Adozioni ai single: sette ragioni per il no

FamigliaLa giornalista Elisabetta Ambrosi, blogger de “Il Fatto Quotidiano”, ha invitato a depenalizzare l’incesto con la classica argomentazione del “vietato vietare perché non fa male”: «se un’azione morale crea danni ad altri, va vietata, altrimenti no. Che tipo di danni può creare una relazione sessuale tra consanguinei?».

E’ la stessa argomentazione usata a favore di divorzio, aborto, depenalizzazione delle droghe, stanze del buco, eutanasia, matrimoni omosessuali, fino ad arrivare all’equiparazione dell’incesto al matrimonio naturale (tanto che male può fare?).  Chi afferma questa formula purtroppo non riesce a comprendere che ogni legge crea una cultura, lo dicevano già i latini: “Lex creat mores”, la legge crea il costume. E il costume incide sulla società in cui viviamo, creando sempre conseguenze per tutti (favorevoli o contrari alla “nuova legge”). E’ legittimo proporre cambiamenti legislativi, ma basandosi sulle ragioni e non fermandosi agli slogan sessantottini del “tanto che male può fare?” e “vietato vietare”.

Tornando all’incesto, Ambrosi chiede “che male fa?” e l’Enciclopedia Treccani risponde parlando giustamente di «catastrofe nel transgenerazionale, e ciò in quanto introduce una possibilità di confusione tra genitori e generati, tra creatore e creature, instaurando il progetto perverso di annullare la restrizione di ogni vincolo familiare. L’incesto, infine, annulla la differenza tra adulti e bambini, tra passato e futuro, tra etica e libertà assoluta […]. La barriera contro l’incesto è di natura prettamente psicologica e riguarda la dimensione psichica del sociale, garantita dall’universo transgenerazionale che articola i legami familiari. Il tabu dell’incesto è profondamente inserito in tale universo a garanzia dei vincoli familiari; mentre l’incesto, ponendosi al di là della creazione, esprime la rottura definitiva di ogni legame». Anche la Chiesa cattolica spiega che l’incesto compromette la fiducia e la stabilità delle relazioni familiari, nonché la salute fisica e psichica dei figli che potrebbero essere generati.

 

Recentemente la blogger del “Fatto” ha avanzato anche sette motivi per essere favorevoli all’adozione da parte di single. Ci siamo fermati qualche minuto per obiettare alle sue sette motivazioni:

1) La Ambrosi afferma: «in linea di principio sarebbe meglio per un bambino avere due genitori, ma se c’è una persona disponibile a prendersi cura di un bambino reduce da una storia traumatica e in condizioni di abbandono, come si fa a vietarglielo? Non sarebbe meglio essere accuditi da una sola persona che da nessuno?».
Che il luogo ideale sia la coppia formata da uomo e donna è un riconoscimento importante e non vi è alcun dubbio che sia così. Come ha spiegato il neuropsichiatra infantile Gabriel Levi, docente presso l’Università “La Sapienza”: «la condizione ideale è indubbiamente una coppia di genitori in buona salute, giovani, che possibilmente vadano d’accordo, psicologicamente maturi e motivati. Più ci si allontana da quel punto e da quella ipotesi, più la forbice si allarga magari in nome di interventi legislativi, più oggettivamente si rischia di non rispettare quel diritto supremo e prevalente del bambino, cioè di crescere nelle migliori possibilità». La seconda parte dell’argomentazione della Ambrosi è quel che abbiamo chiamato “argomento orfanotrofio”: la risposta  è che, come mostrano i dati, esistono moltissime coppie di genitori disponibili ad adottare bambini abbandonati, che però sono ostacolate e sfiduciate dalla lentissima burocrazia italiana. Quando si porrà il problema dell’assenza di coppie disponibili allora (e solo allora) si potranno valutare altre soluzioni.

2) La Ambrosi afferma: «Nessuna persona è un’”isola”. E allora è persino evidente che anche un genitore single ha intorno a sé un nucleo di parenti o amici all’interno del quale il bambino potrà vivere. Un’adozione tra l’altro passa attraverso una trafila di psicologi e assistenti sociali in grado di valutare».
Certamente è così, tuttavia la vicinanza costante dei “parenti non stretti” o degli amici non è affatto scontata e potrà esserci come interrompersi ad un certo momento, non essendo vincolati da alcun obbligo di vicinanza (per molti motivi: litigi, cambio di residenza, incomprensioni ecc.). Cosa fare a quel punto? Si toglierà il bambino al single perché non ha maturato o coltivato rapporti di amicizia o con la famiglia d’origine?

