Ora di religione, dieci risposte ai luoghi comuni

scuole religiose 
di Nicola Rosetti*
*docente di Religione cattolica nella scuola secondaria

da Ancoraonline, 06/07/16

 

È sempre molto vivo il dibattito attorno all’Insegnamento della Religione Cattolica (IRC) nella scuola italiana. Sono numerose le obiezioni sollevate sull’opportunità della presenza di questa materia nel curricolo scolastico: proviamo a riportare le contestazioni più frequenti e cosa si può rispondere ad esse.

 

1) Lo studio della religione non serve a niente, andrebbe abolito
Il compito della scuola è quello di aprire gli occhi degli studenti sul mondo che li circonda. Di questo mondo fa parte a pieno titolo anche l’universo religioso: ignorarlo sarebbe una forma di oscurantismo.

2) Chi vuole conoscere il cattolicesimo vada in parrocchia
Durante l’ora di Religione Cattolica non si fa catechismo, ma si studia, nel quadro delle finalità didattiche della scuola, quella religione che ha plasmato in gran parte la cultura italiana. La Divina Commedia di Dante o I Promessi Sposi di Manzoni, gli affreschi di Giotto o i dipinti di Caravaggio, il Requiem di Mozart, solo per fare alcuni esempi, sarebbero impensabili al di fuori di un contesto cristiano. Il cristianesimo è come l’humus nel quale una simile produzione artistica ha potuto attecchire. Si tratta di riconoscere un’evidenza che è indipendente dalle proprie convinzioni religiose.

3) La Costituzione garantisce la laicità dello Stato. Perciò in uno Stato laico non si dovrebbe insegnare Religione Cattolica
È la stessa Costituzione che, all’articolo 7, regola i rapporti fra lo Stato e la Chiesa per mezzo dei Patti Lateranensi i quali, fra l’altro, contemplano l’insegnamento religioso nelle scuole statali di ogni ordine e grado.

4) Ci sono sempre più stranieri di religioni diverse dalla cattolica. Non ha senso mantenere l’insegnamento della Religione Cattolica
Poiché, come abbiamo detto, l’ora di Religione Cattolica non è catechismo, non si rivolge ai soli alunni cattolici. Per uno straniero, al fine di integrarsi, potrebbe essere molto utile conoscere (senza obbligo di aderirvi) la religione più diffusa in Italia.

5) Non si dovrebbe insegnare Religione Cattolica, ma storia delle religioni
Come a scuola sarebbe impossibile studiare la storia di tutti i paesi del mondo, tutte le lingue del mondo, ecc. così, allo stesso modo, è impensabile occuparsi di tutte le espressioni religiose della Terra! Sarebbe anche irragionevole dedicare lo stesso numero di ore per l’insegnamento del cristianesimo e di una religione che, magari molto diffusa nel mondo, non ha però avuto parte nella formazione della nostra cultura. È invece ragionevole dedicare un congruo numero di ore per conoscere le principali religioni mondiali, come infatti già avviene. A tal proposito, si noti come in Inghilterra nel 2014 il governo abbia stabilito che il 75% dell’insegnamento religioso debba vertere sul cristianesimo.

6) Non si dovrebbe studiare religione ma etica oppure educazione civica
Chi in genere sostiene questa tesi ignora l’ampiezza dell’esperienza religiosa nella storia della civiltà. La religiosità appartiene all’umanità in modo trasversale, sia rispetto al tempo, sia rispetto allo spazio. La complessità del fenomeno religioso (dottrine, visioni del mondo e della vita, riti, tradizioni, ecc.) non è riducibile al solo fattore etico. Da questo punto di vista, è interessante notare quanto accaduto recentemente in Belgio: davanti alla possibilità di scegliere un’ora di educazione civica al posto della seconda ora di religione, le famiglie hanno preferito in massa quest’ultima.

7) Si insegna religione solo in Italia perché c’è il Vaticano
Falso! Si insegna religione in quasi tutti i paesi europei e, in gran parte di essi, con modalità analoghe a quelle italiane (per un quadro completo sull’insegnamento religioso si veda il paragrafo di Wikipedia “Insegnamento della Religione nelle scuole pubbliche in Europa”).

8) Gli insegnanti di Religione Cattolica sono scelti dalla Curia e pagati dallo Stato
Prima di tutto, bisogna ricordare che gli insegnanti di Religione Cattolica sono pagati, perché, al pari dei loro colleghi, svolgono un servizio a favore degli studenti italiani. Nella propaganda contro gli insegnanti di Religione Cattolica, li si accusa di essere un peso per le casse dello Stato, ma troppo spesso si dimentica che lo Stato non ha speso un euro per la formazione di questi docenti, poiché essi si sono formati nelle università ecclesiastiche.

