Italia e Usa: l’aborto legalizzato attraverso la menzogna

Aborto sevesoSi è sostenuto e si sostiene che l’aborto legale servirebbe per preservare la salute della donna, tuttavia studi recenti hanno mostrato che nei Paesi in cui l’aborto è vietato -come Irlanda e Cile-  non esiste alcun aumento della mortalità materna. Al contrario, studi condotti studiando le cartelle cliniche di quasi mezzo milione di donne in Danimarca e in Finlandia, hanno mostrato che a fronte di un aborto indotto si registrano tassi di mortalità materna più elevati.

Si è sostenuto, inoltre, che l’aborto illegale aumenterebbe il tasso di aborti clandestini (i sottoscala, le mammane e cucchiai d’oro, termini che ogni buon abortista ha imparato a ripetere a memoria), ma in realtà un’indagine recente ha mostrato che il Guttmacher Institute, ovvero il braccio di ricerca di Planned Parenthood -l’ente abortista di cliniche per l’interruzione di gravidanza più importante del mondo- ha mentito e appositamente gonfiato per anni i numeri degli aborti clandestini nei Paesi in via di sviluppo al fine di creare una giustificazione per legalizzare l’interruzione di gravidanza. Se ha dovuto comportarsi in questo modo è evidente che il numero di aborti clandestini non era alto.

In Italia con quale argomento è stato legalizzato l’aborto? Attraverso un’altra menzogna di cui sono stati protagonisti i Radicali, i quali hanno sfruttato nel 1976 la fuoriuscita di diossina nella cittadina di Seveso (MB) a causa di un’esplosione del reattore dell’industria chimica Icmesa. Ci sono ancora oggi fotografie che mostrano femministe e radicali arrivati da fuori Seveso a terrorizzare le donne incinte, dicendo loro che avrebbero partorito dei mostri. Seguirono 33 aborti, ma due diversi studi, uno dell’Università di Lubecca e uno della Commissione bicamerale di inchiesta nominata dal Parlamento italiano (il primo presentato il 25 febbraio ’77, il secondo il 25 luglio ’78), hanno dimostrato che nessuno dei feti abortiti presentava malformazioni. Tuttavia i fatti di Seveso, ben orchestrati dai Radicali, giustificarono la legalizzazione dell’interruzione di gravidanza nel 1978 (un approfondimento qui, qui e qui).

Negli USA è andata in un modo molto simile. Quarant’anni fa la Corte Suprema degli Stati Uniti fu chiamata ad esprimersi su due casi, quello di Jane Doe e di Mary Roe, le cui sentenze legalizzarono l’aborto. Il caso Roe vs Wade tolse ogni ostacolo alla possibilità di accedere all’aborto, il caso Doe vs Bolton aprì alla possibilità di abortire durante tutti i nove mesi di gravidanza.  Entrambi i casi sono falsi, lo hanno testimoniante le due donne protagoniste Norma McCorvey (Roe) e Sandra Cano (Doe), le quali nel frattempo sono divenute entrambe attiviste pro-life ed entrambe hanno provato inutilmente a far riesaminare le sentenze che le hanno rese celebri.

Da sempre, Sandra Cano (Doe) ha sostenuto che l’intero fondamento su cui si era basata la Doe vs Bolton era una bugia, che lei non aveva mai davvero voluto né richiesto un aborto e che era stata portata con l’imbroglio a firmare una dichiarazione scritta sull’aborto al processo in cui doveva semplicemente definire il divorzio da suo marito e cercare di ottenere  nuovamente la custodia degli altri bambini. Nel 2003, Cano ha lanciato un procedimento legale per cercare di sovvertire il caso che porta il suo nome. Ha fallito. E allora, tenace, ha cominciato a lavorare per ribaltare il giudizio in altro modo. Nel suo ultimo comunicato, Cano ha sottolineato di essere stata «fraudolentemente usata dal sistema della Corte per portare l’aborto in America».

