L’UAAR si dissocia dalla violenza dei suoi simpatizzanti

violenza ateaTorniamo ad occuparci dell’UAAR, l’associazione di atei integralisti italiani, notando i passi in avanti compiuti dopo che i dirigenti hanno dovuto affidarsi a consulenti d’immagine per risollevare la credibilità dell’associazione dopo gli innumerevoli scandali interni.

I professionisti a cui si è affidata l’UAAR hanno notato infatti che in essa «prevale l’atteggiamento di contrapposizione frontale anche aggressiva anziché una strategia di “seduzione” (“Esisto perché sono “contro” qualcosa e non perché sono “a favore di qualcos’altro””)». L’aggressività di molti soci e simpatizzanti dell’UAAR è nota a tutti, lo abbiamo più volte sottolineato domandandoci da dove nasce l’ira, l’odio e la discriminazione verso le persone di fede religiosa che aleggiano nei loro cuori.

Ma sono le problematiche delle associazioni atee in generale: anche Richard Dawkins, lo ricordiamo, è dovuto intervenire sul suo sito web e corrispettivo forum dopo essersi accorto dei continui e violenti insulti gratuiti che venivano rivolti ai credenti, in particolare cristiani. Allo stesso modo nel 2012 la dirigenza UAAR ha dovuto dissociarsi dal proprio forum ufficiale per una “questione d’immagine”, perché «il peso delle discussioni interessanti vs. caciara/OT/trollaggio/insulti/battibecchi è enormemente spostato verso questi ultimi».

In un recente articolo invece, il comitato di coordinamento Uaar” ha finalmente condannato la violenza contro i credenti che frequentemente si osserva nei commenti sotto gli articoli che vengono pubblicati sul loro sito web: «C’è infatti chi vorrebbe un’associazione esclusivamente impegnata nella denuncia delle malefatte della Chiesa, dagli abusi sessuali da parte di quelli che definisce “inculabambini” alla circonvenzione di quegli incapaci di intendere e di volere che sarebbero i credenti», si legge. «Un’associazione che ricorra a slogan quali “cloro al clero”, che diffonda pensieri quali “l’unica chiesa che illumina è quella che brucia”. Sono gli stessi che vedono con orrore, come una forma di tradimento, ogni possibilità di “dialogo” con le comunità religiose. Talvolta sembra quasi che questi commenti siano la maggioranza. Poi l’Uaar va a congresso e queste posizioni non emergono praticamente mai».

Si prendono dunque le distanze da chi «sputa contro la religione», anche perché facendo così si è «meno capaci di aggregare» nuovi adepti. Una sincera conversione al dialogo o una tattica per apparire più seducenti verso i non credenti moderati? La risposta sembra la seconda, anche perché si prosegue criticando i soci e sostenitori violenti che promuovono l’aggressione, «senza ragionare in alcun modo sul fatto che, paradossalmente, potrebbero essere proprio atteggiamenti antireligiosi come i suoi ad allontanare potenziali iscritti». La preoccupazione, almeno apparentemente, sembra dunque è questa: ingrossare le file a tutti i costi, andare oltre i 4000 tesserati (dopo anni di militanza quotidiana!), anche se questo comporta l’allontanamento dei più violenti anticlericali.

La moderazione dei toni è solo una nuova strategia d’attrazione, come i manifesti atei per le città? Ben venga in ogni caso. I cattolici sono sempre pronti ad un dialogo aperto e rispettoso, lo si può notare anche sul nostro sito web, dove felicemente ospitiamo riflessioni costruttive di persone non credenti. Gli stessi commentano liberamente sotto gli articoli che pubblichiamo senza ricevere insulti o sbeffeggiamenti per la loro posizione esistenziale, anche se spesso coinvolti in discussioni intense. Si provi a presentarsi come “credenti” nei commenti sul sito dell’UAAR e chiunque sperimenterà, purtroppo, il trattamento poco civile che viene loro riservato da parte di molti utenti.

La redazione

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72 commenti a L’UAAR si dissocia dalla violenza dei suoi simpatizzanti

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  1. Giacomot ha detto

    Personalmente credo che ogni riga scritta in quel sito web sia un insulto alla realtà (vedi articoli che spesso e volentieri modificano i fatti e la verità a piacimento) e a tutti i credenti ,non solo cristiani .

