Richard Dawkins: «Pascal ha ragione, vale la pena credere in Dio»

Finalmente torna alla ribalta il vecchio leader “new atheist”, Richard Dawkins, grazie ad un’intervista per nientepopodimeno che “Playboy”, la nota rivista erotica per uomini…evidentemente il suo declino ha ormai superato il punto di non ritorno. Viene presentato come «il santo patrono dei non credenti» ma le affermazioni che si leggono sono davvero interessanti: le prime in netta controtendenza a quelle promosse durante la carriera da zoologo anti-teista, mentre le seconde riassumono i suoi cavalli di battaglia e dunque quelli dell’ateismo fondamentalista di oggi.

Durante la prima parte, Dawkins ha finalmente preso le distanze dalla sciocca provocazione della teiera di Bertrand Russell, riconoscendo che: «Penso che un dio particolare come Zeus o Geova sia improbabile quanto la fatina dei denti, ma l’idea di un qualche tipo di intelligenza creativa non è del tutto così ridicola». Ha deciso piuttosto di valorizzare la nota scommessa di Blaise Pascal, che sottolinea la convenienza del credere poiché se Dio esiste, allora si vince la vita eterna, mentre se si crede e poi Dio non esiste, allora si è comunque vissuta una vita più lieta rispetto a quella che ha come prospettiva il definitivo annichilimento, come hanno dimostrato gli studi che mettono in relazione il benessere psicofisico e la propria posizione esistenziale. Chi non crede perde sempre, in poche parole. Dawkins ha sorprendentemente ammesso: «Il costo del fallimento è molto elevato […]. Le probabilità sono estremamente basse, ma comunque ne vale la pena, perché la ricompensa è estremamente elevata». E’ un’ammissione davvero inedita per Dawkins! Ricordiamo che poco tempo fa ha voluto sottolineare di non essere ateo ma agnostico.

Dopo questa illuminante apertura, una banalità: «Ma si può anche sprecare la tua vita. Si va in chiesa ogni Domenica, si fa penitenza. Hai una vita orribile, e poi muori e basta». Ragionamento questa volta superficiale perché, oltre ad essere in contraddizione con il responso degli studi sul benessere delle persone religiose, non esiste alcuna correlazione tra l’andare in Chiesa e il vivere come conseguenza “una vita orribile”. Si tratta sempre di una libera scelta dell’individuo che agisce in tale modo proprio perché evidentemente scopre una convenienza umana per la sua vita…altro che “vita orribile”.

 

Terminata questa prima fase, Dawkins è tornato al bullismo laicista, snocciolando i suoi cavalli di battaglia e qualche curiosa affermazione:
1) “I CREDENTI SONO STUPIDI”: ha rivelato di non avere «amici tra i credenti, non perché io li voglia evitare ma perché tendo a partecipare a cerchi di persone istruite e intelligenti, e non ci sono persone religiose tra loro, che io sappia». Esse dunque non sarebbero istruite e intelligenti per lui, peccato che ancora una volta l’esperienza sensibile e gli studi socio-scientifici sembrano dire proprio l’opposto. Non ci piace farlo, ma per pareggiare le citazioni è utile segnalare l’opinione del biochimico ebreo e premio Nobel Christian Boehmer Anfinsen , secondo cui «solo un idiota può essere ateo. Dobbiamo ammettere che esiste un potere incomprensibile o una forza illimitata con lungimiranza e conoscenza, la quale ha dato vita all’intero universo in un primo luogo» (citato in H. Margenau & R. Varghese, in “Cosmos, Bios, Theos“ Open Court Publishing Company 1997, pag. 139).

2) “ALBERT EINSTEIN ERA ATEO”: Dawkins ha anche affermato che Albert Einstein «usava dio in un modo poetico, in senso metaforico». In realtà, se il celebre fisico respingeva l’idea di un “Dio personale”, ovvero rivelato, attribuiva invece a Dio -inteso in senso deistico– proprietà di libertà, scelta e creazione, per nulla metaforiche. Ad esempio: «Io non sono ateo e non penso di potermi definire panteista», «la fisica deve addirittura perseguitare finalità teologiche […] con l’intento di arrivare a capire se Dio avesse davanti a sè altre scelte quando creò il mondo», «voglio sapere come Dio creò questo mondo. Voglio conoscere i suoi pensieri; in quanto al resto, sono solo dettagli», «ciò che veramente mi interessa è se Dio avesse potuto fare il mondo in una maniera differente, cioè se la necessità di semplicità logica lasci qualche libertà» (qui le fonti di ciascuna citazione).

