I miracoli eucaristici: tra fede e ragione, spirito e materia

 Miracolo eucaristicoIn una delle mie ultime catechesi su Radio Maria, mentre si parlava dei miracoli, un radioascoltatore ha telefonato facendo una domanda pertinente e intelligente: a senso, “Come mai i miracoli eucaristici non sono valorizzati come meriterebbero dalla teologia e devozione cattolica? Eppure si tratta di prove evidenti della presenza nell’Eucaristia di un qualcosa di più oltre al pane”.

Questa più o meno la mia risposta. Innanzitutto, non è del tutto vero che questi miracoli non sono sentiti dalla devozione popolare. Lo sono, e parecchio, a livello locale, come nel caso di tanti altri crocifissi, madonne e santi (v. nella mia terra a Bagno di Romagna). Se non raggiungono un adeguato livello “universale” la cosa può forse essere ricondotta a due motivi:

– si tratta di miracoli – in una certa misura – esistenzialmente neutri. Il vedere delle ostie integre dopo secoli, o delle macchie di sangue, o dei grumi di carne e sangue incorrotti, rischia di essere un qualcosa considerato estraneo dalla vita e dai problemi quotidiani;

– si tratta di miracoli nella percezione dei quali non appare, in maniera evidente, il meraviglioso dietro ad essi, come può essere vedere il sole che si muove, uno zoppo che cammina o un malato di idropisia al quale si “sgonfia” il ventre a vista d’occhio (cf. il miracolo che ha portato alla conversione del premio nobel Carrel a Lourdes).

Eppure, appunto, i miracoli eucaristici (anche se non forti dal punto di vista esistenziale e “a pancia”) sono razionalmente di un valore incommensurabile nella percezione del divino. Il racconto di uno zoppo che cammina, magari in un contesto di secoli o millenni fa, può smuovere partecipazione e interesse ma dal punto di vista scientifico rimanere debole come prova, in quanto difficilmente falsificabile (cioè dimostrabile vero o falso). E questo non accade con i miracoli eucaristici, che si sono dimostrati essere duraturi nei secoli e indagabili con prove di laboratorio.

I miracoli eucaristici presentano inoltre un valore teologico potenzialmente molto più utile e fruttuoso che non i miracoli di guarigione. Non è un caso che siano stati particolarmente numerosi nel medioevo, in particolare nel 1200. Si è trattato di un secolo segnato da molte eresie dualiste e manichee (valdesi, bogomili, catari, patari, albigesi), che in sintesi dicevano: spirito buono, materia cattiva. Dunque malvagi anche stato, chiesa, ricchezza, matrimonio, procreazione, oltre ovviamente l’Eucaristia. Con conseguenti orde di puristi talvolta preoccupate più a distruggere monasteri e uccidere vescovi grassi (come sintetizza Eco ne Il nome della rosa) che non a cercare la perfezione spirituale. Più in sintonia teorica con religioni orientali (prima nobile verità del Buddhismo: tutto è male) che non col vangelo cristiano.

La reazione dei prìncipi medievali, che non gradivano i “pezzenti” che incitavano tra l’altro a non pagare tasse e disconoscere il potere politico, è stata l’istituzione dell’Inquisizione, alla quale la Chiesa ha portato il proprio contributo di discernimento circa le eresie. E la reazione di Dio è stata quella di manifestare la sua presenza evidente nella materia, appunto nei miracoli eucaristici, nei quali non cambia solo la sostanza (da pane a carne di Cristo) ma cambiano anche gli accidenti (colore, odore, sapore).

Tra i miracoli eucaristici più rinomati va certamente annoverato quello di Bolsena: “750 anni fa (1263) di questi giorni si verificava a Bolsena, in provincia di Viterbo, un grande prodigio che viene ricordato con il nome di “miracolo eucaristico di Bolsena”. Un sacerdote (Pietro da Praga), mentre celebrava la Messa, ebbe dei dubbi sulla reale presenza di Cristo nell’Ostia Consacrata e in quel momento l’Ostia cominciò a versare sangue, confermando prodigiosamente la presenza reale di Cristo nel pane eucaristico” (vedi articoli su Zenit, 1 e 2).

La sua eccezionalità va ricondotta anche all’immediato riconoscimento da parte ecclesiale del fenomeno, sancito dalla bolla di Papa Urbano IV Transiturus de hoc mundo (1264) che istituiva la solennità del Corpus Domini. A sottolineare che i miracoli eucaristici non sono solo cose medievali, epoca in cui appunto ce n’era particolare bisogno, può essere utile ricordare anche il recente (1992) miracolo di Buenos Aires, legato a Papa Francesco.

