Don Bisceglia, una storia di peccato e redenzione

donbiscegliaSe tutti conoscono l’Arcigay, la principale associazione omosessuale italiana, ben pochi sanno invece chi ne fu il fondatore e ancora meno ne conoscono la travagliata storia. Anche per questo, a 12 anni dalla morte, è stata pubblicato ‘Troppo amore ti ucciderà. Le tre vite di don Marco Bisceglia’ scritto da Rocco Pezzano ed edito da Edigrafemala prima biografia che traccia il tortuoso percorso umano e spirituale del prete che costituì il primo nucleo di quello che diventerà il principale gruppo di attivisti LGBT in Italia. Una storia di alti e bassi, di cadute ma anche di redenzione, come ce ne sono all’interno della Chiesa.

Don Marco, come veniva chiamato, sin dal principio, da parroco nel potentino, incarnò un ministero sopra le righe. Ordinato nel 1963, aderì ben presto alla Teologia della Liberazione, sostenendo pubblicamente la legge sul divorzio che lo porterà ad un primo scontro con la Dottrina Cattolica, con la quale mantenne sempre un rapporto ambiguo, dato, tra le altre cose, il suo simpatizzare per il Pci. Rapporto che si ruppe il 9 maggio 1975, quando davanti all’ennesimo caso che coinvolgeva il prete lucano, il vescovo si trovò costretto a prendere provvedimenti. Favorevole alla “liberazione” degli omosessuali, Don Marco, raggirato da due giornalisti che si erano finti omosessuali in cerca di un unione, “celebrò” in privato il primo matrimonio di coscienza tra gay – che naturalmente, diventato reportage e salito agli onori della cronaca, gli costò una sospensione a divinis.

Raggiunto il fondo, non rimane che scavare. Bisceglia è solo, senza un’occupazione e senza stipendio. Tenta di riciclarsi in parlamento con i Radicali ma senza successo. Inizierà quindi a collaborare con l’Arci, seguirà poi il coming-out, la convivenza con l’attuale governatore della Puglia, Nichi Vendola ed infine la costituzione del primo circolo Arci-gay a Palermo nel 1980. L’ormai ex sacerdote s’allontanerà poi anche dall’Arci, ritirandosi a vita privata nella sua casa a Monte Porzio Catone, dove continuerà ad intrattenere numerose relazioni omosessuali. Fino alla metà degli anni novanta, quando ormai sieropositivo, viene accolto nella parrocchia di San Cleto a Roma, da dove incomincerà il suo percorso di riconciliazione.

Tra le mura parrocchiali, divide le giornate tra la preghiera e la meditazione e nella calorosa accoglienza dei confratelli, sviluppa pian piano l’intimo desiderio di poter celebrare di nuovo il più grande dei Sacramenti, la santa Eucaristia. Si appella perché la sua condizione venga ristabilita, ottendo il parere positivo della Congregazione per la dottrina della Fede che cancella la sospensione a divinis. A quel punto, la riconciliazione che lo accompagnerà nelle ultime -più dure- fasi della malattia, è completa. Il 22 luglio del 2001, si concluderà la storia di don Marco Bisceglia. Una storia di peccato ma anche di redenzione. La storia di uno, per dirla con le sue parole, che era morto e che è risorto. Una storia cristiana.

Nicola Z.

9 commenti a Don Bisceglia, una storia di peccato e redenzione

  • edoardo ha detto:

    Non conoscevo questa storia.
    Grazie di avermela fatta conoscere.
    C’è di che meditarci sopra.
    Mi fa pensare a La Leggenda del santo bevitore di Joseph Roth, portato sullo schermo da Olmi.
    Grazie ancora per l’informazione che fate, io vi seguo con grande interesse.

  • a-ateo ha detto:

    bellissima storia, anch’io ringrazio la redazione per averla portato a conoscenza.
    Mi sono sovvenuto della campagna del divorzio, del ruolo giocato da Dom Franzoni, e di quello giocato da Pannella e dai Radicali. Come Dom Franzoni, come me (per il solo divorzio), come don Bisceglia e migliaia di altri cattolici abbiamo creduto alla buona fede di Pannella e soci, abbiamo anche pensato che un gesto di apertura nei loro confronti avrebbe portato loro a una sorta di “convergenza parallela”.
    Non fu così. Loro avevano un piano già programmato da realizzare, una agenda già pronta da portare avanti. Sembrano servi potenti di potenti lobbies e poteri forti in grado di garantirne le fortune politiche. Chi potrebbe spiegare in termini democratici il “successo” della Bonino, ex membro, insieme a Monti, della Commissione Europea Santer, distrutta allora giudiziariamente, poi trombata assieme a Pannella e all’intero partito Radicale alle ultime elezioni e, proprio per questo, nominata Ministro degli Esteri, dopo aver corso il “rischio” di diventare Presidente della Repubblica.
    Non a caso Monti, Bonino e persino Letta sono negli elenchi della Bildberger….
    Per me cattolico è giunto il momento di combattere le mille massonerie che manovrano i loro servi in funzione anti-cristiana e anti-cattolica.
    Anche per “vendicare” Don Bisceglia, che io sento come uno di noi.

    • andrea g ha detto:

      “Sembrano servi potenti di potenti lobbies e poteri forti in grado di garantirne le fortune politiche”-
      Sottolineo queste parole, quanto mai attuali: il suicidio del regista Lizzani è stato fatto commentare su La Stampa da un suo collega il cui pensiero, sbandierato nel titolo dell’articolo (per evitare che il messaggio non giungesse a tutti),è questo:
      “povera Italia, costringi chi vuole suicidarsi a buttarsi dalla finestra”.
      E avanti con l’esaltazione dell’eutanasìa.
      Naturalmente, nessuna opinione contraria.
      Povera Italia.

    • Li ha detto:

      D’accordo con te.
      Forse potrà interessarti anche questo sito:

      http://www.centrosangiorgio.com/index.htm

  • Enza ha detto:

    Volevo chiedere alla redazione di Uccr quando faranno un articolo sul Satanismo.

    • edoardo ha detto:

      …considerato anche che è un fenomeno da non prendere sotto gamba, perché i soliti intellettuali stanno cercando di staccare l’idea popolare di satanismo da quello criminoso e sdoganarlo come una sorta di culto del sé, dell’umanità.
      Pensate che un immigrato italiano in Svezia scriveva qualche giorno fa che nei Pesi scandinavi il cristianesimo sta proprio affogando alla grande, il cattolicesimo in particolare, e nelle simpatie dei giovani sta spopolando il satanismo ed una sorta di ritualità gotica dark.

  • Mandi ha detto:

    La Chiesa, come è evidente da questa storia, accoglie tutti.

    • Li ha detto:

      Vero, e sarebbe bello se anche lo stato si preoccupasse di aiutare la gente invece dei loro portafogli.