Giudice americano: «il Vaticano non è responsabile dei preti pedofili»

Nonostante ci abbia provato per mesi e mesi con grande spreco di risorse, tempo ed energie, la lobby anticlericale americana non è ancora riuscita a dimostrare come il Vaticano possa essere responsabile del comportamento pedofilo di alcuni sacerdoti. Ancora una volta infatti, un giudice federale di Portland ha rifiutato un interrogatorio per i funzionari vaticani richiesto dagli agguerriti avvocati americani (a volte denunciati per frode dalle stesse vittime che avrebbero dovuto difendere), i quali hanno sostenuto appunto che il Vaticano sia il datore di lavoro del prete accusato di abusi compiuti nel 1960. Il caso è precisamente quello di John V. Doe vs. Santa Sede. Il giudici ha stabilito che nelle 70 pagine di documenti arrivate dal Vaticano era evidente come nessuno era a conoscenza della cattiva condotta sessuale del sacerdote fino a quando il suo ordine religioso lo ha denunciato.

Ricordiamo che nel maggio 2011 è stata scoperta la causa della pedofilia negli ambienti clericali. Ci sono voluti 1,8 milioni di dollari per finanziare quello che il New York Times ha definito lo studio più autorevole condotto finora sulla questione, ovvero quello del team di ricercatori del John Jay College of Criminal Justice di New York. La conclusione è che la pedofilia di alcuni preti non è dovuta né al celibato né all’omosessualità, bensì al clima culturale libertario e permissivo (originato da ambienti anticlericali e laicisti) della fine degli anni Sessanta e al fatto che i preti in quel periodo fossero poco preparati e poco monitorati, sotto stress e spaesati dal tumulto sociale e sessuale di quegli anni. Praticamente la rivoluzione sessuale, il ’68 e quel relativismo ideologico che ha condizionato la società da lì in poi. Il rapporto ha anche rilevato come la maggior parte degli abusi si sia verificata negli anni successivi al 1968, attribuendo dunque la colpa a quello che viene denominato come effetto Woodstock. La guerra al pensiero della Chiesa e alla metafisica classica, la causa reale del ’68 come sottolineava già a quei tempi con la solita lucidità il filosofo Augusto Del Noce, fece esplodere il fenomeno della pornografia, dello svuotamento della famiglia e anche della pedofilia in tutta la società, con richieste ufficiali di liberalizzazione del sesso con i minori, come avvenne nel 1977 nel manifesto firmato dai leader della cultura laica e anticlericale di allora come Simone de Beauvoir, Michel Foucault e Jean-Paul Sartre.
Nel rapporto, finanziato dal National Institute of Justice, dalla Cei americana e dal Dipartimento di Giustizia americano, si sostiene inoltre che non sarebbe stato possibile per la Chiesa né per nessun altro individuare in anticipo i preti pedofili, perché non presenterebbero “particolari “caratteristiche psicologiche”, “storie di sviluppo” o disturbi dell’umore” tipici dei pedofili. Per questo, il rapporto sostiene anche che la maggior parte dei preti che hanno commesso abusi non possono essere definiti “pedofili”.

Ricordiamo infine che il governo degli Stati Uniti e il presidente Obama, sono scesi in campo a sostegno della Santa Sede, che i cattolici americani hanno capito l’assurdità delle accuse ed è aumentata la loro stima per la Chiesa, così come hanno fatto tantissimi intellettuali, credenti e non credenti, firmando appelli in difesa del Papa, compresi quotidiani come il Washington Post e il Wall Street Journal. I laici Marcello Pera e Giuliano Ferrara hanno dichiarato: «chi conduce la campagna contro la Chiesa non mira ai preti. Dietro l’attacco al Pontefice si rivela la guerra culturale ai valori giudaico-cristiani» e «la pedofilia è una scusa, l’obiettivo è la Chiesa».

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41 commenti a Giudice americano: «il Vaticano non è responsabile dei preti pedofili»

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  1. felixone ha detto

    io fino all’età di 16 anni frequentavo tutti i giorni, acr, agesci, e chiesa
    poi un prete fece delle avanches troppo forti alla mia fidanzata ed alla sua migliore amica.
    il vescovo dopo settimane di sermoni ai genitori e carabinieri è riuscito ad insabbiare la cosa.
    il prete è stato solo trasferito
    quindi il vaticano non è responsabile ne dei preti ne dei vescovi??
    allora non è nemmeno responsabile delle crociate, della santa inquisizione ecc.ecc.
    Forse il vaticano farebbe meglio a rimanere nelle leggi di Dio senza scendere in politica, e forse i cattolici avrebbero di nuovo fiducia in questa istituzione umana che fa finta di servire Dio

    • Pino ha detto in risposta a felixone

      almeno il prete non era nè gay nè pedofilo.