3) “ANTONY FLEW NON SI E’ CONVERTITO”: il “santo patrono degli atei” è tornato sulla questione bruciante della conversione nel 2004 del filosofo Antony Flew, l’ateo più famoso degli ultimi anni e suo padrino. Essa, sarebbe stata falsa o comunque dettata dalla vecchiaia. Tuttavia, proprio Flew ha deciso di pubblicare un libro in cui esporre i suoi argomenti, allontanando i sospetti di una finta conversione, e ha risposto in modo lucido, seppur provato fisicamente, alle domande in questo video.

4) “GESU’ NON E’ MAI ESISTITO”: le prove dell’esistenza storica di Gesù sarebbero per lui “traballanti”, quando in realtà nessuno storico di una certa autorità lo mette più in dubbio, avendo oggi a disposizione più prove su di Lui che per moltissimi altri personaggi, per i quali nessuno ritiene sensato dubitarne l’esistenza. Esse sono di origine non cristiana che di origine cristiana, come i Vangeli, questi ultimi datati tutti con certezza entro 60 anni dalla Sua morte. Dawkins ha riconosciuto comunque che «chi ha scritto i suoi versi era in anticipo in termini di filosofia morale rispetto al suo tempo».

5) “I PADRI FONDATORI D’AMERICA NON ERANO CRISTIANI”: secondo Dawkins chi fondò gli Stati Uniti non era cristiano, ma «erano deisti e non volevano fondare gli Stati Uniti come una nazione cristiana». Basta andare semplicemente a leggere queste percentuali e queste citazioni (anche qui), per capire che le cose sono ovviamente all’opposto.

6) “HITLER ERA CATTOLICO”: ennesimo salto di argomento, si passa a tirare per la giacca anche Hitler, il quale «non era ateo ma era un cattolico romano». Ancora una volta, tuttavia, la storia insegna che egli non differiva di molto dai pensieri di Dawkins su questo argomento, dato che voleva eliminare il cattolicesimo, eliminare le chiese cattoliche dopo la fine della guerra, colpevolizzare gli ebrei anche della creazione del cristianesimo e promuovere l’odio anticlericale, come dimostrano gli appunti presi durante le sue “Conversazioni a tavola”.

7) “GIUSTA L’IRRIVERENZA VERSO I CREDENTI”: Dawkins si è rallegrato del bullismo ateo sul web (pagine con bestemmie su Facebook, bufale anticlericali sui social network, siti web che inneggiano all’odio verso la religione ecc..), ovvero di «un’ondata di buon senso, razionalità, e irriverenza» contro la religione, come d’altraparte aveva chiesto lui stesso pochi mesi fa: «dobbiamo ridicolizzare pubblicamente chi crede in Dio»

8) “LA VITA CON I SERVI E’ PRIVILEGIATA”: ha ricordato che da piccolo «sono stato mandato ad alcune delle migliori scuole, e come la maggior parte delle scuole di questo tipo in Inghilterra in quel momento, erano le scuole anglicane». Ha poi affermato di essere nato in Africa, dove ha vissuto «una vita privilegiata, con i servi». In questo si è dimostrato per la prima volta davvero in linea con il celebre naturalista Charles Darwin, il quale credeva nell’esistenza di uomini di livello inferiore, deleteri per il genere umano, ai quali dovrebbe essere impedito di riprodursi.

9) “IL PAPA E’ NAZISTA, CONTRO DI LUI USO LA RETORICA”: Dawkins ha spiegato che quando nel 2010 ha protestato a Londra per la visita di stato di Benedetto XVI, definendolo un «nemico dei bambini, dei gay, delle donne, della verità, dei poveri, della scienza e dell’umanità» e chiedendone l’arresto, lo ha fatto perché «era un discorso ad un raduno, quindi ho dovuto usare la retorica». Lo ha comunque accusato di «essere stato un membro della Gioventù hitleriana quando era molto giovane», per questo «se fossi in lui terrei la testa bassa». Peccato che, come ha più volte informato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, «il Papa non è mai, mai stato nella Hitlerjugend (la Gioventù hitleriana). A quel tempo era un seminarista che studiava teologia e, all’età di 16 anni, è stato coscritto nei corpi ausiliari della contraerea, come tutte le persone della sua età. Nulla a che vedere con la Hitlerjugend e l’ideologia nazista».

