Alcuni motivi per essere contro al Gay Pride

Gay Pride 
di Giuliano Guzzo*
*sociologo

 
da Il Giornale di Vicenza, 12/06/13
 

Egregio Direttore,

desidero esprimere forte perplessità rispetto al “Gay Pride” in programma per sabato a Vicenza [sabato scorso, 15 giugno, ndr]. Perplessità che nasce da più considerazioni.

La prima riguarda la natura stessa di questo genere di manifestazione, sovente contrassegnate da volgarità e provocazioni che mal si conciliano con la più che legittima richiesta, da parte dei cittadini omosessuali, di non subire alcuna forma di discriminazione; sfugge infatti il nesso – sempre che un nesso vi sia – fra l’esibizione, anzi l’ostentazione della propria sessualità e la richiesta di non essere trattati come “diversi”. La spettacolarizzazione del sesso, compreso quello di tendenza eterosessuale, offende il pudore e meraviglia che sfilate orientate allo scandalo siano consentite.

Una seconda ragione di perplessità deriva dall’opportunità stessa di un “Gay Pride”: a che serve? Forse a chiedere che la cattolica Italia sia meno “omofoba” e più tollerante? Fortunatamente il nostro Paese, su questo versante, è già all’avanguardia. Basti dire da noi l’omosessualità è stata depenalizzata nel lontano 1866 – ben prima dall’anglicana Gran Bretagna (1967), della Germania comunista (1968), della luterana Norvegia (1972) o d’Israele (1988) – e che un recentissimo studio a cura del Pew Research Center afferma che siamo addirittura l’ottavo Paese al mondo quanto ad accettazione sociale dell’omosessualità. Non solo: se osserviamo l’andamento di siffatta tolleranza per gli ultimi cinque anni scopriamo come, mentre in Germania ed in Spagna – Paesi nei quali unioni civili e nozze gay sono legali -, fra il 2007 ed il 2013 l’apertura verso l’omosessualità è aumentata dal 6%, da noi il fenomeno sia stato ancora maggiore: più 9%. A questo si aggiungano i dati dell’UNAR – acronimo che sta per Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – presso il quale esiste un numero verde per la segnalazione di presunti casi di “omofobia”; ebbene, nel 2012 le chiamate sono state 135. Numero comunque non basso, ma non catastrofico e certo non da Paese “omofobo” o che abbisogni di norme “anti omofobia” giacché, oltre alla L. 25/6/1993 n. 20 contro i crimini d’odio, già vige il reato di ingiuria per chi lede l’onore di una persona (art. 594), la diffamazione (art. 595), la diffamazione per mezzo stampa (art. 596 bis) nonché l’aggravante comune per aver agito per motivi abietti o futili (art. 61).

Tornando dunque al “Gay Pride” di Vicenza, rimane da capire la ragione di una simile manifestazione. Se serve a chiedere più tolleranza, come abbiamo visto, sfonda una porta aperta. Lo stesso se serve a chiedere diritti per gli omosessuali conviventi, giacché questi diritti sono già presenti nel nostro ordinamento. Il problema è che molte volte questo non si sa – prova ne è la recente pubblicazione di un libro eloquente sin dal titolo: Certi diritti che le coppie conviventi non sanno di avere (Nuovi Equilibri, 2012) – oppure viene volutamente taciuto al fine di propagandare le unioni civili.

Per queste ragioni, rammentando l’importanza di un adeguato contrasto alle discriminazioni e sottolineando l’assoluta importanza del rispetto per ogni persona, ritengo che il “Gay Pride” non solo non incoraggi alcuna forma di rispetto, ma ne sia, con le volgarità che notoriamente ospita, lampante negazione.
Giuliano Guzzo

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82 commenti a Alcuni motivi per essere contro al Gay Pride

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  1. soren liston ha detto

    ottima analisi!

  2. Roberto Dara ha detto

    In base a questo ragionamento sarebbe inutile fare qualsiasi manifestazione, ad esempio perché celebrare il 25 aprile o il 1 maggio? L’Italia è stata liberata ormai da 68 anni, mentre il Lavoro è addirittura la base fondante della nostra Repubblica all’art. 1 della Costituzione!

    • Pino ha detto in risposta a Roberto Dara

      ma tu credi ancora alle baggianate tipo 25 aprile e primo maggio? Allora credi anche alla favola di Biancaneve

      • Roberto Dara ha detto in risposta a Pino

        Scusa ma non ho capito questa tua battuta. Sulla mia agenda il 25 aprile e il 1 maggio sono festivi, e dappertutto vengono effettuate manifestazioni a spese quasi sempre della collettività.

        • Katy ha detto in risposta a Roberto Dara

          Durante le manifestazione del 25 aprile e 1 maggio non vi è alcuna esibizione sessuale, decisamente volgare per chiunque assiste. Non si fanno richieste inutili e sopratutto non ci sono doppi fini, come invece hanno i Gay pride. In ogni caso è legittimo manifestare ma esistono modalità opportune e altre inopportune, questo è il tema centrale.

