ratzinger

ultimi tre pontefici«Occorre riconoscere più chiaramente l’alta importanza della richiesta di Lutero di una teologia vicina alle Sacre Scritture e della sua volontà di un rinnovamento spirituale della Chiesa». Sono parole di Francesco? No, lo disse Giovanni Paolo II il 22/06/1996, in occasione del 450° anniversario della morte del padre della Riforma.

La posizione della Chiesa su Lutero è riemersa in occasione del recente viaggio di Francesco in Svezia. Il Papa ha espresso parole in linea con i suoi predecessori, venendo redarguito dal suo gruppetto di persecutori mediatici, esattamente come fecero con Papa Ratzinger: «Benedetto XVI devoto di san Lutero», si legge su un sito web tradizionalista, in riferimento al suo famoso discorso di Erfurt. «Davvero geniale Ratzinger! A quest’uomo, tra le sue mura, va a rendere omaggio

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Il mea culpa di Socci. Grazie Antonio, ora ti riconosciamo

antonio socci«D'ora in poi, se mi occuperò della situazione della Chiesa, eviterò accuratamente di usare espressioni che possano involontariamente alimentare animosità e rancori». Un imprevedibile colpo di scena: Antonio Socci depone le armi.

Dopo quattro anni di viscerale istintività, ieri abbiamo riconosciuto l'intellettuale cattolico che conoscevamo. «Non sono uno a cui non piaccia il confronto, anche vigoroso e polemico», ha scritto sul suo sito web il giornalista, il più seguito animatore dell'odierno antipapismo. «Ma quella a cui stiamo assistendo è ormai una sorta di guerra civile tra cattolici, una criminalizzazione reciproca in cui non si ravvisa più molto di cristiano. E non va bene. Non si può andare avanti così».  Un bel gesto, gli fa

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Un matematico credente racconta il suo professore Odifreddi

odifreddi convegno    di Francesco Malaspina* *docente di Geometria algebrica presso il Politecnico di Torino

 

Sono stato suo studente, ho seguito un suo corso di logica matematica durante il mio primo anno di dottorato e rimane quella gratitudine di fondo verso chi ci ha insegnato qualcosa.

Non riuscirò dunque ad essere troppo polemico e velenoso nei confronti di Piergiorgio Odifreddi un po’ appunto per gratitudine e un po’ perché in generale faccio fatica ad avere una visione del tutto negativa di chiunque. Questo potrebbe deludere qualche lettore ma talvolta un punto di vista non ostile risulta più credibile e presenta dei vantaggi.

Trovo stucchevole attaccarlo dal punto scientifico. Se si spulcia in un motore di ricerca specifico si trovano in effetti pochi articoli a suo nome. Se parlate però con matematici del s

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Cina, Polonia, Pakistan e Scandinavia: cresce la comunità cattolica

chiesa pienaSiamo contenti che la rappresentanza dei cardinali sia sempre più internazionale e sempre meno italiana. Occorre orientarsi di più al mondo, laddove il cattolicesimo è giovane, aumenta e si sviluppa. E "non fa notizia" come invece accade -fin troppo, spesso in modo negativo- nel nostro paese.

Sono continue, infatti, le notizie della crescita della comunità cattolica, sopratutto in luoghi che non hanno una storia e una tradizione favorevole.

In Pakistan, ad esempio, in un paese al 95% musulmano, la Chiesa sta vivendo un momento fiorente nelle vocazioni: 23 ordinazioni sacerdotali, tra preti diocesani e religiosi, dall'inizio del 2015 e 15 nuovi diaconi che si sono preparati ad essere ordinati nel 2016. All'Istituto nazionale di teologia di Karachi, inoltre, studiano 79 seminaristi maggiori e al Seminario maggiore intitolato a San Francesco Saverio a Lahore sono ben 96. «Numeri che preannun

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Fabrizio d’Esposito e gli indebiti insulti ai cardinali Burke e Caffarra

Il fatto quotidiano contro chiesa«Burke è un ricco cardinalone americano, ultrà facinoroso della Tradizione», «Burke e Caffarra amano la messa tridentina in latino» e covano «l’odio che anima questa destra cattolica». Questi i "maturi" giudizi che l'opinionista de Il Fatto Quotidiano, Fabrizio d'Esposito, ha espresso sui firmatari dei cosiddetti Dubia.

Un'indebita aggressione, totalmente ingiustificata. Probabilmente una forma di violenta risposta agli attacchi che certi giornalisti tradizionalisti-sedevacantisti stanno attuando contro Francesco e contro vaticanisti che non concordano con le critiche all'Amoris Laetitia. Pensiamo ad esempio al recente articolo di Riccardo Cascioli, direttore de La Nuova Bussola Quotidiana, contro il suo amico e collega Andrea Tornielli: «parole dure quelle di Cascioli, che minano più a screditare un collega che a raccontare i fatti», il

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