10) “MEGLIO ABUSARE UN BAMBINO CHE CRESCERLO CATTOLICO”: Dawkins a Dublino aveva sostenuto che l’abuso sessuale verso un bambino è meno dannoso che educarlo come cattolico. Nell’intervista ha cercato di smorzare le polemiche ancora in corso precisando che «stava parlando di carezze intime, che sono già abbastanza gravi, ma allevare un bambino a credere nel fuoco dell’inferno è peggio».

11) “ABORTO GIUSTO PERCHE’ EMBRIONE NON PROVA DOLORE”: in tema di aborto, al contrario del suo amico Hitchens, ha sostenuto che «si dovrebbe avere un po’ meno scrupoli ad uccidere una creatura umana, rispetto all’uccidere un lombrico, perché un lombrico ha un sistema nervoso e molto probabilmente può soffrire. Quindi contestare l’aborto di embrioni umani molto giovani è una sciocchezza assoluta. Opporsi all’uccisione degli embrioni anziani non è invece una sciocchezza assoluta, ma non c’è ragione di supporre che la loro capacità di soffrire sia superiore a quella di un maiale adulto o di mucca». L’argomento non ha fondamento perché l’assenza di sensibilità al dolore non giustifica l’immoralità della soppressione della vita umana indesiderata, la pensa certamente così questo bambino e chi è affetto da CIPA (patologia che rende insensibili al dolore). Oltretutto, se questa è la posizione di Dawkins sull’aborto, non si capisce perché egli sia favorevole all’interruzione di gravidanza oltre il quarto/quinto mese, quando cioè è dimostrata nel feto umano la presenza di un sistema nervoso tale avere sensibilità al dolore. Interessante infine la sua posizione decisamente offensiva per gli animalisti, che però -ne siamo certi- non organizzeranno nessuna protesta questa volta.

Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

67 commenti a Richard Dawkins: «Pascal ha ragione, vale la pena credere in Dio»

« nascondi i commenti

  1. Andrea ha detto

    Si commenta da solo. Soprattutto sui punti 1, 4, 6, 7, 9, 10 ed 11.

  2. Salvatore ha detto

    Ma hanno intervistato Dawkins o Antonio72? Mi sembra che non ci sia molta differenza…

    • Antonio72 ha detto in risposta a Salvatore

      @Salvatore

      mi dispiace che giudichi qualcuno pur non conoscendolo affatto, altrimenti non avresti scritto questa evidente castroneria. Da queste parti sono un frequentatore assiduo quando si è trattato di argomentare contro il neodarwinismo; e tu dov’eri?
      Chi mi conosce sa che non condivido un solo punto di quelli elencati, tranne forse il numero 2) in quanto per me Einstein, se non era un panteista era un panenteista e cmq si rifaceva a Spinoza, noto eretico (lo afferma lui stesso in una delle sue opere). Ciò non significa che non avesse un profondo rispetto per le religioni confessionali ebraica e cristiana.
      Ma non lo affermo adesso per mero opportunismo, bensì lo raccontano tutti i miei commenti passati, e sono tanti, nei quali spesso ho citato lo stesso genetista R. Lewontin.

      • Salvatore ha detto in risposta a Antonio72

        Dawkins dimostra di avere lo stesso odio per la Chiesa di quanto ne hai tu…ed è proprio in forza dei tuoi commenti passati che lo affermo.

        • Antonio72 ha detto in risposta a Salvatore

          La critica è sinomino di odio non più di quanto l’accettazione acritica sia sinomino di indolenza o peggio di cieco servilismo.
          L’odio non ha di certo bisogno di essere argomentato come lo sono i miei commenti critici su determinate e rigide posizioni etiche della Chiesa.
          Semmai sono proprio i tuoi attacchi irrazionali contro di me a dimostrarlo.

          • Salvatore ha detto in risposta a Antonio72

            Il bello sarebbe sapere quale autorità pensi di avere per criticare la Chiesa…pensi davvero che i tuoi sermoni sull’etica e sulla morale possano servire a convertire Benedetto XVI? Antonio, metti da parte il tuo ego e comincia a capire il messaggio della Chiesa..questo è il tuo unico problema.

