Incredibile, anche le canzonette di Fedez e J-Ax parlano al cuore dell’uomo

Fedez e J-Ax«Vagliate tutto e trattenete il valore» (1Ts 5,21). Se San Paolo aveva ragione, in tutto può esserci un bene, un qualcosa da trattenere. Perfino nelle canzonette estive di due rapper italiani come Alessandro Aleotti (detto J-Ax) e Federico Leonardo Lucia (detto Fedez).

J-Ax e Fedez sono due perfetti testimoni del disorientamento sociale, due normali soubrette che a breve verranno inghiottite dall’implacabile dimenticatoio, ma che oggi raccolgono facili ascolti puntando sullo stile volontariamente orientato alla ricerca dello scandalo (copiato dai rapper americani), il quale collima perfettamente con l’esigenza di ribellione, di rabbia e di frustrazione in cui sono immersi gli uomini occidentali. Facendo presa sopratutto tra i più vulnerabili, gli adolescenti.

Si, ma liberi da cosa? Si domandava Vasco Rossi. Ribelli da cosa? Esibizionisti, perché? Cosa manca al cuore umano? Il teologo Cornelio Fabro rifletteva: «nonostante la scienza e la tecnologia abbia portato la specie umana al massimo delle sue potenzialità rispetto al dominio del mondo esterno, l’individuo umano non si sente realizzato, anzi si scopre perduto e impotente» (citato in C. Ferraro, Cornelio Fabro, Lateran University Press 2012, p.192). Ed è proprio così: piuttosto che placare la radicale insoddisfazione umana, la modernità l’ha semplicemente esasperata. Non è certo un caso che la battaglia sociale che accomuna i due rapper italiani è la liberalizzazione della droga, cioè l’inno all’evasione, alla fuga dalla realtà apparentemente incapace di soddisfare l’animo umano e che, anzi, amplifica la domanda esistenziale che ci portiamo tutti dentro.

Significativo, da questo punto di vista, leggere il testo dell’ultimo brano di J-Ax e Fedez, intitolato Vorrei ma non posto. Una (stranamente) intelligente riflessione sulla società e degli adolescenti (ma non solo!), schiavi dell’iPhone (che «ha preso il posto di una parte del corpo»), del papillon di Vuitton e dei vestiti di Armani, dello «sbattimento per far foto al tramonto, che poi sullo schermo piatto non vedi quanto è profondo». Senza riferimenti autentici poiché impossibilitati a prendere sul serio i genitori, con il papà ubriaco ad ogni weekend e la mamma che si spoglia ai concerti. E’ quindi lecito che dicano: «Lo sai, non c’è un senso a questo tempo, che non dà il giusto peso a quello che viviamo. Ogni ricordo è più importante condividerlo che viverlo. Vorrei ma non posto».

Indipendentemente dalle intenzioni degli autori del brano, noi la leggiamo come una lucida e disperata fotografia della società secolarizzata. I vizi sono completamente soddisfatti, abbiamo tutto, facciamo ciò vogliamo, eppure non c’è ancora quel senso della realtà che darebbe il giusto peso, che riempirebbe di sapore quel che confusamente viviamo e ansiosamente condividiamo sui nostri social network. «Colui che non abbiamo mai visto, che però aspettiamo con vera bramosia», ha scritto il non credente Franz Kafka (Il castello, Guaraldi 1995, pp. 297-298). Il passaggio è però fondamentale: dal “cosa” riempie di senso la vita, al “chi”, al “colui”. Anzi, al “Colui”.

«Tutto questo navigare senza trovare un porto», urlano J-Ax e Fedez nel ritornello del loro brano. Invece noi rispondiamo: il porto c’è e vi si può approdare, Lo si può incontrare, qui e ora. Dire questo è il vero scandalo, non i tatuaggi o le sparate mediatiche di Fedez. Questo è lo scandalo che i cristiani portano nel mondo come risposta alla disperazione, seppur ben nascosta, dei fratelli uomini. Lo disse Giovanni Paolo II ai giovani del 2000, ma vale ancora oggi: «In realtà, è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare. E’ Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità, il coraggio di impegnarvi con umiltà e perseveranza per migliorare voi stessi e la società, rendendola più umana e fraterna».

La redazione

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75 commenti a Incredibile, anche le canzonette di Fedez e J-Ax parlano al cuore dell’uomo

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  1. Butch Coolidge ha detto

    Ottimo articolo. Detto questo non li ascolterò mai nella vita

    • Steve ha detto in risposta a Butch Coolidge

      Io nemmeno, ma perchè da buon amante di hard rock e metal li considero feccia anche dal punto di vista meramente musicale. XD

      In ogni caso J ax, che preferisco comunque a fedez che, per motivi artistici (sono appunto un musicista) ho avuto modo di conoscere, non può essere considerata meteora o soubrette che cadrà nel dimenticatoio.

