Il matrimonio diminuisce il tasso di criminalità

Tempi duri per il matrimonio. Sempre più persone sono convinte che esso sia la tomba dell’amore, un vincolo legale che ci impedisce di essere davvero felici concedendoci una vita di godimenti effimeri e avventure senza impegni.

Eppure abbiamo sottolineato già molte volte quanti siano anche i vantaggi sociali del matrimonio. E’ notizia del 28 settembre che la Monash University di Melbourne (Australia) ha pubblicato i risultati di uno studio con il quale si dimostra come il matrimonio sia uno dei fattori-chiave nella diminuzione della criminalità. Anche se tanti sono i crimini commessi in famiglia, il matrimonio riduce drasticamente la percentuale di assassini, per una semplice ragione: l’autocontrollo. Come ha ricordato Benedetto XVI, «il matrimonio è uno strumento di salvezza non solo per gli sposati, ma per tutta la società».

Il Dr. Walter Forrest, Professore di Criminologia alla Monash University, si è avvalso per il suo studio dei dati dello US National Longitudinal Survey of Youth (NLSY) – l’osservatorio nazionale dei giovani degli Stati Uniti – che dimostrano chiaramente la correlazione tra il maggior o minor grado di autocontrollo – determinato da eventi chiave della vita come matrimonio, lavoro e servizio militare – e la desistenza da atteggiamenti e intenti criminosi. E un buon matrimonio, certamente, è uno di quegli eventi nella vita che ci costringe a sviluppare maggior autocontrollo e miglior uso delle nostre risorse, per la maggior felicità di sé e dell’altro, concludono.

Non importa a che età ci si è sposati, assicura il Dr. Walter, il punto è che nelle coppie si parla chiaramente dei propri problemi e, lamentandosi di ciò, ci si aiuta l’un l’altro a regolare il proprio comportamento. Ad essere meno egoisti e ad accorgersi di più dell’altro, di colui che è oltre il nostro sé, verrebbe da dire, poiché caratteristica prima di un atteggiamento criminale è la noncuranza per l’altro.

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104 commenti a Il matrimonio diminuisce il tasso di criminalità

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  1. alèudin ha detto

    sono sposato da 8 anni e confermo che il matrimonio vissuto con lo spirito di condividere la stessa sorte, da qui con-sorte, è una palestra meravigliosa per crescere.

  2. Massimiliano ha detto

    Questa qua sopra è una notizia farlocca.

    In Campania ed in Sicilia si celebrano più matrimoni che in Emilia Romagna. Eppure, non mi pare che da quelle parti la criminalità campana e sicula navighino in brutte acque, anzi mi pare proprio che se la passano piuttosto bene.

    • M-17 ha detto in risposta a Massimiliano

      Bell’argomento complimenti….davvero intelligente come risposta… come dire qual è il paese col più alto tasso di criminalità del mondo?? e poi del messico campioni una città turistico-balneare e in Italia campioni Scampia secondo te cosa è la realtà che in Italia si è più in pericolo che in Messico ???
      Dai suvvia per affermare quello che tu vuoi dovresti dire: in Sicilia secondo sondaggio x risulta che le persone sposate sono più criminali dei single (dopotutto ammetterai che in sicilia c’è un certo retroterra culturale che esula dal matrimonio che in emilia non c’è o no ???)….
      Non si può fare un ragionamento come il tuo…. è totalmente illogico….

    • alèudin ha detto in risposta a Massimiliano

      tra nord e sud ci siano delle situazioni sociali completamente diverse che ovviamente soffocano molti aspetti positivi, non solo quelli derivanti da un matrimonio vissuto con amore e coraggio di mettersi in discussione.

    • Carlo Mes ha detto in risposta a Massimiliano

      Sono due situazioni completamente diverse. Il matrimonio nelle famiglie criminali serve a saldare i rapporti tra i diversi clan o a stringere alleanze. Non si puo’ neanche parlare di matrimonio in quanto manca un presupposto d’amore nella coppia.
      L’istituzione del matrimonio – come il lavoro – aiutano ad allontanare la persona da frequentazioni non molto consigliabili. Infatti l’innalzamento dell’eta’ in cui le persone si sposano e’ causa anche problemi in tal senso.
      Tutto cio’ anche secondo il Mininterno.

      http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/assets/files/14/0900_rapporto_criminalita.pdf

    • Jack ha detto in risposta a Massimiliano

      Ma hai realizzato uno studio oppure è una tua impressione?

      Va bene che le opinioni personali valgono più degli studi scientifici, però è bene premetterlo.

    • Renato Valsecchi ha detto in risposta a Massimiliano

      @Massimiliano: più che notizia al massimo può essere uno studio farlocco.

      Ma come abbiamo visto pochi giorni fa per voi razionalisti sono attendibili solo certi tipi di studio e che giungono solo a certi risultati.

      Tutto il resto è fuffa, giusto?

  3. Mandi ha detto

    Anche in questo caso c’è chi combatte per la vita e chi per la morte, come la cultura laicista che esulta per ogni divorzio in più.

    • Carlo Mes ha detto in risposta a Mandi

      Ossia? Chi sarebbe ad esultare?

        • Carlo Mes ha detto in risposta a Mandi

          E’ difficile giudicare un articolo dell’UAAR perche’ nell’articolo che hai linkato non vi e’ il rimando e non mi piace giudicare “di rimando”.
          In ogni caso non e’ molto importante. Da laico DOC ritengo che il matrimonio e la famiglia siano la colonna sui cui si regge e si costruisce la societa’ (seguiti dalla scuola). Un laico dotato di “senno” non puo’ mai essere contento di un divorzio. E’ sempre una esperienza che comporta dolore per le persone coinvolte e non e’ umano godere delle sofferenze altrui.
          Detto cio’, nell’articolo che hai linkato non capisco la seguente parte:
          “Le statistiche però non sembrano parlare di matrimoni religiosi, includendo così anche le separazioni delle coppie “atee” (che probabilmente hanno fatto lievitare i numeri).”.
          Le statistiche dell’Istat riguardano i matrimoni civili (quelli in municipio per intenderci) ed i matrimoni concordatari (quelli religiosi che – come ovvio – hanno anche valore civile).
          Non credo si possa stabilire se i divorzi provengano maggiormente da coppie “atee” come scrive l’articolista (ma credo si riferisse ai matrimoni civili) o da quelli religiosi.

