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Pena di morte, di fatto era già inammissibile: risposta alle perplessità

Questa volta i quotidiani hanno scritto il vero: Papa Francesco non solo si è posto in continuità con i suoi predecessori nell'opporsi radicalmente alla pena di morte, ma ha ottenuto l'introduzione della sua inammissibilità, senza alcuna eccezione, nel Catechismo cattolico (modificando il punto numero 2267). Ma è davvero una radicale novità?

In realtà, no. Il Catechismo avvertiva che la pena capitale era inaccettabile, ad eccezione di un caso: l'impossibilità di rendere inoffensivo il reo (o criminale). Tuttavia, citando Giovanni Paolo II, si conveniva che, grazie ai moderni sistemi carcerari, tale eccezione era «praticamente inesistente». La logica vuole che dichiarando inesistente l'unica eccezione, di conseguenza l'inammissibilità della pena di morte era già respinta integra

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La pena di morte per gli omosessuali? La Chiesa dice no

Rebecca Kadaga  di Paolo Rodari da Il Foglio, 18 dicembre 2012

 

Non sono stati due giorni facili per il Vaticano. Prima i giornali italiani che, sintetizzando un passaggio del messaggio del Papa per la Giornata della pace nel quale ritorna sulla visione del matrimonio fra un uomo e una donna come profondamente differente da tutte le altre forme di unione, sintetizzano che Benedetto XVI non vuole “le nozze gay”.

E poi quelli ugandesi, che si scatenano ancora contro Benedetto XVI colpevole di aver ammesso al baciamano, durante la scorsa udienza generale, la presidente del Parlamento ugandese, Rebecca Kadaga, presente a Roma per la settima assemblea dei parlamentari per la Corte penale internazionale e lo stato di diritto. Kadaga, infatti, nella sua qualità di speaker del Parlamento di Kampala,

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La laica popolazione ceca fortemente favorevole a aborto, eutanasia e pena di morte

La Repubblica ceca ha un record abbastanza insolito: è abitata da una delle popolazioni più secolarizzate d'Europa con il 44% tra atei e agnostici e il 56% di cristiani.

 Significativo il fatto che, caso più unico che raro, in un recente sondaggio condotto da CVVM, la maggioranza dei cechi sia favorevole all'aborto (72%), all'eutanasia (45% favorevoli e 27% contrari) e alla pena di morte (45% favorevoli e 27% contrari). Una spiccata propensione alla cultura della morte, dunque. Caso vuole che siano proprio le pratiche ampiamente promosse dalle dittature che hanno a turno occupato il popolo ceco, ovvero nazismo e comunismo, lasciando evidentemente gravi danni e conseguen

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Giornalista pro-life sotto scorta dopo minacce di morte, torna la violenza abortista

Aborto e violenza. La giornalista Denise McCallister è tuttora protetta dalla polizia in un luogo segreto dopo la quantità di minacce alla vita ricevute a seguito di un suo tweet contro l'interruzione di gravidanza. Numerosi arresti si sono verificati nei giorni scorsi per altrettanti casi simili.

 

E' stata vittima di uno stupro e da quel giorno ha conosciuto tante donne che hanno vissuto la stessa brutale esperienza. Molte di esse sono rimaste incinta, dopo quel terribile giorno, e tuttavia hanno scelto di portare a termine la gravidanza. Denise McAllister, giornalista di Fox News, ha stimato a tal punto tale decisione che è diventata una attiva militante pro-life.

Recentemente ha scritto un tweet: «Alla base dell'isteria dell'aborto c'è il desiderio sconvolto delle donne per il sesso irresponsabile. Il sesso è il loro dio. L'aborto è il loro sacramento», ha

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Medico abortista: «il feto umano? Come il condannato a morte»

Feto 11 settimaneContinua il nostro stupore nell'apprendere che anche i medici che praticano l'aborto sono tranquillamente consapevoli di stare sopprimendo una vita umana. Da una parte apprezziamo la volontà di non voler più negare l'evidenza scientifica sul fatto che l'embrione è uno di noi" e non un grumo di cellule, dall'altra si aggrava enormemente la loro responsabilità morale.

