Pediatri italiani (SIPPS): «crescita peggiore per “figli” di coppie gay»

Adozioni gay e studi. La Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps) prende posizione contro le adozioni di bambini a coppie dello stesso sesso.

 

Finalmente qualcuno ha trovato il coraggio di intervistare i veri esperti del settore “infanzia” a proposito della crescita con genitori omosessuali. Lo ha fatto il quotidiano “Avvenire”, pubblicando le risposte di Giuseppe di Mauro, presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps). L’occasione sono le farneticanti dichiarazioni di Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, in supporto alle adozioni di bambini da parte di coppie omosessuali.

Occorre ricordare che Pisapia è stato votato anche da molti cattolici milanesi, indotti da un appello firmato da sacerdoti mediatici come don Virginio Colmegna e don Enrico Capitani. Oltre ad aver aperto al testamento biologico e alle coppie di fatto, ultimamente -come dicevamo- ha iniziato a parlare in modo favorevole anche delle adozioni omosessuali. D’altra parte tra i consiglieri eletti assieme a lui, oltre all’ex estremista Maurizio Azzolini che fa da capogabinetto e la statalista Elisabetta Strada che vuole gli oratori laici, c’è la fondatrice di “Soggettività lesbica”, Anita Sonego.

Ma, come dicevamo, al sindaco milanese ha risposto la Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), invitandolo a desistere nel diffondere «informazioni superficiali e fuorvianti». Ha spiegato il presidente Di Mauro:  «Siamo preoccupati perché i media parlano dell’argomento con troppa leggerezza. Invece l’argomento è molto delicato e andrebbe valutato con maggiore rigore scientifico, soprattutto per le ripercussioni che comporta sulla crescita e lo sviluppo del bambino».  «I bambini», ha concluso Di Mauro, «hanno una grande capacità di adattamento, tuttavia, sulla base della letteratura scientifica disponibile, vivono meglio quando trascorrono l’intera infanzia con i loro padri e madri biologici, sposati e specialmente quando l’unione dei genitori rimane stabile a lungo». In questa pagina abbiamo raccolto una piccola parte della letteratura scientifica citata dal presidente di Sipps.

Qualche mese fa, assieme a Di Mauro, aveva preso posizione anche Francesco Paravati, presidente della Società Italiana di Pediatria Ospedaliera (SIPO), spiegando che: «Quello che c’è di scientifico oggi dimostra che il bambino cresce confuso nell’identità perché perde i punti di riferimento, sia nelle “famiglie” monoparentali  che nelle unioni omosessuali. Il problema a carico del bambino è una difficoltà ad interloquire con punti di riferimento chiari».

Gli studi sulle coppie omosessuali che hanno adottato bambini – nei Paesi dove esiste questa possibilità – sono numerosi ma la maggior parte sono stati appositamente manipolati in favore della positività e comunque sempre basati su campioni piccoli e non rappresentativi e di scarsa attendibilità scientifica, come ha dimostrato recentemente Loren Marks, della Lousiana State University, sulla prestigiosa rivista scientifica “Social science research”.

“Avvenire”, ispirandosi chiaramente e legittimamente (anzi, ne siamo orgogliosi!) alle notizie apparse sull’argomento nel nostro sito web, ha riportato anche l’importantissimo contributo dell’ex presidente dell’American Psychological Association (APA), lo psicologo Nicholas Cummings, il quale -assieme ad un altro ex presidente dell’APA, Robert Perloff oggi nello staff scientifico di NARTH (associazione di psicologi che offre terapie riparative agli omosessuali che ne fanno richiesta)- ha fortemente criticato la posizione politica assunta dall’American Psychological Association rispetto all’omosessualità: «L’Apa ha permesso che la correttezza politica trionfasse sulla scienza, sulla conoscenza clinica e sull’integrità professionale».

La redazione

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56 commenti a Pediatri italiani (SIPPS): «crescita peggiore per “figli” di coppie gay»

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  1. Pino ha detto

    da mesi vado ripetendo cha la Chiesa milanese ha una gravissima responsabilità morale nell’aver votato e fatto votare Pisapia come sindaco. E non mi si venga a dire che non conoscevano i soggetti di cui si era circondato, e non mi si venga a dire che non sapevano delle intenzioni laiciste di Pisapia, ed infine, non mi si venga a dire che il Card. Tettamanzi non sia stato l’ispiratore di queste sciagurate scelte. Un vero scandalo!!! E’ inutile girarci attorno, fino a quando la gerarchia ecclesiastica non prenderà le distanze dai vari don Colmegna e don Capitani (cito questi nomi solo perchè riportati nell’articolo, ma ce ne sono moltissimi altri) non potrà chiamarsi fuori e criticare l’operato di Pisapia. Pisapia è coerente con la sua ideologia ed il suo modo di pensare, è la Chiesa ambrosiana che ha tradito la sua tradizione e che è totalmente incoerente.

