Milano, fascisti pro-aborto bloccano evento pro-vita (video)
- Ultimissime
- 28 Nov 2024
I fascisti per l’aborto a Milano in azione. Un convegno pro-life presso l’Università degli Studi a cui erano presenti 300 giovani è stato preso d’assalto da 50 attivisti. Urla, bestemmie, insulti, minacce alle relatrici e auguri di morte ai medici obiettori. Ecco il video.
Urla, spinte, bestemmie e violenza. I fascisti in azione.
Come mostra il video qui sotto, martedì scorso alcuni violenti contestatori si sono palesati presso l’Università di Milano impedendo lo svolgimento di un convegno pro-life.
«Obiettore ti uccidiamo senza fare rumore», hanno urlato mentre irrompevano nell’aula gremita da 300 studenti che partecipavano all’incontro “Accogliere la vita. Storie di libere scelte”.
Un convegno pro-life organizzato nella sede di via Celoria dalla lista studentesca Obiettivo Studenti, vicino al movimento di Comunione e Liberazione (CL), con lo scopo di ascoltare la storia di alcune donne che, pur in situazioni di difficoltà economiche e sociali, hanno scelto di accogliere la vita nascente.
Tra le relatrici anche Soemia Sibillo, direttrice del Centro di Aiuto alla Vita Mangiagalli e vicepresidente del Movimento per la Vita. E poi Chiara Locatelli, neonatologa presso il Policlinico Sant’Orsola di Bologna e Costanza Raimondi, assegnista di ricerca in bioetica all’Università Cattolica.
Il video della contestazione pro-aborto a Milano
Qui sotto il video dell’assalto abortista, pubblicato anche sul nostro canale YouTube
La violenza dei fascisti pro-aborto
Tutto bene fino a quando una cinquantina di fascisti pro-aborto noti a Milano, che già stavano occupando un edificio proprio in Città Studi, ha interrotto l’evento con grida, striscioni, tamburelli e bestemmie. Gli insulti sono stati intonati contro i cattolici e contro gli universitari di CL.
Sono passati in pochi minuti dall’urlare “fuori Israele dall’Università” a “fuori CL dall’Università”.
Dopo aver invaso l’aula, hanno spintonato uno dei responsabili della sicurezza dell’ateneo, hanno umiliato uno degli organizzatori versandogli dell’acqua in testa e hanno gettato acqua sull’impianto elettrico, facendo saltare la corrente e il riscaldamento.
Una relatrice è stata anche minacciata: «Sappiamo dove stai di casa, ci vediamo presto».
E’ curioso, osservano gli organizzatori:
«Persone che il giorno prima manifestavano contro la violenza sulle donne, il giorno dopo insultavano e minacciavano una donna. E non si tratta di attivisti dei centri sociali, ma di persone che siedono nel senato accademico e in altri organi universitari e spesso vengono invitati ai convegni o al Parlamento dal Pd e altre formazioni politiche».
Dopo circa un’ora, i relatori hanno scelto di lasciare l’aula.
I 300 studenti presenti sono rimasti in dignitoso silenzio durante l’aggressione, applaudendo quando è stato gentilmente chiesto al leader dell’aggressione abortista di andarsene.
Come si vede nel video, pubblicato anche sul nostro canale YouTube, l’applauso ha istericamente scatenato le grida e ancora maggiori insulti verso i presenti.
Sul caso è intervenuto perfino il socialista Bobo Craxi parlando di “gazzarra squadrista fascistoide”
La rettrice Brambilla: “Faremo chiarezza”
Ci auguriamo che l’incontro verrà riprogrammato e che la Digos, presente ma inerte durante l’aggressione, abbia perlomeno individuato e schedato i fascisti.
Si tratta di membri di vari collettivi, come Studenti indipendenti Statale, Udu, Rebelot, Cambiare Rotta e altre inutili sigle.
Nella serata di ieri, il ministro dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, ha sentito telefonicamente la rettrice della Statale di Milano, Marina Brambilla, per un confronto su quanto accaduto.
Da noi contattata, la rettrice Brambilla ci ha risposto che verrà «fatta chiarezza su quanto avvenuto», condannando l’intolleranza e la violenza verificatasi.
Poco distante, al Politecnico di Milano, l’attivista Marco Cappato ha tenuto il solito inno all’eutanasia legale. Nessuno lo ha contestato, i fascisti evidentemente sono tutti dalla sua parte.
4 commenti a Milano, fascisti pro-aborto bloccano evento pro-vita (video)
La parola più significativa dell’articolo è la prima del titolo, “fascisti”. E siccome pochi ne sanno l’etimologia, ne rispolveriamo l’origine.
“Tutto ciò che ho detto e fatto in questi ultimi anni è relativismo per intuizione. … Se il relativismo significa disprezzo per le categorie fisse e per gli uomini che si proclamano portatori di una verità oggettiva e immortale … allora non c’è nulla di più relativistico degli atteggiamenti e dell’attività fascisti. … Dal fatto che tutte le ideologie hanno lo stesso valore, che tutte le ideologie sono semplici finzioni, il relativista moderno deduce che ciascuno ha il diritto di creare per sé la propria ideologia e di cercare di imporla con tutta l’energia di cui è capace.”
Questo è tratto dal *Diuturna* di Mussolini, pagine 374-77.
Egregio visti gli stretti rapporti tra ProVita e i neonazisti di Forza Nuova vien da dire che siano fascisti che hanno bloccato nazisti 😀
Vien da dire pure che non è da tre giorni fa che si sapeva che il Brandi e il Fiore erano amiconi 😀
Anche fosse vero non risulta che Brandi o Pro Vita impediscano i convegni di Cappato e di altri pro-morte. Per sicurezza segnalo questo commento ai legali di Pro Vita così vediamo se con il tuo indirizzo IP possono procedere a denuncia per aver definito nazista Antonio Brandi.
E poi ricordo giusto le grandi amicizie del tuo grande mito, nonché icona Lgbt Fedez che fa spedizioni punitive assieme ai fascisti della Curva Sud.
Non credo sia stato molto saggio scrivere questo commento.
Tra l’altro grazie al tuo link ho scoperto che il direttore di Domani è già stato querelato e condannato per aver scritto le stesse falsità nel 2021!
Praticamente i fascisti pro-aborto si fidano di giornalisti condannati per attingere a notizie false e giustificare le loro azioni di violenza fascista. Proprio un bell’ambientino!