In sintesi, i miracoli eucaristici ci dicono: non solo che c’è un Dio capace di violare le leggi fisiche; non solo che nell’Eucaristia c’è davvero Gesù, potente aiuto per la nostra vita spirituale; ma anche che questo uomo-Dio, che non ha disprezzato di farsi carne una volta, e pane molte altre volte, ci invita a rispettare la materia quale essa è, una creazione divina.

Roberto Reggi

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42 commenti a I miracoli eucaristici: tra fede e ragione, spirito e materia

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  1. Enrico da Bergamo ha detto

    Una breve riflessione ispirata anche dall’articolo.

    I santuari mariani attraggono più pellegrini di altri ad esempio di quelli legati a miracoli eucaristici denotando ignoranza in materia di fede.Adorare colui il quale ha vinto la morte nell’eucarestia non toglie nulla alla Vergine Maria.

    Lasciamo poi perdere il fenomeno da baraccone della Bosnia dove vi è la madonna pro frati anti vescovo.

    • lorenzo ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

      Cosa significa: “quelli legati a miracoli eucaristici denotando ignoranza in materia di fede”?

      • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a lorenzo

        La frase completa dice che molti corrono di più verso i santuari mariani ed ignorano i miracoli eucaristici.

        • lorenzo ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

          Quindi probabilmente, volevi scrivere: “I santuari mariani che attraggono più pellegrini di quelli legati a miracoli eucaristici denotando ignoranza in materia di fede”.
          L’importante è capirsi…

          Io, ad ogni modo, ho constatato che le monfortiana “a Gesù per Maria” funziona egregiamente in tutti i Santuari Mariani, compreso quello che tu definisci “baraccone della Bosnia”.

          • manuzzo ha detto in risposta a lorenzo

            perfettamente d’accordo. Ma riaguardo a ciò che è definito “barraccone della bosnia”, beh, speriamo che sia un errore (un peccato?) definirlo barraccone: che scenario si prospetterebbe se si venisse ad acclarare completamente, senza se e senza ma, che li si è perpetrata una truffa per un ammontare di tempo addirittura maggiore della vita terrena del Messia?

            Personalmente anch’io mi dichiaro scettico, ma…..

          • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a lorenzo

            Ma io la coscienza di chi và in quelle cappelle semi-clandestine perchè non approvate dalla chiesa non la conosco ma temo che trascurino Gesù.

            • lorenzo ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

              Per tua informazione, il “barraccone della bosnia” è stata avocata a sé dal Vaticano il quale, come da prassi, attende la fine per pronunciarsi.
              Confessioni, Comunioni, S.Messe ed Adorazioni Eucaristiche non mi sembra siano fatti che mettono Gesù in secondo piano.

              • Emanuele ha detto in risposta a lorenzo

                …esatto, le conversioni poi sono numerose…

                La Chiesa si è già espressa: ad oggi “non si constata che i fenomeni siano sovrannaturali”.

                È una formula aperta, infatti, se fosse stata ritenuta una truffa si sarebbe detto: “si constata che i fenomeni non sono sovrannaturali”.

                Quindi, definirlo “baraccone” è quantomeno imprudente…

                • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Emanuele

                  Il Vaticano ha avocato a sè ed ha cominciato a prendere provvedimenti contro i vari padri francescani che ronzavano attorno ai veggenti.

                  • lorenzo ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

                    La storia va letta tutta, non solo la parte che rafforza la nostra tesi…

                  • lorenzo ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

                    Afferma il Card. Bertone :

                    1. “Le dichiarazioni del Vescovo di Mostar riflettono un’opinione personale, non sono un giudizio definitivo e ufficiale della Chiesa”.

                    2. “Tutto è rinviato alla dichiarazione di Zara dei Vescovi della ex Jugolavia del 10 Aprile 1991, che lascia la porta aperta a future indagini. La verifica deve, perciò, andare avanti”.

                    3. “Nel frattempo sono permessi i pellegrinaggi privati con un accompagnamento pastorale dei fedeli”.

                    4. “Infine, tutti i pellegrini cattolici possono recarsi a Medjugorje, luogo di culto mariano dove è possibile esprimersi con tutte le forme devozionali”.

                • manuzzo ha detto in risposta a Emanuele

                  grazie mio omonimo, adesso mi è più chiaro. Mi pare giusta la posizione ecclesistica che propende per l’attesa

                  • Emanuele ha detto in risposta a manuzzo

                    …solitamente nei casi passati (es. Fatima e Lourdes) si è atteso la fine delle visioni per dichiarare la supernaturalità degli eventi… la prudenza in questi casi è d’obbligo.

                    Comunque non mi pare che nessun Papa abbia vietato o sconsigliato il pellegrinaggio a Medjugorje.

