E’ ora che Arcigay prenda le distanze dai pedofili di Nambla e da Mario Mieli

Arcigay bambiniIl presidente di Arcigay, Flavio Romani, ha fatto sapere di aver querelato per diffamazione Massimo Gandolfini, portavoce del comitato Difendiamo i nostri figli e organizzatore del Family Day del 30 gennaio 2016. L’accusa sarebbe quella di aver sostenuto che l’associazione di omosessuali approverebbe, tra le varie identità di genere, anche la pedofilia. Tutto da dimostrare, ovviamente.

«Accostare la nostra associazione alla pedofilia», ha affermato Romani, «offende nel profondo tutti i nostri iscritti e mette in cattiva luce il senso del lavoro che quotidianamente, da più di trent’anni, portiamo avanti in questo Paese per abbattere il pregiudizio e la discriminazione nei confronti delle persone gay, lesbiche e trans». Certamente ha ragione, sarebbe sbagliato accostare l’Arcigay alla pedofilia, reato -come afferma Romani-, «che giustamente prevede punizioni pesanti, ma è prima di tutto una pratica aberrante che si accanisce su chi è più indifeso, provocando spesso traumi irreparabili».

Appare quindi ancora di più sorprendente che il presidente dell’Arcigay bolognese, Vincenzo Branà, abbia scritto un intero articolo elogiando Mario Mieli, l’indiscusso fondatore del movimento Lgbt italiano -a cui è dedicato il più antico e importante circolo omosessuale italiano-, addirittura citando il suo libro “Elementi di critica omosessuale”. Senza però prendere le distanze dalle terribili affermazioni pedofile in esso contenute. Qualche esempio: «Noi checche rivoluzionarie sappiamo vedere nel bambino non tanto l’Edipo, o il futuro Edipo, bensì l’essere umano potenzialmente libero. Noi, sì, possiamo amare i bambini. Possiamo desiderarli eroticamente rispondendo alla loro voglia di Eros, possiamo cogliere a viso e a braccia aperte la sensualità inebriante che profondono, possiamo fare l’amore con loro. Per questo la pederastia è tanto duramente condannata: essa rivolge messaggi amorosi al bambino che la società invece, tramite la famiglia, traumatizza, educastra, nega, calando sul suo erotismo la griglia edipica. La società repressiva eterosessuale costringe il bambino al periodo di latenza; ma il periodo di latenza non è che l’introduzione mortifera all’ergastolo di una «vita» latente. La pederastia, invece, “è una freccia di libidine scagliata verso il feto”. Per pederastia intendo il desiderio erotico degli adulti per i bambini (di entrambi i sessi) e i rapporti sessuali tra adulti e bambini» (M. Mieli, Elementi di critica omosessuale, Einaudi 1977, p. 55).

Nel suo delirio pedofilo, il fondatore del movimento omosessuale italiano, a pagina 201 arriva a scrivere: «se la lotta per la liberazione dell’omosessualità si oppone decisamente alla Norma eterosessuale, uno dei suoi obiettivi è la realizzazione di nuovi rapporti gay tra donne e uomini, rapporti totalmente alternativi rispetto alla coppia tradizionale, rapporti atti, fra l’altro, a un nuovo modo di generare gaio e di vivere pederasticamente con i bambini». Mieli condanna la «repressione dell’omosessualità», che porta a «reprimere i rapporti sessuali in particolare tra omosessuali e bambini» (p.21). Per questo, invoca, «non per nulla siamo gay, siamo folles; e, per un mondo migliore, penso davvero che l’”educazione” dei piccoli dovrebbe essere affidata alle checche e alle lesbiche: lasciate che i pargoli vengano a noi!» (p. 48).

Ora, davanti a tutto questo e davanti alla comprensibile richiesta di Flavio Romani di non accostare Arcigay alla pedofilia, stupisce decisamente che nel 2013, Arcigay Milano, abbia organizzato un incontro intitolato “Mario Mieli: trent’anni dopo”, presentandolo come «una delle menti più acute che il Movimento abbia mai avuto». Possibile che Arcigay ritenga “acuta” una mente che promuove apertamente la pedofilia? Non stupisce se è già stata avviata una campagna firme (1700 per ora), in cui si chiede al presidente dell’Arcigay di prendere le distanze dalle affermazioni di Mario Mieli.