          • Mandi ha detto in risposta a Carlo Mes

            L’articolista in quel caso ironizza sull’esultanza degli uaarini…ovviamente essi esultano perché vogliono attaccare il matrimonio religioso in particolare. Si fa ricordare come però nei dati non viene specificato di che tipo siano i matrimoni e sicuramente si parla anche di coppie atee. In questo modo gli uaarini esultano anche per la divisione delle coppie atee..penso che il discorso sia chiaro e non c’è bisogno di creare ancora una volta da parte tua una polemica strumentale e faziosa.

            • Carlo Mes ha detto in risposta a Mandi

              L’articolista puo’ ironizzare….ci mancherebbe. Sono stato io stesso a dire che non si puo’ gioire di un aumento di divorzi. Se vi sono stati commenti entusiastici per forza devono essere commenti stupidi e non c’e’ cosa migliore che ironizzare.
              Ho espresso solamente un dubbio (legittimo se permetti) sull’incidenza dei matrimoni civili (rispetto a quelli religiosi) nel numero dei divorzi: non vi e’ nessun dato a riguardo e – personalmente – credo che il valore del matrimonio vada aldila’ dal credo religioso. Ci possono essere ottimi atei che hanno un senso del matrimonio maggiore di quei “credenti di facciata” come li ha definiti Ratzinger.
              Ho espresso solo un dubbio su quella parte dell’articolo: nessun intento polemico (su cosa poi?) e quindi non c’e’ bisogno che ti scaldi tanto.

              • Mandi ha detto in risposta a Carlo Mes

                Va beh, non ci capiamo…ma mi pare fisiologico con te….lasciamo perdere!

                • Carlo Mes ha detto in risposta a Mandi

                  Sara’ anche fisiologico. Comunque ribadisco il mio disprezzo verso coloro che esultano per un aumento di divorzi.
                  Allo stesso modo la deduzione presente nell’articolo (matrimoni “atei” ossia civili che incidono nel numero dei divorzi) non era esatta.
                  Nel 2009 i matrimoni religiosi son stati il 62,8% mentre quelli civili il 37,2% (http://demo.istat.it/altridati/matrimoni/2009/tav1_2.pdf).
                  Invece riguardo le separazioni il 68% proviene da matrimoni religiosi mentre il 32% da matrimoni civili (http://demo.istat.it/altridati/separazionidivorzi/2009/Tav1_14.pdf).

                  • Mandi ha detto in risposta a Carlo Mes

                    Sono di più i religiosi, è chiaro.

                    Aumentano i divorzi, aumentano sia quelli religiosi che quelli civili e anche delle coppie atee. L’ateo che esulta, esulta anche per le coppie atee che si separano.

                    Cerca di leggere più volte questa frase dato che è chiara a tutti tranne a te.

  4. Carlo Mes ha detto

    Comunque non c’e’ sempre bisogno di ricorrere a ricerche estere quasi ritenendo che tutto cio’ “made in Usa” sia la verita’ assoluta….
    Con tanta meno enfasi il nostro Ministero degli Interni era arrivata ad una analoga conclusione – analizzando i dati dei reati in Italia – nel lontano 2007.

    • Marco ha detto in risposta a Carlo Mes

      Si, ma sai bene che arriverebbe subito Carlo Mes o qualche suo amico dicendo che il Ministero degli interni è guidato dal Vaticano, è servo dei preti e cose varie..no?

      • Sesbassar ha detto in risposta a Marco

        Ti sei accorto che hai replicato a Carlo Mes (che qui ha difeso l’istituzione matrimoniale come tutti a parte Massimiliano) dicendogli che “arriverebbe subito Carlo Mes o qualche suo amico dicendo che il Ministero degli interni è guidato dal Vaticano, è servo dei preti e cose varie..no?”

        ????????????????????? o_O ??????????????????????

        Almeno prima di commentare leggi a chi stai rispondendo! 😀

        • Piero ha detto in risposta a Sesbassar

          AH AH AH AH! L’avevo notato anch’io ma volevo evitare di fargli fare una gaffe in pubblico! 😉
          Comunque, propongo un proverbio calabro che certamente chi di dovere capira’:
          Quannu ‘u diavulu t’accarizza, vo’ l’anima” 😉
          Non credo ci siano bisogno di traduzioni…

          • Carlo Mes ha detto in risposta a Piero

            Sara’ stato tratto in inganno dalla mia difesa del matrimonio…..ovviamente si ritiene che io debba essere un debosciato e single impenitente…..
            La realta’ (ahime’) e’ diversa e mi vede “ammogliato” senza nessuna intenzione di mollare…..monogamo e fedele…..sorpresi vero? Matrimonio (come cerimonia) un po’ strana….questo lo ammetto….
            “Quando il diavolo ti accarezza vuole l’anima”? Io sarei il diavolo….. onorato…..un atleta il cui soprannome era “El Diablo” e’ stato un mito per me…..ma io al massimo sono uno spiritello di ultima categoria….
            Poi ricordate che il diavolo non e’ cosi brutto come lo si dipinge….

            • Vauro ha detto in risposta a Carlo Mes

              “Poi ricordate che il diavolo non e’ cosi brutto come lo si dipinge…”.

              E se lo dice Carlo Mes…

              • Carlo Mes ha detto in risposta a Vauro

                Beh….ovviamente intendevo “un diavolo generico”….se il diavolo fossi io sarebbe l’eccezione che conferma la regola….pensa che una volta volevo farmi la caricatura…..il caricaturista mi ha guardato, ha preso una polaroid, ha scattato la foto e me l’ha consegnata…..diceva che non avrebbe potuto fare di meglio…..ohibo’!

                • Vauro ha detto in risposta a Carlo Mes

                  No, non dico che sei tu..figurati! Dico che non sei proprio una campana giusta per parlarne…

                  • Carlo Mes ha detto in risposta a Vauro

                    Certo….volevo solo sdrammatizzare un po’….
                    Da agnostico se non mi pongo il problema dell’esistenza di Dio non posso certo porgermi il problema dell’esistenza del diavolo….

            • Piero ha detto in risposta a Carlo Mes

              Oh Mio Dio!
              La moglie di Carlo mes santa subito!
              😀

              • Norberto ha detto in risposta a Piero

                Ma chi è questa santa che ti sopporta Carletto?
                Immagino solo la quantità di discussioni protratte per decine di ore per motivi futili e banali…

                • Piero ha detto in risposta a Norberto

                  pensa quando la moglie gli propone di andare a ballare… 😉

                  • Karma ha detto in risposta a Piero

                    Pensa questa donna quante volte si sente dire in un giorno: “PWC”, “balletti”, “Gmg”, “aborto clandestino” ecc…

                    • Piero ha detto in risposta a Karma

                      SANTA donna!
                      😀

                    • Carlo Mes ha detto in risposta a Karma

                      Beh per fortuna non mi chiede di portarla a ballare….e’ piu’ pigra di me…..
                      Santa? Si per me lo e’….ma forse ci sarebbe un piccolo problema a riguardo per la Chiesa…..non so se i non-cristiani possano essere proclamati santi…..
                      Ps: non e’ italiana…..

