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Nessun crollo di fedeli alle udienze di Francesco, ecco i dati veri

Nessun crollo di fedeli alle udienzeQualche giorno fa le agenzie di stampa hanno riportato i nuovi dati emessi dalla Prefettura della Casa Pontificia sulla partecipazione dei fedeli ai vari incontri con il Papa avvenuti in Vaticano nel corso del 2016 (udienze, celebrazioni e angelus/regina coeli). Rispetto all'anno precedente hanno partecipato circa 800mila fedeli in più.

La notizia, di per sé già poco interessante, potrebbe finire qui, se non fosse che sulla partecipazione alle udienze c'è stata parecchia (e volontaria) disinformazione in questi anni. Cogliamo questa occasione per chiarire le cose.

Il fronte antibergogliano ha spesso diffuso l'informazione che Papa Francesco non sarebbe amato dai cattolici: un anno fa il giornalist

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Benedetto XVI smonta il complotto: «mai subito pressioni. Francesco? Nuova freschezza»

«Benedetto XVI ha dato una risposta chiara e serena a tutte le elucubrazioni immotivate sulle ragioni della sua rinuncia al pontificato, come se fosse stata causata dalle difficoltà incontrate a seguito di scandali o complotti», ha dichiarato il suo fidato collaboratore e portavoce, padre Federico Lombardi, oggi non a caso presidente della Fondazione Ratzinger. «Di tutto ciò ora, sollecitato dalle domande di Seewald, Benedetto in prima persona fa piazza pulita con decisione, in modo ci auguriamo definitivo, parlando del cammino di discernimento con cui è giunto davanti a Dio alla decisione e della serenità con cui, una volta presa, la ha comunicata e attuata senza alcuna incertezza e non se ne è mai pentito».

Padre Lombardi si sta riferendo, come molti già sapranno, al lascito spirituale che il Papa emerito ha affidato ad un dialogo -l'ultimo risalente al maggio

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Benedetto XVI contro Francesco? Falso, guarda questo video

benedetto xvi contro francesco, videoIl video delle parole di Ratzinger a sostegno di Papa Francesco. Avrebbe potuto leggere un discorso formale, ha invece scelto di parlare a braccio davanti al mondo per mettere fine alle voci che sostengono la sua presunta opposizione al Papa.

     

«Grazie soprattutto a lei, Santo Padre!». Così ieri Benedetto XVI si è rivolto a Papa Francesco, nel suo primo discorso pubblico, a braccio, dopo la rinuncia al ministero petrino.

Il video si trova qui sotto. «La sua bontà», ha proseguito Ratzinger, «dal primo momento dell’elezione, in ogni momento della mia vita qui, mi colpisce, mi porta realmente, interiormente».

«Più che nei Giardini Vaticani», ha detto ancora il Papa emerito, «con la loro bellezza, la sua bontà è il luogo dove abit

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Francesco sfida il mondo progressista: «è falsa compassione sostenere l’eutanasia»

francesco disabileNon si tira indietro e non cerca il facile applauso, ma sfida apertamente le convinzioni progressiste del mondo, riuscendo a penetrare anche in quegli ambienti che ideologicamente chiudevano la porta al suo predecessore. Papa Francesco è tornato su un grande tema, molto divisivo: «La compassione è in un certo senso l’anima stessa della medicina. La compassione non è pena, e soffrire-con. Nella nostra cultura tecnologica e individualista, la compassione non è sempre ben vista».

Addirittura, ha aggiunto incontrando i medici spagnoli, «non manca neppure chi si nasconde dietro a una supposta compassione per giustificare e approvare la morte di un malato. Ma non è così. La vera compassione non emargina nessuno, non umilia la persona, non la esclude, e tanto

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Anche sull’Islam, perfetta continuità tra Benedetto XVI e Francesco

Papi«Desidero poter dire nuovamente tutta la mia stima per i musulmani»disse nel novembre 2006 Benedetto XVI, soltanto due mesi dopo la crudele esecuzione di tre cattolici indonesiani e dopo solo tre mesi di distanza dallo sventato attacco terroristico alla città di Londra. Scandaloso? Eppure, nessuno lo criticò.

In quell'occasione, Papa Ratzinger aggiunse anche che i musulmani «appartengono alla famiglia di quanti credono nell'unico Dio e che, secondo le rispettive tradizioni, fanno riferimento ad Abramo». Stima per i musulmani, che credono nell'unico Dio e appartengono alla nostra stessa famiglia. Questo il pensiero di Benedetto XVI, immutato anche dopo le persecuzioni dei cristiani ad opera dell'Islam fondamentalista.