C’è anche da sottolineare quanto Arcigay collabori strettamente con l’International Lesbian & Gay Association (ILGA), senza però essersi fatta remore del fatto che soltanto nel 2011 è riuscita a riottenere dall’ONU lo status consultivo presso il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC), di cui era stata privata a causa dell’affiliazione a loro di NAMBLA, associazione di omosessuali apertamente pedofili. Associazione a cui era, oltretutto, attivo support anche il “Mario Mieli americano”, ovvero Harry Hay, marxista e tra i più importanti attivisti omosessuali degli Stati Uniti (il quale si oppose all’esclusione di Nambla parlando di tradimento nei confronti della comunità gay stessa, affermando: «Se i genitori e gli amici dei gay sono veramente amici dei gay, saprebbero dai loro figli gay che il rapporto con un uomo più anziano è precisamente ciò che i bambini di tredici, quattordici, quindici anni hanno bisogno più di qualsiasi altra cosa al mondo»).

Nambla è stata membro di ILGA per 10 anni, contribuendo alla stesura del suo statuto, tanto che nel 1985 l’ILGA ha approvato una risoluzione dichiarando che «i giovani hanno il diritto di autodeterminazione sessuale e sociale e le leggi sull’età del consenso operano per opprimere e non per proteggere». Ancora nel 2002 il Consiglio economico e sociale ha respinto l’ILGA poiché dimostratasi reticente a rendicontare la definitiva espulsione di NAMBLA e degli altri gruppi pedofili dal novero dei propri membri. Eppure, il presidente Arcigay di Napoli ha affermato: «L’appartenenza ad un organismo internazionale come l’ILGA è grande motivo di orgoglio, ci permette di portare ora le voci dei nostri territori in un contesto internazionale». C’è ben poco da essere orgogliosi della storia dell’ILGA.

La redazione

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28 commenti a E’ ora che Arcigay prenda le distanze dai pedofili di Nambla e da Mario Mieli

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  1. sara ha detto

    Dietro alle campagne LGBT si nascondono ben altri intenti..persino un cieco e sordo se ne accorgerebbe.

    Ma e’ una caratteristica solo degli attivisti. Il mondo omo non e’ tutto cosi’.
    Come ai tempi del nazismo non tutti i tedeschi erano carnefici, ma la parte attiva del terzo Reich,
    E qualche piccolo membro Dell popolazione.
    Negli attivisti l’agenda scandisce tappe ben definite tra cui la liberalizzazione estrema di ogni forma di impulso sessuale, oltre ogni confine come la pedofilia…poiche’ non esiste una Morale ma solo espressione e soddisfazione dei propri desideri, di qualsiasi genere esso sia.

    Devo forse ricordare le parole di Nichi Vendola? A cui e’ stato dato in mano un bambino?.

    La menzogna ingannera’ loro stessi. Non puoi predicare tolleranza,amore liberta’ e rispetto e esaltando l’egoismo e l’orgoglio, la lussuria svincolata e disinibita, la misoginia, la negazione dell’innocenza, l’esuberanza estrema e l’odio per cio’ che e’ reale e naturale.

    I tempi in cui si definivano ” poveri e discriminati e’ finito”, la vittima e’ diventata carnefice come riscatto di un torto esistenziale subito, contro Dio e contro la vita…

    La nuova dittatura Gender e’ cominciata nello scardinamento del binomio uomo- donna e nell’insegnamento della sessualizzazione precoce Nell scuole..

    Passera’? Forse si’..ma a quale prezzo?

    Il POPOLO OMOSESSUALE si svegli!

    VI stanno ” fottendo” alla grande, usando la vostra sofferenza e vendendovi illusioni.

    • Vincent Vega ha detto in risposta a sara

      “La nuova dittatura Gender e’ cominciata nello scardinamento del binomio uomo- donna e nell’insegnamento della sessualizzazione precoce Nell scuole..”

      Il gender non è altro che la vecchia eresia gnostica che riprende piede. Nulla di nuovo, concordo sul fatto che sia estremamente pericolosa, oltre che assurda.
      Quando senti dire che “madre è un concetto antropologico” c’è qualcosa che non quadra, decisamente.

      • sara ha detto in risposta a Vincent Vega

        Leggendo qua e la’…essendo ormai l’ideologia Gender diventato il mio principale tormento( e se non avessi avuto figli non credo sarebbe andata cosi’) mi sembrava di aver capito che ha una derivazione dal pensiero Marrxista.

        Se ci fai caso stressano molto il concetto di uguaglianza..

        Non essendoci riusciti con le classi, perche’ senza imposizioni l’ uomo cerca giustamente la propria autorealizzazuone,sovrastando l’altro per autoaffermarsi.

        Ora ci riprovano nell’ambito antropologico, annullando le peculiari differenze uomo- donna da ogni punto di vista.

        Solo cosi’ elimini il biologico, esalti la percezione del se’, a quel punto tu non sei piu’ immagine di nulla perche’ non vincolato dall’essere biologico ma ti crei l’immagine di cio’ che vuoi o desideri essere…indipendentemente da cio’ che si e’ realmente.

        Liquidita’ assoluta di identita’.

        Quindi tutto cio’ che vuoi essere diventa normale, perche’ tale e percepito da te. E tu basti per rendere cio’ che percepisci reale.

