La condanna ai russi ed il relativismo etico del “vietato giudicare”

In campo morale da anni vale la regola del “non giudicare”, del pensiero debole. Come conciliarla con le condanne odierne ai russi, alla Nato, agli Usa a Zelensky? La morale non è più il costume del proprio paese? Forse esiste un Bene ed un Male assoluti?

 
 
 

Quante verità assolute, quanti giudizi e condanne morali sentiamo e leggiamo in questi giorni.

Chi incolpa Putin ed i russi, chi accusa gli ucraini, chi condanna la Nato e chi punta il dito verso gli USA.

Eppure, fino a ieri in campo morale vigeva il pensiero debole, il “vietato giudicare”, il relativismo etico.

 

Condanne e giudizi morali contro Russia e Nato

Dal 24 febbraio scorso su ogni quotidiano e canale televisivo c’è un colpevole ed una verità morale: il popolo russo sta sbagliando, tutti devono dirlo e Putin è un criminale che va arrestato o ucciso.

Per altri la colpa sarebbe del presidente ucraino Zelensky e degli americani che hanno addestrato e armato gli ucraini. Altri ancora se la prendono con la Nato, rea di essersi allargata troppo fino ai confini russi.

C’è chi condanna i neutrali, i filo-russi, i filo-ucraini, i pacifisti, i non pacifisti ecc.

Ognuno, dal suo profilo Twitter sostiene e difende la verità assoluta, attaccando quella altrui. Senz’ombra di dubbio.

 

Relativismo etico: un mantra per i sessantottini.

Forse Emanuele Severino si sarebbe stupito, lui che affermava che «non esistendo la verità, il rifiuto della violenza rimane una fede che, appunto, non può avere più verità della fede (più o meno buona) che invece crede di dover perseguire la violenza e la devastazione dell’uomo»1C.M. Martini, In cosa crede chi non crede?, Liberal 1996, p.26.

E che dire di Gianni Vattimo, il più noto italiano a sostenere il pensiero debole, quel relativismo morale emerso preponderante dal Sessantotto?

Ma il problema è sempre questo: come fondare i giudizi morali sul comportamento russo (a favore o contro) se non esiste un concetto assoluto di bene e di male? Si può dire che è ingiusto causare una guerra, ma ingiusto rispetto a cosa? A quale principio morale?

Chi si arroga il diritto di affermare che la vita umana ha un valore (laicamente) sacro e non negoziabile o disponibile? Nietzsche era profondamente contrario a questo assunto.

In un paradigma relativistico, governato da una morale liquida che rifiuta qualunque legge morale assoluta preesistente l’uomo, chi ha deciso che il non uccidere è un errore? In base a cosa sarebbe sbagliato?

Sono provocazioni, ovviamente, ma mettono a nudo il primo grande difetto dei sostenitori del relativismo morale: non ci credono neppure loro.

 

La morale è solo il costume del proprio paese?

Per chi è convinto che l’essere umano sia “nient’altro che” un incidente evolutivo, un insignificante puntino nell’indifferente cosmo, i suoi sistemi di valori non possono pretendere di avere alcun valore assoluto ma riflettono semplicemente le preferenze soggettive. Ogni società stabilisce, mantiene e modifica i suoi valori in base alle proprie esigenze.

Lo scrittore Samuel Butler spiegò infatti che «la moralità è il costume del proprio paese e l’attuale sensazione dei propri coetanei», così il cannibalismo, ad esempio, sarebbe morale in un “paese cannibalista”.

Essendo “vietato vietare”, come ci insegnano i filosofi sessantottini in campo etico, la morale è semplicemente il pensiero maggioritario di una determinata società (formalizzato all’interno di documenti, costituzioni, codici civili ecc.).

Ebbene, la maggior parte dei russi sembra favorevole a Vladimir Putin, così come la maggioranza degli africani sembra essere d’accordo con le leggi anti-gay (contrastate invece dai cattolici).

Se un’altra società, con altri costumi morali rispetto a quelli occidentali, ha deciso per la guerra, perché si vuole imporre loro quel che sarebbe “giusto” per noi? E’ una domanda retorica, ovviamente, ma esige una risposta da parte dei “non giudicatori”.

 

Senza Dio manca il fondamento ultimo dell’etica.

Joel Marks, laicissimo filosofo emerito dell’University di New Haven, ha scritto: «Anche se parole come “peccato” e “male” vengono usate abitualmente nel descrivere, per esempio, le molestie su bambini, esse però non dicono nulla in realtà. Non ci sono “peccati” letterali nel mondo perché non c’è Dio letteralmente e, quindi, tutta la sovrastruttura religiosa che dovrebbe includere categorie come peccato e il male. Niente è letteralmente giusto o sbagliato perché non c’è nessuna moralità».

