De Andrè e la fede: «Non credo, ma non posso prescindere da Gesù»

fabrizio de andré cristianoAnniversario della morte di Fabrizio de André. Alcune frasi inedite nella sua vita privata rivelate in un’intervista un anno prima di morire e l’incontro con un sacerdote. I suoi testi e la stima per Gesù Cristo.

 
 
 

Vent’anni fa ci lasciava Fabrizio De André, un poeta più che un cantautore.

Pacifista, forse anarchico, certamente ha segnato la storia della musica italiana. Un anno prima di morire, per carcinoma polmonare, affidò alcune parole a Giampaolo Mattei, vaticanista e critico musicale, che riassumono la sua visione esistenziale: «Non ho il dono della fede ma nella mia vita non posso prescindere da Cristo».

Bello constatare che, nell’edizione odierna, l’Osservatore Romano è tornato a produrre cultura, pubblicando proprio una commemorazione di De Andé da parte di Mattei.

Il giornalista riscopre alcuni brani “evangelici” di Faber, dove la figura di Cristo è centrale, l’attenzione è in particolare rivolta al suo ultimo album Anime salve (1996).

In Ho visto Nina volare si domanda «quale sarà la mano che accende le stelle», e descrive quella «estatica contemplazione del mistero della creazione, in quella solitudine che ti mette a contatto con l’Assoluto» e l’ultimo brano del suo ultimo disco è Smisurata preghiera: «Ricorda, Signore, questi servi disobbedienti alle leggi del branco».

 

De André ai sessantottini: “Cristo arrivò prima di voi”.

Non certo vicino ai cattolici, anzi. Sostenne la campagna sul divorzio ma fu spesso criticato dalla sinistra extraparlamentare.

Eppure, De André riconobbe che il cristianesimo, ben prima del marxismo comunista, introdusse nel mondo quell’attenzione speciale per gli ultimi, per i poveri, per i perdenti.

«Con il disco “La buona novella”», disse De André nel 1998, «scritto in pieno 1968, ho voluto dire ai miei coetanei: guardate che le nostre stesse lotte sono già state sostenute da un grande rivoluzionario, il più grande rivoluzionario della storia. Molti ritennero il mio disco anacronistico perché parlavo di Gesù Cristo nel pieno della rivolta studentesca. Ma tutti coloro che pretendono di fare rivoluzioni devono guardare all’insegnamento di Cristo, lui ha combattuto per una libertà integrale, piena di perdono» (in G. Mattei, Anima mia, Piemme 1998, p. 109).

 

Quell’incontro tra De André ed un sacerdote.

De André non considerava Gesù come il figlio di Dio, nel 1967 gli dedicò “Si chiamava Gesù”, in cui canta: «Non intendo cantare la gloria né invocare la Grazia o il perdono di chi fu come altri che un uomo».

Tuttavia un sacerdote milanese nel 2012, confessò ad Affari italiani di aver incontrato in modo fortuito il cantautore nel 1998, un anno prima della morte.

«Era periodo di Pasqua e stavo facendo il giro di un condominio per la benedizione delle case, a Milano», ha raccontato il sacerdote. «Suono ad una porta e mi apre Dori Ghezzi: “Padre, grazie ma non siamo cattolici”, mi dice. Mi scuso, faccio per andarmene, ma una voce mi chiama: “Ma no, padre, entri pure”. Era Fabrizio De André».

I due parlarono per circa un’ora, Faber non si confessò e nemmeno si convertì, però il sacerdote accenna al contenuto del colloquio: «Era curioso. Abbiamo parlato della morte, dell’aldilà e di Cristo, della sua predicazione. Ho sentito nelle sue parole molto rispetto e molta attenzione per la figura di Gesù. Altro non posso dire».

La redazione

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7 commenti a De Andrè e la fede: «Non credo, ma non posso prescindere da Gesù»

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  1. Max De Pasquale ha detto

    Ci manca oggi uno come Fabrizio de Andre’.

  2. federico74 ha detto

    I funerali si svolsero religiosamente, nella basilica di Carignano.
    Nell’omelia, don Antonio Balletto, amico di famiglia, disse tra l’altro:
    “Tu sei stato un cavaliere che cavalca il deserto. Invochiamo per te di potere correre nei pascoli del Cielo”.

    • lorenzo ha detto in risposta a federico74

      Fabrizio de Andrè – VERDI PASCOLI (Indiano)
      https://www.youtube.com/watch?v=DZ7qQMUFNpo

    • Abolivonzio ha detto in risposta a federico74

      Funerali religiosi e battesimi: attestati di religiosità attribuiti da altri sulla pelle di chi non po’ può ancora o non può più opporsi.

      • Poreino ha detto in risposta a Abolivonzio

        Eppure, riconobbe che il cristianesimo, ben prima del marxismo comunista, introdusse nel mondo quell’attenzione speciale per gli ultimi, per i poveri, per i perdenti: «Con il disco “La buona novella”»,

        Eh NO: il cristianesimo CELEBRA la povertà, per la chiesa è una bella cosa a fini di populismo e per propagandare promesse, il Marxismo vuole ELIMINARE la povertà per creare una REALTA di uguaglianza e non promesse.