                    • Maffo ha detto in risposta a Carlo Mes

                      L’essere non-cristiani e l’essere non italiani non sono due concetti assimilabili.

                      Come sai il cristianesimo è l’unica “religione” (chiamiamola così, va!) che si è espansa decisamente oltre i confini nazionali senza l’aiuto dell’emigrazione.

                    • Carlo Mes ha detto in risposta a Karma

                      Si ma lei e’ “molto” straniera. Un piacevissimo souvenir dei miei anni spesi in Cina……

        • Marco ha detto in risposta a Sesbassar

          L’ho fatto appositamente. Ero molto ironico.

      • Carlo Mes ha detto in risposta a Marco

        Marco, ho detto che il Ministero e’ guidato dal Vaticano? No. Quindi non credo sia molto corretto mettermi in bocca parole che non ho neanche pensato.
        Le istituzioni sono istituzioni e non hanno nessuna impronta ideologica.
        Inoltre questo studio e’ del 2007 quando al Viminale sedeva il socialista Giuliano Amato con Marco Minniti (Ds) viceministro ed i sottosegretari Marcella Lucidi (Ds), Ettore Rosato (la Margherita) e Franco Bonato (Prc).
        Non credo che fosse un Ministero molto propenso ad essere guidato dal Vaticano…percio’….

        • Marco ha detto in risposta a Carlo Mes

          Sono dichiarazioni che fai e poi domani non valgono più, ti conosciamo ormai.

          Giuliano Amato è molto più vicino alla Chiesa di quanto si pensi.

          • Piero ha detto in risposta a Marco

            Giuliano Amato è molto più vicino alla Chiesa di quanto si pensi.

            Adesso dai non esageriamo…
            Ricordati quello che successe alla Sapienza e chi c’era come Ministro dell’Interno…
            Poi prestando orecchio anche ad altre voci…

            • Carlo Mes ha detto in risposta a Piero

              Ahh il caro vecchio “Dott. Sottile”….di sicuro non e’ un mangiapreti….anzi ha sempre espresso delle posizioni concilianti….ma politicamente e’ di sicuro un laico…..rispettoso della Chiesa ma di sicuro non un portavoce….
              Ma forse quando scrivi “vicino alla Chiesa” ti riferivi a Mario Chiesa?
              Ma quella e’ una storia vecchia…..

          • Carlo Mes ha detto in risposta a Marco

            E quindi avrei linkato uno studio del ministero degli Interni (quindi dati istituzionali) per smentirla in un secondo momento? C’e’ qualcosa che non mi torna…..

  5. StefanoPediatra ha detto

    Ciao a tutti. Metto insieme tre interventi. Sarò breve, prometto.

    1. Ma perchè dobbiamo sempre essere bastian contrari anche quando un nostro interlocutore dice una cosa condivisibile? Non è meglio ammettere che è condivisibile e riservarci di ribattere quando siamo di fronte ad affermazioni non condivisibili?

    2. Carlo Mes ha ragione sul diavolo: se fosse davvero brutto come l’iconosgrafia in tutti i tempi ce lo ha presentato chi avrebbe voglia di gli si accompagnerebbe? Non fuggiremmo tutti il più lontano possibile, atei e agnostici compresi? Ahimè io credo che il diavolo sia abbastanza furbo da presentarsi sotto mentite spoglie e quindi piacevole, appetibile, intrigante, simpatico…

    3. Anche io sono sposato (18 anni, quasi un record di questi tempi) e mi sono sposato in Chiesa sapendo che stavo celebrando un sacramento e che stavo affidando la mia famiglia in costruzione al Signore. Ecco, questa è l’unica differenza che vedo tra il matrimonio cristiano e quello civile: l’affidamento dei coniugi alla benedizione ed alla protezione del Signore. Che secondo me però aiuta anche le famiglie non cristiane. In fondo l’amore, quello con la A maiuscola, quello che è donazione reciproca, è amore in qualunque parte del mondo, tra persone di tutti i colori e di tutte le idee e fedi.

    • Piero ha detto in risposta a StefanoPediatra

      Grandissimo Stefano.
      hai ragione. Ma per quanto mi riguarda (non posso parlare per gli altri) io lo sto semplicemente prendendo in giro, anche con antichi detti popolari della mia terra d’adozione…
      Non penso che lui sia un diavolo… Penso che sia SATANA, LUCIFERO, BELZEBU’ 😀 😀 😀

      • Carlo Mes ha detto in risposta a Piero

        Belzebu’? Ne sarei onorato ma credo proprio mi sopravvaluti. Dovrei fare per 7 volte il Presidente del Consiglio ed essere Ministro per ben 26 volte…..impresa ardua…..ma ti ringrazio per la considerazione. 😉

      • Michele Santambrogio ha detto in risposta a Piero

        Scusa Piero eh…però se dici “hai ragione” e poi continui è come quando richiamo i miei bimbi e poi esco dalla stanza e loro riprendono come se non avessi detto nulla.

    • StefanoPediatra ha detto in risposta a StefanoPediatra

      Ahi, ahi ahi, ho fatto un po’ di confusione…

      “se fosse davvero brutto come l’iconosgrafia in tutti i tempi ce lo ha presentato chi avrebbe voglia di gli si accompagnerebbe?” 🙁

      leggete:

      “se (il diavolo, ndr) fosse davvero brutto come l’iconosgrafia in tutti i tempi ce lo ha presentato chi avrebbe voglia di seguirlo, chi gli si accompagnerebbe?” 🙂

      Sorry!

  6. Gibbì ha detto

    “Il matrimonio diminuisce il tasso di criminalità”

    ….e il divorzio aumenta il tasso di povertà.
    Non andrebbe dimenticato il rovescio delle medaglie.