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Katy

            Secondo Guzzo non sarebbe neanche legittimo manifestare perché i gay avrebbero già ottenuto tutto.

            • Katy ha detto in risposta a Roberto Dara

              Capisco che tu voglia gettare fango, zittire e possibilmente far sparire persone che la pensano diversamente da te, tuttavia mi sembra che nell’articolo si esprimano “forti perplessità rispetto al Gay Pride”, dando tre diverse ragioni, non mi pare vi sia alcuna richiesta di negare la manifestazione ma una pubblica esposizione delle proprie perplessità. In ogni caso anche se avesse chiesto l’abolizione del Gay Pride avrebbe avuto ragione, non è certo questo il modo di manifestare che è un diritto a patto che si rispettino gli altri e le persone in cui si svolge l’evento. Ho partecipato a numerosi Gay pride negli anni scorsi perché la pensavo diversamente da ora, so benissimo quel che accade e non vorrei che gli abitanti delle città vedessero quel che ho visto io.

            • LawFirstpope ha detto in risposta a Roberto Dara

              La prima riguarda la natura stessa di questo genere di manifestazione, sovente contrassegnate da volgarità e provocazioni che mal si conciliano con la più che legittima richiesta, da parte dei cittadini omosessuali, di non subire alcuna forma di discriminazione.

              Scripta manent.

    • Giacomot ha detto in risposta a Roberto Dara

      Quindi ti va benissimo se si spogliano o si mettono a fare film porno direttamente sui carri . Tanto a che serve ragionare ?

    • Panthom ha detto in risposta a Roberto Dara

      Soltanto Roberto Dara poteva paragonare il 25 aprile al Gay pride, poveri noi.

      E’ talmente ossessionato dai gay che l’altro giorno si batteva per a favore della poligamia pur di avvalorare le nozze gay, tanto chi se ne frega delle donne! 😉

      • Roberto Dara ha detto in risposta a Panthom

        Dico solo che le cose scritte da Guzzo sono di scarso significato. Per me manifestare il 25 aprile e il 1 maggio ha un senso importante anche se i temi di quelle manifestazioni sono abbondantemente recepiti e raggiunti. Analogamente il Gay Pride, se è vero, come Guzzo ritiene, che l’Italia sia già un paradiso per gli omosessuali, a maggior ragione una manifestazione a loro dedicata dovrebbe non solo essere svolta, ma dovrebbe ottenere il sostegno praticamente di tutta la popolazione!

        • Panthom ha detto in risposta a Roberto Dara

          Non c’è certo da stupirsi, nessuno si aspetterebbe da te un atto di riconoscimento. D’altra parte il detto dice che solo i cretini non cambiano idea.
          Giuliano Guzzo dice cose diverse e sopratutto ne dice molte altre, che tu non capisci o non hai voluto capire perché sei troppo preso dal colorato mondo gay. In ogni caso Roby, nessuno problema…il tuo commento era già previsto e dato per scontato, non sei riuscito ad argomentare le tue idee di scarso significato ma in ogni caso ho apprezzato il tentativo.

          Ti consiglio però di tornare a parlare di chi critica il Gay Pride come violento anti gay e intollerante verso l’opinione altrui, forse eri più credibile.

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Panthom

            Violento no, perché la libertà di parola e di opinione sono sacre, ma Intollerante e pieno di pregiudizi sicuramente.

            • LawFirstpope ha detto in risposta a Roberto Dara

              Pregiudizi? Sono postgiudizi, casomai (cioè a cose fatte) 🙂
              E in cosa sarebbero intolleranti?
              Essere contrari al cattivo gusto è da intolleranti?

              • Roberto Dara ha detto in risposta a LawFirstpope

                Essere contrari alle manifestazioni di “appartenenza” con migliaia di liberi partecipanti che non chiedono e non fanno cose contrarie alla legge è sicuramente da intolleranti. Gli eccessi esibizionistici possono essere censurabili, ma non fanno perdere assolutamente il senso positivo dell’intera manifestazione.

                • LawFirstpope ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Siamo sicuri che invece non ci si nasconda dietro questo ‘senso positivo’ per scatenare i più animaleschi impulsi dietro il beneplacito delle autorità (che nulla possono dire pena l’etichetta di omofobia?).

                  • Roberto Dara ha detto in risposta a LawFirstpope

                    Anche se fosse (e ripeto che si tratta solo di eccessi, basta andare personalmente ad un Gay Pride e rendersene conto, anziché guardare solo qualche foto su qualche sito contrario), non è un motivo sufficiente per chiedere di proibire una manifestazione che si svolge da decenni in tutto il mondo.

                    • LawFirstpope ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Quindi le tue argomentazioni per giustificare la presunta bontà del Gay Pride sono:
                      1) Si svolge da decenni
                      2) Si svolge in tutto il mondo ?

