«Dopo 35 anni di vita gay, ora divento cattolica»

Robin Beck«Non credo proprio che Dio odi i gay. Penso invece che ami le persone che vengono coinvolte in questo peccato, perché sa di avere qualcosa di molto meglio per loro». Queste le parole che abbiamo scelto per iniziare a parlare di Robin Teresa Beck, 59 anni di cui 35 trascorsi come omosessuale e con 12 relazioni alle spalle.

La donna ha raccontato la sua drammatica storia nel libro I just came for Ashes (Dunphy Press 2012): nata da genitori alcolizzati, suo padre abusava di sua madre e lei ha vissuto l’infanzia nel terrore di subire le stesse cose. L’unico ricordo positivo che ha di sua madre è quando un giorno, improvvisamente, la coccolò tra le braccia: fu l’unica volta in cui si sentì «sicura e felice».

La religione divenne una via di fuga, cominciò a frequentare la Chiesa protestante assieme alla sorella desiderando che Dio la salvasse dalla quotidiana violenza verbale, emotiva e fisica vissuta a casa. Il padre se ne andò di casa, la madre si ammalò di una malattia debilitante: guardando indietro, oggi si rende conto di quanto aveva un disperato bisogno qualcuno – chiunque – disposto ad amarla. Cominciò a frequentare il suo insegnante di musica, trascorrendo finalmente un periodo di felicità e di amore. Ma, dopo il diploma, il rapporto sbiadì e Robin si sentì tradita da lui, promettendosi di non dare più fiducia ad un altro uomo.

Durante gli anni del college un’amicizia intima con una donna si trasformò in una relazione sessuale, durò sette mesi. Lo stesso accadde con un’insegnante di religione (di sesso femminile), vissero assieme per alcuni anni ed entrarono in una associazione di cristiani gay. Trovò diverse partner all’interno di questo club, «quando iniziava una storia ero sempre sicura che finalmente avevo trovato la donna giusta. Ma in meno di un anno mi ritrovavo nuovamente infelice», racconta. Rimbalzando da una all’altra «speravo di trovare una donna stabile, amorevole, in altre parole, stavo cercando la mamma che non ho mai avuto». Continuò così per anni.

In un’intervista recente ha spiegato: «La maggior parte delle donne lesbiche hanno un deficit nel loro rapporto con la madre. So che è vero per me. Non ho avuto il nutrimento di cui avevo bisogno da mia mamma, questo mi ha procurato delle ferite che ho cercato di guarire chiedendo ad altre donne di darmi quello che mia madre non è stata in grado darmi». All’età di 46 anni, disperata per l’ennesima relazione terminata come un fuoco di paglia, «mi sono buttata sul pavimento urlando: “Oh, Dio, ti prego, dimmi che non è la mia vita!”». Guardando a quel periodo, oggi racconta: «penso che la maggior parte delle persone che vivono uno stile di vita gay sono persone ferite. Molte persone, tra cui buoni cristiani, contestano questa mia posizione. Ma io devo ancora incontrare una persona attiva in questo stile di vita che non covi qualche dolore, qualche rifiuto, qualche mancanza, in genere fin dall’infanzia. Dalla mia esperienza, è impossibile avere una relazione gay sana perché va contro il modo in cui Dio ci ha fatto».

Fu poco prima dei cinquant’anni che entrò in una Chiesa cattolica il mercoledì delle Ceneri e si recò all’altare per ricevere le ceneri benedette: «Convertitevi e credete nel Vangelo», disse il sacerdote tracciandole la croce sulla fronte. Accadde inspiegabilmente qualcosa tanto che continuò a frequentare la messa domenicale. Si convinse che il problema era che semplicemente non riusciva a creare una «sana relazione gay», l’ennesima storia con una donna «finì in rovina quando iniziammo ad attraversare la linea e andare dove invece Dio aveva detto: “Non sconfinare!”». Quella fu l’ultima sua relazione omosessuale e continuando a frequentare i sacramenti cattolici ha trovato la forza di rinunciare alla sessualità, promettendo a Dio una fiducia totale in Lui. Questo accadde sei anni fa.

Da allora «ho camminato lontano dalla vita gay e nemmeno per un attimo ho pensato di tornare indietro», ha scritto nel suo libro. Robin ha chiesto di entrare nella Chiesa, ha seguito il percorso di catechesi ed è stata accolta ufficialmente durante la Pasqua del 2010. Oggi vive un’esistenza finalmente felice. «Alcune persone», ha spiegato, «riescono a far funzionare un rapporto omosessuale, c’è chi effettivamente resta assieme ad un altro anche per 40 anni e possono anche sentirsi felici, magari. Ma credo comunque che finiscono sempre per deviare dal progetto creato per loro da Dio per essere felici. Alla fine, prima o poi, la realtà si impone sempre».

Colpisce molto quando Robin racconta i suoi tentativi di piegare il cristianesimo per giustificare i suoi comportamenti omosessuali: «ho ​​sempre avuto una forte coscienza di Dio, ma sapevo anche di aver bisogno dell’amore, e la mia unica opzione allora era l’amore di un’altra donna. Ho quindi dovuto torcere le Scritture. Mi dicevo: “Certamente Dio è d’accordo con le mie scelte, l’importante è l’amore“. In realtà volevo solamente che Dio guardasse favorevolmente sulla mia vita immorale. Quello era il mio modo di pensare perché ero così disperatamente in ricerca di amore, tanta paura di essere sola».

Parlando del Sinodo sulla Famiglia e rivolgendosi a quei pastori ormai piegati alla morale del mondo, la donna ha ricordato loro: «Io credo che ciò che la Chiesa ha bisogno di fare è di essere amorevole e sincera. Se ci limitiamo a dare la verità senza amore è come un intervento chirurgico senza anestesia. C’è bisogno di compassione. La Chiesa ha bisogno di essere un ospedale da campo. Ma la gente non può iniziare a ricevere il bene fino a quando non c’è pentimento. E nessuno si pentirà a meno che non sentirà la verità. La verità è che Dio ci ha creati maschi e femmine, l’uno il compagno dell’altra. Andare contro questo progetto distrugge l’anima. Non ci sono compromessi su questa verità. Mi fa molta paura che i miei amici omosessuali possano sentirsi dire da un pastore cattolico: “Ok, va bene così!”».

«La Chiesa ha bisogno di dire questo con amore alle persone omosessuali: “Non è quello che sei, sei su un percorso distruttivo per te. La buona notizia è che siamo con te, anche se cadrai mille volte noi ci saremo ancora. I sacerdoti devono dire la verità con amore. Se la gente si arrabbia e se ne va, bene, così sia. Quando le loro vite si romperanno allora torneranno. E torneranno in un posto che è veramente un ospedale da campo, dove le persone possono trovare il vero conforto e la liberazione».

La redazione
(articolo inserito nell’archivio dedicato alle conversioni)

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110 commenti a «Dopo 35 anni di vita gay, ora divento cattolica»

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  1. hicetnunc ha detto

    possibile obiezione:

    sono un uomo, se devo giudicare come sarebbe se fossi donna credo che sarei lesbica e non vedrei nel mio essere donna un motivo per non essere lesbica: mi piacciono infatti le donne non gli uomini e l’avere un corpo maschile non lo sento come ciò che da senso al desiderio, il senso del desiderio è quello di essere appagato

    ho fame, lì c’è un frutto da mangiare, non lo mangio perché ho la bocca ma perché il mangiarlo mi appaga, l’evere una bocca è il mezzo; ora, l’avere un corpo maschile o femminile è un mezzo che può essere più o meno adatto, ma è un mezzo non il motivo del desiderio, questo è tutto

    ho sonno ma non ho un letto dove dormire, non faccio a meno di dormire perché il giaciglio d’erba non è comodo, e se sono solo un po stanco non cammino perché le gambe sono fatte per camminare, se voglio nuotare l’avere i piedi al posto della coda non mi impedisce di nuotare

    se poi ci sono desideri o ragioni più impellenti che contrastano con il fatto che il mezzo che uno ha venga adattato al fine che uno ha anche se non è un mezzo perfetto per quel fine questo non inficia la logica elementare del desiderio, che vale per gay ed etero

    in sostanza se si vogliono salvare i gay/lesbo non ha senso dire che il corpo non è adatto per l’amore gay/lesbo

    non ho ancora capito, mi dispiace

    • hicetnunc ha detto in risposta a hicetnunc

      errata corrige
      ho fame, lì c’è un frutto da mangiare, non lo mangio perché ho la bocca adatta ma perché il mangiarlo mi sazia la fame o mi dà piecere il mangiarlo

    • fra' Centanni ha detto in risposta a hicetnunc

      Un corpo, maschile o femminile, non è un mezzo (per fare qualcosa) ma una persona. Noi (persone) siamo il nostro corpo, non i nostri desideri. Non è giusto strumentalizzare il corpo per soddisfare un desiderio; è giusto, invece, censurare un desiderio sbagliato; è sempre sbagliato mortificare il proprio corpo, la sua identità, il suo significato. Un corpo non è mai sbagliato; i desideri a volte si.

