Centinaia le conversioni di immigrati islamici al cattolicesimo
- Ultimissime
- 14 Apr 2011
Nelle chiese cattoliche, durante le veglie del sabato santo, è ormai frequente assistere al battesimo di persone adulte. Si tratta spesso di immigrati musulmani che, talvolta, diventano cristiani insieme a moglie e figli, il tutto circondato come sempre da grande discrezione.
Il movimento di conversione riguarda tutte le confessioni cristiane, in ambito cattolico, dopo Francia e Germania, prime a sperimentarlo, anche negli altri Paesi Ue le Chiese si stanno dotando di un catecumenato post islamico. In Germania, a scegliere il battesimo, sono i turchi di seconda generazione e gli espatriati serbo-bosniaci ed albanesi. Oltralpe, il movimento di conversione riguarda i giovani immigrati di seconda e terza generazione. E nelle cattedrali francesi è ormai usuale che il sabato santo, il battesimo di adulti raggiunga cifre che oscillano fra 500 e 2000.
Il quotidiano l’Unità spiega che in Italia i numeri sembrano inferiori, ma il perché va ricercato nel fatto che le diocesi interessate, oltre a non fornire dati tendono a smentire cifre che, voci anonime ma bene informate, accreditano quasi allo stesso livello di quelle francesi.
17 commenti a Centinaia le conversioni di immigrati islamici al cattolicesimo
L’Unità ha un’affidabilità nei numeri e nelle sue statistiche pari allo zero .
Ora che c’è quest’invasione islamica dalla Tunisia, questo manipolo di Comunisti si ricorda di noi cattolici con l’intenzione di fregarci, esponendo presunti dati che vorrebbero quasi a star significare che non c’è nulla di cui preoccuparsi sotto il profilo culturale, perché tanto c’è chi si converte al Cristianesimo e che dunque, nessun problema : aprire le frontiere e far arrivare qui migliaia e migliaia di stranieri dal mondo sarebbe solo un fenomeno positivo ! . Eh già, i Comunisti sono tanto bravi a preoccuparsi per noi, a segnalare con tanta contentezza l’arrivo nuove conversioni … nulla a che vedere con quei razzisti e xenofobi della Destra che vorrebbero cacciare via pecorelle che non aspettano nient’altro che battezzarsi !!
Facciamo come dice L’Unità, o magari anche come gli amiconi Bonino e Pannella ! .
In realtà l’articolista è un sacerdote. Probabilmente anche l’Unità si è dotata di un “vaticanista”
L’Unità aveva anche fatto pubblicità con un bell’articolo ad un libro di Francisco Ayala
Dai allora queste migrazioni possono essere un bene…l’importante per me non è che abbandonino la loro fede ma che diventino meno violenti.
Sì basta che diventino cattolici e tutto va meglio…e forse allora le migrazioni diventano un bene.
Ma da quando l’unità parla di religione in questo modo? ma sono impazziti?
Ti dirò è il secondo articolo dell’Unità pro-Chiesa o cmq pro-cattolici. Si saranno resi conto che la chiusura e l’aggressione gratuita non porta a nulla…
Discrezione?? Ma perché?
Perchè, Enrico, spesso queste persone hanno parenti nei loro Paesi di origine, dove il Cristianesimo ed il Cattolicesimo in ispecie non sono benvenuti…
Ci vuole molta discrezione. Da fonti certe, so di giovani studenti universitari nel Sud del Mediterraneo che desiderano il Battesimo, ma, a volte, questo è difficilissimo, se non impossibile.
Ah giusto, non ci avevo pensato. Dici per preservare i famigliari da ripercussioni? Ok.
Altrimenti fanno la fine dei parenti dei pentiti di mafia.
Credo che una Conversione al Cristo debba essere rispettata, e –da noi Cristiani–accolta con commozione, e gioia.
Infatti Lui disse : “Andate e battezzate tutti i Popoli nel Nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo…” ; TUTTI , gl’islamici non debbono esser esclusi da questo annuncio. E “guai a me se non predico il Vangelo” (S.Paolo ).
Certo, tutto con Amore, rispetto, dolcezza ; rispetto della Libertà di Coscienza di ognuno. Ma il Messaggio, il Vangelo, come avrebbe fatto ad estendersi nel mondo,nella storia, se –per timore, o falsi pudori, o altro –nessuno l’avesse annunciato/testimoniato ?
E credo che in fondo l’Anima di molti aneli, inconsciamente, proprio a Lui, a Cristo; magari attendendo confusamente qualcuno, che gli presenti questo incomparabile grandissimo Amico.
Perchè la Chiesa Italiana non ha pensato di più, in modo più profondo, all’ANNUNCIO AGL’ISLAMICI ? …Spero (sia detto con infinito rispetto )non per paura, panico di fronte ai kamikaze, AlQaida, fondamentalisti, ecc….
Con infiniti Auguri di Bene e di Pace nella Verità,nello Spirito del Cristo Vivente, a tutti
Corrado Lagazzi
Corrado, mi sembra che la chiesa sia presente in ogni angolo del mondo, compreso il Pakistan. E sappiamo bene che per questa presenza discreta, a volte di sostegno alle famiglie musulmane soffre quotidianamente offese, discriminazioni e attentati. Mi sembra che il tuo passaggio sia paragonabile a quello della Littizzetto…no?
Concordo con Enrico. «Perchè la Chiesa Italiana non ha pensato di più, in modo più profondo, all’ANNUNCIO AGL’ISLAMICI ? …Spero (sia detto con infinito rispetto )non per paura, panico di fronte ai kamikaze, AlQaida, fondamentalisti», la chiesa italiana è radicata nel territorio italiano, e come vedi da questo articolo i musulmani hanno modo di incontrare cristiani credibili. Nei Paesi musulmani la chiesa è presente e quotidianamente massacrata, tutt’altro che impaurita. Laddove non vogliono arrivare i militari europei ci arrivano i missionari.
Bella notizia, mi sà che quest’anno nella notte di pasqua i battesimi di adulti potranno essere più degli sbattezzi.
Cari Amici, non mi son spiegato bene.
L’osservazione non concerne nè iMissionari, nè chi è “all’Annuncio in prima linea “, ecc; ma riguarda NOI; Cristiani “di base” : non m’è mai parso (o quasi ) di vedere qualcuno di Noi dedito all’Annuncio….; e tante volte ( e parlo pure x me) m’è sorto il dubbio di motivi umani (troppo? ), x questo.
Scusatemi se Vi paio inopportuno.
Invece non mi riconosco affatto nella Littizzetto, & Co. —
Sono un povero,ma amato da Cristo, ” Cristiano normale ” .
Grazie, fraterni saluti, buona Domenica di Pace Corrado Lag.
Corrado tranquillo sei assolutamente opportuno, io ho solo risposto anche se sul web ogni risposta pare fredda e distaccata. Non capisco cosa intendi per un “annuncio agli islamici”. Non credo che occorra fare un progetto pubblico di annuncio del Vangelo. La testimonianza della bellezza che ci è accaduto la si vive vivendo la nostra vita accanto agli altri, nel silenzio della discrezione, nell’ufficio tra una scrivania e l’altra, in fabbrica nell’ora di pranzo, in università. Non c’è alcun progetto ma uno vive diversamente perché gli è accaduto l’incontro cristiano e da lì nascono rapporti indescrivibili. Non vedrai mai nessuno “dedito all’annuncio” perché non c’è alcuna organizzazione di annuncio.