      • Butch Coolidge ha detto in risposta a Steve

        Forse tu pensi che in quanto cattolico eviti tale gente per perbenismo(diciamo), e invece non li ascolto per simili motivi: amo il rock, anche se preferisco di gran lunga il progressive, soprattuto Alan Parson e i Pink Floyd

        • sara ha detto in risposta a Butch Coolidge

          Gia’..
          Steve pensa che i cattolici siano tutti bigotti e ascoltino Radio Maria…

          E forse anche che abbiano una eta’ media che si aggira fra i 65 e gli 80 anni.

          Per il resto o non sono cattolici o sono cattolici ” Progressive”.

          • Dario* ha detto in risposta a sara

            Lol, se sapesse che io sono metallaro da quando lui ancora ascoltava Cristina d’Avena… 😛

            • Max ha detto in risposta a Dario*

              Vi ricordate Fratello Metallo?

            • Steve ha detto in risposta a Dario*

              Beh Cristina non è mica male! L’ho pure vista live recentemente all’alcatraz, super in palla 😀

              Vabbè ma a me fa solo piacere trovare metallari anche in contesti simili… il nick Steve è in omaggio a Steve Harris degli Iron Maiden!

              • Dario* ha detto in risposta a Steve

                Il mio voleva solo essere un riferimento all’età: tu hai 26 anni ed io sono più di 20 che ascolto metal 😉
                A proposito di Iron Maiden, sapevi che Nicko McBrain si professa cristiano?

                • Steve ha detto in risposta a Dario*

                  Certo, lo so! Suona anche molto spesso nella sua parrocchia.

                  Ma molti nell’ambito metal si professano tali, Zakk Wylde ad esempio è devoto e non dice di esser cristiano tanto per, come ad esempio Dave Mustaine, che in varie interviste ha già ridimensionato la sua conversione…

                  • Dario* ha detto in risposta a Steve

                    Dave Mustaine è una banderuola, ma se già prendi David Ellefson è tutta un’altra musica (in senso figurato perché in senso letterale la musica è proprio la stessa, lol). Ma, andando a cercare un po’, gli esempi di musicisti metal cristiani o che lo sono diventati si sprecano

            • Positrone76 ha detto in risposta a Dario*

              Visti i numeri in molti ascoltano ancora cristina d’avena che come il metal, il pop ect è musica di genere. Genere per fortuna per una volta non associata ad altro :-). Qui la varianza di genere è possibile :-).
              Molti poeti maledetti, scrittori frustrati, musicisti e parolieri sofferenti parlano di Dio. Basta volercelo leggere e collegare ogni malessere alla mancanza di Lui. Un analisi forse un po’ tirata ma non così lontano dalla realtà.

          • Sophie ha detto in risposta a sara

            Io faccio karate, ascolto la musica metal, amo il rosa, il trucco e la gonna. 😀

            • Steve ha detto in risposta a Sophie

              Tu metal?? Mhhh vediamo mi dai l’idea forse di gothic o epic metal?

              Non so perchè, magari ascolti i Metallica : D

              Cmq davvero basta off topic ._.

              • sara ha detto in risposta a Steve

                Steve non e’ off Topic..

                La musica e’ il tema dell’articolo.. E in piu’ il metal si sposa con l’aspetto del culto ” bianco” e ” nero”..

              • Sophie ha detto in risposta a Steve

                Ascolto i Metallica ed il gothic bravo! Ma diciamo che io i generi li ascolto tutti, mi piace tutta la musica tranne quella jazz. 🙂

              • Andrea VCR ha detto in risposta a Steve

                Visto che facciamo la conta dei metallari… EPIC!
                Manowar e Rhapsody Of Fire soprattutto.
                Viva Cristo Re

                • Steve ha detto in risposta a Andrea VCR

                  Ho avuto l’onore di suonare con Fabio Lione dei Rhapsody (ora pure negli Angra) anche se solo per una volta.

                  Amo anche epic e power. Comunque mi è piaciuto questo scambio musicale : )

                  Sophie allora avevo immaginato bene!

                  • sara ha detto in risposta a Steve

                    Io adoro i Rhapsody..

                    Epic Metal e Symphonic Metal direi che potrebbero essere piu’ che ascoltabili per me…

                    Delle volte vere e proprie atmosfere di vita.

                    ” basterebbero” un bel paesaggio, l’emotivita’ giusta, cuffiettoni, e poi si’ che si viaggia!!. 😉

                    • Steve ha detto in risposta a sara

                      Prova i Sonata Arctica. Bellissima voce, evocativi e (strano per i miei gusti) mi piacciono pure le loro ballad tipo Tallulah.