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Non sono le uniche, ma mi sembrano già motivazioni sufficienti per accettarlo serenamente senza ogni volta scandalizzarsi e chiedere di annullarne lo svolgimento, da parte delle solite associazioni benpensanti e vagamente omofobe. I disturbatori omofobi di professione di Forza Nuova ovviamente sono una cosa a parte, oggetto delle attenzioni della DIGOS.

                    • LawFirstpope ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Ma mi sembrano motivazioni sufficienti

                      Quando hanno cominciato a farli e non erano così diffusi allora tu eri contrario?
                      In più anche la tratta dei neri è durata per decenni in tutto il mondo: saresti stato favorevole?

                      PS: non mi venire a dire che sto tentando di equiparare le cose: ti sto solo facendo notare l’assurdità di un certo metodo di valutazione.

                    • Laura ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Noto nelle parole di Roberto un atteggiamento vagamente razzista verso le minoranze e verso chi ha idee contrarie al politicamente corretto. E’ solo una mia impressione?

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Roberto Dara

          Guzzo compie un’analisi molto interessante invece a mio avviso, parla della spettacolarizzazione del sesso, oltre che dall’inutilità delle richieste dei gay perché non esiste alcun livello di emergenza omofobia e tutti i loro diritti sono già rispettati con l’ordinamento vigente (il matrimonio non è un diritto né etero né omo, ma è previsto soltanto per alcune persone e non per altre, come ad esempio gay, minorenni, poligamici, incestuosi, amici, sorelle, fratelli ecc.).

          L’analisi è perfetta:
          1) Spettacolarizzazione del sesso
          2) Nessuna emergenza omofobia, come dimostrano le ricerche
          3) Tutti i diritti già garantiti dall’ordinamento attuale e dall’immenso flop nazionale dei registri sulle nozze civili.

          Il Gay pride è una esibizione squallida che un Paese civile dovrebbe e potrebbe risparmiarsi, oltre che profondamente omofoba in quanto dipinge pubblicamente gli omosessuali come delle macchiette sciocche, immature e sessualmente pervertite.

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Paolo Viti

            Guzzo compie un’analisi superficiale oltreché piena di pregiudizi. Le motivazioni addotte sono di scarso significato perché:
            1 – La spettacolarizzazione del sesso non è una prerogativa del mondo gay, ma è ormai onnipresente in TV, nel cinema, nella pubblicità e nel linguaggio comune;
            2 – Non so a quali ricerche ti riferisci, i giornali parlano quasi quotidianamente di episodi di intolleranza, e a volte anche di violenza, commessi ai danni di gay in Italia;
            3 – Anche se fosse vero che i diritti civili di gay siano pienamente riconosciuti, e sappiamo tutti benissimo che non è così, questa non è una motivazione sufficiente per negare ad un gruppo di persone che si riconosce in un’appartenenza di manifestare liberamente questa loro caratteristica. Sarebbe come negare agli irlandesi di effettuare parate in giro per il mondo nel giorno di San Patrizio.
            La vera motivazione dell’opposizione ai vari Gay Pride (che si svolgono pacificamente da diversi decenni in tutti i paesi democratici del mondo) è esclusivamente di natura repressiva e bigotta, derivata dal “fastidio” di sopportare certe diversità. In poche parole, di “omofobia”.
            Se dessero fastidio solo certi eccessi esibizionisti che possono accedere in certe manifestazioni, basterebbe non andarci.

            • LawFirstpope ha detto in risposta a Roberto Dara

              1) Leggi bene, Guzzo si lamenta anche di quella.
              2) Quasi quotidianamente? Non esageriamo, in più tanti casi sono strumentalizzati e spesso le associazioni gay si “appropriano indebitamente dell’omosessualità altrui” (ragazzi che, per una loro sensibilità, devono essere ritenuti gay a tutti i costi oppure ragazzi il cui tentato suicidio deve avere come causa la discriminazione) per spettacolarizzare delle tragedie e suscitare l’indignazione delle persone (come al solito si può solo fare leva sui sentimenti fomentando odio, non sulla razionalità; anche i fascisti facevano così).
              3) I diritti gay sono pienamente riconosciuti (poco importa se vuoi trascinare chissà chi nel tuo “sappiamo benissimo tutti che non è così”): è scritto in quest’articolo recente che dovresti aver bene letto perché hai anche commentato
              http://www.uccronline.it/2013/06/19/ad-essere-discriminata-e-la-famiglia-naturale/

              In quanto alla tua ultima chiosa, se i gay manifestassero pacificamente e decorosamente penso che nessuno (pur non condividendo) avrebbe proprio nulla da ridire.

              Se dessero fastidio solo certi eccessi esibizionisti che possono accedere in certe manifestazioni, basterebbe non andarci

              Che discorso è? Se si è contrari a qualcosa (e soprattutto si hanno buoni motivi) bisogna condannarla: se in una manifestazione facessero sacrifici umani, saresti pronto a dire “basta non andarci”?

              La vera motivazione dell’opposizione ai vari Gay Pride (che si svolgono pacificamente da diversi decenni in tutti i paesi democratici del mondo) è esclusivamente di natura repressiva e bigotta

              Già, però come al solito non sai spiegare perché ci sono atei che sono contrari a questo scempio (perché di questo si tratta).

