Finita la guerra Hitler avrebbe distrutto la Chiesa cattolica

Chi sostiene che ai tempi del nazismo la Chiesa fosse complice di Hitler si scontra con l’opinione della maggior parte degli storici dell’Olocausto, convinti che il dittatore tedesco avesse in mente di eliminare il cristianesimo (ad esempio l’ebreo George L. Mosse, William L. Shirer, Jack R. Fischel ecc.). Persino coloro che affermano che il nazismo fosse un’ideologia cristiana devono ammettere che la fede del Fhürer non coincideva con quella delle chiese tradizionali (cfr. Richard Steigmann Gall, “Il santo Reich”, Milano 2005). È innegabile, infatti, che durante i dodici anni di vita del Terzo Reich, la Chiesa dovette subire restrizioni e vessazioni perché giudicata ostile dal governo nazista.

La notizia non è certo una novità dato che è stata trattata persino durante il processo di Norimberga. Uno dei capi d’accusa imputati al leader nazisti era la persecuzione religiosa. L’accusa dichiarò infatti: «Essi (n.d.a. I cospiratori nazisti) hanno dichiarato il loro obiettivo di eliminare le chiese cristiane in Germania ed hanno perciò cercato di sostituirle con le istituzioni e le credenze naziste; in ordine di ciò hanno perseguito un programma di persecuzione di sacerdoti, chierici e membri di ordini monastici che essi ritenevano opporsi ai loro intenti, ed hanno confiscato le proprietà della chiesa» (Robert A. Graham, “Pio XII e il regime nazista. Note dagli archivi tedeschi”).  La politica tedesca verso la Santa Sede fu criticata persino dagli alleati della Germania perché giudicata infruttuosa: nel settembre 1936 Mussolini fu invitato in Germania e chiese a Hitler di mettere la sordina alla sua campagna di odio anticattolico perché intuiva che la politica religiosa del Reich avrebbe reso assai difficile l’accoglimento da parte del popolo italiano la notizia di un’alleanza con la Germania. La richiesta fu respinta (Denis Mack Smith, “Mussolini” Milano 2002, p. 335). Agli inizi del 1933 il Vaticano stipulò un concordato con il nuovo stato tedesco. Questo atto, che è stato visto come un segno di connivenza con il regime, era in realtà un tentativo di proteggersi da esso. Pacelli dichiarerà all’ambasciata inglese che era come se «una pistola gli era stata puntata sul capo e non aveva alternativa» (A. Tornielli, “Pio XII. Eugenio Pacelli, un uomo sul trono di Pietro”, Milano 2007, p. 1935). Del resto, Hitler non era intenzionato a rispettare gli accordi e fin da subito si susseguirono numerose violazioni, tanto che nei successivi quattro anni si ebbero settanta proteste ufficiali rimaste praticamente senza risposta (A. Tornielli, op. cit. pp. 195-238).

I nazisti erano intenzionati a distruggere l’influenza della Chiesa nella società e si adoperarono a far chiudere scuole, giornali e associazioni cattoliche, a licenziare i religiosi dalle scuole pubbliche, a togliere i crocifissi dagli edifici, a limitare i pellegrinaggi, a confiscare monasteri e a proibire la pubblicazione di articoli a carattere religioso (A. Riccardi, “Il secolo del martirio”, Milano 2000 pp. 63-83). Il regime non intendeva condurre una guerra aperta (i cattolici, pur essendo una minoranza, erano circa il 40% della popolazione), ma preferiva gettare discredito su un’istituzione considerata nemica attraverso una campagna di calunnie, sebbene non mancassero atti di violenza e uccisioni: «Più di un terzo del clero secolare e un quinto circa del clero regolare, ossia più di 8000 sacerdoti furono sottoposti a misure coercitive, 110 morirono nei campi di concentramento, 59 furono giustiziati, assassinati o perirono in seguito ai maltrattamenti ricevuti» (da G. Miccoli, “I dilemmi e i silenzi di Pio XII”, nota 54, p. 444). Dal conteggio sono ovviamente esclusi i laici vicino alla Chiesa e i sacerdoti uccisi o imprigionati nei territori occupati. Per questo a partire dal 1935 si orchestrarono processi contro preti e religiosi accusati di contrabbando di danaro e abusi sessuali seguiti con molta attenzione della stampa. Nel frattempo, la propaganda continuò a presentare il Papa come un nemico della Germania con ascendenze ebraiche (A. Duce, “La Santa Sede e la questione ebraica (1933-1945)”, Roma 2006 p. 56).

Per contrastare questa situazione, Pio XI emanò l’enciclica Mit brennender sorge (“Con viva ansia”) nella quale si denunciavano il razzismo neopagano e le difficili condizioni a cui era sottoposta la Chiesa. La diffusione della lettera fu vietata in Germania, mentre gli attacchi contro i cattolici erano tollerati, per non dire incoraggiati. Il caso limite fu quello di Alfred Rosenberg, ideologo del partito nazista, che pubblicò un libro ferocemente antisemita, “Il mito del XX secolo”, nel quale attaccava anche la Chiesa e il cristianesimo  («La nostra anima è stata contaminata dagli ebrei e ciò è stato fatto per mezzo della Bibbia e della Chiesa Cattolica», si legge). Ufficialmente il libro era una produzione privata, ma in pratica, era raccomandato dal giornale ufficiale delle SS, adottato come testo nei campi di lavoro, nelle case di gioventù, nelle scuole secondarie e d’istruzione superiore e gli attacchi contro di esso venivano censurati. In una protesta al governo tedesco, Pacelli farà notare che «e il signor Rosenberg […] attacca in modo inaudito e vilipende la fede cristiana, le istituzioni ecclesiastiche compreso il papato, la più alta autorità della Chiesa, egli viene dichiarato uomo privato. Ma quando i fedeli e i vescovi protestano contro la propaganda anticristiana del signor Rosenberg […] allora è dichiarato alto funzionario dello stato e del partito e ogni difesa contro i suoi attacchi anticristiani viene dichiarata delitto contro lo stato nazionalsocialista» (da S. Falasca, “Un vescovo contro Hitler” Milano 2006 pp. 108-109 ).

La campagna antireligiosa fu tutt’altro che inefficace e migliaia di fedeli abbandonarono ogni annola loro confessione (G. Lewis, “I nazisti e la Chiesa”, Milano 2002 pp. 232-233). L’obiettivo ultimo della politica religiosa del nazismo era, infatti, quello di fondare una chiesa nazionale tedesca che avrebbe sostituito la fede in Gesù Cristo nel mito del sangue e della razza ariana. Nel fare questo si cercò di sostituire riti e festività cristiane con nuove feste nazionalsocialiste: s’istituì la festa del solstizio d’inverno per cercare di soppiantare il Natale, si tennero manifestazioni la domenica mattina durante l’orario della Messa e, negli istituti si giunse a proibire il battesimo dei neonati sostituendolo a nuovo rito di iniziazione nella “comunità germanica” (G. Sale, “Udienza al diavolo nazista”).  Ad ogni modo, Hitler era intenzionato per prima cosa a eliminare gli ebrei e a vincere la guerra, e per questo decise di sistemare la questione religiosa dopo la vittoria (che non arrivò). In particolare l’8 maggio 1942 affermò che avrebbe preso le debite misure contro la Chiesa, non appena fosse finita la guerra (le intenzioni di Hitler verso la Chiesa sono comunque documentate dai diari di Joseph Goebbels, dalle memorie di Albert Speer e dalla raccolta di monologhi di Martin Bormann).