      • G.T. ha detto in risposta a Antonio72

        Ancora con Einstein?
        Taccio va…

  3. GiuliaM ha detto

    Ma si può anche sprecare la tua vita. Si va in chiesa ogni Domenica, si fa penitenza. Hai una vita orribile, e poi muori e basta
    Chissà con quali criteri definisce una bella vita… sesso, droga e anticlericalismo?

    • Simone Emili ha detto in risposta a GiuliaM

      Giusta osservazione. Osserva un ateo come Massimo Fini: “Alla morale l’uomo ha sostituito un edonismo cialtrone, un epicureismo senza nobiltà, perché senza consapevolezza, un consumismo frenetico e nevrotico che non lo rendono felice, ma attraverso i quali l’uomo contemporaneo, in qualche modo, si anestetizza e cerca di tamponare un’angoscia crescente e di cui tuttavia, nel suo obnubilamento, non riesce più a rintracciare le origini che invece stan proprio nella rinuncia a dare risposta alle tre grandi domande, «Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo?» (http://www.massimofini.it/1985/chi-siamo-da-dove-veniamo-dove-andiamo). Il credente, sopratutto il cristiano, grazie alla straordinaria figura storica di Gesù e all’evento storico della sua Resurrezione a vita nuova ed eterna, sa “chi è, da dove viene” e soprattutto “dove andrà”, ha un punto di riferimento sicuro e affidabile, l’ateo no. Ragion per cui finisce per vivere a sesso sfrenato, droga, consumismo e odio verso chi gli fa notare che il suo stile di vita non è esattamente encomiabile. Ciò è talmente evidente che lo può capire anche un ateo, ma Dawkins fa eccezione. 🙂

      • Controinformato ha detto in risposta a Simone Emili

        Massimo Fini?
        Quello che vuole ripristinare la società tribale con a capo il capo-villaggio?

        • Simone Emili ha detto in risposta a Controinformato

          Ma almeno arriva a capire che senza un riferimento solido e sicuro l’uomo si perde, Dawkins non capisce nemmeno quello! 🙂

        • Matteo ha detto in risposta a Controinformato

          Beh, se per società tribale si intendesse una specie di nuova età dei Comuni non sarebbe male (ovviamente facendo a meno di tutte le guerre che si facevano tra loro): un piccolo stato ha una linea di governo più lineare, la democrazia sarebbe più diretta e quindi più controllata e controllabile. E anche il ciclo della produzione sarebbe più veloce e con meno sprechi.
          Ma ammetto che nel mondo moderno globalizzato è pura illusione.
          E comunque, pensi davvero che la società moderna sia poco tribale? Considerando come alla gente piaccia schierarsi tra partiti, tifoserie calcistiche e persino cellulari usati (veramente, quelli che su internet discutono di iphone/android fanno discorsi da terroristi) direi che la tribalità sia ancora un fattore decisamente importante nella società.

      • GiuliaM ha detto in risposta a Simone Emili

        un consumismo frenetico e nevrotico che non lo rendono felice, ma attraverso i quali l’uomo contemporaneo, in qualche modo, si anestetizza e cerca di tamponare un’angoscia crescente
        … fortissimo contrasto con le parole: «Io sono il pane
        della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».

      • andrea ha detto in risposta a Simone Emili

        Ottima citazione.
        Un ateo coerente non può che parlare della grande tristezza che è la vita, dato che è convinto di venire dal nulla e nel nulla ritornare.
        Un ateo intelligente come JP Sartre, affermava: “l’uomo è una passione inutile”.
        Nulla a che vedere con gli esilaranti/patetici pensieri uaarini, ateismo da barzelletta.

