In Danimarca la guerra alla sindrome di Down a colpi di aborto

«È chiaro che la Chiesa cattolica possa non essere d’accordo con l’eutanasia. Personalmente però ritengo che questa posizione non sia veramente umanitaria. La Chiesa (…) predica la pietà, ma in questo caso si rivela crudele poiché, secondo una valutazione puramente emotiva, richiede il perpetuarsi di una penosa sofferenza senza fine». Questo toccante intervento di tolleranza modernista, dinanzi al quale tutti gli abortisti anticattolici sorriderebbero soddisfatti, lo dobbiamo a Valentin Faltihauser, uno dei responsabili della morte di più di 250 mila persone per colpa delle malsane idee eugenetiche naziste: questa fu la sua difesa al processo di Norimberga. Le parole dello scienziato nazista sono le stesse che scorrono dagli “esperti” in qualsiasi show televisivo e nelle opinioni dell’uomo medio.

In Danimarca il governo ha intrapreso una propria guerra contro la Sindrome di Down tramite fitta propaganda e la pur notevole iniziativa di aver reso gratuita l’analisi prenatale del bambino. L’inquietante scopo finale però è quello di abortire ogni feto “imperfetto” fino all’estinzione totale della malattia entro il 2030. «Ora (in Danimarca, n.d.A.) si eliminano i bambini Down…» scrive Josephine Quintavalle, la più nota esponente laica del movimento pro-life britannico, fondatrice e direttrice del Comment on Reproductive Ethics, «ma chi può determinare cosa sia l’imperfezione? In Inghilterra, ad esempio, lo fa lo Stato che ora si è spinto anche più in là, ritenendo inaccettabile qualsiasi anomalia fisica: la legge consente l’aborto fino al nono mese se il bambino ha il labbro leporino o se ha un dito in più. Anche il naso storto o le orecchie a sventola sono difetti: se seguiamo la logica perfezionista pure i bambini con queste imperfezioni dovrebbero essere abortiti». Il rischio eugenetico non si è estinto con il razzismo del primo novecento, ma ha solo cambiato faccia, ricoprendosi di una patina individualistica e faustiana estremamente popolare.

Il Professor Giorgio Israel, docente ordinario di Matematica presso “La Sapienza”, così si è recentemente espresso a tal proposito: «Esiste da sempre il mito prometeico della perfezione […], la convinzione che si possa vincere la malattia, ogni difetto e creare un’umanità perfetta c’è da tempo. Se il nazismo la saldava con un’ideologia razziale, oggi è diffuso invece il mito individualistico, per cui ognuno deve poter scegliere come deve essere fatto perfino suo figlio. Cambia la forma, ma alla base c’è sempre la stessa illusione: rifare ciò che sarebbe stato fatto male dalla natura». Il matematico rileva due problemi di questa ideologia: «il primo è il pangenetismo, l’idea secondo cui tutto è genetico, ogni aspetto negativo della persona è riconducibile ai geni. L’ambiente non c’è più, non contano i rapporti. Eppure una persona può essere perfetta, avere un cuore sanissimo e ammalarsi di cuore perché gli muore una persona cara. Non tutta la vita dell’uomo è inscritta nella genetica. Oggi invece, senza nessun presupposto razionale e scientifico, si crede così». Il secondo si riassume in questa domanda: «Chi decide quale vita è degna di essere vissuta? Chi dice che è meglio eliminare il feto piuttosto che far nascere un bambino Down? L’altro giorno ho visto una persona con una grave imperfezione: non aveva una gamba. Ma, proprio come Pistorius, correva con una protesi. Lui ha reagito, chi può decidere che quella non è una vita degna? Questo è un criterio nazista». Basterebbe ricordare la storia di Lizzie Valasquez o quella delle gemelle Abby e Brittany nate in un solo corpo.

Noi preferiamo lasciare a Dio (o, per i non credenti, alla Natura) il compito di decidere chi debba morire e chi debba vivere: l’unica speranza è che a tali più miti consigli tornino anche i vate dell’eugenetica contemporanea, prima che sia troppo tardi per tutti: anche per i loro figli.