        Immagina che follia…

        • sara ha detto in risposta a sara

          A tal proposito informati sulla guerra dei cessi che sta avvenendo per i trasgender in America…

          Io mi vergogno…i governi federali in causa tra loro per i cassi!!!..

          E in oriente massacrano persone…calo demografico ai minimi storici, suicidi,dipendenze, sfruttamento, eutanasia al picco..

          Io mi vergogno.

          Se non e’ ideologia questa..

          • sara ha detto in risposta a sara

            Cassi= cessi

            • Vincent Vega ha detto in risposta a sara

              Il gender va ridicolizzato. Purtroppo non funziona attaccare apertamente questa ideologia, perché è ben protetta. Secondo me invece la ridicolizzazione (non degli omosessuali, ma del gender come teoria, ridicolizzarne proprio il concetto portandolo alle estreme conseguenze) potrebbe essere efficace.

              • sara ha detto in risposta a Vincent Vega

                Non son d’accordo..

                Ogni ideologia e’ gia’ ridicolo fi per se’, perche’ puro ideale senza basi scientifiche e razionali..

                Fa ridere si si..pero’ intanto in Inghilterra siamo arrivati al “boom” di bambini trasgender sottoposti al cambiosesso…e ormoni per bloccare o tardare lo sviluppo sessuale..

                Bambini= cavie.

                http://sevenflys.altervista.org/inghilterra-montagna-soldi-pubblici-cambiare-sesso-ai-bambini/

                Ridere non basta di fronte l’assurdo e l’orribile, bisogna agire.

                Anche l’idea che aveva il nazismo faceva ridere, la razza perfetta ideata da un pazzo..pero’ che atrocita’ son state commesse.

                Non far nulla non e’ possibile..non si puo’.

                • Vincent Vega ha detto in risposta a sara

                  Concordo, purtroppo non si sa cosa fare di fronte a questa piaga. Io l’ho buttata lì così come idea, ma in effetti non credo che basti. Sinceramente non so cosa si possa fare, l’unica è certamente continuare comunque ad opporsi. È evidente che su queste cose, come su altre, non si possa cedere di un millimetro.

                  • sara ha detto in risposta a Vincent Vega

                    Noi siamo la resistenza..

                    Ma tu dimmi pero’ chi l’avrebbe mai detto che NOI ANTI-ILLUMINISTI CI SAREMMO TROVATI OGGI A DOVER DIFENDERE ANCHE LA PURA RAGIONE.

              • Marco S. ha detto in risposta a Vincent Vega

                Attenzione a ridicolizzarlo troppo, che quelli la prendono in parola e fanno della sua battuta un progetto di legge 🙂

    • Vincent Vega ha detto in risposta a sara

      Senza contare che, oltre ad essere moralmente aberrante, è assurda anche a livello scientifico http://www.enzopennetta.it/2014/06/gender/

      Ma questo è niente, i new atheists americani come Dawkins hanno detto cose anche peggiori. Leggere per credere https://it.zenit.org/articles/ogni-feto-e-meno-umano-di-un-maiale-adulto-cosi-lo-scienziato-insulta-la-vita/
      Queste idee vengono dal demonio, senza la minima ombra di dubbio.

      Il suo sigillo è inconfondibile.

    • Marco S. ha detto in risposta a sara

      Temo purtroppo che si apriranno gli occhi soltanto quando una generazione, cresciuta dentro le cosiddette “famiglie arcobaleno”, potra’ parlare.

  2. germano ha detto

    Mi pare di capire che questo Mieli sia morto. Ma non c’erano per questo soggetto gli estremi per una denuncia penale? Una specie di apologia di reato? Nessuna autorità si è attivata? In che paese viviamo?

  3. germano ha detto

    Sono andato a documentarmi. Questo sventurato (ma peggio di lui è chi lo considera una “mente”), oltre alla pedofilia teorizzava anche la necrofilia e praticava la coprofagia. Morì suicida a trent’anni. Che dire?

    • sara ha detto in risposta a germano

      Visto che soggetto?..io non son riuscita a leggere troppo di lui, per ovvie ragioni, pero’ pensa che molti circoli gay portano il suo nome …

  4. Vincent Vega ha detto

    Non è affatto chiaro se siano sposati o no, Sara. 🙂
    Leggi http://www.diocesidicomo.it/como/allegati/30187/LECTIO_Cantico.doc

  5. Vincent Vega ha detto

    Cito da qui http://www.aclivarese.org/wp-content/uploads/2015/06/Cantico-dei-cantici-22-03-14-Lidia-Maggi.pdf