3) La Ambrosi afferma: «Esistono in Italia milioni di genitori single, per scelta o necessità. Sono per forza cattivi genitori? E se non lo sono, perché allora vietare l’adozione ai single?».
Assolutamente no, così come una coppia omosessuale, un gruppo di poligami, una coppia incestuosa o una coppia di semplici amici non sono per forza cattivi genitori. Questo ovviamente non significa che tutte queste forme di relazioni tra uomini sono idonee a crescere un bambino. La stessa Ambrosi riconosce (nel punto 1) che l’unico luogo idoneo è la coppia che, oltretutto, simboleggia fin nella complementarietà sessuale la condizione naturale in cui vengono concepiti i bambini, “simulando” in tutto e per tutto i genitori biologici che il bambino adottato, purtroppo, non ha più. Gli studi inoltre rilevano che chi cresce con un genitore single ha: maggior probabilità di difficoltà scolastiche; maggior probabilità di dichiararsi infelice; maggior deterioramento delle abilità sociali e dei comportamenti in fase adulta; più probabilità di diventare genitore adolescente, maggiori problemi di salute mentale e maggiore povertà; maggiori probabilità di soffrire di insicurezza alimentare e di avere problemi comportamentali; più probabilità di un minor impegno scolastico, più probabilità di essere sospeso o espulso dalla scuola; più probabilità di fare uso di droghe e stupefacenti; maggiori probabilità di essere senza lavoro e il doppio del rischio di diventare madri adolescenti; maggiori probabilità di ricevere meno attenzioni positive da parte del genitore; meno probabilità di ricevere incoraggiamento e aiuto nell’attività scolastica da parte del genitore…ecc.

4) La Ambrosi afferma: «Calano i matrimoni e i legami stabili: una tendenza sempre più diffusa. Ma non cala il desiderio di maternità e paternità di uomini e donne. Perché ostinarsi a subordinare le adozioni a condizioni che non sono quasi più maggioritarie, escludendo una buon parte di persone desiderose di figli e capaci di educarli con amore e dedizione? O bisogna costringerle a sposarsi in maniera coatta?».
Innanzitutto occorre rilevare che l’adozione dovrebbe nascere come atto di generosità e d’amore verso un bambino privo di riferimenti genitoriali e non per un mero soddisfacimento dei propri desideri o istinti di maternità. In secondo luogo non basta il desiderio di essere genitori -e nemmeno la capacità di esserlo-, perché il contesto che si vuole offrire diventi adatto alla crescita di un bambino: «Il fatto è che oggi si pensa che amare un figlio significhi solo riversargli addosso dell’affettività, ma così non è», ha spiegato Mariolina Ceriotti Migliarese, neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta. La celebre psicanalista Claude Halmos, tra i massimi esperti riconosciuti in età infantile, ha spiegato che «un discorso basato sull”amore”, concepito come l’alfa e l’omega di ciò che un bambino avrebbe bisogno, colpisce per la mancanza di rigore, perché un bambino è in fase di costruzione e, come per qualsiasi architettura, ci sono delle regole da seguire se si tratta di “stare in piedi”. Quindi, la differenza tra i sessi è un elemento essenziale della sua costruzione».

5) La Ambrosi afferma: «Siamo un paese in crisi economica, dove la fatica per sopravvivere, in cerca di una relativa felicità, è sempre più difficile. Ma se alla crisi aggiungiamo leggi restrittive per chi vuole avere figli rischiamo di creare una sofferenza sociale insostenibile».
Ribadiamo il concetto chiave: il criterio è saper offrire un luogo idoneo alla crescita di un bambino che, come dice il buon senso, come dicono gli studi e come riconosce la stessa Ambrosi al punto 1, è la coppia (possibilmente sposata). Non può essere giustificata un’adozione solo per rallegrare un po’ la vita dell’adottante o per lenire le sue sofferenze di fronte alla crisi. E’ un’interpretazione sbagliata dell’adozione, come ha spiegato il prof. Guido Crocetti, docente di Psicologia clinica presso “La Sapienza” di Roma e direttore del Centro italiano di Psicoterapia psicoanalitica per l’Infanzia e l’Adolescenza, «questa continua ambiguità confonde i ruoli, le funzioni, i codici comportamentali, gettando nel caos soprattutto i più fragili, quei bambini che invece chiedono, vogliono, esigono un papà e una mamma, ognuno dei due con un suo ruolo e le sue proprie funzioni. Da trent’anni lavoro sui disagi psichici dei bambini e do voce ai loro bisogni. I bambini vogliono la coppia, la esigono imprescindibilmente, e la vogliono insieme, unita. Imperativo categorico è che sia formata da un padre e una madre: è questa la garanzia di cui hanno bisogno per esistere».

6) La Ambrosi afferma: «Non è possibile che lo Stato italiano continui a considerare le persone che vorrebbero dei figli come malviventi. Il rispetto e la tutela dei bambini possono essere assicurati da esperti che stanno lì apposta a valutare le situazioni. Per il resto, le leggi dovrebbero solo facilitare l’incontro tra un bambino e un adulto che desidera prendersene cura. Tutto il resto è ignoranza e indifferenza».
Gli argomenti della giornalista si sono fermati al punto 3), dopo di che è una ripetizione continua dello stesso ritornello. Non sono gli esperti che devono assicurare il rispetto e la tutela dei bambini, ma innanzitutto è il contesto che l’adottante offre a loro (indipendente dalle sue capacità educative, che non sono in discussione): il primo rispetto verso i bambini è il diritto che hanno di beneficiare del diverso e, tuttavia, indispensabile amore che sanno dare sia la madre che il padre, anche se non biologici. Renderli orfani di una di queste due figure per una scelta ideologico-statale non è nell’interesse dei bambini. Come ha ricordato il neuropsichiatra infantile Gabriel Levi, docente presso l’Università “La Sapienza”: «Io posso essere un uomo solo, addirittura avere 78 anni, parlo sempre in via teorica, e desiderare un figlio. Il diritto oggettivo c’è. Ma in questo caso, e non possono esserci dubbi, deve prevalere quel diritto del bambino che supera tutti gli altri. Il diritto egoistico dell’adulto di diventare genitore ha il suo spazio. Ma deve sempre e comunque cedere il passo alle ragioni del bambino. Cioè al suo buon diritto di essere allevato al meglio».