  7. a-ateo ha detto

    @massimiliano,
    Se pensi che il matrimonio in Sicilia debba eliminare tutti i mali sociali….vuol dire soltanto che sei un pò “farlocchino”.
    Vedi, io sono siciliano, conosco la Sicilia, e ti assicuro che è cosa terribilmente cretina fare di tutta la Sicilia un solo fascio.
    E, poichè citi l’Emilia Romagna come corno di dilemma, ti dirò una cosetta.
    Viviamo in campagna in Sicilia con le porte praticamente aperte, ma la borsa a mia moglie l’hanno rubata a Bologna, ospedale Malpighi, 2 pad., di domenica (23/9/11) e in un attimo che eravamo fuori stanza…
    Tieni conto che i siciliani siamo stanchini un tantino del fatto che tutti i cretini si sentono in dovere di sputare sentenze su questioni siciliane che non conoscono.
    Sei anche tu uno di questi?

  8. a-ateo ha detto

    @Massimiliano,
    Ah! dimenticavo…
    E’ pratica corrente…rubare ai ricoverati in ospedale a Bologna.
    Eravamo stati avvertiti all’arrivo a voce.
    E poi anche in una comunicazione scritta di reparto.
    Il reparto era oncologia….
    Rubare in oncologia,comunque in ospedale, è NORMALE E ACCETTATO A BOLOGNA…
    Ma davvero credi di avere di che vantare la tua Bologna rispetto alla mia Ragusa?

  9. a-ateo ha detto

    E ora ritorniamo al tema.
    Quanto sostiene l’articolista è ragionevole e condivisibile.
    E’ nel comune sentire;
    Infatti si usa dire: “Si è sposato e si è messo la testa a posto”.
    Sul matrimonio religioso posso portare la mia piccola testimonianza:
    Abbiamo sempre pensato che il matrimonio cristiano è un matrimonio con riferimento continuo a Cristo. Formula che funziona benissimo e che raccomandiamo a tutti.

  10. Leptis Magna ha detto

    cioé, fammi capir bene, a-ateo… tu vorresti fare un paragone fra Emilia e Sicilia sulla criminalità… in base ad una borsa? 😀 😀

    http://noi-italia.istat.it/index.php?id=7&user_100ind_pi1%5Bid_pagina%5D=112&cHash=7f42b2628e254ab863eefefa9dfc5843

    http://noi-italia.istat.it/index.php?id=7&user_100ind_pi1%5Bid_pagina%5D=111&cHash=9b0a285f168cdfab3ee275303c8094af

    PS: prima che mi diate della razzista nei confronti dei meridionali, la mia dolce metà è sicula al 50%… solo che è ben consapevole dei difetti della terra d’origine di alcuni suoi parenti (a differenza di a-ateo)

    http://noi-italia.istat.it/index.php?id=7&user_100ind_pi1%5Bid_pagina%5D=112&cHash=7f42b2628e254ab863eefefa9dfc5843

  11. a-ateo ha detto

    @carlo mes,che scrive:
    “Sono due situazioni completamente diverse. Il matrimonio nelle famiglie criminali serve a saldare i rapporti tra i diversi clan o a stringere alleanze”.
    Le famiglie reali sono per caso sfuggite alla tua sempre attenta disamina a visione laterale?
    E i matrimoni politici non li consideri Mafai e compagno, Togliatti e compagna…
    E i matrimoni nobiliari?
    E i matrimoni misti, nobiltà in discesa con borghesia in ascesa?
    Sempre saldare e stringere è….

    • Carlo Mes ha detto in risposta a a-ateo

      Non capisco il senso del tuo commento.
      Massimiliano faceva notare che in Campania ed in Sicilia si celebrano più matrimoni che in Emilia Romagna sebbene la situazione criminosa nelle regioni meridionali fosse piu’ seria rispetto che in Emilia.
      Non condividendo questa analisi ho fatto presente una relazione del Mininterno del 2007 che faceva presente come il matrimonio fosse un “deterrente” per commettere reati.
      Ho fatto presente che nelle famiglie criminali il matrimonio e’ usato per stringere o rinsaldare alleanze (ma ho scoperto l’acqua calda….) ma – secondo me – non si puo’ neanche parlare neanche di “vero” matrimonio in quanto manca un presupposto d’amore nella coppia.
      Cosa c’entrano le famiglie reali? Mi sembra che l’Italia sia una Repubblica.
      Matrimoni nobiliari? Forse non sai che i titoli nobiliari non sono riconosciuti in Italia.
      Cosa c’entra Togliatti? Vuoi forse dire che intrattenne una relazione con la Iotti per “motivi di partito”? Sapessi quanto son stati criticati…..
      Poi sai quanti politici son sposati con persone che militano nel loro stesso partito….non mi sembra ci sia nulla di immorale…..
      Non capisco il senso di questa polemica….

      • Marco ha detto in risposta a Carlo Mes

        Carlo Mes sta polemizzando inutilmente con qualcuno? Che strano…anche oggi nulla da fare….chi mi aiuta a trovargli un lavoro?

        • Carlo Mes ha detto in risposta a Marco

          Mi sa che la polemica la state portando avanti voi. E’ comico che riusciate a farla nonostante sia totalmente d’accordo con il contenuto della ricerca ed abbia portato – ad ulteriore conferma – anche un precedente studio del Mininterno.
          Ho quasi l’idea che non appena uno si definisca laico ed agnostico per voi due (intendo Marco e a-ateo) sia un bersaglio o un latore di idee sbagliate a prescindere.
          Io non considero affatto un cattolico come un nemico ma come un intelligente (dipende dalla persona ovviamente) interlocutore.
          Continuate a cercare polemica in ogni caso: non vi fermero’ di certo io.

          Ps: non ho bisogno di lavoro, grazie. Lavoro da quando avevo 20 anni.

          • Marco ha detto in risposta a Carlo Mes

            Ti infili in ogni discussione e con le tue polemiche, l’ossessione dell’ultima parola e tutta la giornata a disposizione, fai passare la voglia di commentare.

            Credo anche che tu sia molto esibizionista ed egocentrico….dovresti impegnarti un po’ di più nel tuo lavoro, fidati!

            • Marco ha detto in risposta a Marco

              Laici e agnostici? Se dicono qualcosa di interessante e accettino che si possa avere idee diverse non ho alcun problema, anzi! Mi diverto molto a dialogare con loro, ma non con te.

              • Carlo Mes ha detto in risposta a Marco

                Non capisco come tu possa farlo visto che stai polemizzando con me nonostante – lo ribadisco – condivido al 100% la ricerca ed ho presentato una relazione del Mininterno a conferma. Se polemizzi quando uno ha le tue stesse idee, mi domando cosa tu possa fare se uno ha idee avverse.
                Se non ti diverte dialogare con me, no problem: puoi sempre evitare di farlo. Sei tu che hai commentato un mio post, non il contrario. Quando vorrai dialogare saro’ qui e senza rancore. Buona notte.