    “Allora diciamo subito che nel Cantico dei Cantici non c’è nessuna sposa.
    Noi incontreremo un ragazzo e una ragazza, che non sono sposati, che si amano e il loro gioco d’amore è un gioco di avvicinamento e allontanamento.
    E’ un gioco dove si cercano, attratti l’uno dall’altra, ma quello che accade è che questo desiderio, una volta appagato, si rinnova.
    Voglio dire che qui non ci troviamo di fronte a uno schema “stile dongiovanni”.
    Qual è la caratteristica del dongiovanni? Il dongiovanni usa tutta una serie di tecniche per arrivare a sedurre la sua preda. Ma qual è lo scopo del suo lavoro? E’ quello di arrivare a sedurre, a compromettere la ragazza. Una volta che la ragazza è sedotta, lui “fa una tacca”, segna il suo nome su una lista, su un suo catalogo delle conquiste e perde totalmente l’interesse per la ragazza. Nel dongiovanni c’è un desiderio che si muove verso l’“oggetto” del desiderio – che è appunto “oggettificato” – e verso il quale prova tutte le strategie, anche di imbroglio, per raggiungerlo; ma una volta soddisfatto il desiderio, il desiderio scompare.
    E guardate che questo è quello che accade anche a tanti tra noi, nei rapporti affettivi e nei rapporti di coppia! Questo interroga, anche se qui non si parla di sposi, interroga i sentimenti di amore.
    Qui il gioco amoroso è strutturato in modo tale che lei va verso lui, lui va verso lei, si incontrano, si amano, fanno pure l’amore, ma questo non esaurisce la ricerca, perché c’è una distanza che si ricrea e che riaccende il desiderio… e via, via c’è un movimento l’uno verso l’altra.
    Allora questa è una prima cosa che voglio dirvi, che non c’ è nessuna sposa.
    Chiaramente si è voluta un po’ questa voce di eros, per cui l’amica, l’amata, la
    storico critico “gli archeologi” del testo ci hanno aiutato in questo, dicendoci che questi sembrano più dei canti sponsali. Addirittura nel 1800 qualcuno aveva
    ritrovato una tribù beduina che usava dei cantici simili per celebrare le nozze.”

  6. attilio ha detto

    Un omofilo/a a quale età inizia a dar sfogo, a praticare il suo orientamento sessuale e con chi? Se l’inizio è precoce che differenza c’è tanta distanza tra la pedofilia e l’omosessualità?

  7. Umberto P. ha detto

    Ne ho parlato, per curiosità, online con omosessuali: schivano questo tema come la peste. Anche in questa discussione, non troverete sicuramente nessun gay disposto a parlarne.

    • Sophie ha detto in risposta a Umberto P.

      Io ho postato su facebook prove documentate sul legame fra l’associazione pedofila NAMBLA e omosessuale ILGA e a me invece è successo che o mi insultavano come sempre, o rimanevano in silenzio o dicevano che i preti sono pedofili.

  8. Max ha detto

    Ieri, al GR, sentivo un’intervista al direttore del “Mario Mieli” di Roma. Parlava al solito della violenza contro gli omosessuali, cui ovviamente siamo tutti contrari. Ma nessuna domanda “irriverente” sul nome del circolo.

    Non seguo molto la TV e la radio, ma devo ancora sentire un giornalista che faccia qualche domanda “come si deve” a questo riguardo.

    Quello che possiamo fare e’ continuare a mostrare i documenti indicati dall’articolo il piu’ possibile in giro, senza stancarci. Prima o poi qualcuno dovrà notare l’evidenza dei fatti.

  9. Li ha detto

    Questa storia del gender è niente più che una manipolazione a livello psicologico e a volte pure fisico.
    Io stessa tempo fa qui mi sono dichiarata asex ma senza un’idea ben precisa dell’esser etero o bisex.
    Poi mi sono resa conto che non potevo certo essere bisex dato che le donne mi attirano di più solo a livello di amiche. Al massimo sorella con la mia migliore amica.
    L’altro giorno poi leggevo su una rivista di come gli LGBT vogliono aggiungere anche la A in fondo.
    Manco morta!
    Ora poi che sono un po’ piu isolazionista non esiste!
    Gli asex etero che decidono didi starci sono come gli LGBT che osannano Mieli.

  10. Li ha detto

    Meglio etero!
    Tremo al pensiero di una legge contro la pedofobia. 🙁
    Come si fa al mattino a seguire i dettami di uno che praticava “sport ” tanto aberranti con ciò che viene dal nostro corpo, e alla sera a “tirare pietre” ai pedofili che finiscono in TV o sui giornali?

  11. Silvia ha detto

    grazie per questo illuminante e ben articolato articolo. Non solo stimo Massimo Gandolfini ma mi fa piacere poter accedere ad articoli che rimandino sempre in modo dettagliato alle fonti originali delle dichiarazioni esposte. Grazie veramente. cordiali saluti.

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