      Il corpo è maschile o femminile e questo ha un grande significato. “L’amore” gay/lesbo, invece, non ha alcun significato.

      • Klaud. ha detto in risposta a fra' Centanni

        Stai dando significati etici al ‘corpo’, che non ne ha; i nostri desideri ne hanno ma tu non glieli riconosci.

      • fra' Centanni ha detto in risposta a fra' Centanni

        Io non do alcun significato (arbitrario) al corpo, ma scopro il significato proprio del corpo attraverso la funzione che il corpo mostra di essere in grado di svolgere. Aggiungo che tutta la realtà ha un significato. E chi, come te, si ostina a non vedere il significato proprio delle cose, lo fa per poter essere lui ad attribuire un significato improprio alle cose.

        Il desiderio può spingere a fare una cosa giusta o una cosa sbagliata. Per questo motivo non può essere assolutizzato, ma deve essere sottoposto al vaglio della ragione ed alla forza della volontà.

        • hicetnunc ha detto in risposta a fra' Centanni

          il corpo sembra essere in grado di nuotare eppure non è la sua funzione propria, che nuoti non ha alcun significato infatti, magari nemmeno se c’è una donna nel fiume che desidera vivere… , ciò non toglie che nuotare non sia un atto improprio o contro natura o anche quello

          • fra' Centanni ha detto in risposta a hicetnunc

            Ho parlato di funzioni che il corpo è in grado di svolgere, non di nuoto o pallacanestro. La funzione sessuale e quella riproduttiva sono funzioni fondamentali per la stessa sopravvivenza della specie, quindi di grande significato, mi pare.

            Ebbene, la funzione sessuale, della quale la funzione riproduttiva è parte, non ha niente a che fare con l’omosessualità, la quale è (e non può essere altro che) un comportamento (omosessuale), non una funzione. Infatti il comportamento omosessuale è naturalmente sterile ed assolutamente improduttivo sotto qualunque punto di vista.

            Al contrario, la funzione sessuale e riproduttiva è di esclusivo ambito eterosessuale e questo è un fatto che nessuna imitazione dell’atto sessuale , nessuno comportamento (omosessuale) potrà mai scalfire.

            Contro i fatti non vale l’ideologia.

            • hicetnunc ha detto in risposta a fra' Centanni

              hai scritto “Non è giusto strumentalizzare il corpo per soddisfare un desiderio”

              per strumentalizzare intendi “mortificare […] la sua identità, il suo significato”

              quale significato?

              “scopro il significato proprio del corpo attraverso la funzione che il corpo mostra di essere in grado di svolgere”

              dunque se ho capito il significato proprio del corpo è nella funzione che svolge

              io ho negato che sia così portando l’esempio di un’azione, nuotare, che non è una funzione, come hai giustamente ribadito (perché ribadirlo se non l’ho negato?), ma che non è nemmeno priva di significato per “corpo che noi persone siamo”, infatti puo’ svolgere una “funzione” che se non è del corpo è dell’anima, come soccorrere qualcuno che sta annegando, azione che non è una funzione dunque ma non mortifica l’identità del corpo né il suo significato

              nuotare dunque non implica “attribuire un significato improprio alle cose”…

      • hicetnunc ha detto in risposta a fra' Centanni

        se mancano i denti (anche fugurativamente parlando) il desiderio del pane non viene meno mentre secondo te se perdi i denti non devi mangiare pane perché guai servirsi di quei mezzi che sono le protesi, che sostituiscono quel mezzo che sono i denti

    • sara ha detto in risposta a hicetnunc

      Ma cosa stai dicendo?..Questa donna ti ha appena detto come viveva, la sua vita , la testimonianza di chi pensava alla felicita’ seguendo suoi desideri e percezioni e tu mi dici che quello che dice questa donna non ha senso e non lo capisci?..certo che non lo puoi capire..loro sono le vittime tu il carnefice ideologico che crede ancora nel mondo costruito da falsi miti e illusioni ..tutto al fine di cambiare la natura umana…come diceva Pasolini: ..” Il consumismo non portera’ a cambiare solo la societa’ ma la natura stessa Dell’ uomo”. E io aggiungo e per farlo si servono di poveracci e useranno le loro vite per vendergli false illusioni di felicità…ma la realtà è ben altra. Oggi sono loro, domani qualcun altro…forse i bambini?. Tu e la tua teoria gender secondo cui noi non siamo il nostro corpo ma ci serviamo del nostro corpo sta portando l’ uomo all autodistruzione in quanto questa fluidità dell’ identità arriverà a smembrare l’uomo al punto da renderlo un perfetto essere neutro, il perfetto consumatore, che per riempire vuoti profondamente esistenziali si butterà In tutto cio’ che la società gli venderà come appetibile. Siamo di fatti già nell’era del desiderio concessi sotto forma di diritti civili. Non te ne sei ancora accorto. Tutto si compra se vuoi essere felice..anche la vita. E solo in ultimo una piccola precisazione..dimmi come puo’ secondo te e il tuo ragionamento uno stupro, una violenza di ogni tipo su bimbi donne e altro lasciare segni nel corpo cosi’ come Nell anima?… Se il corpo fosse solo mezzo allora come possono cicatrici fisiche segnare la psiche e il vissuto di un uomo. Dunque se si ammette una relazione mente- corpo bisogna ammettere una relazione tra l’ essere ciò che si e’ e l’essere ciò che si ha. Io sono sara e ho il mio corpo in quanto sono sara. Dunque siamo ciò che siamo nella nostra integrità. Il resto è conseguenza di quando nella nostra integrita’ affettiva psicologica e fisica qualcosa si spezza, come la testimonianza di questa donna dimostra.

      • hicetnunc ha detto in risposta a sara

        io non so nulla della teoria del gender e non ho detto che non siamo un corpo, ho solo detto che i nostri dedideri (nostri, del corpo) non dipendono dalla funzione che gli attribuiamo ma dalla non arbitraria esistenza del desiderio, che appartiene al corpo perché se non gli appartenesse non si chiamerebbe forse desiderio, mentre la funzione che gli attribuiamo non dipende dal corpo ma, quella sì, invece, dal desiderio di dominare il corpo come un mezzo. Anche questo è un desiderio del corpo? Benissimo allora sono due desideri del corpo che si contendono il primato ma tu mi sembra ti contraddici

        quando parli di anima non stai parlando forse di desideri? violenza non significa andare contro i desideri? certo se dai al desiderio solo un’accezione negativa non ti torna nulla di quello che dico

        • sara ha detto in risposta a hicetnunc

          Io ti ho fatto un ragionamento abbastanza lineare…tu mi sembra stai giocando a fare Platone usando tanta terminologia apparentemente complicata e buttata tutta in una zuppa chiamato ragionamento confusionale ma che e’ Evidente che non sai nemmeno tu cosa stai dicendo. Dunque sara’ Che non ci ho capito niente io, ma io ho già detto tutto, il resto è vaneggiamento…tanto per parlare, per intenderci.

          • hicetnunc ha detto in risposta a sara

            io non lesino spiegazioni come saprai e comunque sono io quello che non capisce non tu, né sto dicendo che la tua fede è sbagliata
            potrei abbracciarla anch’io come fede ma non potrei dire che capsico perché “questo è giusto questo è sbagliato”, potrei dire “Dio lo vuole, Dio sa perché…” quello che capisco ancora meno è il voler dare spiegazioni razionali a ciò che pur non essendo irrazionale non ha una spiegazione razionale, o meglio non è stata data una spiegazione razionale intesa come dimostrazione…
            se la spiegazione razionale non c’è per i dogmi perché deve esserci per quello che i dogmi comandano, cioè la morale?
            perché mangiare carne di maiale è sbagliato, perché mangiare crostacei è sbagliato? si possono cercare spiegazioni plausibili senza pretendere che valgano come dimostrazioni, gli ebrei non obbedivano alla legge perché sapevano il perché bisognava obbedire, perché era bene obbedire obbedivano e basta
            quella donna obbedisce a Dio, poi si da delle giustificazioni spiegazioni sul perché l’amore gay non funziona, perché lei era lesbica… ma sono tutte sue supposizioni. Evidentemente non gli basta obbedire a Dio.

      • marco ha detto in risposta a sara

        Grande Sara.

    • lorenzo ha detto in risposta a hicetnunc

      Tu sei uomo.
      Il tuo cervello da un uomo desidera l’accoppiamento con la donna.
      Se il tuo cervello da uomo si trovasse in un corpo di donna continuerebbe a desiderare l’accoppiamento con la donna.

      Non credi che un cervello da uomo in un corpo da donna, o viceversa, causi problemi?