7) La Ambrosi afferma: «L’Europa ci impone ormai persino i dettagli delle nostre riforme economico-politica. Allora perché non i diritti civili? Non ce lo chiede l’Europa, anche questo?».
Quest’ultima non è una ragione a favore dell’adozione dei single ma una speranza della blogger del “Fatto”. Ricordiamo che l’adozione non è un diritto per lo stesso motivo per cui non si possono avere diritti sulle persone, e ricordiamo che esiste una marginalità di decisione concessa ad ogni Stato, esattamente come per il matrimonio e l’adozione per le coppie dello stesso sesso. Dunque no, non ce lo chiede l’Europa, e anche se ce lo chiedesse il nostro orgoglio di essere liberi pensatori ci impedisce di piegarci alle indicazioni morali di burocrati europei che non consideriamo affatto portatori di una moralità sana e rispettosa per la dignità umana.

La redazione

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46 commenti a Adozioni ai single: sette ragioni per il no

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  1. beppino ha detto

    Calano i matrimoni e i legami stabili: una tendenza sempre più diffusa. Ma non cala il desiderio di maternità e paternità di uomini e donne…

    Desiderio di maternità e paternità che non é in calo? Ma dove?
    Probabilmente l’unica cosa che non é in calo é il continuo aumento dei “ma”, “forse”, “se”, “però”, “purchè”, ecc. destinati, nella migliore delle ipotesi, da un lato ad aumentare l’età media delle coppie “genitori” e dall’altro a ridurre il numero medio di figli (numero sempre più inesorabilmente tendente a uno…).

  2. Eli Vance ha detto

    Probabilmente vi deve essere una qualche ragione per cui ci si è spinti a alzare il numero di argomentazioni a sette, visto che molte sono ridondanti e ripetitive tra loro e dalla terza in poi si decade nel vittimismo , tralasciando l’ultima che è semplicemente forzata.
    A mio avviso l’unica in cui ci si può trovare d’accordo, almeno in linea di principio, è la prima.

  3. Enigmista ha detto

    Forse non tutti sanno che…..
    l’Italia e’ uno dei pochi paese al mondo a non aver mai considerato l’incesto in quanto tale un reato. Del resto il celebre studio del Villari stimo’ nel nostro mezzogiorno,a fine 800,percentuali dell’ordine del 30% delle famiglie italiane.
    Il codice Rocco addirittura parla di reato “qualora sia pubblico scandalo” ossia e’ la “pubblicita’” che rende l’incesto “un reato”. E dunque potenzialmente ad essere “colpevole” potrebbe essere la vittima che denunci l’accaduto.
    va da se’ che in un paese come il nostro,dove tale piaga fu particolarmente diffusa e quasi endemica, i casi di condanna negli ultimi 100 anni si contano sulle dita di una mano (uno o due mi pare).
    ma parlatene,non puo’ che farvi bene farvi una cultura. Ah,per quanto riguarda le adozioni ai single,in determinati casi sono gia’ possibili (vedete un po’ la legislazione per quanto riguarda le adozioni internazionali).
    saluti a tutti.

    • Norberto ha detto in risposta a Enigmista

      Forse tutti hanno notato che hai usato un commento non riuscendo ad offrire nulla di utile al contesto e al confronto. Si parla di ragioni su questi temi, eppure tu non riesci ad offrirne alcuna limitandoti ad un resoconto (solo parzialmente vero) della legge. Un saluto anche a te e ti raccomando di intervenire con maggior attenzione e utilità.

      Ps
      Anche la pena di morte è legale in alcuni stati, dunque tu sei favorevole? Dunque bisogna sospendere il dibattito? Fatti una cultura per favore.

      • Enigmista ha detto in risposta a Norberto

        tu che ne sai se ho cultura o meno,scusa? tu di certo non puoi averne molta,se questo e’ il tuo modo abituale di rivolgersi agli altri. e se permetti,scrivo quello che credo. E pure se non lo permetti ah ah ah

        • Enigmista ha detto in risposta a Enigmista

          a proposito,certamente,sono a favore della pena di morte. sono in buona compagnia,anche il vaticano lo e’ sempre stato.

        • Norberto ha detto in risposta a Enigmista

          Peccato che sia stato tu a scrivere “non puo’ che farvi bene farvi una cultura”. Mi fa piacere che hai sprecato un altro commento senza motivare le tue posizioni, che dunque si confermano ideologiche.

