Chi è Paolo Berizzi, l’hater del ministro Fontana

Paolo Berizzi, RepubblicaPaolo Berizzi, giornalista di Repubblica, attacca il ministro Fontana reo di essere nato a Verona, città che Berizzi considera nazista e fascista.

 

«Le notizie pubblicate da Paolo Berizzi sono false». Così ha concluso l’Ordine dei giornalisti quando lo scribacchino di Repubblica inventò la storia di un alunno che aveva fatto il saluto nazista. Lo stesso Berizzi è l’hater che sta accusando il ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana, di essere nazista poiché tifa l’Hellas Verona, «la “squadra a forma di svastica” – come cantano gli ultrà pro-Hitler della curva Sud dove il neoministro è presenza fissa».

 

Paolo Berizzi contro Fontana: “veronese e cattolico!”

Il vero problema è il sospetto che Fontana sia l’unico ministro che negli ultimi trent’anni pare voglia seriamente occuparsi di politiche familiari. Inaccettabile per Repubblica. Così l’informativa raggiunge il kompagno Berizzi che si attiva spulciando la vita privata del nemico, scoprendo che è “veronese e cattolico”! E’ questa l’accusa che gli rinfaccia continuamente, traendo l’ovvia conclusione: è un “naziofascista!!”.

Come da copione, il neoministro è attualmente sotto il tiro anche del mondo Lgbt, dopo aver osato affermare che «per la legge in questo momento non esistono Famiglie arcobaleno» e che «i bambini hanno bisogno di una mamma e di un papà». Uh, scandaloso! Eppure, se si legge l’intervista incriminata, Fontana ha un unico nemico: la crisi demografica. Per questo intende «abbassare l’Iva per tutti i prodotti che riguardano l’infanzia» e «mettere in atto anche delle politiche per cercare di ridurre il numero degli aborti, potenziare i consultori così di cercare di dissuadere le donne dall’abortire». Ovvero, finalmente l’applicazione integrale della legge 194.

Contro-intervistato da Repubblica, appena sopra la solita sfilza di dichiarazioni al vetriolo dell’associazionismo arcobaleno, Fontana si è difeso: «sulle unioni civili non è stato previsto nulla sul contratto tra Lega e M5s, è una polemica strumentale, tanto che c’è chi mi ha criticato anche perché vengo da Verona e nel calcio tifo Hellas. Evidentemente a qualcuno dà fastidio se uno è cattolico, mi sembra che sia un marchio di vergogna. Ma siamo in Italia, non in Arabia Saudita».

Si ritorna così a Berizzi e alla macchina del fango di Repubblica. Ma il modus operandi è stato ben smascherato dall’Ordine dei giornalisti che lo ha condannato per violazione del delle norme deontologiche e per non aver rispettato la «verità sostanziale dei fatti, i doveri di lealtà e buona fede». E i fascisti, questa volta quelli veri, hanno esultato.

La redazione

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46 commenti a Chi è Paolo Berizzi, l’hater del ministro Fontana

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  1. Massimiliano ha detto

    Dai, dimmelo ancora: i cristiani in Italia non sono perseguitati

  2. Enigma ha detto

    abbassare l’Iva per tutti i prodotti che riguardano l’infanzia» e «mettere in atto anche delle politiche per cercare di ridurre il numero degli aborti, potenziare i consultori così di cercare di dissuadere le donne dall’abortire».

    Questo e’ parlare di cose concrete….

    L’Iva sui prodotti di prima infanzia….
    Vergognoso ,solo in Italia le politiche familiari viaggiano controcorrente….