                    • Dario* ha detto in risposta a sara

                      Prima che vengano chiusi i commenti vi lascio alcuni brani/album che vi potrebbero piacere, rispondo qui a tutti in modo cumulativo:

                      – ancora meglio dei Sonata Arctica ci sono i Cain’s Offering https://www.youtube.com/watch?v=9up11Msvioc (anche perché la voce di Tony Kakko rende da studio ma dal vivo è piuttosto scarsina al contrario di Timo Kotipelto), in quest’album il tastierista è un devoto cristiano.
                      A proposito del suddetto tastierista, ha fondato un paio di band cristiane, posto qui quella che secondo me è la sua migliore canzone, è tratta dal brano del buon ladrone: https://www.youtube.com/watch?v=9up11Msvioc

                      – per quanto riguarda il gothic metal, una band cristiana abbastanza rappresentativa sono gli HB (probabilmente ce ne sono anche di migliori ma questa è la prima che mi è venuta in mente ed ho fretta perché devo andare a Messa, accontentatevi 😛 ): https://www.youtube.com/watch?v=8NQ0h-e5KcY

                      – per quanto riguarda l’epic metal, i padri del genere sono i Manowar ed i meno conosciuti Warlord, riguardo a questi ultimi non tutti sanno che il leader/fondatore (chitarrista) è cristiano ed ha anche cattedre di argomento religioso (al volo non mi ricordo le materie esatte) a livello accademico. Vi posto qui una loro canzone tratta dal padre nostro (a prescindere da questo loro non sono una band cristiana): https://www.youtube.com/watch?v=NBe-oFuElXQ

                      – come bonus quella che a mio avviso è la Divina Commedia del metal, ascoltare (e leggere il testo) per credere: https://www.youtube.com/watch?v=y6n1kMsLbc8

                  • Andrea VCR ha detto in risposta a Steve

                    🙂

                  • Dario* ha detto in risposta a Steve

                    Ho sbagliato a copia-incollare il secondo link, in realtà si trattava di questo: https://www.youtube.com/watch?v=eXF05neZ05s

          • Steve ha detto in risposta a sara

            No, te lo assicuro. Ho un pò di astio verso il cattolico farcito di luoghi comuni, che detta sermoni e crede di avere la verità in tasca, ma ho passato da parecchio la fase di generalizzazione… e per butch, anche quella del “oddio son cristiani quindi pensano che rock e metal sono satana!”

            Anche se conosco uno che ragiona così, un mio vecchio prof di religione che si scandalizzava perchè ascoltavo, udite udite, led zeppelin e queen… immagino cosa potrebbe pensare di chi ascolta cannibal corpse e death!

            Scusate l’ot xD

            • sara ha detto in risposta a Steve

              Naaa..quelli son ” santi” in confronto a certe bande hard metal…che sono proprio inascoltabili pero’ he..

              C’È Comunque il metal satanico come c’è Il metal bianco..

              Mai generalizzare.. 😉

              • Dario* ha detto in risposta a sara

                Per piacere, non chiamarlo “metal bianco” che è un termine che proprio non si può sentire e che non vuol dire niente, diciamo pane al pane e vino al vino:
                – “metal cristiano” in italiano
                – “christian metal” in inglese
                🙂

              • Steve ha detto in risposta a sara

                Guarda sara… ammetto che ogni tanto ho ascoltato e suonato quei gruppi, anche di quelli che si professano satanisti (ma quasi sempre lo fanno per motivi “scenici”, in realtà sono al 95% atei o anticlericali). Ma ti assicuro, NON per quello. Guardavo solamente l’aspetto musicale, togliendo qualsiasi significato e concentrandomi sulla musica.

                Se mi piace un tipo di musica cerco di togliere politica, religione e qualsiasi idea che non condivido perchè non voglio privarmi di una musica che potenzialmente posso amare.

                • sara ha detto in risposta a Steve

                  Ma certo Steve, assolutamente..l’arte non ha colore, solo che su certi generi, che per Carita’ saranno scenici ma sotto sotto pericolosi nei contenuti e nelle rappresentazioni, io ci andrei piano…

                  Credo che a volte la musica o altre Arti diventino per forza di cose il primo mezzo per far passare di tutto…
                  Tu ascolti indipendentemente da cio’ che si trasmette ma c’è Chi vuole fare ascoltare appositamente cio’ che sta trasmettendo.

                  L’Arte e’ un canale..non puo’ restare neutro. Molte bande o artisti si son venduti l’Anima per stare dove stanno.. 😉

                  Non credere che tutto sia solo commerciale o scenico..