    • Nofex ha detto in risposta a Giacomot

      Devo dire che rispetto ad alcuni anni fa si sono dati una calmata, oggi sono praticamente inesistenti.

      • Giacomot ha detto in risposta a Nofex

        Allora ti consiglio di non leggere i commenti agli articoli , fanno rabbrividire tanto fanno schifo .

    • Titor ha detto in risposta a Giacomot

      “Ogni riga” è esagerato. Nell’ottica di un equilibrio sociale a più voci, quel sito svolge indubbiamente anche una funzione di importante stimolo per il credente, e non mancano in esso – pur in una impostazione complessivamente discutibile – profili di verità. Credo che sia importante superare un’ottica “manichea” ed evitare, sempre, comunque e dovunque, le generalizzazioni.

      • Giacomot ha detto in risposta a Titor

        Sì grazie di avermelo ricordato , certe volte lo dimentico , infondo più li leggo e più ho voglia di essere un credente .

      • andrea g ha detto in risposta a Titor

        Gesù afferma: “IO sono la Via, la Verità, la Vita;
        nessuno viene al Padre, SE NON PER MEZZO DI ME”.
        Nessuno impone nulla, ma non si fà ‘salotto’, col
        Cristo: “chi non è con ME, è contro di ME”.
        Chi crede in Gesù, testimonia che Egli solo è la
        Via per la Vita Eterna.

        • Titor ha detto in risposta a andrea g

          Dice anche “Ama i tuoi nemici”.

          • andrea g ha detto in risposta a Titor

            Certamente, e li si ama testimoniando che Cristo
            è il Salvatore -unico- di ogni uomo.
            Il credente non odia alcuno, mentre l’ateo è
            perennemente ai ferri corti con DIO, e come conseguenza
            con chi crede.
            Tutto qui.

            • andrea g ha detto in risposta a andrea g

              Anche quando Gesù definisce i farisei “razza di vipere”,
              “sepolcri imbiancati”, “ipocriti”, “pulite l’esterno,
              ma all’interno siete pieni di putridume”, ecco, anche
              qui si manifesta unicamente l’Amore.
              Perchè il rischio che corriamo è grande, e se DIO vede
              necessario-indispensabile usare certe parole, è sempre
              per salvarci, dunque è sempre parola d’Amore.

              • andrea g ha detto in risposta a andrea g

                “Ama il prossimo tuo come te stesso”, ci dice
                il Signore.
                Dunque, chi è consapevole che tutta la nostra
                gioia (e dovere) consiste nell’amare DIO ‘prima di tutto’
                (il primo Comandamento), attuerà il secondo
                (Comandamento) ricordando sempre che chi nega DIO
                è in grave errore, e soprattutto che corre un
                rischio enorme: la morte eterna.

                • andrea g ha detto in risposta a andrea g

                  “28 ALLORA uno degli Scribi, avendoli uditi disputare,
                  e riconoscendo ch’Egli avea loro ben risposto, si accostò
                  e domandò: Quale è il primo comandamento di tutti?
                  29 E Gesù gli rispose: Il primo di tutti i comandamenti è:
                  Ascolta Israele: Il Signore Iddio nostro è l’unico Signore;
                  30 e: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con
                  tutta l’anima tua, e con tutta la mente tua, e con tutta la
                  tua forza. Quest’è il primo comandamento.
                  E il secondo, simile, è questo:
                  31 Ama il tuo prossimo come te stesso.
                  Non vi è altro comandamento maggior di questi”.
                  Mc XII

      • MarcoF ha detto in risposta a Titor

        Hai ragione, non ogni riga, ma ogni parola!!!!! 😉

    • andrea g ha detto in risposta a Giacomot

      Esatto, l’ateismo altro non è che un insulto
      alla Verità-
      Poichè esso nasce come (folle) opposizione a DIO,
      -dunque alla Realtà-
      percepito come Uno che impedisce all’io di far
      ciò che vuole, l’odio è intrinseco
      ad esso.