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Il card. Müller: il Papa è ambiguo? No, «è un linguaggio positivo che abbiamo deciso assieme»

francesco muller«All'inizio del suo pontificato, abbiamo parlato con Papa Francesco, osservando che durante i pontificati precedenti la stampa ha accusato la Chiesa di parlare solo di sessualità, di aborto e di questi problemi. Per questo abbiamo deciso, con Francesco, di parlare sempre, sempre, sempre in positivo. Se si guardano i testi completi di Papa Francesco, compare l'ideologia di genere, l'aborto...sì, appaiono ancora questi problemi, ma ci concentriamo sul positivo». A dire questo è stato, pochi giorni fa, il card. Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, durante un incontro tenutosi all'Universidad Francisco de Vitoria de Madrid.

Nessuno in Italia ne ha dato notizia, così come non sono arrivate (nemmeno da Sandro Magister, sempre così preciso quando c'è da bombardare Fran

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Qual è la funzione del Papa? Perché tutte le religioni sono divise tranne il cattolicesimo?

Francesco dietroPer spiegare chi è il Papa leggiamo le parole del Catechismo: «Il Papa, vescovo di Roma e successore di San Pietro, è il perpetuo e visibile principio e fondamento dell'unità della Chiesa. E' il vicario di Cristo, capo del collegio dei vescovi e pastore di tutta la Chiesa, sulla quale ha, per divina istituzione, potestà piena, suprema, immediata e universale» (Compendio 182).

"Successore di Pietro" dovrebbe essere chiaro, deriva dal primato di Pietro, lo ha voluto direttamente Gesù. "Vescovo di Roma" vien da sé, perché storicamente il cuore della Chiesa è diventato quello , la città che ai tempi era il cuore del mondo. E' lì che Pietro si è stabilito negli ultimi anni, è lì che ha subito il martirio, è lì che il suo ruolo è stato raccolto dal successore.

Ma la frase che dà una spiegazione più piena del ruolo del pontefice (parola bellissima, tra l'altro: "colui "

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Francesco: «la misericordia? Infinita, ma prima riconosci il peccato»

Il nome di Dio è misericordia«La Chiesa condanna il peccato perché deve dire la verità: questo è un peccato. Ma allo stesso tempo abbraccia il peccatore che si riconosce tale, lo avvicina, gli parla della misericordia infinita di Dio». Queste le parole di Papa Francesco contenute nel libro-intervista "Il nome di Dio è Misericordia" (Piemme 2016), curato da Andrea Tornielli.

Un testo molto bello che sa mostrare l'inesistenza di una contraddizione tra la misericordia infinita di Dio e il sacramento della Confessione e chiarisce che la Misericordia di cui parla così spesso Francesco non ha nulla a che fare con il buonismo o con presunte abolizioni del peccato, come ripetono (con molta furbizia) i giornalisti laicisti e gli improvvisati (a)teologi Antonio Socci ed Eugenio Scalfari.

Dio è misericordioso perché perdona tutto solo se c'è la cons

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Vito Mancuso deluso dal Papa: «perché non vuole cambiare la dottrina?»

mancuso socciC'è forte delusione nel progressismo cattolico: Papa Francesco non ha alcuna intenzione di cambiare la dottrina, nessuna fantomatica apertura, nessun adeguamento al mondo.

Dopo fiumi di inchiostro sulle rivoluzioni dottrinali che avrebbe portato "il nuovo corso" di Francesco, il vaticanista del Fatto QuotidianoMarco Politi, ha smesso da mesi di scrivere libri e articoli ritirandosi in un impacciato e quanto mai salutare silenzio (l'ultimo articolo risale al marzo 2015). Se è sempre più palpabile l'imbarazzo degli storici Alberto Melloni e Massimo Faggioli, il vatiKanista del Manifesto, Luca Kocci, è ancora frastornato dalla scomunica di Papa Francesco dei fondatori dell'associazione Noi siamo Chiesa, leader del progressismo c

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Il card. Camillo Ruini: «per criticare Francesco bisogna essere ciechi»

Camillo Ruini«Bisogna essere ciechi per non vedere l’enorme bene che papa Francesco sta facendo alla Chiesa e alla diffusione del Vangelo». A dirlo in un'intervista è il card. Camillo Ruini, leader della "cordata conservatrice" in Curia, secondo le superficiali etichette mediatiche.

A chi sta dando del "cieco" il grande collaboratore di Papa Wojtyla e di Benedetto XVI? Ai cosiddetti stalker di Papa Francesco, il gruppetto di cattolici («si professano cattolici», direbbe il Papa) che da due anni ha intrapreso una battaglia quotidiana contro il Pontefice, minacciando scismi, annunciando catastrofi, recitando l'Apocalisse, coinvolgendo la massoneria, sbrodolando fiumi di profezie dell'Antico Testamento, sforzandosi di interpretare messaggi di qua

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