Se manifesti contro l’aborto finisci accoltellato

40 days for lifeAncora non si era placata la preoccupazione per l’attivista gay che ha fatto irruzione con una pistola carica presso il Family Research Council di Washington, con l’intento di uccidere tutti i sostenitori del matrimonio tradizionale, che un’altra notizia tragica riaccende i riflettori: a Toronto una donna, Faye Arellano, è stata accoltellata da un uomo mentre protestava contro l’aborto.

L’uomo l’ha prima bagnata con dell’acqua scagliandole poi la bottiglia in faccia, l’ha afferrata per i capelli sbattendola a terra e l’ha malmenata prima di accoltellarla. La donna è stata immediatamente ricoverata ed è fortunatamente fuori pericolo di vita, l’aggressore è stato arrestato.

Brutte notizie anche dall’Australia: Bryan Kemper, un pro-life americano, è stato anche lui ferito da militanti a favore dell’aborto che hanno aggredito lui e altri cittadini mentre manifestavano pacificamente durante una Marcia pro-life nella città di Melbourne. Kemper, come altri manifestanti, sono stati buttati per terra e presi a calci ripetutamente. Gli attivisti pro-death, vestiti di nero e cosparsi di borchie e tatuaggi, hanno ostacolato la marcia di famiglie e passeggini, minacciato ed insultato le famiglie presenti, scoppiato i palloncini ai bambini e distrutto i manifesti e gli striscioni dei manifestanti.

 

Questo video documenta alcune scene dell’assalto degli attivisti pro-choice

 

Episodi di intolleranza anche all’Indiana University, dove uno studente ha vandalizzato e distrutto alcuni cartelloni e manifesti pro-life esposti da un’associazione studentesca.

In Spagna sono avvenuti episodi simili: durante una conferenza sulla persecuzione dei cristiani nel mondo, alcuni attivisti per l’aborto hanno urlato minacce e insulti contro la Chiesa cattolica come ad esempio: “bruciamo la Conferenza Episcopale sessista e patriarcale”. Cinque giorni dopo tale incitamento alla violenza, una bomba artigianale è stata collocata nella Basilica del Pilar.

Negli USA un avvocato, Eleanor Alter, ha ricevuto minacce di morte dopo aver sostenuto che la sua cliente era traumatizzata a causa della Sindrome Post Aborto, riportando tale disturbo all’interno del dibattito dell’opinione pubblica.

La redazione

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23 commenti a Se manifesti contro l’aborto finisci accoltellato

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  1. Li ha detto

    Che razza di mondo! Ma questa gente che è per la morte cosa direbbe se la loro madre gli dicesse “sei stato un incidente, in realtà non ti volevo?”

    Personalmente continuerò a definirmi per la vita.
    Mi chiedo se tra queste persone ci siano donne che manifestano la loro rabbia per aver abortito proprio contro i pro-life (a volte la testa va dove vuole)…

    Quindi i pro-death vorrebbero impedire a persone così di nascere?

    http://www.youtube.com/watch?v=9JDXMk9tgTs

    • Jacques de Molay ha detto in risposta a Li

      Vista la rabbia che hanno addosso, mi sa tanto che a quei tizi è stato detto per davvero d’esser null’altro che “incidentri di percorso”. E ora si battono affinchè chi non è voluto non nasca affatto, onde evitare di finire come loro.
      Un drammatico e disperato “nobile” intento, si direbbe.

      O forse, più realisticamente, quei tizi sono solamente dei facinorosi che hanno trovato modi alternativi allo stadio per sfogare la propria frustrazione.

  2. lorenzo ha detto

    Io sono contro l’aborto, mica contro quattro calci ben assestati a quegli scemi vestiti di nero.

  3. nullapercaso ha detto

    La violenza è sbagliata, è la perdita del controllo sulla ragionevolezza.
    Bisogna sempre dialogare e confrontarsi con chi non la pensa come noi, provare a far capire le ragioni della nostra posizione.

    • edoardo ha detto in risposta a nullapercaso

      Sono per nulla d’accordo.
      Non è per fare il bastian-contrario, ma posso tentare di stabilire un dialogo con chi ONESTAMENTE è disposto ad ascoltarmi.
      Tentare di dialogare con quelli lì è una perdita di tempo e spreco di energie per i cristiani.
      Ci sono miliardi di persone sulla Terra, il cristianesimo con le missioni va a gonfie vele in Asia, in Africa, in America Latina.
      Ma perché perdiamo il tempo con una fetta di popolazione occidentale viziata ed in preda ad una crisi economica e politica irreversibile, che sta cambiando il panorama mondiale?
      A casa loro, nella ex-potenza industriale USA, non ci sono persone in difficoltà, non c’è spazio per un’attività missionaria?
      Quelli sono rampolli di una borghesia in liquidazione, convinti di essere ancora la grande potenza.
      E’ importante, invece, far girare queste immagini, perché la forza dei nostri nemici è la propaganda capillare e martellante, ed il loro grande alleato è il silenzio e la mansuetudine della chiesa.
      Per tutti i bambini che vengono uccisi con le pratiche abortive, per coloro che soffrono in Africa, Asia e anche da noi, la chiesa deve parlare ad alta voce, deve denunciare, e deve agire con determinazione contro coloro che la infangano, come quel vescovo tedesco richiamato all’ordine e il dovere da Papa Francesco.