                  PER DARIO:

                  si scusa…metal Cristiano, ma e’ conosciuto con Metal bianco però..hehe

                  • Dario* ha detto in risposta a sara

                    Sara, ti garantisco che la maggior parte degli “addetti ai lavori” non lo definisce “white metal” anche se l’etichetta in effetti esiste come impropria anteposizione al “black metal” che nasce satanico ma che ora vede l’esistenza anche di numerose band black metal cristiane. Ad ogni modo la definizione “metal bianco” in italiano è la prima volta che la sento usare come etichetta. E’ il classico termine che userebbe un giornalista che non sa di che parla, non certo un termine utilizzato con cognizione di causa 😉

                    • sara ha detto in risposta a Dario*

                      Scusami io non ci capisco nulla..non e’ il mio genere son cose che assimilo da mio marito, anche lui purtroppo ” ingamato” con sta roba;-)..

                      Io vengo da una famiglia di chitarristi e musicisti che adora vari generi ma il metal proprio non riesce a farselo piacere..

                      Comunque ora ho capito meglio.
                      Grazie.

                    • Dario* ha detto in risposta a Dario*

                      Tranquilla Sara, non c’è niente da scusare, te l’ho voluto far notare solo perché se usi terminologia impropria con gente competente rischi di fare una brutta figura, tutto qui 😉
                      Per il resto, è solo questione di gusti, io ascolto quasi tutti i generi di musica, dalla classica al pop, dal funk al metal, però ci sono dei generi che anche io non digerisco come il rap o la techno. Sai che piattume se fossimo tutti uguali! 😉

                    • sara ha detto in risposta a Dario*

                      Maddai!!!..

                      Ma se ci stanno metallari che manco sanno che esiste il metal bianco( scusa mi piace di piu’ che cristiano..si camuffa bene;-)).

                      Altro che brutta figura per non essere il mio Genere direi che ne so pure troppo!!..

                    • Dario* ha detto in risposta a Dario*

                      Chiamarlo “metal bianco” secondo me ha un che di canzonatorio, suona come “bugia bianca”, “rumore bianco”, ecc. io lo percepisco come sinonimo di “metal da poco” e così non è. Detto questo, c’è gente che si definisce metallaro ma in realtà non lo è per niente, un po’ come succede per i cristiani. Per entrambi, per poterli distinguere li devi giudicare dall’interno, dall’esterno sembrano uguali 😉
                      Può ben succedere che un metallaro non sappia del christian metal, in fin dei conti le etichette non basate sul genere musicale ma sulla tematica dei testi sono sempre posticce, però stai tranquilla che la maggior parte di chi davvero se ne intende di metal sa di cosa si tratti perché, sia che lo ami, sia che lo odi, ci sono gruppi cristiani come gli Stryper che hanno fatto la loro parte nella storia del metal 🙂

                    • Dario* ha detto in risposta a Dario*

                      Detto questo, chiedo scusa per i miei numerosi off-topic in questo articolo e colgo l’occasione per chiedere alla redazione, visto comunque l’interesse riscontrato in molti, se magari i tempi non sarebbero maturi per scrivere un articolo sul metal (o in generale sulla musica “pesante”) cristiano. Se servisse una consulenza la mia e-mail la avete 😉

                    • sara ha detto in risposta a Dario*

                      Mammamia Dario sei proprio un ” puro”!!. Uno per il quale il Metal e’ proprio una seconda Religione.
                      ;-).

                    • Dario* ha detto in risposta a Dario*

                      Forse sì, la mia scala di valori prevede, nell’ordine:
                      – Dio
                      – il prossimo
                      – il metal
                      😉

                      Concludo con una citazione di David Ellefson, bassista dei Megadeth:
                      “I’ve found that faith, hope and Heavy Metal can all coexist…BUT, they have to be in that order.”
                      (Fede, speranza ed heavy metal possono coesistere ma devono essere in quest’ordine)

                  • Steve ha detto in risposta a sara

                    Sicuramente, io considero la musica la cosa più bella di questo pianeta e anche oltre, quindi già di per se la musica è positività, e se si può utilizzare per lanciare un messaggio appunto positivo tanto meglio, di certo non suono per lanciare satanismo, rabbia e intolleranza verso gli altri.

                    Lì interviene proprio il discorso del fascino musicale, amo le atmosfere opprimenti ed evocative del black metal proprio dal punto di vista melodico-armonico.

            • Dario* ha detto in risposta a Steve

              Pensa che invece io ho conosciuto un sacco di satanitucoli o presunti tali che, dopo aver ascoltato l’album “Undeceived” degli Extol ed averlo apprezzato, si scandalizzavano perché scoprivano che era metal cristiano 😉

              • Steve ha detto in risposta a Dario*

                Gente limitata.