                • lorenzo ha detto in risposta a Emanuele

                  Con me sfondi una porta aperta: rispodevo ad Enrico da Bergamo.

    • Sophie ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

      Io in Bosnia mi ci sono convertita e la mia conversione ha convertito la mia famiglia e la mia migliore amica (non battezzata). Fai un pò tu..

      • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Sophie

        Non nego ciò ma andando a Fatima oppure a Lourdes poteva accadere lo stesso.Ricordiamoci che andare in Bosnia non ci toglie il libero arbitrio.

        • manuzzo ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

          o anche stando a casa… quindi nulla aggiunge…

        • lorenzo ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

          Perché ti secca tanto che la Madre di Cristo ci aiuti ad amare suo Figlio?
          Non ha forse stabilito Lui stesso, sulla croce, che doveva essere anche Madre nostra?
          E non sai che, per le madri, tutti i figli sono “nu piezz’ ‘e core”?

      • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Sophie

        Non ho ancora approfondito, ma di primo acchito mi paiono parecchie le cose che non tornano, checche ne dica Padre Livio:

        1) Metodologicamente non ce la vedo proprio la Santa vergine a parlare con una tale quantità assurda di messaggi. Per esperienza da studioso, chi parla troppo o in modo ambiguo (e le due cose hanno relazione, perché più si parla, più è difficile tenere sotto controllo quanto viene detto) diluisce o mistifica.

        2) Non uno di questi “veggenti” che sia diventato un consacrato. Possibile, ma piuttosto improbabile a mio avviso.

        3) Questa cosa dei 10 segreti, che non arrivano mai. Sembra un tipico espediente da setta…

        4) Il parere dei Vescovi locali, unanime, ha invece grande rilevanza.

        5) Se c’è ribellione all’autorità, anche se quest’ultimo possa avere sbagliato, c’è puzza di zolfo. Guardate per confronto cosa ha subito Padre Pio, sempre restando sottomesso alle autorità e al Signore.

  2. edoardo ha detto

    Scusa, ma c’è una cosa che non ho capito: l’inquisizione è stato un ente laico o ecclesiastico?
    Perché da come hai scritto, pare che si sia trattato di una istituzione giuridica nata in ambiente laico a cui il clero ha dato il suo contributo.
    Su questo argomento c’è un gran disquisire di storici e sedicenti tali, il 90% dei quali sono dei contaballe interessati.
    E’ comunque un articolo che ho letto con molto interesse, particolarmente riguardo al miracolo di Bolsena.
    Diciamo che conosco molto bene il posto.

  3. Graf ha detto

    Strano che il miracolo eucaristico più importante della Chiesa Cattolica, quello di Lanciano, non venga nemmeno citato nell’articolo. La foto in alto a sinistra appartiene appunto all’0stia del miracolo lancianese che si trasformò quasi 1300 anni fa in una parte del miocardio umano. E’ da notare che l’ Ostia trasformatasi in sangue si conserva nella teca miracolosamente freschissima e rosea.

  4. Graf ha detto

    Mi correggo.
    E’ da notare che l’ Ostia trasformatasi in CARNE si conserva nella teca miracolosamente freschissima e rosea.

  5. Umberto P. ha detto

    Un altro dei motivi per cui non sono mai riuscito a credere, se esistono questi miracoli indiscutibili legati alla religione cattolica, perchè non si converte il mondo? Perchè centinaia di scienziati ogni giorno a contatto con le reliquie non gridano al miracolo? Le risposte non sono mai credibili.

    • Norberto ha detto in risposta a Umberto P.

      Per riuscire a credere non serve andare a caccia di miracoli, basta essere leali con se stessi e con la propria umanità…almeno questo è quello che è successo a me. In secondo luogo, ogni miracolo lascia sempre abbastanza luce per credere e abbastanza buio per chi vuole non credere…non c’è mai alcuna violazione del libero arbitrio altrimenti basterebbe che Dio scendesse sulla terra su un carro di angeli, non credi?

      Ho sorriso quando ho letto delle centinaia di scienziati ogni giorno a contatto con le reliquie!! Magari fosse così, la gran parte si tengono ben lontani e quei pochi che si avvicinano non possono che constatare l’inspiegabilità scientifica (non esiste nessun miracolo che si credeva tale smentito dalla scienza!). A qualcuno, pensiamo al nobel Carrel, capita anche di convertirsi…