        • Norberto ha detto in risposta a Enigmista

          Oltretutto, dalla qualità della tua capacità di scrittura non sembra proprio che tu sia una persona colta. Ovviamente è legittimo, ma è curioso che sia proprio tu ad invitare gli altri ad acculturarsi…

    • Menelik ha detto in risposta a Enigmista

      Cioè tu vuoi dire che il Villari dice che in una famiglia su tre a fine 800 il padre si trombava la figlia, o il nonno il nipote?
      Se il Villari è quello del famoso libro di storia, che anche i gatti sanno essere politicamente orientato, te lo raccomando come esempio di onestà intellettuale.
      Quel testo potrebbe andare bene come testo di storia giusto alla scuola delle Frattocchie.
      Io non conosco il Meridione se non superficialmente, sono buon conoscitore, molto buon conoscitore per testimonianza personale se non esperienza diretta di due realtà, quella rurale mezzadrile del Centritalia (la realtà sociale da cui provengono le famiglie da cui vengo io, e da generazioni) e quella rurale patriarcale veneta (da cui viene la famiglia di mia moglie e nella quale ho io stesso convissuto quasi vent’anni, prima di restare soli per “eredità”).
      E per famiglia intendo ceppo famigliare, esteso alle famiglie di fratelli e cugini, dunque si tratta di numerosi gruppi famigliari in un’otica demografica moderna.
      Ed in qualche dozzina di famiglie dall’Ottocentoottanta in qua, tra mezzadri tosco-laziali e patriarchi veneti, dov’è questo fantomatico 30% di genitori che se la fa con le figlie?
      Ma dove?????? DOVEEE??????????????
      Veniamo da generazioni di gente che aveva i calli sulle mani, gente che sapeva fare il suo lavoro come i migliori agronomi laureati oggi, gente che ha costruito la nostra nazione italiana sulle sofferenze di due guerre mondiali.
      Gente che, se paragonata ai bamboccioni straviziati ordino-comando-e-voglio di oggi, erano dei giganti, dei leoni.
      Gente come i contadini di David Lazzaretti, che mànco saprai chi era.
      Il 30% di trombatori dei figli…AHAHAHAHAHAH !!!!!!!!!!!!!!
      Il modo migliore di rispondere al Villari è ….una bella pernacchia alla De Filippo.
      L’italica pernacchia.
      Ritengo le insinuazioni politicamente interessate del Villari molto offensive nei confronti di gente che moralmente, in confronto a noi, sono dei giganti.
      Ce ne fossero ancora di Italiani come quelli !!!!!!!!!!
      Senz’altro non staremmo a questi passi.

      • gladio ha detto in risposta a Menelik

        Sicuramente il Villari, a sostegno della sua tesi, potrà esibire i moduli ISTAT in suo possesso dove i nostri bisnonni ,sotto l’ ombrello dell’ anonimato
        garantito per i sondaggi a fini statistici, dichiaravano le loro abitudini, anche le più inconfessabili…

        Mi unisco a te nella pernacchia a questo pseudo-storico e a tutti quei fessacchiotti che gli prestano fede.

      • beppino ha detto in risposta a Menelik

        Concordo. La puttanata che ho letto sopra é tanto farlocca quanto ineluttabilmente distante dalla realtà; una persona che esprime e/o avvalora e/o anche solo crede a certe statistiche deve avere dei seri problemi derivati da una adolescenza evidentemente poco felice.

    • gladio ha detto in risposta a Enigmista

      “in un paese come il nostro,dove tale piaga fu particolarmente diffusa e quasi endemica”

      Scusa Enigmista, ma quando dici “un paese come il nostro” intendi il centro abitato in cui vivi vero? Caspiterina, abiti proprio in un bel posto…

      A proposito di farsi una cultura: Aprezzo e accolgo il tuo consiglio, ne farò tesoro ( non si è mai troppo colti ! ), ma anche tu, perlomeno quanto alla grammatica…avresti bisogno di un bel ripassone…

  4. Dario* ha detto

    Premetto che sono d’accordo con il contenuto dell’articolo e che lo trovo scritto ottimamente ma non sono d’accordo sul fatto che dal punto 4 in poi si tratti di ripetizioni infatti, per come la vedo io, il punto 4 è proprio il cuore della questione. Ci sono due fattori sostanzialmente in gioco: il bisogno di genitori del bambino, il bisogno di maternità/paternità degli adulti. Un buon genitore è quel genitore che sa che il primo dei due fattori dev’essere largamente predominante sul secondo (secondo fattore che beninteso è lecitissimo e sacrosanto, solo che è secondario rispetto al primo). Paradossalmente l’unico genitore single realmente adatto ad adottare un bambino è quello che si tira indietro perché conscio che il bambino ha bisogno di un altro genitore oltre a lui/lei. Quindi il problema non si pone perché lui/lei rinuncia e gli altri non sono all’altezza del compito e andrebbero scartati per l’adozione.
    Prima che mi si muovano accuse premetto che io stesso sono single e che io stesso ho un forte desiderio di paternità ma che mai e poi mai mi sognerei di adottare un bambino in queste condizioni.

    Un’ultima considerazione sulle frasi della giornalista. I punti 4 e 5 sono davvero raccapriccianti perché evidenziano la concezione che ha lei di un figlio e cioè di una sorta di sollazzo per i genitori…

    • beppino ha detto in risposta a Dario*

      Paradossalmente l’unico genitore single realmente adatto ad adottare un bambino è quello che si tira indietro perché conscio che il bambino ha bisogno di un altro genitore oltre a lui/lei.