9) Le diocesi non dovrebbero mettere bocca nella scelta del personale che insegna religione
Uno stato autenticamente laico, si riconosce non competente in materia religiosa. È per questo motivo che richiede la collaborazione della Chiesa. Non si tratta di un’anomalia italiana. Se si allarga lo sguardo alla realtà europea, si noterà che, laddove non ci sono religioni di stato, in tutti gli stati gli insegnanti di religione hanno idoneità rilasciata dall’istituzione ecclesiastica.

10) Avremo considerazione degli insegnanti di religione quando faranno un concorso come tutti gli altri insegnanti
Questa obiezione, mossa soprattutto in ambiente scolastico, avrebbe avuto senso prima del 2004, quando fu indetto il primo concorso per insegnare religione cattolica. È incredibile come, a più di 10 anni da quella data, si continui a recriminare agli insegnanti di religione il non essersi sottoposti a un concorso statale. Da anni si attende un nuovo concorso.

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55 commenti a Ora di religione, dieci risposte ai luoghi comuni

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  1. beppino ha detto

    Allo stato attuale la maggioranza degli studenti, e rispettivi mamma e papà, decidono di seguire l’ora di religione. Nessuno forza, obbliga o impone a tale scelta.

    • Codroipo ha detto in risposta a beppino

      La stessa maggioranza che ha votato a favore di divorzio e aborto nei referendum e che si proclama a favore dell’eutanasia (sul proprio corpo, non sul tuo)?

      • lorenzo ha detto in risposta a Codroipo

        Quindi anche la “maggioranza che ha votato a favore di divorzio e aborto nei referendum e che si proclama a favore dell’eutanasia” sbaglia: sono felice che tu lo abbia finalmente ammesso.

      • beppino ha detto in risposta a Codroipo

        Divorzio, aborto ed eutanasia non sono categorie rapportabili con l’ora di religione. Le persone (in genere) possono pensarla su divorzio, aborto e eutanasia (ma anche sulla fesseria dell’omogenitorialità, sulla maternità surrogata, ecc…) in maniera direttamente proporzionale a “paura” (mettere le mani avanti… non si sa mai), “ignavia” (tanto non sono problemi miei… che facciano quello ch vogliono) o peggio ancora per “vigliaccheria” (non accettare il fatto che l’embrione é vita che cresce e … agire di conseguenza). In ogni caso i cattolici non possono non essere contrari a queste categorie… altrimenti non sarebbero cattolici… penso.

      • Menelik ha detto in risposta a Codroipo

        Io sono insegnante di chimica, non di religione, ma vedo dal registro e ai consigli di classe e agli scrutini chi si avvale dell’ora di religione.
        Sono circa l’80% degli studenti, 4 su 5 mediamente.
        E ho girato varie scuole (mi riferisco a scuole superiori, ad indirizzo tecnico): sempre gli stessi numeri.

        • Codroipo ha detto in risposta a Menelik

          Esperto in sondaggi? Ce ne faccia anche uno sulla frequentazione parrocchiale e sul rispetto del catechismo delle stesse categorie (non dei settantenni).

          • vincenzo. ha detto in risposta a Codroipo

            Sono almeno trent’anni che si dice che in chiesa ci vanno solo gli anziani. In effetti, trent’anni fa, la maggior parte delle persone aveva passato i 70. Se si va adesso, è uguale: la maggioranza ha passato i 70. I casi sono due: o andare in chiesa ha il pregio di fermare l’età delle persone oppure la maggior parte dei fedeli prende l’abitudine di andare a Messa nell’età avanzata, quando non è presa da altri impegni.

          • lorenzo ha detto in risposta a Codroipo

            Ma una scuola tu l’hai mai vista?

        • beppino ha detto in risposta a Menelik

          Da quello che ho visto e vedo io (sono stato rappresentante di classe varie volte…) quell’80% in realtà costituisce una sottostima. La percentuale é più alta nelle scuole che conosco io (1 liceo scientifico e 1 istituto tecnico per geometri).

  2. Sebastiano ha detto

    Come ha giustamente rimarcato beppino, i soliti fautori della “democrazia-quando-ci-conviene” e della co-sti-tu-zio-ne si dimenticano abilmente che l’ora di religione è facoltativa (ma gli rode assai che le famiglie e gli alunni la scelgano).

