Marguerite Stern, la ex Femen e le scuse ai cattolici
- Ultimissime
- 03 Dic 2024
La ex Femen Marguerite Stern racconta la conversione morale. Dall’irruzione nella cattedrale di Notre Dame alla vicinanza al cattolicesimo, passando per l’esperienza dell’emarginazione. “Chiedo scusa ai cattolici”, dice, “oggi vedo la bellezza che vivono”.
Il 12 febbraio 2013 Marguerite Stern entrava in topless nella cattedrale di Notre Dame a Parigi per urlare il suo odio per la Chiesa e per Benedetto XVI.
Sul suo corpo nudo scrisse in rosso “Addio al Papa omofobo”.
Poche settimana fa ha chiesto scusa ai cattolici per quelle azioni, in un gesto di pentimento.
In un’intervista per OSV News, Stern ha confessato di che la tradizione cattolica ha il potere di rasserenare, di unire le persone e ha riconosciuto che il suo gesto «danneggiò una parte della Francia, e quindi una parte di me stessa».
Le Femen e l’irruzione a Notre Dame nel 2013
«All’epoca avevo 22 anni», ha detto. «Ero molto contraria a qualsiasi cosa religiosa, entrando a Notre Dame volevo esprimere la mia soddisfazione per la sconfitta della Chiesa cattolica nella sua opposizione al “matrimonio per tutti”». Proprio il giorno prima Papa Benedetto XVI aveva annunciato le sue dimissioni, «le percepii come una conferma di questo fallimento».
In un video del 2013 la sentiamo dire che «le donne sono oppresse fisicamente, mentalmente e moralmente dalle religioni e dai loro fondamentalisti».
Non esiste una religione moderata, diceva, «Femen è un movimento antireligioso e crede che la libertà delle donne finisce quando inizia la religione».
«Adoro la cattedrale di Notre Dame», dice oggi, felice della sua riapertura. Quando scoppiò l’incendio nel 2019 era così arrabbiata per non trovarsi in Francia che «scoppiai a piangere in una chiesa». Vestita e senza odio.
In un breve video spiega che le sue convinzioni personali e la sua sensibilità «si sono evolute», presentando «sincere scuse» al mondo cattolico.
Non è ancora credente e il concetto cristiano di perdono le è ancora difficile. Anzi, pensa che i cristiani perdonino molto, forse troppo.
Marguerite Stern e l’abbandono de Le Femen
Marguerite Stern ha militato con le Femen e il femminismo arcobaleno fino al 2015, poi è arrivata l’ideologia woke e il femminismo è stato umiliato dall’ideologia di genere e dal transgenderismo che, dice, «distrugge non solo gli individui, ma la nostra intera civiltà».
Gradualmente è entrata in conflitto con le Femen stesse e ha subito l’emarginazione, l’ostilità e lo stesso disprezzo che prima provava verso i cattolici. E’ autrice del libro Transmania
Rimasta da sola ha capito che non era la Chiesa a dover essere combattuta, che «abbiamo questa bellissima eredità cristiana, che la civiltà è in pericolo e dobbiamo lottare per preservarla».
La ex Femen e l’avvicinamento al mondo cattolico
Il 27 settembre 2024 Stern ha partecipato alla messa nella cattedrale Saint-Louis di Versailles per la giovane Philippine de Carlan, uccisa e sepolta dal suo assassino in un parco di Parigi.
«Sono rimasta molto commossa da questa messa di addio», ha detto. «Mi sono sentita completamente integrata nei riti cattolici, che ho trovato bellissimi e nei quali mi sono riconosciuta».
«La Chiesa cattolica ha plasmato la storia, l’architettura e i costumi della Francia», sostiene Stern. «È facile e di moda denigrare e calpestare i cattolici, come ho fatto io per anni, forse a causa della loro cultura al perdono».
«Ho contribuito a rafforzare questo clima in Francia. Chiedo sinceramente scusa per questo a coloro che ho ferito», ha detto a OSV News, ripetendo le sue parole pronunciate nel breve video precedente.
Oggi ha rifiutato il femminismo, le capita di recarsi in chiesa sentendosi «in soggezione», la stessa sensazione quando vede «la fede dei credenti».
«Vorrei dire a tutti: “Guardiamo la bellezza di ciò che vivono i cattolici, e smettiamo di sputargli addosso, anche se non ci crediamo!».
Dominique Jean Marie Rey, vescovo di Fréjus-Tolone, ha risposto sui social: «Grazie, Marguerite Stern, per la sincerità delle tue parole e del tuo impegno. Ogni cammino verso la verità è un segno della grazia di Dio. Che possiamo rimanere testimoni fedeli e accoglienti del messaggio del Vangelo».
Il precedente con la ex Femen brasiliana
In Ultimissima 26/01/2016 raccontavamo di un’altra ex Femen, Sara Fernanda Giromini (nota come Sara Winter), fondatrice delle femministe brasiliane.
Anche lei annunciò di aver rivisto completamente la sua visione soprattutto dalla nascita della figlia, allontanandosi dalle Femen e finendo per combattere il femminismo e l’interruzione di gravidanza.
Sara Winter ha però mantenuto il fascino per la contestazione e si è lanciata all’estremo opposto, diventando attivista politica di Jair Bolsonaro e venendo arrestata per diffusione di fake news.
Il movimento delle Femen nel frattempo si è sciolto, soprattutto dopo che si scoprì che venivano comandate e sottomesse dal loro ideologo, Viktor Svyatskiy, e che le loro azioni erano studiate e ben finanziate economicamente dall’alto. Non certo mosse da grandi ideali.
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