    • Kosmo ha detto in risposta a felixone

      Certo… una testimonianza schiacciante se portata in tribunale.
      Non c’è scampo!

    • lorenzo ha detto in risposta a felixone

      Visto il commento che hai postato dall’altra parte, dubito che tu la chiesa l’abbia mai frequentata.

    • francesco ha detto in risposta a felixone

      Ma che responsabilità può avere uno stato estero su cittadini di altri stati?
      A parte che anche se tutti i preti fossero cittadini vaticani neanche in quel caso risponderebbe lo stato vaticano di eventuali loro reati, è come se lo stato italiano rispondesse per reati commessi da cittadini italiani in altri paesi. A maggior ragione i preti sono cittadini degli stati in cui vivono quindi dal punto di vista giuridico come può rispondere uno stato estero?

    • Giorgio P. ha detto in risposta a felixone

      Non entro in ciò che è accaduto: è spregevole che un prete si comporti così, e il vescovo non dovrebbe insabbiare queste cose.
      Tuttavia, nella tua risposta, si nota una certa presenza di luoghi comuni contro la Chiesa.
      Lei cita le crociate e l’inquisizione, ma spero che sappia davvero di cosa stia parlando, e non sia solo stato infarcito di propaganda a favore delle leggende nere.
      Ad esempio, l’inquisizione era un tribunale avanzatissimo, e inoltre non era così cruento come la propaganda post-illuminista ci vuole far credere: i contemporanei infatti parlavano di “mollizie clericale”, perché i preti erano troppo buoni nel giudicare gli eretici. Di ciò, si hanno diverse lettere in cui ci si lamenta della palese propensione degli inquisitori a cercare di infliggere pene leggere, come preghiere settimanali, imposizioni di croci, etc.
      Infine, l’espressione da cui traspare che lei non ha mai capito cos’è la Chiesa è “istituzione umana”, perchè: “Tu sei Pietro e su questa pietra fonderò la MIA Chiesa” (Mt 16,18).

      • Alessandro ha detto in risposta a Giorgio P.

        Senza considerare che tutti cercavno di essere giudicati dall’Inquisizione invece che dai tribunali civili per questo tipo di cause.
        Infatti finire sotto i tribunali civili voleva dire tortura certa e forse morte, nelle maniere più orribili, mentre si sapeva che l’Inquisizione faceva un processo equo.
        Purtroppo la disinformazione illuministica colpisce ancora.

    • Riccardo ha detto in risposta a felixone

      Certi vescovi possono anche comportarsi in maniera indecorosa e criminale ed insabbiare certi casi, ma per quanto mi rigurda io sono sempre stato trattato meravigliosamente dai miei catechisti e dalle suore, perciò la mia esperienza è agli antipodi della sua!

      • Pino ha detto in risposta a Riccardo

        ma qui non si riesce a capire cosa avrebbe dovuto denunciare il vescovo. Un prete fa un approccio ad una ragazza (sperabilmente bella), non è un reato, al massimo un peccato. Quindi il vescovo potrà prendere il prete in questione, dargli una strigliata e prendere qualche provvedimento disciplinare, ma che altro può fare?

        • Daphnos ha detto in risposta a Pino

          Può suicidarsi, o sparire dalla circolazione, insieme a tutti gli altri chierici. Credo che in fondo sia questo l’obiettivo di tali persone.

          Ma stai attento a non fare commenti troppo intelligenti; non sia mai che qualcuno si accorga che siamo in grado di pensare!

          • Qumran ha detto in risposta a Daphnos

            Oltretutto assumi che felixone stia dicendo il vero e sappiamo che la frustrazione che vivono queste persone le porta a dire ogni tipo di menzogna.

    • Riccardo ha detto in risposta a felixone

      Ps: Poi ha delle prove che i carabinieri non abbiano invece ritenuto le accuse della sua fidanzata e quelle della sua amica destituite di ogni fondamento?
      Anche a me una ragazza accusò ingiustamente di molestie, anche se poi non ebbe il fegato, perchè sapeva benissimo di mentire, di denunciarmi ai carabinieri.