                Ps: in molte discussioni sono totalmente assente visto che non ci capisco niente.

                • Nofex ha detto in risposta a Carlo Mes

                  Non condivido il pensiero di Marco.

                  Però postare 6 volte un commento in cui fai notare che il 5% dei divorzi religiosi supera quelli civili è fastidioso. Ovviamente i dati non vogliono dire assolutamente nulla ma da fastidio il tuo modo furbastro di dire le cose.

                  Cmq a me fa piacere dialogare con te, anche se potresti essere più leale.

                  • Carlo Mes ha detto in risposta a Nofex

                    Piacere reciproco….
                    Ho presentato quel dato assieme a tanti altri….quello ma non solo quello….

            • Carlo Mes ha detto in risposta a Marco

              Non sei il mio superiore per dirmi come devo lavorare….ti ringrazio del consiglio ma non e’ richiesto.
              Marco, sii onesto.
              Ad un link del Mininterno che confermava lo studio in questione hai cominciato a portare una polemica sterile accusando non lo studio (non avresti potuto) ma me.
              Anche Stefano te lo ha fatto notare.
              Ps: spendo circa mezz’ora al giorno qui….tranquillo….in molti articoli non intervengo neanche se non ho nulla da dire.

  12. Carlo Mes ha detto

    Vorrei portare alcuni dati al discorso e – faro’ riferimento – ai dati Istat sui matrimoni e sui divorzi in Italia per l’anno 2009.

    In Italia il tasso di nuzianilita’ e’ del 3,8 per 1000. Al nord e al centro e’ leggermente inferiore (3,3 e 3,7) mentre e’ maggiore al sud (4,6) e isole (4,5).
    Allo stesso modo l’eta’ del primo matrimonio al sud e nelle isole e’ di circa un anno inferiore rispetto alla media nazionale mentre al nord ed al centro e’ di circa un paio di anni superiore (http://demo.istat.it/altridati/matrimoni/2009/tav1_1.pdf).

    I matrimoni religiosi son stati il 62,8% mentre i religiosi 37,2% (http://demo.istat.it/altridati/matrimoni/2009/tav1_2.pdf).

    Se parliamo invece di separazioni (consensuali e giudiziali) il 68% delle separazioni proviene da matrimoni religiosi mentre il 32% da matrimoni civili (http://demo.istat.it/altridati/separazionidivorzi/2009/Tav1_14.pdf).

    • Gennaro ha detto in risposta a Carlo Mes

      Hai fatto confusione…rivedi il tuo commento.

      Comunque essendo più i matrimoni religiosi di quelli civili mi pare un’ovvietà.

      • Carlo Mes ha detto in risposta a Gennaro

        Certo…ma fai il confronto delle proporzioni….
        Su 100 matrimoni il 62,8% sono religiosi ma questa percentuale sale a 68% nei divorzi.
        Di contro su 100 matrimoni il 37,2% sono civili ma – nei divorzi – l’incidenza dei divorzi da rito civile scende al 32%.
        Quindi fra i due riti vi e’ un +5,2% nel rapporto matrimoni religiosi/divorzi ed un -5,25 nel rapporto matrimoni civili/divorzi.

    • Carlo Mes ha detto in risposta a Carlo Mes

      Ho fatto confusione….

      Vorrei portare alcuni dati al discorso e – faro’ riferimento – ai dati Istat sui matrimoni e sui divorzi in Italia per l’anno 2009.

      In Italia il tasso di nuzianilita’ e’ del 3,8 per 1000. Al nord e al centro e’ leggermente inferiore (3,3 e 3,7) mentre e’ maggiore al sud (4,6) e isole (4,5).
      Allo stesso modo l’eta’ del primo matrimonio al sud e nelle isole e’ di circa un anno inferiore rispetto alla media nazionale mentre al nord ed al centro e’ di circa un paio di anni superiore (http://demo.istat.it/altridati/matrimoni/2009/tav1_1.pdf).

      I matrimoni religiosi son stati il 62,8% mentre i civili 37,2% (http://demo.istat.it/altridati/matrimoni/2009/tav1_2.pdf).

      Se parliamo invece di separazioni (consensuali e giudiziali) il 68% delle separazioni proviene da matrimoni religiosi mentre il 32% da matrimoni civili (http://demo.istat.it/altridati/separazionidivorzi/2009/Tav1_14.pdf).

      • Karma ha detto in risposta a Carlo Mes

        E’ la terza volta che riporti questo commento…cosa c’è sotto Carlo…cosa ti fa eccitare?

        • Carlo Mes ha detto in risposta a Karma

          Era una errata corrige….ancora parli di “eccitare”…..di sicuro questo non mi eccita….buonanotte….

          • Karma ha detto in risposta a Carlo Mes

            Ma perché non dici le cose chiaramente? Al posto che tirare le tue frecciatine in questo modo esprimi il tuo pensiero contrario al matrimonio religioso in modo chiaro, non ti pare?

            • Carlo Mes ha detto in risposta a Karma

              Di principio sono “contrario” a poche cose e di sicuro non sono contrario al matrimonio religioso: massima liberta’ religiosa.
              Forse la Chiesa dovrebbe domandarsi il perche’ i matrimoni religiosi siano in caduta libera.

      • Panthom ha detto in risposta a Carlo Mes

        Questo non dice nulla….troppa gente non credente si sposa in chiesa per “dovere”….bisognerebbe sposarsi solo quando si è veramente convinti!

      • a-ateo ha detto in risposta a Carlo Mes

        essendo i matrimoni religiosi più numerosi ha una sua logica che anche le separazioni relative siano più numerose…
        Caro Carlo, a che punto sei con la pratica del brevetto sulla agitazione delle molecole dell’acqua?

        • Carlo Mes ha detto in risposta a a-ateo

          Ti do’ un trucco: fai il confronto tra le diverse proporzioni (matrimoni religiosi/divorzi religiosi e matrimoni civili/divorzi civili) e vedrai chi incide maggiormente…..