              Ora non ti dico moralità (parola che sembra per te avere ben poco significato), ma buon gusto almeno…

              • Roberto Dara ha detto in risposta a LawFirstpope

                Ribadisco: la mancanza di buon gusto da parte di qualcuno è motivo sufficiente per chiedere di vietare una manifestazione a cui partecipano migliaia di persone allegre e corrette? Guzzo ha scritto quella letterina per chiedere di proibire (cosa significa altrimenti “esprimere forte perplessità” relativamente allo svolgimento di una manifestazione) il Gay Pride di Vicenza, anche se con ben poca speranza di ottenere ragione. I bigotti benpensanti esistono anche tra gli atei, così come esistono persone aperte tra i cattolici.
                I diritti dei gay non sono pienamente riconosciuti, in quell’articolo di UCCR sono state ampiamente confutate le tesi di chi pensa ciò. Il riconoscimento delle coppie di fatto ed il matrimonio omosessuale sarebbero un importante passo avanti per i diritti degli omosessuali.

                • LawFirstpope ha detto in risposta a Roberto Dara

                  In quell’articolo di UCCR sono state ampiamente confutate le tesi di chi pensa ciò.

                  E dove?

                  I bigotti benpensanti esistono anhe tra gli atei

                  E allora mi piacerebbe sapere una definizione di ‘bigotto’.
                  “Esprimere forti perplessità” non significa proibire (poi si sa l’ideologia trionfa anche sulla realtà): significa parliamone, discutiamo se i motivi di questa manifestazioni non siano pretestuosi per fare baccanali.

                  “Allegre e corrette”: prova a digitare “Gay Pride” su immagini google e dimmi se da qualche parte te ne esce una che possa dare una parvenza di serietà e decoro (non mi verrai a dire che il decoro non è una virtù?).

                  Poi, per carità credi pure a quello che ti pare….

                • Paolo Viti ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Ci sono modalità di manifestare che non violano la morale pubblica e il diritto a non essere spettatori di volgari spettacolarizzazioni del sesso, svolgendosi in città non è possibile “cambiare canale” per chi vi abita e si trova a passare da quelle parti. Ed è inconcepibile in uno stato civile che gli abitanti e i cittadini siano presi in ostaggio da una minoranza di esaltati.

                  Ti invito a rispettare le opinioni degli altri, ovviamente in nome della diversità di cui hai paura.

                  La mancanza di nozze gay e unioni civili non sono discriminanti verso nessuno, così non si discriminano i poligamici se il matrimonio è previsto per soli due coniugi, così come non di discriminano gli incestuosi se il matrimonio non è aperto a persone con legami di parentela.

            • Paolo Viti ha detto in risposta a Roberto Dara

              La tua risposta mi risulta inconsistente e imbevuta di razzismo e pregiudizi, anche perché non tiene conto delle affermazioni dell’articolo.

              1) Un conto è spettacolarizzare il sesso in televisione, un altro è farlo per le strade davanti ai bambini. Sopratutto se è una sessualità omosessuale, ampiamente respinta dalla maggioranza delle famiglie italiane.

              2) Le ricerche sono citate nell’articolo e dimostrano come non vi sia alcuna emergenze di omofobia, anzi c’è un dilagare di violenza in senso contrario come i tuoi commenti spesso dimostrano.

              3) Sempre nell’articolo non si nega la manifestazione in sé ma la modalità di manifestare, questo aspetto non lo hai colto.

              Ritengo che i toni usati nel tuo commento contro chi la pensa diversamente denotino chiaramente il razzismo omosessuale e dei sostenitori degli omosessuali verso chi non è d’accordo con loro, come d’altra parte è stato fatto notare in molte occasioni.

          • manuzzo ha detto in risposta a Paolo Viti

            “in un paese civile”: no, l’Europa è un continente ateo. E per me un continente ateo non può essere civile (o almeno avrà una parvenza di civiltà, ma sarà solo un’illusione relativamente breve)

    • gladio ha detto in risposta a Roberto Dara

      Alle manifestazioni del 25 aprile e del primo maggio non c’ è nessuno che da un carro di carnrnevale si cala le brache esibendo “urbi et orbi” il proprio sedere.

      • Roberto Dara ha detto in risposta a gladio

        Perbacco, che gesti inconsulti e pericolosi… E per questo tu proibiresti manifestazioni con migliaia di allegri e liberi partecipanti?

        • Max ha detto in risposta a Roberto Dara

          Sono convito (o spero) che la maggior parte delle persone che partecipano ad un gay pride non mostrino il sedere nudo.

          Qualcuno c’e’ pero’. E c’e’ chi la considera una cosa normale. Per esempio, i cafoni la considerano una cosa normalissima.

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Max

            Infatti è una cosa un po’ cafona. Accade peraltro in quasi in tutte le sfilate di carri di carnevale. Ma non mi sembra certo un motivo valido per vietare completamente una manifestazione.

