Pochi giorni fa una terribile strage in Nigeria: 200 cristiani sono stati massacrati da miliziani islamisti, senza che le forze governative siano riuscite a intervenire. Nel solo 2025, il 62% dei cristiani assassinati nel mondo è morto in Nigeria.

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Il 13 giugno 2025, nella città di Yelewata, nello stato di Benue, Nigeria, si è verificato uno degli attacchi più sanguinosi mai registrati.

Secondo fonti locali e organizzazioni umanitarie, 200 cristiani, tra cui donne e bambini, sono stati uccisi da miliziani islamisti Fulani.

Le vittime erano rifugiati interni, già sfollati a causa di precedenti violenze.

 

Nigeria: 200 cristiani massacrati in un giorno

Gli aggressori hanno fatto irruzione nel campo profughi durante la notte, urlando “Allahu Akhbar“ e dando fuoco alle strutture in cui le famiglie dormivano. Chi tentava di fuggire è stato brutalmente colpito con machete e armi da fuoco.

Padre Ukuma Jonathan Angbianbee, testimone oculare del massacro, ha dichiarato: «Ciò che ho visto è davvero raccapricciante. Le persone sono state massacrate. I corpi erano sparsi ovunque».

L’attacco ha suscitato una condanna unanime da parte della comunità internazionale. Organizzazioni come “Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACN) hanno definito l’incidente come “il peggior massacro” mai avvenuto in Nigeria.

Il governo nigeriano, pur esprimendo il proprio dolore, ha ricevuto critiche per la sua risposta insufficiente alle crescenti violenze contro le comunità cristiane.

 

Nel 2025 in Nigeria il 62% dei cristiani uccisi

La Nigeria è diventata da tempo un campo di sterminio dove la fede cristiana è perseguitata con violenza sistematica. Ogni giorno, in diverse regioni del paese, centinaia di cristiani vengono uccisi, le loro chiese distrutte e le loro comunità costrette alla fuga.

Secondo i dati di “Open Doors“, nel 2025 i cristiani assassinati in tutto il mondo sono stati quasi 5.000. Ciò che sconvolge ulteriormente è che, di questi, 3.100 sono nella sola Nigeria!

Le principali minacce provengono da gruppi come Boko Haram, ISWAP (Islamic State West Africa Province) e i Fulani radicalizzati, autori del massacro di pochi giorni fa.

Questi gruppi non solo uccidono, ma costringono le vittime a convertirsi all’Islam, distruggono le chiese e saccheggiano le terre agricole. Le comunità cristiane, specialmente nelle zone centrali e settentrionali, sono le più vulnerabili, con interi villaggi rasi al suolo e milioni di persone costrette a vivere in condizioni precarie nei campi per sfollati interni.

In alcuni casi, le forze di sicurezza sembrano più interessate a proteggere gli interessi dei pastori Fulani che a difendere le comunità cristiane e la situazione continua a peggiorare.

 

Nell’Angelus di domenica scorsa Leone XIV ha denunciato il «terribile massacro» che ha portato alla morte 200 persone, «la maggior parte delle quali erano sfollati interni, ospitati dalla missione cattolica locale».