La patria di Lutero è più cattolica che protestante. La crisi delle Chiese riformate.

La patria di Martin Lutero è oggi più cattolica che luterana. Il sorpasso dei primi nei confronti dei protestanti, in Germania, si è verificato nel 2009. Secondo una recente indagine, la crisi dei protestanti è in aumento mentre il numero di cattolici è stabile dal 1950.

La crisi del protestantesimo, dunque, colpisce anche la Germania. Poco tempo fa osservavamo lo stesso fenomeno negli Stati Uniti: crollo dei riformati e sostanziale stabilità del numero dei cattolici. 20,7 milioni di fedeli tedeschi hanno abbandonato il luteranesimo dal 1950, mentre la Chiesa cattolica contava su 23,2 milioni di fedeli nel 1950 e oggi su altrettanti 23,3 milioni. Si mantiene il numero assoluto.

Anche la confessione cattolica tuttavia non gode di ottima salute: in un anno, ha riferito la Conferenza episcopale tedesca, hanno abbandonato 270.000 fedeli e solo 9.332 sono entrati o rientrati. I vescovi tedeschi hanno già chiuso 515 chiese negli ultimi dieci anni. Uno dei motivi principali di abbandono, unico in tutto il mondo, è la tassa religiosa obbligatoria (l’8-9% dell’imposta sul reddito) che i credenti sono tenuti a destinare alla Chiesa. Molti di coloro che si “disiscrivono” rimangono comunque credenti e cristiani, semplicemente non vogliono pagare una tassa aggiuntiva.

Nonostante si attribuisca il declino del luteranesimo in primo luogo alla piramide demografica, certamente si può dire che è fallito per i protestanti il piano di adeguarsi al mondo secolare per apparire più attraenti. Preti sposati, donne vescovo, approvazione del divorzio, della contraccezione e dell’agenda arcobaleno. Non è servito, sempre più luterani si sono tenuti lontani dalle chiese. Forse anche a causa di questo.

Molto interessante l’intervista concessa da Roger Scruton, l’eminente filosofo anglicano, docente all’Università di Oxford. «Le istituzioni cattoliche», ha spiegato il massimo esponente del conservatorismo contemporaneo, «sono le uniche che offrirebbero apertamente protezione e supporto a qualcuno conservatore come me, e senza necessariamente d’accordo con quel che dico». Non ha seguito l’esempio di Newman, il passaggio al cattolicesimo, per due ragioni: «La prima è che richiede un atto di fede più grande di quello che sono in grado di raggiungere. E l’altra è che, poiché sono divorziato, non potrei mai sposarmi una seconda volta con rito cattolico». Tuttavia, ha concluso, «sono sempre stato attratto dalla Chiesa cattolica per il suo rispetto della tradizione, per la continuità apostolica che rappresenta e per i suoi tentativi di infondere vita ordinaria ai sacramenti».

Il fascino, dunque, per l’autorevolezza della continuità apostolica e l’autorità della Tradizione, ovvero il punto storico fisso che dice la verità su Cristo ed impedisce di soccombere alla confusione e alla liquidità della modernità, nonché a tutte le fugaci interpretazioni umane. Nelle parole nostalgiche di Scruton si scorge la causa principale -almeno per noi- della crisi delle Chiese riformate.

La redazione

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19 commenti a La patria di Lutero è più cattolica che protestante. La crisi delle Chiese riformate.

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  1. Gin ha detto

    Ringraziamo Dio per far rientrare le pecore smarrite nel suo ovile, anche se ci vuole molto tempo.
    Preghiamo altrettanto Dio che lo stesso ovile, l’unica Chiesa Cattolica Apostolica Romana, non rinneghi se stesso debellando la sua Tradizione per i moderni sfaceli del Mondo.