            • Max ha detto in risposta a Roberto Dara

              Non ho detto che va vietata la manifestazione. Ma non c’e’ nulla di male a richiedere di evitare di girare a seno o con il sedere di fuori.

            • Paolo Viti ha detto in risposta a Roberto Dara

              Non bisogna vietare la manifestazione, ma evitare che si svolga come si svolge oggi e magari che passi attraverso le vie principali dove la maggioranza dei cittadini è contraria a questa spettacolarizzazione di un comportamento sessuale. E lo dico sopratutto per salvaguardare la dignità dei moltissimi omosessuali che non si riconoscono in questa pagliacciata e vengono discriminati in quanto dipinti pregiudizialmente come persone immature e perverse sessualmente da coloro che sono favorevoli al Gay pride.

      • LawFirstpope ha detto in risposta a gladio

        Però al concerto del primo maggio mi pare che di braghe calate… 😀

  3. Sophie ha detto

    Ovviamente il Papa non ha detto nulla sul Family day…

    • MarcoF ha detto in risposta a Sophie

      Beh, però all’Angelus di oggi, che puoi riascoltarti qui http://www.youtube.com/watch?v=cvIVAW0e0zw , ha esortato ad andare contro corrente, soprattutto quando ci propongono valori avariati che ci fanno male come un pasto andato a male….!!

      Secondo me, nei valori avariati ha voluto includere anche quello di cui si parla in questo articolo…….

      • Sophie ha detto in risposta a MarcoF

        Guarda che in Italia si faranno i matrimoni gay perchè qualcuno va “interpretato” e perchè si contenta di qualcosa detto quando nessuno lo conosceva.

  4. Pino ha detto

    proporrei un etero pride. Non capisco perchè i gey sì e gli etero no, la trovo una totale discriminazione.

  5. Brain ha detto

    Come per tutte le manifestazioni pubbliche nelle democrazie avanzate i “lamentoni” di turno ci sono sempre, che hanno delle “perplessità” su questa o quella cosa, cosa di per se del tutto legittima. Hanno una bellissima arma democratica a loro disposizione. Non piace una certa manifestazione? benissimo, liberissimi di non andarci, facciano altro, lasciando invece coloro che vogliono parteciparvi e/o assistervi di farlo. Il rispetto per gli altri lo si comincia a dimostrare anche così.

    • Pino ha detto in risposta a Brain

      il rispetto per gli altri si comincia a dimostrare facendo dimostrazioni in cui non si esibiscano culi al vento ed atteggiamenti di una volgarità inaccettabile ed offensiva come solitamente avviene nei gay pride, esibizioni che mettono perfettamente in luce il livello di incultura, imbecillità e immoralità di chi partecipa a simili pagliacciate.

    • Giacomot ha detto in risposta a Brain

      Atti osceni in luoghi pubblici .

    • Qumran ha detto in risposta a Brain

      Senti chi parla di rispetto 🙂
      Quello che avviene ai Gay pride è la più grande mancanza di rispetto della dignità umana che si sia mai vista: http://www.uccronline.it/2013/06/14/la-tristezza-del-gay-pride-e-la-controproposta-dei-cittadini/

      In ogni caso il tuo concetto di democrazia è errato, non tutte le forme di manifestazione sono ammesse sopratutto le schifezze dei Gay pride. Se volete manifestare ne avete tutto il diritto ma in questo modo oltre a risultare offensivi alla morale pubblica vi rendete anche ridicoli e non fate altro che confermare il pregiudizio di chi vi vede come persone immature e perverse.

      • Brain ha detto in risposta a Qumran

        Ancora qui a pretendere di darci lezioni sulla morale pubblica? ma siete proprio penosi. Si vedono più culi dimenarsi in molti varietà tv. Inoltre se ad un Pride partecipano 50 mila persone il 98% dei partecipanti è vestito in modo del tutto ‘banale’, jeans e maglietta per intenderci, ma i media ovviamente danno risalto solo alla minoranza più ‘colorita’ e trasgressiva, perchè attira di più l’attenzione. Dunque il rimanente 2% è bollato come composto da persone “immature e perverse”? Se anche fosse non sarebbe diverso da coloro (“sani” etero) che fanno esattamente le stesse cose a manifestazioni piaccia o meno popolarissime come le Love Parade. E qui si torna al punto di partenza. Chi non gradisce vedere certe cose se ne sta a casa e fa altro. Si chiama pacifica convivenza democratica.

        • LawFirstpope ha detto in risposta a Brain

          Chi non gradisce vedere certe cose se ne sta a casa e fa altro.

          Quindi se indissero una manifestazione in cui stuprassero delle bambine l’unica cosa che faresti è startene a casa?