E' toccato a Javier Valdés, ginecologo presso il Centro de Orientación Familiar del Complejo Hospitalario Famiglia Guidance Center dell'Ospedale di Vigo (Spagna) e presidente della Galizia Society of Contraception, il quale, alla domanda dell'intervistatore se il feto è un essere umano, ha risposto: «Sì, lo sono "

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Il giudizio di Papa Francesco: «l’aborto è una condanna a morte»

Francesco bambinoNella recente intervista a "La Civiltà Cattolica" Papa Francesco ha riflettuto sui cosiddetti "valori non negoziabili" invitando i cattolici a mettere sempre al centro l'annuncio evangelico, "il Signore ti ha salvato" e non la condanna per chi li vìola e li tradisce. Molti hanno confuso questa precisione come una forma di relativismo ma il Papa sta applicando semplicemente la posizione secolare della Chiesa: misericordia per il peccatore e condanna del peccato.

Quando c'è infatti da condannare l'aborto non si tira indietro, usando parole anche più forti dei suoi predecessori: «Una diffusa mentalità dell’utile, la “cultura dello scarto”, che oggi schiavizza i cuori e le intelligenze di tanti, ha un altissimo costo: richiede di eliminare esseri umani, soprattutto se fisicamente o socialmente più deboli. La nostra risposta a questa mentalità è un “sì” deciso e senza tentennamenti alla vita»,

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La morte del card. Martini, grande uomo rasente al precipizio

E' morto il card. Carlo Maria Martini, ex arcivescovo di Milano e insigne biblista, ieri si sono svolti nel Duomo di Milano i funerali officiati dal card. Angelo Scola e mons. Angelo Comastri, vicario di Benedetto XVI, davanti a circa ventimila persone. Definito il "cardinale del dialogo", anche grazie all'iniziativa della "Cattedra dei non credenti" (è stata ispirata dal cardinal Ratzinger), la sua dipartita è stata -come prevedibile- fomentatrice di molte discussioni, tante quante ci sono sempre state durante il suo cammino terreno come membro della Chiesa.

Diverse le questioni emerse da approfondire: 1) la strumentalizzazione laicista della sua persona; 2) le condizioni in cui è morto; 3) l'eredità ch

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Richard Dawkins: «Pascal ha ragione, vale la pena credere in Dio»

Finalmente torna alla ribalta il vecchio leader "new atheist", Richard Dawkins, grazie ad un'intervista per nientepopodimeno che "Playboy", la nota rivista erotica per uomini...evidentemente il suo declino ha ormai superato il punto di non ritorno. Viene presentato come «il santo patrono dei non credenti» ma le affermazioni che si leggono sono davvero interessanti: le prime in netta controtendenza a quelle promosse durante la carriera da zoologo anti-teista, mentre le seconde riassumono i suoi cavalli di battaglia e dunque quelli dell'ateismo fondamentalista di oggi.

Durante la prima parte, Dawkins ha finalmente preso le distanze dalla sciocca provocazione della teiera di Bertrand Russell, riconoscendo che: «Penso che un dio particolare come Zeus o Geova sia improbabile quanto la fatina dei denti, ma l'i

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Legge sul “fine vita”: attenzione a quei cinque profeti della “dolce morte”

Cinque furiosi laicisti sono scesi tutti in campo in questi giorni per tentare di ostacolare l'approvazione della legge sul "fine vita" che la Camera comincerà ad esamniare. Anche se, l'unica critica che sembra veramente interessante è quella che arriva da Giuliano Ferrara su Il Foglio. Per il resto sono sempre i soliti: Marino, Englaro, Vendola, Cappato e Saviano. Ovviamente le battaglie per affermare il proprio punto di vista sono più che legittime, ma i laicisti dovrebbero stare molto più attenti a coloro a cui affidono queste campagne culturali...

Ignazio Marino ha allestito un bell’happening teatrale sull'argoento. Eppure pare essere una persona sempre più confusa: si dichiara devoto «cattolico» (cfr.

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Camillo Langone, il cattolico pro-cannabis e anti-papa

Legalizzare la droga sarebbe «quel male minore teorizzato da Agostino d’Ippona e Tommaso d’Aquino». Ne è convinto Camillo Langone, giornalista de Il Foglio, che così si definisce: «sono un conservatore, un cattolico praticante, sono un uomo di destra (della destra divina, chiaro)».

E, come molti giornalisti della "destra divina", è entrato in crisi esistenziale con il pontificato di Francesco. Langone non è ossessionato come altri, ma mensilmente pubblica la sua stoccata correttiva al Pontefice. Se ha usato Agostino e Tommaso per avvalorare la droga libera, lo stesso ha fatto per sostener

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