Mattia Ferrari

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150 commenti a Finita la guerra Hitler avrebbe distrutto la Chiesa cattolica

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  1. Kosmo ha detto

    “nazisti erano intenzionati a distruggere l’influenza della Chiesa nella società e si adoperarono a far chiudere scuole, giornali e associazioni cattoliche, a licenziare i religiosi dalle scuole pubbliche, a togliere i crocifissi dagli edifici, a limitare i pellegrinaggi, a confiscare monasteri e a proibire la pubblicazione di articoli a carattere religioso (A. Riccardi, “Il secolo del martirio”, Milano 2000 pp. 63-83). Il regime non intendeva condurre una guerra aperta (i cattolici, pur essendo una minoranza, erano circa il 40% della popolazione), ma preferiva gettare discredito su un’istituzione considerata nemica attraverso una campagna di calunnie, sebbene non mancassero atti di violenza e uccisioni: «Più di un terzo del clero secolare e un quinto circa del clero regolare, ossia più di 8000 sacerdoti furono sottoposti a misure coercitive, 110 morirono nei campi di concentramento, 59 furono giustiziati, assassinati o perirono in seguito ai maltrattamenti ricevuti» (da G. Miccoli, “I dilemmi e i silenzi di Pio XII”, nota 54, p. 444). Dal conteggio sono ovviamente esclusi i laici vicino alla Chiesa e i sacerdoti uccisi o imprigionati nei territori occupati. Per questo a partire dal 1935 si orchestrarono processi contro preti e religiosi accusati di contrabbando di danaro e abusi sessuali seguiti con molta attenzione della stampa. ”

    Uhmmmmm… chi mi ricordano questi eposodi?

  2. Gabrix ha detto

    La mmagior parte dei nazisti andavano regolarmente a messa ed ogni guarnigione disponeva del proprio cappellano. Il motto “Gott mit uns” (Dio è con noi) vigeva nella Reichswehr come negli eserciti cristiani che fin dai tempi della truffa cristiana della donazione di Costantino passavano a fil di spada chiunque andasse contro la Chiesa.

    • Salvatore ha detto in risposta a Gabrix

      Ovviamente la fonte sei tu, giusto?

      La tua affermazione ha lo stesso valore di questa:
      “La maggior parte dei nazisti si riuniva ogni mattina per studiare i libri di Bertrand Russel e cercare di diffondere l’ateismo nella popolazione, il motto “Gott mit uns” (Dio è con noi) è lo stesso che è stato trovato nella camera di Nietzsche e veniva da loro utilizzato per introdurre l’ateismo tra i popoli e il primo passo era introdurre un dio differente da quello cristiano per iniziare indebolire la popolazione. Lo stesso motto ha accompagnato tutti i feroci ateismi di stato del ‘900, dove i leader atei dichiarati incarceravano e massacravano chiunque andasse contro l’ateismo e lo Stato”.

    • Mandi ha detto in risposta a Gabrix

      🙂

      Gabrix, per favore….ti sembra che questi tentativi servano a sollevare la dignità culturale dell’anticlericalismo?
      Non ti converrebbe provare ad incolpare i cristiani dell’incendio di Roma come fece Nerone?

    • Sophie ha detto in risposta a Gabrix

      Hitler ordinò il rapimento di Adelaide Roncalli, (la bambina dalle profezie scomode che parlava con la Vergine Maria) e ordinò la deportazione del Papa nei campi di concentramento.

    • libero118 ha detto in risposta a Gabrix

      negli elenchi dei perseguitati nazisti non mi risulta ci fossero i cristiani . anche perchè una buona parte dei soldati tedeschi lo erano loro stessi fedeli. ma a loro del resto è sempre piaciuto creare storie di fantasia.

    • Antonio ha detto in risposta a Gabrix

      “Gott mit uns”…ma tu sai di quale dio si sta parlando? I nazisti credevano che in Islanda ci fosse la razza perfetta di giganti eh….e li cercavano pure. Non è che se il primo furbone scrive Dio intende il Dio cristiano. Ma questo vallo a spiegare agli atei.

      • J.B. ha detto in risposta a Antonio

        Era raffigurato ella cintura dei soldati nazisti… questa sembra essere la prova di quanto cristiano fosse l’esercito nazista. Putt*ta colossale, è un motto che deriva dai cavalieri teutonici ed è passato sotto i re di Prussia e gli imperatori tedeschi. E’ il motto dell’esercito imperiale tedesco da secoli, e dato che primo i tedeschi sono molto tradizionalisti e secondo Hitler si credeva Federico II di Prussia e voleva emulare le gesta del suo esercito è ovvio che lo abbia mantenuto. Tra parentesi Federico II di Prussia era quello che aveva invitato Voltaire alla sua corte per il discorso sul dispotismo illuminato, e Voltaire nn era proprio pappa e ciccia con la Chiesa cattolica.

    • nicola ha detto in risposta a Gabrix

      Hitler era cattolico (battezzato cattolico, non protestante) e proveniva da una famiglia cattolica. Non è dato capire come gli sia nato l’odio verso gli ebrei e gli zingari, forse un eccesso di indottrinamento di tipo teutonico-prussiano.
      La martellante propaganda mediatica, in particolari degli ultimi 20 anni, tenta di rappresentarlo come ‘il demonio’, ‘espressione del male assoluto.
      Era sempicemente un uomo, peccatore magari, eccessivamente nazionalista, pangermanico,…in un periodo in cui, ad esempio, l’Inghilterra vantava 48 milioni di chilometri quadrati di colonie (pari a 4 volte l’estensione degli USA e più del doppio dell’URSS di allora). Il razzismo ( o l’eugenetica) non l’ha inventato Hitler, ma ha origini anglo-francesi.
      E non ha inventato nemmeno la persecuzione degli ebrei.

      • Alessandro M. ha detto in risposta a nicola

        Vedi Nicola, tu potrai guardare tutte le dirette che vuoi ma rimani un’anticlericale che sa già tutto, che dall’alto del suo comodo divano ha nel pugno il mondo e si sente di dover distribuire giudizi alla Chiesa e al Pontefice. Nulla di nuovo sotto il sole, ci mancherebbe, ma la sfortuna è che il web dà voce alle persone come te e quindi vi fa ritenere importanti, come se avesse davvero qualcosa da dire. E invece rimanete sedute su quel divano con la vostra arroganza e superbia.

        Se mai volessi capire la situazione, prova a leggere le parole di chi la chiesa la conosce: http://www.ilfoglio.it/soloqui/12836

        La Chiesa no ha bisogno di parlare al microfono di diritti, come ne parli tu sul divano. Si batte in silenzio, quando le luci dei media sono da un’altra parte, e poi lentamente riesce a fare questo: http://www.oecumene.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=406482
        Ma l’anticlericale non lo sa e rimane sempre lì, col sedere sul divano giocando a fare dio.

        • nicola ha detto in risposta a Alessandro M.

          Sei, per quanto riguarda me, completamente fuori strada.
          A cominciare dal fatto che non sono anticlericale, sono il contrario.
          Mi hai confuso con qualche altro Nicola.
          Io non>/b> critico la Chiesa e meno che mai gli esponenti ecclesiastici, critico il conformismo di alcuni sedicenti cattolici, che non appartengo molto probabilmente al clero, che esprimono opinioni in questo sito facendole apparire come la quintessenza di verità assodate.
          Non sto sdraiato sul divano che ora è pieno di quotidiani,…indovina di quale testata.

      • EnricoBai ha detto in risposta a nicola
      • EnricoBai ha detto in risposta a nicola

        Perfino il Fatto Quotidiano valorissa l’operato nascosto della chiesa, e segnala come essa stia ricostruendo Cuba e la democrazia, senza fare rumorosi appelli: http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=1CR5KB

      • Kosmo ha detto in risposta a nicola

        Tutti, non avete capito:
        lui ce l’aveva (e ce l’ha) con Inghilterra e USA, con il capitalismo e l’Occidente tutto.

        • nicola ha detto in risposta a Kosmo

          Bravo, hai capito. Ma perchè mi tieni di mira e leggi tutto quanto scrivo.

        • nicola ha detto in risposta a Kosmo

          Un rilievo: non ce l’ho con Inghilterra e UsA, che, tra l’altro, non coincidono con l’Occidente) ma con gli ‘imitatori nostrani’ che chiamo semplicemente ‘pappagalli’. Inghilterra e USA e altri, fanno i loro interessi come è giusto. Non trovo giusto che anche noi facciamo i ‘loro’ interessi anche quando sono in conflitto con i nostri. Poi, sul paino etico, morale, sono dell’idea che non abbiamo niente da imparare da mode esterne.

      • Franz ha detto in risposta a nicola

        Anche Odifreddi era cattolico, ed è battezzato. E’ stato pure in seminario, pensa te. Come sia nato l’odio per gli ebrei lo dice lui stesso: http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/getPDFarticolo.asp?currentArticle=1CR5XU

        Hitler era anche un lettore accanito, come Stalin, di Darwin e di Francis Galton, da lui prese lo spunto della guerra eugenetica.