  13. a-ateo ha detto

    @Leptis,
    quando vuoi ti rimando alle statistiche annuali (Ragusa contro Bologna) su questa problematica ed altre del sole24ore.
    E poi non in base a una borsa rubata…ma in base a un costume usuale a Bologna che non indigna e preoccupa nessuno…sono anni che si ruba nei reparti ospedalieri del Sant’Orsola-Malpighi… e nessun provvedimento è all’orizzonte.
    Si sono tenuti i documenti questi bastardelli…il che vuol dire che due giorni dopo non avremmo potuto prendere l’aereo per tornare a casa.
    Drogato non sposato che per una dose è capace di vendere la propria mamma…questo il probabile identikit morale del ladro.
    Grazie agli “adoratori del nulla” e alla loro costante azione IGNOBILMENTE deleteria.
    Comunque, mi piacerebbe conoscere la tua personale stima del tasso di ignobiltà di questo specifico tipo di reato.
    Infine, ti ricordo che la parola “mafia” è stata usata per la prima volta negli atti giudiziari italiani nel 1861 a proposito della strana morte di Rosolino Pilo e del suo probabile uccisore. E che l’unità d’Italia può essere letta come una ben orchestrata operazione di mafia massonica gestita da Lemmi in Italia…leggi Lemmi Adriano in wikipedia, finanziatore dello sbarco di Sapri e della spedizione dei mille, ripagato da subito a Palermo con la concessione delle ferrovie e il monopolio dei sali e tabacchi…”a muta a muta”…fatti tradurre dal tuo compagno siciliano questa tipica espressione mafiosa…
    Per i furti, approfondisci le strane “perdite” in mare del carico di armi da parte di Rosolino Pilo e Carlo Pisacane….La Sicilia viene annessa (con le sue grandissime riserve auree) e l’Italia nasce come nazione da furti Italiani di questo tipo…
    Con l’occasione prima di fare domande, dovresti almeno dare qualche risposta alle decine di domande che tu hai lasciato aperte, anche con me, in numerose discussioni….
    Sui link che citi risponderò presto.

    • Carlo Mes ha detto in risposta a a-ateo

      Caro a-ateo,
      Hai ragione ma solo parzialmente.
      Per quanto riguarda borseggi, furti in appartamento e scippi il Mininterno afferma che i primi due: “sono più diffusi al Nord, mentre al Sud si rileva un maggiore numero di scippi. Questa è un’osservazione importante da tenere a mente perché smentisce l’opinione comune che tutti i reati siano in larga misura più frequenti nel Sud rispetto al Nord Italia. Nel caso dei furti, furti in appartamento e borseggi avvengono di più al Nord e gli scippi al Sud. Ciò non dipende, come sostengono alcuni, da una diversa propensione a denunciare i reati subiti da parte dei cittadini sulla base di un supposto maggior senso civico di chi vive nelle regioni settentrionali. Le indagini di vittimizzazione hanno infatti mostrato che si denuncia di più quanto più alto è il valore della refurtiva e quando è stata stipulata una relativa assicurazione. I diversi tassi di furti, scippi e borseggi tra Nord e Sud si spiegano meglio sulla base delle opportunità che si presentano sul territorio e in base agli stili di vita e alle attività della popolazione.”

      I dati Istat e quelli del Mininterno concordano su questo e quanto riportato da te (solo per i furti) e’ esatto.

      Pero’ l’analisi non puo’ limitarsi solo a questi dati: la criminalita’ non si misura solamente con il numero di furti.
      Infatti il Mininterno rivela che il 33,7% delle famiglie al sud si considerano a rischio criminalita’ contro il 27,7% delle famiglie del centro ed il 29,2% al nord (dati 2005).
      Se consideriamo gli omicidi, l’Istat ed il Mininterno ci confermano quanto purtroppo pensavamo.
      Al nord gli omicidi consumati per 100.000 abitanti sono stati 0,69 e quelli tentati 2,02, al centro sono stati rispettivamente 0,79 e 2,17 ed al sud 1,53 e 3,81.
      Anche se consideriamo le rapine la situazione e’ la stessa ed a sfavore del sud.
      Su 100.000 abitanti al nord vi sono state 56,7 rapine, al centro 60,4 ed al sud 107,4.
      Anche come furti d’auto e motocicli il sud conserva il suo triste primato.
      Per dati del Mininterno puoi consultare il seguente rapporto http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/assets/files/14/0900_rapporto_criminalita.pdf
      Ovviamente non c’e’ nessuno spirito anti-meridionalista in tutto cio’ (son calabrese) ma solo l’amara constazione della realta’.
      Comunque non credo che Massimiliano volesse essere antimeridionalista ma solo constatare quanta fosse diffusa la criminalita’ al sud nonostante un alto numero di matrimoni.
      Ad ogni modo la sua tesi – secondo me – era sbagliata. La ricerca riportata nell’articolo e’ – a mio avviso – corretta ed il Mininterno era della stessa idea ben 4 anni prima.
      Il matrimonio (come il lavoro) aiutano a stare lontani da cattive compagnie. Ovvio che l’origine della criminalita’ al meridione ha origini piu’ profonde.
      Parlando della moglie nei contesti di criminalita’ organizzata, nel passato abbiamo assistito ad una moglie relegata al ruolo di testimone passiva all’interno della famiglia e senza nessuna voce in capitolo. Successivamente molte mogli hanno avuto una parte attiva nella malagestione degli affari di famiglia ma – vera novita’ – e’ che molte mogli si stanno opponendo apertamente dentro le famiglie criminali alle attivita’ mafiose dei loro congiunti. Non sono piu’ donne passive ma mogli consapevoli del loro ruolo e che si ribellano. Il senso di sofferenza delle mogli all’interno di contesti criminali era cosi forte (anche temendo per la sorte dei figli) da spingerle addirittura al suicidio. Percio’ questo ruolo forte delle mogli puo’ diventare – in quei contesti – anche una utilissima forma di pressione interna (senza arrivare al suicidio ovviamente….).
      A-ateo, sulla ultima parte del tuo commento faccio fatica a capirne il senso. Mi sembra quasi si voglia dire che la mafia sia frutto dell’Unita’ d’Italia ad opera esclusiva di Massoni. Mi spiace dirlo ma e’ una visione molto parziale. E’ risaputo che Garibaldi fosse massone ma patrioti erano anche molti cattolici e molti preti. Adriano Lemmi inoltre divenne massone nel 1875: 14 anni dopo l’Unita’ d’Italia ed a 5 anni da Porta Pia.