    • Antonio ha detto in risposta a Pino

      Verissimo…

      • Pino ha detto in risposta a Antonio

        guarda, sinceramente mi vergogno di appartenere alla Chiesa ambrosiana di oggi. Spiace dirlo ma per raddrizzare la situazione occorre un vescovo che usi un nodoso bastone, poi chi vuol restare resti chi vuole andarsene se ne vada. La Chiesa cattolica non ha bisogno della quantità, meglio pochi ma buoni. Lo testimonia quanto accaduto dopo la riforma di Lutero che sconvolse l’Europa e portò la Chiesa cattolica vicino all’estinzione. Al Concilio di Trento giunsero appena 35 vescovi contro i circa 300 che intervenivano nei Concili dei primi secoli. Bene, questi 35 vescovi riuscirono a raddrizzare la situazione salvando la Chiesa cattolica tanto che al Concilio Vaticano II intervennero circa 3000 vescovi.

        • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Pino

          Non vedo queste eresie a Milano.

        • Paolo Cattani ha detto in risposta a Pino

          vergogna per l’appartenenza alla chiesa di Milano? Si vergognino piuttosto quelli che cercano di distruggerla…

          • Pino ha detto in risposta a Paolo Cattani

            appunto, vediamo cosa disse il Card. Biffi a proposito della Chiesa ambrosiana, il mio parere sarà anche quello di un ignorante, quello del Card. Biffi un pò meno. Ha detto il Card. Biffi “Di Martini un grande teologo ambrosiano, il cardinale Giacomo Biffi, oggi arcivescovo emerito di Bologna, che nel conclave del 2005 ottenne quattro volte su quattro il voto di Ratzinger, ha scritto: «Con lui la Chiesa ambrosiana è arrivata alla sua conclusione, dopo quasi novant’anni, l’epoca che nella Chiesa ambrosiana era iniziata nel 1891 con la venuta del beato cardinale Andrea Carlo Ferrari. Un’epoca – ha proseguito Biffi – tra le più luminose e feconde per il calore e la certezza della fede, per la concretezza delle iniziative e delle opere, per la capacità di rispondere alle interpellanze dei tempi non con cedimenti e mimetismi ma attingendo al patrimonio inalienabile della verità… Sempre con l’ispirazione e lo slancio attinti alla grande tradizione di san Carlo Borromeo e al ricchissimo, sereno e rasserenante magistero di sant’Ambrogio»”

        • Antonio72 ha detto in risposta a Pino

          @Pino

          Se pensi che la Chiesa possa estinguersi per mancanza di numero legale la tua fede non può essere che traballante e non mi riferisco alla Chiesa ambrosiana che evidentemente produce una morale, e qui mi dispiace dirlo ma questi sono fatti, di certo superiore a quella di altre diocesi italiane. Proprio il Concilio Vaticano II stabilì tra le altre cose che il nodoso bastone servisse al limite per reggersi in piedi. Forse alla Chiesa ambrosiana si può rimproverare proprio di essere troppo conciliare. Ma come sappiamo Milano di certo non è Roma o Napoli.

          • Pino ha detto in risposta a Antonio72

            Padre Antonio72, noto dottore della Chiesa, ha espresso il suo sapiente parere, ne prendiamo umilmente atto e rispondiamo con una devota pernacchia.

          • Rebecca ha detto in risposta a Antonio72

            Antonio, indipendentemente se esprimi concetti corretti o meno, credo che tu sia l’ultima persona a poter parlare come cattolico devoto della chiesa. Sai benissimo che nessun tuo convincimento è in comunione con quello della Chiesa cattolica.

            • Antonio72 ha detto in risposta a Rebecca

              Da ingenuo, credevo che bastasse la fede in Gesù Cristo. Ed invece pare che si debba sottoscrivere la politica terrena della Chiesa anche quando non la si condivide. In definitiva la differenza è che io distinguo i due piani, voi noi.

            • Antonio72 ha detto in risposta a Rebecca

              PS
              E se esprimessi pensieri corretti contrari alla politica della Chiesa, Rebecca da che parte starebbe?

