E’ redditizio opporsi pubblicamente alle nozze gay

Ristorante Chick-fil-aCon il denaro si compra qualsiasi cosa, anche i principi morali delle persone. Lo si vede nella politica italiana e lo si vede nella scalata al potere della lobby LGBT.

Negli USA, lo abbiamo già fatto notare, alcuni senatori repubblicani di New York si sono lasciati comprare per schierarsi dalla parte del matrimonio omosessuale, facendo passare in questo modo la legge che dal 2012 li ha resi legali. I sostenitori omosessualisti hanno invece speso circa 32,7 milioni dollari per far vincere i loro desideri in Maine, Maryland, Minnesota e Washington. Il sindaco miliardario di New York, Michael Bloomberg, ha invece offerto milioni di dollari ai candidati politici che si impegnano a sostenere la legalizzazione delle nozze omosessuali. Le associazioni gay hanno anche finanziato la campagna elettorale di Obama, ricattando in questo modo i discorsi del presidente americano.

Ha ragione il Fatto Quotidiano quando ricorda l’elevata capacità di spesa della comunità omosessuale: i gay americani, attorno al 2% della popolazione, spendono oltre 835 miliardi di dollari l’anno. Ma fa notare anche che la Goldman Sachs Group, una delle più grandi banche d’affari del mondo, finanzia gli interventi chirurgici per cambiare sesso e partecipa assieme a Bank of America Merrill Lynch, Barclays, Citi, Crédit Suisse, Deutsche Bank e HSBC alle convention londinesi per promuovere l’omo-matrimonio. Anche i maggiori istituti finanziari del mondo fanno a gara per lanciare iniziative: JP Morgan ha per esempio sponsorizzato l’organizzazione di gay pride a Londra e New York, ecc. Il Fatto spiega anche che «in Europa, invece, manager e imprenditori gay si riuniscono in associazioni, per fare lobby».

Ma tra la popolazione normale, disinteressata dal lobbysmo e dal potere, le cose vanno diversamente. Lo sa Jack Phillips, il proprietario di Masterpiece Cakeshop, una pasticceria a Lakewood, in Colorado, il quale ha riferito che, in seguito al rifiuto a fornire una torta di nozze ad una coppia omosessuale, la sua attività è più che raddoppiata. Phillipps ha comunque dovuto chiamare più volte la polizia a causa delle minacce di morte ricevute a causa di questo rifiuto.

Anche Dan Cathy lo ha capito, proprietario di Chick-fil-A, una catena di fast food specializzati nel sandwich di pollo, il quale nell’estate 2012 ha rilasciato dichiarazioni a sostengo della famiglia naturale, opponendosi alle nozze gay. Le associazioni LGBT hanno deciso di boicottare i suoi locali, tuttavia la percentuale di clienti è aumentata del 2,2% rispetto al 2011, la quota di mercato è aumentata del 0,6%. «Si è parlato molto di quanto questa vicenda avrebbe fatto male a Chick-fil-A, ma in realtà ha aiutato il marchio», ha affermato Jeff Davis, presidente della catena di fast food. Nel corso del terzo trimestre, Chick-fil-A ha anche ampliato la sua base di clienti regolari in 28 dei 35 ristoranti. Dopo le dichiarazioni di Cathy, oltre alle minacce di morte, gli attivisti omosessuali hanno vandalizzato anche alcuni fast food Chick-fil-A.

A Puerto Rico è nel frattempo arrivata, per imporsi, l’ideologia di genere, filosofia che avrebbe il compito di aprire le porte al matrimonio omosessuale, come è avvenuto in Europa. Così 100 mila persone sono scese nelle piazze per mostrare la propria opposizione, creando il più numeroso atto di protesta della sua storia.

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175 commenti a E’ redditizio opporsi pubblicamente alle nozze gay

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  1. Alessandro Giuliani ha detto

    Il senso comune alza la testa ? Sembra una buona notizia, l’importante è che tutto ciò non venga strumentalizzato per colpa di violenti che se la prendono con gli omosessuali, laddove la questione è ben diversa..

    • Azaria ha detto in risposta a Alessandro Giuliani

      Anche io ho paura che in qualche modo questo possa incitare ad un’intolleranza reale verso gli omosessuali.

      La cosa peró che mi fa piacere é che chi si ha innalzato il denaro come sua divinitá si vede tradito proprio dal suo misero dio; chi invece ha agito secondo coscienza sembra ora aiutato dalla Provvidenza Divina (quella reale).

    • arturo ha detto in risposta a Alessandro Giuliani

      non lasciate ad altri cristiani nemmeno la libertà di scrivere su un sito come questo(i miei messaggi vengono puntualmente epurati), figuriamoci se vi interessano i diritti delle minoranze!

      • beppina ha detto in risposta a arturo

        Ma va la… quando sei stato “epurato” l’ultima volta? Se uno non bestemmia ed insulta mi pare debba porre attenzione soprattutto al fatto che si può interloquire solo per un certo periodo dopo la pubblicazione dell’articolo (mi pare 2 giorni). Ho visto degli interventi provocatori con espressioni anche forti che sono rimasti nel blog pur se meritavano, secondo me, di essere eliminati…

      • a-theòs=a-éthos ha detto in risposta a arturo

        Se intendi diritti come sposarsi o adottare, sì, hai ragione, tali diritti proprio non ci interessano, dato che non esistono per nessuno, non si vede perché dovrebbero acquisirli coloro che violano sistematicamente la legge naturale, facendo il proprio male e quello dell’intera società.

  2. Titti ha detto

    Cosa ci azzecca una catena di fast-food, con le scelte sessuali di ogniuno? E se si presenterà, mettiamo caso, una coppia dello stesso sesso, per mangiare in un ristorante di questa catena, non verrà servito loro il mangiare? Sul caso della torta, fossi nel pasticcere, chiederei anche un attestato di verginità da parte di almeno la futura moglie: non sarebbe giusto mettere il pupazzetto della sposa col velo, in caso di mancata illibatezza…ma dai!

    • Azaria ha detto in risposta a Titti

      “Cosa ci azzecca una catena di fast-food, con le scelte sessuali di ogniuno?”
      In generale assolutamente niente. In questa catena particolare qualcosa ha a che vedere. Non so se ricordi qualche tempo fa UCCR fece un articolo proprio sul proprietario di questa catena. Il proprietario ha detto in pubblico che era contrario ai matrimoni omosessuali. Un’orda di intolleranti gli devastó delle filiali. Ora sono contento che alla fine dei conti ci abbia guadagnato anche economicamente (oltre che in coscienza). A riguardo ti consiglio di rinfrescare i tuoi ricordi con il link a cui l’articolo fa riferimento.

      Ribadisco le mie paure sull’intolleranza che ne puó scaturire (come ho descritto nel mio precedente intervento) ma ti faccio notare che qui comunque ció che é in gioco non é la scelta sessuale, che non mi risulta venga evidenziata, ma la scelta del leggiferare su un eventuale matrimonio omosessuale. C’é un abisso.

    • manuzzo ha detto in risposta a Titti

      Fa bene sig.na Titti a sottolineare che è illecito l’atto di piacere egoistico in se per se, sia tra uomo e donna che tra uomo e uomo. Ovviamente è poi libera di non pensarla come noi, la vita sua è la sua! È solo che sono cose sullo stesso piano: sempre di piacere fine a se stesso si parla, per questo che mi fa piacere che lo ha evidenziato, nonostante lei sia di idee contrarie e denigratorie della verginità, la quale, nonostante la derisione, sono fiero di far conservare alla mia ragazza.

      • Titti ha detto in risposta a manuzzo

        Mi auguro, sig. Manuzzo, che alla sua ragazza, possa recare in dono la sua stessa verginità, non fosse altro per coerenza, e il mio non è nè una denigrazione, nè altro, personalmente la cosa non mi tange, ma visto la pignoleria del pasticcere, fà bene a controllare anche il resto.

        • beppina ha detto in risposta a Titti

          Mi pare di vedere invece denigrazione, visto l’acidità degli interventi e le necessità di fare puntualizzazioni, anche ineccepitibili, ma che alla fine sembrano destinate solo ad esternare prevaricazionalmente il proprio pensiero e non la semplice propensione ad interloquire e a confrontarsi.

          • Titti ha detto in risposta a beppina

            Non parlarmi di acidità, le risposte che a volte, mi hanno postato, a volte rasentavano l’insulto personale.

            • beppina ha detto in risposta a Titti

              Anche se così fosse (non sto a pensare se é vero o no e non mi metto certamente a cercar prove…) bisogna aver pazienza (un pochino…) e se necessario far intervenire il responsabile del blog (se effettivamente si arriva all’insulto personale…). Il rispetto per/da chi ha una visione diversa dalla propria non può essere conseguito senza un minimo di reciproca pazienza e serenità d’animo.

        • Penultimo ha detto in risposta a Titti

          Sei coerente con Dio,infatti dici che x deve essere coerente,ma sei forse un sacerdote per fare la predica di coerenza al cristiano?Mi sembra di no,ma comunque fai la predica di coerenza al cristiano non essendo cristiana dicendo… “Cristo a detto che,perchè fai così?”..

          Perchè non sono Cristo.Ma se tu certamente per rimproverarmi delle mie mancanze di Cristiano,mi dici devi essere coerente con questo,quello,quell’altro,e tu sei coerente? mai provato oppure non ci hai mai provato e fai la critica perfetista agli altri tranne che a te stessa?A che gioia accusare gli altri di incoerenza essendo i più incoerenti di tutti.L’ateo che predica Gesù Cristo al Cristiano nella sua vece di Giudice.

          • Titti ha detto in risposta a Penultimo

            Bel minestrone, non c’è che dire! Proprio lungi da me, fare la perfettina, basta guardare che opinioni aveva il Cristo dei Farisei. Ma visto che il pasticcere, ha negato di fare una torta ad una coppia gay, per motivi di etica (secondo lui) e bene, che applichi questi prìncipi con severità. E’ ironico? Direi di sì, quindi? A Manuzzo, a cui NON mi sono permessa di eccepire sulla sua condotta, ho solo augurato, e provate a smentirmi se il catechismo cristiano dice diversamente, di portare alla sua fidanzata la stessa illibatezza che conserva a lei. Inoltre, ho sottinteso che a me, la cosa non tange, non ne faccio un dogma, che ti piaccia o meno.

            • Laura ha detto in risposta a Titti

              Quindi sei contro l’obiezione di coscienza? Perché questa violenza contro le convinzioni morali di altri?

              • Titti ha detto in risposta a Laura

                A me stà beneissimo, purchè nessuno guardi nelle mie mutande (in senso figurato e generale), io sono per il “vivi e lascia vivere”.

                • Laura ha detto in risposta a Titti

                  Negare le nozze gay non significa guardare nelle tue mutande, l’argomento è assai più complesso, è pubblico e riguarda la stabilità antropologica di una istituzione pre esistente allo stato stesso.