      • Pippo ha detto in risposta a nicola

        Spiacente, caro Nicola, ma Hitler era di origine Ebraica e nelle sua vene scorreva più sangue Ebreo di quanto non ne scorresse in una buona parte delle sue vittime.
        Ne è la prova il fatto che nella zona Austriaca nella quale è nato, ha fatto distruggere tutti i documenti anagrafici che avrebbero potuto certificare le sue origini.
        Pippo il vecchio.

        • nicola ha detto in risposta a Pippo

          Origine ebraiche o no, non vedo la confutazione di quanto ho scritto.
          A maggior ragione è inspiegabile il suo odio per gli ebrei e gli zingari.

          • Pippo ha detto in risposta a nicola

            Cosa si deve pensare di un individuo che ha sfidato il mondo nella proporzione numerica (alleati compresi) di 1 contro 10 disponendo di circa il 5% delle risorse di cui disponevano i suoi avversari su scala mondiale?
            A 15 anni per rimediare ad un brutto voto in geografia, mi sono trovato di fronte a questi ultimi dati studiando sul “Calendario Atlante De Agostini 1938” al punto che, nella mia ingenuità di allora, mi chiedevo come mai il nostro “Duce” avesse scelto di aggregarsi ad un “pirla” del genere.
            Durante la 1° guerra mondiale (14-18) gli Ebrei hanno fornito alla Wehrmacht tedesca 100’000 uomini circa, 40’000 dei quali insigniti di onorificenze militari.
            All’epoca, inoltre, un chimico Ebreo, Fritz Haber(Nobel),le mise a disposizione delle armi chimiche micidiali e l’industria bellica poteva fruire dell’apporto di una consistente entità sia di mano d’opera specializzata che di tecnici Ebrei di capacità assai elevate.
            Durante la seconda guerra mondiale invece, oltre all’handicap numerico e di risorse il nostro “eroe” si è diligentemente privato di tale apporto anche contro il parere e l’opposizione di non pochi industriali del ramo.
            Si pensi all’Habers di turno di nome Albert Einstein.
            È noto che durante campagna di Russia i comandanti della Wehrmacht erano spesso confrontati con carenza di mezzi di trasporto sequestrati dalle SS per il prioritario e demenziale trasporto di Ebrei.
            Oltre al mancato apporto di forze, una diecina di ottime divisioni anche se Ebree avrebbero fatto assai comodo ai Von Manstein e ai Von Paulus sul fronte orientale, centinaia di migliaia di uomini venivano stornati dalle esigenze militari per essere adibiti al rastrellamento, al trasporto degli Ebrei e alla gestione dei famigerati campi dove venivano ammassati.
            Va aggiunto che il trapelare delle notizie che riguardavano questa situazione e soprattutto la loro esistenza, anche se le atrocità che vi venivano perpetrate non si conoscevano appieno, hanno indotto non pochi dei suoi simpatizzanti ad infoltire la schiera dei suoi avversari: in sostanza il nostro “eroe” ha fatto di tutto per crearsi dei nemici, non solo Ebrei ma anche Cristiani e Cattolici, vale a dire tutti coloro che non accettavano appieno le idiozie espresse dal suo illuminato pensiero.
            Perfino dagli istituti da lui creati per promuovere, attraverso l’unione di bionde valchirie e di accuratamente scelti esemplari di provata appartenenza, una futura espansione della razza ariana, sono usciti in gran parte soggetti dotati di turbe mentali fino dalla nascita.
            I nostro “eroe” è stato sicuramente un despota crudele e insensato e oltre agli epiteti e i giudizi più ingiuriosi e severi che l’umanità possa esprimere nei suoi riguardi, si sarebbe meritato una fine assai più dura di quella che ha avuto.
            Da parte mia posso ripeterne uno personale: era pure un gran “pirla”
            E caro Nicola Lei ha ragione: indipendentemente dalle sue origini, con le idiozie che ha commesso, persecuzioni religiose aperte o velate comprese, ha saputo inequivocabilmente dimostrare al mondo intero di esserlo, e per sovrapprezzo di pessima qualità.
            Di lui bene o male siamo riuciti a disfarci: non sarebbe male se ci dessimo tutti da fare, affinche di soggetti del genere, tra capo e collo non ce ne tocchino altri.
            Pippo il vecchio

    • Luis ha detto in risposta a Gabrix

      Caro Gabrix, in realtà Hitler e la gran parte dei suoi accoliti erano fautori di una specie di neopaganesimo, con cui caratterizzavano la lugubre liturgia nazista, ed avevano in odio il cattolicesimo (Ennio Caretto “Hitler voleva sostituire le Chiese tradizionali con il culto nordico di Odino”, 2000).

    • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Gabrix

      Quindi il fatto che il cappellano soldato tra i soldati esiste cosa dimostra?

    • Lucio ha detto in risposta a Gabrix

      Gabrix: quanta confusione, quanta ignoranza, quanti pregiudizi!

    • Mariano ha detto in risposta a Gabrix

      NON E’ IL DIO DI GESU’ CRISTO!

  3. Franck ha detto

    Grazie Mattia! Bellissimo articolo!

  4. Carlo ha detto

    E poi dicono che sono gli atei a fare disinformazione. Il nazismo NON ERA un regime ateo. Lo dimostrano numerosi fatti.
    Uno tra i tanti…i nazisti andarono alla ricerca del gral!!

    • Eli Vance ha detto in risposta a Carlo

      In teoria anche un ateo potrebbe voler trovare il graal, in quanto cimelio di un importante personaggio storico quale Gesù, e per questo avere la fede in Dio non è necessaria. Non sono informato circa la tesi di fondo, cioè che siano stati atei o no, mi basta sapere che non erano cristiani, ma aggiungo che questo fatto del graal, sempre sia vero, non dimostra che non siano stati atei.

    • GiuliaM ha detto in risposta a Carlo

      Anche i protagonisti del Codice da Vinci cercavano il Graal, eppure sappiamo tutti la loro visione della religione dal romanzo di Dan Brown 🙂

    • Ermanno ha detto in risposta a Carlo

      Carlo, ma chi ha mai sostenuto che il “nazismo era un regime ateo”? L’articolo lo hai letto almeno?
      Possibile che non esista nessun critico che abbia dignità di fare un dialogo maturo? Magari dopo aver letto l’articolo?

    • Annalisa ha detto in risposta a Carlo

      E questo chi te lo ha raccontato? Indiana Jones?

    • Luca S. ha detto in risposta a Carlo

      Le tue osservazioni mi rassicurano profondamente. Se il livello di conoscenze medio dei laicisti italiani è questo, la Chiesa cattolica ha poche minacce nella penisola per i prossimi secoli.

  5. Maria Domenica ha detto

    I miei complimenti all’autore dell’articolo per la trattazione precisa e approfondita dell’argomento.

    @Gabrix
    Probabilmente il tutto avveniva come in Cina, dove si può partecipare alle celebrazioni di sacerdoti e vescovi nominati dal regime e non di quelli nominati dalla Santa Sede. Quando i vescovi e i sacerdoti si oppongono al regime o vengono arrestati o scompaiono misteriosamente. Stessa cosa col Nazismo, come sottolinea nell’articolo Mattia Ferrari
    Quoto la risposta che ti ha dato Salvatore. Hitler infatti organizzò addirittura una spedizione segreta di ricercatori per trovare il Santo Graal, perché era convinto che esso tramite riti esoterici lo avrebbe trasformato in un dio immortale, con grandissimi poteri

    • Gabrix ha detto in risposta a Maria Domenica

      Quindi Hitler era credente. Ecco svelato il mistero.

      • Kosmo ha detto in risposta a Gabrix

        Ma tu non sei quello che capisce tutto il contrario di quello che si dice negli articoli?
        AH ecco spiegato il mistero.

      • Franz ha detto in risposta a Gabrix

        Mamma mia che stupidità!! Ho capito, a lui interessa dire che Hitler non era ateo 😀
        Pazzesco quanto sia sotto questa gente!