    L’iva per i beni di prima necessita’ non dovrebbe esistere, un lattante e’ assurdo che debba bere un latte che costi 15 euro al kg…e parlo di latte in polvere dallo zero al sesto mese, quindi indispensabile per la sopravvivenza, oppure la follia vuol farci credere che oggi l’alimentazione e l’idratazione di chi non puo’ alimentarsi da solo siano forme di prestazioni sanitarie?…

    Essere madri con figli oggi e’ la cosa piu’ difficile che possa esistere in questo paese, la societa’ non e’ piu’ a misura familiare…

    Poi assurdo che l’iva degli alimenti di prima necessita’ infantili non siano azzerati e poi invece si possono detrarre le spese sanitarie veterinarie di chi ha animali domestici senza limite di reddito…ma quale IVA, certi prodotti andrebbero pagati interamente dallo stato o comunque pagarli un terzo della quota…

    Ah ma no che dico!!!! C’e’. Il bonus bebe’ di 80 euro al mese…..ragazzi credetemi se vi dico che con 80 euro non ci paghi manco i pannolini…

    Oramai le politiche alle famiglie son diventati di tipo assistenziale, invece che investire sul futuro si preferisce tamponare i buchi e lasciare ogni onere a carico della famiglia sovrastata di tasse….

    La verita’ e’ che l’obiettivo e’ ridurre la popolazioni…l’Italia lo sta raggiungendo appieno con tutte le conseguenze prevedibili….oramai la mentalita’ antifamiglia e’ radicata….hotel,locali, posti, ristoranti dove l’accesso ai bambini e’ escluso perche’ di fastidio pubblico…allattare in pubblico urta le sensibilità…una donna con il passeggino in un mezzo pubblico viene vista come una aliena, e guai a dare aiuto a salire e scendere o cedere il posto a chi un infante ce l’ha in braccio….punti bebe’ per il cambio del bambino non esistono e ti ritrovi improvvisarti Superman a cambiarli in mezzo alla strada…insomma solo chi ha figli sa che se aspetti uno Stato che ti aiuti fai prima a non farli.

    Grazie a Dio l’amore per un figlio e quello che ti da,ti fa fare di tutto e anche di piu’…

    Sui Consultori ci sarebbe da scrivere un manuale….

    • Enigma ha detto in risposta a Enigma

      Ps……15 Euro al kg partendo dal piu’ economico…..

      Evviva l’allattamento……

      Di chi se lo puo permettere e non ha l’ansia di dover svezzare per tornare a lavorare al terzo mese post parto Senno’ rischia licenzimenti e mobbing….

      E una ragazza madre?, o separata? ….che vive con uno stipendio?….

      Le politiche per la maternita’ in Italia sono di una arretratezza pazzesca….rimaste indietro di 40 anni.
      Impongono scelte non libere, in una precarieta’ ancora piu’ disastrosa….

    • Enigma ha detto in risposta a Enigma

      Sei ignorante, per di piu’ idiota, un brutto mix

      Vai a fare i compiti, “apice del consumismo”…

  3. lorenzo ha detto

    Quindi, con questo video, anche tu confermi che, in un paese gay-friendly al 92% come la Svezia, il tasso dei suicidi tra gli omosessuali è tre volte superiore a quello degli eterosessuali: se dunque la percentuale del tasso di suicidi tra gli omosessuali è in linea con quelli dei paesi non gay-friendly, questo vuol semplicemente dire che il malessere che si portano dentro gli omosessuali non dipende dal fatto che una società li accetti o meno.
    Vorrei farti una domanda: quanti cattolici si suicidano per le vessazioni che subiscono a motivo della loro fede?
    Se gli omosessuali si rendessero conto che il malessere che li rode dentro dipende dalla discordanza fisico-cervello, sarebbe un primo piccolo passo verso una serenità da cui essi stessi, volontariamente, si autoescludono.

  4. lorenzo ha detto

    Caro coso che ti ostini ad usare un nik uguale al mio, al link di Fabio ci sono andato e, come puoi vedere, non sono stato muto.

  5. lorenzo ha detto

    Ma anche alla base della famiglia arcobaleno c’è una pentola piena d’oro custodita da gnomi ed elfi?