      • hicetnunc ha detto in risposta a lorenzo

        è l’esistenza stessa dei gay ad avvallare l’ipotesi che le emozioni che forniscono il criterio di selezione per cui a certi stimoli sessuali è assegnato un valore “attrattivo” non dipendono dal sesso (dal sesso del cervello compreso); se poi, solo per avallare l’ipotesi opposta, l’ipotesi cioè che le emozioni dipendono dal sesso, si afferma che dal sesso devono dipendere per il fatto che il fine del sesso è la procreazione eccetera, si sta facendo di una ipotesi una dimostrazione… non si deve cioè perdere di vista che l’idea che le emozioni devono dipendere dal sesso è l’ipotesi assunta come una delle premesse del ragionamento che deve dimostrare l’anomalia dell’essere gay (in sintesi:il sesso ha come fine la procreazione, l’attrazione deve dipendere dal sesso, dunque l’attrazione gay è una anomalia) non è la conclusione del ragionamento che dimostra che l’idea che le emozioni effettivamente dipendono dal sesso. Sono due ragionamenti diversi. L’ipotesi che fai è legittima e ti avvalla la conclusione che l’essere gay è una anomalia ma è appunto un’ipotesi non la conclusione di un ragionamento, che sarebbe: essere gay è una anomalia (presa stavolta come ipostesi), il fine del sesso è la procreazione (assioma per un cattolico), dunque le emozioni che determinano l’attrazione sessuale dipendono dal sesso. In questo caso “l’essere gay è una anomalia” non è più “dimostrato” ma funge da ipotesi. O è ipotetica la frase “essere gay è una anomalia” o è ipotetica la frase “le emozioni che determinano l’attrazione sessuale dipendono dal sesso” non sono dimostrate entrambe in entrabi i casi perché l’una dipende dall’altra. Il fatto è che a te basta che il fine del sesso sia la procreazione per dimostrare che l’essere gay sia un’anomalia, il discorso sulle emozioni è solo un’evidenza (non lo è purtroppo) in più per dimostrarlo. A te per dimostrarne l’evidenza bastano le due premesse finalità del sesso e anomalia dell’essere gay. L’anomalia dell’essere gay però sarebbe tale solo se la natura eterosessuale delle emozioni sessuali fosse dimostrata o di per sé evidente per ragioni diverse dalla finalità del sesso perché in natura il finalismo è un’ipotesi che non esclude la molteplicità dei fini né l’eterogenicità dei fini……………………………………………………………………

        • lorenzo ha detto in risposta a hicetnunc

          Hai scritto:
          “è l’esistenza stessa dei gay ad avvallare l’ipotesi che le emozioni che forniscono il criterio di selezione per cui a certi stimoli sessuali è assegnato un valore “attrattivo” non dipendono dal sesso (dal sesso del cervello compreso);”
          Io però ti domando: se alla parola gay sostituisci pedofili, necrofili, zoofili, coprofili e simili, cambiano forse le conclusioni cui arriva il tuo ragionamento?

          Mi dovresti inoltre spiegare da dove hai ricavato la convinzione che io abbia affermato “che le emozioni dipendono dal sesso,” e “ che dal sesso devono dipendere per il fatto che il fine del sesso è la procreazione…”?
          Io ho semplicemente fatto osservare la natura, con le sue leggi evolutive ha stabilito:
          – che ad un corpo maschile corrisponda un cervello maschile attratto da ciò che caratterizza il femminile;
          – che ad un corpo femminile corrisponda un cervello femminile attratto da ciò che caratterizza il maschile.

          Mi sono allora chiesto se la natura, che applica in modo inesorabile la selezione naturale, non abbia anche previsto conseguenze per chi non è si allinea alle sue leggi: la risposta che mi sono dato è che la natura non perdona chi le rema contro.

          • hicetnunc ha detto in risposta a lorenzo

            stanotte non ho voglia di rispondere perché meriteresti una risposta articolata ma tu qui forse fraintendi il senso in cui uso la parola sesso e allora con quanto segue rispondo ad entrambe le domande: per sesso intendo “genere”, pertanto, prima risposta, tu hai affermato che le emozioni di genere femminile dipendono dal genere femminile e quelle maschile dal genere maschile

            quanto alla corrispondenza corpo cervello, seconda risposta, non vedo il problema perché non è in questione almeno per me capire che tipo di cervello (maschile o femminile?) corrisponde al genere, infatti sono d’accordo con te, al corpo maschile corrisponde il cervello maschile…. ma non capisco da dove prendi l’idea che al cervello maschile corrisponda l’attrazione verso ciò che caratterizza il femminile, il tuo mi sembra un assioma metafisico

            • lorenzo ha detto in risposta a hicetnunc

              Essendo vero che le emozioni dipendono dalla persona, è conseguentemente vero che le emozioni di genere femminile dipendono dal genere femminile e quelle maschile dal genere maschile.

              I generi maschile e femminile sono, per legge di natura, differenti e complementari.
              Il fine ultimo dell’atto sessuale maschile è l’emissione di spermatozoi.
              Il fine ultimo dell’atto sessuale femminile è il favorire la fecondazione dell’ovulo.

              Essendo i “mezzi” preposti allo scopo utilizzati anche per l’evacuazione di liquidi corporali , la natura ha previsto l’attrazione fisica per il sesso opposto al fine di vincere una possibile repulsione ed ottenere i suoi scopi.
              Amore, attrazione fisica, piacere, ricerca del piacere e soddisfacimento del piacere, sono stati previsti dalla natura come un puzzle i cui pezzi devono essere forniti, non ad esclusivo scopo procreativo, dal maschio e dalla femmina: se questo non avviene la natura si “vendica” (ed i problemi psicologici e fisici delle persone omosessuali lo stanno a testimoniare).

              • hicetnunc ha detto in risposta a lorenzo

                Essendo vero che le emozioni dipendono dalla persona, è conseguentemente vero che le emozioni di genere femminile dipendono dal genere femminile e quelle maschile dal genere maschile.

                ritorniamo da capo, se è vero che l’esistenza dei gay o se si preferisce degli omosessuali avvalla l’ipotesi (empiricamente la avvalla, a meno di non dimostrare che è una anomalia) che le emozioni che orientano verso l’uno o l’altro genere non dipendono dal genere anche se sempre dalla persona

                • lorenzo ha detto in risposta a hicetnunc

                  Se non è anomalo per un uomo desiderare di accoppiarsi con un uomo, perché dovrebbe essere anomalo per un uomo desiderare di accoppiarsi con un cadavere?

    • Vincent Vega ha detto in risposta a hicetnunc

      Per Hicetnunc

      “mi piacciono infatti le donne non gli uomini”

      Ottimi gusti, condivido in pieno. 😉

      • hicetnunc ha detto in risposta a Vincent Vega

        allora aggiungo “né mi scandalizza il paradiso musulmano”

        • Fabrizia ha detto in risposta a hicetnunc

          A me il paradiso musulmano mi fa piangere: come è possibile accontentarsi di quello che è il sogno di un adolescente pieno di testosterone? Almeno noi pensiamo al paradiso come visione e conoscenza di Dio. Francamente, tutta un’altra dimensione. E forse basta questo per spiegare la differenza ( enorme ) fra le due civiltà.

    • Giacomo ha detto in risposta a hicetnunc

      Credo che il desiderio è il prodotto dell’essenza del corpo (istinto, biologia, ormoni, etc…) con la rielaborazione fatta dalla mente delle esperienze coscienti e subconscienti che viviamo (sopratutto nell’infanzia, ma anche dopo). È infondato dire che se tu avessi un corpo di donna saresti lesbica perché a te piacciono le donne, perché il tuo corpo e le tue esperienze sarebbero profondamente diverse da quelle che hai avuto come uomo… Voglio dire, non puoi mischiare le pere con le mele (grazie maestra Lucia per farmi capire la matematica). E poi, il dominio del desiderio (domino no vuol dire repressione, ma saper usare per il bene) è tra le cose che più distinguono il comportamento dell’essere umano dal comportamento animale.

      • hicetnunc ha detto in risposta a Giacomo

        È infondato dire che se tu avessi un corpo di donna saresti lesbica perché a te piacciono le donne, perché il tuo corpo e le tue esperienze sarebbero profondamente diverse

        fraintendi il mio discorso, che non è scientifico, io do per scontata una situazione in cui le mie emozioni non fossero diverse ma fossero le stesse, se fossero le stesse avrei grossi problemi a pensare che sono nato tutto sbagliato

  2. SynysterGates ha detto

    Ma quindi Gay è il contrario di cattolico? Gay è una posizione religiosa o Cattolico un orientamento sessuale?

    • sara ha detto in risposta a SynysterGates

      Chiedilo a Hicetnunc…lui con sto genere di domande va’ a genio. Così vi fate insieme un un bel viaggio mentale interstellare.

        • sara ha detto in risposta a hicetnunc

          La Mariani?…per me completamente pazza..una pura ideologista che usa la Filosofia e i grandi filosofi a suo piacimento..la conosco Mariani…la stessa che usa la surrogazione come dono..il gender come sviluppo e autorealizzazione..madre e padre come concetti astrattibili…il sesso biologico come vestito da indossare a seconda dell’umore..poi ti chiedi..chi e’ sta donna?..una donna in carriera senza figli e con la testa piena di concetti…a volte penso che oltre una buona scopata, e perdonate la volgarità, sta donna si dovrebbe fare un giro nelle cliniche degli orrori in America india e thailandia nelle cliniche della fertilita’ degli aborti e Della surrogazione…e poi Nelle famose fabbriche dei bambini in Nepal..dove le donne vengono violentate rinchiuse e costrette a gravidanza, i loro figli venduti per vari usi…per ben constatare che l’ ideologia e’ pura utopia e la Bella teoria, in mano all’uomo, seppur piena di buoni propositi abbiamo ben visto con i totalitarismi dove ci hanno portato…altro che Mariani..