      • Umberto P. ha detto in risposta a Norberto

        Grazie per la risposta. A tutti. Se Dio scendesse sulla terra con un carro di angeli…sicuramente crederei che esiste! E poi potrei scegliere se aderire al suo messaggio o no. E, credimi, sceglierei “si” con tutto il cuore. La mia domanda rimarrà sempre aperta, pensa, è una promessa che ho fatto ad una nonna ed anche ad una professoressa di filosofia. Ma non riesco sinceramente ad immaginare passi avanti che non siano un mettere a tacere la mia ragione.
        Non capirò mai perchè, se Dio esiste, ci ha voluto far dubitare della sua esistenza, giacchè bastava darci questa enorme certezza e farci scegliere POI, a ragione veduta, se aderire o no al suo messaggio.
        Norberto, la tua risposta mi ha colpito di più perchè non è la solita, in genere se ne parlo con qualcuno mi scoraggio da morire, perchè quello che sento sono parole entusiastiche, ma che sento enormemente lontane da me: “Ma come, non percepisci Cristo? Ma è evidente, ce l’hai davanti agli occhi, rifiuti l’evidenza”, etc.

        • Norberto ha detto in risposta a Umberto P.

          Ma il Dio cristiano non vuole imporre nulla alla libertà dell’uomo, la Sua presenza presente sarebbe una violazione palese del nostro libero amore per Lui. Saresti felice se una donna ti amasse perché costretta a farlo? Saresti sempre costretto ad aderire al Suo messaggio in quanto Lui è Verità, essendo Dio, Lui ti ha creato e sa cosa è l’uomo e conosce il tuo destino, ti conosce meglio di chiunque altro, sa quel che provi e sa quel che desideri e conosce la risposta a quel che desideri.

          Capisco chi ti ha risposto in quel modo, è in buona fede credimi. Per chi ha avuto la grazia di fare un incontro cristiano nella sua vita Dio diventa evidente come il fatto che io in questo momento ti sto scrivendo. Bisogna però capire che ci sono sempre abbastanza motivi per chi (ancora) non ha fatto questo incontro, il nostro compito è testimoniare che è possibile un’altra vita e, come canta Battiato, “ci vuole un’altra vita”: http://www.youtube.com/watch?v=5vA8wP_EIk8

    • andrea g ha detto in risposta a Umberto P.

      La risposta si trova nella Parola di DIO.

      Nella parabola del povero Lazzaro che vive cibandosi delle
      briciole che lascia il ricco Epulone, troviamo il dialogo
      drammatico post mortem tra il ricco e Abramo.
      Il ricco, ormai chiuso nel definitivo soggettivismo infernale,
      chiede ad Abramo di inviare sulla Terra qualcuno che avverta
      i suoi fratelli del rischio terribile che essi corrono
      (di finire cioè dove è lui):
      ” No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno”.
      Ma Abramo risponde: «Se non ascoltano Mosè e i Profeti,
      neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi».
      Lc XVI,19-31

      “Mosè e i Profeti”: ossia, la giustizia essenziale che riconosce
      l’esistenza di DIO; senza di essa, nulla serve.

    • lorenzo ha detto in risposta a Umberto P.

      Allora egli gli disse: “Se non ascoltano Mosè e i profeti, non crederanno neppure se uno risuscitasse dai morti”».(Lu 16.31)

  6. Salvatore Benvenuti ha detto

    I cosiddetti miracoli eucaristici non mi convincono. Chi mi assicura che sotto sotto non ci sia la manina di satana? Io non credo nella transustanziazione. Non ne vedo la necessità, né un esplicito ed inequivocabile annuncio da parte di Gesù Cristo. Credo che Egli con le parole pronunciate durante l’ultima cena intendesse dire ben altro. Il famoso discorso sul “pane di vita”, che viene solitamente citato come prova della istituzione della Eucarestia può essere riassunto con una semplice parola: simbiogenesi. Ciò che disse lo stesso Gesù ai suoi apostoli radunati in casa(e che viene spesso ignorato nelle cetechesi) chiarisce il significato delle sue parole dissipando ogni equivoco: “E’ lo Spirito che vivifica, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho detto sono spirito e sono vita” (Giovanni 6,63). Tengo subito a precisare che non sono né protestante né testomone di Geova. Sono un cattolico fondamentalista, dissidente e sulla Eucarestia, a proposito di “transustanziazione” la penso come Erasmo da Rotterdam.

    • lorenzo ha detto in risposta a Salvatore Benvenuti

      Sei un cattolico fondamentalista dissidente con o senza la supercazzola prematurata?

    • Panthom ha detto in risposta a Salvatore Benvenuti

      Non esistono i cattolici che non credono alla transustanziazione, tanto quanto non esistono vegetariani che non credono nella dieta priva di carne.

      Satana sarebbe alquanto contraddittorio se fosse all’origine dei miracoli eucaristici, i quali convertono milioni di persone ad un sano e regolare cammino cristiano. Più che i libri di Erasmo si dovrebbe provare con “Introduzione alla logica”.

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