Una donna perseguitata dalla lobby LGBTQ+ per 10 anni

Perseguitata dalla lobby LGBTQ+ per non aver voluto scendere a compromessi con la sua coscienza. L’artista floreale Barronelle Stutzman può andare in pensione tranquilla, finalmente. Un caso che ha fatto scuola e la sua battaglia in nome della libertà di pensiero sarà utile a tanti altri.


 

L’artista floreale di Washington, Barronelle Stutzman, ha deciso di andare in pensione e lasciare la sua attività ai suoi amati dipendenti.

Per dieci anni è stata perseguitata dalla lobby LGBTQ+, da quando declinò la richiesta di mettere a disposizione la sua arte in onore di un matrimonio omosessuale.

«Affido ad altri la battaglia legale per la libertà. A 77 anni è ora di andare in pensione», ha scritto in una lettera aperta (da lei letta nel video qui sotto).

 

La lobby LGBTQ+ la perseguita per un rifiuto.

Tutto ebbe inizio nel 2012 quando Barronelle gestiva un piccolo negozio di fiori a Richland (Washington), chiamato Arlene’s Flowers. Una sua cliente affezionata le chiese di creare una composizione floreale personalizzata per il suo matrimonio omosessuale.

Fu la prima volta che Barronelle dovette declinare, non se la sentì di donare se stessa e la sua creatività ad un progetto che confliggeva con i suoi valori e la sua coscienza. Invitò così la cliente a rivolgersi ad altri artisti che la avrebbero aiutata.

La vicenda si diffuse sui social e la lobby LGBTQ+ riuscì a convincere il procuratore generale di Washington ad intentare una causa contro Barronelle. Golia contro Davide.

La donna, oggi bisnonna, fu citata in giudizio e le fu chiesto tutto ciò che possedeva, compresi i risparmi della pensione. Una chiara violazione dei diritti costituzionali.

Con l’aiuto degli avvocati di Alliance Defending Freedom, Barronelle e suo marito Darold hanno combattuto a testa alta per decenni, chiedendo per due volte alla Corte Suprema di esaminare il caso.

 

La vittoria legale della vittima della lobby LGBTQ+

La prima volta, la Corte ha rinviato il caso di Barronelle alla Corte Suprema di Washington, che confermò la sua prima sentenza ignorando i suoi diritti. La seconda volta, la Corte Suprema rifiutò a priori di prendere in considerazione il suo caso.

Alla fine i suoi legali sono recentemente riusciti a porre fine alla causa decennale senza che la donna debba agire contro le sue convinzioni etiche né pagare alcun onere legale.

Nel frattempo Barronelle Stutzman è diventata un simbolo in tutti gli Stati Uniti e ne ha giovato anche la sua attività lavorativa. Il suo negozio va a gonfie vele e i clienti sono triplicati.

Lo stesso fenomeno è accaduto al pasticcere di Denver, Jack Phillips, di cui abbiamo parlato tempo fa.

Barronelle dice di essere contenta di poter andare in pensione con la coscienza intatta, sapendo che il suo sforzo legale per proteggere la libertà artistica e di pensiero ha fatto scuola e ha tracciato un punto di non ritorno che molte altre persone minacciate dalla lobby LGBTQ+ potranno seguire.

 

Vittorie recenti della libertà di coscienza.

Quella di Barronelle non è l’unica vittoria della libertà di coscienza.

In Oregon, i proprietari di una pasticceria Aaron e Melissa Klein sono anche loro stati denunciati per essersi rifiutati di creare una torta artistica in onore di un matrimonio tra persone dello stesso sesso. A gennaio 2022 la Corte d’appello ha annullato la multa di $ 135.000, pur confermando l’interpretazione del loro comportamento come una violazione della legge che vieta la discriminazione basata sull’orientamento sessuale.

In Illinois, un tribunale ha stabilito che la contea di Winnebago dovrà pagare oltre $ 370.000 ad un’infermiera cristiana per aver violato le sue libertà legalmente protette ordinandole di indirizzare le donne verso l’aborto e fornire loro contraccettivi abortivi, agendo contro la sua coscienza.

Vittoria anche in Michigan, dove sempre nel gennaio scorso la Corte Suprema ha ordinato al Dipartimento della Salute e dei Servizi umani di risarcire $ 550.000 ad un’agenzia di adozioni di orientamento cattolico per averla costretta a collocare bambini in adozione a coppie dello stesso sesso.

La redazione

21 commenti a Una donna perseguitata dalla lobby LGBTQ+ per 10 anni

  • Mwro ha detto:

    Chissà a quante centinaia di migliaia di dollari di donazioni è arrivata la Stutzman, il pasticciere che non faceva le torte ai gay è arrivato a 300.000 se non sbaglio 😀

    Lobby gay perseguitatemi vi prego 😀

    • Mandi ha detto:

      Spero altrettante anche a Barronelle Stutzman!
      A volte resistere ed opporsi alla lobby gay è anche fruttuoso alla fine, ricordo una notizia che la famosa catena americana Chick-fil-a fece milioni dopo che venne presa di mira dai soliti democratici arcobaleno.
      Questo dimostra solo che ancora l’omofascismo non è così potente e spesso le sue campagne sono controproducenti.