        • sara ha detto in risposta a hicetnunc

          Ops…scusate…hehe…ho confuso Miriani con Michela Marzano…sorry

    • lorenzo ha detto in risposta a SynysterGates

      Se peccatore fosse il contrario di cattolico avresti ragione.

    • Giacomo ha detto in risposta a SynysterGates

      Gay è diverso da omosessuale… Essere gay è appartenere più o meno apertamente al gruppo di omosessuali che appoggiano il movimento di riconoscimento della legalità e moralità dell’esercizio dell’omosessualità. L’omosessualità è una condizione umana che può essere vissuta nella castità, e riconoscendo la immoralità dell’esercizio dell’omosessualità. Cioè un omosessuale può essere in perfetta comunione con la chiesa cattolica, ma un gay no.

  3. camillo ha detto

    Ho come la sensazione che questa signora stia proiettando i suoi problemi (dovuti a una vita sfortunatissima che non auguro a nessuno) su tutti gli altri.
    “c’è chi effettivamente resta assieme ad un altro anche per 40 anni e possono anche sentirsi felici, magari” MA lei non ci crede, se è stata male lei devono star male tutti. Non mi fido molto dei suoi giudizi….

    • lorenzo ha detto in risposta a camillo

      Anche se l’evidenza dei suoi giudizi fosse lapalissiana, ognuno è sempre libero di scegliere se vivere o morire.

    • sara ha detto in risposta a camillo

      Chi è nel peccato e Nell non Volontà. Di Dio non e’ mai felice. Esistono omosessuali felici cosi’. Come etero felici. Entrambi Nell Grazia e Volontà. Divina.

  4. Vincent Vega ha detto

    Le persone con tendenze omosessuali hanno certamente una croce pesantissima da portare. Non credo che uno, tra Belen Rodriguez e il macellaio all’angolo scelga di farsi piacere il macellaio così, per sport.
    Di sicuro la colpevolezza morale di chi nasce con queste tendenze è molto attenuata, tuttavia resta vero quello che dice Robin Teresa Beck, la donna dell’articolo, ovvero che «Io credo che ciò che la Chiesa ha bisogno di fare è di essere amorevole e sincera. Se ci limitiamo a dare la verità senza amore è come un intervento chirurgico senza anestesia. C’è bisogno di compassione. La Chiesa ha bisogno di essere un ospedale da campo. Ma la gente non può iniziare a ricevere il bene fino a quando non c’è pentimento. E nessuno si pentirà a meno che non sentirà la verità.”

    • fra' Centanni ha detto in risposta a Vincent Vega

      Non credo che le persone nascano con tendenze omosessuali o, almeno, questo non è mai stato dimostrato. Le persone nascono maschi o femmine, non omosessuali o eterosessuali. La sessualità è un comportamento che, come tutti i comportamenti, può essere giusto o sbagliato. Se agita correttamente, la sessualità realizza una funzione (fondamentale per la persona e per tutta l’umanità); se invece viene agita in modo scorretto, realizza solo cose sbagliate (per la persona e per l’intera umanità).

      E’ fondamentale parlare con amore alle persone schiacciate dal vizio dell’omosessualità, ma è altrettanto fondamentale dire loro la verità.

      • Vincent Vega ha detto in risposta a fra' Centanni

        A dire il vero, Frà centanni, ho conosciuto personalmente persone che già da bambini piccolissimi (3/4 anni) manifestavano tutti i comportamenti e le preferenze relative a giochi, attività, eccetera, propri del sesso opposto, e nel caso di queste persone è difficile pensare che sia una “scelta” vera e propria o un “vizio”.

        Ciò non toglie che il comportamento omosessuale sia sbagliato, ma nel caso di quelle persone penso di poter affermare che la loro colpevolezza personale sia ridotta. Poi ci sono persone che lo diventano, omosessuali, e li bisogna vedere le cause.
        Naturalmente ciò non toglie che, ad esempio, è giusto che un bambino cresca con un padre e una madre, perciò anche nel caso dei gay “nati così” sono comunque contrarissimo all’idea che possano adottare figli.

        • fra' Centanni ha detto in risposta a Vincent Vega

          Si, il problema è che non ha la minima importanza chi hai conosciuto tu: resta il fatto incontrovertibile che, ad oggi, nonostante innumerevoli ricerche condotte in tal senso, nessuno mai è riuscito a dimostrare che le tendenze omosessuali siano innate, mentre numerose sono le evidenze che lasciano capire che queste tendenze siano acquisite ed anche modificabili o, comunque, aggirabili.

          Il comportamento omosessuale è sempre gravissimo e mai giustificabile. Sulla responsabilità morale delle persone, io lascerei a Dio.

          • Vincent Vega ha detto in risposta a fra' Centanni

            Frà centanni, abbiamo già avuto modo di conoscerci su Croce-via, e francamente non ho intenzione di imbarcarmi in una discussione con te, conoscendo il tuo rigido assolutismo, tanto più che mi dici “non ha alcuna importanza chi hai conosciuto tu”.

            Anche perché io non ho detto che il comportamento omosessuale sia giustificabile, ma che la responsabilità morale di chi praticamente ci è nato con quei problemi è certamente meno grave di chi abbraccia tale condotta per vizio. È questo mi sembra palese.

            Dopodiché non metto in dubbio che ci siano persone che possono cambiare le loro tendenze, ma ribadisco che questo è particolarmente difficile quando già da bambini picccolissimi risulta evidente che hanno delle preferenze del tutto affini ai membri del sesso opposto.
            E un bambino, prima di una certa età, non possiede il libero arbitrio, perciò di certo non è imputabile di essere vizioso.

            • fra' Centanni ha detto in risposta a Vincent Vega

              Continui a fare affermazioni non corrette: nessuno, per quanto è dato di sapere, nasce con problemi di tendenze omosessuali. Le tendenze omosessuali, anche se profondamente radicate sin da piccoli, sono da ritenersi acquisite, mai innate. E comunque le tendenze omosessuali non sono un peccato (ci mancherebbe), ma rappresentano un disordine che potrebbe indurre ad un comportamento omosessuale, questo si moralmente sbagliato. Il comportamento omosessuale, poi, è sempre un vizio (quindi moralmente sbagliato), anche quando indotto da un disordine (le tendenze omosessuali) di cui non si ha nessuna responsabilità morale.

              • Vincent Vega ha detto in risposta a fra' Centanni

                Non concordo Frà centanni, anche perché le persone che nascono con tendenze omosessuali esistono e io e molti altri ne abbiamo conosciute. Persone cresciute in famiglie sane che già a due/tre anni si comportavano in modi più consoni al sesso opposto che al loro. Se questo non è nascerci non vedo cosa lo sia.

                Anche Lorenzo te l’ha fatto notare. Poi ripeto, non sto giustificando il comportamento omosessuale, ma non accetto che persone che purtroppo per loro nascono con questa croce vengano definiti degli individui viziosi.

                Poi ripeto, te l’ho già detto anche su Croce via, tu hai il difetto di essre troppo assolutista, ed è il motivo per il quale discutere con te alla lunga diventa snervante. Come quella discussione sulla contraccezione che secondo te e un altro utente (di cui non faccio il nome perché non è presente qui) era peggio dell’aborto, una roba da far inorridire le galline.

                Ora, sia chiaro che io non ho nulla contro di te, ma secondo me il tuo modo di discutere e di approcciarti andrebbe rivisto.

                • sara ha detto in risposta a Vincent Vega

                  Vincent mi dispiace dirtelo ma tu affermi con certezza cio’ che non si e’ mai dimostrato. Il nascere con tendenze?…puo’ darsi ma tu mi parli di bambini in tenera eta’…e dunque se l aspetto sessuale di un bambino non e’ formata a 4 anni tu dimmi con si possa parlare di tendenza omosessuale. Seconda cosa forse ti confondi..cio’ che vorresti intendere dono comportamenti effeminati ai si attribuiscono subito presupposti omosessuali. Nel secondo caso, secondo la teoria che oggi siamo ciò che ci sentiamo di essere e non cio’ che siamo si attribuiscono superficialmente generi a seconda che un bambino o individuo manifesti comportamenti particolari. Una volta queste erano chiamate disforie di genere..che oggi la nuova ideologia tende a cancellare facendotela passare per: Così Ci si nasce..transgender, transessuale , omosessuale e via dicendo. Ora considerando non ha importanza se tu ti senti cosa o se attratto da non so che oggetto, ciò che mi pare si prenda con superficialità sia cancellare completamente manuali e manuali di psicologia dello sviluppo, psichiatria, psicopatologia infantile e cosi via. Mi pare che semplificare tutto dicendo ci si nasce sia un po’ riduttivo e oggi la scienza cosa fa?. Segue le ideologie invece di prendere il problema con la giusta premura seguendo dati empirici e studi o quantomeno la semplice razionalità e il buon senso. Capisci che col tuo ragionamento un po semplicistico si legalizzerà la follia?.. Ti diranno se un omosessuale nasce gay allora anche un pedofilo nasce cosi..e se si nasce cosi’ allora non deve essere visto con un problema o qualcosa da curare e allora perché. Non insegnarlo in fondo e’ una pratica con un altra. Peccato che non si dice tutta la verità Sulla pratica omosessuale a partire da tutte le malattie trasmissibili e i problemi a livello rettale a cui si va incontro. Sulla pedofilia non mi soffermo nemmeno. In spagna a Madrid secondo il tuo ragionamento hanno appena approvato una legge che consente di somministrare dosi massicce di ormoni ai bambini che si sentono di un genere diverso da quello biologico al fine di bloccargli la crescita ed effettuare in seguito il cambio sesso. A te le dovute considerazioni. Solo due spunti di riflessione:

                  Assecondare un possibile problema, anche se non certo, aiuta la persona?

