Successo del Papa anche su Twitter: 7mila follower al secondo

Pochi giorni fa abbiamo informato del nuovo successo di Benedetto XVI e del suo ultimo libro sull’infanzia di Gesù, il quale dopo pochi giorni dalla pubblicazione, è risultato essere già in testa alle classifiche dei libri più venduti.

«Il volume è in una posizione di evidenza sul nostro store ma c’è in generale un grande interesse per quello che il Papa e la Chiesa hanno da dire in un momento storico come questo. Lo dimostra anche il sesto posto dell’ebook di Luigi Giussani, “All’origine della pretesa cristiana”», ha commentato Vittorio Ravaioli, e-commerce manager di LibreriaRizzoli.it.

Vatican Insider ha confermato le sue parole rivelando che tutta l’editoria religiosa è in crescita (al contrario della crisi che invece ha colpito i libri di altre tematiche), lo dimostrano i dati Istat: dal 2000 al 2007 la crescita del numero dei lettori di libri religiosi (almeno un testo l’anno) in Italia è stata del 2% annuo, ma dal 2007 al 2010 la percentuale è cresciuta fino al 6%. Il dato finale è che nel decennio 2000/2010 i lettori di un libro religioso sono cresciuti di 900.000 persone. È la fascia di età fra i 18 e 54 anni che registra una maggiore crescita, cioè persone che esercitano nel proprio ambito di azione anche un ruolo di decision maker. Tutto questo lo si nota anche dalla forte attenzione al libro religioso da parte degli editori laici.

Ma il Papa ha raccolto anche un altro successo: in questi giorni è anche “sbarcato” su Twitter con l’account @pontifex, ed è stato subito un record: si parla di circa 7mila follower (cioè persone che hanno deciso di seguire il suo account) al secondo. Una piccola curiosità divertente: a beneficiare dell’arrivo di Benedetto XVI sul noto social network è stata anche l’azienda americana Pontiflex, specializzata nella realizzazione di ponti flessibili. Il suo profilo (@pontiflex), infatti, è stato scambiato da molti per quello del Pontefice, e in poche ore i suoi followes sono cresciuti a 1.500, 75/100 seguaci all’ora.

Il direttore della sala stampa vaticana, padre Lombardi, ha commentato così l’incredibile boom verificatosi: «Non mi stupisce che ci sia stata questa risposta, vuol dire che l’iniziativa ha colto nel segno e ha dato un segnale della capacità, da parte del Papa e dei suoi collaboratori, di rispondere ad attese che sono nell’aria».


34 commenti a Successo del Papa anche su Twitter: 7mila follower al secondo

  • Manuzzo ha detto:

    A me sembra una fesseria, adesso i soliti idioti hanno solo un mezzo in più per insultarlo direttamente (a dire il vero la finirebbero se i cristiani finissero di esistere, il che avverrà più o meno mai :D). E alla fine chi ci guadagna è solo il gestore del social network di turno….

    • Daphnos ha detto:

      Mi spiace dirlo ma l’avevo predetto. E forse non ho pregato a sufficienza 🙁 …

      http://www.campariedemaistre.com/2012/12/il-papa-su-twitter-troll-non-prevalebunt.html

      chissà che risposta ha avuto quell’idiota che ha twittato “Santità, secondo lei l’arcangelo Gabriele si può considerare un pioniere della fecondazione artificale?”

      Vi faccio presente che in tempi brevi queste persone avranno la loro rappresentanza in Parlamento, non sono cose che mi fanno stare sereno…

      • Manuzzo ha detto:

        e c’è pure di peggio. Boh. Forse il lato positivo è che se vedono che uno se ne infischia dei loro sfoghi anticattolici può darsi che la finiscono, ma se poi devono dedicarsi a combinare quello che hanno fato alla gmg beh… meglio questo che altro, sappiamo cosa sono in grado di fare questi vandali.

        • Daphnos ha detto:

          Pensi che dopo un po’ la finiscano? Sei troppo ottimista. Ti ricordo che per alcuni di loro fare i troll è la più importante ragione di vita… sarà perché gratifica, ti fa sentire considerato e importante, e magari più intelligente di quanto tu non sia in realtà.