  4. Simone Emili ha detto

    Complimenti per l’articolo. Degno di nota il punto 4, condiviso anche da Odifreddi, che da solo basta a destituire di credibilità i due personaggi. Costoro continuano a sostenere che Gesù non è esistito senza evidentemente chiedersi come mai quasi nessuno storico, credente o non, avalli questa teoria. Segno evidente che si tratta di persone accecate dalla loro ideologia, dalle quali tutti, anche gli atei come loro, dovrebbero tenersi alla larga. Sono come quelli che negano che l’Aids sia provocato dal virus Hiv, quando tutte le evidenze dimostrano il contrario e il 99,99999999999% degli addetti ai lavori la pensa diversamente da loro. Chiunque, anche Dawkins e Odifreddi, direbbe che non è possibilie che il 99,99999999% degli addetti ai lavori possano essere tutti stupidi o incompetenti o corrotti da qualcuno, e che i negazionisti dell’Hiv sono dei poveri pazzi. Eppure essi, negando la storicità di Gesù, si comportano nello stesso modo.

    • Controinformato ha detto in risposta a Simone Emili

      so che non centra più di tanto ma vorrei far notare che tra i negazionisti c’è anche il capo dell’armata Vaffa-leone

  5. Simone Emili ha detto

    E notevole anche il punto 11), di una stupidità che lascia esterrefatti. Anche un uomo a cui venga tagliata la testa dopo essere stato sottoposto ad anestesia totale muore senza provare alcun dolore, ma nessuno, nemmeno Dawkiins, si sognerebbe di non considerarlo un omicidio.

  6. Andrea ha detto

    Arrivederci a tutti, lascio irrevocabilmente il forum per incompatibilità personale con la linea di gestione, è stato un piacere discutere con tutti voi in questi mesi. In bocca al lupo a tutti per le vostre carriere professionali universitarie,e per i vostri percorsi di ricerca, continuiamo a cercare!!! Indipendentemente dallo “schieramento”, ci fa sentire vivi.

    • Andrea ha detto in risposta a Andrea

      scusate, il blog, questo ovviamente non è un forum, ciao.

    • Leon ha detto in risposta a Andrea

      Scusami non è corretto,devi dirci il contrario,ovvero se dawkins ha detto o no queste cose.Personalmente ho letto le sue teorie metafisiche,sul “gene egoista”,va bene,si dirà, che un gene “sia egoista” è un’ossimoro,un gene è un gene.Giocando sul titolo del libro.Se ha affermato queste cose sul serio,non c’è speranza.

      Io non cerco,ho quasi finito,se dobbiamo dibattere dibattiamo.Ma non possiamo dibattere su niente,perchè Il mondo lo ha creato Dio o no è una’antinomia.Ultima parola alla libertà umana.

    • Antonio72 ha detto in risposta a Andrea

      Mi dispiace Andrea per la tua decisione e permettimi di affermare che non la condivido pur sapendo a cosa alludi. Dalla mia esperienza più o meno tutti i blog difendono una propria linea di gestione particolare, dalla quale paradossalmente ci si deve difendere (oltre che dall’inevitabile attacco dei troll).
      E d’altra parte frequentare un blog coerente con le proprie convinzioni alla lunga porta ad inaridire lo spirito autocritico – fino ai casi estremi dell’autoreferenzialità – il quale è l’indispensabile humus da cui possano germogliare nuove idee per arricchire la propria o se non altro per guardarla in una diversa prospettiva.
      Cmq in bocca al lupo per le tue future esperienze. ciao.

    • Fede_81 ha detto in risposta a Andrea

      Ciao Andrea, alla prossima e grazie di tutto!

    • Piero ha detto in risposta a Andrea

      ULP! Non sara’ mica perche’ ti ho dato ragione nel mio ultimo post? 😉
      Dai… ripensaci…

  7. Sophie ha detto

    Mah, secondo me Dawkins in Dio ci crede ma non ha il coraggio di cambiare vita e di mettersi contro tante persone…

    • Andrea ha detto in risposta a Sophie

      Secondo me in realtà passata una certa età almeno una buona parte di quelli che la pensano come lui in fondo lo sanno di aver torto, ma si sa che alcuni proprio cambiare non vogliono a nessun costo.

      Anch’io ho passato un periodo in cui ero agnostico, scientista e libertario. Poi mi sono reso conto che quello che pensavo erano ingenuità senza solide fondamenta…

      • Sophie ha detto in risposta a Andrea

        Io credo che non si è atei per tutta la vita, così come credo che la fede nell’arco della vita attraversi momenti di buio. Ci sta, siamo umani.

    • Daphnos ha detto in risposta a Sophie

      Cara Sophie, non penso purtroppo di poter condividere. Avendo letto gli ultimi libri di Dawkins, ti posso assicurare che lui, Dawkins, Dio l’ha trovato eccome… cioè se stesso.