          • EquesFidus ha detto in risposta a Antonio72

            Che cosa vuol dire questo discorso? Cosa significa “troppo conciliare”? Una chiesa, per dirsi appartenente alla Chiesa cattolica, deve necessariamente seguire le normative del Concilio Vaticano II. Quello che invece perplime e scandalizza è che, a Milano, tra il buon Martini prima e Tettamanzi poi la diocesi sia, nel giro di trent’anni, andata in malora. E ciò non è dovuto tanto all’applicazione del Concilio, bensì a quel cosiddetto “spirito del Concilio” che porta ad avallare non l’ecumenismo (volto, è bene rammentarlo, a superare le differenze di culto e di tradizioni fra le varie confessioni cristiane, non a mettere in discussione dogmi e verità in tema di fede e di morale, riconducendo de facto, chi vuole e può, alla Chiesa cattolica) bensì eresie e modi di fare quantomeno ambigui. Il “nodoso bastone”, sfortunatamente per te, andrebbe ancora applicato, e pure spesso a vedere certi atteggiamenti, e certamente nel Concilio non v’è scritto da nessuna parte che un vescovo non possa punire e parlare contro ministri e fedeli riottosi. Il dialogo, l’accoglienza, il rispetto alla fine sono diventati altro: il dialogo accettazione passiva di ogni eresia, il rispetto accettazione passiva di ogni stato canonicamente irregolare, il rispetto un prostrarsi dinanzi. E questo non solo nella Diocesi ambrosiana, bensì un po’ in tutta Italia, e sono assolutamente certo che nel Concilio mai a nessuno vennero simili scellerate idee. Il problema, però, è che la Diocesi di Milano è tradizionalmente legata a grandi figure e, pertanto, le interpretazioni (perché di questo si tratta, e non di applicazioni) distorte del Concilio si notano, e pure parecchio.

            • Gab ha detto in risposta a EquesFidus

              Ah certo .. perché esiste solo il Vaticano II? .. e i 2000 anni di storia della Tradizione li buttiamo nel cestino caro Eques… era questo che intendevo in un altro post quando affermano che la Tradizione è presa a calci nella Chiesa Cattolica. Con il risultato OVVIO di situazioni come quella della Diocesi di Milano. Cattolici un corno! Lupi travestiti da agnelli e vipere velenose. Questa è la situazione attuale. Per non parlare della quotidiana disobbedienza “tollerata” nei confronti del Santo Padre.

              • Gab ha detto in risposta a Gab

                affermavo*

              • EquesFidus ha detto in risposta a Gab

                Ovviamente no ma, poiché si parlava di applicazione delle normative (che poi, in realtà, sono liberamente interpretate, con tutte le nefaste conseguenze) del Concilio Vaticano II, si discuteva di quello. Piuttosto che il Concilio Vaticano II, infatti, il problema è la libera “interporetazione” (direi rimaneggiamento e omissione) attorno ad esso, per cui sembra avallare ogni cosa di costoro, che blaterano di “apertura” e “dialogo” sottomettendosi, nei fatti, ad ogni idea quantomeno balzana. Si impari ad applicare questo Concilio e quelli precedenti, piuttosto, anziché creare scompiglio e diffondere menzogne nel nome di uno “spirito del Concilio” non ben definito, pretesto in realtà per fare tutto ciò cge si vuole!

            • Gab ha detto in risposta a EquesFidus

              Caro Eques l’ecumenismo è stato sempre condannato prima (vedi oggi infatti le chiese “cattoliche” spalancate a protestanti e ortodossi e rigorosamente chiuse per chi desidera la Messa Tradizionale, il dialogo interreligioso idem (vedi oggi gli islamici “pregare” davanti il Duomi di Milano con la benedizione del Tettamanzi), la collegialità criterio espresso per la prima volta nel Vaticano II non è MAI esistita nella Chiesa (oggi il Papa non riesce più a comandare), la riforma liturgica non era nemmeno concepita e anzi fu già condannata precedentemente da Pio XII che conosceva già le intenzioni nello stravolgere e rendere quindi dissacrante la Messa di sempre (con tutte le note “personalizzazioni” diaboliche dei giorni nostri) .. e via di questo passo..

              e mi vuoi dire che il Vaticano II non c’entra niente? Un concilio nemmeno dogmatico ma solo pastorale dove lo stesso Santo Padre ha ammesso delle problematiche serie di interpretazione di documenti volutamente scritti in modo a dir poco confusionario con i giochetti di parole che hanno dato modo a chi voleva ad “interpretarlo” nel modo che oggi conosciamo. Ma non mi venire a dire che è una questione di interpetazione “sbagliata” perché i documenti (alcuni di essi, non tutti) hanno propositivamente contribuito al caos odierno.

              I prodotti di Martini e Tettamanzi sono la naturale evoluzione di ciò che ha permesso il Vaticano II, con tutte “novità” da sempre condannate nella Chiesa Cattolica. Questa è la nuova chiesa con dei nuovi preti che agiscono nella Chiesa per distruggerla, “legittimati” dal Vaticano II.

        • Gab ha detto in risposta a Pino

          In riferimento al Vaticano II con quale risultato Pino? Che si è originata e perseverata non poca confusione intorno alla dottrina cattolica immutabile. Con le conseguenze che, tra le altre, si piange anche la Diocesi di Milano.

      • Pino ha detto in risposta a Kosmo

        pensa un pò. Ma quello che mi fa più ridere è l’atteggiamento falsamente scandalizzato dei “cattolici” del PD, come se non sapessero con chi avevano a che fare. Eppure li conoscevano benissimo e quindi di cosa si lamentano (o fanno finta di lamentarsi). Questi sedicenti cattolici sono un cavallo di Troia laicista perchè partendo dalla separazione fra etica e politica, hanno aperto ai matrimoni gay (e non solo a quelli) fregandosene del magistero della Chiesa. Perfettamente in linea con Pisapia e la sua visione ideologica.