  3. Fabio ha detto

    Se pensiamo che tutti gli ordinamenti giuridici di natura penale, di qualsiasi paese al mondo, cristiano, ebraico, musulmano, induista, buddista o ateo che sia, poggiano in modo diretto o indiretto sui 10 Comandamenti Divini dati a Mosè, (non rubare, non uccidere, non pronunciare falsa testimonianza, non desiderare/approfittare delle cose o persone altrui), comprendiamo l’importanza culturale e civile dell’ora di religione.

    L’apporto giudaico/cristiano è stato fondamentale nello stabilire regole di libertà civile, (diritti e doveri, precetti e sanzioni), in ogni aspetto del vivere sociale.

    Gesù Cristo, infine, stabilì ulteriori insegnamenti volti a migliorare la qualità del vivere umano quotidiano, conferendo un lato morale e sensibile alle leggi.

    Se togliessimo il Cristianesimo dalla nostra civiltà, torneremmo ad uno stato brado e silvano, dove l’anarchia e la vendetta ci porterebbero ad intraprendere continue e brutali guerre civili e tribali, tali da spaventare anche le fiere.

    • Codroipo ha detto in risposta a Fabio

      I comandamenti da te citati fanno parte dell’etica umana. La religione se ne è appropriata (come ha fatto con un paio di “festività” famose) ed ha costruito il suo impero.

      • Giallo ha detto in risposta a Codroipo

        Si, come no. La storia insegna proprio questo…
        Ma chi non vuol vedere…

      • Fabio ha detto in risposta a Codroipo

        La religione Cristiana ha reso giustizia alle vittime di quelle che tu chiami etiche umane ante Cristo, ma che in realtà erano imperfette e particolarmente draconiane, anche nei riguardi di persone macchiatesi di piccole colpe.
        Leggi del taglione, lapidazioni, decapitazioni, schiavitù e torture varie, non mancavano certo nelle leggi delle civiltà umane ante Cristo.

        • Codroipo ha detto in risposta a Fabio

          E la bibbia le ha rafforzate!

          • Fabio ha detto in risposta a Codroipo

            Sì, la Bibbia le ha rafforzate.
            Infatti Gesù Cristo ha insegnato a non avere pietà verso i nemici, a sterminare gli infedeli, ad accanirsi sui peccatori, a prendere le pietre e lapidare adultere ed indesiderati.

            Ma tu, Codroipo, sei in grado di comprendere quello che pensi, prima ancor di scrivere porcherie prive di senso e di storicità, oltre che sature d’ingiustificato odio anti cristiano?

            • Codroipo ha detto in risposta a Fabio

              No, sono troppo preso a lapidare mia moglie perché ha offerto una fetta di torta al vicino di casa.
              E poi appena le arriva il ciclo devo confimnrla fino a sera. L’ho letto su un libro che, non so come mai, non viene esposto nella sezione horror fantasy.

              • Fabio ha detto in risposta a Codroipo

                L’hai letto su un libro che non era il Vangelo, ma ti assicuro che la sola cosa horror-fantasy sono i tuoi commenti.

      • positrone76 ha detto in risposta a Codroipo

        Usare il nome di un centro abitato italico famoso per essere l’anagramma di una bestemmia su un sito come questo non so se rivela ignoranza o pochezza. Dal commento, peccherò sicuramente di presunzione ma dubito sia casuale…

        • Menelik ha detto in risposta a positrone76

          E’ vero, non l’avevo notato prima.
          Sicuramente non è casuale, sarà anche uno dei troll che infestavano Tempi.
          No, non è casuale.

      • lorenzo ha detto in risposta a Codroipo

        Mi spieghi la differenza tra etica e religione?

        • Pincpal ha detto in risposta a lorenzo

          E tu credi che Codroipo sia in grado di farlo? I suoi concetti di etica e religione li trovi spressi nell’anagramma del suo nickname. Di più non è in grado di fare.

        • lorenzo ha detto in risposta a lorenzo

          Quanto si fa pagare tua madre a p…ino?

          • Pincpal ha detto in risposta a lorenzo

            Se la madre di Codroipo si fosse dedicata solo a tale attività avremmo avuto in circolazione un tarato mentale in meno.

            • lorenzo ha detto in risposta a Pincpal

              Infatti non faceva solo quelli: nemmeno la madre sa con certezza con chi l’ha concepito.

            • Fabio ha detto in risposta a Pincpal

              Direi che fra un morso ed un p…ino, ci possa stare del benzalconio cloruro, con quale Codroipo potrebbe sciacquarsi la bocca dalla sua volgarità ben esibita in questa sede.