Marzio Morganti

17 commenti a In Danimarca la guerra alla sindrome di Down a colpi di aborto

  • Enrico da Bergamo ha detto:

    Si ormai ci vuole poco per essere indegni di vivere:Down, labbro leporino ed altro. Esistono poi le indegnità sociali:figli di disoccupate, donne che restono vedove durante la gravidanza e figli degli stupri. Ovviamente i laicisti pensano prima ad eliminare i figli degli stupri che lo stupro in sè. In merito allo stupro se l’uomo come dice Darwin è un animaleed negli animali spesso la femmina è costratta al rapporto sessuale perchè penalizzare lo stupro?

    • Alèudin ha detto:

      purtroppo mi sento di darti ragione, probabilmente nel 90% e più dei mammiferi o dei primati i maschi lottano furiosamente per le femmine, depenalizziamo i delitti passionali…

      se lo fanno gli animali…

      • Simone Emili ha detto:

        Parole sante. Per non parlare della mantide che uccide il maschio dopo l’accoppiamento. Brrrr.. Non ditelo alle femministe 🙂

  • Fabrizio Ede ha detto:

    Dal punto di vista cristiano ed esistenziale queste scelte equivalgono all’affermazione che se sei imperfetto, non puoi essere veramente amato.
    Per fortuna Dio non era così moralista: dandoci suo Figlio è andato subito al dunque dato che la tara fondamentale che ci portiamo – e da cui suiamo stati redenti in Cristo – è quella del peccato originale.

  • Antonio ha detto:

    E non si vergognano…

    http://www.youtube.com/watch?v=GOQZ8FclVpg

    1977-78 … A favore dei disabili
    2012 … Li massacriamo con le pinze, tanto non sono persone.

  • Luis ha detto:

    Si tratta di eugenetica e basta! Inutile prenderci in giro: i laicisti abortisti fanno quello che facevano i nazisti. Perchè si fanno tutte queste amniocentesi per le donne incinta? A cosa serve l’amniocentesi se non per abortire un embrione che porta la sindrome di Down? E’ vergognoso!

  • LG ha detto:

    …oggi è la giornata mondiale della sindrome di Down.
    Ci sono anche gli spot alla TV che inneggiano alla parità, all’inserimento, alla realizzazione alla felicità di queste persone…
    …è il bispensiero di Orwelliana memoria

  • Maria Domenica ha detto:

    E se si proponesse una legge in cui si impone a persone del genere di NON procreare cosicché la loro follia eugenetica si possa estinguere fra una trentina d’anni insieme a loro?

  • Francesco Santoni ha detto:

    “Something is rotten in the state of Denmark”

  • Carmen ha detto:

    Vorrei ricordare un aspetto particolarmente grottesco. L’ente nazista che si occupava del programma Aktion T4 di eutanasia di massa si chiamava “Ente pubblico per la salute e l’assistenza sociale”. Anche allora insomma si cercava di far passare l’orrore sotto nomi rassicuranti.

    Inoltre vi invito a guardare questo video:
    http://www.youtube.com/watch?v=werYNKjL84M
    Notate come al momento 15:25 nella lezione universitaria il professore nazista utilizzava gli stessi argomenti che oggi utilizzano i laicisti riguardo allo stato vegetativo. Dice che se lui fosse in quelle condizioni preferirebbe morire, dice che l’eutanasia è un atto di umanità, ecc. ecc.

  • Carlo Trevisan ha detto:

    moltissimi affetti dalla sindrome di down hanno più cuore di tanti altri.
    tutte queste merde che parlano a sproposito dovrebbero tacere, e ringraziare dalla vita di avere la salute, una casa e il cibo.

    • Kosmo ha detto:

      “e ringraziare dalla vita di avere la salute, una casa e il cibo”

      … e non ci sia qualcuno che li voglia uccidere perchè gli stanno sul c**o.