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Grazie all’8×1000 una Chiesa povera per i poveri

Missionaria in AfricaGrazie alla quota di 8xmille che ogni anno la Conferenza episcopale italiana destina agli aiuti al terzo mondo, nel 2013 sono stati stanziati 85 milioni di euro per interventi umanitari. La stessa cifra del 2014. Alcuni esempi: progetti per scuole di formazione professionale in Madagascar, reinserimento sociale dei giovani a rischio in Angola, sostegno alle famiglie dei malati di aids in India, sostegno ai bimbi autistici in Libano.

Ne dà notizia l’Ufficio Comunicazioni sociali della Cei, in particolare «sono stati così suddivisi: 4 milioni e 333.202 euro per 44 progetti in Africa; un milione e 671.769 euro per 17 progetti in Asia; un milione e 575.962 euro per 14 progetti in America Latina; e in fine un milione e 102.694 per 3 progetti in Medio Oriente; infine 67.370 euro per un progetto in Europa».

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Cala il sostegno ai “falsi miti del progresso”: gli italiani si stanno alzando in piedi?

Sentinelle in piediBuone notizie dall'Italia, il sondaggio "Eurispes" pubblicato nel Rapporto Italia 2015 ha fotografato il popolo che ha appena eletto il suo nuovo capo dello Stato: sui temi etici in particolare si assiste ad un drastico calo di sostegno per nozze gay, eutanasia e altri falsi miti del progresso.

Innanzitutto partiremmo da un dato, che forse è la spiegazione di tutti gli altri. Purtroppo per il gruppetto di cristiani tradizionalisti/conservatoristi che perseguita il pontificato di Papa Francesco in "nome della nostra coscienza", l'89,6% degli italiani ha piena fiducia nel Pontefice, in crescita del 2,5% rispetto all’anno scorso. La campagna antipapista è controproducente, l'apprezzamento arriva sopratutto dai giovani: consensi raddoppiati, dal 27,1% al 51,1% per i 18-24enni, dal 34,3% al 53,5% per i giovani di età 25-34 anni. Negli adulti, il consenso arriva soprattutto dalle persone rimaste vedove (77,3%) e da q

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Oltre 60mila persone contro l’ideologia gender nelle scuole

Arcigay bambiniDopo aver conquistato le redazioni dei quotidiani, l'indottrinamento gender della popolazione deve partire dalle scuole. Per non dare troppo nell'occhio occorre nasconderlo sotto la maschera della lotta all'omofobia: motivazione certamente nobile, seppur immotivata (lo dicono i numeri) e disattenta verso altre forme di discriminazione (le persone in sovrappeso, ad esempio, la categoria più discriminata in assoluto, molto più delle persone con tendenza omosessuale).

Il tentativo si è concretizzato per la prima volta nel 2013-2014 quando l'Unar (Ufficio nazionale anti-discri­minazioni razziali),

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La dissociazione dei “cattolici adulti”: come aiutarli?

Cattolici adultiE' stato Romano Prodi a far diventare abituale il termine "cattolico adulto" quando così si autodefinì per sostenere una bioetica in contrasto con la Chiesa cattolica. Tale termine infatti indica il "cattolico emancipato" dalla dottrina della Chiesa, l'opposto dell'invito evangelico a "ritornare come bambini", a sentirci figli di essa.

E' la trasformazione del cattolicesimo ad una filosofia, a cui basta aderirvi intellettualmente per sentirsi in quel filone di pensiero (i più colti la chiamano anche la protestantizzazione del cattolicesimo). Tale scissione avviene in particolare con i temi di bioetica pubblica quando l'uomo di fede preferisce rinnegare gli insegnamenti del Pontefice e del Magistero pur di non rinunciare al comodo adeguamento al mondo, al facile conformarsi evitando di assumere una posizione scomoda. E' il tipico caso dei "figli spirituali" del card. Carlo Maria Martini, da cui Papa Francesco ha preso ampiamente le distanze. Benedetto

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Il vizietto laicista di deridere i valori e giustificarsi con la satira

Vignetta charlie«Il senso è che Charlie Hebdo è un giornale ateo e che Dio non esiste. Non c’è nessuna prova: se Dio esiste spero abbia una scusa buona», ha detto il ventiduenne caporedattore di "Charlie Hebdo", Gérard Biard. Il senso di quel settimanale, recentemente vittima di un terribile attentato terroristico, è dunque diffondere la derisione delle religioni, dei credenti, di chi ha dei valori a cui tiene. In nome del "Dio non esiste".