    • Andrea ha detto in risposta a felixone

      Ma infatti io distinguerei in questi casi fortemente da responsabilità intesa come “stimolo a” , che mi sembra da escludersi aprioristicamente (sono infatti d’accordo sull’esclusione di una possibile relazione di causa effetto tra celibato/omosessualità e pedofilia), da responsabilità intesa come “mancata condanna/denuncia di”, che è l’unica cosa che dovrebbe se mai essere oggetto d’indagine.

      L’unica indagine statistica che avrebbe senso condurre, volendo cercare “a tutti i costi” possibili relazioni tra pedofilia e clero sarebbe quella di ricercare correlazione sulla eventuale tendenza ad intraprendere la via del clero di persone che dimostrassero già tratti psichiatrici di tipo pedofilo, queste potrebbero infatti sfuggire a dei filtri che potrebbe essere opportuno migliorare in fase di selezione del clero (se già esistono, e quindi il discorso non ha senso). Ma se si verifica che la percentuale di pedofili sul totale dei membri del clero è in linea con quella dei pedofili sul totale della popolazione, già avremmo un buon indizio di come la correlazione non esista. Il che non toglie che particolari precazioni debbano essere messe in atto su figure “professionali” a forte contatto con i giovani (e vale per tutti: preti, assistenti sociali, medici… )

      Al di la di preconcetti, ho sentito diverse interviste di religiosi che lasciavano intendere la necessità di “lavare i panni in casa” che non condivido molto, come principio, indipendentemente dalla “qualità del lavaggio”, perchè se di reati penali si tratta, e perpetrati sul territorio italiano, le autorità competenti sono appunto quelle dello Stato Italiano.

      • Hugo ha detto in risposta a Andrea

        Io sono finalmente d’accordo con te. E’ un crimine e va denunciato. Si parla del 5% dei pedofili riconoscibili in quanto tali…mi piacerebbe sentire anche a me una di queste interviste…hai per caso qualche fonte o link da darmi?

        • Andrea ha detto in risposta a Hugo

          Guarda ora cerco, ricordo nello specifico un’intervista delle iene su questo argomento che mi aveva un po’ indignato, se trovo un link lo posto.

          • Raffaele ha detto in risposta a Andrea

            http://vimeo.com/21453534

            E’ agghiacciante soprattutto il modo in cui è stato gestito il caso. Per fortuna che Ratzinger soprattutto in questo 2011 ha dato ordini precisi sulla gestione dei casi di pedofilia, in modo che sia chiaro a tutto il clero cosa fare nonché alle vittime. Ed è stato il primo papa della storia a prendere di petto una questione che purtroppo esiste da molto tempo. Noi credenti dobbiamo pregare x i nostri sacerdoti.

      • Andrea ha detto in risposta a Andrea

        spero tanto che il link che allego non sia a supporto di queste mie ipotesi da verificare.

        “Ma se si verifica che la percentuale di pedofili sul totale dei membri del clero è in linea con quella dei pedofili sul totale della popolazione, già avremmo un buon indizio di come la correlazione non esista.”

        “L’unica indagine statistica che avrebbe senso condurre, volendo cercare “a tutti i costi” possibili relazioni tra pedofilia e clero sarebbe quella di ricercare correlazione sulla eventuale tendenza ad intraprendere la via del clero di persone che dimostrassero già tratti psichiatrici di tipo pedofilo, queste potrebbero infatti sfuggire a dei filtri che potrebbe essere opportuno migliorare in fase di selezione del clero”

        http://www.tmnews.it/web/sezioni/esteri/PN_20111216_00190.shtml

    • lorenzo ha detto in risposta a felixone

      Il summenzionato felixone, in meno di dieci minuti è intervenuto in tre discussioni aperte dell’uccr sparando cavolate contro la Chiesa.
      Anche questa storia della fidanzata mi sembra una bufala; dice che frequentava ogni giorno i ragazzi dell’azione cattolica, gli scout e la Chiesa: ma dove abitava? in canonica?