        Certo che Hitler era credente!! Anche i Maya erano credenti e anche Voltaire era credente, anche David Hume era credente e anche gli egizi erano credenti!!! Devi capire che l’ateismo di fatto non esiste, è una superstizione nata pochi anni fa e che ha contagiato pochi esponenti della civiltà umana, quelli più arroganti e presuntuosi oltretutto.

        Gli atei che parlano di “credenti” è come gli uomini senza una gamba che su Facebook parlano degli “uomini con due gambe”, o come uno nato con sei dita in una mano e che dice al suo amico: “ma hai sentito cosa dicono quei cretini con cinque dita?”…..siete ridicoli!

      • Maria Domenica ha detto in risposta a Gabrix

        Anche Satana non può negare l’assenza di Dio, ma questo non fa di lui un credente nel senso che noi diamo al termine, non credi?
        Guarda un po’ qui
        http://www.30giorni.it/articoli_id_392_l1.htm

      • nicola ha detto in risposta a Gabrix

        Hai ragione Gabrix, un ateo che crede al santo graal è quanto meno strano.
        Non è ateo.

      • lorenzo ha detto in risposta a Gabrix

        Hai perfettamente ragione, Hitler era un credente: credeva ciecamente alle stesse cose cui credono gli atei. 😉

        • Gennaro ha detto in risposta a lorenzo

          Effettivamente hanno diversi punti in comune, sicuramente su moltissime cose vanno d’amore e d’accordo.

  6. Antonio72 ha detto

    In realtà spesso cercare la distinzione tra connivenza e sopravvivenza è come cercare il pelo nell’uovo. Si può infatti essere conniventi solo per questioni di sopravvivenza.
    Se tutti avessero dovuto anteporre le proprie convenienze politiche o addirittura la propria pelle alla libertà ed alla giustizia non sarebbe potuto esistere alcun movimento antifascista e credo neanche lo stesso cristianesimo.
    La Chiesa dei fedeli si è dimostrata, e si dimostra tuttora, sempre migliore di quella ufficiale rappresentata dalle alte gerarchie.

    • Kosmo ha detto in risposta a Antonio72

      AH, ci mancava giusto il “Credo in Cristo ma non nella Chiesa (intesa come gerarchie vaticane)”.
      Complimenti, adesso non ti manca nulla.

      • J.B. ha detto in risposta a Kosmo

        E’ un concetto interessante dato che “le alte gerarchie” prima di diventare alte gerarchie sono state parte della chiesa dei fedeli… 🙂 per cui sono migliori quando sono bassi, solo k ci deve essere un problema nel il passaggio tra monsignore e vescovo k rende tutti dei pessimi cristiani. Qst è la logica laicista 😉

    • Kosmo ha detto in risposta a Antonio72

      Morbosa curiosità mia: tra le “alte gerarchie” è compreso pure Papa Pacelli?

    • EquesFidus ha detto in risposta a Antonio72

      Cosa signifa gerarchie? Quante Chiese cattoliche ci sono? Perché una gerarchia è un male, quando quasi tutto (dalla sanità alle scuole agli uffici) è organizzato in maniera gerarchica?
      E poi che il clero cattolico (o perlomeno la maggior parte) si sia opposto in ogni modo ad Hitler è un fatto, non lo dico io ma i 700000 ebrei salvati, l’omelia di natale del ’38 di Pio XII, la lettera sempre dello stesso Papa diretta verso i vescovi della Germania in cui diffidava dai nazisti e anzi chiedeva loro di aiutare le minoranze in ogni modo, il fatto che molti religiosi siano morti nei campi di sterminio eccetera.
      Il clero cattolico è stato voluto da Cristo, è ora di metterselo in testa.

      • Antonio72 ha detto in risposta a EquesFidus

        Mi riferivo in particolare al concordato stipulato dal Vaticano nel ’33 e l’interpretazione del fatto che viene data nello stesso articolo: “proteggersi da esso”, la “pistola puntata sul capo”, ecc…
        Ovviamente l’assimilazione “clero” a “gerarchia” è una tua invenzione, dato che non tutto il clero può vantarsi di potere decisionale, almeno a quei livelli.

        • EquesFidus ha detto in risposta a Antonio72

          E dunque? Il Concordato del ’33 doveva infatti servire infatti a tutelare, almeno parzialmente, i cattolici tedeschi, dato che era sempre più chiaro che la Germania stesse dirigendosi verso una dittatura. Che poi a Hitler quando fosse venuto il momento non sarebbe importato un fico sicco di nessun Concordato è un dato di fatto. I concordati infatti questo sono: accordi diplomatici.
          Cosa importa se non tutto il clero può avere potere decisionale al livello del Papa? La Chiesa non è una democrazia né deve diventarlo, dato che questa è stata la Volontà di Cristo dal Primato pietrino (“Tu sei Pietro…” e il resto) in poi, con gli Apostoli ed i discepoli (che non sono la stessa cosa). Lo scopo della Chiesa è propagare e trasmettere la Dottrina di Dio, non altro.

          • EquesFidus ha detto in risposta a EquesFidus

            Inoltre, il clero (e i fedeli) stesso fa parte di una gerarchia, con il Vicario di Cristo all’apice ed i fedeli alla base.

          • Antonio72 ha detto in risposta a EquesFidus

            E secondo te si trasmette la Dottrina stipulando un concordato con Hitler?
            Anzi ricordo che ce n’è stato anche un altro.
            Non ti preoccupare che se Hitler ha firmato quel Concordato aveva i suoi bei interessi politici, come d’altronde lo stesso Mussolini. Viene da pensare che anche le motivazioni dell’altro firmatario non fossero del tutto scevre da calcoli politici.

            • EquesFidus ha detto in risposta a Antonio72

              Non hai capito che quei Concordati servivano a evitare (o almeno a provare ad evitare) la persecuzione dei cattolici, e non ad avallare regimi. Inoltre, non puoi paragonare i Patti Lateranensi (fatti nel ’28 per sanare la situazione problematica del post Unità d’Italia) con il Concordato tedesco.

              • Antonio72 ha detto in risposta a EquesFidus

                E allora, anche se i cattolici fossero stati perseguitati?
                Meglio essere perseguitati nella verità che sfangarla nella menzogna.

                • EquesFidus ha detto in risposta a Antonio72

                  Si può essere martirizzati per sé stessi, non si può martirizzare gli altri al posto proprio. Questo Pio XII lo sapeva bene quando chiese il Concordato con la Germania, nella speranza di riuscire in qualche modo a ridurre le persecuzioni contro i cattolici. E per il fatto di aver cercato di salvare i cattolici e gli ebrei (ricordo che dalle leggi razziali alla fine della guerra la Chiesa, non solo con l’approvazione ma con l’incoraggiamento di Pio XII, salvò circa 700000 ebrei) da quello che sarebbe stato definito (a ragione) uno dei più feroci e folli dittatori della storia, ora viene anche infangato con accuse di connivenza con il nazismo, come dimostri tu stesso.

                  • Antonio72 ha detto in risposta a EquesFidus

                    Per salvare i cattolici o per salvare qualcos’altro?
                    Ti rimando al commento di Salvatore.
                    Io non dimostro nulla.
                    E’ la storia che dimostra che fu stipulato un Concordato con Hitler.

                    • Salvatore ha detto in risposta a Antonio72

                      Ripeto che il Concordato fu fatto quando Hitler non era assolutamente nessuno ed era al governo da pochi mesi. Era un partito come gli altri, sopratutto era anti comunista e stalinista e sappiamo quanto la chiesa soffrì sotto il comunismo. Fu comunque rotto dai nazisti stessi che non lo rispettarono. E alla fine il Papa promulgò la Mit Brennender Sorge con la quale condannò apertamente il regime tedesco (l’unica enciclica nella storia scritta in tedesco tra l’altro, proprio perché diretta esplicitamente alla Germania) http://www.vatican.va/holy_father/pius_xi/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_14031937_mit-brennender-sorge_it.html

                      Nell’articolo è ben descritto. Ha ragione EquesFidus.

                    • EquesFidus ha detto in risposta a Antonio72

                      Per salvare i cattolici, dato che era chiaro si stesse andando verso un regime dittatoriale xenofobo e anticlericale.