      Quoto completamente la considerazione.

  5. Enigmista ha detto

    e ora….e qui si va sul difficile,scimmie….
    chi sa dirmi per primo in quale altro paese del mondo tale attenuante veniva riconosciuta?
    a uno
    b nessuno
    c centomila

    Ai vincitori ricchi premi in natura ! coraggio 🙂

    • Dario* ha detto in risposta a Enigmista

      Io proporrei di cancellare gli ultimi post di quest’individuo visto che scrive solo per offendere (il chiamare la gente di questo sito scimmie è eloquente)

      P.S. sai dove devi metterteli i tuoi premi in natura Enigmista? 🙂

      • beppino ha detto in risposta a Dario*

        Concordo. E io che vorrei anche prenderlo sul serio e rispondere all’ultima puttanata che ha scritto… ma 1) é sicuramente una persona maleducata, probabilmente molto giovane e intorno alle ore 1 di stanotte probabilmente ancora sotto gli effetti dell’ennesimo spinello; 2)non riesce a stare sull’argomento (il che é tutto dire circa i perché dei suoi interventi…); 3) non regge l’eventuale confronto e passa al disprezzo degli interlocutori indipendentemente dai contenuti.

      • Norberto ha detto in risposta a Dario*

        Io invece sarei per lasciarli pubblicati, persone come l’amico Enigmista dimostrano benissimo la statura morale e intellettuale dei critici della Chiesa e dei cattolici.

        • Dario* ha detto in risposta a Norberto

          Sono d’accordo con te, il primo a delegittimare le proprie posizioni è lui stesso col suo comportamento, ma quello che mi preoccupano sono gli emulatori e la degenerazione del clima del sito. Non so se conosci l’esempio del finestrino rotto

        • Dario* ha detto in risposta a Norberto

          P.S. Comunque vada io ho solo proposto, non sono io che gestisco il sito e qualunque decisione prenderanno i moderatori per me andrà bene 😉

        • Giovannino ha detto in risposta a Norberto

          Io invece proporrei questo: cancellare il commento, ma salvarlo come immagine da pubblicare nella pagina FB ( o anche in una sezione del sito ) per dimostrare chi è veramente colui che non vuole argomentare e/o è davvero il maleducato.

      • Li ha detto in risposta a Dario*

        Io invece direi che si possono anche lasciare i post: è la prova che Enigmista è frutto di molteplici attività incestuose, quindi la mente vacilla. E’ cosa nota che senza un ricambio genetico, mescolare sempre gli stessi si avrà la fotocopia della fotocopia, della fotocopia.

    • gladio ha detto in risposta a Enigmista

      Enigma, un consiglio da amico: Rimani pure seduto davanti al PC a postare castronerie ma non metterti al volante in queste condizioni, per l’ amor di Dio…

  6. Menelik ha detto

    Consiglio spassionato alla redazione:
    l’anno in cui questo sito è stato chiuso, anche io, come credo molti di noi, ci siamo “dirottati” sul forum di Tempi.it.
    Tempi on line è una bellissima rivista, ed il forum di Tempi è molto vivo, ci sono grandi fermenti e scambio di opinioni.
    Purtroppo, lungi da me il fargliene una colpa, il controllo del forum lascia un po’ a desiderare, come altri che scrivono qui potranno confermare.
    Praticamente per i troll il forum era oltremodo permeabile, ed i blocchi fallivano, mentre per molti di noi, e anche frequentatori non cristiani ma educati e desiderosi di scambio vero di idee, il blocco dava problemi ad inviare risposte, e si erano insediati alcuni troll che consideravano il sito casa loro.
    Un esempio fra i tanti che potrei citare:
    in un sito di anarco-atei in cui ero entrato per leggere senza rispondere, ho ritrovato un tal “Shiva101” (quanti di voi ci hanno litigato?) il quale incitava altri ad entrare in Tempi per dare manforte all’azione di trollaggio, e diceva che “c’è bisogno di gente”, e che riguardo ai controlli rispondeva “io sono di casa su Tempi”, faccio quel che voglio.
    Mi ricordo che una volta intervenne il direttore stesso, Luigi Amicone, e gli rispose come si deve.
    Ecco, amici della redazione, quando si presentano casi evidenti di trollaggio, non fate i “bonaccioni” perché i troll si insinuano nei siti cattolici per divertirsi umiliandoci con bestemmie e vessazioni, in modo da seminare zizzania e poter arrivare a “bruciare” il sito, allontanando la gente.
    Per loro questi siti sono dei bastoni tra le ruote del loro cammino.
    E’ la stessa azione di trollaggio che mettono in atto contro le Sentinelle.
    Mi ricordo che questo sito era infestato l’anno scorso.
    Non ripetiamo l’errore, perché la comprensione e l’indulgenza nei confronti di quella gente è mal risposta, in quanto che loro mirano all’annientamento del sito.
    Non diamogli spago.
    L’ideale sarebbe azzerare gli interventi palesemente ingiuriosi e arrivare a bloccare l’utente, anche se rientrerà sotto altro nome perché ha da completare la sua missione, ossia “bruciare” il sito.
    Scusate se questo intervento vi sembra un’ingerenza inopportuna.