      • Giacomot ha detto in risposta a andrea g

        Esatto , ma se lo legge qualche ateo forse si mette a piangere …

        • manuzzo ha detto in risposta a Giacomot

          Na… loro sono razionali, per questo (che veri cuordileone che sono..) si dedicano a insultare i cristiani facendo ogni sorta di vignetta blasfema. In cambio noi cosa potremmo fare? insultare il nulla! ma il nulla non esiste, e quindi con chi ce la dovremmo prendere?

          Che poi uno se ne frega abbastanza alacremente è evidente, ma loro sono così violenti perché (lo ripeto, sono dei veri impavidi) si sentono al sicuro nel loro nulla nullefero rassicurante e scintillante, popolato di unicorni rosa invisibili e mostri degli spaghetti volanti….

          • andrea g ha detto in risposta a manuzzo

            Bellissimo-verissimo post!

          • Giacomot ha detto in risposta a manuzzo

            Diagnosi perfetta .

          • Eli Vance ha detto in risposta a manuzzo

            Hai centrato il punto. Non sarebbe comunque un atteggiamento cristiano ma volendo non è proprio possibile procedere all’insulto del nulla. Invece chi ha il “nulla da perdere” è piu spinto ad atteggiamenti aggressivi e intolleranti e i risultati si notano.

            • LeCorbeau ha detto in risposta a Eli Vance

              Direi di no.
              Il dialogo ed il valore che gli viene dato non sono dati dalla fede, ma dall’intelligenza ed educazione di ognuno.
              Io che sono ateo avevo un amicissimo di cui ho perso le tracce quando è partito per il seminario: si facevano delle chiaccherate lunghissime su Dio, il senso della vita etc, ma senza mai alzare la voce o litigare.
              Lo scopo del dialogo è questo: confrontarsi con gli altri e valutare le altrui visioni.
              Mi manca veramente molto, era una persona garbata e con una visione della vita molto particolare.

              • manuzzo ha detto in risposta a LeCorbeau

                ho quotato il commento, perchè giustamente mi riprende proprio su una mancanza che ho avuto nel non specificare che quelli che compiono quanto ho descritto sono una fetta (più o meno vasta non è questo il punto) di atei anti-teisti. Va da sè che esistono anche atei che sono aperti al discorso e non sono affatto intolleranti, e sono anch’essi presi di mira talvolta dagli antiteisti summenzionati perchè non bestemmiano abbastanza o non offendono apertamente i credenti.

              • Eli Vance ha detto in risposta a LeCorbeau

                Ho scritto “è piu spinto” e non diversamente proprio per evitare la generalizzazione.

      • Roberto Dara ha detto in risposta a andrea g

        E menomale che i commenti insultanti vengono scritti solo dagli atei sul sito Uaar!

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Roberto Dara

          Questa volta hai ragione…seppur non rivolto verso una persona non concordo con il contenuto del commento di andrea, tanti sono atei perché semplicemente noi credenti non siamo stati capaci di essere testimoni adeguati. Esistono forme di ateismo caratterizzato da inconcepibile violenza, sul web sopratutto, ma tanti altri hanno un approccio rispettoso ed è sempre sbagliato fare di tutta l’erba un fascio.

          • Roberto dara ha detto in risposta a Paolo Viti

            Purtroppo il web è un megafono molto potente per i pochi che urlano, spesso nascondendosi pure nell’anonimato.
            Tornando al post, fa bene l’articolista a sottolineare che Uaar ha solo 4000 iscritti, a fronte di un numero di atei e di agnostici che in Italia sfiora ormai i 14 milioni (23% della popolazione secondo un sondaggio Gallup http://www.corriere.it/cultura/12_agosto_14/ventura-cresce-ateismo-italia_16f48b24-e5f4-11e1-aa1f-b3596ab6a873.shtml). Ritenere quell’associazione rappresentativa degli atei italiani è pertanto assolutamente sbagliato.

            • Panthom ha detto in risposta a Roberto dara

              23 milioni? Mi fa molto piacere per voi, sentirvi una grossa comunità e gioire per la sua crescita vi avvicina molto a quel tipo di religione che combattete ma vi fa sentire anche meno soli.