E’ lo stesso filosofo americano che riconosce nell’amoralità l’alternativa più coerente a Dio, ma lo fece anche Jean-Paul Sartre quando ammise: «Senza Dio svanisce ogni possibilità di ritrovare dei valori in un cielo intelligibile, non sta scritto da nessuna parte che il bene esiste, che bisogna essere onesti, che non si deve mentire»2J.P. Sartre, L’esistenzialismo è un umanismo, 1945.

Senza Dio tutto è permesso, direbbe Dostoevskij.

Il filosofo francese Philippe Nemo spiega, giustamente:

«Le grandi catastrofi come la Shoah dovrebbero aver fatto ragionare l’uomo moderno: se infatti non esiste un Bene assoluto, che senso ha parlare di un Male assoluto? E se non c’è un Male assoluto che senso ha, alla fin fine, condannare la Shoah?». Così, le attività umane legate al non-senso, «private di un ancoraggio trascendente, si disperdono in un assurdo moto browniano, che condanna l’uomo a tentare di creare un senso su misura, sulla scia di una preoccupazione parziale che egli ben percepisce, comprendendo, a ragione, che tutte le piccole cose di cui si occupa finiranno nell’abisso, non essendo assicurate a qualcosa di più grande»3P. Nemo, La bella morte dell’ateismo moderno, Rubbettino 2016, p. 129, 130.

 

Senza un fine trascendente, la vita è ridotta alla liquidità del soggettivismo morale ed è perciò impossibile fondare i giudizi morali sugli errori della Russia o della Nato.

Ed invece continuiamo a farlo e c’è un motivo per questo, lo ha spiegato bene Nemo: «L’intima coscienza di ogni uomo sa che questa mancanza di senso è un errore».

La redazione

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50 commenti a La condanna ai russi ed il relativismo etico del “vietato giudicare”

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  1. Carmine ha detto

    Mancherebbe il fondamento dell’etica senza QUALE dio? Geova, Shiva, Allah… Thor.. e che dire di religioni che non hanno divinità come il buddhismo?

    chi ha deciso che il non uccidere è un errore? In base a cosa sarebbe sbagliato?

    La ragione e l’eseprienza.. la stessa ragione che ha portato alla stesura della Costituzuione Italiana nata al di fuori da ogni richiamo religioso, pertanto le vostre affermazioni su etica e religione sono smentite immediatamente, soprattutto considerando che che il cristianesimo è stato il principale nemico dei principi su cui oggi si poggia una società civile, a cominciare dalla liberta di parola e di religione.

    Diceva Gregorio XVI nel 1832, 15 agosto, enciclica Mirari Vos:

    quell’assurda ed erronea sentenza, o piuttosto delirio, che si
    debba ammettere e garantire a ciascuno la libertà di coscienza:
    errore velenosissimo
    , a cui apre il sentiero quella piena e smodata
    libertà di opinione che va sempre aumentando a danno della Chiesa e
    dello Stato, non mancando chi osa vantare con impudenza sfrontata
    provenire da siffatta licenza qualche vantaggio alla Religione.
    Conseguentemente si determina il cambiamento degli spiriti, la
    depravazione della gioventù, il disprezzo nel popolo delle cose sacre e
    delle leggi più sante: in una parola, la peste della società più di ogni
    altra esiziale…

    • Jack ha detto in risposta a Carmine

      Commento banale e sciocco che non risponde a nulla nonostante il livore.

      1) Il punto dell’articolo non è “quale dio” ma come fondare l’etica e la morale in un mondo relativistico dove viene negato il Legislatore ultimo (qualunque nome tu voglia chiamarlo).

      2) La ragione e l’esperienza non sono affidabili se sei un cieco prodotto della selezione naturale, inoltre la tua esperienza e la tua ragione è contraria a quella di Putin: chi ha ragione? La Costituzione italiana rispecchia semplicemente il costume italiano e l’opinione dei padri costituenti, infatti vale in Italia e non a San Marino. Ancora una volta non afferri il punto (non mi stupisco).

      3) Citazione inutile, tu stesso se potessi impediresti la libertà di coscienza e la libertà di opinione (sei a favore del ddl Zan). Inoltre non spieghi con quale autorità pensi di avanzare giudizi morali su Gregorio XVI.

      Riprova più tardi 🙂

      • Carmine ha detto in risposta a Jack

        Il tentantivo maligno, di creare dichiaratamente confusione tra bene e male è uno dei tanti segnali della decadenza morale a cui porta la religione.

        Perchè mai la risposta razionale ai punti da te esposti dovresti accettarla solo se chi la riferisce si dichiara profeta di un dio!?
        Se non ci sono profeti non sapresti cosa fare della tua vita?