        Molti ritennero il mio disco anacronistico perché parlavo di Gesù Cristo nel pieno della rivolta studentesca. Ma tutti coloro che pretendono di fare rivoluzioni devono guardare all’insegnamento di Cristo, lui ha combattuto per una libertà integrale, piena di perdono»

        MA … se dice anche NON CI CREDE!!

        Quella del presunto ricoluzionario è una sua costruzione mentale su cristo, basata sulla figura di cristo costruita DALLA CHIESA non una fugura storica!!

        E sopratutto cristo celebrava il culto personale, celebrava SE STESSO come una divinita, non la liberta!

        Anzi: cristo ha espressamente EVITATO di combattere contro Roma e per questo ha tradito le speranze del popolo ebraico (del quale il buon gesu avrebbe guardato inerte la shoa, il massacro in MASSA di MILIONI di ebrei nei campi nazisti senza muovere un dito).

        Esattamente il contrario di GHANDI che combattè fisicamente contro l’invasore occidentale e liberando il suo popolo.

        Faber non si confessò e nemmeno si convertì, però il sacerdote accenna al contenuto del colloquio: «Era curioso. Abbiamo parlato della morte, dell’aldilà e di Cristo, della sua predicazione.
        Ma se alla sua predica non ci crede.. insomma un ateo devoto, vittima di ignoranza e disinformazione.

        Gli unici atei seri sono quelli che odiano Cristo, ebrei, negri e tutti gli uomini irrazionali.

        • Mister R, ha detto in risposta a Poreino

          Poreino

          Oppure poverino? 😉

          “Quella del presunto ricoluzionario è una sua costruzione mentale su cristo, basata sulla figura di cristo costruita DALLA CHIESA non una fugura storica!!

          E sopratutto cristo celebrava il culto personale, celebrava SE STESSO come una divinita, non la liberta!”

          Cosa sappiamo sull’uomo chiamato Gesù di Nazareth?

          “Possiamo sapere molto di Gesù” (E.P. Sanders, Jesus and Judaism, Fortress Press, London-Philadelphia, 1985, p.2).. Questo stesso autore offre, un elenco di affermazioni che sono fuori discussione dal punto di vista storico:

          1) Gesù nacque intorno all’anno 4 a.C., poco prima della morte di Erode il Grande.

          2) Trascorse la sua infanzia e i primi anni dell’età adulta a Nazaret, in Galilea.

          3) Fu battezzato da Giovanni Battista.

          4) Scelse quelli che sarebbero stati i suoi discepoli.

          5) Predicò nei villaggi e nelle campagne della Galilea.

          6) Annunziò il “Regno di Dio”.

          7) Intorno all’anno 30 si recò a Gerusalemme in occasione della Pasqua.

          8) Provocò un certo scompiglio nella zona del tempio.

          9) Celebrò un’ultima cena con i suoi discepoli.

          10) Fu catturato e interrogato dalle autorità giudaiche, in particolare dal Sommo Sacerdote.

          11) Fu giustiziato per ordine del prefetto romano, Ponzio Pilato.

          Paula F. Fredriksen, studiosa liberal del Gesù storico (che ritiene un predicatore apocalittico) presso l’Università ebraica di Gerusalemme, ha annotato: «Conosco le loro parole, quello che hanno visto era il Gesù innalzato. Questo è quello che dicono e tutte le prove storiche che abbiamo attestano la loro convinzione su quello che hanno visto. Non sto dicendo che davvero hanno visto Gesù risorto. Non ero lì. Non so cosa abbiano visto. Ma so, come storica, che devono aver visto qualcosa. La convinzione dei discepoli di aver visto il Cristo risorto, il loro trasferimento a Gerusalemme, l’inclusione dei Gentili come Gentili. Tutti questi sono fondamenti storici, fatti noti indubitabili della prima comunità dopo la morte di Gesù» (P.F. Frederickson , Jesus of Nazareth: King of the Jews, Vintage 2000).

          Ovviamente la proclamazione non sarebbe durata molto se le autorità avessero avuto il corpo, infatti il 75% degli storici concorda sul fatto che il sepolcro fu trovato vuoto.

          “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Gv 8,32)

          “Io sono la via, la verità, e la vita”» (Gv 14,6).

          “Esattamente il contrario di GHANDI che combattè fisicamente contro l’invasore occidentale e liberando il suo popolo.”

          https://www.uccronline.it/2018/11/12/gandhi-inspirato-dal-vangelo-per-la-sua-rivoluzione-non-violenta/

          “Ma se alla sua predica non ci crede.. insomma un ateo devoto, vittima di ignoranza e disinformazione.”

          Una persona può parlare e confrontarsi con un’altra nel rispetto reciproco delle proprie idee, una cosa in cui molti falliscono in questo sito.

      • Mister R. ha detto in risposta a Abolivonzio

        Abolivonzio

        Il battesimo non ti costringe tramite poteri occulti a continuare a credere anche da grande.

        Se sei morto, poco ti importa.

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