                  Chi ci guadagna davvero secondo te in tutto cio?

                  Tutto cio’ che apre un spiraglio spalanca un portone: Se riconosci come normale e innato un comportamento diverso dalla norma, allora per logica tutti i comportamenti diversi dalla norma saranno considerati tali…tutte le sfumature che nemmeno la fantasia puo immaginare..gay, lesbiche, trans, queer, transgender, necrofilia, pedofilia, sadismo, ecc ecc…insomma la perversione sara’ normale e la normalità una malattia.

                  • Vincent Vega ha detto in risposta a sara

                    Ma io non riconosco affatto l’omosessualità come normale, nella maniera più assoluta, semmai dico che ci possono essere persone che manifestano quei problemi molto prima di aver sviluppato il libero arbitrio e la sessualità.
                    Naturalmente ciò non è “normale”, esattamente come non è normale l’avere altre tendenze come la pedofilia eccetera.

                    Io mi soffermavo sulla responsabilità morale degli omosessuali che già a 3/4 anni si comportano come bambine invece che come bambini e viceversa.
                    Vai tranquilla che con me le puttanate del gender non attaccano, nè tantomeno sono d’accordo con orrori legalizzati come quello di Madrid, sia chiaro.

                  • hicetnunc ha detto in risposta a sara

                    manuali e manuali di psicologia

                    gli scribacchini sono sempre al lavoro, ogni tanto un mega falò non sarebbe male (ovviamente in senso figurato non per censurarli)

              • Vincent Vega ha detto in risposta a fra' Centanni

                Per Frà centanni

                “Il comportamento omosessuale, poi, è sempre un vizio (quindi moralmente sbagliato), anche quando indotto da un disordine (le tendenze omosessuali) di cui non si ha nessuna responsabilità morale.”

                Voglio che ti sia chiaro come la penso: il comportamento omosessuale è sbagliato, ma la responsabilità morale di chi lo mette in atto cambia pesantemente da caso a caso, nella fattispecie mi sembra ovvio e palese che dei bambini che praticamente ci nascono con questo problema non sia imputabili moralmente se poi non si sentono colpevoli a seguire quella che ritengono essere la loro natura.

                Poi è chiaro: si tratta sempre di un grosso problema, di una cosa contro natura. Nessuno mette in dubbio questo, così come nessuno mette in dubbio che teorie come quella del gender vadano combattute, perché sono gnosticismo allo stato puro, e sono scorrette umanamente e scientificamente.

                • Davey ha detto in risposta a Vincent Vega

                  Vincent, non hai ragione, di più. Credo tu abbia sprecato abbastanza tempo con quel personaggio. Spero con tutto me stesso che la maggior parte dei credenti sia semplicemente ragionevole come te.

                • fra' Centanni ha detto in risposta a Vincent Vega

                  Il comportamento omosessuale è sbagliato. Sempre sbagliato. Gravemente sbagliato. Sia sul piano morale, sia sul piano biologico.

                  La responsabilità morale di chi lo mette in atto, a me non interessa. Sono cose che sa Dio. A me interessa che sia chiaro cosa è bene e cosa è male, cosa è un vizio e cosa una virtù. Il comportamento omosessuale è un vizio. Sempre. Punto e basta.

                  • Steve ha detto in risposta a fra' Centanni

                    Tu non sei nessuno per dire solennemente cosa è giusto e cosa è sbagliato.

                  • lorenzo ha detto in risposta a fra' Centanni

                    Se problematiche infantili ti avessero causato problemi psicologici il cui sbocco è la ricerca affettiva di persone dello stesso sesso, il comportamento conseguente e causato da una patologia o da un vizio?

                    • Vincent Vega ha detto in risposta a lorenzo

                      Una patologia, ma non sperare che Frà centanni lo capisca. Lui se ne sta beato nel suo assolutismo, molto meglio nascondere le proprie insicurezze sotto qualche granitica certezza.

              • Steve ha detto in risposta a fra' Centanni

                Mamma mia, ma da dove sei uscito? Credenti come te sono peggio di una setta, bacchettone moralista che non sei altro… meno male che ci sono invece credenti ragionevoli come Vincent Vega.

        • Fabrizia ha detto in risposta a Vincent Vega

          Caro Vincent Vega, anch’io ho colleghi che fin da piccolissimi dimostravano tendenze omosessuali. Un altro ha scoperto di esserlo con sorpresa e sgomento. Un altro, dopo anni di matrimonio e con due figli, adesso ha divorziato e sta con un uomo. Come pure un’altra collega donna. ( Ebbene sì, nel mio ambiente di lavoro sembra che ce ne siano tanti ). Anch’io non posso parlare di “vizio”, per loro. Credo che sia piuttosto una croce da portare.

          • Vincent Vega ha detto in risposta a Fabrizia

            Oh, grazie Fabrizia, meno male che ci capiamo. 😉
            Si, è indubbiamente una brutta croce, e per queste persone (e non per quelle che vanno in Canada con 100 000 euro in saccoccia a comprarsi un bambino, siano esse eterosessuali o omosessuali) bisogna avere rispetto, e ringraziare di non essere nati con quella Croce.

          • Vincent Vega ha detto in risposta a Fabrizia

            Ora spiegalo a Frà centanni, io ci rinuncio.

      • lorenzo ha detto in risposta a fra' Centanni

        Non concordo col fatto che nessuno nasca con tendenze omosessuali per il solo motivo che in taluni rari casi alcune persone nascono con una sessualità non ben definita ed il confine tra sessualità non definita ed omosessualità è molto molto labile.

        • Vincent Vega ha detto in risposta a lorenzo

          Esatto, era quello che sostenevo pure io, e tuttavia nè io nè te, Lorenzo, siamo sostenitori del gender.

          • PaxVobis ha detto in risposta a Vincent Vega

            A proposito del caso di quei bimbi che hai conosciuto avrebbero… potuto anche essere gli effetti del complesso di Edipo: avevo letto qualche tempo fa la lettera di una mamma spaventata che si preoccupava per il pargolo a cui piaceva mettersi il rossetto e le scarpe con il tacco della madre; lo psicologo spiegava appunto che fosse quella fase

            • hicetnunc ha detto in risposta a PaxVobis

              Freud ha “spiegato” il cristianesimo con il complesso di Edipo; ad esempio scrive “Nello stesso tempo e con lo stesso atto, il figlio, che offre al padre l’espiazione più piena, realizza i suoi desideri contro il padre. Diviene egli stesso dio accanto al padre, o meglio al posto del padre.”

              e si potrà sempre usare una favola per spiegare un’altra favola (Cristianesimo a parte)

          • PaxVobis ha detto in risposta a Vincent Vega

            A proposito del caso di quei bimbi che hai conosciuto avrebbero… potuto anche essere gli effetti del complesso di Edipo: avevo letto qualche tempo su FCfa la lettera di una mamma spaventata che si preoccupava per il pargolo a cui piaceva mettersi il rossetto e le scarpe con il tacco della madre; lo psicologo spiegava appunto che fosse quella fase

          • sara ha detto in risposta a Vincent Vega

            Caro Vincent quello di cui parli tu, ha un nome ben preciso, e si chiama ermafroditismo…una percentuale rarissima di casi…fatti una ricerca. E quello non influisce sull omosessualità..semmai sulla cosiddetta Disforia di genere..ossia Nell’ermafroidita si nasce con due apparati riproduttivi mischiati..diciamo cosi, ma in realtà, questo non sempre si sa ma c’è sempre la predominanza di uno sull’ altro per cui si cerca sempre di assecondare il genere dominante operando. In questo senso l’ omosessualità c’entra poco e niente, se la percentuale di chi nasce con questo problema genetico e’ Raro ancor di piu’ lo sarebbe scegliere il sesso sbagliato nell’ermafroidita nonostante ce ne sia sempre uno dominante. Spero di essermi spiegata. Io non sono una fanatica del Gender, sia chiaro, solo cerco di leggere i fenomeni oltre la loro manifestazione.