  6. giuliano ha detto

    Le poche coppie che fanno figli “ragionano” (o sono quasi obbligate a “ragionare”…) troppo nel decidere di mettere al mondo i figli. D’altra parte la società si perde nell’assecondare nuove sensibilità nel far famiglia disdegnando quello che l’antropologia ha dimostrato essere la miglior soluzione. Nei paesi nordamericani ed europei il tasso di ricambio da anni è sotto la sostenibilità; interi Paesi sono sulla strada del differenziale negativo cronico fra nati e morti (Italia, Germania, Giappone sono buone apripista…). Dicono che la 194 sia nata per annullare gli aborti clandestini… mah, resta il fatto che allo stato attuale ogni 5 nati vivi c’è un bambino abortito (dato emblematico nell’evidenziare quanto la donna “accetti” o “scelga” al giorno d’oggi di portare alla fine la gravidanza). Manca la sicurezza, manca il lavoro, non c’è “tempo” per i figli, mancano le risorse economiche, si ha sfiducia nel futuro, ecc… Se questo è il quadretto della situazione dubito esista la possibilità d invertire il trend essendo la questione di natura soprattutto “culturale”. E la questione “culturale” ha tempi di sviluppo e di esaurimento normalmente biblico rispetto al tempo del ricambio generazionale. Il povero ministro Fontana potrà fare ben poco…

  7. Franco Cordelli ha detto

    Forse sarebbe il caso di chiedersi chi è Lorenzo Fontana.. un omofobo dichiarato, che vanta una laurea in una materia inesistente (“storia della civiltà cristiana”) presa in un’universita privata dei Legionari di Cristo (che non ha nessun valore nonostante le possibili equiparazioni consentite dalla politica).

    Il risultato del lavaggio del cervello fatto a quasta vittima è la frase “la famiglie gay non esistono”.

    Un personaggio che porterà a leggittimare l’omofobia e le aggressioni per le strade e politicamente la lega , la chiesa e chiunque gli giri intorno (M5S compreso) ne subirà le conseguenze.

    • Stefano ha detto in risposta a Franco Cordelli

      Ma ha anche dei difetti!

    • lorenzo ha detto in risposta a Franco Cordelli

      Visto che parli tanto di omofobia, cos’è l’omofobia?

      • Franco Cordelli ha detto in risposta a lorenzo

        “L’omofobia è la paura e l’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità, della bisessualità e della transessualità, e quindi delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali basata sul pregiudizio. L’Unione europea la considera analoga al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo e al sessismo. Con il termine “omofobia” quindi si indica generalmente un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti avversi all’omosessualità o alle persone omosessuali”

        Voi avete paura dell’omosessualità ovvero siete letteralamente omo-fobici, come sostiene Bagnasco (“trans-umani senza meta) e le dichiarazioni dello stesso Bergoglio.

        Negate i diritti alle coppie gay, li definite depravati, sostenete il familyday dove vengono impunemente dichiarati ogni sorta di insulto e discriminazione ad ogni livello.

        Agite cioè in un regime di totale impunità.

        In piu sostenete perfino le teorie “riparative”, che avvengono nell’ombra all’interno di associazioni che assumono nomi che traggono in inganno come “Associazioni Genitori e amici degli omosessuali”, dove in realtà vengono organizzati corsi di riparazione con l’assitenza di sedicenti padri “sprituali”.

        Sono inoltre putroppo numerosi i casi di cronaca di violenza contro le persone omosessuali.

        • lorenzo ha detto in risposta a Franco Cordelli

          Quindi se gli omosessuali mi suscitano un gran pena e vorrei aiutarli indicando loro come liberarsi del peso che li rode dentro non sono omofobo?

          • Franco Cordelli ha detto in risposta a lorenzo

            si, se ti fanno pena e pensi che la loro condizione sia un peso che rode assolutamente si, sei omofobo.

            E criminale chi ti istiga.

            • lorenzo ha detto in risposta a Franco Cordelli

              Forse qualcosa mi sfugge:
              da quando in qua provare pena per qualcuno che sprizza infelicità da tutti i pori nonostante indossi una maschera per sembrare felice agli occhi altrui, significa averne una paura angosciosa per lo più immotivata e quindi a carattere patologico?

              • Franco Cordelli ha detto in risposta a lorenzo

                Non sprizzano affatto infelicità piu di quanto non possa fare un eterosessuale, il solo fatto che ti permetti di insultarli in questo modo dimostra che sei malato di omofobia.