Anche Norma McCorvey (Roe) ha dichiarato: «Sono stata persuasa da avvocati femministi a mentire a dire che ero stata stuprata, e che avevo bisogno di un aborto. Ma era tutta una bugia. E da allora oltre 50 milioni di bambini sono stati uccisi. Mi porterò questo peso nella tomba». Anche lei, nel 2003, ha chiesto di riaprire il suo caso, ma la sua petizione è stata respinta. E anche lei, come Sandra Cano, ha continuato la sua battaglia nel dibattito pubblico. Nessuna delle due donne i cui processi hanno aperto le porte della legalità all’aborto negli Usa ha mai compiuto un aborto ed entrambe erano giovani, quasi del tutto prive di educazione, povere: quanto serviva perché fossero sfruttate per un caso a livello nazionale.

È attraverso la menzogna che l’aborto è entrato nel sistema legale italiano e americano ed allo stesso modo continua ancora oggi ad essere giustificato.

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30 commenti a Italia e Usa: l’aborto legalizzato attraverso la menzogna

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  1. Daniele ha detto

    Grazie a Dio negli USA, per decisione (o sarebbe meglio dire retromarcia) nientemeno che del Presidente Obama in persona, non diventerà legge il temuto provvedimento che si proponeva di obbligare le organizzazioni ed associazioni di qualsiasi tipo (incluse quelle religiose e, quindi, anche la Chiesa Cattolica) a rimborsare le spese per i contraccettivi.
    Penso che la reromarcia di Obama sia dovuta più al voler evitare di perdere consenso tra i cattolici piuttosto che per un autentico motivo etico: comunque, da cattolico, apprezzo il fatto che negli USA la voce della Chiesa sia finalmente stata presa in considerazione. Che sia un felice inizio?

    • Klaus ha detto in risposta a Daniele

      Se la retromarcia è “dovuta più al voler evitare di perdere consenso tra i cattolici”, forse la notizia è ancora migliore (tranne che per la salvezza dell’anima di Obama, per la quale comunque preghiamo). Perché vuol dire che il consenso dei cattolici, negli Usa, conta.

    • manuzzo ha detto in risposta a Daniele

      È già una cosa, ma per come si noi umani (soprattutto nell’occidente ex-cristiano, che dovrebbe dare e fare di più) penso che il peggio debba ancora venire. Sono O.T. ma è solo una risposta al commento.

    • Titti ha detto in risposta a Daniele

      Secondo me, stai confondendo i metodi contraccettivi, con quelli abortivi. Quindi, neanche la possibilità di accedere ad una maternità responsabile, possibilità, contemplata anche dlla Chiesa, che differisce per i metodi, ma lo scopo, mi pare è lo stesso, ovvero non restare incinte, quando per innumerevoli ragioni, non si può. Vorrei sapere, che ne pensi del fatto che Obama, abbia allargato la platea di coloro che possono usufruire cure senza passare dal filtro delle assicurazioni che, per inteso, essendo assicurazioni, evitano di averti come cliente, se sei già affetto da gravi patologie.

    • Piero ha detto in risposta a Daniele

      Ti illudi.
      Un po’ poco, visto che il “diritto” all’aborto sara’ garantito da un’altra organizzazione
      http://www.tempi.it/riforma-sanitaria-contraccezione-e-aborto-obama-fa-un-passo-indietro

      Quindi non costringe a tirare il grilletto ai cattolici, ma qualcun altro ti sfilera’ la pistola dalle mani e ci pensera’ lui a “interrompere volontariamente la gravidanza”.

  2. Chissenefrega ha detto

    Che l’aborto sia stato legalizzato attraverso una menzogna mi sembra una spiegazione piuttosto semplicistica. I fatti a cui fate riferimento possono essere stati la causa occasionale, ma la legge sull’aborto non sarebbe passata se non avesse avuto un ampio retroterra di consenso popolare. Basti pensare all’Italia. E’ vero che i promotori furono i radicali,i soliti quattro gatti, ma si erano resi conto che molti cittadini erano favorevoli; viceversa non se ne sarebbe fatto nulla. Addirittura la 194 passò con un governo democristiano guidato da Andreotti e fu confermata da un referendum popolare schiacciante. E anche oggi le forze politiche che fanno riferimento al cattolicesimo (ma quali sono?) si guardano bene dal proporre un nuovo referendum sapendo che andrebbero incontro ad una nuova clamorosa sconfitta. Lo disse anche Ruini qualche tempo fa. Al massimo chiedono un’applicazione più accurata della legge, cioè più informazione sui rischi derivanti dell’aborto, non certo l’abolizione.
    P.S. Come mai Andreotti non è mai stato accusato di aver tradito i valori non negoziabili e men che meno tacciato di essere un cattolico “adulto”? Accusa che non venne risparmiata a Prodi, solo perchè voleva regolamentare le coppie di fatto, una bazzecola rispetto all’aborto. I valori non negoziabili dovrebbero essere eterni, quindi retroattivi. Sbaglio o non si tratta di teologia, ma solo di ideologia?