    • Li ha detto in risposta a Menelik

      Sai che io spesso non riesco quasi più a scriverci su Tempi? Mi impedisce di postare le risposte per via che secondo loro a volte scrivo troppo veloce, o per i cookie.

      • beppino ha detto in risposta a Li

        In Tempi non c’é solo il controllo dell’intensità degli interventi ma ci sono anche “black list” degli IP dei vari troll che intervengono. In Tempi questo lavoro non é però fatto “bene” in quanto facilmente vieni “scambiato” per uno di questi seminatori di zizzania.

        Resto comunque sempre dell’idea che gli interventi andrebbero “emendati” qualora inutilmente ingiuriosi ed inutilmente offensivi della buona fede delle persone. E’ un lavoro lungo però (anche delicato) e richiede tempo e dedizione; speriamo che la redazione di UCCR riesca in questo.

    • Redazione UCCR ha detto in risposta a Menelik

      Ringraziamo per i consigli e rassicuriamo che, seppur chiunque entri sul sito possa commentare senza un primo filtro, abbiamo adottato efficaci misure di controllo, sia per quanto riguarda l’uso di determinati termini o espressioni (se compaiono nel commento esso viene automaticamente moderato) sia per quanto riguarda gli indirizzi IP dei commentatori/disturbatori (cambiare nickname per eludere la moderazione non serve a nulla).

      Solitamente, tuttavia, tendiamo a non filtrare commenti con ingiurie (allargando un po’ i limiti) se contengono almeno qualche tipo di ragionamento e l’insulto è un corredo di esso e non il contenuto esclusivo.

      • Dario* ha detto in risposta a Redazione UCCR

        Non so esattamente quali siano gli accorgimenti che abbiate preso sugli IP (né in realtà mi interessa, non voglio pretendere di entrare in merito alla gestione del sito che anzi trovo decisamente ben impostata) ma volevo solo far notare, qualora abbiate preso questa decisione, che bloccare gli IP non è un’operazione da fare a cuor leggero perché spesso gli utenti (ed a maggior ragione i troll) usano connessioni con IP dinamico. Questo vuol dire che un troll semplicemente basta che cambi IP (operazione banale per uno che abbia un’infarinatura informatica) mentre un utente educato ma meno esperto potrebbe incolpevolmente rimanere bloccato da un IP inserito nella lista nera in precedenza.
        Adesso come adesso la situazione è abbondantemente accettabile a mio avviso ma se dovesse degenerare io penso che la soluzione migliore sarebbe quella, se contemplata nella gestione del sito, di permettere di postare solo agli utenti registrati con conferma dell’e-mail (tanto l’indirizzo e-mail è già richiesto anche attualmente) e poi impostare il blocco sugli indirizzi e-mail (crearsi account e-mail fake è sempre facile ma pur sempre più laborioso e lungo da fare di un semplice cambio di IP, anche il troll più tenace alla lunga desiste se ha da sbattersi)

        • Redazione UCCR ha detto in risposta a Dario*

          Caro Dario, sono dubbi che ci siamo già posti e abbiamo risolto per la soluzione che stiamo adottando, consapevoli che è laborioso anche utilizzare un IP dinamico, mentre a noi basta un semplice click per moderare un commento ingiurioso. L’utente-provocatore, inoltre, non solo dovrà cambiare indirizzo IP ma anche nickname e indirizzo e-mail (inventarsene un altro) dato che solitamente blocchiamo anche questi. Le pratiche per lasciare commenti ingiuriosi richiedono dunque del tempo, senza contare la scrittura stessa del commento che, anche se dovesse superare i nostri filtri, verrebbe in breve tempo cancellato con un semplice colpetto di mouse. In breve tempo, dunque, l’utente-disturbatore desisterà e contemporaneamente gli altri potranno commentare (anche al primo arrivo sul sito) senza dover attendere che il moderatore approvi il commento. Per questo ci sembra dunque la soluzione migliore.

          • Dario* ha detto in risposta a Redazione UCCR

            Come ho già scritto, per quanto mi riguarda ritengo che stiate già facendo un ottimo lavoro. Ho scritto il post solamente come suggerimento potenziale non conoscendo come siete organizzati ma vedo che era superfluo visto che ciò che ho scritto l’avevate già considerato 😉

  7. carlotta ha detto

    Sono d’accordo con voi : erano certamente meglio i poveretti che vivevano nelle campagne nell’ 800 : loro almeno non avevano la possibilità e il dovere di leggere, studiare , informarsi. E se dovevano insultare qualcuno lo facevano da uomini, a viso aperto. Voi invece fate veramente schifo. Soltanto un imbecille puo tirar fuori “l’infanzia infelice” per rispondere a un altro che gli ha citato un importante autore. Un imbecille e un vigliacco.
    E se poi pubblicate cazzate a randa vi offendete se qualcuno che passa vi smonta le vostre cazzate ? Ma chi credete di essere? Internet è fatta cosi mica stiamo in sacrestia.