        1) Quale dio è fondamentale, dato che come sai Allah e Geova sono “legislatori” socialmente pericolosi.. inoltre per prendere in considerazione i loro precetti di guerra dovresti prima dimostrare la loro esistenza giusto?

        2) Come detto nel mio commento, la ragione e l’esperienza sono talmente affidabili da aver prodotto la Costituzione che non c’entra nulla con il “costume italiano” ma è proprio un prodotto diretto dell’amara esperienza della guerra, l’esperienza che guidata dalla ragione che ha codificato dei principi affinchè non accada più nulla del genere in futuro. La violenza non è un prodotto della ragione, la violenza è irrazionale e se non lo capisci allora fatti vedere da uno psicologo.
        Anche la tua religione vale solo qui e non in Arabia Saudita, ma diversamente dalla tua religione, che vale solo qui, “2 + 2” fa sempre quattro sia a San Marino che in piena Arabia Saudita!

        3) la citazione è utilissima perchè dimostra a quali terribili SBAGLI porta la vostra religione.
        Voi cristiani, proprio perchè religiosi e seguaci di un dio di guerra che ha ordinato la pena di morte per i gay, chiaramente siete incapaci, al contrario di atei e laicisti, di comprendere che l’omofobia, così come il razzismo e ogni forma di odio sociale, NON fanno parte della libertà di pensiero.
        Privatamente puoi avere pensieri antisemiti o pedofili, così come sei libero di pensare ad un omicidio, ma non puoi esecitare ne attuare questi pensieri in pubblico.

        Come hai dimostrato benissimo, la religione è molto pericolosa ed una costante minaccia di regresso culturale.

        Mentre la ragione cerca di costruire un modo sempre migliore, la religione, al contrario, tenta sempre di costruire un mondo irrazionale, confuso e divisivo.

        • Rick ha detto in risposta a Carmine

          “Se non ci sono profeti non sapresti cosa fare della tua vita?” Perché, se non ci fosse una costituzione e un diritto penale, saresti un assassino?
          “inoltre per prendere in considerazione i loro precetti di guerra dovresti prima dimostrare la loro esistenza giusto?” Se si chiama fede, non hai bisogno di dimostrazioni, o ci credi o non ci credi, o lo senti come tuo, oppure no.
          “Costituzione che non c’entra nulla con il “costume italiano” ma è proprio un prodotto diretto dell’amara esperienza della guerra, l’esperienza che guidata dalla ragione che ha codificato dei principi affinchè non accada più nulla del genere in futuro. La violenza non è un prodotto della ragione, la violenza è irrazionale e se non lo capisci allora fatti vedere da uno psicologo.” Ma va? E com’è che da quando ci sono le costituzioni le guerre sono stranamente diventate sempre più cruente e sanguinarie? Quante guerre hanno fatto gli Stati Uniti? E la Francia Repubblicana? Poi se parli di violenza come atto puramente irrazionale, sei di un’ignoranza spaventosa, cioè neanche sai che esiste l’omicidio premeditato in diritto penale? E la macchina di sterminio nazista, programmata in ogni suo minimo particolare? Mah…
          “Voi cristiani, proprio perchè religiosi e seguaci di un dio di guerra che ha ordinato la pena di morte per i gay, chiaramente siete incapaci, al contrario di atei e laicisti, di comprendere che l’omofobia, così come il razzismo e ogni forma di odio sociale, NON fanno parte della libertà di pensiero.
          Privatamente puoi avere pensieri antisemiti o pedofili, così come sei libero di pensare ad un omicidio, ma non puoi esecitare ne attuare questi pensieri in pubblico.

          Come hai dimostrato benissimo, la religione è molto pericolosa ed una costante minaccia di regresso culturale.

          Mentre la ragione cerca di costruire un modo sempre migliore, la religione, al contrario, tenta sempre di costruire un mondo irrazionale, confuso e divisivo” Qui è semplice delirio misto a odio e fanatismo. Se stavi cercando di dimostrare come l’odio e la divisione circolano ancora tanto nel mondo, beh ci sei riuscito perché con quello che hai scritto né sei l’esempio incarnato. Complimenti per lo squallore

          • anonimo ha detto in risposta a Rick

            Va beh non commento il nesso tra costituzione ed aumento dela violenza delle guerra.

          • Carmine ha detto in risposta a Rick

            “Se non ci sono profeti non sapresti cosa fare della tua vita?” Perché, se non ci fosse una costituzione e un diritto penale, saresti un assassino?

            no, proprio perchè sono razionale, sei tu che dichiari di non avere un’etica senza la divinità (ovvero senza un profeta che dica quello che una divinità)!
            Inoltre la Costituzione ha una forte valenza educativa dato che racchiude e codifica i valori di una società, al contrario del potere diseducativo di un’ideologia, quella religiosa, che inneggia all’omofobia, all’antisemitismo e all’intolleranza rappresentando un forte potere DISeducativo.