                Apprezzare o meno la musica per posizioni religiose del gruppo o simili è da poser appunto, da ragazzini che vogliono fare gli anticlerical ribelli thug life e credono che mettersi una croce rovesciata al collo sia figo.

    • Dario* ha detto in risposta a Butch Coolidge

      Ben detto, certo che citare Fedez, J-Ax e Vasco in un solo articolo è una cosa che a leggerla fa sanguinare le pupille: un concentrato della schiuma della me*da del panorama musicale italiano! Il messaggio di fondo però è sacrosanto: anche nel letame può capitare di trovare un fiore. Certo che potendo scegliere tra un letamaio ed un prato fiorito io ho pochi dubbi, anzi nessuno… 😛
      Tutto questo per dire: cara redazione, tra tanta musica meravigliosa proprio questi dovevi andare a pescare? 😉

      • Boomers ha detto in risposta a Dario*

        Credo che la risposta potrebbe essere: proprio questi sono i due “cantanti” più ascoltati dai nostri coetanei in giro per le città, il video di “Vorrei ma non posto” ha 20 milioni di visualizzazioni in meno di due settimane…

    • Vincent Vega ha detto in risposta a Butch Coolidge

      Ehilà Butch. Ascolta, se tornando a casa tua mi trovi che esco dal tuo cesso dopo aver fatto i bisogni non spararmi ok? (Chi ha visto Pulp Fiction capirà LOL 😀 ).

  2. Susan ha detto

    Quando ho ascoltato il brano mi sono incuriosita e sono andata a leggermi il testo su internet. L’ ho letto e mi son detta “stavolta ci hanno preso, hanno scritto qualcosa di sensato”. Ma anch’io come Butch non li ascolterò mai nella mia vita.

    • Dario* ha detto in risposta a Susan

      Io invece mi fido ciecamente di chi ha scritto l’articolo, non ho lo stomaco di andarmi a leggere qualcosa scritto da quelli lì 😉

      • Dario* ha detto in risposta a Dario*

        P.S. figurarsi poi ascoltare il brano (tanto prima o poi lo subirò da qualche parte, ma perché accelerare il male anche se inevitabile?)

  3. Visitante ha detto

    Ora non esageriamo. J Ax potrà anche non piacere (a me non fa impazzire), ma sono più di vent’anni che fa musica (Articolo 31, mai sentiti neanche per sbaglio?). Definirlo soubrette che cadrà nel dimenticatoio è segno di scarsa conoscenza.

    • Corum22 ha detto in risposta a Visitante

      Parlare di “musica” credo sia un’esagerazione, diciamo che Aleotti è una meteora che ha semplicemente qualche secondo in più di luce di Lorenzo Fragola e di Valeria Rossi.

    • Dario* ha detto in risposta a Visitante

      Pensa che nel mio di dimenticatoio c’è nato e mai ne uscirà, fai un po’ tu 😉

      • Visitante ha detto in risposta a Dario*

        Tutto cò non toglie che il redattore sia ignorante in materia. Ora, sciorinerà un curriculum fatto di lauree al conservatorio, frequentazioni musicali jazz ecc, ma è così. Il fatto che non gli piacciano i due non vuol dire che possa affermare delle falsità oggettive.

        • Dario* ha detto in risposta a Visitante

          Non so, sarà magari che mi faccio condizionare dalle mie idee, però per come la vedo io gli Articolo 31 sono stati in auge per un periodo ed adesso sono sempre meno quelli che se li ricordano, col tempo è facile prevedere che diventeranno una realtà estremamente di nicchia o meno. Non si tratta di gente come Beatles, Queen, Elvis, Pink Floyd, Deep Purple, Michael Jackson, ecc. a livello internazionale, Baglioni, Battisti, Vasco, ecc. a livello italiano che, più o meno meritatamente, si sono scavati il loro posto nella storia e lo conservano stabilmente anche col passare degli anni. Ripeto, questa è la mia idea ma la tua è altrettanto legittima, come le nostre però trovo sia legittima anche quella di chi ha scritto l’articolo (e non lo scrivo solo perché è simile alla mia ma in senso assoluto) 🙂

          • Dario* ha detto in risposta a Dario*

            P.S. Per Fedez anche peggio, lui a mio avviso è nato artisticamente come fenomeno transitorio tipo i Gazosa. Non prevedo il futuro ma non mi stupirebbe se tra 10 o 20 anni nessuno neppure ricordasse chi era

          • Visitante ha detto in risposta a Dario*

            E grazie che non sono come Battisti, Baglioni che la musica italiana l’hanno reinventata, ma fra l’Olimpo della musica e il dimenticatoio c’è tanto spazio intermedio. D’altra parte, nel dimenticatoio o in ambiti di nicchia ci va anche gente brava ma non di successo.