          A riprova di questo, sono andato proprio adesso a visitare una pagina facebook invasa dai troll. Non ci entravo da OTTO mesi, e guarda caso ho ritrovato uno dei soliti noti che propone la seguente perla:

          “Dario Trabalza Le unioni gay non possono produrre figli…!!!! Ah ah ah ah ah.. Amici atei.. Ha senso discutere con persone così fanatiche da sparare cazzate di tali proporzioni? E poi la scemenza sulle farfalle.. Io consiglierei psicologi o l’isolamento di simili individui… Solo il fatto di sostenere che le coppie gay “non producono figli” è da internamento immediato. Cosa impedisce a due donne (coppia omosessuale lesbo) di trovare qualcuno con cui scopare e fare due figli, non uno! Poi ognuno fa quello che vuole, ma vi state confrontando con una persona che ha il cervello (è un modo di dire) obnubilato dalla fede.. E’ una perdita di tempo.
          22 minuti fa · Modificato · Mi piace”

          Ed è una pagina che ha 2500 iscritti, pensa cosa può succedere in un account twitter di importanza planetaria, dove questi brillanti cervelli si sostengono a vicenda…

          • Emanuele ha detto:

            Secondo me sono proprio questi post che ci “impongono” di usare anche tweeter… Seminiamo dubbi, linkiamo uccr, storialibera.it, aleteia, etc.
            Paolo parló nelle piazze greche, non solo nelle sinagoghe.
            Ci derideranno, ma qualcuno, leggendo, magari si informerà e smetterà di seguire ragionamenti come quelli che ci hai segnalato.

            • Licurgo ha detto:

              Guardate, cari amici (e ben trovati tutti, a proposito), io non sono un amante della satira offensiva e volgare, ma mio figlio mi ha detto che c’è un tale che ha chiesto: ‘ma se la lavatrice vive di più con Calfort va considerato accanimento terapeutico?’.
              Devo dire che questa ha divertito molto anche me, e non mi è parsa offensiva o irriguardosa.
              Ecco, essendo io un teista, ma non un credente nel senso di una religione positiva (anche se apprezzo moltissimo la figura di Gesù che esce dai Vangeli, per quel poco che li conosco) mi interessava sapere se per voi amici cattolici una battuta come questa (ovviamente se capita una volta e se non è un continuo di messaggi: est modus in rebus) risulta divertente o invece in qualche modo disdicevole. E’ pura curiosità, nel senso che io ho detto a mio figlio che probabilmente un sorriso lo avrà avuto anche il Papa, e non so se gliela ho detta male.

              • Uomovivo ha detto:

                Licurgo sai perchè gli angeli volano? Forse perchè si prendono alla leggera.
                E sai perchè Satana è caduto? Per gravità.

              • EquesFidus ha detto:

                E’ irrispettosa, perché si prende gioco del Santo Padre su un tema molto sensibile. Inoltre, io son un sostenitore del detto popolare “Arlecchino si confessò burlando”: questi atteggiamenti apparentemente burloni e “simpatici” in realtà nascondono astio e rabbia contro la Chiesa. Solo vent’anni fa sarebbe stato impensabile rivolgersi al Vicario di Cristo in questo modo, qualcosa è andato tremendamente storto nel frattempo. Ultimamente, inoltre, i social network hanno incentivato il fondamentalismo laicismo: la possibilità di poter rimuovere commenti “scomodi” e di avere mandrie di stolti prontia dar supporto, ha portato ad una estremizzazione delle posizioni ed incoraggiato la blasfemia e la ferocia.

              • Emanuele ha detto:

                Caro Licurgo,

                la satira è ben accetta, una battuta come quella citata certo fa sorridere… diverso è quando vengono postate bestemmie, offese pesonali o contro tutta la Chiesa, calunnie tipo Papa pedofilo, etc.

                Ma quello che più conta è lo stato d’animo… un discorso è infatti la satira pungente che usa l’ironia per sollevare un problema o enfatizzare un’ipocrisia, un discorso è l’attacco gratuito il cui unico scopo è denigrare e deridere l’altro.

                Non voglio dire che c’è una satira “buona” ed una “cattiva”, ma una differenza c’è tra Vergassola e Vauro da una parte e Luttazzi e i Guzzanti dall’altra, non trova?