                    • EquesFidus ha detto in risposta a Antonio72

                      Anche perché ricordo che Hitler si insediò al Governo il 30 gennaio, il 27 febbraio vennero ridotte le libertà personali e a marzo divenne ufficialmente Fuhrer della Germania, mentre il Reichskonkordat venne stipulato il 20 luglio dello stesso anno. Ancora non c’era la persecuzione degli ebrei né i campi di sterminio, tuttavia la situazione stava rapidamente degenerando e questo non sfuggì a Pio XI.

                  • EquesFidus ha detto in risposta a EquesFidus

                    Pio XII e anche Pio XI ovviamente, scusate.

                • Kosmo ha detto in risposta a Antonio72

                  facile parlarne dopo 70 anni e dietro una comoda scrivania.
                  Poi non te li sogni tu MILIONI di persone ammazzate per le tue decisioni.

              • EquesFidus ha detto in risposta a EquesFidus

                E ti ricordo che non solo Pio XII, ma anche Pio XI (come ricorda l’articolo) fu antinazista.

            • Salvatore ha detto in risposta a Antonio72

              Il concordato con il nazismo fu fatto quando Hitler non era assolutamente nessuno ed era al governo da pochi mesi. Era un partito come gli altri, sopratutto era anti comunista e stalinista e sappiamo quanto la chiesa soffrì sotto il comunismo. Fu comunque rotto dai nazisti stessi che non lo rispettarono. E alla fine il Papa promulgò la Mit Brennender Sorge con la quale condannò apertamente il regime tedesco (l’unica enciclica nella storia scritta in tedesco tra l’altro, proprio perché diretta esplicitamente alla Germania) http://www.vatican.va/holy_father/pius_xi/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_14031937_mit-brennender-sorge_it.html

              • Antonio72 ha detto in risposta a Salvatore

                @Salvatore,
                questa tua tesi smentisce la tesi dell’articolo in cui si parla di sopravvivenza e quindi di necessità di proteggersi dal regime.
                A differenza del mio che invece si mantiene coerente con quanto riportato nell’articolo.

                • Salvatore ha detto in risposta a Antonio72

                  Assolutamente no, Hitler non era nessuno ma il nazismo si sapeva che era anti-cattolico, era un partito come gli altri, eletto democraticamente, ma si sapeva che era anti-cattolico. Non si sapeva cosa avrebbe fatto ma gli informatori vaticani conoscevano bene la situazione in Germania. Il Concordato fu un tentativo di mettere al sicuro i cattolici e la libertà religiosa.

                  • Antonio72 ha detto in risposta a Salvatore

                    Ma scusa.. Se Hitler era come dici anticattolico, com’è che firmò il Concordato con la Chiesa? E poi possiamo rivoltare anche la frittata: com’è che la Chiesa cattolica firmò un Concordato con l’anticattolico Hitler?

                    • EquesFidus ha detto in risposta a Antonio72

                      A causa di quel 40% di popolazione cattolica tedesca e dell’opinione pubblica internazionale, dato che solo in seguito sarebbe iniziata la sistematica opera di denigrazione della Chiesa.

                    • EquesFidus ha detto in risposta a Antonio72

                      I motivi per cui la Chiesa cattolica firmò il Concordato con Hitler poi sono già stati spiegati dall’articolo, da me e da altri più e più volte e non ho voglia di ripeterli.

                    • Salvatore ha detto in risposta a Antonio72

                      Mi sembra evidente il “perché”, ti rimando alla voce di Wikipedia che è fatta bene: http://it.wikipedia.org/wiki/Reichskonkordat

                      L’idea del Concordato arrivò già alla fine del XIX secolo quando con Otto von Bismarck vi fu un tentativo di limitare i poteri e i privilegi delle istituzioni cattoliche in Germania. In questo clima la Chiesa cercò un concordato che potesse garantire la sua libertà. Una volta che Hitler salì al potere e incominciò a promulgare leggi restrittive nei confronti di istituzioni religiose, il bisogno di un concordato parve più urgente. Pio parlò di “pistola puntata alla testa” perché pur di proteggere la libertà religiosa fece proscrivere tutte le interferenze clericali in campo politico (articoli 16 e 32). Il concordato assicurava la lealtà dei vescovi allo stato attraverso un giuramento e richiedeva che tutti i preti fossero tedeschi e soggetti ai superiori tedeschi. Restrizioni furono anche poste alle organizzazioni cattoliche. Appena prima della firma del Reichskonkordat la Germania firmò accordi simili con le maggiori confessioni protestanti tedesche. Fu un compromesso che però venne infranto appunto dall’enciclica del Papa.

                    • Antonio72 ha detto in risposta a Antonio72

                      E secondo è plausibile che Hitler avrebbe potuto perseguitare metà Germania di pura razza ariana?

                    • GiuliaM ha detto in risposta a Antonio72

                      Dalle parole dello stesso Fuhrer:
                      Nessuna delle due confessioni, protestante o cattolica (che per me sono la stessa cosa) ha speranza di un futuro, almeno fra i tedeschi. Il fascismo italiano può scendere a patti con la chiesa, in nome di Dio. Lo farò anch’io, perché no? Ma questo non mi fermerà dallo sradicare completamente, dalle radici fino ai rami, il cristianesimo in Germania. O si è cristiano o si è tedesco. Essere tutti e due contemporaneamente è impossibile.

                    • GiuliaM ha detto in risposta a Antonio72

                      Guarda che non ci finivano solo gli ebrei nei campi di concentramento, mai sentito parlare di Edith Stein e padre Kolbe? Per non parlare dei prigionieri politici.

                    • Antonio72 ha detto in risposta a Antonio72

                      Ma la questione dell’autonomia delle istituzioni religiose (tra l’altro ridotta anche con lo stesso Concordato) non significa affatto sopravvivenza, che allora non poteva non essere intesa nel senso letterale del termine visti i tempi.

                    • Salvatore ha detto in risposta a Antonio72

                      Era un modo per proteggere la libertà religiosa.

                    • GiuliaM ha detto in risposta a Antonio72

                      “allora non poteva non essere intesa nel senso letterale del termine visti i tempi.”
                      I tempi? Intendi i tempi in cui ti portavano nelle camere a gas? Direi che lì si parlava di letterale sopravvivenza…

                    • Antonio72 ha detto in risposta a Antonio72

                      @GiuliaM
                      Non ho criticato il fatto che Hitler scese a patti con la Chiesa (anzi ho detto che doveva avere le sue convenienze, se non altro perchè quasi metà dei tedeschi era cattolico) ma che la Chiesa scese a patti con Hitler.

                    • GiuliaM ha detto in risposta a Antonio72

                      Se ti leggi l’articolo lo spiega:
                      “Agli inizi del 1933 il Vaticano stipulò un concordato con il nuovo stato tedesco. Questo atto, che è stato visto come un segno di connivenza con il regime, era in realtà un tentativo di proteggersi da esso. ”
                      Altro?

                    • Antonio72 ha detto in risposta a Antonio72

                      @GiuliaM
                      lascia perdere se non sai nemmeno a chi ho replicato.
                      Ho replicato a Salvatore ed al suo brano tratto da Wikipedia dove si parla di tutelare la libertà religiosa e nient’affatto di camere a gas. Anche perchè ne viene il paradosso che Hitler avrebbe dovuto gassare metà Germania.

                    • Antonio72 ha detto in risposta a Antonio72

                      @GiuliaM
                      Ma lo hai letto il mio commento dal quale è partito tutto questo putiferio? Parte proprio da quel pressuposto dell’articolo da te ripreso.

                    • EquesFidus ha detto in risposta a Antonio72

                      Il problema è che Hitler non è che salì al governo nel ’33 ed il giorno dopo via con deportazioni, campi di sterminio e amenità simili. Per dire, la Notte dei Cristalli sarebbe avvenuta solo nel ’38. Si sapeva che la situazione stesse degenerando velocemente, non che Hitler avrebbe fatto quel che ha fatto (incluso scatenare una ferocissima propaganda anticattolica).

                    • GiuliaM ha detto in risposta a Antonio72

                      Il tuo commento è il tuo solito “ditino di biasimo” contro il clero, colpevole secondo te di non aver mandato a morte i cattolici tedeschi non stipulando il concordato. Sbaglio?
                      Il martirio deve essere scelto dal singolo, non dall’alto.