            • Vincent Vega ha detto in risposta a Visitante

              Non bestemmiamo paragonando Baglioni a Battisti, per piacere.
              Battisti è un mito

            • Dario* ha detto in risposta a Visitante

              Ma certo, però io credo che il concetto espresso dall’articolo era proprio che questi due hanno tutti i segni che fanno pensare che non sono destinati a rimanere in auge a lungo, non mi pare proprio che si intendesse disprezzarli per questo. In questo senso io sono un po’ più radicale comunque il rispetto in quanto esseri umani e fratelli lo porto per tutti quindi anche quando ne parlo male lo faccio intendendo riferirmi alla loro musica e non a loro 😉

  4. Fasbi ha detto

    un gran bel lavoro ha fatto questa volta il loro ghostwriter, si si.

    • Dario* ha detto in risposta a Fasbi

      Ovviamente, in Italia c’è quest’orribile consuetudine per cui i musicisti di grido si fanno scrivere musica e testi da altri

      • Visitante ha detto in risposta a Dario*

        Siete voi due, i loro ghostwriter, visto che siete così sicuri?

        • Dario* ha detto in risposta a Visitante

          Il mio post era scritto in generale, nello specifico non posso entrare ma, vedendo come vanno le cose in generale, mi pare quantomeno probabile che il discorso possa estendersi anche a loro. In effetti comunque è solamente una mia illazione 🙂

      • Visitante ha detto in risposta a Dario*

        In Italia, c’è anche la consuetudine di malignare sugli altri.

        • Dario* ha detto in risposta a Visitante

          Ed in questo campo i soggetti presi in questione dall’articolo non hanno certo da prendere lezioni da nessuno, non so se ti è mai capitato di vedere la trasmissione “Sorci Verdi” di J-Ax per capire a cosa alludo 😉

  5. Umpalumpa ha detto

    A me fedez e jax non dispiacciono, dal punto di vista “canoro”. Gli ideali/idee che portano avanti mi trovano in pieno disaccordo.

    Cmq..a parte questo..

    Credo che sia vero ciò che è scritto nell’articolo. Ossia che il vero scandalo sarebbe (semplifico) annunciargli cristo. Che il porto che stanno cercando è proprio quello.

    Ma chi lo fa al giorno d’oggi questo annuncio?
    Dovrebbero essere i pastori ad annunciarlo (preti, vescovi ecc)..ma purtroppo accade (non sempre) che per non disturbare, urtare, mettersi contro, per “rispetto” propendono per un non meglio specificato “dialogo”, ossia tacere e ascoltare tutto ciò che dicono gli altri, senza neppure correggerli quanto le sparano troppo grosse. Figurati provare a raccontargli di Gesù Cristo. Dire che è risorto. Guai..sapete che risate. E che male all’orgoglio quelle risate.

    Guarda caso, questo tipo di “dialogo” garantisce comodità, tranquillità, un po’ di potere e comparsate televisive

    • Vincent Vega ha detto in risposta a Umpalumpa

      Per Umpalumpa

      “Dovrebbero essere i pastori ad annunciarlo (preti, vescovi ecc)..ma purtroppo accade (non sempre) che per non disturbare, urtare, mettersi contro, per “rispetto” propendono per un non meglio specificato “dialogo”, ossia tacere e ascoltare tutto ciò che dicono gli altri, senza neppure correggerli quanto le sparano troppo grosse. Figurati provare a raccontargli di Gesù Cristo. Dire che è risorto. Guai..sapete che risate. E che male all’orgoglio quelle risate.”

      Dici bene caro Umpalumpa. L’annuncio di Cristo Risorto è ciò che porta le persone verso la vera Fede e la vera Chiesa (ovvero quella Cattolica romana, sebbene anche nella Chiesa Ortodossa ci sia molta Verità).
      Ma riflettiamo: per quanto tempo non abbiamo più parlato della Resurrezione di Cristo, della Resurrezione della carne alla fine dei tempi, degli angeli, degli spiriti dei defunti (ricordando l’importanza delle preghiere e delle Messe di suffragio per le anime del Purgatorio, che sono una grande opera di Carità, la quale copre molti peccati, nella fattispecie quelli delle anime purganti liberandole, e dei nostri peccati), dell’escaton?

      Per quanto tempo non abbiamo parlato di tutto questo diventando la religione del preservativo e del divieto?
      La gente non ha bisogno di sentir parlare di preservativi, la gente ha bisogno di spiritualità.