            • Penultimo ha detto in risposta a Titti

              Non ho capito,lei e catechista?Magari non so pensa di dire al cristiano,sei peccatore dunque ipocrita?Pessima catechista,nella misura in cui processi sarai processato,non serve smentirti,e certo quanto 1+1=2 che lo sono dunque?A gia lei giudica se stessa non scriba tanto quanto io invece mi reputo Santo,io non sono santo dunque…

      • Fede ha detto in risposta a manuzzo

        Se non sono troppo indiscreta posso sapere la vostra età e da quando vi conoscete? E’ solo una curiosità personale…. perchè spesso sento molti giovanissimi parlare così, poi in età più adulta le cose cambiano soprattutto quando per questioni economiche non ci si può sposare e ahime è molto difficile farli desistere… quindi volevo conoscere la vostra testimonianza che magari può essere d’aiuto e ispirazione anche per altri ^^

  3. Sophie ha detto

    http://it.euronews.com/2013/03/24/francia-nuovo-corteo-contro-i-matrimoni-gay/

    Hanno fatto in Francia un corteo che non approva i matrimoni gay, dove hanno partecipato migliaia di persone e nessuno ha detto nulla in TV.

    • Umpalumpa ha detto in risposta a Sophie

      Hai ragione Sophie..mentre per la manifestazione fatta a parigi qualche mese fa dai movimenti lgbt/socialisti a favore dei matrimoni/adozioni gay i media italiani hanno fatto sia dirette sia interviste a manifestanti che, guarda caso, parlavano in italiano. Tanto per precisare ancora di più, gli organizzatori di quella manifestazione parlavano di una partecipazione attorno ai 150mila, gli organizzatori della manifestazione di ieri a favore della famiglia e dei bambini parlano di 1 milione e 400mila.

      Ma dopo si dice che i media non sono schierati. Noooo, figurarsi.

      PS: il link sui senatori repubblicani è sbagliato. A me mi rimanda al sito della camera dei deputati

    • manuzzo ha detto in risposta a Sophie

      gli homovox non sono conosciuti nemmeno un decimo rispetto alle associazioni nazi-omosessualiste che sparano sempre le loro baggianate sull’uguaglianza, i diritti (solo i loro) ecc… e non si fanno problemi a insultare quelli che non credono che il fine della vita sia l’orgasmo multiplo autoreferenziale….

      • manuzzo ha detto in risposta a manuzzo

        “non si fanno problemi” riferito ai nazi-omosessualisti (gay pride stule ecc…) non agli homovox

      • arturo ha detto in risposta a manuzzo

        vo intanto sembra che conosciate solo homovox , scrivete tanto di fratellanza e continuamente eliminate i miei messaggi …
        l’ultimo è quello dove scrivevo che nei ristoranti texani , il cameriere può rifiutarsi di servire ai neri e ai gay . dopo obama solo ai gay.

        • beppina ha detto in risposta a arturo

          Perché invece di frignare continuamente sulla presunta eliminazione dei tuoi messaggi non cerchi di scrivere meglio gli interventi e contestualizzare le affermazioni mettendo qualche link? Magari si può appurare (intanto) l’attendibilità della fonte.

        • Titti ha detto in risposta a arturo

          Arturo, non sei l’unico a cui capita di non vedersi pubblicati i propri commenti, la scusa è la forma grammaticale…ma và là!

          • beppina ha detto in risposta a Titti

            L’accenno alla forma grammaticale é solo perchè non si riesce a volte a capire esattamente il senso dell’affermazione (ed é una considerazione mia e solo mia..). Il medesimo accenno non é collegato in alcun modo a presunte eliminazioni dei commenti, evenienze per le quali, io che sono estranea al blog e non conosco neanche chi lo gestisce, non ho alcun sentore che affettivamente si verifichino.

          • manuzzo ha detto in risposta a Titti

            O forse perchè si arriva alla denigrazione. Per esempio: chi ha mai sentito un sacerdote dire che è lecito opporsi per non servire un uomo di colore? ma certo noi siamo razzisti: ci sono le prove, per esempio qui:
            http://www.youtube.com/watch?v=ST0PLpgfztc&feature=player_embedded#!

            Meno male che non siete voi atei gli esclusivi padroni del potere giuridico, con tutte le false accuse che cacciate, sai quanti ne uccidereste di cristiani (anche perchè nella vostra mente siete convinti che sono accuse vere). Ah e guarda quest’altro com’è discriminato! quante cose cattive che gli hanno detto in Chiesa! http://www.corriere.it/politica/10_aprile_16/vendola-gay-cattolico_fc1b98b0-491f-11df-af35-00144f02aabe.shtml

            In fondo siamo solo stanchi dei vostri insulti non tanto velati. Non vedo cosa ci sia di male. Ma alla fine nei vostri insulti e nel vostro odio insensato, si trova guarda caso un’altra piccola grande verità: “un servo non è più grande del padrone: hanno odiato me, odieranno anche voi”. Per essere un personaggio “inventato”, l’ha inventato uno che sapeva il fatto suo se ha previsto con duemila anni di anticipo i comportamenti intolleranti (e spesso, sottolineo, ingiuriosi) di voi atei. E meno male che lo stato è laico e non ateo, sennò dovevo nascondermi nelle catacombe per via di gente come lei, signorina Titti! Ora invece, può solo insultare, creare accuse false come quelle mosse (vedesi arturo) e non penso si vada oltre questo. C’avete già provato in russia, non relegherete il cristianesimo nel cassetto “miti e leggende”.

            @arturo: come vede le ho riportato la testimonianza di uno dell’arcigay. Strano no che conosco quel mondo, noi conosciamo solo gli homovox. Se non sono stato chiaro: mi riferivo a come alcuni gruppi vengono favoriti e altri invece non li fa parlare quasi nessuno. E’ la democrazia capitalistica e sfrenata, vince chi muove più soldi. E voi prima o poi avrete quell’ossessione definita matrimonio omosessuale, altro contributo alla decadenbza della società. Se non condivide il commento sull’ossessione omosessualista la comprendo pienamente. Può insultare quanto vuole (non vedo perchè dovrebbe rispettarmi) anche sul piano personale. Non replicherò anzi godrò di eventuali reazioni isteriche stampo femèn, le dico solo in anticipo: il tempo sarà galantuomo.

        • lorenzo ha detto in risposta a arturo

          “… il cameriere può rifiutarsi di servire ai neri e ai gay . dopo obama solo ai gay.”
          Se i messaggi che la redazione ha eliminato sono dello stesso tono di quello che ho riportato, mi assale il dubbio che i redattori lo abbiano fatto perché ti vogliono bene…

  4. Andrew ha detto

    certo che sono fissati con le minacce di morte.. è curioso come in nome della libertà questi attivisti omosessuali pretendono da tutti un unico pensiero. la cosa sconcertante però, e che sta alla base di tutte le manifestazioni, è come in nome della differenza pretendano l’uguaglianza, è pazzesco..

    • Giulia ha detto in risposta a Andrew

      Uguaglianza che agli omosessuali è negata, visto che sono indicati come “malati” e addirittura vittime di possessione diabolica (hai visto la puntata del Le Iene sul “corso di guarigione” per gay?)…

      • domenico ha detto in risposta a Giulia

        non sono mica corsi obbligatori; perchè vuoi negare a quei gay la possibilità di frequentarli se vogliono farlo? perchè vuoi comprimere la loro libertà?

      • lorenzo ha detto in risposta a Giulia

        Hai ragione: anche ai pedofili questa uguaglianza viene negata.
        Si spera però che le cose cambino al più presto e che una votazione democratica in seno all’OMS sancisca che anche la pedofilia è un naturale orientamento sessuale…

      • Laura ha detto in risposta a Giulia

        Giulia, cosa c’entra questo con le nozze gay? Visto che mischiate sempre le cose in modo strumentale?!

  5. Giulia ha detto

    Quanto mi piacerebbe leggere su queste pagine una parola (una!) che deplori le violenze omofobe… Oooops, è vero, per voi l’omofobia non esiste e probabilmente i gay aggrediti, picchiati ed uccisi da soggetti che non tollerano la loro presenza su questa terra sono fake, falsità, dati inventati, se la cercano….

    • Azaria ha detto in risposta a Giulia

      Evidentemente non hai letto i primi due commenti (uno dei quali mio).

      Anziché leggere preferisci inventarti stupidagini di sana pianta… poi c’é qualcuno che si lamenta se commenti cosí inutili stupidi e falsi vengano cancellati.

    • Picchus ha detto in risposta a Giulia

      Il che è come lamentarsi di non leggere su queste pagine che 2+2=4. Le cose ovvie non hanno bisogno di essere ribadite in ogni occasione solo perchè altrimenti tu parti per la tangente con i tuoi pregiudizi. Altrimenti ogni volta dovremmo specificare che il cielo è blu, l’erba è verde e l’acqua è bagnata. E così via all’infinito. Usare la ragionevolezza nel tentare di criticare gli altri non è un reato e, pens un po’, neppure peccato.

      • Roberto Dara ha detto in risposta a Picchus

        Non mi sembra tanto ovvio, dal momento che qui viene ripetutamente criticata la legge anti-omofobia, mai approvata proprio per pressioni clericali.

        • Azaria ha detto in risposta a Roberto Dara

          A me sembra piú che ovvio, visto che le violenze vengono condannate a priori dalla Chiesa Cattolica (tranne quelle adempiute per legittima difesa e sotto condizioni perticolarmente restrittive).

          Si é visto nei vari stati che le leggi che ipocritamente (ed in maniera estremamente stupida ed oscurantista) vengono definite anti-omofobia sono in realtá delle leggi che abbattono libertá di parola, religioine, educazione dei figli, usando SOLO COME SCUSA l’intolleranza contro gli omosessuali (in qualche misura realmente presente).

          Ogni uomo con un po’ di coscienza ed un po’ di razionalitá vi si opporrebbe con forza. Se veramente la Chiesa é l’unica in prima linea in questa battaglia c’é da vergognarsi si, ma non della Chiesa, di tutti gli altri.

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Azaria

            La legge anti-omofobia discussa ma non approvata in Italia non introdurrebbe nulla di quello che tu paventi. Introdurrebbe solo un’aggravante ai reati già previsti dal codice penale se attuati per motivi omofobici, al pari di un “futile motivo” o del razzismo, che è già previsto. La legge non è stata approvata perché i clericali parlamentari, invece, temono proprio che l’omosessualità venga riconosciuta a livello sociale come una condizione normale e non discriminabile, aprendo quindi le porte al matrimonio ed al riconoscimento di altri diritti.

            • Azaria ha detto in risposta a Roberto Dara

              aprendo quindi le porte al matrimonio ed al riconoscimento di altri diritti
              E qui é un rischio reale e giá questo costituirebbe da solo un motivo piú che valido per appoggiare la Chiesa. Poi chiamare diritto uno stupido capriccio di quattro viziati che mina le basi della societá mi fa sorridere.

              Introdurrebbe solo un’aggravante ai reati già previsti dal codice penale…
              A parte il fatto che non vedo perché una persona omosessuale dovrebbe godere di tali privilegi. Se io vengo pestato perché basso non ricevo (ed é giusto che non lo riceva) un privilegio simile.
              Nelle zone del mondo dove tali leggi sono state approvate abbiamo visto com’é andata a finire.