      • Mwro ha detto:

        Il leit-motiv della discussione prima che UCCR cancellasse tutto era: avidità e cristianità vanno d’accordo insieme? 😀

        • redazione Uccr ha detto:

          Vi invitiamo a usare i rispettivi nickname e non appropriarsi di quelli altrui per alterare il dibattito, altrimenti dovremo cancellare la discussione. Grazie per la comprensione.

      • Laura ha detto:

        Un’altra persecuzione controproducente dell’associazionismo lgbt è quello che stanno facendo contro J. K. Rowling…ma lo stanno perdendo proprio, tutti sono praticamente schierati con la scrittrice (femministe,media)

        • Mwro ha detto:

          La Rowling mica apre canali di donazioni sfruttando l’eco mediatica come Baronella Avidella 😀

          Negli USA pasticcieri e fiorai che non servono i gay fanno tutti la stessa cosa, chiedono e ricevono fiumi di danaro, uno è riuscito a ruspare 800000 Euro 😀

          Tutti martiri perseguitati ça va sans dire 😀

          • Mandi ha detto:

            E fanno benissimo! Il fatto che chiedono aiuto per far fronte al danno d’immagine e alle spese legali non smentisce che siano perseguitati…non capisco cosa vuoi far credere.
            Il problema è la persecuzione che subiscono non il fatto che chiedono aiuti.

            • Mwro ha detto:

              Danno d’immagine? Non era che chi si batte contro l’omofascismo e il lesbocomunismo ha più successo di prima? 😀

              Guarda questo

              https://www.uccronline.it/2018/06/26/nego-torta-per-nozze-gay-il-suo-negozio-si-e-riempito-di-clienti/

              Aveva bisogno anche di chiedere 300000 dollari di donazioni? 😀

              • Rick ha detto:

                E riecco Mwro, senza di noi non poteva stare 🙂 (finito il piagnisteo censorio? 🙂 🙂 ). Comunque: perchè continui a inventare cifre a caso non segnate da nessuna parte? Dai per caso i numeri? P.S. Se comunque sei interessato ai soldi puoi tranquillamente lanciare una campagna di raccolta fondi contro l’omofobia e intascare un bel gruzzolo di 140000 euro e una Mercedes nuova. Mica male eh? 🙂
                https://www.open.online/2021/07/01/malika-e-la-polemica-sulla-raccolta-fondi-e-vero-con-i-soldi-ho-comprato-una-mercedes/

                • Mwro ha detto:

                  Infatti nessuno prende Malika come fulgido esempio da seguire, a differenza di quanto fa UCCR colla Baronella 😀

                  Sempre per sorridere un po’ apprendo su gugle che il pasticciere che non fa le torte ai gay a giugno scorso ha perso una causa per non aver fatto una torta a una trans ed è stato condannato a pagare la multa astronomica di 500 dollari, chi sa adesso quanti gazillioni di dollari chiederà di donargli 😀

                  • Rick ha detto:

                    Beh quindi mi confermi che cause Lgbt e avidità vanno d’accordo insieme . Poi dovresti comunque dimostrare come Barronelle e il pasticciere (di cui non sai né se né quanti soldi ha ricevuto in donazione) hanno usato le donazioni. Qui una macchinina almeno ci è uscita fuori

                  • Mandi ha detto:

                    Mwro ti vedo piuttosto eccitato quando si parla di gay e omofascismo. Non è che sotto sotto ti brucia che non siete riusciti a distruggere questa povera gente ma che anzi, ha ricevuto talmente tanto sostegno da averci anche guadagnato?

              • Mandi ha detto:

                A volte è così, altre no. Come mai ti brucia così tanto che non tutte le vittime dell’omofascismo finiscano in malora?

                • Mwro ha detto:

                  Ah se uno non serve i gay in un esercizio pubblico è una vittima dell’omofascismo 😀

                  • Rick ha detto:

                    Sì qualora il prodotto è una creazione artistica (ossia frutto della creatività e della libera espressione dell’artista) dato che non puoi imporre a qualcuno di manifestare un’idea che non gli appartiene (altrimenti è proprio fascismo). E infatti è la motivazione per cui il pasticciere che citi ha vinto la sua prima battaglia legale (che non citi)

                    • Mwro ha detto:

                      Nel ristorante “Da Mwro” faccio una cacio e pepe che è un’opera d’arte e pertanto i gay da me mangiano solo grissini 😀

  • Mwro ha detto:

    Comunque faccio outing, nel Bar Mwro ai gay do il caffè fatto con la cicoria 😀

    E ora iniziate a pagare 😀

  • Mwro ha detto:

    Another Christian-owned bakery, Sweet Cakes by Melissa, has raised nearly $400,000 on Continue to Give after previous crowdfunding efforts on the owners’ behalf were booted from GoFundMe.

    https://www.washingtontimes.com/news/2015/aug/16/masterpiece-cakeshop-gets-crowdfunding-after-court/

    Io non so se avidità e cristianità vanno d’accordo ma di sicuro vanno d’accordo avidità e omofobia 😀