                Questo tentitvo di farli pasare come depressi per la loro natura, e non per gli ostacoli di una società regredita e omofoba a cui tu contribuisci e di cui ti dovresti vergognare, è una grave forma di violenza da cui sei tu quello che deve guarire e per cui provare pena.

                • lorenzo ha detto in risposta a Franco Cordelli

                  Io vedo il mondo per quello che è, se tu vuoi vederne un altro sei liberissimo di farlo.

                  Vorrei però puntualizzare che, se tu mi definisci malato ed affermi che dovrei vergognarmi di questa mia malattia, tu stai mettendo in atto nei miei confronti un atteggiamento discriminate, vessatorio e razzista: ti sei accorto che ti sei cacciato da solo in un cul-de-sac?

        • Enigma ha detto in risposta a Franco Cordelli

          Si potrebbe per una volta pensare al bene comune e non di una singola categoria….?

          Ne dubito.

          E con questo vorrei dire di non guardare tutto in modo unidirezionale….

          Appare ripetitivo e sminuisce il vero senso della parola o del fenomeno (seppure esistesse )

          E’ come mangiare tutti i giorni il pane con la stessa salsa….

          Ogni argomento ha motivo di essere sostenuto e sviluppato per quello che e’.

          • Franco Cordelli ha detto in risposta a Enigma

            L’omofobia e l’ideologia omofoba di Fontana si rivolge alle minoranze LGBT quindi si sta parlando di quella categoria come soggetto principale, certamente ne subisce le conseguenze il bene comune inteso come ordine sociale, visto che viene diffuso odio e divisione.

            La società deve imparare ad accettare i gay e le loro famiglie, deve imparare ad abbandonare modelli di famiglia patriarcali alla base di ogni violenza maschilista e di genere.

            Comunque, dovete essere più onesti con voi stessi, non fate altro che alimentare la cattiveria che vi portate dentro, alimentata dagli articoli di questo sito. Ma è per voi la cosa giusta, vi conviene?

            • Enigma ha detto in risposta a Franco Cordelli

              La societa’ Deve,deve,deve…

              Alla faccia…

              Da vittime a carnefici…

              La Storia(unica vera maestra) si ripete…

              Occorre solo tempo e anche questo strato di cacca si togliera’ dalla faccia del buonismo e dell’ipocrisia per lasciare spazio alla dittatura, violenza, odio e supremazia..verso cosa?…tutto cio’ che non e’ conforme al ” deve” sociale imposto da una visione di mondo utopistica a misura di minoranza,categoria, parte di societa’, gruppo di uomini accomunati da stesse difficolta’ di vita o visione di vita,aggregazione di soggetti volti al cambiamento di un ambiente visto e considerato a proprio modo sbagliato, da rifare, modellare a propria immagine o piacimento…ecc ecc…

              Io non ho fretta, aspetto…

              • Franco Cordelli ha detto in risposta a Enigma

                Se per te il rispetto degli altri è “una visione di mondo utopistica a misura di minoranza” dovresti fermarti a riflettere sui tuoi valori.

                Qual’è lo strato di cacca a cui ti riferisci?

                La vostra visione del mondo conforme al potere religioso (sempre vostro ovviamente) la imponete ai bambini con la catechizzazione, ovvero l’indottrinamento, senza possibilita di scelta e pretendete il diritto di farlo perfino nelle scuole di ogni ordine e grado quindi che parli a fare?

                Perchè il vostro strato si è già staccato da tantissmo tempo per lasciare spazio alla dittatura, violenza, odio e supremazia..

                • Enigma ha detto in risposta a Franco Cordelli

                  Tu sentenzi giudizi, io parlo sulla percezione che hi del tuo modo di parlare…

                  Chi ti dice che io sia cattolico o chi non ti dice che sia gay?..