      • Pippo ha detto in risposta a Codroipo

        Secondo codroipo esisterebbe un’etica “umana”, stabilita da chi? Non esiste un’etica laica. Lo aveva capito benissimo il Prof. Norberto Bobbio, quando disse che “la morale razionale che noi laici proponiamo è l’unica che abbiamo, ma in realtà è irragionevole” https://www.uccronline.it/2015/01/11/in-ricordo-di-norberto-bobbio-un-maestro-di-laicita/ I principi della morale naturale, che hanno posto le fondamenta dei diritti universali dell’uomo, hanno il loro fondamento nella morale religiosa. E questo per una ragione semplice, la morale laica è relativista, non ha punti di appoggio stabili, oggettivi, dipende dal momento e dalle convinzioni personali.

        • Codroipo ha detto in risposta a Pippo

          Dall’uomo.
          Non quello invisibile.

          • Pippo ha detto in risposta a Codroipo

            forse non hai letto il mio post, l’etica stabilita dall’uomo è anche quella di Hitler e di Stalin, tanto per fare due esempi. E’ un’etica relativista, come confermato dal Prof. Bobbio. Ma cosa te lo dico a fare, tanto non penso che tu possa arrivarci.

          • lorenzo ha detto in risposta a Codroipo

            Quello che lascia perplessi è la tua età cerebrale:
            sembri uno di quei bambinetti che si divertono a dire parolacce e che se la ridono soddisfatti convinti di aver compiuto chissà quale somma impresa!!!

            • Pippo ha detto in risposta a lorenzo

              con tutta probabilità è un giovincello, tipico prodotto della Buona Scuola.

            • Fabio ha detto in risposta a lorenzo

              Ciò che conta non è l’età di un uomo, ma la sua maturità intellettiva. Il soggetto di cui stiamo parlando, potrebbe anche avere 70 o 100 anni, ma stando alle idiozie che va farneticando, si comprende che deve aver speso male i propri anni.

    • Klaud ha detto in risposta a Fabio

      Fabio, forse ti sfugge che c’erano leggi evolute ben prima che facesse capolino la bibbia. Il codice di Hammurabi, per dirne uno, contiene quei princìpi e precede la bibbia di mille anni; quando il dio degli ebrei ha creato l’universo la civiltà sumerica aveva fatto in tempo a fiorire e sfiorire nell’arco di 2500 anni. Per non parlare degli egizi.

      • Fabio ha detto in risposta a Klaud

        Infatti, dici bene, la civiltà sumerica, quanto quella egizia ha sfiorito. Quella Cristiana, invece, no, sebbene gli innumerevoli nemici d’ogni epoca, ed un’accelerazione del progresso scientifico.
        Il Cristianesimo vive ancora, gli egizi e i sumeri, no.

        E comunque quelle civiltà, per quanto dotate di codici civili, alcuni dei quali piuttosto evoluti dal punto di vista giuridico, usavano pur sempre la schiavitù, la legge del taglione, la suddivisione in classi sociali, ed altre forme di repressione violente. Al Cristianesimo va dato atto di averle condannate, quindi, come ho specificato, ha dato un codice di vita qualitativamente e moralmente superiore a tutto ciò che era stato scritto fino a quel momento.

      • lorenzo ha detto in risposta a Klaud

        Spiegami una cosa:
        perché continui a ritenere intelligente il criticare un dio caricatura che è solo nella tua testa?

      • positrone76 ha detto in risposta a Klaud

        I codici sumeri? Quelli che se tu uccidevi il figlio di qualcuno dovevi tu stesso vedere tuo figlio ucciso? Nessun problema, ti lasciamo la libertà di fondare un movimento per tornare a vivere nei principi della civiltà sumera tanto è uguale a quelle giudaico/cristiana :-).
        Cmq che la Bibbia sia normativa e riprendesse in parte anche altre leggi di altre Civiltà Religiose, non è un mistero, come non è un mistero il fatto che anche al di fuori del cristianesimo siano nate leggi, codici o prassi utili al progresso. E’ successo prima, succederà durante (non ho so se potrà mai succedere dopo ma questo è un altro punto). E quindi? In termini di apporto il cristianesimo da solo ha contribuito, apportato e corretto in massima parte. La civiltà dello sviluppo è e rimane cristiana, nell’essenza anche laica, anche giuridica.
        Sul concetto poi di evoluto, esso è relativo in termini assoluti ma ritengo quelli di ispirazioni cristiana siano i migliori. Tu preferisci altri? In base a quale modello? Il punto è relativo a questo.
        I cristiani hanno Cristo, gli altri?