  14. a-ateo ha detto

    Leptis Magna ha detto:
    6 ottobre 2011 alle 21:05
    cioé, fammi capir bene, a-ateo… tu vorresti fare un paragone fra Emilia e Sicilia sulla criminalità… in base ad una borsa?
    http://noi-italia.istat.it/index.php?id=7&user_100ind_pi1id_pagina=112&cHash=7f42b2628e254ab863eefefa9dfc5843
    http://noi-italia.istat.it/index.php?id=7&user_100ind_pi1id_pagina=111&cHash=9b0a285f168cdfab3ee275303c8094af
    PS: prima che mi diate della razzista nei confronti dei meridionali, la mia dolce metà è sicula al 50%… solo che è ben consapevole dei difetti della terra d’origine di alcuni suoi parenti (a differenza di a-ateo)
    http://noi-italia.istat.it/index.php?id=7&user_100ind_pi1id_pagina=112&cHash=7f42b2628e254ab863eefefa9dfc5843

    aprendo il primo link apprendo che i furti denunciati dalle forze di polizia all’A.G.nel 2008 sono 2011 in Sicilia e 3.071 in Emilia Romagna.
    I FURTI ( E I LADRI) IN EMILIA, CARA MASOCHISTICA LEPTIS E SPROVVEDUTO MASSIMILIANO, SONO MOLTO DI PIU’ CHE IN SICILIA…
    Leggeteli i link prima di citarli, vi risparmiereste tante figure del cavolo…
    Nei tuoi link si legge:
    I furti rappresentano il 49% di tutti i delitti denunciati in Italia.
    Il 98,5% dei furti non viene neanche denunciato.
    Nel 2007 in Italia si hanno 2.756 furti per 100.000 abitanti.
    Nel 2007 in Sicilia si hanno 2.191 furti per 100.000 abitanti. ….21% in meno della media nazionale.
    2007 in Emilia Romagna si hanno 3.790 furti per 100.000 abitanti. ….37% in PIU’ della media nazionale.
    Questi sono i dati, cara Leptis, che mi fornisci tu.
    Si scopre così che chi è ateo usa dire menzogne, cosa ignobile… e spesso è persona ignobilmente leghista?
    Se poi qualcuno vuol fare un confronto della criminalità provincia di Ragusa contro provincia di Bologna con i dati del sole-24ore io sono pronto e qui vi aspetto…@Leptis, @Emiliano…@chiunque di fede ateo-leghista…

  15. a-ateo ha detto

    Va da se che le statistiche (Emilia-Sicilia), contrariamente a quanto opina il simil-leghista Massimiliano, dimostrano che la tesi dell’articolista è esatta.

  16. a-ateo ha detto

    Carlo mes ci fa sapere che al Nord l’indice di nuzialità è del 3,3 e nelle isole del 4,5 (superiore del 36% rispetto al nord), mentre i furti in Emilia (2756) sono maggiori ai furti in Sicilia (2191) nello stesso anno 2007 del 26%.
    Nelle Isole la nuzialità cresce del 36% rispetto al Nord e i furti diminuiscono del 26% in Sicilia rispetto all’Emilia nel 2007, ipotizzando omogeneità sostanziale fra Nord ed Emilia e fra Isole e Sicilia.
    La tesi dell’articolista mi pare perfettamente confermata.

    • Carlo Mes ha detto in risposta a a-ateo

      La tesi dell’articolista e’ confermata (anche da precedenti ricerche) ma attenzione a non fare confusione con i dati: la criminalita’ non si misura solamente in base ai furti.

    • a-ateo ha detto in risposta a a-ateo

      ATTENZIONE….
      da correggere 2756 e sostituire con 3790=furti in Emilia nel 2007 pertanto in Emilia si ruba nel 2007 il 72% in più di quanto si ruba in Sicilia.
      Conclusione: al Nord rispetto alle isole il tasso di nuzialità è inferiore del 36% mentre i furti in Emilia (principale tipo di reato per il 50% del totale dei reati commessi in Italia) sono superiori del 72% rispetto alla Sicilia, ipotizzando sostanziale omogeneità fra i diversi universi statistici.

  17. Carlo Mes ha detto

    Premetto che concordo con il contenuto della ricerca e credo che la famiglia (in ogni sua forma) sia il fondamento della societa’ (assieme alla scuola) se guardiamo la situazione italiana della famiglia c’e’ poco da stare allegri.

    Nel 1995 in Italia si celebravano 290.009 matrimoni ma nel 2009 siamo arrivati a 230.613 (-20%).
    In picchiata anche la percentuale dei matrimoni religiosi che erano il 67,2% nel 2005 e sono diventati il 62,8% nel 2009.
    A fare da parziale contrappeso c’e’ da dire che ora – piu’ che in passato – sono maggiormente diffuse forme di coabitazione sostanziale della coppia.

    La situazione diventa ancora piu’ tragica se rapportata al numero di divorzi e separazioni.
    Nel 1995 su 100 matrimoni celebrati quasi 16 finivano con la separazione (percentuale in ogni caso alta) e quasi 8 coppie divorziavano.
    Nel 2009 la situazione e’ drammatica. Su 100 coppie sposate quasi 30 si separano (quasi il doppio rispetto a 14 anni prima) e 18 divorziano (piu’ del doppio).
    Insomma gli Italiani si sposano di meno, si sposano ad eta’ piu’ avanzata, convivono di piu’ e divorziano di piu’.

    Fra le cause l’Istat annovera le seguenti:
    -il ritardo nel passaggio alla vita adulta, con conseguente rinvio nel tempo delle decisioni di formazione della famiglia, subordinate alla sicurezza o continuità del lavoro, alla stabilità del reddito, alla ricerca dell’abitazione;
    -l’emancipazione femminile, che ha condotto le donne ad una maggiore presa di coscienza del proprio status, collocandole anche al di fuori dell’ambito familiare e differenziando il loro ruolo nella società;
    -le maggiori possibilità di spostamenti e di contatti sociali;
    -l’affermarsi di una mentalità maggiormente individualistica rispetto al passato, che ha influenzato aspettative e aspirazioni dei singoli soggetti.
    Sempre per l’Istat “la divisione familiare genera potenziali ricadute sul benessere psicofisico degli individui (come evidenziato anche nella ricerca ndr), sul rapporto genitori-figli e, secondo alcuni studi, anche sulle performance di tali figli nella vita adulta. Mutano le situazioni residenziali e le strategie lavorative, specialmente per quanto riguarda le donne. In alcuni casi, le condizioni finanziarie possono peggiorare tanto da far aumentare i rischi di povertà e vulnerabilità economica dei soggetti interessati.”
    Insomma navighiamo proprio in cattive acque….