              Devo sottolineare che se solo 4000 atei hanno deciso di associarsi strettamente per difendere i loro diritti è evidente che non c’è alcuna necessità di farlo in quanto nell’Italia vaticana gli atei sono più che rispettati, tant’è che appunto pochissimi sentono la necessità di associarsi per difendere i loro diritti. Ovviamente ricordo che l’Italia vaticana è l’8° paese al mondo in cui gli omosessuali sono maggiormente accettai: http://www.uccronline.it/2013/07/18/la-grande-bufala-dellitalia-omofoba/

              Se questa è la situazione dell’Italia vaticana, non è certo speculare quella degli stati in cui l’ateismo è ufficialmente governativo.

        • Giacomot ha detto in risposta a Roberto Dara

          Non ti dovrebbero neanche toccare certe parole visto che nulla ha senso e che per te ogni cosa che centra con la religione è inutile .

          • Locca ha detto in risposta a Giacomot

            Come sei pesante…

          • LeCorbeau ha detto in risposta a Giacomot

            2′ Avviso pe mancanza di voglia di dialogo 🙁
            Che nulla abbia senso nella nostra vita di atei e che la religione sia qualcosa di cui non si deve parlare lo dici tu.
            Mi dispiace, ma in questo non ti discosti molto da certi (pessimi) commenti del sito UAAR.

        • andrea g ha detto in risposta a Roberto Dara

          Dove sarebbero gli insulti, di grazia?
          Anyway, Gesù dice: “hanno odiato ME,
          odieranno anche voi”.
          Viceversa, il cristiano non odia alcuno:
          si limita a constatare la realtà delle
          Parole del Signore.

          • Roberto Dara ha detto in risposta a andrea g

            se non li sai vedere da solo…
            “l’ateismo… è un insulto alla Verità
            … nasce come (folle) opposizione a DIO…
            … l’odio è intrinseco ad esso”

            Gli atei sarebbero seguaci di un insulto alla verità (insulto verso l’intelligenza degli atei), gli atei sono dei folli perché si oppongono a Dio, gli atei sono intrinsecamente portati all’odio…

            • andrea g ha detto in risposta a Roberto Dara

              Ebbene?
              Se la mia opinione sul pensiero ateistico
              (motivato) è questa, tu mi vorresti impedire di
              esprimerla?

              Se io volessi impedire (cosa che non mi sogno di
              fare neanche lontanamente) a un ateo di affermare
              che la religione è roba per paurosi e dementi,
              tu saresti d’accordo?

              Ripeto: dov’è l’insulto?
              Ho forse insultato il sig Roberto Dara?
              Ma per piacere.

            • andrea g ha detto in risposta a Roberto Dara

              E poi se citi un post, citalo correttamente, senza saltare
              ciò che metterebbe in discussione il tuo assunto:

              Poichè esso nasce come (folle) opposizione a DIO,

              -dunque alla Realtà- (non citato)

              percepito come Uno che impedisce all’io di far
              ciò che vuole,
              (non citato: qui è la spiegazione dell’odio
              ateista: “Hanno odiato ME, odieranno anche voi”)-

              l’odio è intrinseco ad esso.

              Va beh.

        • manuzzo ha detto in risposta a Roberto Dara

          Vale la mi risposta data all’utente “LeCorbeau”

        • Li ha detto in risposta a Roberto Dara

          Come no! Apri un video religioso su youtube e vedi quanto è infiorettato di belle parole. Perlomeno fino a poco tempo fa: adesso vedo che molti commenti hanno scritto spam/rimosso. Sicuramente troppo pesanti per arrivare a rimuoverli.

      • Li ha detto in risposta a andrea g

        Fa ciò che ti piace. Un tipico concetto caro agli atei, e purtroppo anche ai satanisti.
        Sbagliano a vedere la Chiesa e gesù come bacchettoni, qui si tratta della salvezza delle nostre anime. E la preghiera è il modo migliore per assicurarselo. Pregare per sè, per i nostri cari, per il mondo.
        Il cristiano non si sente il supereroe del momento, ma nel suo piccolo, nel segreto della sua camera o in gruppo, fa la sua parte per seguire i precetti.
        Da tempo poi è stato dimostrato che in ospedale i pazienti che pregano hanno una convalescenza migliore. Sarà che nutrire speranze in Dio aiuti? Voi che dite?