              • Roberto Dara ha detto in risposta a Azaria

                Errato. Se tu ricevi un pestaggio perché sei basso c’è l’aggravante dei “futili motivi”.

                • Azaria ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Bene, allora se lo riceve un omosessuale perché é omosessuale, non c’é forse GIÁ lo stesso aggravante? A che serve una stupida legge gay-razista se non per favorire i gay? Ripeto, basta guardare cosa é successo in altri stati.
                  Apri gli occhi! Guardati intorno! Grazie alla stupiditá di altri stati abbiamo la rara possibilitá di ragionare “con il senno di poi”.

                  La legge anti-omofobia (ridicolo chiamarla cosí) apre scenari in cui un gay diventa legalmente intoccabile anche quando ha torto marcio. Giá in tali casi ha un vantaggio mediatico enorme, volete dargli anche un ingiusto ed ingiustificato vantaggio giuridico?

                • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Se i pestaggi agli omosessuali fossero casi sporadici (come quelli fatti agli obesi o ai bassi, di cui non conosco neanche un caso) allora potremmo lasciare che si applichi la generica aggravante dei “futili motivi”. Purtroppo i casi in questione non sono così sporadici, tanto da far ritenere che ci sia un’emergenza sociale in tal senso (come per il razzismo), per cui è indispensabile che la fattispecie venga isolata e trattata a dovere dal punto di vista repressivo.

                  • Azaria ha detto in risposta a Roberto Dara

                    Come vedo ti fai abbindolare facilmente… non mi meraviglio che ti batti tanto per il male della societá, in qualche modo cerchi anche con tutte le tue forze di autoconvincerti (ma ce la fai?) che hai pure raggione.
                    Come riportato piú volte in questo sito i media spesso enfatizzano un caso (che resta deplorabile) di intolleranza verso gli omosessuali.

                    É normalissimo che tu leggerai sui siti dei tuoi amichetti anti-clericali sempre solo atti di violenza contro gli omosessuali e farai finta di credere che siano realmente molti, cercando di confondere anche gli altri di questa bufala mediatica continuata montata da maestri.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Azaria

                      Ah ok. Colpa dei giornalisti asserviti alla potente lobby LBGT. Speriamo in una futura lobby degli obesi e dei bassi che possa riequilibrare l’informazione.

                    • Azaria ha detto in risposta a Azaria

                      Nooo!!! Mica sono di parte i giornalisti!!!!
                      Dell’incivile gay pride ne parlano sempre tutti i giornali, della marcia per la famiglia quanti ne hanno parlato? In che tono?
                      Io ho letto solo su questo sito dell’associazione “Plus gays sans marriage”, avevi notato la sua presenza su qualche fonte importante?

                      Parlare con te é come parlare con un bambino che si rifiuta di accettare categoricamente la veritá.

                  • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                    Secondo un recente studio dell’Università di Yale, le persone più discriminate sono gli obesi, che subiscono più vessazioni rispetto a quelle basate sulla razza, sull’orientamento sessuale, sull’etnia, sulle disabilità fisiche e sulla religione: http://www.ilgiornale.it/news/sono-obesi-i-pi-discriminati-tutti.html

                    Ancora una volta Roberto Dara dice sciocchezze prive di fonte, diffamando perfino le altre minoranze. Da vergognarsi!

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Fabio Moraldi

                      Nell’articolo si parla di discriminazioni, dovute a fattori sociali e lavorativi legati all’aspetto fisico e al peso, non a pestaggi e violenze subite dagli obesi in quanto tali. L’associazione con le offese e dalle violenze subite dai gay o dai negri è volutamente strumentale, non a caso la fa un giornalista (si fa per dire) del Giornale (sempre si fa per dire).

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Fabio Moraldi

                      Sei troppo forte Roby, lasciatelo dire!

                      Discriminare un obeso per l’aspetto fisico e per il peso non sarebbe discriminarlo per essere obeso in quanto tale.

                      Ma davvero sei stato capace di produrre da solo una cretinata del genere? Odifreddi ti fa concorrenza 😀

                      «Questi risultati mostrano la necessità di trattare la discriminazione sulla base del peso corporeo come una forma di pregiudizio a tutti gli effetti paragonabile ad altri pregiudizi come quelli sulla razza o sul genere che già ricevono protezione legale» (Rebecca Puhl, ricercatrice al Rudd Center for Food Policy & Obesity alla Yale University).

                      Eppure Roberto Dara continua a discriminare gli obesi negando loro una legge apposita, concentrandosi soltanto sugli omosessuali che probabilmente attirano maggiormente le sue attenzioni.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Fabio Moraldi

                      La discriminazione non è causata dal l’atteggiamento di persone intolleranti, ma da un sistema di cose realizzato per i magri, come i mancini che sono discriminati perché le auto o i computer sono ergonomicamente più adatti per i destrorsi. Anche un bambino capisce la differenza di discriminazione, dal punto di vista sociale. Con ciò non voglio dire che non esista e che non vada corretta, anche con normative apposite, ma non è la stessa cosa. Gl omosessuali (o i neri) sono vittime di discriminazione affrontabili con il codice penale, gli obesi sono vittime di discriminazioni affrontabili con leggi edilizie o simil e differenti produzioni industriali. Mi sembrano piani un po’ diversi. Prova a scrivere su google “violenze contro omosessuali” e “violenze contro obesi” e vedi cosa ti appare, se ti sembrano menzionati gli stessi fatti.

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Niente, continui ad discriminare le minoranze che non vi vestono di rosa. Davvero non ce la fa, evidentemente il lavaggio del cervello lgbt è stato particolarmente efficace.

                      «Questi risultati mostrano la necessità di trattare la discriminazione sulla base del peso corporeo come una forma di pregiudizio a tutti gli effetti paragonabile ad altri pregiudizi come quelli sulla razza o sul genere che già ricevono protezione legale» (Rebecca Puhl, ricercatrice al Rudd Center for Food Policy & Obesity alla Yale University).

            • manuzzo ha detto in risposta a Roberto Dara

              facciamo una cosa: proponiamo una legge con aggravante “omofobia”. Però dobbiamo introdurre una legge anche con aggravante:
              “islamofobia”, “clericofobia”, “nazismofobia” (particolarmente utile perchè se dici una parola contro [NON GLI OMOSESSUALI MA] il matrimonio gay, con conseguente adozione, sei nazista), “eterofobia” (visto che chi ha il desiderio di un figlio naturale da ora a 50 anni diventa una persona strana), “crisitanofobia”, “berlusconofobia”, “fobofobia”, “tuttofobia”. Le leggi, soprattutto se penali, devono essere uguali per tutti. Non vedo perchè una minoranza così recalcitante alle norme (finanche costituzionale) deve essere ultraprotetta e ai preti impegnati a combattere la mafia non gli si dà nemmeno una, una sola, guardia del corpo.

            • lorenzo ha detto in risposta a Roberto Dara

              Concorderò sul fatto che l’omosessualità sia una condizione normale solo quando mi dimostrerai scientificamente che tra i gameti maschili e quelli femminili non vi è alcun legame biologico: fino ad allora continuerò razionalmente a considerare l’omosessualità, pur presente in natura, una deviazione dalle normali leggi naturali.

              Riguardo poi alle legislazioni create ad hoc per le minoranze, in alcuni stati USA stanno ora usufruendo delle agevolazioni scolastiche che erano state create per favorire le minoranze nere, notoriamente più povere, molti bianchi, ricchi, che ora sono minoranza.

            • unafides ha detto in risposta a Roberto Dara

              Appunto, Lei dice che la legge prevede già l’aggravante dei “futili motivi”. Quindi mi farebbe piacere se potesse spiegare l’utilità di un’altra aggravante ad un reato già colpito da aggravio. La sensazione è che con questo tipo di legge (che stia sicuro, verrà presto approvata), si cercherà di colpire il libero pensiero e quindi, potrà venire accurato di omofobia anche chi si schiera apertamente a favore della famiglia naturale e contro i matrimoni o le adozioni tra persone dello stesso sesso.

        • Picchus ha detto in risposta a Roberto Dara

          La legge antiomofobia aveva tutta una serie di problemi di possibile incostituzionalità e di non omogeneità all’ordinamento giuridico italiano. Insomma era una porcata fatta con i piedi, che veniva portata avanti solo per motivazioni ideologiche e propagandistiche. Se è stata cassata è un bene per tutti. Come una critica ad una legge sciocca possa essere confusa con un avvallo nei confronti della violenza contro degli esseri umani è per me un mistero.

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Picchus

            Oggi chi picchia un omosessuale (cosa che mi pare avvenga abbastanza frequentemente) non rischia più di qualcuno che picchia qualcun altro perché ci ha litigato o perché è andato a letto con sua moglie. Se lo picchia perché è negro invece si, ed è giusto.

            • Daniele Borri ha detto in risposta a Roberto Dara

              E chi picchia un disabile? E uno calvo? E uno obeso? E uno basso? E uno troppo alto? Perché vuoi discriminare queste minoranze e dare il privilegio dei discriminati soltanto agli omosessuali?

              • unafides ha detto in risposta a Daniele Borri

                Immagino che dicendo che avvengono frequentemente aggressioni nei confronti degli omosessuali, Lei sappia ciò che dice avendo a sostegno dei dati incontrovertibili che possano suffragare la sua affermazione. Lo dico perché ha fatto riferimento alla legge Mancino sulla discriminazione razziale ed è giusto informare che questa legge è stata approvata in piena emergenza, dopo numerosi gravi episodi a danni di persone di colore, peraltro i risultati dell’entrata in vigore della legge non sono di univoca interpretazione

            • Azaria ha detto in risposta a Roberto Dara

              Picchiare un uomo di colore é un aggravante se é per atti razzisti, ed é giusto. Se uno pesta un uomo di colore perché (uno degli esempi che hai riportato tu) é stato a letto con la moglie non riceve nessuna aggravante rispetto alla pena che avrebbe ricevuto se avesse fatto la stessa cosa con un bianco.

              Nel caso delle persone di colore (o di altre minoranze raziali) la legge é giustificatissima perché essendo in netta minoranza (lontani in genere da parenti che possono aiutarlo) diventa fisicamente e legalmente piú debole (come giá accennato a situazioni diverse leggi diverse) mentre un omosessuale non ha piú o meno probabilitá di trovarsi lontano da parenti ed amici (come nel caso di persone calve o con i capelli, alte o basse, ecc.).

              Giustissimo anche che ci sia l’aggravante nel caso di persone che portano handicap (temporanei o permanenti) visto che tali persone sono A PRIORI svantagiate.

              Seguendo le stesse regole e viste le violenze DA PARTE di filo-omosessuali ed il risultato mediatico che ne viene fuori ogni volta sarebbe auspicabile una legge che, al contrario, protegga le vittime di violenze filo-omosessuali.

              • Roberto Dara ha detto in risposta a Azaria

                Se ci fossero davvero delle violenze compiute dagli omosessuali nei confronti degli altri, auspicherei ben volentieri una aggravante per tale fattispecie, che potrebbe essere semplicemente l’estensione di quella anti-omofobia.