      Non c’è da stupirsi che molti si siano rivolti al buddismo, all’induismo o agli Hare Krisna.
      Cosa abbiamo offerto noi? Cristo risorto o un manuale di morale vittoriana, che ormai è giudicato assurdo pure dagli attuali 90enni?

      Insomma, Paulo maiora canamus! Parliamo di cose più elevate, anzi parliamo di ciò di cui non si può pensare nulla di più elevato, ovvero il Cristo, e le Chiese torneranno ad affollarsi.
      E insegniamo come incontrare il Cristo nella vita di tutti i giorni, basandoci sul Suo insegnamento.
      http://www.laparola.net/wiki.php?riferimento=Mt25%2C31-46&formato_rif=vp

      Non ha parlato di preservativi, nè di altre tematiche alle quali la Chiesa del passato sembrava molto legata. Ma ha spiegato come incontrarLo, ovvero nei miserabili, nei poveri e negli oppressi.

  6. Sophie ha detto

    “Le canzonette”…. qua stavo per sputare un polmone, troppo simpatici! 😀

  7. Visitante ha detto

    Per la cronaca, l’autore è dichiarato: Davide Petrella.

  8. Maria ha detto

    J-ax é da più di 20 anni che parla della nostra società nei suoi testi, non vedo perché deriderlo come in questo articolo. I suoi testi sono sempre stati arguti e ricchi di contenuti che inducono a una seria riflessione, forse ci vorrebbe meno bigottismo e più apertura. “Abbiamo costruito chiese con la violenza e poi sostituito Dio con la ricchezza”

    • Dario*2 ha detto in risposta a Maria

      Scusa sai ma la frase citata è un’emerita st*onzata, con tutto il rispetto per te ma non per la frase in questione =)

      P.S. sto provando a cambiare nick per aggirare il limite di 15 post ma sono sempre Dario* 🙂

      • Vincent Vega ha detto in risposta a Dario*2

        Beh Dario, considera che su tre righe del Vangelo di Marco, che rappresentano le uniche parole del Cristo sul tema, noi abbiamo costruito una teologia morale sessuale complessissima e, soprattutto, estremamente esigente, mentre abbiamo sorvolato sulle innumerevoli condanne della ricchezza fine a se stessa e priva di Carità verso il prossimo, nonostante sia uno dei temi sui quali Gesù ha speso più parole.

        Di fatto il nostro settimo comandamento, non rubare, non è altro che l’adeguamento al minimo comune denominatore democratico, ma noi cristiani non siamo chiamati semplicemente a non rubare. Ribadisco le parole di Gesù sul giudizio finale http://www.laparola.net/wiki.php?riferimento=Mt25%2C31-46&formato_rif=vp

        Perciò le parole di Maria nel suo commento non sono una cazzata totale come si evincerebbe dalla tua risposta.

        Nè, tantomeno, pur riconoscendo le evidenti esagerazioni della storiografia illuminista (ribadisco: evidenti esagerazioni) possiamo sottrarci al riconoscimento del fatto che spesso, in passato, abbiamo imposto la nostra Fede con la violenza e soppresso brutalmente qualunque dissenso.

        Poi, se vogliamo, possiamo anche dire che Torquemada e la Chiesa dei Borgia fosse in linea col Vangelo, ma chiunque lo abbia letto, il Vangelo, e conosca la storia della Chiesa primitiva, non potrà che dissentire.
        Esattamente come chi conosce la storia non avrà difficoltà ad ammettere del cambiamento avvenuto col Concilio Tridentino, dove si è passati da una condanna dei peccati legati al denaro ad una maggiore liberalizzazione su quel tema e, in contemporanea, ad un feroce inasprimento in tutto ciò che riguardava il sesto comandamento.

        Abbiamo fatto di più, col sesto comandamento, ne abbiamo cambiato la forma (e si sa che, cambiando la forma, si cambia anche la sostanza) trasformandolo da “non commettere adulterio” a “non commettere atti impuri” https://books.google.it/books?id=WK7yVgnWbLQC&pg=PA359&lpg=PA359&dq=non+commettere+atti+impuri+concilio+di+trento&source=bl&ots=hhWyCPAOXn&sig=mrhs8FHjGQrktS6wyCDcvO_exOU&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj79p2c8vvMAhVHvBQKHcBgAzUQ6AEIJTAD#v=onepage&q=non%20commettere%20atti%20impuri%20concilio%20di%20trento&f=false

        E io sfido davvero chiunque a dire che la sostanza di “non commettere adulterio” (ovvero la proibizione per un uomo sposato di andare con qualunque altra donna che non sia sua moglie e per un celibe di andare con una donna sposata e viceversa per le donne ovviamente) coincida con la sostanza di “non commettere atti impuri”.