  4. claudia2674 ha detto

    Comunque per gran parte studiano “Storia delle religioni”. Non so se in tutte le scuole, ma mio figlio che attualmente è in terza media studia prevalentemente questo. Anche s presumo che la storia del Cristianesimo alla fine prevalga.

  5. Codroipo ha detto

    A quando l’ora di astrologia? A dire dai numeri l’oroscopo pare più letto (e creduto) delle varie bibbie.

    • Fabio ha detto in risposta a Codroipo

      Chiediglielo agli astrologi.
      “Secondo le vostre previsioni astrali, quand’è che l’ora di astrologia entrerà come materia ufficiale nelle scuole dell’obbligo?”
      🙂
      Se ci dovessero azzeccare, allora potremmo riconoscere all’astrologia pari meriti dell’ora di religione.

    • Menelik ha detto in risposta a Codroipo

      …in particolare dagli anticlericali razionalisti, i più superstiziosi tra i superstiziosi.
      Oltre ad essere bulli nei confronti di chi si professa credente.

    • Pincpal ha detto in risposta a Codroipo

      Questo Codroipo, anagrammatore da quattro soldi, fa pena anche come provocatore. E vuol fare pure lo spiritoso!

    • lorenzo ha detto in risposta a Codroipo

      Non ho alcun dubbio che tu legga l’oroscopo: è vero che il tuo segno è il cornuto?

  6. Marco ha detto

    Salve a tutti vorrei segnalare che a mio avviso l’esperienza religiosa dell’uomo non ha solo una valenza storica e culturale ma anche ontologica dell’uomo. In tutte le civiltà l’umanità ha avuto la necessità di una visione sacra della vita. Soprattutto per questo è importante studiare religione fa parte delle conoscenze umane di cui l’uomo ha dato testimonianza negli anni. La scelta di quella cristiana cattolica è data come è stato già detto dal fatto che la cultura artistica, storica ed economica dell’Italia e dell’Europa è cresciuta​ e si è sviluppata con il cristianesimo.

    • Emanuele ha detto in risposta a Marco

      Bravo! Ben detto.

      L’esperienza religiosa è un comportamento tipico della specie umana (anche restando su un piano puramente scientifico). Da sempre e ovunque l’uomo ha costruito totem, templi, ha pregato, fatto sacrifici, dipinto e narrato storie su divinità, praticato l’ascesi e via dicendo.

      Privare l’uomo della religione non è un arricchimento, ma un impoverimento… sarebbe come privarlo nell’arte, della musica o del ballo: indipendentemente dalle finalità ideologiche, sarebbe comunque una perdita.

      Inoltre, l’uomo privato del senso religioso spesso cade in quelle forme deleterie di spiritualità come l’occultismo, la magia, l’astrologia citati da qualcuno; fenomeni oggi in crescita nonostante il calo dei praticanti religiosi.

    • Fabio ha detto in risposta a Marco

      Esattamente, Marco.
      L’arte di Michelangelo, Caravaggio, Da Vinci, Giotto, Canova, Alighieri, Manzoni, Petrarca ed altri, non sarebbe mai potuta esistere, senza la scintilla del Cristianesimo.

      Fu Cristo il “big bang” che suscitò l’arte e l’ingegno di tanti grandi del passato.

  7. Gianni ha detto

    Ciao Nicola!

    Uno dei problemi dell’IRC è dovuto proprio dovuto al fatto del canale di reclutamento dei docenti, che NON avviene tramite procedimento selettivo (CONCORSO PUBBLICO ORDIANRIO) come gli altri docenti delle altre materie della scuola pubblica.
    L’unico CONCORSO (riservato, e che ha sanato parte del precariato di religione storico) c’è stato nel 2002 e poi … il NULLA (a parte nel 2013 in Trentino dove i 12 docenti sono stati selezionati con una procedura SEVERA E DURISSIMA, fatta di 2 Prove scritte e 1 Prova orale… con l’85% di docenti ELIMINATI e… nessuna graduatoria ad esaurimento)!!
    Vedi, la questione è esclusivamente POLIITICA: nessuna forza politica in Italia ha intenzione di indire un altro Concorso pubblico (stavolta ordinario) IRC, in quanto scoppierebbero mille polemiche IDEOLOGICHE trite e ritrite… con il rischio che qualsiasi Governo cada clamorosamente!
    E’ RIDICOLO poi che i laicisti nostrani inneschino le solite, ridicole polemiche sul fatto che i docenti di Religione non vengono selezionati tramite Concorso: loro sono i primi a NON VOLERLO!!
    Un caro saluto
    Gianni

  8. Sophie ha detto

    Ragà, ma che gli rispondete a fare a quello con la bestemmia al posto del nickname?