      • Pino ha detto in risposta a lorenzo

        ma sì, è il solito troll che entra nelle discussioni

        • Andrea ha detto in risposta a Pino

          “un prete fece delle avanches troppo forti”

          curioso che avesse comunque ipotizzato un livello di avance che lui stesso considerava tollerabile da parte di un prete (quelle appartenenti alla categoria “non troppo forti”)

          • Pino ha detto in risposta a Andrea

            sono curioso di sapere da felixone a quali avances si riferisca. Dire che sono “troppo forti” è un giudizio soggettivo che non spiega nulla. Una cosa “troppo forte” per una persona potrebbe rientrare nella norma per un’altra. Dovrebbe pertanto spiegarci meglio a quali tipo di avance è stata soggetta la sua fidanzata.

    • Zathor_aa ha detto in risposta a felixone

      Caro felixone…troppe balle sono state dette, la maggioranza delle accuse sono come la tua: anni dopo, senza nomi, senza luoghi, senza contesto, senza date, senza documenti di denunce, è troppo facile sai? Anch’io potrei dire la stessa cosa di te. E poi concluderei che tuo padre ha insabbiato tutto pensando che lui sia responsabile di quello che combini tu.

    • Franz ha detto in risposta a felixone

      @felixone: mi pareva impossibile che tu avessi imparato ad esprimerti improvvisamente dopo questa frase: “bisognerebbe che tutti i giorni il papa chieda scusa all’umanità per quello che lui rappresenta ha fatto”. E infatti hai osato troppo, ti ricordo che si scrive avance, e non certo avanches.

      Forse anche la tua ignoranza è dovuta a qualche prete? Salutami la tua ragazza (e la sua amica sopratutto). Appena le vedo ti insegno come fare delle vere avance da galantuomini.

    • Anonimo ha detto in risposta a felixone

      Io mi chiedo se questo insabbiare sia da te inteso come “non ha diffuso la notizia”. Se così fosse ritengo che possa essere pratica giusta e doverosa quella di non diffondere notizie che intaccherebbero qualsiasi tipo di stima nelle persone. La Chiesa pensa anche a chi compie gli abusi, visto che dal punto di vista spirituale sarebbero quelli più bisognosi e non ha alcun interesse a creare un alone di disprezzo nei confronti di essi…in sostanza si vuole evitare ciò. Per questo pratica comune è non dire niente…se questo è ciò che intendi per insabbiare.
      Sul fatto del solo averlo trasferito è più delicata la questione, il vescovo avrà pensato (non entro in merito se ha fatto bene o no perché non sono in grado di dare tali giudizi) di poterlo recuperare…si spera che in un eventuale Processo Canonico (ove di regola i dettagli non sono mai resi pubblici) il sacerdote si fosse dichiarato pentito e non conoscendo gli sviluppi di eventuali indagini non posso dire (come ho già detto) se sia corretto l’agire del vescovo…
      Tuttavia non riesco a capire come eventuali errori di alcuni uomini di Chiesa possano addirittura allontanare un cattolico praticante dalla fede…tuttavia ti rispetto

    • FM ha detto in risposta a felixone

      1 – Un vescovo non è il Vaticano.

      2 – Nessuno, tantomeno il Vaticano, nega che certi sacerdoti e anche certi vescovi hanno agito davvero molto male causando o reagendo erroneamente alla crisi, come ha anche ribadito il Papa.

      3 – Nelle scuole pubbliche e ospedali ci sono tantissimi abusi da parte di insegnati e dei meidici (fatti anche ben documentati anche se i media preferisce ignorarli), tanto per dire, vuol dire che non manderai più i figli a scuola e se stai male preferirai restare a morire a casa?

    • nicola ha detto in risposta a felixone

      Era carina la fidanzata?

  2. Pino ha detto

    la storia di coinvolgere il Vaticano in queste vicende ha una motivazione essenzialmente economica. I famelici studi legali americani, che prendono come compenso una cifra cha va dal 30% al 50% dell’indennizzo alle vittime, dopo aver spolpato le diocesi in cui si sono svolti i fatti di pedofilia che hanno conivolto sacerdoti americani, puntano sul Vaticano per potersi arricchire ulteriormente.

  3. Antonio ha detto

    felixone è una pagliacciata. E prima di continuare con queste caxxate inventate (visto che voi atei non sapete fare altro), perchè non ci racconti in cosa consistono questi “sermoni (ipnotici) ai genitori e carabinieri” con cui “è riuscito ad insabbiare la cosa”? E soprattutto il prete della chiesa vicino casa mia era lì prima di me ed è ancora lì, come mai solo i vostri vanno a spasso?

    E lascia stare crociate e inquisizione che sono argomenti che non ti competono, visto che la storia la conoscete solo dalla playstation.