        • andrea g ha detto in risposta a Li

          Dico che condivido; chiunque aderisca a Colui
          che ci ha creato ne riceve benefici.

  2. Umberto P. ha detto

    Concordo pienamente, ma è un usanza che vedo in tutte le comunità: se la comunità è cattolica, saranno consentiti commenti ad alzo zero verso chi non è cattolico. Ad esempio io potrei citare centinaia di commenti personali fraudolenti, volgari, disonesti, offensivi, fascisti, intimidatori che mi sono stati rivolti commentando su questo innocuo sito.

    A me non disturba affatto, perchè un commento rabbioso rivela la pochezza e la debolezza mentale di chi lo rivolge.

    Cito uno a caso, giusto per non parlare di aria fritta, ma potrei citarene mille:

    Laura ha detto in risposta a Umberto P.
    27 agosto 2013 alle 22:09
    “Ancora non capisco la tua guerra contro le donne, spingendo perché la loro salute si aggravi pur di uccidere esseri umani innocenti.”
    Di cosa stiamo parlando?

    Ma si può rileggere, ad esempio, tutta quella discussione per capire la qualità e puntualità degli altri commenti, per capire chi parla della materia in oggetto, e chi scrive solo per distribuire attacchi personali ed offese.Immagino sia uno sfogo, in molti casi. Il perchè lo spiega Giacomot nella discussione sulla Sindone: “con le persone che non ci piacciono, ci piace essere così con i nostri difetti”. E’ il tipico meccanismo di caccia alle streghe, tipico dei forum con un indirizzo molto preciso in antitesi con altri.

    Allora che facciamo, 1-1 a maleducazione con gli atei?!

    • Giacomot ha detto in risposta a Umberto P.

      Errore ho scritto : ”con le persone che non MI piacciono MI piace essere così con i MIEI difetti” .
      Se ti ho offeso da qualche parte nel vero senso di offendere citami e sarò ben lieto di scusarmi , ma di sicuro la stavo parlando di miei difetti che in quel caso era il fatto di essere stato aggressivo , era meglio se aspettavo una tua risposta a quella domanda ”che senso ha per te ?” .

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Umberto P.

      Purtroppo l’esempio che porti non è accettabile, è evidente che Laura stava usando la retorica del paradosso per farti comprendere come l’aborto è contro la salute materna, ovviamente non stava davvero intendendo che tu vuoi direttamente il deterioramento della loro salute.

      Non arrampichiamoci sugli specchi, a volte nel dialogo si usano forme di argomentazione particolari come questa, che di volgare non hanno nulla. In ogni caso mi piacerebbe sapere un altro commento che ritieni offensivo verso la tua persona in quanto ateo, perché ovviamente quello di Laura non è tra questi.

      Personalmente non ho mai visto un cattolico o un gruppo di essi deridere un ateo per il fatto di essere ateo. Ho sempre visto invece gruppi di atei che aprono pagine Facebook piene di bestemmie e di insulti verso i credenti, addirittura invitando a sbeffeggiarli in pubblico come ha chiesto di fare Richard Dawkins nel 2012.

      Non c’è nulla di paragonabile a questo nel mondo cattolico, l’onere della prova a chi afferma il contrario.

      • andrea g ha detto in risposta a Paolo Viti

        Pura verità.

      • Umberto P. ha detto in risposta a Paolo Viti

        Beh, se quello per te è dialogare, se quello non è un intervento scomposto, se per te quello non è un intervento offensivo, se per te quell’intervento pone le basi per una prosecuzione serena del dialogo, non vedo proprio di cosa stiamo parlando: le tue parole (e vedo che rappresenti molti utenti) non sono che la conferma di quanto dico.
        Scusami in quell’intervento cosa vedresti oltre all’insulto? Dove sta il fine ragionamento? Di esempi da citare ne avrei a bizzeffe, ma tanto la risposta sarebbe la stessa di Paolo Viti, e allora perchè perdere tempo a cercare?
        Se ci vogliamo spingere a ritenere accettabili e dialetticamente utili questo genere di commenti, posso sicuramente contestualizzare qualsiasi intervento sul sito dell’uaar, che non sia un insulto singolo.