          • manuzzo ha detto in risposta a LawFirstpope

            ora risponderà che siamo così omofobi da paragonare l’essere gay alla pedofilia… vecchio attacco a picchiata del mondo omossessualista, prendere un’esempio da retorica e farne una linea di trincea…

          • Brain ha detto in risposta a LawFirstpope

            Se si indicessero manifestazioni in cui si stuprassero delle bambine si commetterebbero dei reati. Purtroppo per lei (e per questo risibile paragone) né essere omosessuali né partecipare a manifestazioni – autorizzate e del tutto legittime nonchè legali – come i Pride viola alcuna legge. Davvero è così difficile notare la piccola differenza ?

            • lorenzo ha detto in risposta a Brain

              Le pubbliche manifestazioni di orgoglio omosessuale violano:
              – l’estetica
              – il buon senso
              – la decenza
              – la morale
              – il senso della misura
              – il rispetto altrui

              E’ così difficile capirlo?

            • LawFirstpope ha detto in risposta a Brain

              Quindi (come avrò chiesto ormai un migliaio di volte) conta solo quello che la legge positiva prescrive o non prescrive come reato?
              Se un domani depenalizzano (come se ne avvertono i sintomi, ahimé) la pedofilia, lo scenario da me descritto diventerà sempre meno assurdo…
              Se nel 1943 i nazisti avessero indetto una manifestazione con tanto di sterminio di ebrei sulla pubblica piazza, tu saresti stato d’accordo perché il fatto non costituiva reato?

              • LawFirstpope ha detto in risposta a LawFirstpope

                *se un domani depenalizzassero…. diventerebbe.

                Andavo di fretta…

                • Brain ha detto in risposta a LawFirstpope

                  Law, ma perchè ti arrabatti tanto a voler delegettimare una manifestazione tranquilla e pacifica come il Pride continuando a fare collegamenti (casuali?) con pedofili e persino nazisti? L’esempio di partenza lo hai fatto tu e dal momento che nei Pride non si “stupra” nessuno né si violano altre leggi la manifestazione è regolarmente autorizzata dalle autorità competenti e chi non è d’accordo con le istanze e il manifesto della manifestazione semplicemente e democraticamente non ci va. Io, essendo d’accordo con le rivendicazioni di base, ci vado. Non vi sono sacrifici umani, nè stupri collettivi, nè richieste di sterminio da parte di nessuno. Quindi mettiti il cuore in pace e lascia altri liberi cittadini di fare e partecipare alle manifestazioni ed eventi che vogliono.

                  • LawFirstpope ha detto in risposta a Brain

                    Non mi arrabbatto e non sto paragonando ai nazisti (se sei intelligente, Brain, sai cosa voglio dire): coi miei esempi, per quanto assurdi ti possano sembrare, voglio criticare chi fonda il proprio pensiero dietro le mode del momento senza avere punti di riferimento universali (a cui le leggi positive dovrebbero ispirarsi); tentare di dare a me quello che mette tutto sullo stesso piano è solo un modo (neanche troppo abile) per intorbidire le acque e tentare di evitare la discussione ma soprattutto per evitare di rispondere a se stessi delle problematiche che vengono fuori (non si capisce per esempio da dove viene fuori l’orrore che viene suscitato in noi dai genocidi, in assenza di tali valori. E’ solo un retaggio culturale?).
                    Il fatto è che il principio “se non vi va bene, basta starvene a casa” non ha senso e per di più è antidemocratico (e gli esempi che ti ho fatto calzano perfettamente: se ritieni una cosa sbagliata la condanni; poi chiaro non tutto il male va posto sullo stesso piano, ma ti pare forse che l’esistenza di serial killer possa rendere meno sbagliato il rubare?).
                    Ciò detto, ho già detto che se manifestassero in maniera decorosa (pur non condividendo lo stile di vita omosessuale) personalmente non avrei nulla da ridire, ma così non è, evidentemente: che esempio danno ai bambini che magari li vedono passare per caso?
                    Non capisci che questo mito della libertà di espressione è oltremodo malinteso?
                    Non ti suona strano che invece gente che manifesta pacificamente e (udite udite) pacatamente con la propria prole a carico per la famiglia naturale (che poi non è altro che rivendicare l’importanza del tipo di famiglia che si è generato) venga arrestata (qui in Italia non ancora, ma ci arriveremo) con l’accusa di omofobia e che persone (ammesso e non concesso che siano la minoranza che tu sostieni) che mimano atti sessuali non ricevano sanzioni di alcun tipo (che pure sono previste dal codice penale)?

                    • Brain ha detto in risposta a LawFirstpope

                      Law, continui a lamentarti di gente che “se manifestassero in maniera decorosa (pur non condividendo lo stile di vita omosessuale) personalmente non avrei nulla da ridire”. Guardo questo video girato sabato al Pride di Palermo e tutto questo gridare allo scandalo, questa supposta mancanza di decoro proprio non la vedo. (PS: l’omosessualità – esattamente come l’eterosessualità – non è “uno stile di vita”, ma un aspetto della personalità e del modo di essere degli esseri umani.)
                      http://yotu.be/KtOmHzcIJG0

                    • Katy ha detto in risposta a Brain

                      Ho partecipato a numerosi Gay pride perché prima la pensavo diversamente da ora. So benissimo quel che accade e sono testimone di scene che non ho mai visto da nessun’altra parte…in questo video c’è una abile selezione, d’altra parte è ovvio che sia così. In ogni caso vedo tantissime persone travestite per che cosa? Che messaggio vogliono dare? “Noi siamo così, persone immature che nonostante la crisi di milioni di famiglie e di aziende che falliscono ci vestiamo da pagliacci, ci abbracciamo, ci dimeniamo a suon di musica davanti a tutta la città perché in fondo ce ne freghiamo?” Questo è il messaggio che volete dare? A che scopo? Non capite che vi fate male da soli?

