Steven Pinker scopre che i fanatici sono gli umanisti, non i religiosi
- Ultimissime
- 17 Ott 2025

Il triste epilogo dello psicologo Steven Pinker, un ex faro dell’ateismo scientista oggi respinto per la difesa del sesso biologico dall’ideologia gender.
Da simbolo del razionalismo illuminista a vergogna per gli umanisti.
E’ la sorte toccata a Steven Pinker, celebre psicologo cognitivo canadese e da sempre intellettuale di riferimento nel panorama del pensiero ateista.
Steven Pinker contro la religione
Per lungo tempo Pinker è stato uno dei cosiddetti cavalieri del “new atheism”, alleato di Dawkins, Harris, Dennett e Hitchens nella battaglia epocale contro la fede religiosa.
Nel suo “Illuminismo adesso. In difesa della ragione, della scienza, dell’umanesimo e del progresso” (Mondadori 2018) sostenne nientemeno che tutta la storia umana fino alla prima età moderna è stata una cronaca di superstizione, arretratezza, barbarie e crudeltà implacabile e disumana.
Poi, scrisse Pinker, improvvisamente nell’Europa occidentale durante la prima età moderna, le persone hanno respinto la religione per iniziare a civilizzarsi fino all’avvento salvifico dell’Illuminismo, il vero spartiacque tra il crudele passato e il futuro radioso.
Nel 1997, si legge sul Washington Post, Steven Pinker teorizzò addirittura l’uccisione dei neonati.
Scrisse infatti che «non possiedono tratti moralmente significativi più di quanto li posseggano i topi», osservando che «diversi filosofi morali ritengono che i neonati non sono persone e che quindi l’infanticidio non dovrebbe essere classificato come omicidio». Accettò questa visione sostenendo che «i fatti non rendono facile» vietare legittimamente l’uccisione dei neonati.
Per anni il noto psicologo cognitivo ha inoltre combattuto ferocemente il suo più grande nemico, il genetista cristiano Francis Collins.
Follemente insopportabile per lui il fatto che Collins fosse direttore del National Institutes of Health degli Stati Uniti. Non certo per mancanza di competenze ma perché «Collins ha affermato di essere arrivato ad accettare la Trinità e la verità che Gesù è il figlio di Dio»1S. Pinker, citato in J.A. Coyne, Steven Pinker on Francis Collins, Why Evolution is true, blog personale 11/07/1999.
Inoltre, proseguì Pinker, Collins «ha affermato che Dio interagisce con la creazione, progettando il processo evolutivo per garantire che l’intelligenza umana, la moralità e la fede religiosa giudaico-cristiana si evolvessero». Convinzioni che ritiene primitive e «profondamente antiscientifiche» in quanto «lo scopo della rivoluzione scientifica è quello di abolire questo pensiero animistico»2S. Pinker, citato in J.A. Coyne, Steven Pinker on Francis Collins, Why Evolution is true, blog personale 11/07/1999.
La nuova battaglia contro il gender
Dopo l’epico fallimento dell’ubriacante “nuovo ateismo”, anche Pinker è tornato sobrio e si è lentamente riposizionato su terreni meno fondamentalisti.
Anzi, anche lui come tanti suoi compagni di lotta, ha intrapreso una nuova battaglia scientifica: quella contro l’ideologia gender e in difesa dell’importanza del sesso biologico.
A gennaio 2025 abbiamo documentato come Pinker, assieme a Richard Dawkins e a Jerry Coyne, si è dimesso dopo 20 anni dal consiglio della Freedom From Religion Foundation (FFRF), la più grande parrocchia atea del mondo.
La FFRF infatti aveva censurato un articolo del biologo Coyne intitolato “Biology is not bigotry“ (“La biologia non è bigottismo”), nel quale si difendeva la definizione biologica di donna in opposizione ad un articolo di un attivista queer, secondo cui una donna è chiunque si definisca tale.
Annunciando le sue dimissioni per protesta dal comitato onorario, Pinker affermò che «la FFRF non è più un difensore della libertà dalla religione, ma l’impositore di una nuova religione, completa di dogmi, blasfemia e eresie».
Steven Pinker bandito dalla Humanist Society
Già cacciato dall’American Atheists, dimessosi spontaneamente dalla Freedom From Religion Foundation, nei giorni scorsi Steven Pinker è stato abbandonato anche dalla Humanist Society of Australia. Proprio lui, nominato nel 2006 come Umanista dell’Anno!
La principale associazione umanista australiana, infatti, ha ritirato la sponsorizzazione del suo tour per il 2026 motivandola a causa delle posizioni pubbliche sul genere biologico e l’identità sessuale.
Per la Humanist Society, infatti, non è possibile sostenere che la biologia abbia avuto un ruolo nella determinazione del sesso umano e, oltretutto, la presenza di Pinker risulta fortemente divisiva in quanto criticata dal gruppo “Rainbow Atheists”.
Proprio recentemente, Steven Pinker aveva parlato della sua battaglia contro il conformismo intellettuale, ritenendo che la libertà di dibattito sia pressata da estremismi “woke”.
Essendo un psicologo clinico, Pinker si sarà certamente reso conto di stare sperimentando in “casa sua” ciò che un tempo imputava falsamente alle religioni: fanatismo irrazionale, censura dei dissidenti e dogmatismo intollerante.
L’apostolo di Voltaire ha scoperto sulla sua pelle che gli unici roghi culturali sono tra gli umanisti illuministi.













2 commenti a Steven Pinker scopre che i fanatici sono gli umanisti, non i religiosi
“barbarie e crudeltà implacabile e disumana”, tipo quella di uno dei più illustri figli dell’Illuminismo, l’Incorruttibile Robespierre?
È stato così fin dall’inizio, umanisti e filantropi che amano l’umanità ma odiano l’uomo
Come sempre succede,parlano di liberare l umanità dai legacci delle superstizioni religiose ma poi ne creano molti di più.l eterogenesi dei fini come ben descritto da un grande filosofo .