                Infine, il problema più grande non sono tanto le battute dei troll (che non si possono evitare), ma i commenti come quelli citati da Daphnos… basta andare sui blog di Repubblica, Il Fatto, UAAR, etc. e se ne trovano a centinaia… Tali commenti sono una specie di “perversione” (ossia il tentativo di tramutare ciò che male in bene) perché utilizzando una pseudo-logica cercano di ingannare gli altri, inducendoli a ragionamenti assurdi.

                I risultati sono nefasti: spesso ho letto commenti del tipo “sono contrario alle adozioni alle coppie omosessuali per colpa della mia chiusura mentale o della mia educazione, etc.”… ossia, quello che penso non conta, siccome non la penso come la maggioranza, allora devo avere qualche tara (congenita o acquisita)…

                Sinceramente credo che questa roba dobbiamo combatterla…
                “Lotta sino alla morte per la verità
                e il Signore Dio combatterà per te.” (Sir 4,28)

                “E per questo Dio invia loro una potenza d’inganno perché essi credano alla menzogna
                e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all’iniquità.” (2 Ts 2, 11-12)

            • EquesFidus ha detto:

              Parli giusto. Fratelli, dobbiamo smettere di ritirarci da ogni luogo in cui troll ed anticattolici si recano. Se è vero che dobbiamo essere prudenti come i serpenti e semplici come colombe, non per questo dobbiamo ritirarci dalle moderne battaglie dell’era moderna. Un tempo la cristianità si guadagnarono l’indipendenza sui campi di battaglia contro i Saraceni, oggi dobbiamo guadagnarcela sui campi informatici contro blasfemi ed anticlericali. Se è vero che le nostre battaglie debbono essere scelte bene, per evitare di andare incontro ad infelici sconfitte, non per questo dobbiamo cessare di combattere. L’avversario, contro colui che pavido si ritira da ogni lotta, diviene arrogante ed irrispettoso nei suoi confronti; ma contro colui che come fiera l’affronta, diviene umile e rispettoso. Ultimamente, ho avuto conferma che un dibattito fiero, senza vergogne, con risposte puntuali può portare grandi frutti; di cosa abbiamo paura, con Cristo al nostro fianco, Lui che ha sconfitto la morte? L’uomo può uccidere solo il corpo, non l’anima; ben peggiore è invece la sorte di colui che, per non far perire il corpo, fa invece perire la propria anima.

              • Licurgo ha detto:

                Uomovivo: complimenti, questa è assai divertente!!!

                Per EquesFidus.
                Certo, se si considera il fenomeno complessivamente, capisco ciò che intende: è capitato anche a me di leggere commenti e discorsi non soltanto anticlericali (che sia giusto o sbagliato e in che grado, l’anticlericalismo è una valutazione sociopolitica e come tale passibile di discussioni argomentate e rispettose), ma anticristiani e addirittura, io direi, antiumani, nel senso che molto spesso il cristiano è dileggiato e deriso per la sua Fede, e dunque è dileggiato e deriso come persona, visto che una Fede è un elemento sostanziale di una persona. E questa è una china pericolosa, perchè nella Storia sappiamo che si inizia col dileggiare esseri umani come tali e poi non si sa dove si finisce… . Dunque, guardandola da questo punto di vista a cui non avevo pensato, comprendo ciò che mi sta dicendo. Io, più modestamente, mi riferivo alla sola battuta del Calfort, che, presa da sola, non mi sembrava così gravemente offensiva e sinceramente, beninteso sempre presa singolarmente, anche ora alla luce del suo intervento, mi sembra non essere così pesante.
                Ma senza meno integrerò a mio figlio la valutazione mia precedente particolare con quest’ultima sua più generale.
                La ringrazio dell’interesse e della partecipazione.