                    • Antonio72 ha detto in risposta a Antonio72

                      @EquesFidus
                      Vedi che allora i termini “pistola alla testa” e “sopravvivenza” risultano abbastanza equivoci? Esattamente come ho rilevato nel mio commento iniziale.

                    • Antonio72 ha detto in risposta a Antonio72

                      @GiuliaM
                      Ma allora non hai capito? E’ proprio questo il punto che voleva rilevare il mio commento iniziale. Non c’è mai stato nessun martirio cattolico in vista. Quindi la motivazione che spinse la Chiesa al Concordato è da ricercarsi da altre parti.

                    • Salvatore ha detto in risposta a Antonio72

                      Serviva a mantenere la libertà religiosa, l’idea nacque già alla fine del XIX secolo quando con Otto von Bismarck vi fu un tentativo di limitare i poteri e la libertà delle istituzioni cattoliche in Germania. In questo clima la Chiesa cercò un concordato che potesse garantire la sua libertà. Una volta che Hitler salì al potere e incominciò a promulgare leggi restrittive nei confronti di istituzioni religiose. Senza Concordato il nazismo in futuro avrebbe massacrato anche i cattolici, come è scritto nell’articolo.

                    • Mr. Crowley ha detto in risposta a Antonio72

                      Il concordato e’ un patto stato-chiesa, non serve che lo stato con cui lo firmi sia cattolico.
                      La chiesa di Roma ha firmato il concordato dopo che lo stato italiano ha invaso e annesso lo stato pontificio.
                      Scusa se e’ poco.

      • Antonio72 ha detto in risposta a EquesFidus

        Cmq mi meraviglierei che il clero (la base, chiamiamola così) abbia dovuto aspettare la circolare dal Capo per adottare un comportamento in tutto e per tutto coerente con l’insegnamento cristiano.

        • EquesFidus ha detto in risposta a Antonio72

          E infatti non dovette attendere, principalmente perché quella lettera era diretta ai vescovi (i quali, si suppone, devono a loro volta gestire il clero parrocchiale). Ma neppure molti vescovi necessitarono sicuramente di detta lettera, la quale era un richiamo ed un incitamento a non farsi tentare dallo scendere a patti con un regime che aveva comincinciato a deportare ebrei e dissidenti vari (inclusi i cattolici, come accadde proprio dopo l’omelia del Natale del ’38).

          • Antonio72 ha detto in risposta a EquesFidus

            Quindi è esattamente come ho affermato nel mio primo commento. Non vedo cosa ci ritrovi da obiettare visto che lo confermi pienamente.

            • EquesFidus ha detto in risposta a Antonio72

              Ma anche no, perché sei partito in quarta con la zolfa della “gerarchia corrotta”, “Chiesa connivente” e via maldicendo. Io dico che il Papa si oppose al nazismo, tu dici invece che a causa del Concordato del ’33 la Chiesa si alleò con Hitler (dimostrando di non aver letto l’articolo).

              • Antonio72 ha detto in risposta a EquesFidus

                Che vuoi che ti dica…
                Ti invito a rileggere il mio commento che riprende quanto detto proprio nell’articolo, tanto che ne riporto anche dei virgolettati.

                • EquesFidus ha detto in risposta a Antonio72

                  Scusa, errore mio: “dimostrando di non aver capito l’articolo”.

                  • Antonio72 ha detto in risposta a EquesFidus

                    Infatti la mia critica si rivolge in particolare ad un brano dell’articolo, e non a tutto l’articolo.
                    In particolare a quelle righe in cui si descrive la motivazione che spinse la Chiesa a firmare il Concordato con il regime nazista e che si può sintetizzare con una parola sola: “sopravvivenza”.

                    • Salvatore ha detto in risposta a Antonio72

                      Infatti è così, se vai a rileggerti i punti del Concordato lo capisci da solo. Fu un tentativo di salvaguardia della libertà religiosa, anche se ancora non si capiva dove si stesse andando.

                    • Salvatore ha detto in risposta a Antonio72

                      Oltretutto ricordiamo che era proprio Pacelli ad essere nunzio vaticano a Monaco e Berlino, e fu testimone dell’ascesa al potere di Hitler. Come Segretario di Stato della Santa Sede portò avanti i negoziati per il Concordato con i nazisti nel 1933 e conosceva Hitler e i nazisti, ne era disgustato fin dall’inizio. Egli definì il nazismo “la più grande eresia del nostro tempo” e bollò Hitler come “una persona fondamentalmente cattiva”. Diciamo che il futuro Pio XII ebbe la vista molto lunga, fece un tentativo con il Concordato…senza quello probabilmente assieme agli ebrei sarebbero finiti anche i cattolici.

                    • Antonio72 ha detto in risposta a Antonio72

                      @Salvatore
                      Ma il mio commento originario parte proprio da questo presupposto! Davvero, non riesco a capire questo attacco molteplice…

                    • EquesFidus ha detto in risposta a Antonio72

                      Ma capisci bene che un conto è dire che un Concordato venne stipulato per tutelare (o almeno provarci) le libertà dei cattolici tedeschi, un altro è dire che la Chiesa lo abbia stipulato perché fosse connivente o per dare una sorta di avallo al nazismo.

                    • Salvatore ha detto in risposta a Antonio72

                      No, tu hai proposto il massacro dei cattolici piuttosto che l’alleanza col nazismo. Un pensiero stupido, il classico ragionamento a posteriori, dato che allora nessuno sapeva cosa sarebbe stato davvero il nazismo ma si sapeva che era anti-cattolico e quindi si cercò di proteggersi. Nulla però faceva presagire la Shoah, altrimenti avresti ragione tu.

                    • EquesFidus ha detto in risposta a Antonio72

                      Il problema è che è accettabile il martirio di sé stessi, non far morire gli altri per sé stessi. E’ una questione di responsabilità e di buon senso equiparabile alla leggittima difesa, come la Chiesa ben sa.

                    • Antonio72 ha detto in risposta a Antonio72

                      Ma non poteva esistere nessun rischio di massacro dei cattolici, almeno in Germania e per ovvie ragioni, dato che quasi metà dei tedeschi era cattolico. La mia era una risposta paradossale ad una ipotesi paradossale.

                    • Salvatore ha detto in risposta a Antonio72

                      L’idea del Concordato arrivò già alla fine del XIX secolo quando con Otto von Bismarck vi fu un tentativo di limitare i poteri e i privilegi delle istituzioni cattoliche in Germania. In questo clima la Chiesa cercò un concordato che potesse garantire la sua libertà. Una volta che Hitler salì al potere e incominciò a promulgare leggi restrittive nei confronti di istituzioni religiose. Senza Concordato il nazismo in futuro avrebbe massacrato anche i cattolici, come è scritto nell’articolo

                    • Antonio72 ha detto in risposta a Antonio72

                      @EquesFidus
                      Quando si stipula un patto si avalla sempre l’altra parte, soprattutto quando nel patto vi è un’evidente asimmetria. Per questo dicevo che la differenza tra sopravvivenza e connivenza spesso è aleatoria.

                    • Salvatore ha detto in risposta a Antonio72

                      Ci fu un riconoscimento di un partito politico eletto democraticamente, il tuo tentativo è quello di parlare di quel partito nazista che stipulò il Concordato e quello che poi si è rivelato.

                      Quando tu comparsi su questo sito io fui contento di vedere una persona che mi pareva avere argomenti e scelsi di mettermi dalla tua parte, anche per aiutarci all’invasione anticlericale. Poi tu ti sei rivelato più ideologico degli anticlericali e quindi ho dovuto rimangiarmi tutto. Nessuno può accusarmi del “prima” perché io non sapevo davvero chi eri. Capisci ora la situazione chiesa e “primo” partito nazista?

                    • Antonio72 ha detto in risposta a Antonio72

                      Ma non può essere dato che metà Germania era cattolica!
                      Tu confondi il progetto di scristianizzazione di Hitler con le camere a gas.
                      Cmq la questione dei “poteri e privilegi” è diversa da “libertà religiosa”.