    • Li ha detto in risposta a carlotta

      E tu ovviamente non sai cosa sia il rispetto. Ne sai usare un linguaggio corretto. Anzi ti scandalizzi per chi lo fa. Mi frega bene di essere considerata all’antica. Anzi piuttosto che conformarmi al politicamente corretto, che è la morte del genere umano…

      comunque nell’800 anche se non avevano la possibilità di studiare non significa che non imparassero cos’era la vita. Sapevano giudicare persino se era un buon momento per la semina, le condizioni meteo, gli animali e molto altro ancora. Soprattutto non erano così addormentati e irrispettosi come oggigiorno.

      Tu non offendi la gente che sta qui, semmai dimostri quanto poco autocontrollo hai. Io internet la definisco spesso “la grande pattumiera” perchè ci trovi di tutto: cose belle, brutte quel che vuoi.

      E come facciamo a farlo a viso aperto? Non possiamo vederci. E allora come la mettiamo con quelli che usano il browser Tor? Lì bene che trovi molto di più, dato che è la cosiddetta rete nascosta, il black market del web.
      Mi piacerebbe, ma mi fa un po’ paura. Noi siamo qui, ma ti consiglio di vedere la internet map: lo spazio nero che vedi intorno, beh quello è Tor.

      Pace sorella, e che Dio accompagni la tua giornata.

      • beppino ha detto in risposta a Li

        Soltanto un imbecille puo tirar fuori “l’infanzia infelice” per rispondere a un altro che gli ha citato un importante autore. Un imbecille e un vigliacco.

        Vomitare affermazioni demenziali come quella che in alcune realtà italiane esisteva un 30% di famiglie incestuose, questo si risponde effettivamente (e oggettivamente) al massimo di imbecillità e vigliaccheria. Ribadisco il concetto che certe affermazioni possono sussistere solo in presenta di una fondata probabilità che l’individuo che le pubblicizza, dopo averle assorbite acriticamente come oro colato, abbia avuto problemi reconditi irrisolti sorti in età infantile o adolescienziale.
        Non si può neanche non corcordare con quanto afferma Li circa l’insignificanza di star qui a dare valutazioni sulla capacità di qualche realtà ottocentesca di mettere insieme concetti adeguati; quello che conta non é come si “esternano” i concetti ma quello che conta sono i valori che esprimono i concetti stessi.

    • Menelik ha detto in risposta a carlotta

      Quando ti viene la fantasia di dare dell’imbecille e del vigliacco a qualcuno, sciacquati la bocca, possibilmente col cianuro !!!!!!!!!!!!!!!!

      Redazione: non fatevi bruciare il sito !!!!!!!!!
      Non è neanche il caso di rispondere alle obiezioni.
      Quelli lo fanno di mestiere, questo lavoro.

      • Li ha detto in risposta a Menelik

        Però a volte ti scocciano talmente tanto che l’è dura non rispondere. 🙁

        Per quanto si possa capire la mente di certe persone, non mi è molto chiaro il gusto sadico dei troll. Mah!

        • Menelik ha detto in risposta a Li

          Non è questione di gusto sadico, Li.
          Bisogna entrare nell’ordine di idee che quelli hanno uno scopo: bruciare i siti dove si incontrano persone che loro giudicano nemici ai loro progetti.
          E’ come l’accoglienza violenta che qualche settimana fa hanno avuto le Sentinelle in alcune piazze.
          Non tollerano che ci siano persone che non siano in riga, e che queste persone abbiano dei luoghi fisici (le piazze per le Sentinelle) o virtuali (questi siti per noi), ai loro fini è molto pericoloso, perché quando l’avversario si ritrova, si unisce e costituisce un polo di aggregazione.
          Da cui seguono le azioni di disturbo nelle piazze per le Sentinelle, o sui forum cattolici per noi.
          Ecco perché non fanno una contromanifestazione nello stesso momento da un’altra parte della stessa città.
          Loro devono cercare di rovinare la manifestazione delle Sentinelle, non di fare una manifestazione alternativa.
          E così i troll in rete.
          Possono creare e gestire un loro sito, e probabilmente ce l’avranno.
          Ma non è sufficiente per loro: devono cercare di distruggere i centri di aggregazione dei loro nemici.
          E lo fanno insinuandosi prepotentemente e seminando zizzania a piene mani.
          E’ per quello che un sito aperto come un forum, quando non controllato da un moderatore, diventa un’anarchia dove comanda chi insulta di più.
          Purtroppo quelli son fatti così.
          Cercare di tenere un dialogo con loro, è come cercare di dialogare con un miliziano dell’isis: all’isis si spara e basta, prima che loro sparino a te, e i troll, li si banna e basta, tanto da loro non si ricava niente.
          Ci sono persone non credenti, agnostiche o dichiaratamente atee, persone affabili, a modo, con cui si possono intrattenere scambi di opinioni, ma non sono certo i vari Shiva101, i vari Enigmista o le varie Carlotte.
          Io sono “passato” attraverso CattoliciRomani, UCCR 1°, Tempi, UCCR 2°…..ormai conosciamo bene chi razzola nel pollaio.

          • Li ha detto in risposta a Menelik

            Non sapevo tu fossi un dinosauro del web (scherzando!). 😉

            Hai ragione, sti tipi sono così. Che tristezza, però: talmente dopati di propaganda Pol Cor che non riescono nemmeno a pensare da soli?
            Ne abbiamo visti, ma l’è dura!