    • Lorenzo ha detto in risposta a Pino

      Concordo pienamente con ciò che viene specificato nell’articolo. Tuttavia non condivido la tua posizione forte nei confronti della Chiesa Ambrosiana in generale ed il card. Tettamanzi in particolare. Io vivo nel decanato di Oggiono appartenente alla diocesi di Milano, quindi la situazione la conosco più o meno bene. Sinceramente qui l’operato di Tettamanzi viene considerato positivamente, basti ricordare l’introduzione nel 2008 del nuovo Lezionario, oltre che altre meritevoli iniziative da lui prese.
      Ora si potra non essere d’accordo sulla posizione da lui presa nei confronti di Pisapia, ma da qui a giudicare così negativamente tutta la sua figura e l’intera Chiesa Ambrosiana, che del resto al suo interno presenta delle posizioni differenti, mi sembra un po’ eccessivo

      • Pino ha detto in risposta a Lorenzo

        qui non si tratta di “posizioni differenti”, ma siamo di fronte ad una posizione ufficiale della Chiesa tettamanzina a favore dei sostenitori più nefasti del laicismo e delle sue ricadute in termini legislativi. Essendo una posizione PUBBLICA è di una gravità eccezionale perchè sposa posizioni ideologiche in aperto, palese ed irriducibile contrasto con l’insegnamento del Magistero a questo riguardo. Quanto al nuovo lezionario leggere qui
        http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1341968

        • Lorenzo ha detto in risposta a Pino

          Sul primo punto sono d’accordo con te. Tuttavia, ti ripeto, anche se la posizione ufficiale può essere quella, di fatto nel piccolo, nel quotidiano, la situazione è alquanto differente, nel senso che se Tettamanzi ha preso quella posizione, molti fedeli (che io conosco) non erano pienamente concordi con lui. Ciò per dire che in una realtà secolarizzata come è quella di Milano, presso la quale (aimè) devo recarmi quasi tutti i giorni per andare all’università, dubito che Pisapia sia stato eletto grazie al voto determinante di tutti i fedeli.

          Sul lezionario: la mia è la posizione e l’impressione di una persona semplice ed ingenua, ma (concorde con il parroco della mia comunità pastorale) il bello del nuovo lezionario sta proprio nella ripresa di alcune diciture, usi e pratiche che erano andate perdute e nella loro valorizzazione nella nostra realtà contemporanea. Il card. Biffi è una persona esperta, dotta e competente, ha le suo buone ragioni per non gradire alcuni aspetti del lezionario.
          Io però voglio farti solo un esempio: è vero, alcune festività come l’Ascensione ed il Corpus Domini sono state riportate al giovedì lavorativo. Non so se ciò sia una illegittimità canonica, ma quello che posso dire è che questo “ritorno al passato” può essere un modo per valorizzare l’autenticità di questa festa. In quei due giovedì vengono celebrate tre messe (9.30, 17.30 e 20.30) per dare a tutti i fedeli, anche quelli che studiano o lavorano la possibilità di partecipare (e l’affluenza in questi anni mi è sembrata buona) ed in ogni caso la domenica successiva resta, così come nel vecchio lezionario, dedicata a queste due festività.

          Scusate l’OT.

          • Pino ha detto in risposta a Lorenzo

            non è importante se Pisapia sia stato o meno eletto con i voti determinanti dei cattolici, quello che è importante è che la Curia tettamanzina si sia schierata in modo formale, anche con l’appello di numerosi parroci e sacerdoti (riportato nell’articolo), a favore di Pisapia. Questo significa condivisione del programma del sindaco che non era sconosciuto riguardo gli aspetti etici. Quello che poi trovo veramente ridicolo è che “cattolici” siano nella stessa Giunta nella quale siede Marco Cappato. Siamo alla farsa. Un minimo di coerenza dovrebbe far sì che questi personaggi se ne vadano.
            Quanto al lezionario io ho riportato l’opinione del Card. Biffi, personalmente non ho una opinione favorevole o contraria anche perchè ritengo le beghe teologiche questioni che non interessano il 99,99% dei credenti.

            • Lorenzo ha detto in risposta a Pino

              Be Pino su questo si può essere d’accordo con te, dal momento che ora ti riferisci alla Curia di Tettamanzi e non all’intera Chiesa Ambrosiana. Inoltre concordo con te sul fatto che oggi, così come più articoli di Famiglia Cristiana hanno fatto notare, molti “politici cattolici” si mostrano passivi se non addirittura sostenitori di provvedimenti che vanno contro la morale cattolica.

              Per quanto riguarda il lezionario ti chiedo scusa perchè avevo frainteso ciò che avevi scritto, ho espresso quello che pensevo.

