Scisma nell’ateismo, i tre leader abbandonano la chiesa

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Grave scisma nell’ateismo. Dawkins, Coyne e Pinker si dimettono dalla Freedom From Religion Foundation (FRFR) a causa della censura delle loro critiche verso l’ideologia di genere. L’ateismo si frantuma sul gender


 

Il grande scisma dell’ateismo.

Tre figure di spicco dell’ateismo contemporaneo, Richard Dawkins, Jerry Coyne e Steven Pinker, hanno deciso di dimettersi dal consiglio della Freedom From Religion Foundation (FFRF), la più grande chiesa/associazione atea del mondo.

Il motivo? L’ideologia woke e la politica di censura da parte della FFRF verso i critici dell’ideologia di genere.

Da tempo il mondo anti-teista si è frammentato in tante piccole realtà, soprattutto dalla morte di Christopher Hitchens (in odore di conversione), uno dei trascinatori del gruppo.

Non hanno certo giovano gli scandali delle molestie sessuali ai raduni atei e la misoginia che ha colpito direttamente lo storico “fondatore” del new atheism, Richard Dawkins.

La spaccatura totale è avvenuta più recentemente sul tema gender, con Dawkins, le femministe radicali e gli evoluzionisti atei a difendere la realtà del sesso biologico e l’illusorietà scientifica dell’identità di genere, e le associazioni ateiste a tacciarli di transfobia.

 

Lo scisma nell’ateismo per la censura dei critici del gender

Nel 2021 era stata la l’American Atheists ad condannare l’attivismo di Richard Dawkins a favore del binarismo sessuale.

La goccia che ha fatto traboccare definitivamente il vaso è caduta il 26 dicembre scorso.

La “From Religion Foundation” (FFRF) ha prima accettato e poi rimosso, dopo le critiche, un articolo del biologo Jerry Coyne intitolato Biology is not bigotry (“La biologia non è bigottismo”), nel quale difendeva la definizione biologica di donna in opposizione a un articolo dell’attivista queer Kat Grant, secondo cui una donna è chiunque si definisca tale.

La FFRF dopo la censura si è giustificata con il classico comunicato “paraculo” nel quale ribadiva l’impegno verso la comunità LGBTQ+. I co-presidenti Dan Barker e Annie Laurie Gaylor hanno scritto che «la pubblicazione di quell’articolo è stata un errore di giudizio, abbiamo deciso di rimuoverlo poiché non riflette i nostri valori e principi».

Suona abbastanza comico che la più grande associazione atea del mondo, nota per opporsi al teismo in nome della “scienza”, ritenga un errore di giudizio appoggiarsi proprio alla scienza biologica per contrastare un’ideologia psico-filosofica come quella del gender.

 

L’abbandono di Dawkins, Coyne e Steven Pinker

Jerry Coyne non ha chiaramente condiviso la censura, scrivendo sul suo blog: «Non posso tollerare un comportamento censorio di questo tipo. L’articolo era stato approvato e pubblicato, e io mi sono limitato a promuovere una definizione biologica, non psicologica, del sesso». Ha poi criticato ciò che definisce una “ideologia di genere quasi religiosa”, accusandola di avere tratti dogmatici e ignorare la scienza quando questa contraddice le preferenze ideologiche.

Coyne ha avviato lo scisma nell’ateismo annunciato le dimissioni, seguito dallo scienziato cognitivo Steven Pinker, secondo cui la FFRF «non è più un difensore della libertà dalla religione, ma l’impositore di una nuova religione, completa di dogmi, blasfemia e eresie». Pinker si è rammaricato per l’addio dopo 20 anni di militanza.

Chiaramente il biologo Richard Dawkins ha immediatamente seguito i suoi colleghi, in un’email all’associazione ha definito «sciocco e antiscientifico» l’articolo dell’attivista Kat Grant, criticando così la censura verso Coyne:

«La vostra decisione di cedere alle pressioni di alcuni gruppi e di censurare retroattivamente un eccellente articolo è stata un atto di panico indecoroso. Farlo senza nemmeno informare l’autore è stato un gesto di grave scortesia verso un membro del vostro stesso Consiglio. Con dispiacere, lascio anch’io il mio incarico».

La Freedom From Religion Foundation faceva già sorridere quando lottava per rimuovere la religione dal suolo americano, a maggior ragione da quando ha iniziato a liberarsi degli atei dissidenti.

Autore

La Redazione

1 commenti a Scisma nell’ateismo, i tre leader abbandonano la chiesa

  • Giorgio ha detto:

    A ulteriore conferma che per avere l’unità nella diversità occorre un centro chiaro e indiscutibile.
    E che sulla negazione non si costruisce nulla, nemmeno il Nulla