                • EquesFidus ha detto:

                  Ed io ti ringrazio (sono solito usare il tu, come si conviene su Internet, ma che vale come il lei o il voi, se preferisci) per la sensibilità. Vedi, le freddure ad esempio di Uomovivo non sono irrispettose, poiché chiaramente non si riferiscono a temi sensibili per la nostra fede, bensì prendono semplicemente a prestito figure tipiche di essa e non vi si rivolgono direttamente ad esse (a differenza, per esempio, di una bestemmia). Basti pensare che io ed il mio parroco conosciamo persino barzellette su Dio, le suore ed i sacerdoti figurarsi! Il problema però non è questo, bensì l’atteggiamento irriverente rivolto direttamente contro il Santo Padre: in sostanza, si prende un tema sensibile e lo si usa per dileggiarlo pubblicamente e direttamente (questo secondo termine lo esaminerò dopo nel dettaglio). Inoltre, si deve considerare che è difficile comprendere dove termini ciò che è lecito nella burla: nel dubbio, è sempre meglio attenersi all’adagio “scherza con i fanti, lascia stare i santi”, ovverosia per evitare blasfemie o irriverenze inutili e che, spesso, nascondono un malcelato desiderio di rivalsa e di odio. Infine, si deve considerare che coloro che scivono desiderano essere letti da Benedetto XVI, pertanto la facezia assume significato oltraggioso: è come pubblicamente porre queste facezie durante l’udienza generale del mercoledì, poiché molti la leggono ed il Vicario stesso potrebbe farlo. Questo tralasciando i commenti dichiaratamente blasfemi, anticlericali e anticristiani. Anche certuni commenti apparentemente innoqui sono, in realtà, più blasfemi e volgari di quanto non sembrino.
                  Purtroppo, nel mondo digitale molti, consapevoli di non rischiare nulla e di non esporre la propria faccia, si comportano in maniera inappropriata quando non spregevole.

                • Uomovivo ha detto:

                  Sarei accusato di plagio se la spacciassi per mia, infatti in realtà è di Chesterton, il quale ben sapeva che l’’umorismo ci permette di ’uscire da noi mentre si sprofonda se si eccede di gravità nei propri confronti.

              • EquesFidus ha detto:

                Terza riga: “[…]la cristianità si guadagnò l’indipendenza[…]”

            • Emanuele ha detto:

              …mi auto-rispondo.

              …soprattutto iniziamo a citare Bibbia e Vangelo. Milioni di fratelli sono morti perché questi libri arivassero a noi intatti.

              Non per fare sfoggio della nostra sapienza su libri “morti”, ma per testimoniare la Verità di Parole Vive. Non dobbiamo dubitare che le parole di Gesù non siano parole vive, parole che nel corso dei secoli hanno aperto i cuori più duri, confuso le menti più sublimi, dato coraggio ai più vili, insegnato l’umiltà agli arroganti, dato speranza agli oppressi…

              Noi abbiamo un messaggio di Vita, questo dobbiamo seminare e spargere il più possibile… anche sui nuovi media. I grandi evangelizzatori percorsero migliaia di chilometri per portare il Vangelo fino ai confini del mondo, sopportando indigenza, fame, freddo, spesso venendo martirizzati. Noi, con pochi click possiamo raggiungere milioni di persone stando comodamente seduti… non perdiamo questa occasione!

              “Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio predicatelo sui tetti.” (Mt 10,27)

      • Arturo ha detto:

        Blafemo , ma divertente, preghiamo per lui.

      • Roberto Dara ha detto:

        Mi sembra che in Parlamento gli imbecilli abbiano da tempo la loro rappresentanza…

    • Emanuele ha detto:

      Credo che la miglior risposta possa darcela S. Paolo nal primo capitolo della lettera ai Corinzi…
      http://www.vatican.va/archive/ITA0001/_PXE.HTM#9B

  • Perry Cox ha detto:

    Subito trovato il nuovo slogan della ditta: “Pontiflex, la dottrina che si piega ma non si spezza”.

  • Xadren ha detto:

    C’è tanta sete di Dio, qui sulla rete poi…

  • Giuseppe ha detto:

    Comunque il migliore rimane questo: “la morte del Papa è una promozione o un licenziamento?”.

    • Daphnos ha detto:

      Caro Giuseppe, io sono il primo ad apprezzare l’ironia di certe affermazioni (come anche della vignetta contenuta nel link che ho postato poco sopra), sarà per il mio retaggio culturale dovuto alla mia origine geografica – la Toscana -, ma spero che tu convenga con me che qui la satira c’entra poco…

      • Giuseppe ha detto:

        Io credo che il Vaticano abbia previsto questa deriva…

        • EquesFidus ha detto:

          Speriamo, come spero che ci sia a breve, finalmente, l’inizio di una riscossa cristiana basata non su promesse e su dolci parole, ma su stuoli di predicatori e parole argute.