    • beppina ha detto in risposta a Chissenefrega

      si guardano bene dal proporre un nuovo referendum sapendo che andrebbero incontro ad una nuova clamorosa sconfitta….

      L’Italia ha una regolamentazione dell’IVG tra le più permissive del mondo; praticamente nei primi 3 mesi non ci sono limiti e ci vuol poco per richiederla anche nei mesi successivi. Una mentalità relativista e semplificativa ha portato nella stragrande maggioranza delle persone a ritenere che va bene così… sai com’é se ci capita ho sempre la possibilità… se non ci fosse prolificherebbe comunque la macelleria privata… se non ci fosse solo i ricchi potrebbero… e poi é giusto che la donna decida da sola perché, chissa per quale motivo, deve essere comunque solo e sempre una scelta sua (in realtà un problema suo), ecc… ecc… In buona sostanza con la 194 é stata aperta una porta che di fatto coincide con la parete. Questa é la situazione.

      Per chi é contrario all’IVG (e le motivazioni abbondano… chi pensa sia solo ed esclusivamente “una visione religiosa” é completamente fuori strada) può solo piano piano, con molta pazienza e tenacia tentare di riportate “in scena” la cultura dell’accettazione, la cultura che impedisca la prevaricazione sul più debole, la cultura che porti a ritenere la vita un fatto “dinamico” e non “statico” (un essere umano se si trova nella condizione dell’embrione può tranquillamente essere eliminato perché é il “momento” che conta e che “giustifica”, non é il “prima” e meno che meno il “dopo”). La vita vista non come “percorso” ma come tante “aree di sosta”, e se hai la sfiga di fermarti su quella sbagliata sei fottuto (visione taigetiana dell’etica umana).

      Il bello é che il riflusso “contro la vita” é talmente cultura dominante che se domani mattina la scienza permettesse, senza alcun pericolo, velocemente e in completa sicurezza, il trapianto dell’embrione, ancora si continuerebbe probabilmente ad affermare che no, si “deve” poterlo estirpare, trovando una infinità di motivazione razionalmente inattaccabili ed ineludibili.

      In questo contesto é ridicolo richiamare il referendum “risolutivo” e soprattutto “fasciarsi la testa” perché si farebbe una “figuretta” a proporlo per essere magari segati nel risultato (anche se penso che le condizioni sono molto cambiate negli ultimi 30 anni…). Il problema non é questo, questa é forse una svolta a posteriori… il problema é innanzitutto, a mio parere, la (ri)costruzione di una cultura della vita destinata a tamponare ed ammansire proprio quel riflusso taigetiano che implicitamente ammorba le coscienze di molti rendendo salde anche le più inumane certezze.

    • Salvatore ha detto in risposta a Chissenefrega

      La tua spiegazione non contrasta con il fatto che la gente venne convinta attraverso la menzogna. Quanti oggi sono convinti che l’aborto illegale causerebbe un aumento di mortalità materna? E’ una bufala, eppure è uno dei motivi per cui la gente è in gran parte favorevole all’aborto legale, così per gli aborti clandestini e tutti gli argomenti che sono serviti a convincere il popolo bue.

      • Titti ha detto in risposta a Salvatore

        Il popolo bue…a volte ha fatto comodo…

        • Salvatore ha detto in risposta a Titti

          Il popolo bue non fa mai comodo, la Chiesa chiede ad ogni uomo di riflettere continuamente sulla sua vita senza cedere all’idolo e al potere di turno, per questo è sempre considerata dai suoi nemici “fuori dal mondo” o “indietro di 200 anni”.

          Il popolo bue non è certo il popolo cattolico, da sempre controcorrente e per questo da sempre discriminato e accusato di anacronismo.

        • Penultimo ha detto in risposta a Titti

          Il popolo fa i suoi interessi,quando però i politici fanno i loro interessi,il popolo si lamenta del fatto che i politici fanno i loro interessi.Per tuoi informazione non sono nè populista,nè aristocratico.