              • Pino ha detto in risposta a Lorenzo

                quello che voglio sottolineare è che un atteggiamento di un certo tipo da parte del vescovo condiziona ovviamente i credenti, è inutile negarlo. Che poi ci sia gente che ragioni con la propria testa e non sia d’accordo con certe posizioni non elimina il fatto, in sè molto grave, di un appoggio dato dalla gerarchia e da moltissimi sacerdoti della Chiesa di Milano a Pisapia. E’ inutile poi, una volta fatta la frittata, lamentarsi, prendere le distanze, rimarcare le differenze, sottolineare che su questo o quel provvedimento ci sono delle perplessità. Sono solo atteggiamenti falsi, se un cattolico è coerente e non condivide iniziative laiciste dia le dimissioni.

    • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Pino

      Quindi sia Giovanni Paolo II che Benedetto XVI erano complici non avendo rimosso i due dalla sede arcivescovile, inoltre come ha fatto Giovanni Paolo II a trasferire da Genova a Milano Tettamanzi che appoggio i No Global anti G8?

      • Pino ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

        non è stato rimosso, è stato pensionato. Un modo diverso e più elegante per toglierselo di torno. Ma ormai i danni causati in oltre 30 anni di episcopati progressisti non sono più riparabili. Non per nulla il Card. Biffi parla di “conclusione” della Chiesa ambrosiana. Quello che personalmente sostengo è che la Chiesa ambrosiana da me conosciuta da ragazzo non esiste più, è stata distrutta la sua tradizione.

        • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Pino

          Come tutti gli ordinari diocesani che secondo diritto canonico si dimettono a 75 anni e lui è stato prorogato per altri 2, poi dopo una breve quiescienza è stato nominato amministratore diocesano di Vigevano.

    • Lorenzo ha detto in risposta a Pino

      Scusatemi ma cerchiamo di vedere la situazione nel suo completo contesto: il card. Tettamanzi ha promulgato il Nuovo Lezionario Ambrosiano, ha sempre predicato l’integrazione e l’accoglienza, “ha raccolto 13 miglioni di euro per 5000 famiglie divorate dalla crisi” (citazione da Famiglia Cristiana)ed ha sempre condannato gli sgomberi dei campi. Certo può avere assunto una posizione “progressista” che per altri un po’ più tradizionalisti (come me) possono non condividere pienamente, ma da qui a condannare l’intera Chiesa Ambrosiana, che in quanto ekklesia è fatta da vari individui con posizioni un po’ diversificate, mi sembra un po’ eccesivo. Ciò lo dico non con intento polemico, ma voglio solo esporre il punto di vista.

    • lux ha detto in risposta a Pino

      ma anche la chiesa romana quando ha fatto votare Polverini…

      • Pino ha detto in risposta a lux

        per bloccare la Bonino, ed in questo ha fatto benissimo.

        • lux ha detto in risposta a Pino

          meglio batman…by robin

          • lux ha detto in risposta a lux

            MA dai…non era meglio lasciar perdere…forse se mancano i cristiani in politica? Penso che questo sia il problema l’assenza di “cristiani” alla De Gasperi…i “cattolici” alla Alfano invece ne sono sempre troppi…

            • Pino ha detto in risposta a lux

              allora teniamoci i “cattolici” alla Rosy Bindi, alla Franceschini, alla Enrico Letta, alla Prodi, di quelli sì che ce ne sono sempre troppi

          • Pino ha detto in risposta a lux

            no guarda, il meglio di tutti è stato Penati il quale ha usato 180 milioni di denaro pubblico per scopi innominabili (si spera che i magistrati arrivino a capire quello che ha combinato) che hanno messo in crisi le finanze della Provincia di Milano. Un danno erariale enorme, mai visto, e tu mi vieni a parlare di Batman.

  2. Andrea ha detto

    Oratori laici?!? Ma che è ‘sta roba qui O_o O_o ???

    Poi mi fanno venire l’orticaria i sindaci che cominciano a legiferare sulle “coppie di fatto”, a parte per l’idiozia dello status in sé, ma poi qualcuno glielo ricorda che c’è il Governo? Se il Governo dice di No è No, e non penso sia un problema così sentito quello delle “coppie di fatto”.

    Se proprio Pisapia vuole essere un socialista, faccia una cosa tipo aprire corsi di riqualificazione per precari o incentivare le Scuole Tecniche o Professionali!

    O vuole fare il solito radicalchicchista libertario e postsessantotino che va dietro ai Peter Singer di turno?

    Se la risposta è questa, allora poi non si stupiscano se la gente comune piuttosto che votare il PD vada a correre dietro al buffone Grillo…

    • Lugh ha detto in risposta a Andrea

      Il brutto è che persino il santone Grillo è stato costretto ad aprire uno spiraglio ai matrimoni gay (troppo debolmente, come lo accusano i sinistroidi). Se persino il capo di un esercito di fanatici esaltati come Grillo ha paura degli omofili allora siamo veramente messi male.

