I cattolici praticanti sono più fedeli alla tradizione
- Ultimissime
- 15 Mag 2025
I cattolici praticanti difendono maggiormente la tradizione e la dottrina della Chiesa. E’ un interessante risultato del sondaggio condotto dal Pew Research Center sui fedeli statunitensi.
Un recente studio ha rivelato che i cattolici statunitensi che partecipano regolarmente alla Messa sono meno propensi a sostenere cambiamenti significativi nella dottrina tradizionale della Chiesa.
Secondo il sondaggio del Pew Research Center (tra i più autorevoli organi di indagine statistica statunitense), il 63% dei cattolici che frequentano la Messa almeno una volta alla settimana preferisce infatti mantenere la dottrina tradizionale della Chiesa su alcune questioni particolarmente scottanti, rispetto al 35% che è invece favorevole a modifiche.
Cattolici praticanti e tradizione: i risultati
In particolare, è emerso che tra i cattolici praticanti:
- Il 66% si oppone al riconoscimento dei matrimoni tra persone dello stesso sesso;
- Il 56% è contrario all’ordinazione delle donne come sacerdoti;
- Il 48% ritiene che la Chiesa non dovrebbe permettere ai sacerdoti di sposarsi;
- Il 53% vuole che la chiesa si attenga ai suoi insegnamenti tradizionali anche a rischio di essere impopolare;
Questi dati, come detto, contrastano con le opinioni dei cattolici non praticanti (o che partecipano meno frequentemente alla Messa), tra i quali la maggioranza risulta favorevole a tali cambiamenti.
Il sondaggio evidenzia in maniera molto chiara una correlazione tra la frequenza della partecipazione alla Messa e l’adesione alle tradizioni della Chiesa. I cattolici più praticanti tendono a mantenere posizioni più allineate alla dottrina su alcune questioni morali, quelli meno praticanti mostrano meno allineamento e un maggior desiderio di cambiamento.
Il fenomeno non si verifica per tutte le istanze indagate, ad esempio anche tra i praticanti si constata una maggioranza di chi è favorevole ai metodi anticoncezionali ed alla fecondazione in vitro.
Non è chiaro però se i sondaggisti fossero al corrente dell’esistenza di metodi naturali per la regolamentazione della fertilità e di tipologie di fecondazione artificiale (quella omologa, se non sostituisce l’atto coniugale) approvate dalla Chiesa cattolica e che ciò abbia potuto trarre in inganno gli intervistati.
La frequenza alla Messa è un indicatore affidabile
In ogni caso resta interessante l’aver individuato nella frequenza della liturgia un indicatore significativo delle opinioni dei fedeli su alcune questioni chiave che la Chiesa sta affrontando.
D’altra parte il Catechismo afferma che la partecipazione alla Messa «è una testimonianza di appartenenza e di fedeltà a Cristo e alla sua Chiesa. In questo modo i fedeli attestano la loro comunione nella fede e nella carità» (n. 2182).
La Chiesa è rimasta indietro? E perché è sbagliato?
Nella sua ultima intervista al “Corriere”, il card. Carlo Maria Martini si lamentò che «la Chiesa è rimasta indietro di 200 anni». Indietro rispetto a cosa, non si è mai capito. Tanto meno è chiaro chi abbia deciso che il futuro/progresso sia sempre meglio e augurabile del passato.
Tre anni dopo Papa Francesco rispose indirettamente scagliandosi contro «l’inganno della mondanità» e augurandosi «che il Signore ci dia la grazia di mantenere e custodire la nostra identità cristiana contro lo spirito di mondanità che sempre cresce, si giustifica e contagia».
4 commenti a I cattolici praticanti sono più fedeli alla tradizione
Non trovo sbagliato mantenere le tradizioni ma non è neanche sbagliato aggiornare la Chiesa. Leone XIV sarà in grado di valutare le varie opzioni. Mi fido del suo giudizio.
Perché bisognerebbe aggiornare qualcosa? Solitamente si aggiorna qualcosa che è obsoleto, vecchio, non più “di moda”. Ma la verità non si aggiorna mai, le ragioni alla base dell’attuale dottrina tradizionale le ritengo valide per sempre indipendentemente dalle mode e dall’opinione maggioritaria della società.
Scusate, ma credo che il titolo sia fuorviante… anche perché ultimamente il termine “tradizione” (tanto importante) è abusato da certi ambienti ultraconservatori, che rimpiangono la liturgia e i canti in latino per dire. Diciamo piuttosto che i cattolici praticanti sono più fedeli al magistero, o all’insegna della Chiesa. Che è diverso.
Ma quello è per l’appunto tradizional-ISMO, una deriva ideologica (come tutti gli -ismi) dell’adesione alla dottrina tradizionale.