          • Penultimo ha detto in risposta a Penultimo

            E un certo popolo per il suo panem ha venduto il futuro dei suoi figli.E tanto responsabile quanto i politici che ha eletto per il panem e per il circenses come se non ci fossero cose più importanti.Ha educato i figli alla mentalità,mi si passi il termini, calcio nel sedere,piuttosto che educarlo al rispetto e al sacrificio per ottenere qualcosa.

          • Titti ha detto in risposta a Penultimo

            Il popolo ha ragione di arrabbiarsi quando i politici fanno i comodi loro, visto che essi sono eletti (e pagati) per tutelare gli interessi di chi li elegge, la colpa, semmai, degli elettori, è l’ingenuità per non usare un altro termine, che li fà ricascare a rivotare Pinocchio.

    • Emanuele ha detto in risposta a Chissenefrega

      Il referedum si basò su una serie di inganni. Si arrivò a dire che in Italia c’erano 4 milioni di aborti clandestini l’anno (che misteriosamente poi diventarono 200.000 l’anno successivo alla legalizzazione, con un trend sempre in calo). Si parlò di emergenza sociale, di catastrofe, etc. Ecco come furono ingannati gli Italiani…

      La DC ebbe le sue colpe, come la Chiesa. Ad onor di cronaca va detto che i democristiani votarono no in blocco, la legge passò grazie ai cattocomunisti.

      Il referendum ebbe un esito schiacciante, non scordiamo però che la proposta abolitoria del Movimento per la Vita ebbe il 30% dei consensi. Ossia ci fu un’ampia maggioranza, ma non un plebiscito.

    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Chissenefrega

      Per quanto riguarda Andreotti posso dirti che Padre Cornelio Fabro, uno dei filosofi tomisti e degli uomini di cultura più vasta e approfondita (era anche un ottimo biologo e un organista eccelso) del secolo scorso, si rifiutava di stringere la mano ad Andreotti nelle occasione che ebbe di incontrarlo, a causa del fatto che la legge pro-aborto porta la sua firma di presidente del Consiglio. Se fosse stato un cattolico vero, avrebbe dovuto dimettersi, piuttosto che apporre la propria firma, che sottoscriveva lo sterminio di milioni di innocenti. Andreotti è dunque un cattolico “adultissimo”, solo molto, ma molto più intelligente di Prodi, che invece è veramente una mezza calzetta in ogni senso. Riporto qui uno stralcio di un interessante articolo:
      “È noto a tutti che la legge n. 194/1978 reca le sottoscrizioni di un presidente della Repubblica, di un presidente del Consiglio dei ministri e di quattro ministri, tutti democristiani. “In effetti ebbi una crisi di coscienza e mi chiesi se dovevo firmare quella legge. — dirà dopo qualche anno il sen. Giulio Andreotti, che all’epoca era il presidente del Consiglio — Ma, se io mi fossi dimesso, nessun altro democristiano poteva firmarla. Si sarebbe aperta una crisi politica senza sbocco prevedibile, in un momento grave per il Paese. Una crisi che avrebbe forse creato anche complicazioni internazionali. Con le dimissioni avrei cioè contribuito a un male maggiore di quello che volevo evitare. Così firmai” (8). Di fronte a una così limpida teorizzazione della prevalenza della stabilità di un governo — uno delle decine della storia repubblicana — rispetto alla vita di milioni di innocenti, è necessaria una bella dose d’impudenza per impugnare di falso le affermazioni dell’on. Irene Pivetti sul contributo della DC non solo all’introduzione dell’aborto in Italia, ma, in generale, alla secolarizzazione della nostra nazione!” (http://www.difenderelavita.org/modules.php?name=News&file=article&sid=34).

      • Klaus ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        Sì, ma si poteva dare il governo in mano ai comunisti in quel momento? perché quella, e non altra, era l’alternativa. Dal punto di vista dei principi, non c’è dubbio: non solo si poteva, ma si doveva. Ma poi come ci saremmo trovati tutti quanti?

      • Klaus ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        E lo dice uno per il quale quella è stata una svolta fondamentale. Ero tendenzialmente ateo, ma davanti al fatto che la Chiesa era l’unica a difendere la vita di esseri umani innocenti, ho cominciato a pensare che forse la Chiesa aveva dei valori da prendere in considerazione, che gli altri non avevano.

      • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        Un fine (buono: salvare l’Italia da un governo comunista) non giustifica i mezzi (cattivi: essere corresponsabili del peggiore crimine dell’umanità).

      • Chissenefrega ha detto in risposta a a-theòs=a-éthos

        Quindi Andreotti sarebbe un cattolico adulto talmente furbo da farsi gioco della gerarchia vaticana e di numerosi papi (compreso l’attuale) che lo hanno invece sempre considerato un fedele servo di santa madre chiesa, per non parlare dei cattolici duri e puri di Comunione e Liberazione che lo pongono secondo solo a don Giussani. Prodi invece, da vero fessacchiotto, si è fatto sgamare. Sarà…
        La mia opinione è che i preti di alto e basso rango dovrebbero smetterla di fare politica nel senso deteriore, cioè partitico, del termine; e forse avrebbero fine anche quelle divisioni tra cattolici (tradizionalisti contro progressisti, bambini contro adulti, destrorsi contro sinistrorsi, preconciliaristi contro conciliaristi ecc. ecc.) che hanno una radice solo ideologica, non teologica, e nascono in larga misura dall’eccessivo coinvolgimento del clero nelle vicende della politica quotidiana nostrana (la peggiore). Si schierano chi a destra, chi a sinistra e poi hanno la pretesa di piegare il vangelo agli interessi della loro fazione. Lo dico da estraneo. Non sono credente.

        • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a Chissenefrega

          I fatti non sono in dubbio: un’intero gruppo di personalità politiche cattoliche ha ratificato il più grande crimine dell’umanità. Non ci sono scuse, non si trattava di quattro fessi ignoranti in materia morale. Re Baldovino del Belgio nel 1990 ha preferito rischiare di perdere il trono, piuttosto che ratificare con la propria firma, come sarebbe stato obbligato a fare dalla costituzione del suo paese, la legge sull’aborto decisa dal parlamento belga. Vergogna e infamia assolute su atti del genere, di cui anche a distanza non ci si pente, ma che ancora si tenta di giustificare con le solite “ragioni di stato”. Vergogna e infamia!

  3. edoardo ha detto

    Mi pare che il senso della legge sia che l’aborto è una extrema ratio per fondati motivi di natura medica.
    Troppo spesso, invece, è un puro e semplice contraccettivo, al solo scopo di eliminare il “fagotto” nato per disattenzione.
    Pochi mesi fa hanno trasmesso un servizio sui giovani “Emo”, seguaci di uno stile di vita influenzato dalla cultura musicale detta appunto Emo.
    Mostravano come questi ragazzi, quasi tutti teenagers, passavano la vita frequentando disco anche lontano da casa, per le quali si assentavano giorni; tipo, sparire di casa il venerdì e presentarsi il lunedì, partire a Milano e poi andare in una disco da tutt’altra parte d’Italia e poi a feste in giro.
    Ed una di loro presentava un’amica e diceva che a 17 anni aveva già avuto 2-3 aborti, e faceva vedere un ragazzetto che vomitava e aveva bevuto pesantemente alcol da impasticcato, senza neanche rendersi conto che da Milano era finito in macchina fuori da una disco nella riviera romagnola.
    Ecco, una vita da teenager così.
    Dico, a quell’età dare mazzate così pesanti al loro corpo.
    Questo vuol dire volersi male, ma molto, non poco.
    E’ una questione di mentalità quella dell’aborto nella maggior parte dei casi: non stare attenti a quel che si fa (in simili condizioni anche l’HIV e l’epatite B sono molto a rischio) per poi sbarazzarsi di un fardello indesiderato.
    Io sarei curioso di sapere: ma questo bambino aspirato o fatto a pezzi o corroso dal sale nella pancia, se fosse nato, ma quanto odierebbe colei che ha scopato (scusate il linguaggio, ma quello è scopare, non è fare l’amore. Diamo pane al pane e vino al vino), che ha scopato – dicevo – senza fare attenzione a quel che ha fatto.
    E lo dico da ex-hippie e da ex-freackettone degli anni 70…ed ex-pregiudicato per reati di droga, quando facevo il capellone e giravo l’Italia e l’Olanda come un vagabondo. Certo, non ero rampollo borghese come gli Emo, ma il disordine della vita e della mente era simile.
    Io sono sincero, non mi nascondo dietro paraventi ed alibi pseudo-culturali.