  3. Orbitalia ha detto

    ragazzi, purtroppo far ragionare le persone, ANCHE SU QUESTO ARGOMENTO , sembra diventato impossibile.
    ieri in rete mi dannavo l’anima a esporre la ‘legge naturale’ e la ragionevolezza del far crescere i figli con genitori eterosessuali… ma, con mia grande sorpresa, ero l’unico.
    ormai il mainstream ha colpito ancora 🙁

    • Lugh ha detto in risposta a Orbitalia

      Ah,guarda, io frequento siti teoricamente “politically incorrect” che più volte ridicolizzano (anche abbastanza ferocemente) la sinistra, ma anche qui l’omofilia è diventato un dogma intoccabile da difendere sino alla morte. Ecco cosa mi è toccato leggere oggi su uno di questi siti:

      http://www.balordaggine.com/2012/09/intolleranza.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+AmbienteArteBalordaggine+%28ambiente+arte+balordaggine%29#!/2012/09/intolleranza.html

      E poi sarebbero i religiosi gli intolleranti! Comunque questo è il livello medio degli anti-teisti, ecco cosa comporta la “morale (ahahahah!!!) laica”.

      • edoardo ha detto in risposta a Lugh

        Ma, scusa, quello di quel link sarebbe secondo te un sito politically incorrect?
        A me pare ultra politically correct.
        Accidenti, più politically correct di quelle cazzate non c’è nulla, almeno in Italia.
        Mi sembra una lista dei luoghi comuni neo-sessantotteschi.
        Chiedigli anche se il divieto di acquistare liberamente droghe sia una limitazione alle libertà personali, ti dirà sicuramente di si.
        Posso essere volgare? Dai, su, concedetemi una piccola volgarità, poi chiedo perdono:
        Io, tipi come quel Kurdt, non me li inculo neanche di striscio.
        Io ho una moglie e quattro figli, con il concetto di libertà alla Kurdt, mi ci pulisco il di dietro.
        Perchè ho quattro figli, e due minorenni, ecco perchè.
        Kurdt, vai a farti fottere…..detto da un padre di famiglia.
        Chiedo perdono per queste volgarità. Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa.
        Intanto, però, gliel’ho cantata.

        • Lugh ha detto in risposta a edoardo

          “Ma, scusa, quello di quel link sarebbe secondo te un sito politically incorrect?”

          Hai ragione, purtroppo mi sono lasciato ingannare dal fatto che Kurdt era il fondatore di Sturmo & Drango, che pubblicava articoli come questo http://www.sturmoedrango.com/2011/03/violati.html
          e che nel suo statuto presentava questo punto:

          La blogsfera esalto’ sinora la farloccaggine chiccosa, la posa modaiola e il politicamente corretto. Noi vogliamo esaltare lo sfottimento dissacrante, il rifiuto della serieta’, del calpestare il rispetto dovuto, del violare i limiti della decenza, la mancanza totale di rispetto verso le cose dette importanti e considerate serie. Noi spingeremo fino all’assoluto il pericoloso balzo in avanti. Qualsiasi cosa voglia dire. Pero’ suona bene, cazzo.

          Certo non mi aspettavo il rispetto per le religioni, ma neanche questo leccaculismo omofilo. Altri siti portano il marchio Sturmo & Drango, e in effetti anche qui si dimenticano facilmente dei loro principi quando si tratta di gay (su Sei un idiota ignorante il proprietario del blog si era lasciato una battuta sui “froci”, cosa che ha sconvolto un affezionato del blog che lo ha definito “sito di merda”), e come ho potuto constatare personalmente, anche quando si tratta di sionismo.

  4. Mum ha detto

    Leggo nell’articolo su Avvenire: “L’unico studio che ha attualmente una riconosciuta validità è quello del sociologo dell’Università del Texas Mark Regnerus…” Ebbene, tale studio è stato ampliamente smentito, ad esempio da un’analisi critica pubblicata su Slate che ha riscontrato parecchi errori di metodo: http://www.slate.com/articles/health_and_science/human_nature/2012/06/new_family_structures_study_is_gay_parenthood_bad_or_is_gay_marriage_good_.html . Dovrebbe anche far riflettere il fatto che tale studio sia stato generosamente finanziato da due fondazioni di chiara tendenza politica.
    Credo quindi che quando si parla di temi così delicati sarebbe auspicabile maggiore serietà e maggior imparzialità nella scelta delle fonti.

    • Panthom ha detto in risposta a Mum

      Ti ricordo che la scienza non si basa sulla tendenza politica dell’autore o dei suoi finanziatori. L’università del Texas ha riconosciuto la validità dei risultati dopo un’indagine interna: https://www.uccronline.it/2012/09/06/chiusa-lindagine-su-regnerus-approvato-studio-sui-problemi-di-chi-ha-genitori-gay/
      Piuttosto che al complottismo non puoi cominciare ad accettare il responso di uno studio in peer-review pubblciato su un’autorevolissima rivista scientifica?

