In Cina non c’è più irreligione: i cristiani arriverebbero a 60 milioni
Lo Stato parla di 25 milioni, ma le statistiche rivelano un’altra situazione.
Lo Stato parla di 25 milioni, ma le statistiche rivelano un’altra situazione.
Lo stato più popolato del mondo si sta lentamente cristianizzando.
Continue conversioni al cristianesimo in terra ufficialmente atea.
Il declino della società derivato dalla corruzione dell’ideale ateo-comunista sta spingendo moltissimi cinesi alla conversione.
Pechino ha iniziato a sovvenzionare la costituzione di chiese e seminari e i manager nelle aziende sono liberi di promuovere il cristianesimo fra i loro operai.