          • EquesFidus ha detto:

            O meglio, piuttosto che dolci parole parole vuote, poiché anche parole dette con dolcezza possono essere argute: perché è oggettivo che a sentir certi cattolici (laici o clerici indistintamente), che si riempiono la bocca di parole ormai abusate (“solidarietà” ecc…) e mai del Vangelo, si sia fatto alcunché.

    • controinformato ha detto:

      Pensionamento 🙂

  • edoardo ha detto:

    Scusate, io non so come funziona twitter, ma in alcuni forum chi invia un testo commentabile ne è anche il moderatore (dipende dai forum), e come tale ha la facoltà di eliminare i post oltraggiosi appena ne intuisce il contenuto.
    Il troll va sempre eliminato senza perdere tempo a rispondere, è un errore colossale accettare il loro gioco.
    E chi dirige i forum, possono anche vedere se più di un utente parte dal medesimo computer, ossia se uno abbia più fakes, perchè di solito da lì parte il trollaggio.

  • Orbitalia ha detto:

    Io personalmente non capisco molto il senso di un’operazione del genere. Un social network è utile se lo usi personalmente… ma il Santo Padre userà davvero twitter? O ci darà un’occhiata una volta al mese, e lascerà rispondere a qualche collaboratore? Inoltre, anch’io son convinto che un profilo twitter sia una mano tesa al trollaggio. Ma, visto che ‘dai frutti li riconosceranno’, spero che il tempo mi dia torto, e che nascano frutti positivi.

    • Emanuele ha detto:

      …beh, considerato che il Papa parla tutti i mercoledì in udienza, i sabati all’Angelus, dice numerose omelie, etc. Se uno gli mette un computer aperto già loggato a tweeter non credo che ci vogliano ore per scrivere 140 caratteri, magari non tutti i giorni…

      Insomma non è certo una persona che sta chiusa nelle sue stanze… che poi i media gli diano uno spazio ridicolo è un’altra questione…

  • Castigamatti ha detto:

    … e pensare che una nota comica ieri ha preso in giro l’iniziativa…

  • Harry Burns ha detto:

    A parte le varie bestemmie e nefandezze varie, io che amo la battuta di spirito credo che anche una battuta non volgare ma comunque con intento satirico possa rivelar si interessante e al fine rivoltarsi “contro” l’autore. Pensate al famoso titolo del Manifesto, “Il Pastore tedesco”. l’intento burlesco – senza Valutazione morale – era assolutamente garantito, insomma offensiva o no era assolutamente geniale: entrambi i termini non sono insulti presi singolarmente e sono ovviamente veri. È chiaro che l’intento era giocare con le parole. Ma pensateci bene: il pastore tedesco non è forse un cani pastore che guarda il gregge? Non è anche uno dei più usati cani antidroga ? Che quindi scova il male nascosto? Non è forse il più usato cane guida x ciechi? Una guida quindi x chi è in difficoltà? È allora anche se il paragone voleva essere offensivo a ben guardare non lo è Ratzinger è anche tutto questo: una guida che porta il gregge dove il buon pastore ha deciso che è meglio che vada, un attento osservatore che scova il pericolo x l’uomo anche quando è nascosto agli occhi dei più, una guida che conduce, a volte, persone in grande difficoltà, spiritualmente ciechi… Ecco quindi che i cattolici forse dovrebbero apprezzare di più l’ironia, usarla a loro volta, stroncare anche con essa l’idiozia. Quindi ben vengano i titoli del manifesto o la geniale interpretazione di Guzzanti in Boris, non scandalizziamoci e cerchiamo di essere un po’ più leggeri. È cerchiamo di trasformare tutto affinché sia a gloria di Dio. Quella del Calfort sempli ente non fa ridere perché non ha senso: il Calfort allunga la vita della lavatrice come la sana alimentazione allunga quella di un essere umano. L’accanimento terapeutico non c’entra nulla quindi.