La doppia mossa di Leone XIV: incarica Sarah e premia Tagle
- Ultimissime
- 26 Mag 2025
Passa inosservata la doppia nomina di Papa Leone XIV sui cardinali Sarah e Tagle. Due volti diversi della stessa Chiesa, un bel messaggio di unità e conciliazione nella tensione teologica che, però, i media non hanno colto.
Due gesti significativi per promuovere l’unità e la continuità nella Chiesa.
In un momento di divergenze teologiche, Leone XIV si è mosso con due decisioni simboliche (dopo la nomina di suor Tiziana Merletti a segretario del Dicastero per la Vita consacrata).
Mentre i media hanno prevalentemente commentato la scelta del card. Robert Sarah come inviato speciale alle celebrazioni a Sainte-Anne-d’Auray, pochi hanno colto che il Papa ha compiuto una doppia mossa.
Il secondo atto, operato in contemporanea, è così passato sotto silenzio o come isolato dall’altro: il conferimento al card. Luis Antonio Tagle del titolo suburbicario di Albano, lasciato vacante dallo stesso Pontefice.
Leone XIV e la nomina del card. Sarah a “inviato speciale”
Partiamo dalla prima nomina, quella che ha fatto più rumore.
La scelta di affidare al card. Robert Sarah la guida delle celebrazioni liturgiche del 25 e 26 luglio prossimo, presso il Santuario di Sainte Anne-d’Auray in Francia, ha subito fatto notizia.
Non è un mistero che il porporato guineano sia un punto di riferimento per molti fedeli legati alla liturgia tradizionale, ex Prefetto del Culto Divino, Sarah è noto per la sua profondità spirituale, il rigore dottrinale e l’attenzione alla sacralità del culto.
La sua figura è stata talvolta etichettata – superficialmente – come “contro” il pontificato di Francesco e il suo ritorno in un ruolo visibile è stato subito interpretato come un “segnale”, un’apertura verso i tradizionalisti.
Sulla sua nomina, tra l’altro, aleggia un caso mediatico surreale.
Nei giorni scorsi era già circolata una mezza notizia di questa nomina, pur sbagliando la destinazione e la tipologia di incarico (“inviato speciale papale” in aree critiche del mondo).
Il portale conservatore “La Nuova Bussola Quotidiana” aveva tentato una sorta di fact-checking per smentire una nomina di Leone XIV a Sarah, peccato che 3 giorni dopo tale nomina sia arrivata davvero (anche se con una diversa destinazione).
Un ennesimo pasticcio del sito web di Riccardo Cascioli dopo il fango gettato contro Leone XIV prima della sua nomina.
Leone XIV e il titolo onorifico al card. Tagle
Parallelamente alla nomina del card. Sarah, Papa Leone XIV ha assegnato al card. Luis Antonio Tagle il titolo del suburbicario di Albano, precedentemente detenuto dallo stesso Papa prima della sua elezione.
Il cardinale filippino è stato insignito del titolo suburbicario di Albano, una delle sette sedi vescovili storicamente associate ai cardinali vescovi. Un onore non solo formale: Albano era il titolo dello stesso cardinale Prevost prima della sua elezione a Papa.
Il gesto è carico di significato, ed è difficilmente interpretabile come semplice atto amministrativo.
Tagle è stato tra i più vicini a Francesco e uno più volte menzionato come possibile papabile (curiosamente la La Nuova Bussola Quotidiana aveva gettato fango anche contro di lui, parlando di approccio marxista e sostenendo la sua frequentazione dei casinò di Macao!)
La scelta di Leone XIV di affidargli un titolo così prestigioso è un segnale di continuità, il riconoscimento di una linea pastorale che non viene messa da parte ma, anzi, rilanciata.
Sarah-Tagle, doppia mossa nel segno dell’unità
Questa doppia scelta in contemporanea – Sarah e Tagle – dice molto e rivela una strategia precisa: non favorire una fazione contro l’altra, ma cercare una sintesi.
I primi atti di Papa Leone XIV indicano chiaramente un desiderio di superare le divisioni interne tra i porporati e di costruire ponti tra le diverse correnti della Chiesa.
Due nomine, due stili, un unico messaggio: unità nella diversità.
2 commenti a La doppia mossa di Leone XIV: incarica Sarah e premia Tagle
La mia speranza è che con Leone riusciamo a liberarci di tanti ateologi e simili, alcuni persino porporati (si ricordino certi deliri di Kasper sui miracoli e sulla resurrezione, roba che davvero fa invidia ad Alberto Maggi) che DA CONSACRATI mettono in dubbio la Parola e la verità anche storica del Vangelo, andando contro la Dei Verbum dal punto di vista del magistero, ma anche contro gli esperti accademici che ormai riconoscono l’attendibilità del Nuovo Testamento.
Nella mia confusione riguardo a tutto ciò che sta accadendo, quindi chiedo scusa per quello che chiedo in anticipo. Potrebbe essere che come tra gli apostoli chiamati da Gesù purtroppo vi era anche Giuda che ha ricevuto la Grazia e non ha voluto cambiare se stesso, allo stesso modo Tagle chiamato anch’egli ha come giuda la stessa Grazia in modo da poter accettandola cambiare se stesso e contribuire a cambiare quelli che Cardinali e Vescovi come lui possano uscire da gabbie ideologiche finora assunte? GRAZIE PER L’OPPORTUNITA’. SERGIO RICCIO