                    • Kosmo ha detto in risposta a Antonio72

                      Forse al signorino sfugge il concetto di “colpirne uno per educarne 100”.
                      Come potevano sperare di vincere le Brigate Rosse, che erano al massimo massimo qualche migliaio, contro una popolazione di 56 milioni di persone?
                      Come potevano sperare di vincere 100.000 camicie nere sfilando per Roma, contro una popolazione di 40 milioni di persone?
                      Come potevano sperare i partigiani comunisti di instaurare un regime comunista in Italia ne ’45 contro milioni di persone?

          • J.B. ha detto in risposta a EquesFidus

            La lettera arrivò per esplicita richiesta degli stessi vescovi Antonio, non il contrario, chiesero al papa di intervenire per ovvi motivi.

    • Salvatore ha detto in risposta a Antonio72

      Non credo che un protestante possa dire altro, per cui sei rimasto per lo meno coerente con il tuo credo. Rispetto al Concordato, fu fatto quando Hitler non era assolutamente nessuno ed era al governo da pochi mesi. Era un partito come gli altri, sopratutto era anti comunista e stalinista e sappiamo quanto la chiesa soffrì sotto il comunismo. Fu comunque rotto dai nazisti stessi che non lo rispettarono. E alla fine il Papa promulgò la Mit Brennender Sorge con la quale condannò apertamente il regime tedesco (l’unica enciclica nella storia scritta in tedesco tra l’altro, proprio perché diretta esplicitamente alla Germania) http://www.vatican.va/holy_father/pius_xi/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_14031937_mit-brennender-sorge_it.html

  7. Maria Domenica ha detto

    @Antonio72

    Nel 1933, sebbene non avesse ancora pieni poteri, si conosceva bene Hitler e si sapevano le sue intenzioni. Aveva già guidato azioni violente e anche un colpo di stato. Inoltre gli si riconosceva la capacità di acquistare con facilità consensi perché faceva leva sul sentimento di orgoglio dei tedeschi che dovevano rifarsi della sconfitta subita nella I guerra mondiale. Tra l’altro è del 1925 la sua opera “Mein Kampf” in cui spiegava con abbondanza di particolari le sue idee e cosa avrebbe fatto ai suoi nemici, una volta conquistato il potere.
    Sia Pio XI che Pio XII sapevano benissimo che Hitler cercava la scusa per poter far guerra e togliere di mezzo tanto il papa quanto i religiosi, cosicché si potesse mettere lui a capo dei cattolici e fondare una nuova religione con lui come guida e nuovo dio. Avrebbe ucciso tutti i cattolici che non si fossero adeguati e fatto il lavaggio del cervello a tutti gli altri.

    • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Maria Domenica

      Il concordato può anche essere stato un errore ma questo lo si dice col senno di poi.

      • Maria Domenica ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

        Bisogna capire che il Papa non voleva, con il Concordato, avvallare la politica di Hitler, ma garantire la sicurezza dei cristiani, come dirà nell’Enciclica di protesta del 1937

        “Quando Noi […] nell’estate del 1933, a richiesta del governo del Reich, accettammo di riprendere le trattative per un Concordato, […] fummo mossi dalla doverosa sollecitudine di tutelare la libertà della missione salvifica della Chiesa in Germania e di assicurare la salute delle anime ad essa affidate, e in pari tempo dal sincero desiderio di rendere un servizio d’interesse capitale al pacifico sviluppo e al benessere del popolo tedesco. Nonostante molte e gravi preoccupazioni […] Volevamo risparmiare ai Nostri fedeli, ai Nostri figli e alle Nostre figlie della Germania […] le tensioni e le tribolazioni che, in caso contrario, si sarebbero dovute con certezza aspettare, date le condizioni dei tempi.”

        Il fatto che Hitler non riuscisse a mantenere accordi nemmeno con la Chiesa, poi, secondo il mio modesto parere, poté portare innanzitutto il Papa a protestare legittimamente e allo stesso tempo mostrò a tutti gli Stati quanto valessero i concordati per Hitler. Se era capace di venir meno ad un concordato con la Chiesa, che cosa gli avrebbe impedito di venir meno a patti stipulati con altre potenze straniere dove gli interessi in gioco erano più grandi?

    • ernest armstrong ha detto in risposta a Maria Domenica

      ma sei convintoa che Hitler è andato al potere con le armi??

      …oppure con i voti???
      “””Tra l’altro è del 1925 la sua opera “Mein Kampf” in cui spiegava con abbondanza di particolari le sue idee e cosa avrebbe fatto ai suoi nemici, una volta conquistato il potere.”

      • Maria Domenica ha detto in risposta a ernest armstrong

        Scusami, ma non ho capito la tua domanda. Puoi spiegarmi meglio cosa intendi?

        • Daphnos ha detto in risposta a Maria Domenica

          A pensar male si fa peccato… forse è uno dei molti che vengono qui pensando di sapere un sacco di cose (tipo libero18 o 118), senza però sapere che Hitler tentò un colpo di Stato ben dieci anni prima delle elezioni del ’33.

  8. Daphnos ha detto

    Ottimo articolo, ma non basterebbero tutti gli articoli del mondo per i nostri amici che loggano il sito di continuo per poter cliccare più volte sul “pollice su”. Gott mit uns, concordati, martiri ebrei, cattolici e protestanti, nulla di tutto ciò ha significato. L’unica cosa a cui rispondono è il paralogismo che consente alla loro testa di sentirsi forti in ogni situazione con un solo argomento inattaccabile: “il Nazismo è un male, la cristianesimo è un male, perciò il Nazismo è cristiano”. Tutto il resto viene di conseguenza.

  9. Mattia ha detto

    Salve sono l’autore dell’articolo. Prima di tutto volevo ringraziare tutti quelli che si sono complimentati con me e anche la redazione che ha gentilmente ospitato il mio articolo. Scrivo per rispondere all’obbiezione che il Concordato non fosse stato fatto per proteggersi perché il massacro dei cattolici era impossibile. In verità, nei mesi precedenti il concordato si erano verificati molti episodi di violenza anticlericale e la Chiesa temette che se avesse rifiutato “l’offerta” di Hitler la situazione sarebbe potuta peggiorare. Il fatto di essere formalmente una maggioranza non implica l’assenza della persecuzione: quanti cristiani sono stati perseguitati in Unione Sovietica?

  10. ignotius ha detto

    @Antonio
    “Ma non poteva esistere nessun rischio di massacro dei cattolici, almeno in Germania e per ovvie ragioni, dato che quasi metà dei tedeschi era cattolico”.. mumble mumble… durante la prima guerra mondiale quanti erano i cattolici da una parte e dall’altra che parteciparono al massacro (la gran parte convinti che fosse per una giusta causa)? Erano di paesi diversi? Vero, prendiamo un altro esempio: che aveva combinato in Russia l’ideologia comunista? Forse che Hitler e il nazionalsocialismo promettevano di meglio? Una persona lungimirante poteva intuire che le cose si stavan mettendo male.
    Comunque un buon pastore pensa a metter in salvo il suo gregge, non lo consegna al lupo per fargli vedere quanto sono coraggiose le sue pecore o quanto è buono e bravo il pastore.
    Per fortuna che c’era il Vaticano con le sue gerarchie, ce lo immaginiamo che poteva succedere con un Savoia a capo della chiesa cattolica italiana, o Hilter stesso a capo di quella germanica? in quel caso è probabile che le gerarchie sarebbero stati conniventi.
    “Lo scopo della Chiesa è propagare e trasmettere la Dottrina di Dio, non altro.”
    Vero se non ci si limita a predicarla, se la si rende efficace nella vita di ogni giorno, il che significa impicciarsi degli affari del mondo. Anche a questo servono le gerarchie, a rendere più efficace, ordinato e organizzato l’agire di un gruppo numeroso.
    “Lo scopo della Chiesa è propagare e trasmettere la Dottrina di Dio, non altro.”
    Appunto, il concordato anche a questo mirava…
    a limitare sofferenze inutili e a garantire che a sopravvivere fossero le persone e con loro la Parola, Parola che si fa carne, non trattato di teologia; se non si ha riguardo per la vita delle persone c’è ben poco da trasmettere…
    ma forse è questo che volevi dire, o no? 😉

  11. lorenzo ha detto

    Una volta introdotto il relativismo etico, anche i fatti diventano opinioni.

  12. DSaeba ha detto

    Da “storico” consiglio sempre l’ottimo documentario di “la storia siamo noi” sul neopaganesimo nella Germania nazista.