                • Azaria ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Te lo ripeto:
                  Apri gli occhi! Guardati meglio intorno! Vedrai un mondo veramente diverso da quello che ti ostini a voler immaginare e che dai per vero sulla base di favolette.

                  La legge pro razismo-gay che auspichi tu é del perfettamente infondata ed assolutamente dannosa perché porterebbe una minoranza che giá gode di troppi privilegi mediatici ad avere anche privilegi giuridici.

                  • Salvatore ha detto in risposta a Azaria

                    Esatto, oltretutto sappiamo benissimo a cosa serve: tappare la bocca e incarcerare chi ha un’opinione contraria all’omosessualità.

                • Daniele Borri ha detto in risposta a Roberto Dara

                  E continui a dimenticarti delle violenze contro i disabili, i calvi, gli obesi ecc…, a te interessano soltanto gli omosessuali, le altre minoranze possono pure suicidarsi, vero?

                  • Titti ha detto in risposta a Daniele Borri

                    Ma tutto questo zelo, dov’era, quando, una legge, nel nome dell”onore”, permetteva sconti sostanziosi di pena, a tutti coloro, che uccidevano per lavare l’onta del tradimento, col sangue? Siamo sicuri, che se al giorno d’oggi, avevamo ancora il tristemente famoso codice Rocco, qualcuno non si sarebbe trovato in dovere di difenderlo, per amore della “morale”?

                    • Daniele Borri ha detto in risposta a Titti

                      Innanzitutto dovresti usare il condizionale, così giusto per convincermi a prenderti sul serio.

                      Seconda cosa: la tua è una risposta fallace perché prende un errore sociale del passato usandolo come arma ricattatoria del presente, oltretutto affibbiandolo ad una precisa categoria di persone. E tu dov’eri quando Stalin si alleava con Hitler? E la tua voce dov’era quando Mussolini condannò gli ebrei ai campi di concentramento? Smettiamola di giocare, Titti.

                      Inutile sottolineare che la questione rimane aperta: Titti e Roberto continuano appositamente a dimenticare (giustificare?) le violenze contro i disabili, i calvi, gli obesi ecc…, a loro interessano soltanto gli omosessuali, le altre minoranze possono pure suicidarsi.

                • lorenzo ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Non è forse una violenza ostentare comportamenti omosessuali di fronte a persone alle quali crea disagio?

                  • Roberto Dara ha detto in risposta a lorenzo

                    Fammi qualche esempio concreto e vediamo se possono essere considerate “violenze”.

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Secondo un recente studio dell’Università di Yale, le persone più discriminate sono gli obesi, che subiscono più vessazioni rispetto a quelle basate sulla razza, sull’orientamento sessuale, sull’etnia, sulle disabilità fisiche e sulla religione: http://www.ilgiornale.it/news/sono-obesi-i-pi-discriminati-tutti.html

                      Perché te ne freghi delle discriminazioni degli obesi (i più discriminati) chiedendo solo una legge contro quelle verso gli omosessuali? Forse i primi ti eccitano meno dei secondi?

                    • lorenzo ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Parlo per me, ma vedere due uomini che esternano le loro effusioni in pubblico mi crea lo stesso disagio che veder defecare in pubblico: perché la mia allergia non deve essere rispettata?

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a lorenzo

                      Non credo sia utile ne necessario metterla in questi termini, e ovviamente lo dico da strenuo oppositore alle nozze gay. La tematica è ben più profonda per ridurla a questo.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Appunto Lorenzo, parli per te. In ogni caso omosessuali che fanno effusioni in pubblico si vedono molto raramente. Io credo di averli visti sì e no un paio di volte in tutta la mia non brevissima vita (ed in un caso erano donne il che mi dava tutt’altro che fastidio). Molte invece sono le persone che si infastidiscono anche vedendo coppie eterosessuali che fanno effusioni in pubblico.

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Ora gli omosessuali non si vedrebbero nemmeno, eppure poco sopra Roberto Dara diceva il contrario: https://www.uccronline.it/2013/03/25/e-redditizio-opporsi-pubblicamente-alle-nozze-gay/#comment-114487

                    • lorenzo ha detto in risposta a Roberto Dara

                      @Roberto Dara
                      Non mi dire che non ti sei mai dovuto sorbire l’annuale vomitevole carnevale gay ed altre cretinate del genere?
                      Quanto alle persone, sono in amicizia con almeno tre omosessuali.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Il Gay Pride esiste in tutto il mondo da decine di anni. Per quanto riguarda l’ostentazione di gay, parlavo di effusioni in pubblico, non al fatto che i gay si vedano tranquillamente in giro, quasi sempre senza neanche poter immaginare che lo siano, come del resto è giusto che sia per chiunque rispetto alle proprie preferenze personali.

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Il Gay Pride ha contribuito enormemente a diffondere e confermare il pregiudizio sugli omosessuali ossessionati dal sesso, volgari, infantili e tristemente appariscenti. Vuoi combattere l’omofobia? Comincia a combattere il Gay pride.

            • lorenzo ha detto in risposta a Roberto Dara

              Se trovi un bianco a letto con tua moglie lo picchi mentre se trovi un nero no?

              • Roberto Dara ha detto in risposta a lorenzo

                Se trovi una persona a letto con tua moglie e la picchi non ti danno le aggravanti, nemmeno se la persona è un nero. Se invece picchi un nero per strada solo perché è nero si.

                • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Perché allora sostieni soltanto la legge che protegge gli omosessuali e non le discriminazioni per razza, disabilità, diversità fisiche ecc. Evidentemente di queste discriminazioni non ti interessa, giusto?

                • lorenzo ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Picchiare un nero od un omosessuale solo perché sono neri od omosessuali: in che mondo vivi?
                  Le aggressioni per motivi politici o sportivi sono molto ma molto ma molto più diffuse.

        • Daniele Borri ha detto in risposta a Roberto Dara

          Infatti la legge anti-omofobia è discriminatoria verso i disabili, le persone calve e quelle obese. Perché una legge anti-omofobia e non una contro la fobia della disabilità?

          Chi sostiene le leggi anti-omofobia discrimina di fatto tutte le altre minoranze discriminate.

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Daniele Borri

            Difatti la legge dovrebbe applicare l’aggravante per tutte le violenze compiute nei confronti di persone per il solo fatto di appartenere ad una diversa minoranza, di genere o di qualsiasi altra natura.

            • Daniele Borri ha detto in risposta a Roberto Dara

              Allora ti devi battere per una legge contro le discriminazioni alle minoranza in generale, invece tu lo fai soltanto per la minoranza omosessuale discriminando tutti gli altri. Questa si che è violenza, ideologia e fobia verso la diversità…!!

              • Roberto Dara ha detto in risposta a Daniele Borri

                Io mi batto contro qualsiasi discriminazione, non è colpa mia se qui si parla solo di omosessuali.

                • Azaria ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Bene, la legge che appoggi tu é proprio a favore delle discriminazioni.

                • Daniele Borri ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Se ti batti contro qualsiasi discriminazione, perché continui a sostenere una legge esclusivamente contro le discriminazioni degli omosessuali?

                  Roberto Dara si contraddice continuamente, sai che novità. La verità è che delle altre minoranze se ne sbatte altamente, l’importante è privilegiare chi gli sta simpatico.

                  • Roberto Dara ha detto in risposta a Daniele Borri

                    Se non leggi tutti i miei commenti non è un problema mio.

                    • Daniele Borri ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Ho letto i tuoi commenti e sei fissato solo con gli omosessuali e la legge anti-omobofia. Sostenere una legge simile significa discriminare le altre minoranze e giustificare le violenze compiute contro di loro.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Non sono io ad essere fissato con gli omosessuali, ma il blog. Come si intitola questo post?

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                      L’articolo risponde ad un articolo pubblicato sul Fatto, e le nozze gay sono una tematica molto calda al contrario dell’obesità e della calvizie.

                      In ogni caso tu, al contrario nostro, sostieni una legge sull’omofobia, dunque discrimini le altre minoranze.

    • lorenzo ha detto in risposta a Giulia

      Se ti togli i prosciutti dagli occhi, forse riuscirai a vedere come stanno veramente le cose e da che parte stanno coloro che considerano gli omosessuali dei fratelli.

    • Umpalumpa ha detto in risposta a Giulia

      Sarò chiarissimo Giulia, chi deride, insulta, picchia o uccide un’altra persona è un delinquente. Se la “motivazione” è l’omosessualità della vittima, allora oltre ad essere un delinquente è pure una MERDA (spero me lo pubblichino).

      Grazie per l’occasione di dire chiaramente come la penso sul tema.

      Tutt’altro discorso è accusare di omofobia chiunque critichi in maniera educata e articolata le politiche delle lobby lgbt.

  6. Roberto Dara ha detto

    Anche i negozi che vendono memorabilia naziste o fasciste (a Predappio ce ne sono molti) fanno discreti affari.

    • lorenzo ha detto in risposta a Roberto Dara

      Anche i sexy shop fanno ottimi affari: e allora?

      • Roberto Dara ha detto in risposta a lorenzo

        Appunto. Non vedo cosa ci sia da vantarsi o da vantare se l’intolleranza (più o meno gradita a Dio) premia.

        • Azaria ha detto in risposta a Roberto Dara

          Il punto é proprio questo: negli esempi dei negozi di memorie naziste e sexy shop i proprietari hanno fatto il tutto proprio per avere i soldi e quello é l’unico obiettivo.

          Nel caso riportato nell’articolo il proprietario della catena si é esposto NONOSTANTE sapesse che l’intolleranza dei violenti gli avrebbe creato problemi anche economici e quindi pronto anche a perderci soldi.
          Qui l’obiettivo (a differenza dei sexy shop e dei negozi di memoria nazista) era la tranquillitá della propria coscienza come la difesa del diritto di parola oltre che delle basi minime della societá…

          I primi guadangano vendendo la propria coscienza, il tipo dell’articolo ci guadangna nonostante abbia messo la propria coscienza anni luce avanti al proprio portafoglio.

          Chiara la differenza?

          • Roberto Dara ha detto in risposta a Azaria

            Per me no. Chi si oppone ai diritti dei gay è un intollerante, che poi sia in pace con la sua coscienza è un problema suo. Anche molti nazisti che bruciavano gli ebrei si sentivano in pace con la loro coscienza.

            • Azaria ha detto in risposta a Roberto Dara

              Nessuno si é opposto ai diritti degli omosessuali.
              Si é opposto a chi vuole minare le basi della societá per favorire gli stupidi capricci di pochi.

              Se si fosse opposto ai diritti degli omosessuali l’avrei considerato anche io un intollerante.

              In ogni caso la sua dichiarazione era fatta sapendo che gli intolleranti (quelli veri) gli avrebbero creato problemi seri (anche economici) e invece ha avuto un netto guadagno economico.
              Da qui la differenza di chi ha fatto la propria scelta solo a favore del denaro (i negozi menzionati da te) e chi ha fatto la scelta sapendo che per questa difesa della societá avrebbe avuto problemi economici.