            “inoltre per prendere in considerazione i loro precetti di guerra dovresti prima dimostrare la loro esistenza giusto?” Se si chiama fede, non hai bisogno di dimostrazioni, o ci credi o non ci credi, o lo senti come tuo, oppure no.

            appunto .. allora come fai a formare un’etica condivisa se ognuno crede a quello che gli pare, invece che basarsi sui dati oggettivi dell’esperienza e della ragione!?

            La necessità di una dimostrazione è richiesta dalla veridicità e dalla ragione ed è davantia questo che la fede e la superstizione falliscono.

            “Costituzione che non c’entra nulla con il “costume italiano” ma è proprio un prodotto diretto dell’amara esperienza della guerra..

            Ma stai alla frutta proprio.. ti risulta che esistano Costituzioni che inneggiano alla guerra!!?
            Non esiste una tecnica per estirpare l’odio o l’avidità dal cervello di certi individui..

            l’omicidio premeditato in diritto penale? E la macchina di sterminio nazista, programmata in ogni suo minimo particolare? Mah…

            per te una macchina di sterminio o un serial killer sono cose razionali..?

            Ma è proprio una disgrazia essere cristiani, vi guardo.. e vi piango!

            • Jack ha detto in risposta a Carmine

              sei tu che dichiari di non avere un’etica senza la divinità

              Il punto non è avere un’etica o meno, è come fondare l’etica. Dopo 2 giorni non hai ancora capito il senso dell’articolo (non mi stupisco).

              la Costituzione

              La Costituzione esprime solo il costume italiano e non fonda l’etica delle persone.

              Il resto sono solo classici insulti e odio ateo, a dimostrazione dell’inesistenza di un’etica laica.

            • Rick ha detto in risposta a Carmine

              “no, proprio perchè sono razionale, sei tu che dichiari di non avere un’etica senza la divinità (ovvero senza un profeta che dica quello che una divinità)!” E qui hai sviato completamente dalla mia domanda, perché essere razionale non da un’etica universale. Difatti anche nella Storia assistiamo a etiche diverse in diversi periodi, formulate da esseri umani razionali diversi, basti prendere un antico greco e un illuminista del Settecento ed ecco due etiche completamente diverse.
              “Inoltre la Costituzione ha una forte valenza educativa dato che racchiude e codifica i valori di una società” Ma di cosa parli? Di valori di una società che sono antecedenti alla Costituzione stessa? Ah quindi i valori della Costituzione dipendono dalla storia della società che la esprime, perciò anche dalla sua religione predominante? Beh direi che ti sei colpito e affondato da solo 🙂
              “potere diseducativo di un’ideologia, quella religiosa, che inneggia all’omofobia, all’antisemitismo e all’intolleranza rappresentando un forte potere DISeducativo” e qui giù di ignoranza, fanatismo e odio, complimenti non ti smentisci.
              “appunto .. allora come fai a formare un’etica condivisa se ognuno crede a quello che gli pare, invece che basarsi sui dati oggettivi dell’esperienza e della ragione!?” Attraverso il dialogo? Attraverso la comprensione e il rispetto reciproci? Questo è sempre stato il modo di intavolare la pace. Poi , se dovessi esprimermi come un filosofo che ti piace tanto, “non esistono fatti, ma solo interpretazioni”, quindi ecco perché esiste la libertà di parola, di espressione e di fede, per tutelare le diverse visioni del mondo, in quanto non esiste la Ragione in senso assoluto, ognuno la declina secondo la sua esperienza.
              “La necessità di una dimostrazione è richiesta dalla veridicità e dalla ragione ed è davantia questo che la fede e la superstizione falliscono.” Vabbè Scienza (e non Ragione) e Fede sono due piani completamente diversi, ma visto che li confondi vattelo a spiegare…
              ” ti risulta che esistano Costituzioni che inneggiano alla guerra!!?” Beh direi che ce n’è persino una che, per emendamento, autorizza
              i propri cittadini ad armarsi come e quanto vogliono… Ma a parte questo, com’è che se come dici la Costituzione è il sommo compimento della Ragione, con ” una forte valenza educativa” le guerre sono andate sempre peggiorando man mano che i popoli si dotavano di questo strumento?
              “Non esiste una tecnica per estirpare l’odio o l’avidità dal cervello di certi individui..” Ah ecco, e tanti cari saluti all’infallibilità della Ragione…
              “per te una macchina di sterminio o un serial killer sono cose razionali..?” Ma naturalmente, studia psicologia se vuoi approfondire.
              “Ma è proprio una disgrazia essere cristiani, vi guardo.. e vi piango!” Sai che proprio non me ne importa, dato che le falsità che scrivi e l’odio che mostri, fanno di te solo una persona malata, oltretutto in aperto contrasto con ciò che dice di professare, ragione e tolleranza?