  18. a-ateo ha detto

    Carlo,ma non sei un pò OT?
    La tesi dell’articolo è che il matrimonio fa diminuire la criminalità.Punto.
    Quello che scrivi sopra, ad esempio, “-l’emancipazione femminile, che ha condotto le donne ad una maggiore presa di coscienza del proprio status, collocandole anche al di fuori dell’ambito familiare e differenziando il loro ruolo nella società;” che ci azzecca?

    • Carlo Mes ha detto in risposta a a-ateo

      OT? Non conosco il significato….
      Parlando di matrimonio ho presentato dei dati per far capire quanto sia tragica la situazione in Italia anche considerando l’alta incidenza dei divorzi.
      Inutile gioire che il matrimonio aiuta a far diminuire la criminalita’ se poi la coppia “scoppia”.

      • Marco ha detto in risposta a Carlo Mes

        OT significa Out Topic, cioè fuori tema.

      • a-ateo ha detto in risposta a Carlo Mes

        OT significherebbe off topic, cioè sei fuori tema.
        per il resto, “a ogni giorno basta il suo affanno”.
        Oggi abbiamo fatto luce sulla correlazione negativa fra matrimonio e criminalità.
        Può bastare.
        Meglio non mettere troppa carne al fuoco…
        faremmo solo fumo e niente arrosto…
        A parte forse una questione di “netiquette”, perchè siamo ospiti in un sito altrui.

  19. a-ateo ha detto

    @Carlo Mes,
    scrivi: “A-ateo, sulla ultima parte del tuo commento faccio fatica a capirne il senso. Mi sembra quasi si voglia dire che la mafia sia frutto dell’Unita’ d’Italia ad opera esclusiva di Massoni. Mi spiace dirlo ma e’ una visione molto parziale. E’ risaputo che Garibaldi fosse massone ma patrioti erano anche molti cattolici e molti preti. Adriano Lemmi inoltre divenne massone nel 1875: 14 anni dopo l’Unita’ d’Italia ed a 5 anni da Porta Pia.”
    Se sei calabrese, hai motivo di approfondire il tema posto da me sul ruolo svolto dall’ Inghilterra e della Massoneria italiana sul processo di annessione del Regno delle due Sicilie.
    Il tuo grado di preparazione al tema è misurabile da una semplice domanda:
    Come e perchè muore Ippolito Nievo?
    Ne sapevi qualcosa prima di oggi?
    Se non ti dispiace, partirei da questa domanda.
    P.s.. mi sei umanamente simpatico, Carlo, un calabrese che si sposa in Cina…
    Un mondo di bene e di fortuna, con tutto il cuore!

    • Carlo Mes ha detto in risposta a a-ateo

      A-ateo,
      prima di tutto ti ringrazio per le belle parole di apprezzamento e gli auguri e permettimi di ricambiare di tutto cuore.
      In secondo luogo ti ringrazio di aver portato alla mia conoscenza la storia di Ippolito Nievo che non conoscevo.
      Non nego che l’Unita’ d’Italia non abbia avuto delle sfaccettature un po’ fosche.
      D’altronde la storia non si realizza solo con i grandi miti ma anche con capitali, accordi, intrighi e questi ultimi – spesso – hanno ben poco di romantico ed idilliaco.
      Da Perugino adottato pero’ la mia citta’ d’adozione e’ stata protagonista anche di alcuni moti di popolo per annettersi al nascente Regno d’Italia. Ti racconto un piccolo aneddoto a riguardo. Il 20 giugno 1859 le truppe svizzere massacrarono la popolazione di Perugia che si era ribellata al dominio pontificio. Tale data rimase (e lo e’ ancora) importante per il popolo di Perugia. Nel 1944 i nazisti avevano da tempo lasciato Perugia ma la liberazione ufficiale della citta’ fu fatta coincidere con il 20 giugno a ricordo di quella data.
      Percio’ – nella storia d’Italia – non dimentichiamo l’importante contributo di popolo e l’importante contributo di molti patrioti cattolici. Poi vicende come quella di Nievo possono trovare spazio allo stesso modo.

  20. a-ateo ha detto

    @Carlo Mes,
    Per bilanciare gli omicidi del sud nelle statistiche, permettimi di mettere in luce una aspetto che potrebbe interessare te (cosa succede quando la coppia scoppia, come dici tu…), dovrebbe interessare Leptis, la femminista sfegatata, il suo compagno mezzo siciliano disposto ad ammettere qualunque difetto alla sua terra di origine pur di non contrariarla… e a Massimiliano uomo dai dogmi statistici creduti per fede.
    La violenza sulle donne in Sicilia contro Emilia Romagna….
    La fonte è sempre il link tirato in ballo da Leptis.
    “L’analisi a livello territoriale mette in luce una maggiore diffusione della violenza fisica e sessuale nel Nord e Centro Italia, in particolare in Emilia-Romagna….
    Sono quasi 7 milioni le donne tra i 16 ed i 70 anni che hanno subito violenza fisica o sessuale nel corso della loro vita….
    Dalla statistica apprendiamo che le donne dai 16 ai 70 anni in Italia che hanno subito stalking sono tantissime.
    Scendendo nel dettaglio L’Emilia occupa il 4° posto su 21 regioni, la Sicilia il 20° posto su 21.
    E meno male che non avete difetti al Nord….@leptis….svegliateeee

    • Carlo Mes ha detto in risposta a a-ateo

      A-ateo,
      posso anche essere d’accordo con te che la violenza delle donne sia piu’ diffusa al nord ed al centro. Inoltre se porti un dato ufficiale c’e’ poco da dire.
      Ma qui non e’ il caso di discutere quale regione sia piu’ criminosa….sarebbe una diatriba senza fine…..
      Il punto condiviso da tutti e’ che il matrimonio incide sul comportamento degli individui in una maniera positiva.
      Ovvio che il matrimonio da solo non basta a far diminuire la criminalita’ ma un sano matrimonio puo’ aiutare.

  21. a-ateo ha detto

    ricordo a tutti che le molestie sono un reato, lo stalking è un reato….la violenza sessuale è un reato…
    IN ITALIA SETTE MILIONI DI DONNE HANNO SUBITO VIOLENZA FISICA E SESSUALE…
    UN AUTENTICO FENOMENO DI MASSA….
    ED E’ UN REATO A CONNOTAZIONE IN GRAN PARTE NORDISTA….
    @LEPTIS,
    SVEGLIATEEE….

  22. a-ateo ha detto

    @Carlo Mes,
    Sulla misteriosa fine di Ippolito Nievo eccoti un primo link:
    http://latragicamortediippolitonievo.blogspot.com/2011/01/laltro-risorgimento-ippolito-nievo.html

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