      • Mum ha detto in risposta a Panthom

        Questa è la dimostrazione che negli Usa ci sono tante università poco serie, che a cambio di 800.000$ ti confezionano uno studio su misura.
        Se poi pensi che la rettifica pubblicata da Slate (infatti fu la stessa Slate a pubblicare lo studio di Regnerus) sia sbagliata dovresti esprimerti nel merito e spiegarne il perchè.
        Ripeto, chi veramente ama la scienza, dovrebbe affidarsi a studi più consistenti.

        • Panthom ha detto in risposta a Mum

          Niente da fare, preferisci il complotto. Le università americane sono poco serie, i ricercatori americani sono dei cretini perché rimano negli usa in università poco serie eccetera eccetera eccetera. Niente, nessun accenno ad un passo di maturità.
          Mettiamo le cose a posto, sono fiducioso che anche tu potrai avere un sussulto di crescita intellettiva: uno studio in peer-review si confuta soltanto con un altro studio in peer-review, la scienza non si basa sul principio di autorità e la serietà di uno studio si basa dall’approvazione dei revisori e sulla rivista in cui viene ospitata.
          Il resto è fuffa creata appositamente per reazioni e frustrazioni ideologiche, ma la scienza guarda, ride e passa avanti.

          Ecco lo studio di Regnerus, basato sul più grande campione mai utilizzato:
          http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0049089X12000610
          Ecco l’approvazione di PhysOrg: http://phys.org/news/2012-06-views-children-gay-lesbian-parents.html
          Ecco il comunicato finale di approvazione della ricerca di Regnerus: http://www.utexas.edu/news/2012/08/29/regnerus_scientific_misconduct_inquiry_completed

          Da una parte i dati scientifici e dall’altra i complotti ideologici.

          • paolo ha detto in risposta a Panthom

            Ma questo studio qui qualcuno l’ha letto? Perché è proprio avendolo letto che non lo ritengo affidabile. Se lo definiste uno studio che dimostra che i figli di coppie eterosessuali divorziate e con vari problemi crescono peggio dei figli di coppie eterosessuali sposate e stabili allora vi darei ragione, perché lo studio esaminava questi casi, ma poi è stato spacciato per quello che non era (i casi di bambini cresciuti fin dall’infanzia con coppie gay erano una minoranza del campione).
            Questi non sono “dati scientifici” ma disonestà intellettuale.

            • Panthom ha detto in risposta a paolo

              Paolo, non metto in dubbio che tu sia costretto a ritenerlo “inaffidabile”. Ma vedi, la tua legittima opinione non vale nulla nel mondo scientifico. Devi sapere che puoi opporti a questo studio soltanto realizzandone un altro a sua confutazione, ma devi superare come Regnerus la comparazione in peer-review, che serve proprio per controllare che non vi siano disonestà varie, i dati corretti e l’interpretazione attendibile. Lo studio è dunque valido, non perché lo dico io, ma perché lo ha detto il sistema a cui tutti i ricercatori devono sottomettere i loro risultati.

              Oltretutto una seconda verifica è stata realizzata sul tanto fastidioso studio in questione, e il responso è stato positivo: http://www.utexas.edu/news/2012/08/29/regnerus_scientific_misconduct_inquiry_completed

              Un terzo studio è stato recentemente pubblicato da Daniel Potter, e le sue conclusioni sono identiche a quelle di Regnerus: http://www.baylorisr.org/wp-content/uploads/Potter.pdf

              Spero che cercherete ora di scagliare i vostri convincimenti anche su questo studio scientifico, anch’esso valutato in peer-review e ritenuto valido.

              Legittime opinioni di utenti del web da una parte e dati scientifici dall’altra. Da che parte volete stare? A voi la scelta. Venghino signori, venghino!

              • paolo ha detto in risposta a Panthom

                Ma guarda che per me lo studio di Regnerus lo si può continuare a ritenere inaffidabile 🙂 però chiedo solo che si chiamino le cose col loro nome reale. Lo studio di Regnerus viene definito come “studio sui figli di coppie gay”, ma così non è, perché solo una minoranza dei ragazzi compresi in quel campione hanno vissuto a tutti gli effetti con due genitori gay fin dall’infanzia, mentre gli altri sono più che altro figli di una coppia etero divorziata in cui uno dei due genitori ha poi intrapreso una relazione omosessuale (tanto che paradossalmente alcuni hanno vissuto con la coppia gay per soli 3 mesi). Chiamatelo “studio che dimostra come i figli di coppie etero stabili siano migliori”, ma “studio sui figli di coppie gay” non è onesto. Chiedo solo questo 🙂
                Lo studio di Potter non lo conoscevo ma sarò felice di leggerlo 🙂

                • Panthom ha detto in risposta a paolo

                  Quindi la tua critica se ho capito bene non è tanto allo studio in sé (quindi salviamo Regnerus dall’inferno?) ma all’interpretazione dei divulgatori? Allora perché affermi che “lo si può continuare a ritenere inaffidabile”? Nessuno lo ritiene inaffidabile e anche tu hai detto di condannare solo il modo in cui viene divulgato.