  2. Roan83 ha detto

    Bell’articolo, molto profondo! Dubito che in molti afferreranno il punto però…complimenti per il ritorno ragazzi, siete sempre un faro per me

  3. anonimo ha detto

    Guardate io che ho fatto storia delle religione:non ho visto niente di più relativistico delle religioni in fatto di morale.

    • Dario ha detto in risposta a anonimo

      Se stessimo parlando delle religioni in generale, allora è vero, le morali religiose sono assai variegate e si possono trovare tante perle di saggezza ma anche tanti errori/orrori. Ma in questo sito, quando si parla di legge divina, si intende quella del Dio ebraico-cristiano, il Dio che con il vangelo ci insegna ad essere veramente umani.

      • anonimo ha detto in risposta a Dario

        Allora il Dio dell’antico testamento è un guerrafondaio che da delle leggi di vita agli ebrei incompatibili con la nostra società,quello del nuovo testamento è un capo sette narcisista che dal “occhi per occhio,dente per dente” e passato,senza spiegazioni,a “porgi l’altra guancia”,ma va beh.
        Poi c’è da tenere con di come la morale cristiana sia cambiata nel corso dei secoli,non in senso:dal peggio in bene ma in modo alterno,tipo:
        Nel III secolo i cristiani erano contro la guerra,secondo la loro lettura della “Bibbia”
        Dal IV secolo in poi i cristiani hanno accettato la guerracome mezzo non solo difensivo ma anche offensivo secondo l’interpretazione della Bibbia.
        Sino all’anno 1000 i cristiani sono abbastanza tolleranti nei confronti degli Ebrei,dopo no diventa moralmente giusto ghettizzare gli ebrei in quanto acusati di “deicidio”
        Nel Medioevo la schiavitù era vietata(tranne che per i non cristiani),per poi cambiare posizione nel XVI verso le persone di coloro (anche qual’ora si fossero convertiti).
        Il tutto secondo un interpretazione biblica con fatta con il loro modo di intendere il mondo.
        Quindi non venirmi a dire che la morale cristiana ha sempre insegnato ad essere umani.

        • Dario ha detto in risposta a anonimo

          Certo, a presentarla così sembra impossibile. Però mi chiedo se le cose stiano effettivamente così anche perchè lei non riporta fatti, ma solo accuse generiche che dimostrano di non conoscere ciò di cui parla.
          Per esempio: la famosa legge dell’occhio per occhio non va presa alla lettera, ma rappresenta un principio prezioso oggi e ancora di più nel passato ossia la riparazione della colpa non deve essere esagerata. Il concetto di giustizia in quel lontano passato era talmente vago che spesso sfociava nella vendetta sanguinosa, ma la cosidetta legge del taglione (“Se segue una disgrazia, allora pagherai vita per vita: occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede, bruciatura per bruciatura, ferita per ferita, livido per livido”) introduceva criteri di equità che oggi ci paiono poco ma per l’epoca dove vigevano atteggiamenti alla Lamech (discendente di Caino che disse:“Ho ucciso un uomo per una mia scalfittura e un ragazzo per un mio livido. Sette volte sarà vendicato Caino, ma Lamech settantasette”) erano davvero preziosi. Alla base c’è un principio, il rispetto della vita umana che nasce dal comportarsi secondo giustizia, che Gesù portò a compimento con il famoso porgere l’altra guancia, che non significa restare inerti ma non rispondere al male con altro male, perchè così il male si alimenta, proprio come veniva alimentato dalle ‘giustizie’ troppo sanguinose che la legge del taglione voleva disciplinare.
          Riguardo la guerra facciamo chiarezza: la Chiesa ha sempre voluto rispettare il comandamento del non uccidere, ma ha anche dovuto essere realistica, unendo realismo e idealismo. Così nei primi secoli il servizio militare era vietato ai battezzati, ma chi si faceva battezzare quando era già militare poteva continuare ad esserlo per non rovinare la propria famiglia. Con la nascita dell’impero cristiano bisogna fronteggiare la minaccia dei barbari quindi per il suddetto realismo si accetta la guerra come un dolorosa necessità ma già sant’Agostino distingue tra guerra giusta (vendicare le ingiustizie) e guerra ingiusta (fatta contro popoli inoffensivi, per desiderio di nuocere, per sete di potere, per ingrandire l’impero, per ottenere ricchezze e acquistare gloria). Insomma, se è proprio necessario combattere una guerra la si combatta, ma la Chiesa ama la vita quindi si cerchi di disciplinarla il più possibile e siano benedetti coloro che cercano la pace.
          Sugli ebrei l’accusa di deicidio fu un frutto nefasto figlio della sua epoca ma non appartenente alla dottrina della chiesa (altrimenti ci sarebbe stata da sempre e non sarebbe stato possibile accantonarla) fu più un atteggiamento, ua tesi teologica che per molto, troppo tempo, andò per la maggiore tra fedeli e clero.
          Nei confronti della schiavitù, la Chiesa non ha mai detto che fosse giusta. Certo in passato non si è sempre espressa contro ma bisogna tenere conto dell’epoca, nel medioevo non esisteva lo stato di diritto, la schiavitù era considerata cosa normale ma la Chiesa, appellandosi al principio della dignità umana, ha sempre invitato a trattare umanamente gli schiavi, permettendo così il superamento dela schiavitù e quando ciò è avvenuto per lo stesso principio le condanne della schiavitù sono diventate innumerevoli. La Chiesa trasforma le società dall’interno, permettendo con i suoi valori di renderle sempre più umane, ma senza invocare all’istante cabiamenti sociali che non verrebbero accettati perchè troppo prematuri.
          La bibbia non va prese alla lettera, va interpretata, in un continuo approfondimento che risente anche delle condizioni dell’epoca, come pure il magistero ecclesiastico ma i valori alla base sono sempre gli stessi, solo le forme cambiano. Del resto gli uomini dei secoli passati non potevano mica comportarsi come faremmo noi oggi, quindi la pace, la fraternità, il rispetto non sono stati sempre vissuti allo stesso modo ma la morale cristiana mira ad un miglioramento continuo, ed è sempre stata più umana delle altre morali contemporanee.