  9. lorenzo ha detto

    Ti facciamo morire?
    E io che pensavo che la nera signora ti avesse già dato un appuntamento tra non molti anni…

  10. Fabio ha detto

    Ti stiamo facendo morire?
    Diamine! Siamo così patogeni per la tua salute?
    Rivolgiti allora dal medico e fatti prescrivere la penicillina.
    😀

  11. Giulio ha detto

    Sostenete, falsamente, che l’IRC non è catechismo: allora perchè deve essere insegnata da docenti della CEI e in conformità con il catechismo?

    Visto che secondo voi un docente non deve catechizzare allora qualunque insegnante di storia potrebbe insegnare il cristianesimo.

    Nel 1923 il primo governo fascista, con la riforma della scuola, rese obbligatoria la religione cattolica e il cristianesimo come religione di Stato,
    esattamente come ha fatto Orban, il primo ministro del governo apertamente neo-nazista ungherese.

    1) Lo studio della religione non serve a niente, andrebbe abolito
    Il compito della scuola è quello di aprire gli occhi degli studenti sul mondo che li circonda.

    Certo infatti dovrebbero essere insegnate le principali religioni per dare una corretta cultura del FENOMENO religioso, da cui poter fare eventualmente le PROPRIE scelte.

    Ma a voi interessa il proselitismo non la cultura religiosa.

    Al contrario l’IRC impartisce un pensiero unico, confessionale che assorbe ogni eventuale curiosità religioso dei ragazzi rendendoli ignoranti di ogni altra esperienza religiosa umana impedendo loro di formare una visione CRITICA e PLURALISTA.

    Il cristianesimo diventa cosi l’unico modo di intendere la religione, un vero e proprio plagio mentale.

    Ed è proprio questo il vostro scopo finale.

    2) Chi vuole conoscere il cattolicesimo vada in parrocchia
    Durante l’ora di Religione Cattolica non si fa catechismo, ma si studia, nel quadro delle finalità didattiche della scuola, quella religione che ha plasmato in gran parte la cultura italiana.

    La cultura italiana non è basata nè sulla superstizione nè sul cristianesimo che rappresenta la negazione di ogni principio democratico su cui si fonda la nostra società.

    L’ora di religione si chiama IRC, INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA
    è quindi catechismo per definizione e per legge deve esssere ,
    «impartito in conformità della dottrina della Chiesa».

    Il programma è conforme a quanto stabilito dalla CEI, i cosidetti insegnanti rispondono unicamente ai vescovi che hanno facoltà di nominarli e di rimuoverli, e NON c’è ALCUN LEGAME con nessuna finalità didattica.

    In base alle premesse della IRC, tale insegnamento è altamente diseducativo perchè fornisce una visione pregiudiziale, antiscientifica e antistorica dei fatti, basata sulla superstizione e su interessi privati mirati al pedo-proselitismo a danno dei ragazzi.

    La Divina Commedia di Dante o I Promessi Sposi di Manzoni, gli affreschi di Giotto o i dipinti di Caravaggio, il Requiem di Mozart, solo per fare alcuni esempi, sarebbero impensabili al di fuori di un contesto cristiano.

    La Divina Commedia parla di tantissime figure mitologiche, ed avete anche dimenticato le tantissime opere greco-romane, come l’Odissea, l’Eneide, le opere teatrali e letterarie come il “De Rerum Natura”…
    quindi stando al vostro ragionamento dovrebbe essere insegnata anche l’antica Religione Greca.

    Non devo essere catechizzato a credere nella resurezione di Cristo per studiare la Divina Commedia.

    Queste opere riguardano contesti letterari e artistici pertanto vanno studiati nei rispettivi ambiti e gli aspetti religiosi devono essere presentati presentati in FUNZIONE della comprensione dell’opera e NON per fini di catechizzazione,
    quindi non giustificano nessun insegnamento dottrinale in classe!!

    Ma sopratutto gran parte dei monumenti e delle opere artistiche cristiane, in particolare quelle visive, pittura e scultura, NON sono espressione della cultura del popolo, ma opere commissionate a suon di milioni (e quindi neanche propriamente artistiche).

    Il cristianesimo è come l’humus nel quale una simile produzione artistica ha potuto attecchire. Si tratta di riconoscere un’evidenza che è indipendente dalle proprie convinzioni religiose.

    Il cristianesimo non viene insegnato da un punto di vista storico, ma

    dottrinale

    !
    Dottrina i cui principi sono contrari a quelli su cui si fonda la nostra società, italiana ed europea, pertanto non ha diritto a nessun privilegio rispetto ad altre religioni.