        Certo non mi interessa essere intellettualmente disonesto per provare a dimostrare che io sono più bello degli altri.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Umberto P.

          Davvero non lo vedo come un insulto, oltretutto, anche se fosse vero, certamente non era dettato dal fatto che tu sia ateo. Ma in ogni caso, non è stato un insulto ma un modo di argomentare per paradosso.

          Avendo constatato che quello di Laura non era un insulto, ti invito a presentare questi infiniti esempi al posto di continuare a promettere di presentare questi infiniti esempi 😉

          Rispetto all’UAAR, sono gli stessi responsabili che hanno preso le distanze da questi insulti ai credenti (vedi articolo) quindi dovresti prima convincere loro che stanno sbagliando.

    • Titti ha detto in risposta a Umberto P.

      Non sei il solo: io ho perso il conto dei commenti irrispettosi…

      • Paolo Viti ha detto in risposta a Titti

        Ciao Titti, saresti così gentile da linkare questi commenti irrispettosi? Grazie. Non vorrei che fossero tutti come quello citato da Umberto…

        • Titti ha detto in risposta a Paolo Viti

          Sinceramente ho perso il conto…basta guardare dove intervengo e vengo attaccata, addirittura l’admin, si è dovuto prendere la briga di cancellare alcune risposte, perchè offensive nei miei riguardi.

      • Giacomot ha detto in risposta a Titti

        Titti e Umbi , non fatemi ridere , o se proprio volete siete liberi .

      • manuzzo ha detto in risposta a Titti

        Effettivamente qualche volta ho esagerato. Tuttavia sono sicuro di una cosa: non mi pare di averti mai sbeffeggiata in qualità di non credente/femminista/ altro, questo non ricordo di averlo fatto.

  3. Anneo ha detto

    Vorrei far notare un aspetto della questione atei-credenti che non viene mai preso in considerazione. Il fatto è che le due posizioni non sono speculari: l’ateo, che afferma che Dio non esiste, è in opposizione al teista, che crede nell’esistenza di un Dio unico e onnipotente. Il cristianesimo ne è, se vogliamo, un caso particolare, in quanto si fonda anche sul riconoscimento della natura divina di Cristo e sulla sacralità del racconto biblico. Quello che sostengo è che, mentre ateismo e teismo sono in una irrisovibile opposizione dialettica, il cristianesimo si trova in una situazione più problematica, in quanto enorme corpo di dottrine delle quali molte paiono irragionevoli. Insomma è più probabile la verità di una singola proposizione piuttosto che quella di un intero complesso di enunciati. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano i credenti.

    • manuzzo ha detto in risposta a Anneo

      Bellissima domanda, seria e costruttiva.

      Premesso che, se uno è ateo e mi lascia in pace, non ho nulla contro di lui (finchè mi lascia in pace, se poi vuole farmi strisciare nelle catacombe è un altro caso…) ma salto la parte delle contrapposizioni, e vengo subito al dunque.

      Allora per come la vedo io (parere strattamente personale che non vuole rappresentare altri al di fuori di me a quest’ora 😀 ) non mi interessa arrivare a forme di teismo/ateismo/deismo ecc… per ragionamenti. Basta fissare delle ipotesi adatte e si costruiscono (un pò come nella geometria euclidea) tutte le cose che si vogliono, perciò quando sento affermazioni sulla teodicea (“perchè Dio fa morire i bambini?”) o frasi come “non può essere che con la morte finisce tutto, dev’esserci qualcos’altro”, sono davvero in grado di spegnere il cervello e di dire:” va bene, hai ragione”, che tanto con le determinate ipotesi fissate, all’altro non lo smuovi dalla sua posizione, rimane lì con la sua verità e non può esserci confronto. Quindi fuori sia il teismo che l’ateismo dal mio cervello, bannatti, out, ok?