Il ministro della giustizia francese, Christiane Taubiria ha affermato«siamo in grado di disegnare tutto, compreso un profeta, perché in Francia, il Paese di Voltaire e dell'irriverenza, abbiamo il diritto di prendere in g

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Ecco cosa c’è dietro l’antipapismo di Antonio Socci

SKOREA-VATICAN-POPE-RELIGIONIn questi giorni il Santo Padre è impegnato nel suo viaggio pastorale in Sri Lanka e Filippine ed è intervenuto rispondendo alle domande dei giornalisti. Puntualmente il giornalista di "Libero" Antonio Socci, da tempo impegnato in una sfida ideologica contro Francesco, ne ha subito approfittato.

Lo ha fatto con un articolo il quale, però, contiene ben dieci disinformazioni a cui abbiamo risposto:

 

1) La prima accusa di Socci è che Francesco vorrebbe la «legittimazione della violenza fisica». Si riferisce ad una b

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L’assessore Cappellini: «Regione Lombardia non ha paura e difende la famiglia»

Cappellini"Convegno omofobo", "raduno anti-gay", "corso per sventrare gli omosessuali"...hanno detto e scritto di tutto per tentare di impedire che si svolgesse domani pomeriggio l'incontro promosso da Regione Lombardia dal titolo “Difendere la famiglia per difendere la comunità”.

La macchina del fango è partita, come sempre, da "Repubblica" che dal 3 gennaio si è inventata qualunque cosa pur di censurare l'evento, tentando (di ripiego) almeno di far togliere il logo dell'Expo. Poi, via via, si è accodata la lunga onda delle associazioni omofasciste, con minacce, insulti e disinformazione. Erano gli stessi che pochi giorni prima manifestavano in nome della libertà d'espressione in occasione dell'attacco terroristico a Charlie Hebdo e poi, tornando dalla manifestazione in difesa della libertà di stampa urlando "Je suis Charlie", hanno pensato di fermarsi davanti alla redazione del settimanale "Tempi" -tra gli organi

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Risposta alla propaganda antipapista di Antonio Socci

Antonio SocciNell'altro articolo di oggi abbiamo commentato il decisivo intervento di ieri di Papa Francesco al corpo diplomatico. Tra i temi trattati anche quello della famiglia e del terrorismo religioso, intervento dettato anche in seguito all'attacco al settimanale francese Charlie Hebdo.

Francesco ha spiegato che questo fondamentalismo «rifiuta Dio stesso, relegandolo a un mero pretesto ideologico». Così ha invitato la comunità internazionale a non essere indifferente, auspicando che «i leader religiosi, politici e intellettuali specialmente musulmani, condannino qualsiasi interpretazione fondamentalista ed estremista della religione, volta a giustificare tali atti di violenza». Ha vo

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Perché i cristiani possono mangiare i frutti di mare?

Frutti di mareMolto spesso alcuni critici della Chiesa cercano di trovare qualche contraddizione sui suoi pronunciamenti morali sostenendo più o meno questo: «Sempre quando un religioso fervoroso afferma che l’omosessualità è peccato, esso cita Levitico 18:22: “Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole”». Eppure, fanno notare, l'Antico Testamento, pone altri divieti oltre all'omosessualità che gli stessi cristiani non rispettano. E dunque si contraddicono.

Viene quindi solitamente elencata la lista delle varie privazioni contenute in particolare nel Levitico, come il divieto di mangiare carne di porco (Lv 11,7-8), i frutti di mare (11,9-12), non tagliarsi i capelli (Lv 19,27), non radere la barba (Lv 19,27) ecc. Dunque l'accusa si completa: «Siccome i cristiani amano mangiare i frutti di mare trovano una spiegazione per invalidare i loro peccati, che sono ammorbiditi a seconda della loro voglia contemporanea»<>

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Noi non siamo Charlie Hebdo e quelli non sono veri musulmani

Charlie Hebdo e islamCerto, sarebbe il tutto molto più facile commentare l'attacco terroristico a Charlie Hebdo come stanno facendo i banali opinionisti occidentali: "viva la libertà di stampa", "l'islam è sinonimo di violenza" e partecipando alla, altrettanto banale, reazione dei social network con le matite contro i mitra. Ma le cose, come sempre, sono più complesse e il nostro è un duplice giudizio.

 

NOI NON SIAMO CHARLIE HEBDO. Innanzitutto condanniamo, senza nessun tipo di giustificazione, l'uccisione dei vignettisti francesi. Tuttavia vogliamo anche dire che noi non siamo Charlie Hebdo. Questo è il titolo scelto dal "New York Times": la redazione del giornale satirico, ha scritto l'editorialista David Brooks, in America sarebbe stat Continua a leggere...

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