              • Roberto Dara ha detto in risposta a Azaria

                Beh, anche i sexy shop e i negozi filonazisti subiscono spesso e volentieri boicottaggi, violenze e attacchi di varia natura. E comunque negare una torta di nozze ad una coppia omosessuale come la chiami se non intolleranza? Selezione della clientela, certo, su basi ideologiche…

                • Azaria ha detto in risposta a Roberto Dara

                  I sexy shop subiscono boicottaggi? Da quando?
                  I negozi filo nazisti possono anche ricevere boigottaggi, ma non mi risulta che ricevano vere e proprie devastazioni da parte di razisti pro-gay come invece é successo alla catena di fast food.

                  Tu addirittura riporti di “violenze di varia natura”.

                  Questa volta il tentativo di accostare le due cose é veramente maldestro.
                  Questa volta mi deludi profondamente.

                  • Roberto Dara ha detto in risposta a Azaria

                    Parla con qualche proprietario di sexy shop (o di negozi filonazisti, ma anche filocomunisti ovviamente) e poi ti racconterà belle storie.

                    • Daniele Borri ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Negozi filofascisti?? Roberto Dara fa affermazioni prive di ogni fonte o attendibilità.

                      Anch’io farò altrettanto: un gruppo di omosessuali ha picchiato Roberto Dara.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Fatti un giro a Predappio o in qualche citta austriaca, o in qualsiasi città dell’Europa ex comunista. O in qualche libreria comunista delle nostre città.

                    • Daniele Borri ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Mi posso fare un giro, ma tu devi dimostrare che la loro attività è fiorente.

                      Finché non lo fai e non lo dimostri le tue sono le solite affermazioni “alla Roberto Dara”, ovvero prive di riscontro reale.

                      Un’altra affermazione identica alla tua: gruppi omosessuali continuano a picchiare Roberto Dara. Non ci credete? Fatevi un giro nella città di Dara.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Se dette attività non fossero fiorenti, sarebbero chiuse da tempo, a meno che non siano gestite da masochisti, il che è anche possibile ma non molto probabile…

                    • Daniele Borri ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Beh, se tutto quello che è aperto è fiorente, quindi la tua obiezione non ha senso.

                      Inoltre, seguendo la tua logica allora anche i negozi di mobili d’antiquariato hanno un’attività fiorente per il solo fatto che rimangono aperti. E’ evidente che non è così, e questo confuta per l’ennesima volta una tua sciocchezza.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Allora saranno gestiti da masochisti, che oltre a non guadagnarci vengono regolarmente fatti oggetto di violenze e boicottaggi.

                    • Daniele Borri ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Quindi chi tiene aperto un negozio anche se non ha una fiorente attività è un masochista? Ecco la famosa tolleranza laica nuovamente in campo 😉

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Non lo so, di sicuro lo è chi tiene aperto un negozio dove oltre a non guadagnarci ci prende anche le botte o subisce dei raid punitivi e distruttivi.

                    • Daniele Borri ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Non so, io invece credo che il pasticcere e l’imprenditore facciano bene a tenere aperto il loro negozio anche se picchiati e minacciati di morte dagli omosessuali, tu non credi? Se ci pieghiamo al fascismo rosa è la fine.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Certo che fanno bene, ma stai sicuro che se avessero perso clienti e fatturato non avrebbero tenuto aperto solo per principio,

            • Picchus ha detto in risposta a Roberto Dara

              Tu li chiami diritti, io li chiamo privilegi. E infatti “il matrimonio per tutti” di Hollande in realtà è solamente matrimonio per gay, visto che tutte le altre possibili categorie vengono ipocritamente escluse. Dunque si tratta di disarticolare una struttura socio-culturale universale, che esiste con queste carattersitiche sin dalla notte dei tempi, per farvi accedere persone che intrinsecamente non vi avrebbero accesso ma hanno delle potenti lobbies e agenzie di maketing per far passare privilegi come diritti. Io riconosco i diritti degli omosessuali in quanto persone (e tra questi vi è ovviamente il diritto all’integrità fisica e libertà di movimento), come tutti gli altri. Quando si parla di coppie, ovvero di strutture e ruoli sociali, la questione ovviamente cambia, altrimenti io sono discriminato perchè non posso andare in giro con un blindato Ariete mentre altri sono autorizzati a farlo. Non ti sembra una discriminazione intollerabile? Trattare in maniera diversa situazioni diverse non è discriminazione ma semplice buon senso, cosa peraltro ribadita più volte dalla Cassazione.

              • Roberto Dara ha detto in risposta a Picchus

                Non capisco il paragone tra il blindato Ariete e il matrimonio omosessuale. La discriminazione sta nel fatto che le coppie eterosessuali possono sposarsi e le altre no, e questo non è certo un privilegio regalato alle persone solo perché hanno avuto la “fortuna” di essere eterosessuali. Vedere riconosciuto ufficialmente il proprio amore per un’altra persona con la quale si vuole condividere la vita è un diritto che deve spettare a tutti, nella società moderna, e anche il buon senso dice che è giusto così.

                • Azaria ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Il buon senso dice proprio l’opposto.
                  Vuoi vivere la tua vita con il tuo compagno? Nessuno te lo nega. Vai a viverci insieme, investite soldi insieme, compratevi una macchina, fate viaggi insieme, prenotate la stessa camera in albergo… Chi vi dice niente?

                  Il problema é poi quando si vuole minare la societá.
                  L’esempio dell’ariete (se non ti é chiaro) é lí per spiegare che a situazioni diverse vanno applicate (per buon senso) leggi diverse, diversi diritti e diversi doveri. In caso contrario chi ti darebbe il diritto di vietare (un solo esempio su tutti) la poligamia dei musulmani? Non hanno diritto ad un matrimonio come vogliono loro?

                  • Roberto Dara ha detto in risposta a Azaria

                    Il buon senso oggi dice che due omosessuali che si sposano non minano la società, dal momento che l’omosessualità è ormai presente e largamente accettata. Privarli invece di un diritto elementare fomenta invece nelle minoranze residue che non accettano l’omosessualità come una condizione normale, la consapevolezza di essere nel giusto e quindi alimentare la loro intolleranza, cosa che è sotto gli occhi di tutti per i casi di pestaggi che purtroppo avvengono.

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Il buon senso dice anche che legittimare l’incesto, la poligamia e tutti i tipi di rapporti sessuali immaginabili non mina la società dal momento che sono tutti ormai presenti e largamente accettati dalla società edonista.

                      Il matrimonio comunque, nonostante i tuoi sforzi retorici, non è ovviamente un diritto elementare, come non lo è l’adozione. La nostra Costituzione parla infatti di “famiglia naturale” basata sul “matrimonio” (matris, cioè madre) e di “procreazione” escludendo di fatto tutto ciò che è al di fuori del rapporto naturale tra uomo e donna, l’unico in grado di dare avvio ad una nuova vita.

                      Non esiste alcun collegamento tra divieto di nozze gay e discriminazione fisica degli omosessuali, è l’ennesimo giochino retorico che vi hanno insegnato. Non esiste nemmeno nessun collegamento tra divieto di poligamia e discriminazione dei poligamici, così come la violenza contro gli omosessuali permane nelle società che hanno stravolto antropologicamente il matrimonio aprendolo a coppie radicalmente differenti da quelle per cui tale istituzione è prevista.

                      Roberto, come mai non parli mai dei pestaggi rivolti ai cristiani quando questi sono una minoranza? Sembra quasi che le tue preoccupazioni siano rivolte soltanto a chi ti è simpatico. Eppure i diritti umani dovrebbero valere per tutti, o sbaglio?

                    • Azaria ha detto in risposta a Roberto Dara

                      I pestaggi che (purtropop lo dico anche io) avvengono non mi risulta che siano molto legati al malcostume di riconoscere i matrimoni fra persone dello stesso sesso.
                      Il buon senso non é che sia cambiato molto negli ultimi secoli, cambia il significato che a tale buon senso si vorrebbe imporre.

                      Non minano la societá? Distruggere la famiglia (il matrimonio) che é la base della societá non é forse minare la societá? Se distruggo le fondamenta di una casa non mino forse la sicurezza della casa?

                      Che l’omosesualitá sia diffusa mi sembra uno specchietto per allodole, che sia accettata si. Il problema é che spesso ci si senta anche sottomessi e non si abbia il coraggio di dire come stanno le cose proprio per l’ingiustificato strapotere tirannico gay

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      @moraldi
                      Io parlo volentieri d qualsiasi discriminazione. Non è colpa mia se qui si parla quasi sempre di omosessuali.

                    • Azaria ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Io parlo volentieri d qualsiasi discriminazione. Non è colpa mia se qui si parla quasi sempre di omosessuali.
                      …ma ti batti a favore di una legge che le discriminazioni le aumenterebbe… e per di piú discriminazioni fatte da parte di una minoranza che giá ha un potere mediatico fin troppo grande.

                    • Daniele Borri ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Se ti batti contro qualsiasi discriminazione, perché continui a sostenere una legge esclusivamente contro le discriminazioni degli omosessuali?

                      Quindi secondo te si dovrebbe fare una legge specifica a tutela di ogni minoranza? Una legge contro l’omobofia, contro la disabilifobia, una contro la calviziefobia, una contro la staturafobia, una contro l’obesifobia ecc.

                      Proposta davvero intelligente, complimenti 😉

                      La verità è che delle altre minoranze te ne sbatti altamente, l’importante è privilegiare l’unica categoria di minoranza che ti interessa.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Mi pare di aver espresso chiaramente il mio pensiero nel commento https://www.uccronline.it/2013/03/25/e-redditizio-opporsi-pubblicamente-alle-nozze-gay/#comment-114496 relativo a tutte le violenze compiute su qualsiasi minoranza.

                    • Daniele Borri ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Già, peccato che però continui a sostenere una legge esclusivamente contro le discriminazioni agli omosessuali: https://www.uccronline.it/2013/03/25/e-redditizio-opporsi-pubblicamente-alle-nozze-gay/#comment-114472

                      Oltretutto condendo il tutto con insulti verso chi non la pensa come te, in coerenza alla nota tolleranza laica.

                    • Azaria ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Dici di essere contrario a tutte le discriminazioni ma ti batti per avere delle leggi estremamente discriminatorie… alla faccia della coerenza.

                    • unafides ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Dove avverrebbero questi pestaggi? No, perché nonostante in questo paese vi sia una stampa tutt’altro che omofoba io non riesco a leggere questi vituperati attacchi ad omosessuali. Magari io posso anche essere disattento, ma sono sicuro che Lei ci potrà fornire la documentazione su questi indiscriminati attacchi omofobi.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      basta scrivere “violenze contro omosessuali” su Google e viene fuori un elenco molto denso di episodi, tratti da varie fonti. Ho scritto “violenze contro gli obesi” e invece non viene fuori nulla…

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Questo è il tuo ragionamento? Ti rendi conto da solo di non essere all’altezza, vero?

                      Sai che se scrivi ateismo immorale vengono fuori km di testo e se scrivi invece ateismo morale non appare nulla? Trai tu le tue conclusioni?

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Aspettiamo allora che il buon Moraldi popoli internet di racconti di casi di violenza contro gli obesi, visto che è sicuro che ce ne sono così tanti, più di quelli verso omosessuali, ma volutamente coperti dalla potentissima lobby anti obesi che nega al popolo bue di sapere la verità.