      Esemplificativo è il passaggio del “God delusion” in cui parla proprio del punto numero 10 (non posso riportare le parole esatte perché la copia che ho è nella mia casa in campagna): lui affermò di aver pronunciato quella frase ad un convegno di letterati dublinesi, e di aver ricevuto un caloroso ed inaspettato applauso da parte dei partecipanti. Sorpreso da tanta approvazione, si meravigliò di come la cosa fosse potuta succedere in una città cattolica come Dublino. Evidentemente, scrive, le persone presenti a quel convegno non potevano essere considerate un campione della media irlandese: non appartenevano alla “plebaglia”, bensì all’élite culturale del luogo. Infatti, dice lui, le persone più intelligenti, più colte e più istruite sono indiscutibilmente atee.

      Quest’episodio descrive al meglio la visione del mondo di quest’uomo. Inutile fargli presente che avrebbe ricevuto lo stesso applauso da un pubblico compiacente anche se formato da persone con titolo di studio elementare, e che una tale reazione è dovuta semplicemente a una risposta emotiva, avvenuta in un particolare momento della discussione, di coloro che lo sostengono a prescindere: qualunque fatto, qualunque situazione, DEVE essere interpretata come un segno della superiorità degli atei sugli stolti credenti.

      La convinzione di possedere una superiorità antropologica gioca un ruolo fortissimo nel formare le opinioni delle persone. E finché Dawkins non ammetterà che ci possono essere persone intelligenti quanto e più di lui onestamente credenti (perché effettivamente è così), non ci sarà spazio in lui per un passo indietro dalle sue affermazioni, che potranno essere sciocche o meno, ma risulteranno comunque tutte giustificate e persino valorizzate per il semplice motivo che provengono dal suo “illuminatissimo” pulpito.

      • Sophie ha detto in risposta a Daphnos

        Io credo che i casi siano due: ha scoperto (come tanti scrittori e giornalisti-“giornalai” di oggi) il modo per fare successo e farsi soldi, ossia facendo leva su quegli anticlericali di oggi lobotomizzati e particolarmente ignorantelli. Oppure in Dio ci crede e questo è il motivo per cui parla sempre di lui. Ci crede per combatterlo. D’altronde non ti risulta che lo stesso diavolo creda in Dio?

        • Daphnos ha detto in risposta a Sophie

          Beh, sicuramente Dawkins fa successo e soldi, ma secondo me è interessato più al successo che ai soldi. Come disse un giornalista qualche tempo fa, pare soffrire della “sindrome delle star”, cioè deve fare in modo che si parli quotidianamente di lui. Sparare sciocchezze è un modo eccezionale di far parlare di se’, offrire ai suoi lettori una chiave interpretativa per avere sempre ragione qualunque cosa dica lo circonda di ancora maggiore stima e attenzione.

  8. Controinformato ha detto

    avete dimenticato i punti 12 e 13:

    12) “Io sono Napoleone”

    13) “eppoi c’era la marmotta che confezionava la cioccolata!”

  9. Alberto ha detto

    Ma perche bisogna sempre dare spazio a quello che dice un infelice come Dawkins? ma chisenefrega, scusate… Ho letto il post solo xche l’incipit dava l’idea di un cambiamento del suo triste pensiero, ma vedo che poi si ritorna ai suoi deliri di sempre. Preghiamo per lui piuttosto, se davvero un giorno si convertisse, quella si che sarebbe una notizia bomba. nulla è impossibile a Dio…

  10. Max ha detto

    Anche se tante idee ci separavano profondamente, mi dispiace che Andrea lasci il blog.

    • Woody85 ha detto in risposta a Max

      Il suo secondo commento sembra una frecciatina alla redazione..che forse ha ritenuto di moderare alcuni commenti in stile “chat” o “forum”…non so magari Andrea stesso può spiegarci.

  11. Emanuele ha detto

    I credenti sono stupidi.

    Con questa frase ha toccato il fondo intellettuale (quello del rispetto lo ha anche già raschiato). È da queste frasi che si può capire come la sua “cultura”, soprattutto storica, vacilli quasi in modo pilotato per alimentare i soliti luoghi comuni che girano nella comunità degli atei.