            • sara ha detto in risposta a sara

              E ribadisco nulla ha mai provato che si nasca omosessuali. Vi dico solo che era inserito nel Manuale diagnostico per il semplice fatto che presentava un decorso molto simile ad altri disturbi.

            • sara ha detto in risposta a sara

              ..poi sta cosa che c’è chi ci nasce e chi ci diventa o chi lo era e poi guarisce a me non quadra e la dice lunga. Sono più. Gli omosessuali convertiti a etero che gli omosessuali rimasti tali. A me tutto ciò pare molto strano….

            • lorenzo ha detto in risposta a sara

              A dire la verità esistono anche altre, rarissime, malformazioni genetico sessuali.
              Riguardo poi all’ermafroditismo, non sempre il sesso che appare visivamente dominante è in realtà cerebralmente dominante vuoi per anomale produzioni ormoniche vuoi per altre anomalie genetiche connesse.

              A questi rarissimi casi io concedo il beneficio del dubbio di essere omosessuali per nascita.

            • Vincent Vega ha detto in risposta a sara

              No, non parlavo di ermafroditi, ma di maschi in tutto e per tutto, che però fin da piccolissimi si comportavano come bambine e poi sono cresciuti come omosessuali.
              Questo non significa che io approvi il comportamento omosessuale, ma che la responsabilità personale in certe persone è gravemente attenuata da questi fattori.

              Vediamo di intenderci. Il comportamento omosessuale rimane quindi sbagliato, ma se chi lo mette in pratica ha questi problemi, IN QUESTI CASI non può essere giudicato moralmente vizioso. Tutto li.

              • lorenzo ha detto in risposta a Vincent Vega

                Leggiti il link indicato sotto da sara…

                • Vincent Vega ha detto in risposta a lorenzo

                  Ho letto Lorenzo, e sottoscrivo tutti e sei i punti. Quello che mi sembra non sia passato è che io sto differenziando chi commette un determinato atto perché vizioso da chi lo commette perché ha problemi. Nel secondo caso la responsabilità morale è molto attenuata, e questo mi sembra palese.

                  Concosco bene il gender e non ne nego i pericoli, per accertartene ti invito a leggere i miei commenti in questo articolo http://www.enzopennetta.it/2016/03/alla-fondazione-tavistock-ingegneria-sociale-sui-bambini/

                  Pertanto, per riassumere, io penso che le persone che hanno certi problemi vadano aiutate ma che, specie nei casi di cui ho avuto esperienza diretta, di persone che nascono con quei problemi e che li manifestano molto prima di avere anche solo un abbozzo di libero arbitrio, ci voglia innanzitutto RISPETTO, e non trattarli come degli appestati.

                  Queste cose le dico a te e agli altri che avete i mezzi per capire, non a gente come Frà centanni, che conosco bene da altri lidi e la cui forma mentis incorreggibile li porta a fare di tutta un’erba un fascio.

              • sara ha detto in risposta a Vincent Vega

                Allora Vincent te lo rispiego…quella non e’ omosessualita’ ma Disforia di genere…che non per forza coincide con l’ orientamento sessuale, e che nella maggior parte e’ causata da fattori psichici, e che nell’ 80 per cento dei casi si risolve da se’ nell’eta’ adolescenziale o adulta..e puo’ essere causata da una confusione momentanea nel bambino…oggi si parla di transgender precoce per ideologia e gli cambiano i sessi..ma non puo’ esistere tendenza perche’. Non si e’. In una fase di sviluppo dell’ identita’ e sessuale…quindi sono cavolate..si nasce maschi e femmine…il fatto che molti trans si suicidano tanto che sono insieme a tutta la comunità LGBT, dimostra che il problema dell’operazione e del cambio sesso non risolve il problema ma lo peggiora. L’omosessualità diversamente dalla disforia di genere, si sviluppa in prossimità della pubertà con la percezione della propria identità sessuale e la nascita del desiderio verso l’altro. Il genere d’una cosa, l’orientamento e’ un altro, non sempre il fatto di sentirsi donne o essere effemminati coincide col desiderio verso l’ uomo, ci sono uomini che si sentono donne si operano e da donne vanno con donne. O donne che si fanno donne e stanno con donne fatte uominio con donne e basta. Capisci?..il cosi’ si nasce perche’ dovrebbe funzionare solo con omosessuali e non con trans queer dragqeer o altro…e ce ne sono davvero tante che non basterebbe un manuale..se fosse come dici tu si nascerebbe tutti cosi…chissa’. Perche ho letto e ascoltato molte testimonianze come questa donna di un vissuto tragico, fatto di ferite e rapporti conflittuali con figure di riferimento, nel caso dell’omosessualità spesa tutti in relazione alla figura paterna. Voi confondete parecchie cose…

                • Vincent Vega ha detto in risposta a sara

                  Per Sara

                  “si nasce maschi e femmine”

                  Aridaje! 😀 😀 😀

                  Comincio a pensare di stare scrivendo in aramaico. Io non ho mai negato questa cosa, stavo parlando di persone che hanno avuto uno sviluppo lineare nel loro comportarsi come se fossero del sesso opposto fin da piccoli, che poi è sfociato nell’omosessualità una volta arrivati all’età in cui si manifesta il desiderio sessuale. Poi so anch’io che, per fortuna, altre volte questa cosa si risolve nell’età adolescenziale, ed è un bene.

                  Poi è chiaro che nella stragrande maggioranza dei casi la disforia di genere coincide anche con le preferenze sessuali, nel senso che sono abbastanza rari gli uomini che si sentono donne, si operano, e poi vanno con altre donne.
                  Tutto questo, lo ribadisco (perché a volte ho l’impressione di essere visto come un sostenitore del gender 😉 ), non significa che se uno si sente donna allora sia una donna, è una persona con problemi, ma questo è rimane in quei casi: una persona con problemi, non un vizioso come è stato fatto passare in questa pagina da quel fine intellettuale di Frà centanni.

                  Tutto li.

          • ACQUARIUS ha detto in risposta a Vincent Vega

            Sai vincent, in realtà buona parte di psicologi e neuroscienziati che cercano di inquadrare l’omosessualità da un punto di vista biologico si oppongono in maniera estrema al gender, dato che sono quasi tutti radicalmente neurosessisti. Mi spiace che si stia diffondendo l’idea errata che gli atei o non credenti in generale siano pro gender. Non nego che non ce ne siano, sia chiaro e mi ci sono scontrato più volte, ma si tratta il più delle volte di gente ignorante che crede di aver raggiunto un certo grado di apertura mentale. Io personalmente, da ateo, non parlo quasi mai di gender, semplicemente perchè la questione è ridicola e non si pone proprio e preoccuparsi di sta gente equivarrebbe a preoccuparsi del creazionismo evangelico.

            • Vincent Vega ha detto in risposta a ACQUARIUS

              In realtà non è proprio così acquarius, il gender è un problema reale, antropologico e di civiltà prima di tutto, è gnosticismo puro e mi sono opposto più volte ad esso.
              Tuttavia questo non mi esime dall’avere rispetto da chi nasce con certi problemi.

              Questo non significa che un bambino che già a due tre anni (n.b: non parlo di ermafroditi) si comporta da bambina allora sia una bambina, no, rimane sempre un maschio, un maschio con problemi però.
              E fino a quando non sarà stata trovata una cura per queste persone la prima cosa che dobbiamo avere verso di loro è rispetto.

              Rispetto che, per inciso, non merita affatto gente come Vendola che va all’estero a comprarsi i bambini.

              • ACQUARIUS ha detto in risposta a Vincent Vega

                Concordo riguardo Vendola, non invece per i gender…Vedo solo gente parecchio confusa che fa un minestrone mettendo nello stesso calderone cose come omosessualità,gender,transesualità,maternità surrogata,matrimoni gay,identità di genere,Sigmund Freud e teorie psicoanalitiche delle più varie e grottesche,modello standard delle scienze sociali,confusione tra il piano religioso e quello scientifico e chi più ne ha più ne metta.Il tutto espresso attraverso un rapporto duale che dipinge il mondo di nero o di bianco, senza considerare le innuverevoli sfaccettature di cui è costituito l’essere umano….

                • sara ha detto in risposta a ACQUARIUS

                  Acquarius negare ina cosa vuol dire affermarla. Il gender esiste e fa parte di tutto un grande disegno di rivoluzione antropologica di tipo massonico..di sicuro molte cose non le sai..quindi potrei parlare di ignoranza su determinati argomenti…ho seguito conferenze e seminari di questo tipo…e ci sarebbe davvero tanto ma tanto ma tanto da dire…

                • Vincent Vega ha detto in risposta a ACQUARIUS

                  In realtà, Acquarius, su questo non siamo d’accordo, perché il riconoscere che esistano persone che non si ritrovano nel proprio sesso non implica cercare di far passare il messaggio, come fa la teoria del gender, che “se quello che senti di essere”. No.

                  Il fatto che uno si senta una donna quando in realtà è un uomo non lo rende una donna, ma un uomo con problemi. Il gender invece vuole rendere tutto lecito e giustificabile, è gnosticismo puro.