        • Jack ha detto in risposta a anonimo

          Mi complimento con Dario per la pacatezza e la pazienza di rispondere alle solite tesi sciocche (il dio dell’antico testamento è cattivo!) con una risposta argomentata, ciò dimostra quanto sia facile accusare riducendo temi complessi a provocazione sul web e quanto sia difficile rispondere non potendo prescindere dalla complessità del tema. Chi risponde parte sempre avvantaggiato purtroppo.

          Inoltre faccio notare ad anonimo che si continua a non capire il punto dell’articolo…qui non si sta parlando dei cambi di posizione morale, di errori di giudizi morali, di chi ha o meno un’etica giusta o sbagliata. Si sta parlando di come fondare i concetti di bene assoluto e male assoluto in un contesto necessariamente relativistico come quello privo di trascendenza (la guerra dei russi è sbagliata in base a quale assoluto?). Dovreste rispondere a questo per favore.

    • Simone B. ha detto in risposta a anonimo

      Ma scusa, quindi tu avresti studiato nell’università teologica (quale?) per il puro gusto di contestare nei blog cattolici? 😀

      • anonimo ha detto in risposta a Simone B.

        io ho studia all’univerità cattolica del sacro cuore a Milano,e in orgine studiai per diventare prete,ma poi quell’università mi ha reso ateo e ho abbandonate alle fine del secondo anno.
        Poi sono passato a studiare beni culturali in particolare storia delle religioni.

        • Jack ha detto in risposta a anonimo

          Lo stesso percorso di Stalin e Odifreddi…dal seminario all’ateismo 🙂
          Il mondo è bello perché vario.

        • Simone B. ha detto in risposta a anonimo

          Sarebbe interessante sapere come ha fatto un’università a rendere atea una persona…

          • Lord Romulus ha detto in risposta a Simone B.

            Forse ha deciso anche lui di seguire proprio le orme di Stalin. Niente di cui sorprendersi dato che Stalin la pensava esattamente come certi atei che tutti i giorni commentano sotto gli articoli di UCCR.

          • Jack ha detto in risposta a Simone B.

            Eh non lo sai Simone? Dai si sa che le università insegnano a ragionare e quindi i credenti si trasformano magicamente in atei su! Lo sanno tutti! 😀

            ps
            Ovviamente questo è questo è il retropensiero di affermazioni come quelle di anonimo!

            • Simone B. ha detto in risposta a Jack

              Chiaramente! Tuttavia ci sono ragionamenti e atteggiamenti che forse non capirò mai… 😀

          • anonimo ha detto in risposta a Simone B.

            Tipo il modo in cui si interpreta la bibbia,ossia quello che tu mi hai scritto nel precedente articolo,oppure il moso in cui intendono la storia che sipuò riassumere in :Quando ci siamo noi cristini tutto bello,non ci siamo noi tutto brutto.
            Altra cosa che mi fa fatto storcere il naso è la “eziologia metastorica” un altra paraculata.
            E poi l’ignoranza di molti professori,e qui c’è la ciliegina sulla torta:
            avevo chiesto al mio professore di storia di religioni se l’ateismo avesse una sua stroria e come si era sviluppato,e lui mi rispose che l’ateismo era nato nel XVIII secolo con età dell’illuminnismo.
            Li mi sono reso conto che sto sprecando il mio tempo e i miei soldi.
            E sono tornato a casa a Lecce,dove ho preso Beni culturali,in particolare metodologia di ricerca contemporaneistica,e li ho spiegato ai professori come alla vecchia università studiavano storia,e ti giuro lo mi credettero sino a che non gli mostrai un loro libro,e li si erano messi a ridere,e non sto parlando di persone atee,ma persone credenti che studia storia come si deve,e non leggendo un testo interpretando il loro significato a proprio piacimento.