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Prosegue la denigrazione contro le minoranze ritenute più antipatiche, eppure: http://abcnews.go.com/Health/stigma-obese-acceptable-prejudice/story?id=18276788#.UVLOahxrhoc

                      Roberto Dara è un perfetto frutto dei lavaggi del cervello dell’Arcigay che inculcano nella mente di questi sprovveduti queste irrazionali paure contro la potentissima e cattivissima lobby eterosessuale che priverebbe gli omosessuali dei diritti umani. In Italia siamo talmente dominati dalla lobby etero che in politica tra i rappresentanti dei cittadini abbiamo una percentuale di omosessuali ben più alta che quella presente nella società.

                      L’ateo Dara che pensa di difendere l’omosessuale dalla pericolosa lobby etero in nome di una coscienza che nega di avere e di una libertà che sa non poter esistere, appellandosi a principi morali che contraddicono il suo relativismo. Venghino signori venghino, Roberto Dara da spettacolo 😀

                • Laura ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Non c’è nessuna discriminazione perché coppie etero e coppie omo sono naturalmente diverse e il principio chiede di trattare in modo diverso situazioni differenti.

                  Chi lo dice? Gli stessi omosessuali: «Ammettiamolo: non dovremmo tentare di forzare un qualcosa che non è mai stato pensato per le coppie dello stesso sesso. Le relazioni omosessuali sono diverse da quelle eterosessuali» (Doug Mainwaring, omosessuale) http://www.washingtonpost.com/opinions/why-i-oppose-gay-marriage/2012/09/21/1cd0056c-02a2-11e2-91e7-2962c74e7738_story.html

                • Picchus ha detto in risposta a Roberto Dara

                  L’analogia da me proposta è banale ed evidente, per cui, per rispetto della tua intelligenza, ti invito a rifletterci serenamente e vedrai che è chiara. Tu continui a confondere i diritti individuali con i diritti di coppia. Il matrimonio è intrinsecamente, per sua natura (e infatti al nostra Costituzione si limita a riconoscere tale matrimonio e non ad istituirlo), tra due persone di sesso diverso, così come la bicicletta è fatta per pedalare e non per cucinare. La persona omosessuale ha pertanto il diritto di accedere al matrimonio come tutte le altre persone, ovvero con una persona di sesso diverso. Pretendere di accedere al matrimonio con una persona dello stesso sesso non è pertanto l’applicazione di un diritto comune ma la pretesa di un privilegio che scardina la natura e l’essenza stessa dell’istituto matrimoniale. Si pretende pertanto un privilegio di coppia, non un diritto. Ma tale privilegio, in quanto non coerente con l’istituto al quale lo si vuole applicare, può essere tranquillamente rifiutato senza ledere alcun diritto. I privilegi infatti, per loro stesa natura, non vanno obbligatoriamente riconosciuti.

                • manuzzo ha detto in risposta a Roberto Dara

                  é proprio questo il punto: amore e sesso non sono la stessa cosa. Questo però mi rendo conto che è un concetto non condivisibile dai più. Soprattutto se ragioniamo nell’ottica in cui siamo solo replicanti di DNA appartenenti al regno animale e che si battono contro l’entropia e il disordine per la sopravvivenza della specie.

            • Penultimo ha detto in risposta a Roberto Dara

              La maggioranza dell’umanità che non ha condiviso i matrimoni dello stesso sesso nella storia,anche in culture diverse,non è intollerante.Gli argomenti retorici ab nazi,non c’entrano nulla.E’ vero i nazisti perseguitavano gli omosessuali cosi come i comunisti staliniani,tuttavia Roosvelt o Chrcchill che non avallavano i matrimoni di coppie dello stesso sesso,non erano nè intollerante,nè nazisti,ne comunisti.

              Razionalità non è retorica.

              • Roberto Dara ha detto in risposta a Penultimo

                Quello che era socialmente accettabile in passato non lo è necessariamente oggi. Non a caso i capi di governo di quasi tutti gli stati c.d. occidentali oggi approvano i matrimoni omosessuali,

                • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Ma se la morale non esiste (dunque non esiste un “giusto” e uno “sbagliato”), se non esistono un “bene” e un “male” come fai a dire che loro hanno ragione e i capi di stato del continente asiatico hanno torto? In base a cosa puoi dire che è giusto così, se da ateo neghi evidentemente l’esistenza di una morale, di una coscienza e dell’esistenza di un bene e di un male?

                  Come ti permetti di imporre la tua opinione a chi non la condivide?
                  Non mi dire che sei disposto ad abbandonare il relativismo pur di dire le solite sciocchezze omosessualiste?

                  • Roberto Dara ha detto in risposta a Fabio Moraldi

                    La sciocchezza secondo la quale un ateo non dovrebbe avere una morale o non dovrebbe avere una sua coscienza di cosa possa essere considerato bene o male la lascio alle tue elucubrazioni cervellotiche. La differenza tra il modo di pensare di un non credente rispetto ad un credente sta nel fatto che i concetti di bene o male, appunto, sono relativi, nel tempo e nello spazio, per cui se un tempo poteva avere un senso discriminare gli omosessuali in base alla società e alla mentalità dell’epoca, oggi di sicuro non lo ha più, e noi stiamo parlando di oggi e della società occidentale, che, ad esempio, non accetta ancora (e mi auguro non lo faccia neance in futuro ma non spetta a me dirlo) né la pedofilia né la poligamia.

                    • Azaria ha detto in risposta a Roberto Dara

                      La differenza tra il modo di pensare di un non credente rispetto ad un credente sta nel fatto che i concetti di bene o male, appunto, sono relativi, nel tempo e nello spazio
                      e anche
                      se un tempo poteva avere un senso discriminare gli omosessuali in base alla società e alla mentalità dell’epoca…
                      Quindi nella Germania nazista il bene era la persecuzione degli ebrei, omosessuali, zingari e altri? Era considerato un bene al tempo!
                      É proprio questo il tuo problema, tuo e di chiunque si affidi al relativismo, tomba della ragione e di ogni minimo valore umano.

                      e mi auguro non lo faccia neance in futuro ma non spetta a me dirlo come sei razista! Quei poveri pedofili cosa ti hanno fatto di male? Perché li discrimini? Hanno solo una mentalitá che in questo tempo retrogrado non viene capita….

                      Ma fammi il piacere!

                      Ah!

                      se un tempo poteva avere un senso discriminare gli omosessuali…
                      Strano che anche nell’antica Grecia (ma anche in altri contesti) gli omosessuali NON si sentivano discriminati senza il matrimonio e non abbiano mai richiesto il matrimonio.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Con il senno di oggi le discriminazioni del passato sono intollerabili. Nella Germania nazista l’intolleranza che la gente conosceva pubblicamente era simile a quella che esisteva in molti altri paesi, ad esempio quella per gli afroamericani negli Usa nello stesso periodo, mentre era ignara degli stermini che venivano compiuti nei campi di concentramento. Il relativismo può essere criticato, ma è insito nella natura di uomo animale sociale e adattabile per combattere le difficoltà che la natura ha sempre posto sul suo cammino di crescita. L’assolutismo invece ha da sempre invece creato ostacoli a questa crescita.

                    • Azaria ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Il relativismo può essere criticato, ma è insito nella natura…
                      Anche l’istinto di uccidere e quello di sottomettere gli altri, eppure dovrebbero essere combattuti.

                      L’assolutismo invece ha da sempre invece creato ostacoli a questa crescita.
                      Assolutamente sbagliato. Il relativismo da solo un illusione di crescita. L’illusione dura per pochi anni, poi ci si ritrova in baratri che con l’assolutismo era facile prevedere.

                      Il problema é che non riuscite a guardare piú in lá del vostro naso. La Chiesa di contro é costretta a guardare anche nei secoli a venire giá da oggi e cercare di mediare il bene ed il male di oggi e del futuro per avere un vantaggio reale, non illusorio.
                      Il relativismo dá il via libera ad idee che non hanno la minima razionalitá e che portano al disastro in pochi lustri (vedi il matrimonio gay e le leggi per il razismo pro-gay).

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Roberto, ma che caspita stai dicendo? Possibile che non ti accorgi delle tue continue contraddizioni?

                      Se tutto è relativo, come fai a dire che tu stai dicendo il vero? Se la maggioranza degli islamici violenta gli omosessuali, come puoi sostenere che loro sbagliano, imponendo così la tua opinione?

                      L’ateo, scimmione figlio esclusivo del caso evolutivo, non può minimamente giustificare l’esistenza di una morale, di un libero arbitrio o di una coscienza, per lui possono esistere soltanto opinioni relative.

                      La tua opinione ha dunque lo stesso peso di quella di un picchiatore di omosessuali, chi decide che tu hai ragione? Se tu hai ragione allora esiste un “vero”, ma come fai a giustificarlo se tutto è relativo?

                      Tu dici: “è vero nel tempo e nello spazio”, e poi aggiungi: “un tempo poteva avere un senso discriminare gli omosessuali in base alla società e alla mentalità dell’epoca”. Se parli di relativo anche nello “spazio” di fatto stai giustificando la discriminazione degli omosessuali in luoghi diversi dal tuo, quindi di fatto hai sostenuto che ha senso ed è lecito discriminare gli omosessuali in India, in Cina, nel Medioriente, in America ecc.

                      Ed ecco che le contraddizioni e la pericolosità dell’ateo relativista ritornano puntualmente a galla 🙂 Ecco chi sono i veri omofobi!

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                      @Dara
                      “Con il senno di oggi le discriminazioni del passato sono intollerabili”

                      Ed ecco che il relativista inciampa nuovamente: in base a quale tipo di “verità” sono intollerabili? Forse lo sono per te, ma con quale autorità sostieni che dovrebbero esserlo anche per un altro che ha un’opinione diversa? Chi decreta chi ha ragione o chi ha torto, se non esiste un “giusto” e uno “sbagliato”?

                      Un consiglio? Puoi salvare te stesso e il tuo relativismo soltanto dicendo che ieri era giusto discriminare gli omosessuali e oggi lo è nelle società in cui il giudizio è rimasto lo stesso. Così come lo era la pedofilia, il nazismo, i lager sovietici ecc. Non c’è via di scampo purtroppo, l’omofobia è insita nella natura del relativista.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Moraldi tu parli da assolutista, io da relativista. Per me non esistono verità assolute, ma solo verità, che, nel tempo e nello spazio, possono cambiare. Per me (essere unico e irripetibile) le verità in questo momento sono alcune, diverse dalle tue o da quelle di un uomo di cento anni fa, ma ciò non toglie che siano verità che io intendo difendere e diffondere, pronto a modificare la mia opinione se qualcuno o qualcosa mi convincono di una verità diversa.

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Dara, cerchiamo di maturare anche nei ragionamenti…sei d’accordo?

                      Mi spieghi come può esistere una “verità relativa”, o una “verità diversa”. Se qualcosa è vero, come può esserlo temporaneamente?? Se è temporaneo significa che è falso, non credi? Una verità relativa è sempre falsa, è abbastanza logico e credo puoi arrivarci anche tu, con tutto il rispetto ovviamente. Sei davvero sicuro di voler affermare che la pedofilia è un male solo temporaneo, ma che potrebbe essere un bene in futuro?