    • Titti ha detto in risposta a edoardo

      L’enorme latitanza dei genitori, che avrebbero potuto fare a meno di figliare per abdicare dopo al loro ruolo…una cultura che dovrebbe valorizzare il rispetto per se stessi, e la profonda consapevolezza di quel che si fà, invece da un lato, un completo menefreghismo, dall’altro un arroccarsi su posizioni che non vogliono prendere atto che la società è più veloce di tutto.

      • Emanuele ha detto in risposta a Titti

        Da una parte c’è l’abdicazione che dici tu, ma dall’altra si cerca di strappare i figli al controllo genitoriale il prima possibole… Come in tutti i buoni regimi.

        In Italia ci sono 1300 aborti tra le minorenni. Nel 61% dei casi i genitori non vengono avvisati per ordine di un giudice. Il padre viene avvisato solo nell’ 1% dei casi.
        In Inghilterra sono state dostribuite pillole anticoncezionali a scuola senza informare i genitori…

        Dov’è la patria potesta? Come può un genitore tutelare la salute dei figli?

    • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a edoardo

      Dovrebbero fare girare le scuole a uno che ha avuto il mito della cultura dello sballo come te; non solo per fare capire ai giovani che drogarsi fa male, ma soprattutto per fare loro comprendere che le ragioni per cui ci si fa del male sono ideologiche e culturali: la cultura del nichilismo esistenziale che produce ogni male per reazione al non senso della vita.

    • GT ha detto in risposta a edoardo

      Condivido il senso di quello che dici, ma permettimi alcune precisazioni:
      1) La musica emo non viene suonata nelle discoteche, ma è una corrente dell’hardcore punk. Non è una novità di questi anni, ma è due decenni che è diventata mainstream.
      2) La musica emo non ha niente a che fare con quattro idioti che si drogano e parlano di “stile emo”.

      Secondo me Edoardo queste esperienze che hai vissuto non sono state solo negative, perché esse: ti hanno trasformato, ti hanno cambiato, ti hanno maturato…
      E’ utile scoprire il mondo.

      • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a GT

        Sì, se puoi tornare indietro per raccontarlo… Nel mio piccolo (ho frequentato il liceo negli anni ’80) conto un paio di ex compagni di scuola morti con una siringa nel braccio.

  4. Emanuele ha detto

    O.T.

    Mi raccomando di firmare la petizione “uno di noi” per la tutela dell’embrione (una proposta popolare di legge europea).

    http://www.mpv.org/mpv/download/UnodiNoi/homepage.html

    • EquesFidus ha detto in risposta a Emanuele

      Esattamente, mi raccomando sottoscrivete affinché qualcosa inizi a muoversi. Troppo tempo siamo stati zittiti, con la luciferina menzogna e propaganda del “a te non piace, ma lascia gli altri liberi di farlo”, troppo tempo siamo stati insultati e denigrati e per troppo tempo degli innocenti, colpevoli solo di essere nel grembo sbagliato al momento sbagliato hanno pagato. Fratelli, facciamo sentire la nostra vcoe, che risuoni dalle fogne sino alle aule dei massoni e burocrati della UE, e non cessiamo mai di combattere! Perché non v’è battaglia più meritevole che quella per l’essere umano. Così, se ieri i laicisti francesi hanno dato un duro colpo alla mroale ed alla società europea, non dobbiamo cessare di proporre, credere e combattere la menzogna per la Verità.

  5. Andrea2 ha detto

    Proprio la settimana scorsa ho assistito ad una conferenza del prof. G. Noia che testimonia il fatto che oggi la quasi totalità dei bimbi a chi è diagnosticato il labbro leporino – oggi totalmente curabile viste le moderne tecniche chirurgiche – viene abortito!

    Qualcuno di voi sa dove trovare dati sulle MOTIVAZIONI che portano all’IVG?

    Sul sito del ministero della salute ho trovato dei report dettagliatissimi su un sacco di aspetti (età delle donne coinvolte, status sociale, livello di istruzione, ecc…) ma NESSUNA INFORMAZIONE su quello che secondo me è il dato più interessante, ovvero la CAUSA che ha portato alla decisione di intraprendere un aborto.

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