                  O forse che un gay non puo’ essere cattolico oppure frequentare siti cattolici o non so, quel che so o penso
                  di capire da come scrivi e’ che di preconcetti contro coloro che non si adeguono al tuo pensiero ce ne sono a non finire….eppure nessuno incolpa nessuno, attacchi prima di essere attaccato…

                  Ad ogni modo non voglio piu’ entrare nel merito, semplicemente non mi interessa, solo attento a come parli perche’ oltre che l’omofobia esiste il reato di cyber bullismo….non ti consiglierei quindi di esposti troppo, credendo di poterti nascondere dietro un avatar virtuale, o cambiando spesso nick…

                • Nemesis ha detto in risposta a Franco Cordelli

                  La catechizzazione non è imposta da nessuno e neanche l’ educazione cattolica. Sei tu che vuoi vedere l’ imposizione. Per quanto riguarda l’ omosessualità, un conto è il rispetto della persona, che va dato a chiunque senza distinzione di sesso, religione, altezza e colore della pelle, un conto è aver scoperto le cause fisiche, l’ ubicazione fisica e i meccanismi della mente che fanno sì che l’ omosessualità sia da considerare “normale”. Se non si sa cosa sia, ne che origine abbia, io ho tutta la legittimitá di questo mondo a pensare che la propaganda gay-friendly siano state avanzate non per questioni umanitarie ma per questioni politiche-ideologiche atte a svuotare l uomo delle sue potenzialità trascendentali e limitarlo allo stato materiale e pulsionale, tutto ciò allo scopo di controllarlo meglio e d’ instaurare quella dittatura dei mercati che vuole gente come Oettinger. E non provare a usare il solito stratagemma “Eh, ma omosessualità è stata dererubricata dagli archivi delle patologie mentali” perché non attacca. Gli psichiatri non l’ hanno fatto per aver scoperto l omosessualità nella sua origine e natura fisica ma semplicemente a votazione, per alzata di mano. Se è così che si fa la scienza, dimmi tu. Il resto “omofobia” di cui parli, è vero che può esserci qualcuno che odia immotivatamente gli omosessuali e certe emozioni andrebbero “civilizzate”, però è anche vero che non c è solo “chi li ama” contro “chi li odia”, c’è anche chi è preoccupato di loro per esempio, c è anche chi è curioso di conoscere il fenomeno. Per questo motivo l etichetta che usi non distingue tra “chi odia immotitivamente” e chi invece è interessato alla loro natura in sé, in riferimento alla loro origine. Chi crede in Dio dovrebbe essere più che altro preoccupato verso di loro, emozione che non c entra niente con l odio. D altra parte le allodole come te non sanno capire le cause negative di una strumentalizzazione della parola atta a soffocare il dissenso, come “omofobo” data a priori a chi non è percepito come gay-friendly, “reazionario” ai tempi dell’ URSS, “comunista” ai tempi del maccartismo. Queste etichette demonizzanti che soffocano il pensiero e diffondono odio verso il diverso, tu non le vedi c
                  Simili ad una strumentalizzazione nazista? Io qualche dubbio me lo porrei.

                  • Nemesis ha detto in risposta a Nemesis

                    Mi scuso se c’ è qualche errore, ho scritto dal cellulare

                  • Franco Cordelli ha detto in risposta a Nemesis

                    discutere di quanto sia imposta e forzata la catechizzazione cristiana ai bambini ci porta OT..
                    si comincia dal battesimo imposto forzatamente senza consenso e senza poterlo piu cancellare.

                    Se non sei gay-friendly, che sei ? gay-enemy?

                    Tu non preoccuparti non rompere le palle ai gay e vedrai che nessuno ti accuserà di omofobia.

                    Male non fare, paura non avere.

                    • Nemesis ha detto in risposta a Franco Cordelli

                      Ancora con questa imposizione e forzatura della catechizzazione. Non c’ è nessuna imposizione della catechizzazione e i genitori sono sempre liberissimi di dare o no un’ educazione cattolica ai propri figli.
                      Mio padre mi ha dato un’ educazione cattolica e io sono sempre stato libero di scegliere se seguirla o abbandonarla, così come il mio sacerdote non è mai venuto a casa mia per ricattarmi di andare in Chiesa. In chiesa ci vai se vuoi andarci ed è pure gratuita.
                      L’ imposizione è solo dentro la tua testa.