    3) La Costituzione garantisce la laicità dello Stato. Perciò in uno Stato laico non si dovrebbe insegnare Religione Cattolica
    È la stessa Costituzione che, all’articolo 7, regola i rapporti fra lo Stato e la Chiesa per mezzo dei Patti Lateranensi i quali, fra l’altro, contemplano l’insegnamento religioso nelle scuole statali di ogni ordine e grado.

    Non deve esserci nessuna religione di Stato se lo Stato si professa Laico.

    Inoltre avete appena detto, mentendo, che non si farebbe catechismo in classe, ora invece lo pretendete.

    Se la Costituzione impone l’insegnamento religioso cattolico per di più in una società che non è cattolica, allora è in evidente contraddizione con se stessa e permette un abuso intollerabile nei confronti di tutti i cittadini.

    Lo scopo della scuola è formare i cittadini del futuro che saranno il fondamento della società e per avere una società forte e autonoma occorre impartire una sana educazione civica.

    I Patti Lateranensi sono assolutamente un errore della Costituzione, perchè come disse Calamandrei essa è un monologo non un dialogo tra le parti.

    La storia di quei giorni insegna come fu imposto il loro inserimento nella Costituzione da numerose ingenrenze direttte personalmente ai padri costituenti.

    Si veda a tal proprosito la Lectio Magistralis di Corrado Augias in occasione della consegna del Premio Adriano Vitelli nel 2013, Aula Magna del Rettorato dell’Università di Torino.

    4) Ci sono sempre più stranieri di religioni diverse dalla cattolica. Non ha senso mantenere l’insegnamento della Religione Cattolica
    Poiché, come abbiamo detto, l’ora di Religione Cattolica non è catechismo, non si rivolge ai soli alunni cattolici. Per uno straniero,
    al fine di integrarsi, potrebbe essere molto utile conoscere (senza obbligo di aderirvi) la religione più diffusa in Italia.

    FALSO: il cattolicesimo non è la religione più diffusa in Italia, dove il sentimento di gran lunga prevalente è l’agnosticismo e l’atesimo, inoltre l’IRC come abbiamo dimostrato è finalizzato al catechismo.

    Non è assolutamente possibile permettere in scuole di Stato il proselitismo religioso.

    Carino aver notato tra parentesi che a scuola non si è obbligati a diventare cristiani.. ma indotti sì.

    5) Non si dovrebbe insegnare Religione Cattolica, ma storia delle religioni
    Come a scuola sarebbe impossibile studiare la storia di tutti i paesi del mondo […] Sarebbe anche irragionevole dedicare lo stesso numero di ore per l’insegnamento del cristianesimo e di una religione che, magari molto diffusa nel mondo, non ha però avuto parte nella formazione della nostra cultura.

    Allora a maggior ragione non si dovrebbe insegnare il cristianesimo dato che i suoi principi sono totalmente contrari a quelli della nostra cultura.

    A differenza delle lingue o della filosofia, la religione è un’ideologia partitica che sarebbe imposta a tutti e questo è ovviamente un abuso.

    6) Non si dovrebbe studiare religione ma etica oppure educazione civica
    Chi in genere sostiene questa tesi ignora l’ampiezza dell’esperienza religiosa nella storia della civiltà. La religiosità appartiene all’umanità in modo trasversale[]è interessante notare quanto accaduto recentemente in Belgio: davanti alla possibilità di scegliere un’ora di educazione civica al posto della seconda ora di religione, le famiglie hanno preferito in massa quest’ultima.

    La scuola ha (avrebbe) l’obbligo di formnire l’ora alternativa ma questo non accade quasi mai, ovviamente la redazione, debitmente occulta, di UCCR sono sicuro che farà di tutto per sostenere una sana, prolifica e formativa ora alternativa in TUTTE le scuole… VERO?

    Le esperienze religiose cristiane e islamiche sono espressione di un potere politico che si è storicamente imposto con la violenza.

    In Belgio la proposta a cui fate riferimento è stata avanzata solo da 5 mesi.

    L’educazione civica è invece necessaria e condivisa da TUTTI i cittadini e contiene i principi su cui si fonda il nostro Stato, pertanto è doveroso insegnarla per preparare e formare i futuri cittadini italiani.

    7) Si insegna religione solo in Italia perché c’è il Vaticano
    Falso! Si insegna religione in quasi tutti i paesi europei

    Ma in nessun Paese Europeo c’è il Vaticano che esercita sulla politica pressioni inaccettabli su temi etici ed economici.