    “Solo un idiota può essere ateo. Dobbiamo ammettere che esiste un potere incomprensibile o una forza illimitata con lungimiranza e conoscenza, la quale ha dato vita all’intero universo in un primo luogo.”

    Una parte di me lo pensa realmente, ma reputo giusto non ripetere lo stesso errore di Dawkins e di chi come lui generalizza e segue dei falsi luoghi comuni.

  12. credino ha detto

    L’ammissione di Richard Dawkins: «Pascal ha ragione, vale la pena credere in Dio».
    Potrei sbagliare, ma sinceramente non penso che un credente decida stabilisca la propria fede religiosa sulla base di mere questioni di convenienza/opportunità. Così come per un ateo che ammette la correttezza del ragionamento di Pascal (cioè la convenienza dell’essere credente) non mi aspetto una conversione immediata al cristianesimo sulla base del semplice argomento “ne vale la pena, perché la ricompensa è estremamente elevata”. Non sarebbe una posizione intellettualmente onesta.

    • G.T. ha detto in risposta a credino

      E’ intellettualmente onesto continuare a far guerra ai credenti utilizzando false argomentazioni?
      All’uomo disonesto modi disonesti.

    • domenico ha detto in risposta a credino

      “Potrei sbagliare, ma sinceramente non penso che un credente decida stabilisca la propria fede religiosa sulla base di mere questioni di convenienza/opportunità”.

      Infatti Pascal non si rivolge ai credenti.

      • credino ha detto in risposta a domenico

        scusa ma vale anche per non-credente che, aderendo al ragionamento di pascal, diventa poi “credente” e si identifica come tale.

    • Norberto ha detto in risposta a credino

      @Credino

      Hai ragione, nessun credente crede per la scommessa di Pascal. Essa è solo una felice provocazione per stimolare i non credenti a pensarci bene sulla loro situazione e magari provare a non escludere completamente la possibilità di Dio, per lo meno per le conseguenze.

  13. Antonio ha detto

    Ma nessuno ha notato la stupidaggine sull’assenza di sensibilità al dolore come giustificazione per la soppressione.In questo modo si potrebbe sopprimere chiunque basterebbe fargli una iniezione ed addormentarlo prima di sopprimerlo.Davvero un’argomentazione poco scientifica direi

    • Simone Emili ha detto in risposta a Antonio

      “Ma nessuno ha notato la stupidaggine sull’assenza di sensibilità al dolore come giustificazione per la soppressione?”.
      Si, io!! 🙂 🙂

    • minstrel ha detto in risposta a Antonio

      Da notare che è il tipico atteggiamento dell’uomo moderno che oltre ad essere interrogato in modo forte dall’esperienza del dolore, come da sempre, oggi è spaventato dal dolore in modo indicibile e cerca in tutti i modi non solo di esorcizzarlo, ma proprio DIMENTICARLO.

    • domenico ha detto in risposta a Antonio

      adesso prendi questa stupidaggine detta da Dawkins e confrontala con quello che ha scritto a proposito della vivisezione:

      ” I conclude that we have no general reason to think that non-human animals feel pain less acutely than we do, and we should in any case give them the benefit of the doubt.”
      http://boingboing.net/2011/06/30/richard-dawkins-on-v.html

      Ecco il nostro Dawkins che concede il beneficio del dubbio agli animali ma non ai feti umani…

  14. Giulio ha detto

    Mi aspetto con certezza che su questo sito venga pubblicato lo studio che dimostra che i rapporti orali fanno bene…

    Mettete i link alle interviste se dovete riempire il testo di […]

    PS basta con Einstein, a dio come lo intendono i cristiani non ci credeva, quindi c’è poco da discutere sulle sottigliezze visto che ai suoi tempi definirsi non credente era molto meno frequente di oggi. Lasciamolo ai fisici!

    • Giulio ha detto in risposta a Giulio

      Post ps… sul suo libro “god’s delusion” (l’illusione di dio) spiega la sua idea sia su Pascal che su tutte le altre fesserie che voi avete interpretato con licenza.

    • domenico ha detto in risposta a Giulio

      ma cosa basta con Einstein?
      è stato l’intervistatore di PlayBoy a tirarlo fuori; scrivi a loro casomai.
      E di ‘lasciarlo ai fisici’ dillo pure a Dawkins.

« nascondi i commenti