  2. Sebastiano ha detto

    C’è qualcosa che non capisco: se “i fedeli” sono rimasti sostanzialmente gli stessi nell’arco degli ultimi settant’anni:

    23,2 milioni di fedeli nel 1950 e oggi su altrettanti 23,3 milioni

    come mai allora:

    I vescovi tedeschi hanno già chiuso 515 chiese negli ultimi dieci anni

    La tassa, in questo caso, non credo che c’entri.
    Insomma, se Sparta piange, Atene non ride.
    Cosa mi sfugge del senso dell’articolo?

    • Kosmo ha detto in risposta a Sebastiano

      Nel 1960 erano 72 milioni in tutto (prima non riesco a trovare statistiche per il poco tempo) adesso sono 82 milioni.
      Direi che si sta prendendo una china discendente.

      • Sebastiano ha detto in risposta a Kosmo

        Intendi gli abitanti?
        Ma anche in questo caso non capisco perché chiudere le chiese se “i fedeli” sono rimasti dello stesso numero.

      • theo ha detto in risposta a Kosmo

        Infatti: 82 milioni sono i tedeschi tutti, non i cattolici tedeschi.

      • Franco ha detto in risposta a Kosmo

        Al di là dei numeri sparati a caso di Kosmo, a Sebastiano sfugge la differenza tra praticanti e non praticanti. Gran parte delle persone si definisce cattolica ma non si reca in chiesa (ecco la chiusura delle chiese). Che Atene non rida è scritto nell’articolo oltretutto…

        • Sebastiano ha detto in risposta a Franco

          a Sebastiano sfugge la differenza tra praticanti e non praticanti

          Non direi proprio, guarda bene

        • Kosmo ha detto in risposta a Franco

          Ma di cosa vi fate in questo sito? Cambiate spacciatore che è meglio! O forse è troppo incenso da turiferari?
          Numeri sparati a caso? Ma quali numeri sparati a caso! Ma sei serio?
          Cerca “Demografia Germania” su google e guarda i numeri che escono.
          L’aggressività non vi è mai venuta meno, vero?

          • theo ha detto in risposta a Kosmo

            A te sicuramente no.

            • Kosmo ha detto in risposta a theo

              Eccone un altro…
              E fate pure la morale agli altri!
              E dimmi, o Sommo Custode della Verità, o Umile Docente delle Cose Sacre, O Mite et Buono di Cuore Paziente e Lento all’Ira, dove sarei stato aggressivo?

        • ciccioseb ha detto in risposta a Franco

          Ti assicuro che non mi sfuggiva

          a Sebastiano sfugge la differenza tra praticanti e non praticanti

          basta guardare bene

          P.S.: visto che il sito non mi pubblicava le risposte (in questo e in altri articoli) mi sono visto costretto a cambiare nick.
          E visto che la redazione non mi ha inviato comunicazione alcuna, ne deduco di essere considerato persona non gradita. Siccome mi rendo conto perfettamente di essere ospite (indesiderato), tolgo il disturbo.
          Adieu, buona continuazione.

  3. Maria ha detto

    Se i numeri non sono un’opinione credo che il declino riguardi entrambe le chiese. Segno dei tempi. La gente è confusa ed in cerca di pace. e forse la Chiesa non risponde a questo profondo bisogno.

    • theo ha detto in risposta a Maria

      Certamente sparate ultraprogressiste come quelle del card. Reinhard Marx non aiutano, ma molti, traviati dal Sessantotto, da altre ideologie e dai pregiudizi, la Chiesa non la vogliono pervicacemente ascoltare. Oppure vogliono sottrarsi, come spiegato nell’articolo, ad una tassazione figlia del cuius regio, eius religio che ormai ha un sapore giuseppinista anacronistico.

  4. lorenzo ha detto

    Germania anno 2011: cattolici 31,2%, luterani 30,8%, ortodossi 1,3%, mussulmani 1,9%.
    Germania anno 2016: cattolici 28,6%, luterani 26,6%, ortodossi 2.7%, mussulmani 4,9%.

  5. Enigma ha detto

    Per me la crisi e’ generale.

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