La nuova pubblicità della “Pampers”: un inno alla vita! (video)

Pampers pubblicitàRecentemente la famosa marca di pannolini Pampers ha diffuso una nuova pubblicità, un inno alla vita che ha avuto molto successo nell’associazionismo pro-life internazionale, quotidianamente impegnato nel contrastare la “cultura dello scarto”, secondo la definizione del Santo Padre.

Il filmato (qui sotto) si apre con una madre incinta che accarezza amorevolmente la sua pancia, l’ecografia mostra il bambino che si muove nel grembo e dice il suo «primo ciao». Sotto il video pubblicato su Youtube (oltre un milione di visite in soli 15 giorni) si legge: «Dalla prima ecografia alla prima coccola, ogni primo momento è significativo, non importa quanto piccolo sembri. Sia per il bambino che la mamma questo è un viaggio pieno di “primi momenti”. E non c’è niente di più gratificante che sperimentarli assieme». Rivolgendosi ai nuovi genitori Pampers mette in evidenza alcuni di questi “primi momenti”, dal suo “primo russare” al tuo primo “pianto di gioia”, dal suo primo “mamma dove sei?” al tuo primo “sono qui”.

La cosa che è piaciuta di più è che Pampers si rivolga ai bambini non ancora nati con il pronome her” (“suo di lei”) invece che con “it” (“suo di esso”, riferito agli oggetti o agli animali), come viene usato dalla militanza abortista e pro-choice per mistificare la realtà. Durante il video pubblicitario precedente a questo, invece, i bambini venivano definiti dei «miracoli» che «meritano protezione».

 

Qui sotto la bella pubblicità di Pampers

 
La redazione

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13 commenti a La nuova pubblicità della “Pampers”: un inno alla vita! (video)

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  1. Umpalumpa ha detto

    Molto bello..Bravissimi. Almeno c’è qualche multinazionale che si muove nella strada giusta.
    Vedremo se in Italia arriverà anche nelle nostre TV. Così qualche benpensante si scandalizza un po’..

    PS: non sono un pubblicitario, e forse sto per dire una stupidaggine, ma sarebbe stato bello che la pubblicità continuasse facendo vedere il “cerchio della vita”, ossia la mamma e il papà invecchiati e sereni, con accanto il figlio/a che avevano visto tanti anni prima nell’ecografia. Magari prima di dover usare loro stessi un pampers per “età adulta” 😉

    • web89 ha detto in risposta a Umpalumpa

      Beh, un’azienda che produce pannolini per neonati difficilmente poteva far vedere una scena del genere ( seppur con intento nobile, ci mancherebbe )

  2. Jack ha detto

    Queste nel video mostrano le uniche che si possano chiamare famiglie, il resto sono imitazioni tarocche.

  3. Luciano ha detto

    Io mi sono commosso durante il video, mi è sembrato un vero inno all’Amore.
    La pubblicità come tutti gli altri strumenti è neutrale, può sia servire che distruggere l’uomo.

  4. Michele ha detto

    Emozionate, semplice, vero. Di più non saprei dire.

    • FREEZER75 ha detto in risposta a Michele

      Già, peccato che di cose semplicemente vere, umane, se ne vedano molto poche in questa società ormai

  5. Emanuele ha detto

    già da tempo noto che i primi fili d’erba stanno spuntando dove è passato l’incendio… Sì, l’incendio ancora arde violento divorando milioni di vite innocenti, ma quei ciuffi verdi sono la nostra speranza.

    Marce per la vita, Sentinelle in piedi, Manif pour tous, l’iniziativa Uno di Noi, il convegno di Adinolfi a Milano e tante altre iniziative mostrano che il fuoco non ha distrutto tutto. Anzi, la vita sembra sbocciare ancora più forte.

    Molti sono stanchi di questa ideologia nichilista e mortifera che ammorba l’occidente e stanno dicendo basta. Coraggio, alziamo la testa, facciamo sì che quei teneri germogli diventino nuovi alberi!

    • gladio ha detto in risposta a Emanuele

      Il tuo commento mi ha richiamato alla mente un racconto di Giovanni Guareschi da cui ho tratto il seguente brano, vecchio di cinquant’ anni ma di indubbia attualità:

      …Don Camillo spalancò le braccia:
      “Signore, cos’è questo vento di pazzia? Non è forse che il cerchio sta per chiudersi e il mondo corre verso la sua rapida autodistruzione?”
      “Don Camillo, perché tanto pessimismo? Allora il mio sacrificio sarebbe stato inutile? La mia missione fra gli uomini sarebbe dunque fallita perché la malvagità degli uomini è più forte della bontà di Dio?”
      “No, Signore. Io intendevo soltanto dire che oggi la gente crede soltanto in ciò che vede e tocca. Ma esistono cose essenziali che non si vedono e non si toccano: amore, bontà, pietà, onestà, pudore, speranza. E fede. Cose senza le quali non si può vivere. Questa è l’autodistruzione di cui parlavo. L’uomo, mi pare, sta distruggendo tutto il suo patrimonio spirituale. L’unica vera ricchezza che, in migliaia di secoli, aveva accumulato. Un giorno non lontano si ritroverà esattamente come il bruto delle caverne. Le caverne saranno alti grattacieli pieni di macchine meravigliose, ma lo spirito dell’uomo sarà quello del bruto delle caverne.
      “Signore: la gente paventa le armi terrificanti che disintegrano uomini e cose. Ma io credo che soltanto esse potranno ridare all’uomo la sua ricchezza. Perché distruggeranno tutto e l’uomo, liberato dalla schiavitù dei beni terreni cercherà nuovamente Dio. E lo ritroverà e ricostruirà il patrimonio spirituale che oggi sta finendo di distruggere. Signore, se questo è ciò che accadrà, cosa possiamo fare noi?”

      Il Cristo sorrise.
      “Ciò che fa il contadino quando il fiume travolge gli argini e invade i campi: bisogna salvare il seme. Quando il fiume sarà rientrato nel suo alveo, la terra riemergerà e il sole l’asciugherà. Se il contadino avrà salvato il seme, potrà gettarlo sulla terra resa ancor più fertile dal limo del fiume, e il seme fruttificherà, e le spighe turgide e dorate daranno agli uomini pane, vita e speranza.
      “Bisogna salvare il seme: la fede. Don Camillo, bisogna aiutare chi possiede ancora la fede a mantenerla intatta. Il deserto spirituale si estende ogni giorno di più; ogni giorno nuove anime inaridiscono perché abbandonate dalla fede.
      “Ogni giorno di più uomini di molte parole e di nessuna fede distruggono il patrimonio spirituale e la fede degli altri. Uomini d’ogni razza, d’ogni estrazione, d’ogni cultura.”

      “Signore” domandò don Camillo: “volete forse dire che il demonio è diventato tanto astuto che riesce, talvolta, a travestirsi perfino da prete?”
      “Don Camillo!” lo rimproverò sorridendo il Cristo. “Sono appena uscito dai guai del Concilio, vuoi mettermi tu in nuovi guai?”»

      • Emanuele ha detto in risposta a gladio

        …Guareschi, un genio mai del tutto apprezzato… Lu ha veramente colto il segno di quegli anni (e del futuro, come dimostra l’attualità del brano da te citato)… Altro che Nobel a Fò…

      • Max ha detto in risposta a gladio

        Grande Guareschi.

  6. lorenzo ha detto

    Per chi fosse interessato, il documento base per il sinodo sulla famiglia che si terrà a Roma dal 4 al 25 ottobre 2015:
    http://www.news.va/en/news/226516

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