            Il 13 con le SIP porterò UCCR nei miei pensieri. E magari una Bibbia o un altro libro importante.

          • Dario* ha detto in risposta a Menelik

            A parte che, se per “CattoliciRomani” intendiamo lo stesso sito, lì sono quasi più troll gli utenti normali che i troll stessi, la vedo abbastanza come te. Io però ho anche qualche sospetto che negli ultimi giorni non ci sia un attacco di un gruppo di troll organizzati ma di un’unica piattola che si firma in molti modi (oppure hanno frequentato tutti la stessa scuola perché scrivono tutti nello stesso modo) =)

    • Eli Vance ha detto in risposta a carlotta

      Innanzitutto dica dove sarebbero le argomentazioni e che cosa esse smontino, oppure le fonti statistiche dell’importante autore, sono ben disposto a cambiare opinione sul Mezzogiorno di fine 800 se ciò corrisponde alla realtà fattuale, ma la si dimostri.
      Secondo: Internet e in questo caso un blog non è un’entità astratta ma un’insieme di persone che da casa fanno commenti. Possono essere volgari (nell’utilizzo di parole) e inconcludenti (sa benissimo che il riferimento all’800 non faceva riferimento al tasso di analfabetismo, dimostri il contrario), come lei, o supponenti e estranei al tema centrale dell’articolo come Enigmista, poi nessuno si meraviglia delle risposte. Rifletta su quali discussioni botta-risposta si sono rivelate inopportune e soprattutto da chi e come sono state generate, perchè ogni domanda ha la risposta che si meria.
      Detto questo, condivido quanto postato da Menelik; di esempi di dialogo argomentato fra idee diverse piacevoli da seguire ce ne sono stati e ve ne saranno, ma il trollaggio è cosa ben diversa, qui è evidente che non si ha nessuna apertura al confronto da parte di alcuni.

    • andrea g ha detto in risposta a carlotta

      “Ma chi credete di essere?”-
      Tu credi di essere, please?

    • lorenzo ha detto in risposta a carlotta

      Se l’importante autore cui ti riferisci è Pasquale Villari, sappi che, pur essendo nato nel Regno di Napoli, combatte i Borbone e fece carriera nel Regno d’Italia: per renderti conto della sua obbiettività, ti basti sapere che, all’epoca, Napoli era, assieme con Parigi e Londra, una delle capitali culturali europee ed una potenza economico industriale di primaria importanza.

  8. carlotta ha detto

    Guarda che l’affermazione in questione fa riferimento a stime che chiunque abbia aperto un testo di liceo conosce.come giustamente ricordato l’inchiesta del villari è uno dei documenti fondamentali di analisi della situazione dell’Italia postunitaria. Suffragata da una mole testimoniale imponente su quel periodo.confermo che essa presentò un quadro del problema come di estrema diffusione. Ora, se tu non sei a conoscenza della storia italiana e delle sue fonti piu attendibili, vatti a informare e poi fatti un’opinione, anziché insultare chi fa delle citazioni,cretino .
    Comodo chiamare “troll” chi cerca di dare dei dati interessanti su cui ragionare. Ma che sto a perdere tempo qui ??…arrivederci

    • Eli Vance ha detto in risposta a carlotta

      Se lei ne era a conoscenza avrebbe fornito le fonti statistiche alle quali fanno riferimento le suddette stime. Avrebbe dato un volto a questa “mole imponente” conscia del fatto che se il Mezzogiorno avrebbe violato così pesantemente le piu basilari regole morali cristiane e non, avrei cambiato opinione come ho già specificato. Mi dica almeno a quale liceo fa riferimento. Ma ammesso tutto questo, cosa centra con l’articolo? Comodo andarsene quando si lanciano proclami senza avere dati alla mano su cui confrontarsi.
      Personalmente non ci tengo a rivederla, ma certamente tornerà sotto un altro nickname nei prossimi articoli.

    • Menelik ha detto in risposta a carlotta

      La maggior parte, se non tutte, le persone che scrivono in questo sito e su Tempi hanno fatto un qualche indirizzo di scuola superiore, al tempo che fu.
      Un buon numero ha anche fatto l’università, considerando sia chi l’ha ultimata, e chi ha lasciato gli studi ed intrapreso un’altra strada.
      Dunque testi scolastici delle superiori di storia li abbiamo letti tutti.
      (Tutti: soggetto, testi scolastici: complemento oggetto, meglio specificare, non si sa mai).
      Parecchi di noi hanno avuto il Villari come testo.
      Più di qualcuno di noi ha letto anche testi di storia universitari.
      E venite ad insinuare che siamo ignoranti perché non ci siamo bevuti che una famiglia su tre a fine 800 nascondeva dei pedofili incestuosi ?
      Diciamo che l’avete sparata grossa.

    • Dario* ha detto in risposta a carlotta

      “Arrivederci” sottintende un ritorno ed infatti temo che il troll in questione abbia solo finto di andarsene e ritornerà in men che non si dica con un altro fantasioso nome. Io più che un semplice troll questo lo classificherei come Olog-hai =P

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