      Detto questo, il punto è che tutta sta caciara di cattolici che ronzano dappertutto qui in Italia asseriscono che un signore, ca. 2000 anni fa, è resuscitato ed ha fatto anche altri prodigi, non smentiti (solo questi ultimi) dall’opposizione ( es: talmud ebraico, ma mi sembra anche quello persiano..). Come sappiamo questo?!? Perchè un manipolo di pazzi, ha predicato per anni e anni, in una decina di lingue diverse, la vita del signore di cui sopra, dicendo che aveva fatto dei cosiddetti miracoli (o aveva infranto le regole della scienza, se preferite) ed il punto è fino a qui, poco cambia rispetto al cacciatore che ti dice che ha fatto fuori tre leoni con una cartuccia (ricordate i fil di pierino 🙂 ?).
      Il punto è che questi dicevano in buona parte cose simili, battendo e ribattendo sulla resurrezione del signore summenzionato. Orbene, o questi erano dei pazzi furiosi che sotto tortura e in punto di morte non avevano rinunciato a una sorta di “patto” che avevano tra di loro, così, per fanastismo di gruppo; oppure dicevano la Verità (questa volta con la V maiuscola). E devo dirla tutta, mi pare che con i rotoli del mar morto il sipario sia calato. Se poi ci saranno novità in merito (come un commovente Luigi Cascioli che si sforza di dimostrare l’esistenza di questo o quel personaggio storico) sarò ben lieto di ascoltare, purchè non siano ragionamenti che si piegano su se stessi, la logica non è che sia questa sconosciuta tanto ignota poi…

      • Umberto P. ha detto in risposta a manuzzo

        Giuro che non ho capito il senso di questo commento, e l’attinenza alla discussione!
        Stai dicendo che il punto è che tu hai le prove che appartieni alla religione giusta? Ma, non penso, sono argomenti che tante altre volte non hanno convinto: che dire allora degli islamici che vanno al martirio senza neanche aver mai conosciuto Maometto…

    • manuzzo ha detto in risposta a Anneo

      Solo ora mi rendo conto di aver risposto parzialmente: riguardo all’irragionevolezza di alcune preposizioni, beh anche qui si arriva a dimostrarle per via logica fissando l’ipotesi della divinità di Cristo, quindi se si accetta la buona fede dei racconti apostolici, le cose che a prima vista sembrerebbero irragioevoli, diventano quasi scontate (es: verginità di Maria, ma vi pare che una divinità ha bisogno di deflorare a mo di penetrazione un qualsiasi soggetto per renderlo/a gravido/a? ; oppure: la chiamata alla castità prematrimoniale, ho dovuto studiare un pò per capirla ma adesso mi è abbastanza chiara la motivazione)

      • Anneo ha detto in risposta a manuzzo

        Dunque il fondamento è la forza della testimonianza apostolica, che però a mio modo di vedere ha tutti i problemi di ogni tradizione storica, del resto si potrebbe disputare a lungo sulle datazioni dei Vangeli, sulle loro presunte corrispondenze e sulle loro presunte contraddizioni, e non se ne verrebbe a capo. Per quanto riguarda il secondo commento, in effetti è vero che le varie credenze del cristianesimo non sono slegate tra loro ma le une sono conseguenza delle altre, e questo in effetti riduce il campo, però l’asimmetria logica permane. L’ateo, o il teista, ha un atteggiamento più prudente rispetto alla verità, non abbraccia una dottrina dalla grande potenza spirituale ma che può rivelarsi con forte probabilità un colossale errore piuttosto che una grandiosa rivelazione.

        • Eli Vance ha detto in risposta a Anneo

          Ho forti dubbi che la prudenza sia indicatore di probabilità di verità, ma perseguiamo comunque questa via. Ipotizzo un modo per stabilire il grado di prudenza composto da due semplici fattori: una è la portata spirituale come dici tu e l’altra è il rispettivo grado di attendibilità storica, che possiamo moltiplicare fra di loro. Ebbene il cristianesimo possiede un certo grado di attendibilità storica che sia vero (testimonianza fino al martirio e ribaltamento di un forte sistema ideologico caratterizzato da paganesimo e filosofia greca d opera di una religione insignificante dal punto di vista del potere) ma una portata spirituale immensa (il che è un bene se è vero ma un male se non lo è, quindi rischioso), invece il teismo generico e l’ateismo sono concezioni astratte non fondate su alcun indizio storico, quindi indicatore pari a zero ma con portata spirituale minore, cioè rischiosità minore e in ciò meglio del cristianesimo. Moltiplicando i due fattori per ogni concezione risulta il cristianesimo con il punteggio piu alto.