    • paolo ha detto in risposta a Antonio

      la storia la conoscete solo dalla playstation….. bella questa Antonio….

      • Antonio ha detto in risposta a paolo

        E perchè non è vero? Basta che qualche americano ignorante gli faccia un videogioco tipo Assassin’s creed o qualche film come Agorà e si sentono tutti dei gran professoroni di storia antica. Poi gli vai a dire che la rivoluzione francese ha fatto più morti della prima guerra mondiale (altro che crociate), o che i tribunali laici usavano la tortura moooooolto più frequentemente dell’inquisizione, visto che era un ottimo modo per estorcere informazioni politiche…e dopo averti guardato con le facce da fesso esclamano: “…allora i preti pedofili!”. E si torna punto e a capo 🙂

        Ma la colpa non è dei soggettoni come Felixone, ma di me che gli do retta…

        • Antonio ha detto in risposta a Antonio

          Anzi perchè non si apre un dossier su crociate e inquisizione? Che mi hanno un pò stancato questi argomenti 🙂

  4. Paolo Viti ha detto

    Interessante sapere che la pedofilia nasca dalla rivoluzione anticlericale del ’68.

  5. filippo ha detto

    C’è sicuramente dell’ostilità preconcetta in questi attacchi alla Chiesa sulla pedofilia. Non va però dimenticato che il comportamento delle gerarchie ecclesiastiche, sia locali (diocesi), sia centrali (alcuni dicasteri della Curia), non è sempre stato specchiato. Si è trattato sicuramente del vecchio riflesso di difesa dell’istituzione, che però si è ritorto contro l’istituzione stessa. Se i preti pedofili fossero stati consegnati alla giustizia a suo tempo ci sarebbe stato poco da baccagliare, invece ci sono state coperture che hanno obiettivamente coinvolto anche il Vaticano.

    La grande ingiustizia è che alla fine chi ha ricevuto i maggiori attacchi per questa vicenda è stato l’attuale Papa, che invece già da Prefetto aveva fatto molto, e la cui mano era stata fermata più di una volta da cardinali meno coraggiosi. Benedetto XVI ha lavorato in silenzio e ora si prende gli strali senza provare a smarcare la sua personale posizione da quella di coloro che avrebbero invece qualcosa da rimproverarsi. Su youtube c’è un filmato di quando l’allora Cardinale Ratzinger si irrita quando un giornalista dell’ABC viene a chiedergli di Maciel: proprio lui, che aveva per anni provato a fermare quel losco personaggio mentre molti altri in Vaticano lo proteggevano.

    • lorenzo ha detto in risposta a filippo

      Se fosse invalso l’uso di consegnare alla giustizia civile ogni sacerdote alle prime accuse di pedofilia (o altro), non credi che a quest’ora tutti i sacerdoti sarebbero sotto inchiesta?

      Non credi che coloro i quali invocano la liberalizzazione dei rapporti sessuali con minorenni ne avrebbero subito approfittato per togliere di mezzo una voce che continua a sostenere che la pedofilia è e rimarrà sempre un gravissimo peccato, indipendentemente da chi lo commette?

      • filippo ha detto in risposta a lorenzo

        Francamente non credo. Comunque non era una buona idea coprirli in quel modo. Un modo per tutelare i sacerdoti avrebbe potuto essere quello di assicurare assistenza legale: sarebbe sicuramente costato di meno dei rimborsi miliardari le diocesi americane coinvolte hanno dovuto pagare.

        • Pino ha detto in risposta a filippo

          ma l’assistenza legale è stata garantita, non è questo il problema. In USA il prete cattolico pedofilo è una miniera d’oro. Questo perchè la Chiesa cattolica è una organizzazione gerarchica e pertanto la diocesi di appartenenza del sacerdote risponde con i suoi beni dei danni provocati dai suoi appartenenti. E’ un concetto di responsabilità oggettiva che non esiste nel nostro codice. Il pastore protestante pedofilo, invece, non interessa a nessuno in quanto le chiese protestanti hanno organizzazione congregazionale e non gerarchica. Pertanto ogni congregazione risponde per i suoi appartenenti e quindi c’è poco da lucrare. Gli studi legali americani percepiscono compensi variabili dal 30 al 50% dell’indennizzo, quindi hanno interesse a perseguire il prete cattolico perchè c’è da guadagnare.

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