    Anche se con toni enfatici, rimane sempre fatto bene.

  13. Carlo ha detto

    Nessuno ha risposto alle mie contestazioni. Ho fatto qualche ricerca (ma non serviva perchè era noto) e si può concludere con certezza che Hitler NON ERA ATEO. Questo è importantissimo precisarlo.

    “Nel Mein Kampf o i suoi discorsi e le sue dichiarazioni ufficiali, si è colpiti dalla frequenza con la quale egli chiama in causa il «Creatore», il «Signore del mondo», la «Provvidenza»: tutte espressioni che, per quanto generiche, rimandano alla concezione di un Dio creatore e personale.”

    Quindi Hitler NON ERA ateo punto..

    • Daphnos ha detto in risposta a Carlo

      Carlo, nessuno ha detto o scritto che Hitler era ateo. Ma tanto, siccome la vulgata del piccolo ateo dice “gli atei non commettono mai i loro crimini in nome dell’ateismo”, anche se fosse stato ateo, che problema sarebbe stato per l’ateismo? Tranquillo, nessun concorso di responsabilità. Meglio sostenere che fosse cristiano, così almeno ogni mattina dovrò svegliarmi pensando “cazzo Hitler era cristiano: che vergogna per me essere come Hitler! Forse è meglio diventare ateo, così non dovrò rispondere a nessuno delle mie azioni”, tanto per restare in ambito di paralogismi e disonestà culturale.

      Carlo, sembri specializzato nell’avanzare un’accusa, ricevere risposte numerose e circostanziate, e andare avanti a sostenere che nessuno sa rispondere… tanto vale lasciarti perdere, con tutto il rispetto!!!

    • Maria Domenica ha detto in risposta a Carlo

      Carlo ti rispondo con le parole di Papa Pio XI nell’Enciclica del ’37 in protesta agli accordi violati

      “Non si può considerare come credente in Dio colui che usa il nome di Dio retoricamente, ma solo colui che unisce a questa venerata parola una vera e degna nozione di Dio. […] Chi, con indeterminatezza panteistica, identifica Dio con l’universo, materializzando Dio nel mondo e deificando il mondo in Dio, non appartiene ai veri credenti. […]Né è tale chi, seguendo una sedicente concezione precristiana dell’antico germanesimo, pone in luogo del Dio personale il fato tetro e impersonale, rinnegando la sapienza divina e la sua provvidenza; un simile uomo non può pretendere di essere annoverato fra i veri credenti”.

      Infine, vuoi togliere dal circolo degli atei Hitler? Fai pure, ma vi rimangono personalità di “tutto spicco” come Stalin, Tito, Pol Pot, Castro, Milosevic e chi più ne ha più ne metta…

    • domenico ha detto in risposta a Carlo

      intanto era un anticlericale che contro preti e Chiesa usava gli stessi argomenti usati tutt’oggi dagli ateisti…

    • Luis ha detto in risposta a Carlo

      Caro Carlo, Hitler non sarà stato ateo, ma nemmeno cristiano, tantomeno cattolico. A tal proposito è interessante leggere le sue personali convinzioni sul cattolicesimo ordinate ed annotate da Martin Bormann, un gerarca nazista, e raccolte in “Conversazioni a tavola di Hitler 1941-1944” Novecento, febbraio 2010. Libero da considerazioni di opportunità politica o di strategia mediatica, Hitler insegnava ai suoi ospiti come il Cristianesimo non sia altro che una manifestazione della perfidia ebraica, che sia contro la scienza e la ragione, che sia in realtà il padre del bolscevismo, che propugni un egualitarismo iniquo, che veneri “il contorto volto di un crocifisso”. Il capo del nazismo odiava la Chiesa cattolica che osava ostacolarlo, per lui i preti erano solamente “aborti in sottana”, un “brulichio di cimici nere”.

      Come ho già detto Hitler vagheggiava un neopaganesimo fatto a suo uso e consumo.

    • DSaeba ha detto in risposta a Carlo

      Indubbiamente non era ateo.

      Indubbiamente non era cristiano.

    • Ivanom ha detto in risposta a Carlo

      Anche Anders Behring Breivik, quello che ha organizzato la strage di Utoya, si è definito cristiano ( e nota la c minuscola ). Dobbiamo quindi ipotizzare la stessa cosa per questo terrorista?

    • Ercole ha detto in risposta a Carlo

      Carlo dice: “Hitler non era ateo”

      Ma chi se ne frega? Qualcuno ha mai affermato questo?
      Rimando alla risposta di Franz: http://www.uccronline.it/2012/03/28/finita-la-guerra-hitler-avrebbe-distrutto-la-chiesa-cattolica/#comment-62361

      Ricordo a Carlo che il suo tentativo di salvare l’ateismo è inutile in quanto Stalin, che per molti fu ancora peggiore di Hitler, era non solo ateo e anticlericale ma si spendeva per diffondere l’ateismo nella popolazione. Come tutti i peggiori dittatori del ‘900: Tito, Hoxa, Stalin, Lenin, Mao, Mussolini, Ceaușescu, Pol Pot e così via.

  14. Carlo ha detto

    La mia precisazione era dovuta al fatto che in molti forum cattolici si dice che Hitler era ateo. E questa cosa (falsa) è usata per attaccare gli atei.

    Quindi a memoria dei posteri ricordiamolo ancora una volta: Hitler NON ERA ateo.

    • Falena-Verde ha detto in risposta a Carlo

      Ok. Contento adesso?

      • Carlo ha detto in risposta a Falena-Verde

        Non sono nè contento nè scontento, ma amo dire le cose come stanno.

        • Kosmo ha detto in risposta a Carlo

          ma che razza di non ateo sarebbe potuto essere per fare quello che ha fatto?
          Se credeva in qualcosa come avrebbe potuto giustificare al suo dio (qualunque esso sia) tutto quello che ha fatto?

        • Luis ha detto in risposta a Carlo

          Caro Carlo, ma ragiona: quale Dio ordinerebbe di uccidere altri esseri umani per il solo fatto che non appartengano alla propria razza? E’ chiaro che la “religione” di Hitler era fare ciò che la sua mente malata gli suggeriva, altro che Dio.

        • Ercole ha detto in risposta a Carlo

          Carlo, rimando alla risposta di Franz: http://www.uccronline.it/2012/03/28/finita-la-guerra-hitler-avrebbe-distrutto-la-chiesa-cattolica/#comment-62361

          Ricordo a Carlo che il suo tentativo di salvare l’ateismo è inutile in quanto Stalin, che per molti fu ancora peggiore di Hitler, era non solo ateo e anticlericale ma si spendeva per diffondere l’ateismo nella popolazione. Come tutti i peggiori dittatori del ’900: Tito, Hoxa, Stalin, Lenin, Mao, Mussolini, Ceaușescu, Pol Pot e così via.

    • J.B. ha detto in risposta a Carlo

      Chi la fa l’aspetti? 🙂 🙂

    • ignotius ha detto in risposta a Carlo

      @Carlo
      Quello in cui davvero credeva Hitler puoi tu dire di saperlo? Il suo approccio alla religione, come spesso avviene per gli uomini di potere, sembra essere più che altro di tipo strumentale, ideologico, utilitaristico e forse esoterico-massonico: la religione serve a manipolare le masse, il dittatore non di rado propina un culto di stato di cui si fa primo ministro, portavoce e rappresentante di una divinità immaginata a suo uso e consumo. Ciò che gli uomini di potere danno da bere alle masse non è detto coincida con le loro convinzioni personali. Al di là delle etichette, come già rilevato, chi crede in Cristo non agisce in quel modo, se anche dice di credere non porta quei frutti.

    • lorenzo ha detto in risposta a Carlo

      Se Hitler non era ateo era credente ed essendo battezzato, era cistiano.
      Ecco un bell’esempio di come, con verità parziali, si confezioni una menzogna.

  15. Mattia ha detto

    I rapporti tra nazismo e occultismo vanno presi con le pinze. Molti fatti come la ricerca del Sacro Graal o della lancia che ha trafitto Gesù o della spedizione in Tibet per cercare Atlantide sono presenti in libri scritti da politologi, ma gli storici lì snobbano per lo più come leggende

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