  4. SaBer ha detto

    Si prendono le distanze da chi sputa contro le religioni anche perchè stanno cercando di spacciarsi per tale. Sai che smacco per gli invasatei? 🙂

    • Li ha detto in risposta a SaBer

      Ma per essere religione non bisogna avere una figura da seguire?

      • Li ha detto in risposta a Li

        Se ogni ateo prende come spunto sè con l’idea di confidare solo in sè stesso, visto che siamo tutti diversi non si fa casino? Non c’è qualcuno che dice io sono meglio, dovrei essere più importante?

    • Titti ha detto in risposta a SaBer

      Ecco un’altro esempio di rispetto: gli Atei sono “invasatei”, invece i religiosi, sono tutti così pacati, per carità…immagino SaBer se ti dessero del “bigotto” o altro…

  5. Sophie ha detto

    L’UAAR mi ha bannato un commento dove ricordavo i 20.000 cristiani uccisi dai Boxer cinesi (la maggior parte decapitati) e i migliaia di cristeros ammazzati (le donne anche violentate).

    • Li ha detto in risposta a Sophie

      Non solo l’UAAR avrebbe da ridire appena porti alla luce i cristiani massacrati. Chissà come la metterebbe boko haram o i fondamentalisti indiani (dell’India) e così via.

    • andrea g ha detto in risposta a Sophie

      Comprensibile, ricordare certe cose mette nero
      su bianco la violenza del pensiero ateistico verso
      chi viene ritenuto mentalmente inferiore.

      • andrea g ha detto in risposta a andrea g

        Già nella Rivoluzione x eccellenza, quella che doveva
        liberare l’uomo dall'”infamia” religiosa, troviamo i
        massacri di contadini (altro che il mito dei nobili fatti
        fuori), donne e abmbini, ‘colpevoli’ di preferire DIO
        al messia Robespierre:

        “«Schiacciate totalmente questa orribile Vandea», scrisse a Dembarrère
        il Comitato di salute pubblica.
        Ma la Vandea, nel linguaggio rivoluzionario, non indicava un popolo
        con la sua storia e una propria personalità.
        In questo discorso non era che il campione estremamente rappresentativo di una razza inferiore di uomini superstiziosi e fanatici,
        stupidi esseri incapaci di riconoscere i benefici della libertà.”
        (…)
        “Le era state date il nome di Vandea, perché occorreva pure chiamarla
        in qualche modo e perché un gran numero di quegli esseri inferiori abitava un dipartimento con quel nome.
        Ma non era il nome di un
        popolo, bensì l’etichetta di una cattiva varietà da cui occorreva ripulire il suolo della patria”.

        http://www.kattoliko.it/LEGGENDANERA/modules.php?name=News.

    • Sophie ha detto in risposta a Sophie

      Un commento perchè c’ho scritto una volta sola non essendo mia abitudine cagare il sito UAAR e i suoi adepti.

  6. Daniele ha detto

    L’UAAR non ha ancora preso alcun provvedimento contro la violenza di alcuni suoi simpatizzanti, visto che nei commenti ad uno dei post apparsi di recente sul sito UAAR si trovano parole del tipo “la religiosità è un disturbo mentale da curare”, si trova che Papa Pio XII, che ha istituito il Dogma dell’Assunzione di Maria, viene chiamato “Papoccio”, ecc…

    • andrea g ha detto in risposta a Daniele

      Con tutto il rispetto, Daniele, non condivido la
      tua idea: non si può censurare un’opinione, per
      quanto assurda essa sia.
      Non credi?

      • Max ha detto in risposta a andrea g

        Si’, meglio rispondere con una battuta. Per esempio, chi afferma “la religiosità è un disturbo mentale da curare” non dice nulla perche’ tale opinione non e’ supportata da alcuno studio scientifico; in compenso, tali battute dicono molto su chi le scrive 😉

  7. geminitolk ha detto

    Immagino che Roberto Dara e Titti vadano in giro a dire “amate i credenti!”. O che qualche ateo lo abbia fatto: no, la verità è che solo i credenti vi accolgono, a cominciare da quel grande santo di Benedetto XVI!

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