            • Simone B. ha detto in risposta a anonimo

              Nel precedente articolo non ti ho risposto semplicemente perché hanno chiuso i commenti… chiarisco che non voglio e non mi permetto di giudicare le scelte personali degli altri sulla vita e soprattutto sulla fede e, premesso che sono riuscito a litigare perfino con un cardinale e con un rettore di seminario (quindi capisco benissimo l’ottusità di certi uomini di Chiesa), tuttavia mi sembra veramente molto triste perdere la fede per colpa di persone ignoranti e/o materie scolastiche gestite male! Poi per carità fai quello che ti pare della tua vita: però se permetti secondo me hai perso tanto per motivi che non mi sembrano così gravi…
              In secondo luogo, questo sito si propone come una sorta di antiUAAR, un’organizzazione che goffamente presume di mettere insieme atei e agnostici, dove sono loro solo quelli bravi, mentre la Chiesa e il Cristianesimo sono il male assoluto! Quindi ovvio che qui si tende a fare un’apologetica, in cui si fa emergere il positivo della fede in Cristo, visto che a presentare ciò che non va ci pensano già in troppi! Quindi finiamola con questa narrazione secondo cui i cristiani si credono i più bravi di tutti quando in realtà gli atei & co. lo fanno pure loro ed anche molto peggio…
              Mi sembra di essere stato chiaro

  4. anonimo ha detto

    Come si fonda una bene ed un male assoluto si parte da due elementi imprescindibili:L’empatia e l’oggettività
    Poi scordatevi la realtà in Bianco e Nero,tutte le religioni e le filsofie morale se ne sono rese conto da quando sono nate.
    Questo dalla guerra in Ucraina sono quelle circostanze che vanno sotto il nome di “Dilemma del tram”,dovresti conoscerlo:sono quele circostanze in cui tu hai un valore assoluto “dettato dall’empatia dalla ragione e dall’oggettività”,ma in cui tu ti ritrovi da essere impotente,nel controllare il corso dell’evento.
    L’unica soluzione sarebbe quella di arginare il più possibile queste cicostanze.

  5. Pwro ha detto

    @Dario

    la Chiesa, appellandosi al principio della dignità umana, ha sempre invitato a trattare umanamente gli schiavi, permettendo così il superamento dela schiavitù

    Se inviti a trattare umanamente gli schiavi non sei contro la schiavitù né contribuisci a superarla, ma a continuarla seppur in forme più umane 😀

    E’come dire che chi invita a non far soffrire il condannato a morte è contro la pena di morte 😀

    Sarebbe opportuno un veloce ripasso su dove, come e grazie a chi è stata abolita la schiavitù in Europa 😀

    Amici sbrigatevi a leggere questo commento prima che UCCR capisca che Pwro è Mwro e cancelli tutto as usual 😀

    • Simone B. ha detto in risposta a Pwro

      Infatti Uccr non dorme la notte pensando a te! 😀

      • Pwro ha detto in risposta a Simone B.

        Non ho un ego così ipertrofico da credere di essere l’incubo di UCCR 😀

        Hanno semplicemente un bot che sega i nickname sgraditi 😀

        • Simone B. ha detto in risposta a Pwro

          Può darsi che ti atteggi a provocatore magari?

          • Pwro ha detto in risposta a Simone B.

            Mwro era un provocatore beneducato che non insultava e non rispondeva agli insulti che riceveva a carrettate 😀

            Pwro essendo anche lui beneducato ha i giorni contati 😀

            • Jack ha detto in risposta a Pwro

              Ti conosciamo ormai caro amico, sei solo un bulletto da quattro soldi (e un po’ frustrato nonostante ti sforzi di mettere gli emoticon ogni due parole) che si limita a lanciare piccole e inutili provocazioni, nessuno spunto intelligente e nessuna critica costruttiva.
              Se qualcuno ti censura fa solo del bene alla discussione 🙂

        • Jack ha detto in risposta a Pwro

          La cosa più buffa è che UCCR è il tuo incubo 😀

          T’ho già spiegato che io e te siamo simili, entrambi sgraditi ai poteri forti pensa che sono durato un giorno sul sito dell’esselunga di Pavia. E’ terribile mi hanno segato subito!

    • Jack ha detto in risposta a Pwro

      Spero di poter commentare senza che Pwro/Mwro cancelli il mio commento, almeno stavolta.