        Il sesto comandamento, nella formulazione originale del decalogo, impone la fedeltà alla propria moglie o marito e, se celibi o nubili, di non andare con la moglie o il marito d’altri (sappiamo che Gesù ha proibito il divorzio ma nulla ha detto sui celibi), mentre nella versione tridentina il sesto comandamento di fatto mette fuori legge tutta la sessualità umana.

        Perciò ecco, di fronte a questi fatti, non biasimo chi accusa una certa Chiesa del passato di bigottismo e ipocrisia. Specie considerando che se si è potuta costruire una teologia morale sessuale su tre righe di Vangelo e dieci righe di San Paolo allora avremmo dovuto costruire una teologia di morale sociale ben più severa di quella che abbiamo oggi, visto ciò che sta scritto nel Vangelo, in merito.

        Eppure fare il bene al prossimo privandoci del nostro, “date loro voi stessi da mangiare” (cit) è diventato un optional, un “nice to have”, nonostante le parole chiarissime di Cristo, che dice “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato.” mentre tutte le varie proibizioni sessuali di cui Cristo non ha mai parlato non solo sono diventate legge, ma la Chiesa tridentina ha addirittura pensato di potersi permettere di modificare il sesto comandamento.

        Prima del Concilio tridentino, ad esempio, le coppie di fatto non erano per nulla demonizzate e criminalizzate, nè c’era la confessione come la intendiamo oggi, visto che all’epoca la confessione era riferita a peccati gravi commessi nei confronti della comunità ed era pubblica, e non si riferiva all’aver guardato le caviglie di questa o quella ragazza.

        Sicchè ribadisco, prima di liquidare commenti come quelli di Maria come cazzate o stronzate è meglio pensarci su.
        E, magari, essere a conoscenza di fatti come questi http://www.giornaledistoria.net/index.php?Recensioni=557D0301220200755772040A777327

        Per chi volesse comprare il libro ecco qui http://www.ibs.it/code/9788842086598/romeo-giovanni/amori-proibiti-concubini.html

      • Vincent Vega ha detto in risposta a Dario*2

        E, soprattutto, se a questo ci aggiungiamo che nel passato noi cattolici siamo stati a favore della pena di morte beh……. Chi ci accusa di ipocrisia decisamente non ha torto.
        Cristo diceva di porgere l’altra guancia. Con questo non diceva che non ci possa difendere anche uccidendo, in casi estremi, al fine di salvare la propria vita o quella di un innocente (infatti la legittima difesa non è mai stata considerata anti cristiana), ma di certo dichiarava illegittima, in qualunque caso e circostanza, la vendetta.

        E la pena di morte è vendetta. Punto. In qualunque caso e circostanza, perché il condannato a morte è già messo in condizione di non nuocere, essendo in prigione. Il fatto che noi, come cattolici, in passato siamo stati a favore è una grave colpa https://it.m.wikipedia.org/wiki/Pena_di_morte_nella_Città_del_Vaticano

        Ma, anche qui, se qualche apologeta volesse dire che Mastro Titta è coerente col Vangelo si accomodi.
        La verità è che il potere temporale, in passato, ci ha corrotti.

        Questo Papa è quanto di più lontano ci sia dalla Chiesa che aveva potere temporale, ed è per questo che i cattolici conservatori lo detestano.

  9. andrea g ha detto

    Parafrasando un personaggio di American graffiti,
    “il rock è morto quando si sono sciolti i Led Zeppelin”-
    (ci vorrebbe l’emoticon sorridente, ma non so come si fà).

  10. minstrel ha detto

    Sapete una cosa? Ci pensavo giusto giusto ieri… il rap è nato come mezzo di comunicazione del ghetto incazzato contro l’uniformità, la borghesia silente e “quell’esigenza di ribellione, di rabbia e di frustrazione” di una parte di società ghettizzata. Ora qualcuno mi sa spiegare come mai ora il rap è tutto politically correct e radical chic? Ha perso la verve originaria? Servirebbe qualcuno con la genialità di Caparezza che facesse apologetica del cristianesimo e contro il pensiero unico, allora si che il rap tornerebbe al ghetto. Pensate un bel rap CONTRO l’illuminismo, CONTRO le baggianate che si raccontano su Galileo e inquisizione, CONTRO l’aborto, CONTRO quelli che pensano di essere razionali e invece sono solo degli scientisti idioti, CONTRO chi pensa che la metafisica sia una poesia uscita male and so on.
    Mi si dirà che è “brutto” cantare CONTRO e non PRO. Ma questo è appunto il modo di agire originario del mezzo rap come lo è del metal. Io ad un artista così affitterei il mio studio di rec aggratis. Dai ragazzi, dateci dentro. Se serve una produzione artistica mi ci metto pure io in campo!

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