                      Cosa vuol dire “se non sei gay friendly, sei gay-enemy? Ah, per te i rapporti, le intese, le relazioni tra persone sono solo di “odio” o di “amore”, non ci sono vie di mezzo, ho capito. O è bianco o è nero.
                      Ma guarda piccolino che non fai paura a nessuno così come le vostre accuse naziste.
                      A me dispiace solo che i giovani come te crescano come dei lupi che vedono “conflitto” ovunque.

                    • Nemesis ha detto in risposta a Franco Cordelli

                      Ah, aggiungo anche che sono sempre i genitori che decidono liberamente di battezzare o no il proprio figlio, non c’ è nessuna forzatura che li obbliga, ma vabbé.
                      Rifletti piuttosto sull’ educazione bellica e ristretta che hai ricevuto tu e che ti obbliga a odiare la realtà cristiana in cui vivi senza chiederti neanche che senso abbia.

        • Enigma ha detto in risposta a Franco Cordelli

          L’omofobia è la paura e l’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità, della bisessualità e della transessualità, e quindi delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali basata sul pregiudizio

          Questo te lo sei letteralmente inventato.

          Se tu sapessi davvero cosa fosse la fobia a livello medico e patologico sapresti anche distinguere tea una paura, una fobia, una avversione, un pregiudizio, un fastidio..

          Non esiste la fobia per gli omosessuali i transessuali e i bisessuali…potrebbe esistere l’odio e l’avversione, come l’odio per le donne, o qualsiasi altra categoria..

          Non esiste la xenofobia….

          Sono terminologie puramente inventate da una costruzione neolinguistica di pura ingegneria sociale volte al cambiamento di un pensiero o di un atteggiamento, o meglio volte a far si che la semplice avversione, un disaccordo o un pregiudizio vengano chiamate con un nome che indica una patologia in termini di atteggiamento da curare, rieducare…

          Cosicché si cura il pensiero discordante, sano o malato che sia, cosa sia sano o malato non e’ piu’ la medicina a stabilirlo ma il non assettarsi o allinearsi piu’ con un pensiero dominante che si impone sulle coscienze e sui comportamenti…

          Il semplice disaccordo basta per far scattare il marchio…marchiato, emarginato, rieducato, testato, riabilitato….

          Ecco la nuova produzione in serie di perfetti cittadini modello, civili, accoglienti, inclusivi….

          Una nuova visione di societa’…per il bene collettivo si puo’ e si deve sacrificare il singolo, la singola liberta’….

          Ultima cosa:….
          Una fobia potrebbe essere una patologia, una patologia non potrebbe far scattare delle avversità su di esse perche’ appunto di tipo patologico e non sano.

          E’ in gioco l’intenzionalità voluta o meno dell’azione, l’incontrollabilità e’ una delle caratteristiche di fobie, attacchi di panico, ansie, non dipendono dalla radio….dunque nemmeno potrebbero farne un reato ….e qui e’ poi in gioco la perseguibilità del comportamento come reato.

  8. giuliano ha detto

    Non so… omofobia…: forse non esiste termine più ambiguo e classita. In ogni caso è da valutare se l’omofobia esista nei termini perentori che la cultura LGBT propugna negli ultimi decenni: “Paura interiorizzata” dice tutto e niente, è comunque una “caratterizzazione” psicologica molto relativa. Al limite “paura interiorizzata” potrebbe essere il risultato di una mancata conoscenza della realtà omosessuale; una volta approfondita la cosa… discriminare gli omosessuali é solo una questione di mancanza di rispetto o questione penale, non certo paura. Ben più grave é forse il cosiddetto “omosessualismo” e l’approccio (meditato, studiato e messo in pratica) di molti internauti che fomentano solo divisione, violenza e intolleranza. Del resto ne sanno qualcosa gli stessi ex-gay e i “repressi” (come vengono vergognosamente chiamati gli egodistonici) continuamente e sistematicamente colpiti dagli omosessualisti. E non si venga a dire che non ci sono ex gay o “repressi”; quando fa comodo il DSM viene letto a senso unico… Il dato esperienziale è poi inequivocabile: “omofobia” serve quasi sempre solo a bloccare sul nascere qualsiasi tentivo di fare ragionamenti, approfondimenti, anche solo scambiarsi opinioni. Il termine pare piuttosto “funzionale” alle prese di posizione e agli atteggiamenti di alcune persone (non poche…) che della vita degli omosessuali in genere interessa ben poco limitati come sono al proprio orticello di sicurezze mentali e propensi piuttosto a mettersi sistematicamente su di un piedistallo teorico di sicurezza prima del confronto con chi la vede in modo diverso. Nel 99% dei casi ne parli e conseguono solo insulti e minacce. Mah… pace a tutti.