      Se inviti a trattare umanamente gli schiavi non sei contro la schiavitù né contribuisci a superarla

      Dipende se vuoi fare una rivoluzione violenta fai la rivoluzione francese e metti la ghigliottina, se invece vuoi sradicare un’abitudine sociale lo devi fare lentamente, umanizzandola e lentamente abolendola. E’ ciò che ha fatto la Chiesa con la schiavitù che infatti è rinata con Voltaire quando la gente la pensava come te.

      • Pwro ha detto in risposta a Jack

        se invece vuoi sradicare un’abitudine sociale lo devi fare lentamente, umanizzandola e lentamente abolendola

        Se umanizzi un’abitudine sociale la tramandi ancor più nel tempo 😀

        Chi dice comportatevi bene con gli schiavi in realtà sostiene la schiavitù nel modo più efficace possibile rendendola meno inaccettabile agli occhi della gente 😀

        Come dice Pwro, chi si batte perché l’esecuzione di un condannato a morte avvenga “umanamente”, è il più fervido sostenitore della pena di morte 😀

        • Jack ha detto in risposta a Pwro

          Beh ti sbagli un’altra volta, umanizzando la schiavitù la Chiesa l’ha fatta scomparire senza fare rivoluzioni francesi.

          D’altra parte il compito della Chiesa è occuparsi degli uomini non creare o disfare istituzioni e quello che ha fatto è stato rendere liberi gli schiavi ontologicamente (“non esiste più schiavo, né libero” dice S. Paolo), renderli uguali ai loro padroni nella fede e poi lentamente cambiare la mentalità degli uomini tanto che già nel Medioevo la schiavitù era sparita mentre solo pochi decenni prima era la norma nelle società greche e romane.

          Poi mi piacerebbe anche sapere cosa hai fatto tu di bene nella tua vita visto che hai sempre giudizi morali da dare sugli altri, immagino la risposta sia molto breve però 🙂

    • Jack ha detto in risposta a Pwro

      Sarebbe opportuno un veloce ripasso su dove, come e grazie a chi è stata abolita la schiavitù in Europa

      Già fatto da uccr: https://www.uccronline.it/2012/11/26/cristianesimo-chiesa-cattolica-e-la-schiavitu/

      Cito uno dei tanti storici citati in quel trattato:
      «E’ nel corso dell’Alto Medioevo che si sono prodotti i cambiamenti più importanti e che si è definitivamente usciti, in Europa occidentale, dalla società schiavista» (J. Andreau e R. Descat, Gli schiavi nel mondo greco e romano, Il Mulino 2006, p.222).

      E anche oggi mosche per Mwro 🙂

      • Pwro ha detto in risposta a Jack

        Pwro osserva che il “veloce ripasso” sull’abolizione della schiavitù sarebbe meglio farlo su fonti diverse da un sito di cattointegralisti, all’uopo bastando anche un manuale di storia per le scuole medie:D

        • Jack ha detto in risposta a Pwro

          L’integralista ateo Pwro non riesce a capire che la fonte non sono i cattolici integralisti ma che essi semplicemente citano e raccolgono gli studiosi più seri che si sono occupati di schiavitù. Il sito è solo un raccoglitore.

          Sarebbe poi interessante sapere perché tu che sei un ateo integralista dovresti essere attendibile quando critichi la Chiesa, tra l’altro non citi nemmeno una fonte (ah i manuali delle medie, certo!!).
          Praticamente ti sei squalificato da solo 😀

  6. Pwro ha detto

    “Per noi gesuiti è l’opportunità di avviare un processo molto serio di verità”, ha detto padre Timothy P. Kesicki, il presidente della Conferenza dei gesuiti nordamericani. “La nostra storia vergognosa di padroni di schiavi è stata rimossa dagli scaffali e non ci tornerà mai più”.

    Se lo dice lui 😀

    • Simone B. ha detto in risposta a Pwro

      Qual è il tuo scopo?

    • Jack ha detto in risposta a Pwro

      Che anche molti cristiani avessero degli schiavi nessuno lo ha mai negato.

      Peccato che non c’entri nulla con l’articolo, hai perso ore a trovare una citazione inutile solo per quale scopo? Mi ricordi tanto quei bambinetti che sprecano il loro intervallo a scuola a rubare le merendine ai loro compagni, così solo per dispetto e perché non hanno nessuno con cui giocare.

      Dai un senso alla tua vita, sei ancora in tempo. 🙂

    • Jack ha detto in risposta a Pwro

      Prendo in prestito gli “argomenti” sciocchi di Pwro e faccio sommessamente notare che la citazione è sicuramente falsa.

      Infatti la scrive Pwro, un ateo integralista che non può essere di alcuna credibilità quando critica la Chiesa. 🙂

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