                  Fstta questa premessa, ribadisco che quando si parla degli omosessuali occorre tenere conto anche degli studi delle scienze, che ci fanno capire che la libertà assoluta che si dava per scontata un tempo non esiste, e in certi casi può venire pesantemente coartata da fattori contingenti.
                  Questo era ciò che cercavo di far capire a certi credenti settari e fondamentallisti che hanno scritto su quest’articolo. 🙂

                  • ACQUARIUS ha detto in risposta a Vincent Vega

                    Non vorrei però che fosse equivocata la mia posizione….Quei quattro polli che sostengono l’idea gender (anche se quasi nessuno dice apertamente di sostenere l’idea gender, per un fatto di connotazione negativa del termine stesso), partono dal presupposto che la “mente”sia una tabula rasa, in grado al massimo di fare associazioni, ma che sostanzialmente non presenti significative differenze da individuo a individuo(anche se in questo caso ci sono varie correnti di pensiero), ne tanto meno da uomo e donna. In sintesi viene negato il neurosessismo. ed è qui che mi oppongo fermamente….Le differenze tra maschietti e femminucce ci sono e come e sono di natura biologica, anche se taluni individui vorrebbero far passare queste differenze come conseguenti del contesto esclusivamente culturale…ovviamente ed è quasi inutile che lo dica, l’ambiente ha un grosso peso e spesso si creano stereotipi, ma questo è un altro discorso…Ciò che voglio dire è che la scienza parla chiaro a riguardo e questi quattro polli non mi preoccupano minimamente…. credo che il problema che ribadisco esiste, seppur in maniera minimale, è stato gonfiato molto dai religiosi che si sono sentiti minacciati da un qualcosa che non credo avrà nessuna evoluzione futura, ma tramonterà nel momento in cui lo studio del cervello metterà sempre più in evidenza le differenze uomo donna…..

                    • Vincent Vega ha detto in risposta a ACQUARIUS

                      Concordiamo su quasi tutto, comunque attenzione perché l’ideologia gender non è affatto sostenuta da quattro polli come dici tu. Basta che leggi qua su planned parenthood, dove propugnano esattamenre la teoria del gender come viene descritta da noi cattolici https://www.plannedparenthood.org/learn/sexual-orientation-gender/gender-gender-identity

                      E planned parenthhod è il più grande ente abortista del mondo, perciò facciamo attenzione.

                    • sara ha detto in risposta a ACQUARIUS

                      Acquarius per la verità ti dirò che non mi dici nulla di nuovo..le tue sono critiche che valgono quanto un buco di sedere, per rimanere in tema..ognuno ne ha uno..del tuo pensiero e’ pieno il mondo..io parlo con chi è documentato e interloquisco molto volentieri per confrontarmi, e se son qui e’ perché dei pensieri come i tuoi mi scontro tutti i giorni.

                      E mi chiedo perché venire in un sito cattolico a discutere sull’ovvieta’…

            • hicetnunc ha detto in risposta a ACQUARIUS

              calderone è mettere psicologi e neuroscienziati insieme

  5. fra' Centanni ha detto

    L’omosessualità va distinta tra tendenza omosessuale (“orientamento omosessuale”) e comportamento omosessuale. La tendenza omosessuale (“orientamento omosessuale”) è di ambito psicologico e si sviluppa a partire da una certa età. Il comportamento omosessuale è solo un comportamento sbagliato che può essere indotto dalla tendenza omosessuale (ma non necessariamente) e che io non esito a definire vizioso.

    Tutto questo non ha niente a che vedere con le sfortunate e rarissime anomalie genetiche. Quando si parla di omosessualità (praticata) si parla sempre e semplicemente di vizio. Non diamo patenti di nobiltà patologica a comportamenti intollerabili.

    • lorenzo ha detto in risposta a fra' Centanni

      Se l’omosessualità va distinta tra tendenza e comportamento, quando si parla di omosessualità senza specificare altro, si parla di omosessualità in senso lato senza alcuna distinzione tra tendenza e comportamento: elementare Whatson!

    • Vincent Vega ha detto in risposta a fra' Centanni

      Frà cent’anni, come al solito il tuo riprovevole assolutismo ti impedisce di capire il tuo prossimo. La responsabilità morale esiste in chi ha sviluppato certi comportamenti liberamente, non in chi segue una natua difettata, che l’ha fatto nascere in un determinato modo. Il comportamento rimane sbagliato, non lo nego, ma per quanto riguarda persona che lo mette in atto contano molto anche i fattori che ho evidenziato.

      Ma vabbè, io sto anche a parlare con gente che ritiene la contraccezione peggio dell’aborto, scemo io che perdo tempo.

  6. sara ha detto

    Non capisco cosa vi orriti delle parole di Fra centanni in realtà..mi pare che il moralismo sia cercare di zittire un ragionamento che per quanto unilaterale e’. Molto semplice e che condivido senza condannare la persona..anche io credo che il comportamento sessuale sia un Vizio…e chiederei ai signori di citarmi Nell bibbia dove lo esalta o lo condanna..perche’, Senza buonismi che sono la vera forma di cristianesimo blando e di moralismo, mi pare sia chiaro che non e’ la persona a essere condannata ma il peccato, e quindi la pratica dello stesso…..perche’, chiedo a Voi cosa e’ la pratica omosessuale?…Amore verso l’altro?..Virtu’?..dono?..così come e’. Condannato tutto cio’ che non e’Unione sacramentale…allora?..

    • Vincent Vega ha detto in risposta a sara

      La persona viene condannata nel momento in cui la si bolla come viziosa. Distinguiamo il peccato dal peccatore e, soprattutto, le scelte libere da quelle coartate da altri fattori.
      Che poi, se stiamo a guardare, come ho già avuto modo di sottolineare in un altro topic, anche una che si sposa a 30 anni e viene lasciata dal marito dopo 2 anni e non accetta di stare da sola per il resto della sua vita o di vivere con un altro compagno come fratello e sorella viene vista come una peccatrice mortale passibile di dannazione eterna, al pari di chi commette atti omosessuali.

      Pertanto facciamo attenzione, che fino a pochissimi anni fa, nella nostra Chiesa, ha prevalso la visione agostiniana del sesso, che invitava a “unirsi con le proprie mogli castamente e ad abbassarsi a quell’atto -l’atto sessuale- con dolore, come fosse la cosa più sporca e lurida del mondo.

      Ribadiamolo di nuovo quindi: l’atto omosessuale è sbagliato, ma per quanto riguarda le persone che lo mettono in atto c’è da valutare caso per caso, e valutare quanta libertà abbiano avuto nel decidere della loro vita.

      Queste persone vanno aiutate, ma non le si aiuta facendole sentire degli appestati o dei peccatori degni dell’inferno (e lo stesso vale per i divorziati risposati, coi quali; a mio avviso, i cristiani ortodossi tengono una linea migliore), ma cercando di aiutarli nel limite del possibile.

    • sara ha detto in risposta a sara

      Ultima cosa e chiudo: …so molto bene di che croce si tratta. E io chi vive santamente la sua condizione di omosessuale dico sempre che vale 10 dare messe assieme..ho amici che vivono combattendo tutti giorni con loro stessi, a volte cadono, ma si rialzano grazie a Cristo più leoni di prima e più felici ..esperienze che fanno credere alla trascendenza e testimoniano cristo in croce tutti i giorni..perche’ Un fardello cosi’ senza grazia e senza Dio e’dura da portare..però è possibile..senno’ si negherebbe Dio e si negherebbe che Dio da alle croci il peso giusto per porterle sopportare…ecco perché dico che sono leoni..come fare e con chiedere ad un ragazzo o ragazza di rinunciare alla sua sessualità per la sua vita senza scelta,senza voto, senza sacramento…certo che e’ moralistico e da pazzi anche solo proporlo..se Cristo non esistesse sarebbe così…dunque il punto non e’ vabe’ basta praticare senza vizio, chi sono io per giudicare…io dico solo una cosa, vivere con Cristo fa miracoli e rende veramente felici ..se si crede in questo allora si dice sempre la verità Anche se fa male, per il bene dell’altro. La chiesa avrà sempre carità Per chi vorrà tornare a cristo..la ma strada di cristo e’ ardua per tutti e per ognuno in modo diverso secondo la propria croce ma sempre secondo verità. Se una pratica e’peccato lo e’ perche’ allontana da Dio e dalla sua grazia, quindi si riceve misericordia quando coscienti di cio'( e quindi che cio’ che si fa e’ peccato perché qualcuno te lo dice,non per cattiveria ma per salvarti)si intraprende una via di Santità e quella non e’ un po’ bianca e un po’ nera ma presuppone un cambiamento radicale.

      • Vincent Vega ha detto in risposta a sara

        Per Sara

        “Se una pratica e’peccato lo e’ perche’ allontana da Dio e dalla sua grazia, quindi si riceve misericordia quando coscienti di cio'( e quindi che cio’ che si fa e’ peccato perché qualcuno te lo dice,non per cattiveria ma per salvarti)si intraprende una via di Santità e quella non e’ un po’ bianca e un po’ nera ma presuppone un cambiamento radicale.”