                      Prima domanda: in un mondo relativista la tua opinione vale quanto quella di chi picchia gli omosessuali, non credi dunque che la “loro verità” debba trovare egualmente posto, difesa e diffusione tanto quanto la tua. Perché soltanto la tua “verità” dovrebbe trovare posto? Chi decide che è “più vera la tua verità”??

                      Seconda domanda: la tua verità è relativa nel tempo e nello spazio, giusto? Dunque ieri era giusto picchiare gli omosessuali, come hai riconosciuto anche tu in un commento sopra. Ma allora è giusto picchiare gli omosessuali anche oggi in un altro spazio, come l’India e il Medio oriente. La tua verità, essendo relativa allo spazio, non vale più per altre culture dove è lecito e giusto picchiare gli omosessuali, come è giusto dividere la società in caste (India), picchiare i cristiani (Cina), praticare il cannibalismo (Africa) e praticare la pedofilia (nelle teoriche società pedofile). Hai qualcosa in contrario? Come lo giustifichi?

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Il fatto che ognuno possa avere le sue “verità” non significa che, per me, o per la società in senso lato, tutte le verità siano ugualmente degne di diventare legge o pratica comune. Per questo esistono le società ed esiste la politica, cioè per uniformare, nel tempo e e nello spazio, sentimenti comuni e trasformarli in leggi valide per tutti. Se vigesse l’assolutismo, come in alcuni contesti esiste, nessuno potrebbe discutere. Ci sono delle leggi immutabili, chi non le segue è fuori, anche contro evidenze contrarie.

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Quindi hai evitato di rispondere, è un segno molto importante. Ti sei limitato a rispondere banalmente e vagamente che a decidere chi dice la cosa “più vera” è la politica. E’ evidente quanto sia sciocco parlare di “verità più vera”, ma in ogni caso faccio finta di prendere sul serio questa imbarazzante risposta.

                      Ebbene, in India la politica ha deciso che la società vada divisa in caste, in Cina la politica (governo ateo, lo ricordo) ha deciso che i cristiani vanno uccisi e perseguitati, in Africa la politica ha deciso che i gay devono essere condotti alla pena di morte, in Olanda la politica ha deciso che i pedofili devono avere un partito politico.

                      Quindi la politica ha deciso che tutto questo è vero, è giusto ed è lecito. Tu dici che la politica serve a decretare cosa è “vero” e cosa è “falso”, cosa è “bene” e cosa è “male”, allora mi chiedo, perché Roberto Dara continua a contraddirsi e sostenere che invece quelle decisioni politiche sono sbagliate. Forse pensa di avere la verità in tasca? Oltre a contraddirsi vuole quindi abbandonare il pericolo relativismo?

                      Al contrario di quanto la pensi tu, caro Roberto, la pedofilia è un male assoluto e non relativo al tempo e allo spazio! Al contrario di quanto la pensi tu, la pedofilia non sarà un bene in un altro tempo (e non è stata un bene in passato) e non è bene in un altro spazio, sarà sempre e ASSOLUTAMENTE un male!

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Stai mettendo insieme un sacco di cose che tra di loro non c’entrano niente. Noi occidentali abbiamo scelto la democrazia come metodo per decidere, le dittature non ci piacciono per cui quello che accade in Cina o in Africa non lo accettiamo sempre per oro colato, ma riteniamo spesso che sia frutto di una decisione di pochi in contrasto al volere delle maggioranze o di qualche principio che riteniamo universale (valido per tutti in questo momento storico). Se in democrazia si dovesse stabilire che la pedofilia non debba essere un reato sarebbe così, anche se ognuno sarebbe poi libero di considerarlo un’aberrazione o un peccato. Fortunatamente questo non è avvenuto, né è previsto che avvenga, così come per la schiavitù o per l’omicidio o per il cannibalismo e per altre belle cose che a Moraldi piace citare spesso, paragonandole al matrimonio omosessuale che invece, a giudizio di tante democrazie, è invece qualcosa che merita di essere legalizzato.

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Prima parli di “politica”, io ti dimostro che stai dicendo le tue solite sciocchezze e adesso cambi idea e parli di “democrazia”. Fino a quando vorrai giocare a nascondino?

                      Dunque, per te quel che decide la democrazia è giusto, è lecito ed è un bene. Tant’è che sostieni che “se in democrazia si dovesse stabilire che la pedofilia non debba essere un reato sarebbe così”. Peccato che questa è un’ovvietà e noi invece stavamo parlando di “giusto” o “sbagliato”, tu ritieni dunque che quel che decide la democrazia sia “giusto” e un “bene”. Tant’è che prima invece dicevi che “un tempo poteva avere un senso discriminare gli omosessuali in base alla società e alla mentalità dell’epoca” (https://www.uccronline.it/2013/03/25/e-redditizio-opporsi-pubblicamente-alle-nozze-gay/#comment-114584)

                      E’ evidente che ti stai arrampicando sugli specchi di volta in volta. Mi domando come puoi condannare il nazismo, ovvero partito politico eletto in piena democrazia e scelto dalla maggioranza dei tedeschi. Mi domando come puoi condannare l’eugenetica, imposta nelle università e nella società per volere democratico. Mi domando come puoi condannare il partito dei pedofili, avviato in Olanda per volere democratico attraverso la maggioranza dei rappresentati politici olandesi. Mi domando come puoi condannare la pena di morte, voluta democraticamente da una buona parte di stati americani. Mi domando come puoi criticare tutti gli stati che hanno deciso democraticamente di negare le nozze gay. La società indiana è democratica e democraticamente si è deciso di suddividere la società in caste.

                      Se vuoi essere coerente sei costretto a dire che tutto quanto la democrazia ha deciso è un bene: è un bene il nazismo, l’eugenetica, il partito dei pedofili, la pena di morte, la negazione delle nozze gay e la divisione in caste. Questo per un relativista non è soltanto un “bene” ma dev’essere anche “giusto”, così come la pedofilia è giusta in una società di pedofili che democraticamente la approva, così come nelle società cannibaliste africane il cannibalismo è voluto democraticamente (ovvero dalla maggioranza dei membri).

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Caro Moraldi evidentemente non mi sono spiegato bene. Si partiva dal concetto d verità assolute e verità relative. Chi, come me, accetta che esistano delle verità “relative” lo fa perché è consapevole che nel tempo e nello spazio le società cambiano. La politica serve per adattare queste società e regolarle attraverso le leggi che debbano valere per tutti. La democrazia è la forma più moderna, finora, di politica, e regola la vita sociale attraverso le scelte della maggioranza, che, le si condividano o no, devono valere per tutti. Quando in una società la maggioranza approva una legge che modifica una precedente, è perché si ritiene che quel che prima era giusto ora non lo è più. È una “verità” che cambia. Il relativista questo lo accetta senza problemi, l’assolutista no. Ma questo non significa affatto che, valutando le cose con il senno di poi, la maggioranza abbia sempre avuto ragione, per cui altre maggioranze, successivamente, correggono, diciamo così, le maggioranze precedenti, ferma lasciando la libertà degli individui di non essere singolarmente d’accordo con quelle visioni. Verità relative, appunto.

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Chi accetta l’esistenza di verità relative ha grossi problemi di logica, perché la verità può solo essere assoluta. Se è relativa allora è una falsità, anche un bimbo lo capirebbe 😉
                      Cambiano invece le opinioni.

                      Ritorni alla solfa che la democrazia determina il “giusto” e lo “sbagliato” nel tempo e nello spazio.

                      La democrazia in India ha deciso che la società è divisa in caste, che le donne non hanno voce in capitolo e che i bambini disabili vanno abbandonati o soppressi. La democrazia americana ha invece deciso la liceità della pena di morte.

                      E’ evidente che continui a scappare impaurito perché vuoi evitare di sostenere che la società in caste e la pena di morte sono situazioni “giuste”, “lecite” e “buone” in India e in America.
                      Non hai alcuna autorità per dimostrare che la tua “verità” sia più vera della loro.

                      Allo stesso modo per te la pedofilia è un bene quando la democrazia decide che è un bene. Io invece, al contrario tuo, riterrò sempre la pedofilia ASSOLUTAMENTE un male, indipendentemente dal tempo, dallo spazio e dalla società.

                      Il relativismo è contraddittorio o impresentabile socialmente, dunque è epistemologicamente razionale abbandonarlo. Dire il contrario significa affermare una verità (“il relativismo è vero” è un’affermazione di verità!), dunque negare la verità del relativismo.

                      Ti ricordo infine che per te, scimmia poco più evoluta figlia unica del caso evolutivo, non può esistere nessuna morale (basata su cosa?), nessuna coscienza (giustificabile in che modo? quando sarebbe comparsa?) e nessun libero arbitrio (lo dimostra Libet). Prendine atto e sii coerente con le tue scelte di fede.

                • Azaria ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Alcuni si muovono anche per l’accettazione delle famiglie “di gruppo” ed altri politici per depenalizzare la pedofilia (vedi l’Olanda).
                  Nonostante questo rimarranno sempre (e giustamente) agli antipodi del buon senso proprio come il riconoscimento di matrimoni gay.

                • Laura ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Non a caso gli stati occidentali hanno una natalità pari allo zero e stanno per essere invasi da cinesi, arabi e indiani. Divertitevi a combattere la famiglia naturale finché potete 🙂

                • Penultimo ha detto in risposta a Roberto Dara

                  Non a caso i capi di governo di quasi tutti gli stati c.d. occidentali oggi approvano i matrimoni omosessuali.

                  Non mi risulta infatti che i matrimoni omosessuali siano ovunque accettati,nemmeno in maggioranza,te lo stai inventando tu.Nessuno ha speigato il perchè deve essere necessario,quindi non sussiste la relazione di necessità in più rispetto al passato.Non vedo come un’altra argomentazione retorica fra l’altro doppiamente fallace,come quella di dire che la maggioranza del mondo li avalla,peraltro falsissimo in quanto tu devis parlare di mondo non di occidente,occidente è parola priva di significato,implichi che la cosa sia ragionevole rispetto a chi non la pensa ragionevole.Non mi risulta che la francia sia più civile dell’australia o del giappone.Oggi è irrilevante,infatti le cose e non possono cambiare?L’ oggi è la storia di domani.Gli stati che non sanno progettare una società stabile,proprio perchè vedono il solo oggi e la retorica di minoranza,sono in fallimento economico tanto per dirtene una,e io non ho intenzione di essere goveranto dalla “retorica delle minoranze”.

                  • Roberto Dara ha detto in risposta a Penultimo

                    Infatti parlavo di capi di governo, non di maggioranza della popolazione, ma sui diritti civili e sui diritti umani la volontà della maggioranza non deve contare, perché nessuna maggioranza può arrogarsi il potere di negare i diritti delle minoranze.

