Pedofilia: il Washington Post in difesa di Benedetto XVI

Per il Washington Post, sono cinque i miti da sfatare sullo scandalo dei preti pedofili: il primo è che il Papa sia il principale “responsabile” dell’insabbiamento. In una lunga analisi della vicenda si nega anche che gli abusi accadano più facilmente nella Chiesa cattolica che altrove. In un secondo articolo ci si prende un pò burla dello scatenato avvocato laicista Jeff Anderson, il quale «sta usando la sua energia maniacale per sfidare uno delle istituzioni più potenti del mondo, antica di 2.000 anni, con centinaia di milioni di devoti seguaci». In un terzo articolo del Washington Post si descrive meglio il lavoro compiuto da Jeffrey Lena, l’avvocato america del Vaticano.

Su Il Giornale un altra difesa laica. Giancarlo Perna descrive gli attuali attacchi alla Chiesa come “il Medioevo laicista”: «Con la scusa dello 0,03 di preti pedofili – questa la percentuale dei viziosi sul totale degli ecclesiastici – si è partiti lancia in resta contro duemila anni di storia.I laici dimenticano la loro essenza – la razionalità – per combattere la Chiesa con i toni del fanatismo inquisitorio: o ti penti o ti brucio”. Il giornalista conclude: “Di questo passo, l’esplosione del laicismo finirà per affossare la laicità e la sua nobile storia. Per me, da agnostico, è il trionfo della prepotenza e una perdita secca di libertà. Per tutti è un ritorno al medioevo a parti rovesciate: non più plagiati dalla Chiesa ma oppressi dal laicismo».

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