        Perchè un atto sia peccato mortale non occorre solo la materia grave, ma anche la piena avvertenza e il deliberato consenso. Ora, possiamo dire che ci sono queste condizioni in chi si è ritrovato in quella condizione senza sceglierlo? Per me no.

        Ecco perché distinguevo tra comportamento vizioso e tra persona viziosa, perché dove la libertà è stata coartata da altri fattori il comportamento rimane sempre sbagliato ma la persona non può essere definita viziosa. Questo è quello che ho detto e che ha confermato anche Patrizia, che con degli omosessuali ci ha avuto a che fare.

        Spero che questo sia chiaro ora, perché continuo ad avere l’impressione di scrivere in greco antico.

    • ACQUARIUS ha detto in risposta a sara

      ???? Piuttosto che seguire i corsi sul canale di losai o di coscienza “sveglia” ti consiglio vivamente un corso di educazione….che tipetta che sei…. e per rimanere in tema gender, questo linguaggio non si addice proprio ad una fanciulla…non è che dietro il nick “sara”si nasconde uno scaricatore di porto?
      Dopo questo commento chiudo, dato che non era mia intenzione litigare con nessuno, ti lascio l’ultima battuta…

  7. Vincent Vega ha detto

    Riporto a tutti questo commento di Fabrizia, che evidentemente è un’altra che con degli omosessuali ci ha avuto a che fare, e che quindi non si esprime con le rigide dicotomie di alcuni che scrivono qui https://www.uccronline.it/2016/03/18/dopo-35-anni-di-vita-gay-ora-divento-cattolica/#comment-172955

  8. fra' Centanni ha detto

    Sara, condivido tutto quello che hai detto.

    @Vincent Vega
    “Frà cent’anni, come al solito il tuo riprovevole assolutismo ti impedisce di capire il tuo prossimo. La responsabilità morale esiste in chi ha sviluppato certi comportamenti liberamente, non in chi segue una natua difettata, che l’ha fatto nascere in un determinato modo”.

    Evidentemente non vuoi capire, o forse sei talmente imbevuto di ideologia gay che non riesci proprio a capire. Nessuno nasce omosessuale, questo è quanto risulta dalle innumerevoli ricerche che sono state condotte per cercare di dimostrare che l’omosessualità, naturale o patologica che sia, sarebbe comunque innata. Omosessuali si diventa (ma esiste anche il percorso inverso) o, meglio, la tendenza omosessuale si manifesta ad un certo punto della vita, ma questa tendenza è e resta comunque qualcosa di indimostrabile, non riscontrabile attraverso esami o test di qualunque genere. La persona riferisce di “essere” omosessuale, ma l’unica cosa concreta, realmente riscontrabile, resta il suo comportamento omosessuale. Quello che dicevo: l’omosessualità è solo un comportamento (vizioso).

    Che poi questo comportamento sia sempre vizioso, quindi sempre gravemente sbagliato sul piano morale, questo non sono io a dirlo, ma il catechismo della chiesa cattolica. Qualcuno si offende se dico cheil comportamento omosessuale è un vizio? Pazienza, me ne farò una ragione; d’altronde, a sbagliare è chi si offende, perché io esprimo una legittima opinione su un comportamento che reputo sempre, senza eccezione alcuna, moralmente gravemente sbagliato.

    Ribadisco, per l’ennesima volta, che a me non interessa esprimere giudizi morali sulle persone,questo spetta a Dio; non rinuncio però ad esprimere con chiarezza la mia valutazione sui comportamenti: questo è dovere di ogni cristiano, oltre che un pacifico diritto.

    • Vincent Vega ha detto in risposta a fra' Centanni

      Caro il mio fraticello, dicendo un’idiozia come “sei imbevuto di ideologia gay” hai perso più credito di quanto ne potresti mai guadagnare. Ciò che ho scritto è li e chiunque può verificarlo. Finiamola qui.

      • fra' Centanni ha detto in risposta a Vincent Vega

        Ok!

        • Vincent Vega ha detto in risposta a fra' Centanni

          Aggiungo una cosa: visto che mi accusi, con un’insipienza senza pari, di essere “imbevuto di ideologia gay’ invito anche te a leggere i miei commenti a questo articolo http://www.enzopennetta.it/2016/03/alla-fondazione-tavistock-ingegneria-sociale-sui-bambini/ così potrai farti un’idea più completa di come la penso.

          Vedi, la differenza tra me e te è che a me interessa il bene delle persone, non difendere un’ideologia (perché la tua non è Fede, è ideologia). Cattolici come te allontanano dalla Chiesa talmente tante di quelle persone che più rimediare ai danni fatti è quasi impossibile.

          Saluti.

          • sara ha detto in risposta a Vincent Vega

            Però Vincent non capisco perché ti arrabbi tanto..in fondo state un po’ dicendo la stessa cosa, e cioè entrambi condannate il comportamento…che comunque secondo me Vincent, poi magari sbaglio e’ sempre da condannare, ma cambia l’approccio certo.però sempre io credo che non sia riferito a giustificare chi ci nasce perché non può farci nulla ma forse diciamo sicuramente il peccato avrà valenza diversa da chi NON SA DI STARE COMPIENDO PECCATO.

        • Vincent Vega ha detto in risposta a fra' Centanni

          Ti riporto anche il commento di Fabrizia “Caro Vincent Vega, anch’io ho colleghi che fin da piccolissimi dimostravano tendenze omosessuali. Un altro ha scoperto di esserlo con sorpresa e sgomento. Un altro, dopo anni di matrimonio e con due figli, adesso ha divorziato e sta con un uomo. Come pure un’altra collega donna. ( Ebbene sì, nel mio ambiente di lavoro sembra che ce ne siano tanti ). Anch’io non posso parlare di “vizio”, per loro. Credo che sia piuttosto una croce da portare.”

          Io condivido perfettamente il suo pensiero. Prova a pensare ad un omosessuale che legge questa pagina e viene descritto come un vizioso appestato per una condizione che magari, come in quei casi, non ha scelto. Puoi stare certo che non si riavvicinerà mai più al Signore, a leggere certe robe.

          Mi dispiace ma bisogna fare attenzione perché ci sono in ballo delle anime, e non voglio che vadano in perdizoone per colpa di credenti che trasformano la loro Fede in ideologia.

          • sara ha detto in risposta a Vincent Vega

            Vincent ma che croce e’ se fai quello che vuoi..una croce e’tale se portata anche con sacrificio. E però sto giustificare tutto mi fa un po strano scusate e allora anche io,nonostante sia sposata e con figli, vado a uomini perche’ affetta da dipendenza sessuale. Secondo il vostro ragionamento e’ tutto lecito allora. Tutti abbiamo le croci e sia chiaro anche io soffro come un cane, tutto dipende da con la vivi. A sto punto e’ giusto uccidere bimbi perche’ soffrirebbero o con l’ eutanasia uccidere chi soffre. Una sofferenza deve per forza trovare un perche’ se no sfocia nell’assecondamento di tutto cio’ che l’attenua. Se e’ cristo e’ un conto se e’ la mia volontà allora parliamo di altro..

    • hicetnunc ha detto in risposta a fra' Centanni

      secondo fra’ centanni, si è capito, è sbagliato moralmente il comportamento omosessuale, ma che cosa rende sbagliato il comportamento omosessuale in ultima analisi?
      è sbagliato in quanto è assimilabile a tutti i generi di strumentalizzazione contro natura del proprio corpo, come la masturbazione (solitaria o reciproca, anche tra eterosessuali sposati) o è un peccato specifico? se è specifico è una aggravante o una attenuante della strumentalizzazione del proprio corpo a fini edonistici?

      il piacere è un fine legittimo in sé stesso o solo se assolve qualche funzione biologica come, secondo lorenzo, quella di vincere la repulsione per “il liquidi corporali”?

      un comportamento che reputo sempre, senza eccezione alcuna, moralmente gravemente sbagliato.

      se un omosessuale maschio legittimamente sposato con una donna si aiuta durante il rapporto con fantasie omosessuali ha un comportamento omosessuale gravemente sbagliato o è sbagliato in modo meno grave?

    • hicetnunc ha detto in risposta a fra' Centanni

      questa tendenza è e resta comunque qualcosa di indimostrabile, non riscontrabile attraverso esami o test di qualunque genere.

      è quello che vado dicendo anch’io, dunque non è riscontrabile né dimostrabile nemmeno come anomalia (a meno di non introdurre la metafisica nel discorso), ma se è vero quello che dicono gli omosessuali, la tendenza esiste ed è un fatto emotivo prima che reattivo/comportamentale

  9. sara ha detto

    CHIEDO SCUSA ALLA REDAZIONE E A TUTTI SE MI E’SCAPPATO QUALCHE COMMENTO UN PO’ TROPPO SPINTO E CON TONI ARROGANTI…IO HO UN CARATTERE POCO PONDERATO..SCUSATE ANCORA. SPERO NON SI RIPETERÀ PIU’.

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