  4. Giacomot ha detto

    Che rabbia che hanno questi pochi soggetti pro-aborto.
    Io voglio solo che non si commettano omicidi , non voglio mica che muoia qualcuno 😉 .

  5. Nullapercaso ha detto

    Bisogna dare l’esempio, applicare il proprio credo, non solo dove non disturba.
    I violenti hanno sempre perso le guerre, forse vinto le battaglie.

  6. Umpalumpa ha detto

    Ma vi sembra normale che a livello mondiale libere e pacifiche manifestazioni autorizzate vengano costantemente ostacolate, interrotte in maniera violenta? Vi sembra normale che pacifici manifestanti vengano insultati, derisi, bloccati, picchiati da personaggi che urlano slogan tipo “Ogni volta che vi masturbate uccidete miliardi di bambini” e altre assurdità simili?
    Vi ricordate cos’è successo a Posadas in Argentina? E senza andare troppo distante, semplicemente vi ricordate cos’è successo alla clinica mangiagalli di Milano?
    Vi sembra normale che una proposta per la vita, per essere FORSE presa in considerazione dal parlamento europeo, debba raccogliere centinaia di migliaia di firme (nel silenzio TOTALE dei mezzi di informazione) e x una di senso opposto è sufficiente che venga proposta da una parlamentare socialista e diventa oggetto di voto del parlamento europeo?
    Vi sembra normale che di tutte queste aggressioni i media “principali” non ne diano notizia? Non mi sembra una notizia da poco quella riguardante l’irruzione di Floyd Lee Corkins, eppure non se ne è mai sentito parlare. A parti invertite, che so…se un “cristiano” (ovviamente per modo di dire) avesse fatto irruzione in un qualsiasi circolo con l’intento di fare una strage, sarebbe passato così sotto silenzio? Io mi auguro di no. Quello che preoccupa è il silenzio mediatico a seconda del personaggio e della vittima.

    • Li ha detto in risposta a Umpalumpa

      Viviamo nel periodo del nulla, della futilità e di altre stupidaggini prive di valore. La vita? Ma se non c’è rispetto per i viventi, figurati per quelli non ancora nati!

      Pavento la formazione di un parlamento mondiale che obblighi alla sterilizzazione chi è a rischio di partorire bambini imperfetti, per le altre invece reclutate come fattrici.
      A volte vado un po’ in là con l’immaginazione, ma anche Fantozzi era tutto uno scherzo finchè non è diventato realtà.

  7. Daniele ha detto

    Tutto ciò è coerente: l’aborto è omicidio, dunque gli abortisti sono pro-omicidio, dunque non deve stupire se hanno accoltellato una persona.
    Tra uccidere (o tentare di uccidere) un bambino non ancora nato ed uccidere (o tentare di uccidere) un adulto non c’è, sul piano etico, alcuna differenza.
    Quella degli abortisti accoltellatori è coerenza: macabra, ma pur sempre coerenza.

    • Li ha detto in risposta a Daniele

      A me pare che si vada fuori di testa.

    • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Daniele

      Io ho una soluzione depenalizziamo l’omicidio ed istituiamo i punti omicidio in ogni città cosi si evita alla vittima di soffrire.Essere ucciso con un iniezione letale è meglio che agonizzare 1 ora dopo una coltellata.

      • Daniele ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

        Secondo me arriverà il giorno in cui, in nome di non quale idea di “libertà”, qualcuno proporrà una cosa del genere e ci saranno pure persone disposte ad approvare la sua proposta.

  8. Andrea. ha detto

    Prima di tentare di liberare l’Afghanistan dai suoi talebani avremmo dovuto provare a liberarci noi di quelli d’Occidente.

  9. carlo trevisan ha detto

    vi è un filo molto spesso che lega i proabortisti e il nazismo.
    non mi sorprende che loro manifestazioni siano violente, dopotutto difendono la morte, al contrario di chi difende la vita.

  10. Li ha detto

    Letto adesso:

    http://www.tempi.it/lobby-abortiste-e-lgbt-contro-uno-di-noi-oggi-si-vota-in-europa-e-in-gioco-la-liberta-di-coscienza-e-molto-altro#.Uma_fFMxjUs

    Come dicevo…possiamo protestare pacificamente con un esercito di firme maggiore dei pro-aborto, ma vedete che accade!

  11. Nullapercaso ha detto

    Non possiamo tollerare ulteriore violenza, basta, a questo punto mi chiedo se il male minore non sia il contraccettivo, per evitare a quei sadici assassini e violenti di continuare a perpetrare le loro infamie.

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