  9. Max ha detto

    L’omofobia significa che gli omosessuali ti fanno schifo, li disprezzi e li picchi. Dire che il comportamento (non le persone) sono sbagliate non e’ omofobia.

    Debitamente premesso questo, non conosco a fondo Fontana, ma questi attacchi cosi’ duri contro di lui cominciano a farmelo stare simpatico.

    • Max ha detto in risposta a Max

      *e’ sbagliato.

      • Franco Cordelli ha detto in risposta a Max

        “Dire che il comportamento (non le persone) sono sbagliate non e’ omofobia.”

        Insultare il comportamento significa insultare la persone che lo adotta.

        Mi fa schifo l’omicidio o rubare quindi mi fanno schifo gli assassini e i ladri.

        Ti fanno disturbano due donne che si baciano? Non sopporti quella visione? E’ una fobia.

        • Enigma ha detto in risposta a Franco Cordelli

          Questa e’ societa’ psicolochiatrizzata…parlare di fobie come di reati…
          Termine utilizzato di cui non si conosce neppure il significato psichiatrico…
          Pensieri avversi presi d’assalto e tacciati di malattie mentali da “ri – educare “…

          Malattie mentali e percezioni psicologiche di se trattate come identita’ del se da integrare…

          Il confine tra patologico e normale non esiste piu’ dal momento che la percezione psicologica di un individuo e’ divenuta la componente principale su cui agire, scegliere, legiferare…far convergere scelte politiche e costruzioni sociali.

          • Enigma ha detto in risposta a Enigma

            Ti fanno disturbano due donne che si baciano? Non sopporti quella visione? E’ una fobia

            ?????

            Quindi ricapitolando…

            Non sopporto un la vista di un bambino che viene abusato….ho una fobia?…

            Non sopporto la vista di una donna che viene stuprata….ho una fobia?…

            Forse dovresti rivedere il tuo modo di argomentare, la tua visione ristretta di concettualizzare e i criteri su cui si basa il tuo ragionamento…

            • Nemesis ha detto in risposta a Enigma

              Il termine “fobia” ha la connotazione che vogliono loro è che quindi è arbitraria perché non si sa fisicamente, fenomenicamente cosa sia. La mente è un grande mistero e per questo motivo si ricorre a termini squalificanti per avere “ragione”. Se fosse uno dei membri apolidi dell’ UE o della BCE io potrei anche coniare il termine “fobista” per colpevolizzare chi usa il termine “fobia” per colpevolizzare a sua volta e dare al termine “fobista” anche la connotazione di “stupido”. Il processo è sempre lo stesso. Mi basta solo avere il potere e poi lanciare il trend.

              • Franco Cordelli ha detto in risposta a Nemesis

                il termine fobia è ben definito in psicologia e psichiatria e ho riportto la definizione precisa e scientifica di omofobia almeno tre volte.

                • lorenzo ha detto in risposta a Franco Cordelli

                  – L’omofobia è una malattia.
                  – Chi non rispetta i malati a causa della loro patologia è razziata.
                  – Gli omosessuali non rispettano gli omofobi.
                  – Gli omosessuali sono razzisti.

            • Franco Cordelli ha detto in risposta a Enigma

              la reazione mentale ad un reato è un processo del tutto diverso rispetto ad una fobia, a partire dal fatto che è un processo razionale.