                  Ho letto lo studio ed è evidente che hai cercato di minimizzare la questione. Molti sono cresciuti con genitori omosessuali, altri hanno subito il cambiamento sessuale di un proprio genitore (dopo il divorzio o una semplice separazione). Essi hanno vissuto con la nuova coppia per anni o anche per pochi mesi. Di fatto basandosi su un campione enorme l’interpretazione risulta tutto sommato corretta ed è onesto presentarlo in questo modo come hanno confermato 18 scienziati sociali: http://www.baylorisr.org/2012/06/a-social-scientific-response-to-the-regnerus-controversy/ e lo psicologo Abow: http://www.tempi.it/i-dati-sui-figli-dei-gay-sono-veri-non-dirlo-e-andare-contro-levidenza#ixzz20DYFMPns

                  P.S.
                  Ma il divorzio, Paolo, non era fino a ieri un bene per la coppia e il singolo? Adesso, pur di condannare questo studio, si arriva ad affermare che il divorzio causa soggetti peggiori? Mah…

        • Max ha detto in risposta a Mum

          L’Universita’ del Texas ad Austin una universita’ poco seria?
          Mum, ma *cosa* stai dicendo?

          Controlla da te di cosa di cosa stai parlando:

          http://en.wikipedia.org/wiki/University_of_Texas

          Poi scusami, stai confondendo due cose diverse. Una cosa e’ sottoporre uno studio ad una rivista peer-reviewed e mandarlo anche Slate. Un’altra cosa e’ mandare solo una smentita a Slate. Non sono, evidentemente, la stessa cosa. Quando la smentita dello studio sara’ sottoposta anche a peer-reviewed e sara’ approvata, ne riparleremo.

          E’ cosi’ che funziona nel mondo accademico: gli articoli ed i lavori hanno veramente valore quando e’ passato attraverso una oggettiva valutazione di persone che ne sanno quanto te. Altrimenti, “it didn’t happen”. Anche io potrei mandare un articolo su Slate. In questo contesto, la battuta finale su “chi ama veramente la scienza” e’ autoironica.

          Ho l’impressione che l’unico problema per certe persone e’ che lo studio sia stato accettato da una rivista seria, pubblicata da Elsevier e peer-reviewed, si sia fatta un’indagine interna contro tale studio all’interno della stessa prestigiosa Universita’, e l’indagine non abbia accertato manchevolezze di metodo da parte di Regnerus. Deal with it, invece di fare affermazioni senza molto senso tipo lasciar pensare che l’Università del Texas (l’Universita’ del Texas!) sia poco seria.

    • Max ha detto in risposta a Mum

      Uno studio peer-reviewed puo’ essere smentito solo da un altro studio peer-reviewed. Quello che e’ scritto su altri giornali e’ non controllato e, come si dice, “it didn’t happen”.

      Quando un altro studio su rivista peer-reviewed dimostrerà Regnerus si e’ sbagliato e perche’, ne riparleremo.

      Invece l’Universita’ del Texas ad Austin, “People’s Republic of Austin” come e’ simpaticamente chiamata, ha affermato che non vi sono ragioni di procedere contro M. Regnerus perche’ l’indagine non ha riscontrato errori di metodologia nel suo lavoro, come ha gia’ ricordato Phantom.

      • Panthom ha detto in risposta a Max

        Più chiaro di così non si può, evidentemente il “dio scienza” dice il vero soltanto quando fa comodo a loro.

  5. Sophie ha detto

    Non mi faccio capace di certe persone, parlo in generale, non mi riferisco a qualcuno in particolare. Si ritengono tanto superiori e infinitamente razionali rispetto ad altre che credono nella “favoletta” di Gesù perchè loro sono cresciuti e non credono più a cose tipo Babbo Natale, Dio, la Befana, ecc. a differenza dei creduloni (riporto le dicerie e i termini più utilizzati e riciclati, ormai sono talmente conformisti e privi di pensiero critico che usano pure lo stesso gergo ripetendo le cose a pappagallo). Loro sono devoti e credenti nella scienza perchè se Dio non si vede vuol dire che non c’è, così come se io mi nascondo un portafoglio dietro la schiena per loro non c’è, logico no? Praticamente il ragionamento dei bambini quando sono in quella fase dove non è ancora presente il pensiero astratto e simili. Poi gli porti più studi scientifici che non sono nè pagati, nè controllati dalle lobby omosessualiste o semplicemente se ne infischiano delle mode e del politicamente corretto dicendo quello che pensano, e che dicono che figli alle coppie gay non è proprio il caso…. e non ci credono! Completamente accecati dal relativismo che vuole che tutti abbiano ragione(tranne ovviamente i cattolici), dal bigottismo, l’ottusaggine e sempre più rigidi col passare del tempo…

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