                  • LawFirstpope ha detto in risposta a Brain

                    Ah in più, hai glissato la mia domanda:

                    Il giusto e lo sbagliato sono determinati da quello che la legge positiva prescrive come reato?

                    • Qumran ha detto in risposta a LawFirstpope

                      Si dovrebbe chiedere a Brain come mai in Olanda, la nazione più gay-friendly che esista, i pedofili possono non solo avere un partito politico ma anche associarsi per diffondere le loro idee. Evidentemente la legge lì lo permette e quindi è “giusto” che i pedofili facciano proselitismo.

                  • Qumran ha detto in risposta a Brain

                    Se questo è il criterio, non mi sembra che una sfilata di pedofili violi qualche legge. La pedofilia è reato solo se viene praticata, o sbaglio? Non sto paragonando l’omosessualità alla pedofilia ovviamente, ma soltanto smontando l’idea che sia sufficiente la “pacatezza” di una manifestazione per approvarla. Si ammette tutto basta che non vi siano sacrifici umani? Oppure esiste una opportunità di manifestare che va salvaguardata?

  6. Antony ha detto

    c’è qualche filmato per vedere come è andata la manifestazione???? me lo mettete per favore??? grazieee

  7. Fulton Sheen ha detto

    Non vorrei sembrare professorino e pignolo, ma suggerirei ai redattori di cambiare quel “contro al Gay Pride” con “contro il Gay Pride”. A prima vista non fa buon impatto.

  8. Vale ha detto

    Che manifestino pure, se vogliono, ma senza le volgarità che sempre si accompagnano al Gay Pride.
    Non ho capito Perchè per chiedere maggiori diritti devono andare in giro in costume adamitico.

    • Laura ha detto in risposta a Vale

      Questo è il punto centrale, ma evidentemente è troppo difficile da capire per i sedicenti liberi pensatori.

      • Roberto Dara ha detto in risposta a Laura

        Perdonami Laura ma non credo proprio che questo sia il punto centrale, ma sia semplicemente la “scusa” centrale.

        • LawFirstpope ha detto in risposta a Roberto Dara

          Non ti sei ancora indignato per ‘atti osceni in luogo pubblico’?
          Guarda che è punito dalla legge! 😉

        • Laura ha detto in risposta a Roberto Dara

          Non ti permetto di farmi dire cose che non rientrano nei miei pensieri!! Vergognati roberto, la tua arroganza è pari alla tua immaturità e intolleranza!

  9. lorenzo ha detto

    Oggi papa Francesco ha invitato i cristiani ad “andare controcorrente pur di non rinnegare la voce della coscienza, la voce della verità”.
    I media hanno subito interpretato quelle parole in modo politicamente corretto e, collegandolo a quella sedia vuota al concerto di ieri in Vaticano, hanno affermato che erano rivolte alla curia romana.
    L’aver invece collegato quelle parole al martirio subito da S. Giovanni Battista per aver rinfacciato ad Erode il suo adulterio non lascia dubbio alcuno sulle intenzioni papali: è una condanna esplicita nei confronti di tutti quei cristiani che non seguono l’insegnamento del Magistero.
    Ed il Magistero, a proposito delle pratiche omosessuali, è stato sempre molto chiaro nell’affermare che sono un peccato gravissimo che conduce inesorabilmente alla morte eterna: perché moltissimi cattolici si ostinano, per dirle con le parole del Papa, “a mangiare un pasto andato a male portando con loro valori avariati che rovinano la vita e tolgono la speranza”?

  10. eli ha detto

    Come si fa a paragonare il 25 aprile ed il primo maggio con il gay pride? Almeno il family day a senso perchè le famiglie ci sono.

    Io cosa festeggio del 25/4, la liberazione? Ma se abbiamo un debito insanabile. E il 1/5? sono 5 anni e 1/2 che non ho un lavoro. Per me è un offesa, e penso anche per gli altri disoccupati. Sono fumo negli occhi, proprio come il frivolo, provocante e di scarso valore carnevale gay.

    Una volta pensavo che i gay fossero persone sensibili. Beh mi sono confidata con qualcheduno e ci ho solo rimesso. Tranne in un caso.
    Se volevano farsi vedere superiori sono esattamente allo stesso livello degli etero. Ma non lo vogliono ammettere.