              La fobia, e in particolare l’omofobia è una paura , un’avversione “irrazionale nei confronti dell’omosessualità, della bisessualità e della transessualità, e quindi delle persone omosessuali, bisessuali e transessuali basata sul pregiudizio. L’Unione europea la considera analoga al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo e al sessismo. Con il termine “omofobia” quindi si indica generalmente un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti avversi all’omosessualità o alle persone omosessuali”

              Tu, oltre ad essere omofobo, sei una persona che ha bisogno di aiuto perchè non sei piu una persona libera nel giudizio, sei schiavo dei tuoi pregiudizi che, per cercare di avere ragione, ti portano a delirare paragonando la rezione ad un crimine con una fobia.

        • Max ha detto in risposta a Franco Cordelli

          Puo’ darmi o meno fastidio, ma e’ una reazione superficiale, che lascia il tempo che trova.

          Invece le analisi razionali (e non razionalizzanti) del comportamento sono lecite, l’abbiamo fatto dai primordi dell’umanita’. E se cosi’ facendo arrivo ad un giudizio negativo sul comportamento di (alcuni) gay e lesbiche, non e’ omofobia.

          Usare le parole come clave, per imporre la propria ideologia alle persone, questo si’ e’ sbagliato e disprezzabile.

          • Franco Cordelli ha detto in risposta a Max

            Le parole come clave le usate voi quando dite che i gay sono dei transumani senza meta, dei “disordinati”, un abominio, oppure quando parlate di “cultura dello scarto” per incitare contro aborto e eutanasia e in ogni altra circostanza.

            Tu arrivi ad un giudizio negativo di alcuni gay sotto quale aspetto? Ti riferisci a gay buoni quelli casti che seguono la morale che ti piace a te, gay cattivi quelli che amano l’altro completamente.

            Sei omofobo per definizione, per quella definzione piu volte riportata in questa discussione:

            “Con il termine “omofobia” quindi si indica generalmente un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti avversi all’omosessualità o alle persone omosessuali”

            indipendendentemente da ciò che la scaturisce, e non esiste nessuna analisi razionale che implica un giudizio negativo dell’omosessualità.

            Se hai ancora dubbi vai dallo psicologo che ti farà solo del bene.

            • Max ha detto in risposta a Franco Cordelli

              Le parole come clave le usate voi quando dite che i gay sono dei transumani senza meta, dei “disordinati”, un abominio

              Io non ho mai detto nulla del genere. Fai attenzione a non mettere in bocca alle persone cose che non direbbero mai, o fare di tutta l’erba un fascio.

              Tu arrivi ad un giudizio negativo di alcuni gay sotto quale aspetto?

              Meno male che avevo detto che parlavo dei comportamenti e non delle persone.

              un’avversione “irrazionale nei confronti dell’omosessualità, della bisessualità e della transessualità,

              Nessuna avversione irrazionale, tranquillo. Non hai letto quando ho parlato di ragionamenti?

              Con il termine “omofobia” quindi si indica generalmente un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti avversi all’omosessualità o alle persone omosessuali”

              Appunto, usare le parole come clave. Una cosa e’ detestare senza una vera ragione dei comportamenti. Un’altra e’ ragionare e dire che sono sbagliati. Com-por-ta-men-ti. A-zio-ni.

              indipendendentemente da ciò che la scaturisce, e non esiste nessuna analisi razionale che implica un giudizio negativo dell’omosessualità.

              Meno male che siamo noi ad avere dogmi e certezze…

              Se hai ancora dubbi vai dallo psicologo che ti farà solo del bene.

              Parole autoironiche che mai che ce ne furono.

  10. andrea g ha detto

    Nell’articolo si accennare ai “leninisti” de la Repubblica.
    E’ ‘leninismo’ la forma mentale che definisce la propria visione
    come qualcosa di “perfetto-dunque-inattaccabile”.
    Ne consegue che porre in discussione tale assioma non possa assolutamente
    essere accettato, trattandosi di sintomo di malafede/idiozia,
    con la inevitabile conseguenza della criminalizzazione del pensiero avverso
    al proprio.
    Il tutto, naturalmente, proposto come ‘legittima difesa’ da un pensiero
    in se stesso delittuoso-

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