                    • Azaria ha detto in risposta a Roberto Dara

                      …e nessun capo di governo puó arrogarsi il diritto di concedere privilegi a minoranze semplicemente per stupidi capricci e soprattutto a scapito di tutto il resto della popolazione.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Infatti nel caso della concessione del matrimonio omosessuale non va affatto a discapito dei diritti della maggioranza. Onore e merito a quelli che hanno già avuto il coraggio di farlo, fortunatamente in aumento.

                    • Azaria ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Bene! Vedo che continui a basarti su favolette.

                      Onore a chi? A chi ha cavalcato l’ignoranza per guadagnare voti con l’inganno?
                      Beh! Se é queste le persone che secondo la tua assurda visione sono degne di onore non mi meraviglia che abbia questa visione dell’andamento del mondo. Probabilmente aspiri ad essere un opportunista come loro. Ti fai bello davanti al mondo a discapito di tutti (omosessuali compresi).

                      P.S.: Quelli che si sono giá piegati a questi sopprusi (e tu li dici pure coraggiosi) lo hanno fatto proprio per un’assurda vigliaccheria. Sono dei venduti (obama in testa a tutti).

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Ma di quali diritti parli?? Del matrimonio???

                      Ma il matrimonio non è un diritto, come non lo è l’adozione, anzi le nozze gay sono incostituzionali perché la nostra Costituzione parla di “famiglia naturale” basata sul “matrimonio” (matris, cioè madre) e di “procreazione” escludendo di fatto tutto ciò che è al di fuori del rapporto naturale tra uomo e donna, l’unico in grado di dare avvio ad una nuova vita.

                      La natura ha già scelto di permettere soltanto all’uomo e alla donna di condurre in avanti l’umanità, è una scelta chiara, poteva essere diversamente ed invece è stata questa. Non a caso il “matrimonio” implica la “matris”, la “madre” e i suoi doveri verso la prole. Matrimonio omosessuale è un ossimoro, tanto quanto la piscina non è stata inventata per chi non può nuotare, tanto quanto gli occhiali non sono stati fatti pensando ai ciechi o i maglioni taglia S per chi è obeso.

                      Come diceva Laura sopra, è giusto trattare in modo diverso situazioni diverse. Puoi sforzarti quanto vuoi, ma la natura ha già deciso: etero e omo sono realtà differenti. 😉

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Mettetevi d’accordo. Se pensate che i governi abbiano approvato i matrimoni gay lo abbiano fatto per opportunismo, ritenete che la maggioranza sia d’accordo con questa decisione. Invece dite che la maggioranza non la approva, e allora perché i governi sarebbero opportunisti? Per puro calcolo elettorale avrebbero dovuto non approvarli… Quindi coraggiosi ed autolesionisti…

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Ma con chi parli?? A chi ti riferisci con “voi”?

                      Già finita la quotidiana retorica fallace sul matrimonio come diritto? Ti sei arreso in fretta, eh?

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Sul matrimonio come diritto ho scritto altrove. Il matrimonio E’ un diritto. E sono sicuro che sareste d’accordo anche voi a sostenerlo, se, per ipotesi, uno stato dovesse vietarlo per legge per tutti. L’adozione no, perché riguarda primariamente l’interesse del minore, che invece ha il diritto ad avere la migliore famiglia possibile, che non è escluso (ma non è neanche automatico) che possa essere una famiglia omosessuale.

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Il ragionamento fa acqua da tutte le parti…
                      Il matrimonio non è un diritto, anche se lo stato dovesse vietarlo. Lo Stato, infatti, può anche vietare le adozioni, eppure anche se tu hai sostenuto che non sono un diritto. Dunque lo Stato può vietare matrimonio e adozioni, questo sarebbe sbagliato anche se non sono essi dei diritti umani.

                      La natura ha già deciso che soltanto un uomo e una donna possono essere genitori biologici di un bambino, di conseguenza è evidente che questa è la miglior struttura possibile, come d’altra parte lo riconosce tutta la letteratura scientifica in nostro possesso. Non è invece dimostrata la bontà della crescita con genitori gay in quanto i pochi studi presenti sono stati confutati da Loren Marks: http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0049089X12000580
                      Rimangono perciò validi soltanto gli studi che dimostrano la dannosità del crescere con genitori omosessuali: https://www.uccronline.it/2013/01/16/adozione-agli-omosessuali-gli-studi-scientifici-dicono-di-no/

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Vorrei proprio vedere la reazione di chi dice che il matrimonio non sia un diritto di fronte ad uno stato che li vieta… Il primo che usa la parola diritto vengo personalmente a bacchettarlo! Fortunatamente non dovremo mai fare questo esperimento… 🙂

                    • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Te lo ripeto: anche le adozioni non diverranno mai un diritto se lo stato dovesse negarle. In ogni caso, anche se qualcuno dovesse reagire alle decisioni dello Stato dicendo che matrimonio e adozioni sono un diritto, esse non lo diventeranno per questo.
                      Cambia argomento, questo è talmente sciocco che te lo sei già bruciato 🙂

                    • Penultimo ha detto in risposta a Roberto Dara

                      Non mi risulta che il giappone o l’australia o le altre nazioni non abbiano i loro capi di governo.Non penso dunque che nè loro nè lè loro popolazioni siano nè omofobi nè intolleranti.Dopotutto non si vede infatti perchè i capricci (termine ineccepibile,non è un diritto più di questo:desiderare di imporre il mio pensiero a tutti) di un sogetto,siano da considerarsi fonte di legislazione razionale,rispetto a un patto sociale più largamente condiviso nelle forme portanti della società.Dal momento che in nessuno Stato si può raggiungere la maggioranza della condivisibilità delle idee,allora si manntiene l’idea concettuale più largamente condivisa.Dal momento che lo stato italiano non è una monarchia assoluta e vorrei rimanesse una democrazia non una monarchia,francamente:

                      A)Giustamente si dichiarano” tolleranti”,quindi tollereranno che ci sia il riconoscimento della sola famiglia eterosessuale,e dunque della deffinizione di famiglia con funzione procreativa.Oppure non mi dichiari la maggioranza dell’umanità,addiritura per culture diverse, presente, passata:intollerante.Perchè per ragionamento induttivo potrei pensare che forse sono loro i veri intolleranti,dal momento che questa è ancora una fallacia retorica:”Sappiate che chi non la pensa come me è intollerante”,potrebbe anche essere che non sia afatto intollerante,potrebbe essere infinitamente meno intollerante dell’ideologia da 4 soldi.

                      b)Non si vede con che autorità tu imponi leggi sei forse un monarca?E’ irrilevante una legge non condivisa ma IMPOSTA.Non hai semplicemente nessun diritto di imporre la tua minoritaria idea di famiglia,non hai alcun diritto di chiamare intolleranti chi non la pensa come te.Nè tu nè nessuno stato che voglia chiamarsi in democrazia.

                      c)Gradirei che mi elencassi le nazioni del mondo che condividono e non condividono la tua idea.

                      17 nazioni del mondo su 204.Dei quali 17 ci sono gli Sati uniti divisi a metà.Non penso che la maggioranza della popolazione mondiale sia intolerante,penso che tu usi la parola “intolleranza” al più in senso ideologico.
                      Vedi se una minoranza di individui reputa di fare il dottore essendo un’igegnere reclamando tale diritto,non si vede di che diritto razionale abbia di esercitare come dottore.

                      Ma di che governi parli?

                      La maggioranza di quelli che non lo accettano o la minoranza di quelli che lo accettano?
                      Non si vede perchè quelli che lo acettano siano “più civili” di quelli che non lo accettano,in particolare non vedo un’australiano più incivile di un francese o di un belga,nè di un giapponese,nè di un polacco.Nessun capoo di nessun governo può imporre le visioni ideologiche a un popolo che non le accetta.

  7. Penultimo ha detto

    A poi mi piacerebbe parlare di questo concetto:

    Devi spiegare in che senso esiste una famiglia che sia tale e che contemporaneamente possa NON adottare figli.Se non può adattare figli, che famiglia è?

    Perchè se reputata inidonea all’adozione sequitur che non è identica a chi reputato più idoneo all’adozione.E dunque quale delle due è una famiglia “normale” quella più idonea all’adozione o quella non idonea all’adozione?Bhè quella che tra gli altri aspetti è più idonea all’adozione,altrimenti avremo in un identico concetto di famiglia,una famiglia idonea e non idonea ad adottare quindi a essere famiglia,ragion per cui nemmeno sarebbe una famiglia perchè contradditoria.

    Se puo adottare è una famiglia
    Se non può è una famiglia.

    Quale delle due è una famiglia?Quella che può,tu affermi che non può violare il diritto del bambino,e sono d’accordo,ma allora nemmeno è una famiglia.Oppure può adotare ma in tal caso viola i diritti del bambino.

    Fine del discorso:

    Se può adottare viola i diritti del bambino.
    Se non può adottare nemmeno è una “famiglia”.

    Non sò in che senso sono intollerante visto che questo schianta la tua retorica al nulla assoluto.

    • Penultimo ha detto in risposta a Penultimo

      P.S d’acordissimo a trattare con massima dignità e rispetto un’omosessuale,molto meno d’accordo con leggi fondate su presupposti contradditori e ideologici,basati sulla “retorica di minoranza pietistica” ,in particolare sono convinta che un’educazione al rispetto della diversità sia un punto cardine della convivenza civile.O è ragionevole o nemmeno la prendo in considerazione se non sai giustificarmela razionalmente,degli slogan da centro sociale non sò che farmene.

      Ti propongo anche un quesito di un Amartya Sen

      Uguaglianza di che cosa?

      Ovvero l’egualitarismo senza equilibri è discriminatorio,quando pretendo di eguagliare chi studia a chi non studia,chi è onesto a chi è disonesto.

      L’uguaglianza forzata conduce all’ingiustizia meritocratica,cosichè ogni capricio soggettivo e relativo,diviene discriminatorio,sopratuto diviene un perenne fanatismo di lotta contro una maggioranza che potresti tollerare,cosa che puntualmente non fai,ma pretendi che alla tua intolleranza si risponda con la tolleranza,anzi pretendi uno Stato che sia “Imposizione” non “condivisione” di larghe vedute.Pretendi che lo stato imponga leggi,dunque pretendi un’impostazione totalitaria su uno dei cardini principali della società:la famiglia.Ma purtoroppo per te non vivi solo nel tuo povero “Io” relativzzatore del mondo tranne che di te stesso.

  8. Roberto Dara ha scritto: “Se ci fossero davvero delle violenze compiute dagli omosessuali nei confronti degli altri, auspicherei ben volentieri una aggravante per tale fattispecie”.

    Elenco delle violenze degli omosessuali:
    1) Contro la propria natura, che non è a disposizione;
    2) Contro il diritto alla verità che ha lo stesso omosessuale e l’intera società, ingannati entrambi dalle falsità ideologiche della propaganda omosessualista;
    3) Contro chi viene adottato da coppie gay, che gli impongono con assoluta violenza ideologica di non poter maturare con riferimento alla diversità sessual-identitaria secondo natura e a cui avrebbe (il bambino sì!) diritto;
    4) Contro chi, esprimendo questo tipo di opinione, viene già discriminato e obbligato con la violenza di un falso diritto ad abiurare o a tacere per sempre.

    L’elenco mi pare già corposo…

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