    Il proselitismo non è giustificabile nè accettabile in NESSUN Paese della Terra.

    8) Gli insegnanti di Religione Cattolica sono scelti dalla Curia e pagati dallo Stato
    Prima di tutto, bisogna ricordare che gli insegnanti di Religione Cattolica sono pagati, perché, al pari dei loro colleghi, svolgono un servizio a favore degli studenti italiani.

    L’unico servizio lo forniscono a voi e al Vaticano.

    Un servizio deve essere per lo meno richiesto e questo NON E’ richiesto nè voluto da NESSUNO.

    Inoltre gli insegnanti cattolici non sono affatto propriamente “colleghi”, perchè la loro carriera è legiferata a parte, formano una casta che non prevede nè precariati nè gradutorie.

    essi si sono formati nelle università ecclesiastiche.

    appunto, proprio per questo non garantiscono un insegnamento oggettivo.

    9) Le diocesi non dovrebbero mettere bocca nella scelta del personale che insegna religione
    Uno stato autenticamente laico, si riconosce non competente in materia religiosa[…]
    È per questo motivo che richiede la collaborazione della Chiesa.

    E NO.. prima dite che tutta la nostra cultura è basta sulla relgione cattolica e poi quando fa comodo lo Stato è ignorante di religione cattolica!

    Lo Stato NON chiede alcuna collaborazione!! I docenti sono OBBLIGATORIAMENTE nominati e revocati dalla CEI.

    In realtà la CEI si arroga il diritto di nomina e revoca come esercizio di controllo sulle attività del docente che deve essere sempre conforme al catechismo
    e quindi soggetto agli interessi della dottrina religiosa e non della verità.

    Se un docente affermasse che l’omosessualità è una normale variante della sessualità umana o se fosse gay, come già accaduto, sarebbe passibile di licenziamneto da parte della CEI.

    Non si tratta di un’anomalia italiana. Se si allarga lo sguardo alla realtà europea, si noterà che, laddove non ci sono religioni di stato, in tutti gli stati gli insegnanti di religione hanno idoneità rilasciata dall’istituzione ecclesiastica.

    Se non devono fare catechismo a cosa serve la certificazione ecclesiastica!???

    10) Avremo considerazione degli insegnanti di religione quando faranno un concorso come tutti gli altri insegnanti
    Questa obiezione, mossa soprattutto in ambiente scolastico, avrebbe avuto senso prima del 2004, quando fu indetto il primo concorso per insegnare religione cattolica. È incredibile come, a più di 10 anni da quella data, si continui a recriminare agli insegnanti di religione il non essersi sottoposti a un concorso statale. Da anni si attende un nuovo concorso.

    Che nè la CEI nè tantomeno i docenti di religione hanno interesse perchè si faccia!

    Ancora una volta il cristianesimo prolifica da parassita grazie ai privilegi che di volta in volta chiede e ottiene dalla classe politica più corrotta d’Europa
    e sulle ceneri dei più grandi privilegi concessi da un’altra espressione della politica italiana mai sparita:
    quella del ventennio fascista.

    • lorenzo ha detto in risposta a Giulio

      Non sarà che la rabbia che traspare dal tuo scritto annebbia alquanto la razionalità delle tue risposte?

    • Marco ha detto in risposta a Giulio

      Guarda Giulio hai detto tante falsità, non ho tempo e non è il luogo questo per risponderti a tutto, ti invito ad approfondire i temi della fede e della pratica religiosa, per accorgerti ti quanto sia importante per l’uomo. Poi prima di parlare in un certo modo della fede cristiana cattolica informati, mi risulta che Gesù non abbia mai obbligato nessuno a seguirlo. E ti assicuro che il proselitismo​ è l’ultimo dei problemi dei prof. di religione. La prima preoccupazione degli insegnanti IRC è di essere ascoltati per far ragionare gli studenti sul fatto religioso.

  12. Giulio ha detto

    Gesu era un ebreo conservatore che ha espressamente affermato di non voler cambiare la legge (religiosa ebraica) pertanto condivideva la pena di morte per apostasia prevista da quella legge,
    inoltre tutti i bambini sono obbligati ad essere cristiani e a subire i sacrmenti, non c’è libertà di scelta.

    IlFattoReligioso può insegnarlo qualunque professore di filosofia o storia, perchè mai dovrebbe insegnarlo un emissario dei vescovi in conformità al catechismo cattolico?

    Non si insegna alcun fatto religioso, ma cristianesimo dottrinale ovvero catechismo.

    Siete veramente dei perdenti su un binario morto, non avete alcuna speranza.

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