  11. MarcoF ha detto

    Ma il reato di atti osceni in luogo pubblico esiste ancora o vale solo per alcuni?
    Della serie: “la legge è uguale per tutti”…..!!!!

    • manuzzo ha detto in risposta a MarcoF

      infatti: se io sono esibizionista e vado a masturbarmi davanti a una scuola vengo arrestato. Come mai questa cosa in una paese “democratico”?

      • Giacomot ha detto in risposta a manuzzo

        Siamo un paese democratico ? E da quando ? Perchè nessuno mi ha avvisato ?

      • MarcoF ha detto in risposta a manuzzo

        aaahh!!!! E’ un grave attentato alla libertà di espressione….. Siamo in un paese di bigotti oscurantisti….. Bisogna fare subito un esposto alla corte per i diritti dell’uomo!!!!

        P.S. Forse era meglio che stessi zitto…. qualcuno potrebbe seriamente pensare di farlo!! 😉

  12. Harry Burns ha detto

    1) Se è la “normalizzazione” che si cerca, direi che bisognerebbe essere assolutamente contrari al gay pride… Questo ha detto, fra le altre cose, l’articolo. Se si sostiene il gay pride non si fa altro che rivendicare l’orgoglio non di una condizione, ma di un atteggiamento che ” normale” non vuole proprio essere, e a me che i gay rivendichino una certa – forse anche stereotipata – way of life sta benissimo, ma sappiano lorsignori, che quella è la rivendicazione di chi non sa o comunque non vuole essere come gli altri nella società. 2) mostrare le terga ad un gay pride non è ovviamente la stessa cosa che mostrare ad un carnevale. Siamo sempre nell ambito del cattivo gusto sia chiaro ma mentre l’atto in se – in un contesto “desessuslizzato” – appare chiaramente come una goliardata, in un contesto in cui si rivendica l’identità omosessuale è evidente che si carica di significati ulteriori e decisamente allusivi. ( un nudo di donna può stare su un dipinto di Giorgione come in un film di tinto brass… Rimane un nudo ma con Due significati diversi) 3) l’esempio del 1 maggio o del 25 aprile non è pertinente. Ammesso che le due manifestazioni citate siano inerenti a temi e istanze già acquisiti sono – appunto – due manifestazioni “in memoria” mentre il gay pride è di per se un’istanza di acquisizione. Ma di che cosa però? Di legittimità. Di normalità. Col carnevale???? È come se volessi far capire a mio nonno che il rock è una musica dignitosa al pari delle arie di classica che ascolta lui ma anziché mostra egli spartiti etc organizzassi un concerti pieno di sfattoni e casini sti. È l’esempio, se permettere, è davvero pertinente perché se è vero che il rock in alcune sue forme nulla ha da invidiare ( come profondità poetica e struttura musicale) a tanta classica è anche vero che la componente di rivellione sociale ( finta o vera che sia), autolesionusta e “sfattona” è persente nella natura stessa del rock non sugli dpartiti ovviamente ( a volte anche lu) ma riguarda nrl profonfo il rock nel suo indirme chr ovvuamente non è solo una serie di giri armonici. la gay culture allo stesso modo, pur parlando, a volte, di storie d’amore e dedizione che nulla – i quasi – hanno da invidiare a quelle etero, è intrisa alle radici di quell edonismo esibizionista e farsesco che trova nella volgarità di alcuni atteggiamenti del pride la sua manifestazione odierna. Sono cose inscindibili. Ma che inficiano, almeno per me, qualsiasi pretesa dinotnaluzzazione. 4) visto che ritengo sciocco, puerile e volgare qualsiasi contesto di esibizione sessuale, a partire dal machismo da bar, ho tutto il sacrosanto diritto di ritenere sciocco puerile e volgare una manifestazione che di questo esibizionismo fa bandiera. Senza tanti allarmismi di bigotteria e omofobia. È semplice cattivo gusto in entrambi i casi ruoli attivo gusto li rifugio…

  13. eli ha detto

    Perchè se una etero mette una mini inguinale (e forse senza mutande) è considerata una baldracca mentre se lo fa una lesbica è un way of life?

    Il signor Burns qui sopra ha ragione, il baraccone del gay pride è troppo pieno di allusioni (e nessuna desesualizzazione) e ostentazione di goliardia all’animal house (cioè casiniste, edoniste e senza un vero significato).

    Adesso anche il BDSM sta venendo alla luce pubblica. E’ bigotteria secondo alcuni volere che le cose private come il sesso restino in camera da letto?

    A mio avviso il mostrarsi così non è diverso da una vendita di schiavi dell’antica Roma o da una di vitelli, dove mostrano la carne fresca al miglior offerente o al pubblico sbavante. Sembrerò cattiva, ma l’esibizionismo mi fa quest’effetto.

    • LawFirstpope ha detto in risposta a eli

      A mio avviso il mostrarsi così non è diverso da una vendita di schiavi dell’antica Roma o da una di vitelli, dove mostrano la carne fresca al miglior offerente o al pubblico sbavante.

      Con la differenza che loro lo fanno liberamente.

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